Oscar Wilde
Evidentemente, mai frase fu più calzante per introdurre un breve commento relativo alla questione "strada Gattopardo".
Passi pure che cittadini curiosi e zelanti siano sempre pronti a constatare che " l´erba del vicino è sempre più verde!", ma che gli stessi giornalisti veicolino, con tanto di glossa finale, notizie errate senza neanche prendersi la briga di andare a constatare la veridicità di quanto scritto...beh! Questo è veramente troppo!!!
Se, anzichè affannarsi ad effettuare video sotto il sole cocente o pubblicare "articoli" riportanti titoli come: LA STRADA DEL GATTOPARDO, si fossero limitati ad indagare sulla questione, avrebbero sicuramente ottenuto risposte esaustive. Ma, naturalmente, la polemica, come sempre, fa più notizia!!
Ma, nella stessa polemica, si cerca comunque di nobilitare i propri interventi: infatti, si può notare che il comune denominatore della questione trattata è il tema dei disabili. Sicuramente l´A.N.D.I. ( associazione nazionale disabili italiani) sarà ben lieta di venire a conoscenza che a Lipari esiste una folta comunità interessata all´apologia della loro causa ( ma come mai non si fa menzione di tutte le altre barriere architettoniche esistenti sulla nostra isola?).
Allora, ad onor del vero, si sappia che:
La richiesta di chiusura di questa bretella che per nulla serve a snellire il traffico ma, semplicemente, viene utilizzata da scooteristi come rettilineo per effettuare impennate e altro, era stata inoltrata già tre anni fa con tanto di raccolta firme di tutti coloro che abitano in quella zona.
Molte sono state le persone che uscendo dal noto hotel sono state incidentate da motocicli che, provenienti da Pianoconte, si trovavano spesso a passare da quella strada a motore spento impedendo così ai clienti di paventare il pericolo ( a tal proposito faccio notare che non esiste un marciapiede da ambo i lati).
I dissuasori, oggetto della polemica, sono stati fissati proprio in modo tale da dare la possibilità al disabile di poter transitare.
In conclusione, si rasserenino tutti coloro che parlano di figli e figliastri e, piuttosto, riflettano
sul fatto che, a volte, il nostro senso di inciviltà raggiunge livelli tali da spingere chi di competenza a ricorrere ad azioni forti, come quella di montare i suddetti dissuassori. Forse sarebbe bastato installare l´apposita segnaletica, ma a cosa sarebbe servito? La restante parte della via Marconi dimostra quanto siamo poco rispettosi del regolamento stradale: si scorazza con i motocicli nonostante all´inizio della stessa campeggi tanto di segnale di divieto.
Dunque, per quanto i notiziari locali rappresentino un´agorà virtuale per tanti isolani internauti che desiderano essere parte attiva di quanto accade nel nostro paese, è anche giusto e doveroso, prima di fare uscire dalla propria penna fiumi di castronerie, informarsi... d'altronde a nessuno è mai nociuto essere stato zitto ( Catone).
Valentina Marino