Questo l'annuncio pubblicato sulla pagina di Forza Italia giovani Messina
Un caloroso benvenuto a Bartolo Fonti, il nuovo Segretario Cittadino di Lipari per Giovani di Forza Italia - Berlusconi!


Questo l'annuncio pubblicato sulla pagina di Forza Italia giovani Messina
Un caloroso benvenuto a Bartolo Fonti, il nuovo Segretario Cittadino di Lipari per Giovani di Forza Italia - Berlusconi!
Nacque in Gerusalemme nell'anno 314. Dopo aver appreso i primi rudimenti della letteratura e delle scienze profane, studiò Sacra Scrittura, con tanto ardore e profitto, da diventare un intrepido difensore della fede. Fatto adulto, S. Massimo, vescovo di Gerusalemme, lo consacrò sacerdote.S. Cirillo si dedicò specialmente alla predicazione. Scrisse pure quelle meravigliose catechèsi, nelle quali la dottrina cristiana è esposta con limpidezza ammirabile, e i dogmi della fede solidamente difesi dagli attacchi degli Ariani.
Morto il santo vescovo Massimo, il Signore dispose che a suo successore venisse eletto S. Cirillo.
Il suo episcopato fu assai fortunoso. Dovette sostenere persecuzioni, ingiurie ed accuse da parte degli Ariani. Per sottrarsi alle violenze dei nemici, che in un conciliabolo lo avevano dichiarato decaduto dalla sua sede, dovette riparare a Tarso di Cilicia, presso il Vescovo di quella città. Morto l'imperatore Costanzo, Giuliano l'Apostata, suo successore, permise a tutti gli esuli il rimpatrio. S. Cirillo ritornò sollecito tra il suo gregge, dove con zelo apostolico si diede a confutare errori, correggere vizi, sopprimere abusi e rimettere nuovamente in vigore il vero culto cristiano.
Un secondo sacrificio chiese Dio a questo suo servo fedele, quando dovette nuovamente riprendere la via dell'esilio. Ritornò sotto l'imperatore Teodosio il Grande.
Due grandi avvenimenti illustrarono l'episcopato di S. Cirillo. Giuliano l'Apostata voleva smentire la profezia di Gesù Cristo circa la distruzione di Gerusalemme. E poichè questa infelice città aveva già sentito in tutto il suo rigore il peso della spada di Roma, Giuliano s'accinse a riedificarla.
S. Cirillo tentò di distogliere l'empio imperatore da un tale disegno e gli mosse severi rimproveri. Ma la sua parola non fece breccia sul cuore dell'Apostata.
Sappiamo ciò che avvenne: terremoti, folgori e fiamme distrussero le mura riedificate, incutendo spavento indicibile nei partigiani dell'imperatore e apportando allo stesso grande confusione.
Il secondo avvenimento è l'apparizione di una croce, che dal Calvario si estendeva fino al monte Oliveto, tanto splendente da vincere la luce del sole.
Già vecchio S. Cirillo intervenne al Concilio Ecumenico di Costantinopoli, dove fu condannata l'eresia di Macedonio e nuovamente l'ariana. Ritornato quindi fra il suo gregge quasi ottuagenario, si addormentò nel Signore nell'anno 386.
Riceviamo e pubblichiamo:
Sono giorni caldi, direi bollenti per il mondo. La corsa al riarmo preoccupa e non poco, e anche nel comune di Lipari non mancano le occasioni di preoccupazione e tensione. Il clima è avvelenato. Non è buona la coltivazione dello smisurato ego, due “io” di questo tipo non possono che alimentare il peggio. Fiumi di parole affollano e affogano le nostre giornate, con processi alle intenzioni o con “È stata tua la colpa”. Cosa è una comunità se non una grande famiglia? Che esempio si dà ai figli, se i due coniugi sono impegnati a litigare e distratti quindi dal loro compito educativo e di soluzione ai problemi familiari? Che esempio si dà se l'impegno maggiore è quello di alimentare sentimenti negativi e risentimenti sino al punto di portare e costringere i propri figli a parteggiare anche in maniera rissosa nella lite? I problemi nel nostro Comune non mancano, la nostra posizione geografica e le nostre condizioni di vita amplificano a dismisura le difficoltà. Problemi, in alcuni casi, di difficile soluzione come la sanità, i trasporti, la nostra debole economia, il nostro limitato peso politico in un Paese che è già in affanno sulle stesse questioni. Una Italia per tre quarti sommersa dal fango e per un quarto da terremoti e caldare dei Campi Flegrei, che ora si divide in malo modo sulla questione della guerra. Questo clima non può che avvelenarci tutti, questo clima non va bene per chi deve affrontare una stagione turistica che presenta, per suo conto, già enormi difficoltà, determinate dalla situazione economica e dai problemi del nostro Paese. Perché i potenziali turisti dovrebbero scegliere le Eolie? Perché investire nelle nostre isole? Perché frequentarle se manca pure la serenità? Si può scegliere dove soggiornare in santa pace spendendo poco e con più servizi.
Tornando
alla questione politica, nel 2022 pensavamo di avere inaugurato una nuova fase,
un nuovo stile per affrontare le problematiche. Ora ci si appella alla coerenza
rispetto a un programma elettorale che è rimasto sulla carta e addirittura si
chiedono le dimissioni di chi è "transumato" - si proprio questo
verbo è stato usato nei confronti di chi ha abbandonato la maggioranza, quasi
fossero animali! - Maggioranza che ha esordito in Consiglio comunale al grido
di mascalzoni, farabutti e delinquenti. Come dimenticare i primi consigli
comunali dove l'aula del consiglio
veniva abbandonata con atteggiamenti irrispettosi del contesto e del
luogo, forti di essere maggioranza, e dimenticando che ciò era stato determinato
da una legge elettorale molto discutibile; dimenticando che la tornata
elettorale aveva premiato una lista elettorale per una manciata di voti;
dimenticando di essere coerenti con quanto sostenuto proprio nel momento in cui
si festeggiava la vittoria: procedere uniti per il bene delle nostre isole e
della sua comunità che ne ha tanto bisogno. E cosa sono queste accuse se non
"ricatti verbali", se non sono
poi seguiti da denunce nelle sedi giudiziarie? Perché non dare seguito alle
parole facendo seguito al proprio dovere anche nelle sedi opportune per punire,
giustamente, chi ha operato non rispettando le leggi o chi ha causato un danno
alle casse comunali alimentate da tutti i cittadini, compresi quelli non
residenti?
Lasciamo
per un momento le parole ed andiamo ai fatti. Cosa è stato fatto con i fondi
del PNRR i cui progetti e finanziamenti erano già stati ottenuti dalla
precedente amministrazione? Cosa è stato fatto per rendere appetibili e
concorrenziali le nostre isole come meta di destinazione per trascorrere le
vacanze? Cosa è stato fatto per renderle vivibili durante il periodo invernale?
Cosa è stato fatto per i nostri giovani? Cosa è stato fatto per l’overtourism oltre a spendere fior di soldi per studi che di
concreto non sono serviti a niente se non a sciupare risorse economiche anche
consistenti? Cosa è stato fatto per ridurre le spese del costo del servizio di
raccolta dei rifiuti, l'efficienza e la riduzione del costo a carico dei
cittadini consentiti dalle norme di legge?
Per il trasferimento sulla terraferma, si ricorre ancora a
determinazioni contingibili e urgenti per assolvere al pagamento per il
trasporto via mare? Cosa è stato fatto per la destagionalizzazione del turismo?
Cosa è stato fatto per considerare le isole minori del comune di Lipari
"una ricchezza e non un peso",
testuali parole pronunciate prima e durante la campagna elettorale per
ottenere il voto? Cosa è stato fatto per mettere in sicurezza un'isola, i suoi
abitanti ed i suoi numerosi ospiti per l'emergenza nazionale alluvionale
2022 che ha determinato lo stanziamento
di 16 milioni di euro che giacciono nelle casse del Comune ancora inutilizzate?
Ora, al di là di chi sia stata la colpa, una responsabilità grande noi
cittadini ammettiamo di averla ed è quella di aver creduto al cambiamento anche
dello stile dell'approccio nei rapporti pubblici e personali. Abbiamo
assistito, increduli, a scenate del capofamiglia al grido di “mi dimetto perché
non sopporto l'ingratitudine!”, quasi l'impegno fosse un regalo e non un dovere, tra l'altro pure retribuito,
male ma retribuito. Fra pochi giorni iniziano le riprese di un film molto
importante. Che immagine daremo a chi viene a impegnare risorse economiche
consistenti nelle nostre isole? Come ci stiamo attrezzando per affrontare la
imminente stagione turistica, una fonte di guadagno importantissima per le
nostre famiglie? Volete davvero spaccare una comunità per fare il tifo da
stadio? Sia conseguente l'amministratore con quanto in più occasioni ha
dichiarato: "non mi farò cuocere a
fuoco lento" disse al primo momento di crisi, e ora perché si è incollato
alla poltrona e non si dimette? Questo, e solo questo basta per dimostrare che
è stato un parolaio, tra l'altro poco avvezzo agli strumenti moderni, che sono
implacabili con chi dice e poi si rimangia tutto, promette e poi non mantiene:
i video, le registrazioni di quanto è accaduto in questi anni, i comunicati
fatti a nome di Rinascita e non dell’amministrazione, il linguaggio usato sono
lì a disposizione di tutti, riascoltateli voi, proprio voi che fate comunicati chilometrici.
Noi ci ricordiamo bene tutto, perché la delusione ce la portiamo sulle spalle
da un pezzo e pure l'imbarazzo! Con
questo è tutto, non ho più voglia di dire e sapere nulla, se non che questa
sceneggiata orribile è finita.
Rosa Oliva, presidente Pro loco Amo Stromboli
COMUNICATO STAMPA
L’artista eoliana Ambra Mirabito ha superato le selezioni per "TOP SELECTION BERLIN ‘25", prestigioso evento promosso da PitturiAmo, uno dei più importanti network di promozione dell’arte contemporanea. L’esposizione si terrà presso la rinomata BBA Gallery di Berlino, dal 9 al 14 aprile 2025, offrendo una vetrina internazionale per gli artisti selezionati.
I curatori dell’evento hanno scritto dell’opera scelta: ”L’Eterno Femminile: Tra Mito e Santità – Santa Rita", è un raffinato disegno a china (50x50 cm) che esplora il legame tra sofferenza e trascendenza. Attraverso un chiaroscuro minuzioso, il volto della santa emerge dall’ombra con uno sguardo carico di pathos e spiritualità.
La spina conficcata nella fronte e la lacrima che solca la guancia diventano simboli di sacrificio e compassione, mentre il contrasto tra il nero profondo dello sfondo e la delicatezza del viso amplifica l’intensità emotiva.
L’opera si ispira al concetto junghiano del Guaritore Ferito, trasformando Santa Rita in un’icona di resilienza e rinascita. Mirabito fonde mito e santità in un linguaggio grafico elegante e ricercato, invitando lo spettatore a riflettere sulla capacità umana di trasformare il dolore in forza interiore. La figura della santa diventa così un ponte tra umano e divino, tra ferita e guarigione, tra sofferenza e amore universale.
Comunicato stampa del 17 marzo 2025
Compagnia Carabinieri di Milazzo
Milazzo: Controlli straordinari dei Carabinieri. 12 denunce, 5 segnalati
quali assuntori di droghe. Quattro Esercizi Pubblici controllati e sanzionati
per oltre 26.000 euro.
Nell’ultimo fine
settimana, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno predisposto un servizio
straordinario con controlli e pattugliamenti, anche nelle ore notturne,
finalizzati a garantire la sicurezza dei cittadini, con il fine di prevenire e
reprimere ogni forma di illegalità, nonché di verificare il rispetto delle
norme del Codice della Strada, con
particolare attenzione al controllo delle persone che si mettono alla guida di
veicoli dopo avere consumato bevande alcoliche.
Nel corso del servizio,
sono stati controllati 150 veicoli e 270 persone, con la contestazione di
diverse violazioni al Codice della Strada, anche per condotte che mettono in serio
pericolo la sicurezza di automobilisti e pedoni. A seguito delle irregolarità
contestate, 60 punti sono stati decurtati dalle patenti di alcuni
contravventori, mentre due veicoli sono stati sequestrati.
Con riferimento ai reati
connessi alla circolazione stradale, i militari dell’Arma hanno denunciato cinque
persone all’Autorità Giudiziaria: uno è stato fermato alla guida in stato di
ebbrezza alcoolica, tre per
essersi rifiutati di sottoporsi all’accertamento per la guida in stato di
alterazione per uso di sostanze stupefacenti, e un altro per guida senza patente con recidiva. Inoltre
altre tre persone sono state denunciate – a vario titolo –per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad
offendere, e per sottrazione di cose
sottoposte a sequestro.
Mentre
in merito all’attività di controllo delle attività commerciali, i Carabinieri,
coadiuvati dal personale dell’A.S.P. di Messina, hanno controllato quattro
attività commerciali del territorio mamertino, denunciando il titolare di un
negozio di generi alimentari per detenzione
di alimenti in cattivo stato di conservazione, mentre altre tre persone
sono state sanzionate amministrativamente, a vario titolo, per detenzione di prodotti scaduti, carenze
igienico – sanitarie, mancanza applicazione protocollo controllo infestanti,
mancata attivazione procedura HCCP e mancata tracciabilità degli alimenti, per
un totale di oltre 26.000 euro.
Nell’ambito dell’attività
antidroga, 5 persone di età compresa tra i 17 e 36 anni, sono state segnalate
alla Prefettura di Messina quali assuntori di sostanze stupefacenti, poiché
trovati in possesso di modiche quantità di hashish e marijuana detenute
per uso personale, sequestrate dai militari ed inviate ai Carabinieri del
R.I.S. di Messina per le relative analisi di laboratorio.
Quanto sopra,
ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e
nel rispetto dei diritti degli indagati, che, in considerazione dell’attuale
fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla
sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione
che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese
davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova
dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli stessi indagati.
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La circolare citata dai consiglieri |
Carlo Acutis nacque a Londra il 3 maggio 1991 da Andrea Acutis e Antonia Salzano, milanesi provvisoriamente in città per lavoro. Carlo fin da piccolo manifesta un'indole particolarmente devota tanto che tornati in Italia a soli 7 anni chiese di poter ricevere la Prima Comunione.
Richiesta insolita ma che venne accolta dopo averla sottoposta a Monsignor Pasquale Macchi il quale diede il suo benestare dopo aver interrogato il ragazzo, ritenendolo idoneo. Carlo ricevette così l'Eucaristia il 16 giugno 1998, giovanissimo, e restò un punto fermo nella sua breve vita assieme alla messa quotidiana alla quale assisteva.
Ancora una sconfitta, nel campionato di 1° categoria, per il Lipari IC superato per 4 a 1 sul campo dell'OR.SA. La formazione è penultima in classifica dove è stata agganciata dalla Nuova Azzurra Fenice.
In terza categoria pari per 0 a 0 per il Malfa sul campo del Castanea. La formazione malfitana mantiene il terzo posto, posizione che porta ai play off
Vittoria a tavolino (6 a 0) quest'oggi, nel campionato giovanili/giovanissimi under 15, per la Ludica Lipari contro San Pier Niceto. Gli avversari, infatti, non si sono presentati.
La Ludica chiude al 2° posto e accede ai play off. Giovedì sul campo neutro di Brolo affronterà il Sant'Agata
Buon 18° compleanno, Marco. "Diciotto anni fa sei arrivato a cambiare le nostre vite in meglio. Oggi, con orgoglio e amore, ti vediamo pronto a spiccare il volo. Felice compleanno!" Da papà Massimo Giunta e mamma Giusy Romeo
A Marco anche i nostri auguri
Quando si è detto che Eriberto fu consacrato Vescovo di Colonia nel 999 si è già detto molto. Si era alla vigilia di quel Mille, che si annunziava pieno di spavento, per la creduta fine del mondo.
Su quel momento di universale panico si è calcato molto la mano, come se l'aspettativa dei giorni apocalittici avesse davvero paralizzato la vita del mondo. Basterebbe ricordare le parole carducciane su « Le turbe raccolte intorno a' manieri feudali, accasciate e singhiozzanti nelle chiese tenebrose e ne' chiostri, sparse con pallidi volti e sommessi mormorii per le piazze ».
Oggi i colori di quel momento storico si sono sensibilmente schiariti, non però tanto da mutare le temute tenebre della notte perpetua, in una sperata alba di vita felice.
Sta di fatto che l'Impero degli Ottoni, se non vacillava, certo veniva già turbato, specie in Italia, dal verzicare dei liberi comuni, e i discendenti del primo grande e potente Ottone scendevano in Italia per morirvi quasi tutti giovani.
Eriberto, nato a Worms, da nobile famiglia, si trovava a fianco di Ottone III, quando .il giovanissimo Imperatore scese in Italia. Era anzi il suo cancelliere. Ciò non significava che fosse uomo politico; era un ecclesiastico, che aveva studiato in una Abbazia benedettina ed era stato Preposto della Chiesa di Worms.
Forse si deve anche a lui, oltre che alla madre di Ottone III, Teofania, l'inclinazione che il giovane Imperatore mostrò per l'antica civiltà romana, che preferiva a quella tedesca. Egli pensò persino di far di Roma la sede dell'Impero, contro il parere dei suoi superbi teutoni ed anche contro il desiderio dei gelosi romani.
Eriberto si trovava a fianco di questo Imperatore germanico, quando, a Benevento, fu nominato Vescovo di Colonia. Mentre Ottone III rimaneva in Italia, dove sarebbe stato ucciso giovanissimo, a ventidue anni, Eriberto risalì la penisola e attraversò la Germania, per essere, come abbiamo detto, consacrato a Colonia, nel 999.
Cominciò allora la sua opera di consolazione e di conforto negli anni dello sgomento e del terrore. Umile, dolce, affabile, sereno, sollevò le anime e guidò la diocesi con dolce zelo.
Egli stesso, per penitenza, portava indosso costantemente il cilicio, ma non approvava che il terrore provocasse forme troppo aspre di sacrificio.
Il successore di Ottone III, quell'Enrico che abbiamo visto sposo della casta e caritatevole Cunegonda, non apprezzò da prima le qualità del Vescovo Eriberto. Ma poi, riconoscendo di avere sbagliato, gli chiese pubblicamente perdono e lo volle suo cancelliere.
Eriberto si sentiva però pastore e padre, soccorritore di miserie morali e materiali. Egli, che avrebbe potuto vivere nella Reggia Imperiale, si faceva stretto obbligo di visitare la propria diocesi, portando ovunque la serenità del proprio spirito e la generosità del proprio cuore. E durante una di queste visite pastorali, caduto ammalato, morì, a Duitz, il 15 marzo 1021.
La cerimonia si è svolta a bordo della Nave Ubaldo Diciotti, ormeggiata nel porto di Milazzo, dove si è celebrata una Santa Messa officiata dal cappellano del porto, Padre Saverio Cento, alla presenza del Direttore Marittimo della Sicilia orientale Contrammiraglio Antonio Ranieri e del Comandante della Capitaneria di Porto di Milazzo, Alessandro Sarro.
Alla cerimonia hanno partecipato numerosi ex Comandanti della Capitaneria di Porto, tra cui l’ultimo Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Milazzo, Antonio Musolino, che passò il testimone il 12 marzo 1995 a Domenico De Michele, primo Comandante della nuova Capitaneria di Porto. L’emozione è stata palpabile, con i protagonisti di quella storica transizione che hanno ricordato il percorso e gli importanti traguardi raggiunti negli ultimi trent'anni.
Accanto a loro, erano presenti numerosi Ufficiali, Sottufficiali, colleghi in servizio e in quiescenza, che hanno mantenuto un forte legame con la Capitaneria di Porto di Milazzo. Il momento è stato arricchito dalla partecipazione di operatori portuali, rappresentanti del cluster marittimo, agenzie raccomandatarie, società di navigazione, servizi tecnico-nautici e del comparto industriale milazzese, tutti protagonisti nella realizzazione dell'evento.
Il Comandante della Capitaneria di Porto, Alessandro Sarro, nel suo intervento ha espresso grande emozione e riconoscenza verso gli illustri colleghi predecessori e l’intero comparto marittimo e portuale, senza il quale il porto di Milazzo non potrebbe continuare a vivere ed a garantire standard di qualità e di sicurezza. Un legame di collaborazione che si consolida quotidianamente con l’Amministrazione Comunale e l’Autorità di Sistema Portuale, una sinergia che ha reso questo evento possibile e che si riflette nel continuo impegno per lo sviluppo e la sicurezza del porto.
Questa giornata di celebrazione ha avuto anche un forte valore simbolico, coincidente con il 160° anniversario dalla fondazione del Corpo delle Capitanerie di Porto, evidenziando il ruolo fondamentale di questa istituzione per la sicurezza, il benessere della collettività e la crescita dei porti italiani.
Il trentennale della Capitaneria di Porto di Milazzo non è solo un’occasione di festa, ma anche di riflessione su un percorso di crescita e di servizio che ha visto la Capitaneria di Porto di Milazzo distinguersi per dedizione, professionalità e spirito di sacrificio. Ne è testimonianza l’attribuzione della Medaglia d’Oro al Valor di Marina conferita alla memoria del 2° Capo Aurelio Visalli, un riconoscimento che onora il suo eroico gesto e che rappresenta il simbolo più alto del senso di dovere e della generosità che contraddistinguono il personale della Capitaneria di Porto.
A questa memoria si aggiunge anche il ricordo del Sottocapo Tusa, che ha prestato servizio presso la Capitaneria di Porto di Milazzo con grande dedizione e professionalità, lasciando un segno indelebile tra i colleghi che hanno avuto l’onore di lavorare al suo fianco.
Restano, soprattutto, tanti ricordi. E resta tanto amore per una realtà che continua a essere un pilastro del comparto marittimo e portuale siciliano, proiettandosi verso il futuro con lo stesso spirito di servizio che ha segnato questi trent’anni di storia.
Torna in primo piano la tematica inerente la gratuità del trasporto sugli aliscafi di linea per i pendolari pubblici in servizio nelle isole Eolie. Nonostante le rassicurazioni, sino ad oggi l’accesso alla piattaforma regionale, che dovrebbe consentire di richiedere i rimborsi, resta un’utopia e questo, chiaramente, genera forte malcontento, specie tra i docenti che, nei costi del biglietto, vedono “svanire” un’ampia parte del loro stipendio.
A farsi portavoce del malcontento diffuso il deputato Matteo Sciotto (Sud chiama Nord) che ha presentato una interrogazione al presidente della Regione e all’assessore alle Infrastrutture e Mobilità e, contestualmente, una richiesta di audizione in IV commissione Ars.
Sciotto chiede iniziative urgenti per garantire la gratuità del trasporto pubblico ai dipendenti pubblici delle Isole Eolie attraverso un un meccanismo di rimborso certo, che non imponga ai lavoratori pendolari un onere economico eccessivo. Sottolineate anche le difficoltà nel godere delle agevolazioni per il trasporto pubblico, poiché il sistema attuale richiede ai dipendenti di anticipare le spese e richiedere successivamente il rimborso. “I dipendenti pubblici in servizio nelle Eolie, tra cui docenti, personale scolastico, medici, infermieri, forze dell’ordine, personale della protezione civile e altre categorie – evidenzia - segnalano criticità rilevanti nella fruizione delle agevolazioni per il trasporto pubblico”.
L’onorevole rimarca, inoltre, come “l’attuale sistema adottato per l’erogazione del contributo in loro favore abbia trasformato la gratuità in un sistema di rimborso posticipato, imponendo agli aventi diritto di anticipare le spese e richiedere successivamente il rimborso attraverso una procedura telematica”. Inoltre “l’assenza di una garanzia sui tempi di erogazione del rimborso determina rilevanti difficoltà economiche per i lavoratori pendolari, alcuni dei quali sono chiamati ad anticipare ingenti somme per l’acquisto di biglietti e abbonamenti, trasformando un beneficio teorico in un’incertezza concreta e insostenibile. Questo sistema non è sostenibile per lavoratori come docenti, personale scolastico, medici, infermieri, forze dell’ordine e protezione civile, che spesso devono spostarsi tra più isole, con costi mensili che superano i 1.000 euro.”
Per Sciotto è necessario garantire un meccanismo di gratuità certo e diretto, senza anticipi da parte dei lavoratori. Per questo ha sollecitato la Regione a rivedere il decreto vigente e a stipulare convenzioni con le compagnie di trasporto.