RICEVIAMO DAL DOTTOR ENZO D'AMBRA E PUBBLICHIAMO:
LETTERA APERTA AGLI EX DIPENDENTI DELLA PUMEX
Premesso che non è mio intendimento entrare in polemica con chicchessia, tanto meno con gli ex dipendenti della Pumex, non posso non precisare agli estensori della lettera aperta inviata alla stampa alcuni giorni fa, fatti e circostanze da richiamare alla loro memoria, per correggere alcune inesattezze contenute nel comunicato stesso.
Nella lettera vi è un giudizio decisamente negativo sul mio modo di fare impresa e non sono certamente io a dover esprimere un’opinione in proposito. Però so per certo che per tanti anni la mia gestione dell’azienda è stata apprezzata non solo a Lipari ma anche fuori dall’isola. Coloro che oggi mi accusano di essere un pessimo imprenditore, non possono aver dimenticato che per molti anni la Pumex è stata in continua espansione, assumendo dipendenti ed aumentando il numero dei collaboratori, garantendo per tutti dignità nel lavoro, corsi di formazione per il miglioramento della professionalità, la possibilità di lavorare in condizioni di sicurezza ed in condizioni ambientali idonee. Per non parlare, in un territorio con problemi cronici dal punto di vista economico come Lipari, della sicurezza retributiva e del contributo dato per decenni alla crescita ed allo sviluppo.
In merito all’obbligo di firma da parte degli ex dipendenti della Pumex ed al loro sporadico impiego nei giorni successivi alla chiusura dell’attività produttiva nell’agosto 2007, è bene chiarire una volta per tutte che le prestazioni sono state rese in locali affittati all’azienda o messi a disposizione della stessa per esigenze di varia natura. Dopo il blocco delle attività produttive, invece di licenziarli subito o di avviare le procedure per la messa in mobilità (fatto che avrebbe sensibilmente decurtato le loro retribuzioni), consapevole delle difficoltà economiche di molti, per un altro mese li ho regolarmente stipendiati, impegnandoli in piccoli lavori di sistemazione nei siti aziendali e nei locali sopra citati. Ho fatto tutto questo anche con la speranza di ottenere nel giro di poche settimane una revoca del blocco totale. Non mi è stato concesso, ma in questo modo i miei ex dipendenti hanno ricevuto un mese in più di retribuzione al cento per cento, invece che ridotta dalla mobilità o annullata dal licenziamento.
Le altre notazioni rispetto a cessioni del quinto dello stipendio, pressioni sulla stampa, strategie per affamare i miei ex dipendenti e le loro famiglie, posso solo ascriverle ad un’involontaria ignoranza delle materie trattate (SpA, concordati, ecc.) oltre che a pettegolezzi e ad asserzioni incaute, perché non voglio credere che siano il frutto di malafede o della capacità altrui di strumentalizzare chi è debole economicamente.
Un ultimo appunto rispetto al TFR. La proposta di concordato preventivo presentata dall’azienda, strumento che gli estensori della lettera evidentemente non conoscono molto bene, prevede il pagamento del 100 % delle spettanze per tutti, con i relativi interessi. Senza tema di smentita, affermo che è quanto meno inusuale che un concordato offra ai propri dipendenti una simile condizione.
Per concludere, ringrazio tutte le testate giornalistiche che intendono informare pubblicando le notizie in maniera imparziale, dopo averle controllate ed approfondite, e seguirne gli sviluppi.
Ad esse, nel pieno ed assoluto rispetto della deontologia professionale, è ovviamente riconosciuto il diritto alle opinioni personali, purché siano manifestate come tali e non come fatti oggettivi di cronaca.
Grazie per l’attenzione che vorrete dare a questa mia lettera,
Vincenzo D’Ambra
NDD- Come è nelle abitudini di Eolienews, e nella deontologia propessionale di questo direttore, la lettera aperta del dott. D'Ambra è stata pubblicata in modo integrale. Ciò a dimostrazione che questa testata giornalistica non ha problemi di "parzialità" nei confronti di alcuno ne tantomeno dell'ex imprenditore del settore pomicifero.
L'unica cosa che ci sta a cuore sono i nostri concittadini (in questo momento gli ex Pumex in particolare) e le nostre isole.
Per quanto riguarda il "diritto alle opinioni personali "di chi scrive su testate giornalistiche e a quanto altro segue, citate a conclusione della lettera del dott.D'Ambra (e chiudiamo qui l'argomento senza voler creare polemiche che non servono a nessuno), ancora una volta non posso che evidenziare come il dott. D'Ambra faccia quella che in gergo calcistico si chiama "invasione di campo".
Lasci a noi decidere come scrivere e cosa scrivere. Sempre e , comunque, almeno per quanto riguarda questo giornale e questo direttore con "cognizione di causa" e pronti ad accogliere, come in questo caso, i chiarimenti che le parti interessate vorranno fornire.
Per quanto riguarda le affermazioni del dott. D'Ambra riferite direttamente ai suoi ex dipendenti non intendiamo entrare nel merito, non ci compete. Saranno gli stessi ex Pumex, che a dire il vero avevano annunciato di non volere avere più rapporti epistolari con il loro ex datore di lavoro, a valutare se è necessaria o meno una risposta.
Il direttore
Salvatore Sarpi
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giovedì 22 aprile 2010
Ancora un terremoto in mare nel distretto sismico delle isole Eolie
Un terremoto di magnitudo(Ml) 2.8 si è verificato alle ore 13:24:32 di oggi nel distretto sismico delle isole Eolie (o Lipari).
Il terremoto, con epicentro in mare, è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV in mare, ad una profondità di 216,2 km.
Non si registrano danni ne a persone ne a cose. L'evento, inoltre, non è stato avvertito dalla popolazione eoliano.
Il terremoto, con epicentro in mare, è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV in mare, ad una profondità di 216,2 km.
Non si registrano danni ne a persone ne a cose. L'evento, inoltre, non è stato avvertito dalla popolazione eoliano.
PDL -Eolie. Ci scrive Giuseppe Vassallo
Riceviamo e pubblichiamo:
Preg.mo direttore,
Vorrei far notare che è violazione della legge elettorale creare confusione nell’elettorato e pertanto nei cittadini, i quali sono parte attiva della vita politica e non solo durante le tornate elettorali.
Tutto ciò sta accadendo nel comune eoliano, con la formazione del gruppo denominato PDL-Eolie, che rischia di creare confusione con il già esistente PDL-Sicilia formatosi all’Assemblea Regionale Siciliana e avente intenti completamente opposti.
Infatti, il gruppo denominato PDL-Eolie, che se si rispecchia con l’organigramma ufficiale del movimento PDL non ha scopo di esser formato, al quale stanno aderendo una parte dei consiglieri comunali ex A.N. del comune eoliano e aventi come riferimento il duo formato dall’onorevole Giuseppe Castiglione e dal senatore Domenico Nania, è in perfetta contrapposizione con il gruppo PDL-Sicilia, che tra i promotori vede oltre che l’onorevole Gianfranco Miccichè, i deputati nazionali, l’onorevole Fabio Granata e l’onorevole Carmelo Briguglio e che nasce con il fine di destare nel governo nazionale, maggiore attenzione nei riguardi di una Sicilia purtroppo dimenticata.
Dalle ultime vicissitudini, inoltre, quelle che vedono, lo stimatissimo Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini, porre maggiore attenzione a quelli che sono i reali problemi del paese e che ha tra i suoi fedelissimi proprio i sovra indicati deputati, Fabio Granata e Carmelo Briguglio, con differenti punti di vista in relazione con la maggioranza del PDL nazionale, ex Forza Italia, ed inoltre firmatari di un documento diverso rispetto a quello firmato dal senatore Domenico Nania. Pertanto, per chiarezza nei confronti del cittadino, si precisi se si parla di organizzare il PDL ufficiale nelle Eolie al fine di unire i gruppi di Forza Italia ed Alleanza Nazionale che è legittimo, o se al contrario si sta costituendo una corrente PDL-Eolie che è contrapposta per i motivi precedentemente indicati a PDL-Sicilia e che genera confusione.
Ben vengano le correnti, sale della democrazia, ma senza sovrapposizione di nominativi specie se con intenti opposti, in modo che ciascuno possa riconoscere la propria identità; a tal proposito gli interessati sono invitati a non creare confusione in quello che è l’elettorato, ed in tal caso, soprattutto in quella buona fetta di elettorato vicina al Presidente Gianfranco Fini.
A concludere, ci si documenti prima sulle vicende politiche nazionali e regionali, si attendino eventuali sviluppi e poi si trae spunto per denominare un gruppo o una corrente, perché prima di tutto viene la tutela dell’elettore.
Si sottolinea inoltre, che lo scrivente da sempre segue le vicende politiche e elabora il ragionamento formato da libero cittadino, non vuole creare alcuna polemica ma chiede chiarezza per tutti coloro che seguono l’evoluzione politica della nostra terra.
Cordiali saluti
Giuseppe Vassallo
Preg.mo direttore,
Vorrei far notare che è violazione della legge elettorale creare confusione nell’elettorato e pertanto nei cittadini, i quali sono parte attiva della vita politica e non solo durante le tornate elettorali.
Tutto ciò sta accadendo nel comune eoliano, con la formazione del gruppo denominato PDL-Eolie, che rischia di creare confusione con il già esistente PDL-Sicilia formatosi all’Assemblea Regionale Siciliana e avente intenti completamente opposti.
Infatti, il gruppo denominato PDL-Eolie, che se si rispecchia con l’organigramma ufficiale del movimento PDL non ha scopo di esser formato, al quale stanno aderendo una parte dei consiglieri comunali ex A.N. del comune eoliano e aventi come riferimento il duo formato dall’onorevole Giuseppe Castiglione e dal senatore Domenico Nania, è in perfetta contrapposizione con il gruppo PDL-Sicilia, che tra i promotori vede oltre che l’onorevole Gianfranco Miccichè, i deputati nazionali, l’onorevole Fabio Granata e l’onorevole Carmelo Briguglio e che nasce con il fine di destare nel governo nazionale, maggiore attenzione nei riguardi di una Sicilia purtroppo dimenticata.
Dalle ultime vicissitudini, inoltre, quelle che vedono, lo stimatissimo Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini, porre maggiore attenzione a quelli che sono i reali problemi del paese e che ha tra i suoi fedelissimi proprio i sovra indicati deputati, Fabio Granata e Carmelo Briguglio, con differenti punti di vista in relazione con la maggioranza del PDL nazionale, ex Forza Italia, ed inoltre firmatari di un documento diverso rispetto a quello firmato dal senatore Domenico Nania. Pertanto, per chiarezza nei confronti del cittadino, si precisi se si parla di organizzare il PDL ufficiale nelle Eolie al fine di unire i gruppi di Forza Italia ed Alleanza Nazionale che è legittimo, o se al contrario si sta costituendo una corrente PDL-Eolie che è contrapposta per i motivi precedentemente indicati a PDL-Sicilia e che genera confusione.
Ben vengano le correnti, sale della democrazia, ma senza sovrapposizione di nominativi specie se con intenti opposti, in modo che ciascuno possa riconoscere la propria identità; a tal proposito gli interessati sono invitati a non creare confusione in quello che è l’elettorato, ed in tal caso, soprattutto in quella buona fetta di elettorato vicina al Presidente Gianfranco Fini.
A concludere, ci si documenti prima sulle vicende politiche nazionali e regionali, si attendino eventuali sviluppi e poi si trae spunto per denominare un gruppo o una corrente, perché prima di tutto viene la tutela dell’elettore.
Si sottolinea inoltre, che lo scrivente da sempre segue le vicende politiche e elabora il ragionamento formato da libero cittadino, non vuole creare alcuna polemica ma chiede chiarezza per tutti coloro che seguono l’evoluzione politica della nostra terra.
Cordiali saluti
Giuseppe Vassallo
Lipari: Incontro in previsione della stagione estiva al comune
Incontro stamani al comune di Lipari tra l'amministrazione comunale, il Circomare-Guardia Costiera di Lipari , la Federalberghi delle Eolie, alcuni consiglieri comunali e gli esponenti delle diverse categorie che a Lipari operano nel settore del turismo.
Obiettivo dell'incontro le iniziative da porre in essere in vista della stagione estiva per quanto riguarda l'attività nelle aree portuali e in quelle strettamente limitrofe, l'accesso al porto di Sottomonastero, l'attività illecita di procacciamento affari e tutta un'altra serie di problematiche più o meno rilevanti.
Le azioni dovranno essere il più possibile in sintonia. Si è anche parlato della futura stazione marittima di Sottomonastero per cui- come ha detto l'assessore Corrado Giannò- è stato recuperato il finanziamento. Il problema è che, a seguito di alcuni intoppi burocratici, i lavori non potrebbero iniziare prima di luglio. Cosa, ovviamente - come ha sostenuto lo stesso assessore- impensabile. A questo punto potrebbero prendere il via ad inizio settembre.
L'eredità (di Nando Bianchi)
Riceviamo e pubblichiamo:
L´eredità che questa amministrazione ci lascerà ( ci vorrà veramente un gran coraggio per candidarsi a Sindaco nel nostro comune) è veramente distruttiva e non so quanto tempo ci vorrà per azzerare tutto quello che sin qui non si è fatto.
Perché la realtà parla chiaro: il non fare è stato il risultato più eclatante.
La verità è che le nostre isole diventano interessanti solamente se si creano possibilità di guadagno sempre e solo per una ristretta cerchia di personaggi che, nonostante tutto e grazie al partito dei " a me non me ne fotte niente", può continuare a non amministrare .
Qui mi rivolgo in ordine di apparizione sia alla comunità passiva, cioè noi, sia agli imprenditori di queste isole che, pur avendo un interesse maggiore, sono i più passivi dell´intera comunità .
Mi domando come faranno ad affrontare un´altra stagione negativa con i costi che hanno e i non guadagni di questa nuova stagione.
Cosa hanno di bisogno per far sentire la loro autorevole voce (autorevole voce non perché capaci, ma perché hanno una forza elettorale da poter eleggere il sindaco.)
La forza lavorativa a disposizione supera le 3000 unità utili a poter indicare loro il nome del sindaco, ma sono anche coloro che dall´agosto 2009, dopo le dimissioni dell´Assessore Maggiore, dimissioni giustificate dalla non possibilità a poter lavorare in questa amministrazione, hanno atteso pacificamente la primavera del 2010 per conoscere il nome del nuovo assessore al turismo ( i giochi di potere non hanno permesso di individuarlo prima). La domanda sorge spontanea: Come hanno concordato e con chi la programmazione della stagione 2010? Quali sono state le proposte avanzate per fronteggiare la difficile stagione?
Volevo dire a proposito delle tante lamentele in merito ai passaggi dei barconi " mordi e fuggi", che se è vero che in alta stagione hanno passeggeri siciliani, in bassa stagione e cioè adesso, arrivano con gruppi di turisti stranieri,che sicuramente hanno trovato ospitalità in Sicilia.
Chiediamoci perché, anche se la risposta viene naturale: offerta, organizzazione e convenienza. Meditiamo invece di inveire a priori e su tutto. Quando in una coppia il rapporto non va bene e considerazione comune definire le colpe al 50%. Nel nostro caso invece di chi è la colpa?Abbiamo atteso decenni di proposte e contrasti per la realizzazione del porto per venire a conoscenza adesso che non è ancora sicuro chi sarà il titolare della gestione! Quindi con impegno da parte del comune di immobili e onorari da manager per sei dipendenti. E come disse Totò, ..ed io pago.
Ora parliamo di parco ed anche qui possiamo già inventarci il " parco scommesse"di come andrà a finire. Le scommesse sono aperte.
Ed a proposito di colpe , vorrei proporre un sondaggio per capire cosa ne pensiamo a proposito di colpe con i seguenti candidati:
Politici
Imprenditori
Partito dei " a me non me ne fotte niente".
Saluti
Nando Bianchi
L´eredità che questa amministrazione ci lascerà ( ci vorrà veramente un gran coraggio per candidarsi a Sindaco nel nostro comune) è veramente distruttiva e non so quanto tempo ci vorrà per azzerare tutto quello che sin qui non si è fatto.
Perché la realtà parla chiaro: il non fare è stato il risultato più eclatante.
La verità è che le nostre isole diventano interessanti solamente se si creano possibilità di guadagno sempre e solo per una ristretta cerchia di personaggi che, nonostante tutto e grazie al partito dei " a me non me ne fotte niente", può continuare a non amministrare .
Qui mi rivolgo in ordine di apparizione sia alla comunità passiva, cioè noi, sia agli imprenditori di queste isole che, pur avendo un interesse maggiore, sono i più passivi dell´intera comunità .
Mi domando come faranno ad affrontare un´altra stagione negativa con i costi che hanno e i non guadagni di questa nuova stagione.
Cosa hanno di bisogno per far sentire la loro autorevole voce (autorevole voce non perché capaci, ma perché hanno una forza elettorale da poter eleggere il sindaco.)
La forza lavorativa a disposizione supera le 3000 unità utili a poter indicare loro il nome del sindaco, ma sono anche coloro che dall´agosto 2009, dopo le dimissioni dell´Assessore Maggiore, dimissioni giustificate dalla non possibilità a poter lavorare in questa amministrazione, hanno atteso pacificamente la primavera del 2010 per conoscere il nome del nuovo assessore al turismo ( i giochi di potere non hanno permesso di individuarlo prima). La domanda sorge spontanea: Come hanno concordato e con chi la programmazione della stagione 2010? Quali sono state le proposte avanzate per fronteggiare la difficile stagione?
Volevo dire a proposito delle tante lamentele in merito ai passaggi dei barconi " mordi e fuggi", che se è vero che in alta stagione hanno passeggeri siciliani, in bassa stagione e cioè adesso, arrivano con gruppi di turisti stranieri,che sicuramente hanno trovato ospitalità in Sicilia.
Chiediamoci perché, anche se la risposta viene naturale: offerta, organizzazione e convenienza. Meditiamo invece di inveire a priori e su tutto. Quando in una coppia il rapporto non va bene e considerazione comune definire le colpe al 50%. Nel nostro caso invece di chi è la colpa?Abbiamo atteso decenni di proposte e contrasti per la realizzazione del porto per venire a conoscenza adesso che non è ancora sicuro chi sarà il titolare della gestione! Quindi con impegno da parte del comune di immobili e onorari da manager per sei dipendenti. E come disse Totò, ..ed io pago.
Ora parliamo di parco ed anche qui possiamo già inventarci il " parco scommesse"di come andrà a finire. Le scommesse sono aperte.
Ed a proposito di colpe , vorrei proporre un sondaggio per capire cosa ne pensiamo a proposito di colpe con i seguenti candidati:
Politici
Imprenditori
Partito dei " a me non me ne fotte niente".
Saluti
Nando Bianchi
De profundis per l’A.A.S.T. di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Non passano giorni che apprendiamo che ci viene tolto qualche pezzo della nostra autonomia. Gli avvenimenti si susseguono, ora importanti, ora meno, con una velocità tale che, come mi ha confidato il Presidente della Federalberghi, Christian Del Bono mentre ci recavamo a Catania per partecipare alla Conferenza Regionale sul Turismo, anziché lavorare dovremmo stare in perenne ammutinamento. Avendo perso la nostra classe politica autorevolezza e credibilità a noi cittadini non resta che accettare con serena rassegnazione la sempre più crescente marginalità e dipendenza. Sappiamo tutti che le Aziende di Soggiorno e Turismo, costituite con grande faciloneria, ed in numero eccessivo, sono state sopresse. Non sempre questi uffici periferici hanno assolto ai compiti istituzionali, ma sicuramente hanno rappresentato sul territorio un punto di riferimento per il settore del turismo. Dopo anni di studi per trovare una soluzione ragionevole era stato deciso dall’Assessorato al Turismo di costituire dei Servizi Turistici Regionali in ogni capoluogo di Provincia. Apprendo invece che con apposito decreto l’ex Azienda di Taormina è divenuta Servizio Turistico Regionale oltre Messina, quindi con una propria autonomia operativa, mentre quella di Lipari è stata declassata ad Unità Operativa di Base dipendente dalla Provincia Regionale di Messina. Sicuramente uno schiaffo per il ruolo che le Eolie ricoprono nel comparto regionale del Turismo, ed una grande limitazione per il nostro turismo. Comprendo benissimo che arrivati a questo punto schiaffo più, schiaffo meno, non fa molta differenza. Ma spero che il nuovo assessore comunale al Turismo, Anna Spinella, alla quale colgo l’occasione per inviare le mie congratulazioni, sappia far sentire la propria voce, unitamente a quella della Federalberghi, per impedire che si compia anche questo misfatto a danno delle nostre isole.
Cimitero di Lipari: Che vergogna! Ma non è certo una novità
Sollecitati da alcuni lettori stamattina abbiamo effettuato un sopralluogo al cimitero di Lipari centro. Constatando, amaramente, come le erbacce siano tornate in ogni zona a ricoprire le tombe. Ovunque erbacce e , come visibile da una delle foto, diversi "alberi" di finocchio selvatico. Oltre a rovi,ecc.ecc.
Ma il cimitero "giungla" non è, comunque, una novità.
Si presentava più o meno nello stesso modo tempo un anno fa (come da link http://eolienews.blogspot.com/2009/05/lipari-reportage-dal-cimitero-giungla.html )
L'incredibile è che lo scorso anno, dopo che il cimitero fu ripulito dagli Ex Pumex, si scoprì che vi erano dei fondi a disposizione che avrebbero permesso in tempi più rapidi l'intervento. Fu garantita una maggiore attenzione ma...evidentemente sono rimaste solo parole.Vulcano Marsili, il gigante sommerso nel Tirreno.
(virgilio notizie) «Di certo c'è che in qualunque istante potrebbe accadere l’irreparabile e noi non lo possiamo stabilire». Queste le parole pronunciate qualche giorno fa dal presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Enzo Boschi, in relazione a possibile eventi franosi lungo i versanti del vulcano sommerso Marsili.
La montagna che svetta per 3000 metri dai fondali al largo delle isole Eolie non manca di preoccupare geologi e sismologi: difficile fare previsioni, ma l'Ingv sostiene che il vulcano è attivo e potrebbe eruttare all'improvviso. Il problema sono le possibili frane lungo i versanti: il cedimento delle pareti, infatti, muoverebbe milioni di metri cubi di materiale, che sarebbe capace di generare un'onda di grande potenza.
Con i suoi 70 km in lunghezza e 30 km in larghezza, il Marsili è il più grande vulcano d'Europa ed eventuali smottamenti lungo le sue falde, innescati da movimenti sismici, potrebbero causare un maremoto che si abbatterebbe nel giro di pochi minuti sulla costa campana, a soli 150 chilometri di distanza.
«Il dato preoccupante è che le aree costiere italiane a rischio da tsunami, già individuate con vari studi, ancora non sono tutelate da interventi strutturali preventivi né da attive misure di monitoraggio, di didattica e protezione civile» sostiene il prof. Franco Ortolani, Ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del territorio dell'Università di Napoli. Fa specie sentire parlare di tsunami nel mediterraneo, eppure Ortolani, in studio avviato dopo il maremoto del 30 dicembre 2002 che interessò Stromboli, ha evidenziato che negli ultimi 2000 anni vi sono stati 72 movimenti anomali del mare che hanno interessato le coste italiane con diversa intensità. I dati ufficiali forniti dallo Tsunamis research team, dall'Università di Bologna e dall'Ingv individuano le seguenti aree interessate: Liguria (14 eventi); Stretto di Messina, Sicilia Orientale, Calabria meridionale tirrenica, Isole Eolie (23 eventi); Adriatico (10 eventi); Golfo di Napoli (10 eventi); Toscana (3 eventi); Sicilia settentrionale (2 eventi); Sicilia meridionale (2 eventi); Calabria settentrionale ionica (1 evento); Lazio (1 evento).
«Un dato preoccupante - prosegue Ortolani - è rappresentato dall'evidenza che ben 18 tsunami del passato (di diversa importanza) sono avvenuti nei mesi estivi, quando centinaia di migliaia di persone distribuite lungo le coste e le spiagge. Alla luce del recente allarme lanciato dall'Ingv mi sarei aspettato un tempestivo intervento da parte del governo, un'interpellanza parlamentare sui rischi, qualche azione per introdurre le necessarie precauzioni... Mi auguro che i rappresentanti delle istituzioni non attendano il prossimo maremoto per avviare azioni di prevenzione». (L.F.)
Nella foto: Schema delle aree potenzialmente interessate da maremoti che si possono originare in seguito a grandi frane sottomarine che potrebbero interessare i vulcani sommersi del mediobasso Tirreno come il Marsili
Il "Parco delle Eolie" sulla Gazzetta del sud di oggi
Istituzione del Parco delle Eolie Il consiglio comunale diffida Bruno
Delibera al vetriolo dopo la "rivisitazione" della Regione
Salvatore Sarpi
Lipari
Il sindaco di Lipari è stato «diffidato dal rendere pareri sulla istituzione del Parco nazionale che attengono alla competenza del consiglio comunale, unico organo collegiale dell'Ente». La diffida arriva con una delibera del consiglio comunale "partorita" a conclusione dei lavori della riunione che aveva all'ordine del giorno il "parco contestato". La delibera è stata approvata da Longo (presidente del consiglio) Megna, Fonti, Paino, D'Alia, Sabatini, Biviano e Centorrino. Ha votato contro il consigliere Corda, esponente della maggioranza rimasto in aula sino alla fine dei lavori. Come è ben chiaro la notizia della "rivisitazione" della perimetrazione del Parco che arriva da Palermo e il sopralluogo nelle Eolie di funzionari regionali dell'Assessorato Territorio ed Ambiente non placa le prese di posizione nei confronti del sindaco Mariano Bruno che, lo si legge nella deliberazione, «fino ad oggi, in merito all'iter per l'istituzione del Parco, non ha informato il consiglio comunale in ordine all'attività intrapresa. Consiglio, venuto a conoscenza di tale attività a posteriori e solo tramite organi di stampa, e non coinvolto nelle scelte e nei pareri espressi dal sindaco». Il consiglio, chiedendo immediata e concreta esecuzione al deliberato, «al fine di giungere a scelte condivise che tengano conto anche delle istanze della comunità eoliana, così come auspicato dal Ministro dell'Ambiente dall'Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, ha chiesto una interlocuzione con i predetti organi». È stato anche ribadito che «la competenza a rendere pareri, qualora richiesti al comune, è di esclusiva pertinenza del consiglio comunale, così come previsto dal regolamento degli Enti Locali nella Regione Siciliana». In conseguenza di ciò con l'atto deliberativo, approvato dagli otto consiglieri (si era in seconda convocazione), è stato ufficializzato «di non potere compiutamente valutare la proposta di perimetrazione del parco presentata dal sindaco, nonché valutare la correttezza e l'efficacia dell'azione svolta dall'amministrazione in merito all'istituendo Parco nazionale delle Eolie data la mancanza di documenti allegati relativi ai contenuti delle numerose riunioni tenutesi presso il Ministero dell’Ambiente e presso l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente”. All’amministrazione comunale è stato chiesto di integrare i fascicoli della proposta con tutta la documentazione in suo possesso.
Il sindaco Mariano Bruno, intervendo in aula in apertura dei lavori, dichiarandosi soddisfatto per i risultati ottenuti a Palermo, aveva dal suo canto detto: “"Questo parco, così come disegnato non va bene al sindaco, all'amministrazione comunale” e ha annunciato, se dovessero rendersi necessarie, iniziative amministrative e legali.
Intanto funzionari regionali sono sbarcati ieri a Lipari (il giorno prima erano stati a Vulcano) per una ricognizione sul campo. Sono stati incaricati dal Ministero dell'Ambiente di definire le aree del Parco (il "nocciolo" dovrebbero essere le SIC,ZPS e le costituite o costituende riserve) attraverso la zonizzazione e la predisposizione del regolamento. Dopo la ricognizione, a maggio torneranno a Lipari per confrontarsi con l'amministrazione, il consiglio comunale e i cittadini.
Delibera al vetriolo dopo la "rivisitazione" della Regione
Salvatore Sarpi
Lipari
Il sindaco di Lipari è stato «diffidato dal rendere pareri sulla istituzione del Parco nazionale che attengono alla competenza del consiglio comunale, unico organo collegiale dell'Ente». La diffida arriva con una delibera del consiglio comunale "partorita" a conclusione dei lavori della riunione che aveva all'ordine del giorno il "parco contestato". La delibera è stata approvata da Longo (presidente del consiglio) Megna, Fonti, Paino, D'Alia, Sabatini, Biviano e Centorrino. Ha votato contro il consigliere Corda, esponente della maggioranza rimasto in aula sino alla fine dei lavori. Come è ben chiaro la notizia della "rivisitazione" della perimetrazione del Parco che arriva da Palermo e il sopralluogo nelle Eolie di funzionari regionali dell'Assessorato Territorio ed Ambiente non placa le prese di posizione nei confronti del sindaco Mariano Bruno che, lo si legge nella deliberazione, «fino ad oggi, in merito all'iter per l'istituzione del Parco, non ha informato il consiglio comunale in ordine all'attività intrapresa. Consiglio, venuto a conoscenza di tale attività a posteriori e solo tramite organi di stampa, e non coinvolto nelle scelte e nei pareri espressi dal sindaco». Il consiglio, chiedendo immediata e concreta esecuzione al deliberato, «al fine di giungere a scelte condivise che tengano conto anche delle istanze della comunità eoliana, così come auspicato dal Ministro dell'Ambiente dall'Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, ha chiesto una interlocuzione con i predetti organi». È stato anche ribadito che «la competenza a rendere pareri, qualora richiesti al comune, è di esclusiva pertinenza del consiglio comunale, così come previsto dal regolamento degli Enti Locali nella Regione Siciliana». In conseguenza di ciò con l'atto deliberativo, approvato dagli otto consiglieri (si era in seconda convocazione), è stato ufficializzato «di non potere compiutamente valutare la proposta di perimetrazione del parco presentata dal sindaco, nonché valutare la correttezza e l'efficacia dell'azione svolta dall'amministrazione in merito all'istituendo Parco nazionale delle Eolie data la mancanza di documenti allegati relativi ai contenuti delle numerose riunioni tenutesi presso il Ministero dell’Ambiente e presso l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente”. All’amministrazione comunale è stato chiesto di integrare i fascicoli della proposta con tutta la documentazione in suo possesso.
Il sindaco Mariano Bruno, intervendo in aula in apertura dei lavori, dichiarandosi soddisfatto per i risultati ottenuti a Palermo, aveva dal suo canto detto: “"Questo parco, così come disegnato non va bene al sindaco, all'amministrazione comunale” e ha annunciato, se dovessero rendersi necessarie, iniziative amministrative e legali.
Intanto funzionari regionali sono sbarcati ieri a Lipari (il giorno prima erano stati a Vulcano) per una ricognizione sul campo. Sono stati incaricati dal Ministero dell'Ambiente di definire le aree del Parco (il "nocciolo" dovrebbero essere le SIC,ZPS e le costituite o costituende riserve) attraverso la zonizzazione e la predisposizione del regolamento. Dopo la ricognizione, a maggio torneranno a Lipari per confrontarsi con l'amministrazione, il consiglio comunale e i cittadini.
Eolieman. Le precisazioni del dott. Iacolino
Riceviamo e pubblichiamo:
Egr. Direttore,
a chiarimento delle notizie comparse sui blog sulla assenza del medico alla competizione di domenica scorsa, mi corre l'obbligo di fare chiarezza su quanto dichiarato dall'assessore Ferlazzo :" Mi viene indicato dal presidio ospedaliero il Dott. Iacolino ". E questo, come si evince, all'inizio della trattativa fra l'assessore ed il sig. Lombardo.
A questa indicazione da parte del presidio ospedaliero non e' seguita, nei tempi debiti, da chi di competenza, alcuna telefonata di invito, se non, qualche giorno prima della gara, una garbata richiesta, fuori tempo massimo, per miei impegni già assunti, da parte della sig.ra Cettina Tomarchio, imprenditore turistico.
Cordiali saluti
Dr Giovanni Iacolino
Egr. Direttore,
a chiarimento delle notizie comparse sui blog sulla assenza del medico alla competizione di domenica scorsa, mi corre l'obbligo di fare chiarezza su quanto dichiarato dall'assessore Ferlazzo :" Mi viene indicato dal presidio ospedaliero il Dott. Iacolino ". E questo, come si evince, all'inizio della trattativa fra l'assessore ed il sig. Lombardo.
A questa indicazione da parte del presidio ospedaliero non e' seguita, nei tempi debiti, da chi di competenza, alcuna telefonata di invito, se non, qualche giorno prima della gara, una garbata richiesta, fuori tempo massimo, per miei impegni già assunti, da parte della sig.ra Cettina Tomarchio, imprenditore turistico.
Cordiali saluti
Dr Giovanni Iacolino
mercoledì 21 aprile 2010
Eolieman. Repliche e controrepliche
Dopo la lettera di chiarimenti dell'assessore Ivan Ferlazzo non si è fatta attendere la controreplica del signor Mario Lombardo, organizzatore di Eolieman.
Ecco cosa scrive:
Innanzitutto sono contento di risentire dopo averlo cercato inutilmente, dal 15 al 19Aprile, l'Assessore Ferlazzo.
Ovvio che ognuno dice la propria verità ( o bugia ) a secondo della convenienza. La cosa più sconvolgente è che scopro oggi, 21 Aprile 2010 alle ore 18.35 che l'Assessore Ferlazzo non ha la delega allo sport !! Ma la cosa più sconvolgente è che evidentemente anche il Corpo della Polizia Municipale non è al corrente di tutto ciò, visto che in data 6 Aprile il comandante Russo, comunicandomi che la strada in cui passa la prova ciclistica è di competenza provinciale comunica per conoscenza questa nota anche " all'Assessore allo Sport e Spettacolo Ivan Ferlazzo ". Ma allora l'Assessore Ferlazzo è o non è Assessore allo Sport ?
Secondo chiarimento.
Della serie di richieste vediamo in dettaglio quelle che il Comune mi ha garantito:
Palco ok
Spettacolo ok
Amplificazione ok
Volontari: niente
Medico: niente
Ambulanza: Una, e alle ore 11.00 ha ricevuto una chiamata di emergenza ed è andata via ( per fortuna che avevo fatto venire altre due ambulanze da Milazzo e Catania !! )
Pasta party: niente
Pagamento hotel per staff: niente
Pulmino 16 posti: niente
Pulmino 9 posti: niente
Metri 100 transenne da cantiere: niente
Prodotti tipici per 200 pacchi gara: niente
Terzo chiarimento:
Ma l'assessore Ferlazzo a dicembre sapeva che Marina Corta risultava in concessione al Genio Civile Opere Marittime in quanto in corso i noti lavori di ampliamento del molo sud ? Se non lo sapeva, da amministratore la notizia è particolarmente grave, se invece ne era a conoscenza perchè non lo ha comunicato subito all'organizzazione in modo da trovare in tempi idonei un'altra location ?
Quarto chiarimento:
La frazione di Canneto è stata scartata come ipotesi perchè a 6 giorni dall'evento le richieste che presentai all'Assessore Giannò per poter svolgere la gara giustamente non potevano più essere esaudite (transfert da Lipari centro a Canneto per 150 persone, transfert per 80 biciclette, e cosi via )
Continuo a pensare che l'esperienza Eolieman a Lipari si sia conclusa, ma alle Isole Eolie...??????
Mario Lombardo
Ecco cosa scrive:
Innanzitutto sono contento di risentire dopo averlo cercato inutilmente, dal 15 al 19Aprile, l'Assessore Ferlazzo.
Ovvio che ognuno dice la propria verità ( o bugia ) a secondo della convenienza. La cosa più sconvolgente è che scopro oggi, 21 Aprile 2010 alle ore 18.35 che l'Assessore Ferlazzo non ha la delega allo sport !! Ma la cosa più sconvolgente è che evidentemente anche il Corpo della Polizia Municipale non è al corrente di tutto ciò, visto che in data 6 Aprile il comandante Russo, comunicandomi che la strada in cui passa la prova ciclistica è di competenza provinciale comunica per conoscenza questa nota anche " all'Assessore allo Sport e Spettacolo Ivan Ferlazzo ". Ma allora l'Assessore Ferlazzo è o non è Assessore allo Sport ?
Secondo chiarimento.
Della serie di richieste vediamo in dettaglio quelle che il Comune mi ha garantito:
Palco ok
Spettacolo ok
Amplificazione ok
Volontari: niente
Medico: niente
Ambulanza: Una, e alle ore 11.00 ha ricevuto una chiamata di emergenza ed è andata via ( per fortuna che avevo fatto venire altre due ambulanze da Milazzo e Catania !! )
Pasta party: niente
Pagamento hotel per staff: niente
Pulmino 16 posti: niente
Pulmino 9 posti: niente
Metri 100 transenne da cantiere: niente
Prodotti tipici per 200 pacchi gara: niente
Terzo chiarimento:
Ma l'assessore Ferlazzo a dicembre sapeva che Marina Corta risultava in concessione al Genio Civile Opere Marittime in quanto in corso i noti lavori di ampliamento del molo sud ? Se non lo sapeva, da amministratore la notizia è particolarmente grave, se invece ne era a conoscenza perchè non lo ha comunicato subito all'organizzazione in modo da trovare in tempi idonei un'altra location ?
Quarto chiarimento:
La frazione di Canneto è stata scartata come ipotesi perchè a 6 giorni dall'evento le richieste che presentai all'Assessore Giannò per poter svolgere la gara giustamente non potevano più essere esaudite (transfert da Lipari centro a Canneto per 150 persone, transfert per 80 biciclette, e cosi via )
Continuo a pensare che l'esperienza Eolieman a Lipari si sia conclusa, ma alle Isole Eolie...??????
Mario Lombardo
Le amanti del vulcano. Tra la Magnani e la Bergman,fascismo, comunismo e Dc un ritratto in chiaroscuro nel nuovo libro di Marcello Sorgi
di FULVIA CAPRARA (da La Stampa)
I personaggi sono tre. Lui, Roberto Rossellini, raccontato per la prima volta fuori dell’elegia neorealista e descritto, con gusto antropologico, come «un giovanotto della Roma-bene che s’era mangiato il patrimonio di famiglia e cercava di svoltare con il cinema». Lei, Anna Magnani, la grande attrice segnata per sempre dal «senso d’abbandono maturato per non aver mai conosciuto il padre ed essere stata abbandonata ancora piccola da una madre che l’aveva lasciata per andare a vivere in Egitto». L’altra, Ingrid Bergman, la diva venerata a Hollywood, nata per il grande schermo perché «aveva un volto e un sorriso unici, e una naturale propensione alla recitazione, poteva andare in scena anche senza trucco». Il luogo è la Roma caotica e vitale del dopoguerra, un posto dove tutto è permesso. Soprattutto a quella speciale categoria di persone, a quella stirpe di eletti, che si è guadagnata la fortuna di vivere facendo cinema. Sullo sfondo il Sud esotico e lontano delle Eolie. Isole dalle notti infinite, teatro di straordinari eventi naturali come le eruzioni vulcaniche, ma anche di amori, odi, passioni. E perfino, in quell’estate del ‘49, della lavorazione contemporanea di due film rivali, Stromboli e Vulcano, il primo firmato da Rossellini, il secondo da William Dieterle. Pellicole concorrenti, nate dal tradimento dell’autore che, dopo aver illuso il Principe Alliata di Villafranca, capo della «Panaria film», che avrebbe girato, con la Magnani protagonista, un film nell’arcipelago, incontrò la Bergman e cambiò rotta. Il nobile siciliano non si diede per vinto, ingaggiò il regista tedesco, americanizzato a Hollywood, e due mesi dopo l’avvio di Stromboli fu battuto il primo ciak di Vulcano. Segreti, spionaggi, dispetti. Le isole diventarono, da quel momento, il fulcro di una curiosa battaglia navale: «Nell’immaginario dei protagonisti era come se, invece di restare ancorate al fondo del mare con le loro radici di lava pietrificata, avessero preso a muoversi con l’agilità di veloci navi da guerra». Nel suo nuovo libro Le amanti del vulcano, che esce oggi da Rizzoli, Marcello Sorgi rilegge i fatti senza dare nulla per scontato. E così una storia nota, praticamente la Bibbia di qualunque critico, esperto o semplice appassionato di cinema, acquista tinte inedite e fiammeggianti: «Con tutte le sue qualità e i suoi terribili difetti», dice Sorgi, «Roberto Rossellini è un esempio perfetto di italiano». Un vero artista, come uno scultore o un pittore, pieno di inquietudini e di eccentricità che riguardano non solo il modo di amare, ma anche quello di vivere l’aria del tempo: «... i suoi repentini passaggi dal fascismo ai comunisti alla Dc erano in fondo basati su ragioni pratiche, di convenienza, sulla sua furbizia e sul suo senso di ironia». In «grandissimo anticipo su molti altri che non facevano il suo mestiere», il regista aveva capito che «l’Italia era un paese tragico e ridicolo insieme. Ridicolmente tragico. Tragicamente ridicolo». Un Paese ideale per far da cornice a quel girotondo di tradimenti e abbandoni, separazioni e gravidanze, litigi furiosi e pubbliche dichiarazioni che accompagnò la storia dell’amore tra Bergman e Rossellini. Da lontano, dall’America puritana, la scelta di Ingrid, lasciare marito e figlia per unirsi al maestro del neorealismo che per lei aveva piantato in asso la Magnani, fu giudicata male. Uno scandalo destinato a finire tra i banchi del Senato Usa, con l’intervento del senatore Edwin C. Johnson che definì Bergman «potente distillatrice del male, cultrice del libero amore e apostolo hollywoodiano della depravazione». Nella capitale, come sempre, gli estremi convivevano. Da una parte il Vaticano che tuonava contro il regista e il governo Dc in imbarazzo, dall’altra Via Veneto, di lì a poco regno della «dolce vita», dove tutto veniva metabolizzato come cibo per rotocalchi. Se Rossellini era un regista lunatico che ne aveva viste di tutti i colori, «un cinicone» cresciuto in una famiglia ricca poi andata in rovina, capace di «cogliere contemporaneamente la drammaticità e l’ironia, la retorica e la miseria, le speranze e gli alibi» dell’Italia del conflitto, Bergman era una star capace di separarsi dalla figlia Pia con una lettera di poche righe che appariva insieme «un messaggio d’amore e un’altra prova della sua inguaribile superficialità». Insomma, gente di cinema, abituata a muoversi tra comunicati e conferenze stampa, inadatta al vivere quotidiano, incapace di provare sentimenti autentici. Tra le cronache del tempo Sorgi sceglie quella in cui Irene Brin descrive l’attrice, ormai compagna ufficiale del maestro, alle prese con il difficile ruolo di signora romana che va a fare la spesa: «... stava lì tra gli scaffali, alta sulle scarpette nere a tacco basso, con un gran cappotto turchino, la voce esitante, i gesti complicati, il frequente sorriso delle straniere al mercato». Una freccia avvelenata, l’ennesima prova dello schieramento della stampa italiana, tutta dalla parte di Nannarella. Le sue intemperanze, dalla scarpa col tacco a spillo lanciata a Rossellini reo di «fa’ er fesso co’ qua’ fija de ’na mignotta» (Marilyn Buferd, una Miss americana che girava un film sulla Costiera Amalfitana) al piatto di spaghetti che colse il regista in piena faccia quando Anna intuì per la prima volta il pericolo Ingrid, erano capite e giustificate. Nelle reazioni della Magnani, anche quelle più disinvolte, come la relazione con «Colosseo», un giovanotto ingaggiato durante le riprese di Vulcano con il compito di carpire informazioni sul set di Stromboli, c’era ogni volta tutto il suo dolore. La catena degli abbandoni, iniziata con quello paterno e proseguita con gli amanti, da Serato a Rossellini, aveva contribuito a renderla attrice di ineguagliabile bravura. La disperazione era il motore delle sue prove più amate e applaudite. Eppure, dentro, la sofferenza era stata spesso insopportabile. Come nei giorni in cui, ospite, nella campagna inglese dell’amico Fabrizio Sarazani, la stella «digiuna, muta, se ne stava raggomitolata sul divano, incapace di prendere sonno». Nel trio, alla fine, è lei che spicca, reale più del neorealismo, tramontato insieme con l’unione tra Bergman e Rossellini. «La novità - scrive Sorgi - è che l’Italia era cambiata così rapidamente che neppure lo sguardo prensile di Rossellini aveva fatto in tempo ad accorgersene... dalla tragedia della sconfitta era nata insomma la commedia all’italiana, anche se Rossellini non era riuscito a capirlo».
Nella foto: Bergman e Rossellini
I personaggi sono tre. Lui, Roberto Rossellini, raccontato per la prima volta fuori dell’elegia neorealista e descritto, con gusto antropologico, come «un giovanotto della Roma-bene che s’era mangiato il patrimonio di famiglia e cercava di svoltare con il cinema». Lei, Anna Magnani, la grande attrice segnata per sempre dal «senso d’abbandono maturato per non aver mai conosciuto il padre ed essere stata abbandonata ancora piccola da una madre che l’aveva lasciata per andare a vivere in Egitto». L’altra, Ingrid Bergman, la diva venerata a Hollywood, nata per il grande schermo perché «aveva un volto e un sorriso unici, e una naturale propensione alla recitazione, poteva andare in scena anche senza trucco». Il luogo è la Roma caotica e vitale del dopoguerra, un posto dove tutto è permesso. Soprattutto a quella speciale categoria di persone, a quella stirpe di eletti, che si è guadagnata la fortuna di vivere facendo cinema. Sullo sfondo il Sud esotico e lontano delle Eolie. Isole dalle notti infinite, teatro di straordinari eventi naturali come le eruzioni vulcaniche, ma anche di amori, odi, passioni. E perfino, in quell’estate del ‘49, della lavorazione contemporanea di due film rivali, Stromboli e Vulcano, il primo firmato da Rossellini, il secondo da William Dieterle. Pellicole concorrenti, nate dal tradimento dell’autore che, dopo aver illuso il Principe Alliata di Villafranca, capo della «Panaria film», che avrebbe girato, con la Magnani protagonista, un film nell’arcipelago, incontrò la Bergman e cambiò rotta. Il nobile siciliano non si diede per vinto, ingaggiò il regista tedesco, americanizzato a Hollywood, e due mesi dopo l’avvio di Stromboli fu battuto il primo ciak di Vulcano. Segreti, spionaggi, dispetti. Le isole diventarono, da quel momento, il fulcro di una curiosa battaglia navale: «Nell’immaginario dei protagonisti era come se, invece di restare ancorate al fondo del mare con le loro radici di lava pietrificata, avessero preso a muoversi con l’agilità di veloci navi da guerra». Nel suo nuovo libro Le amanti del vulcano, che esce oggi da Rizzoli, Marcello Sorgi rilegge i fatti senza dare nulla per scontato. E così una storia nota, praticamente la Bibbia di qualunque critico, esperto o semplice appassionato di cinema, acquista tinte inedite e fiammeggianti: «Con tutte le sue qualità e i suoi terribili difetti», dice Sorgi, «Roberto Rossellini è un esempio perfetto di italiano». Un vero artista, come uno scultore o un pittore, pieno di inquietudini e di eccentricità che riguardano non solo il modo di amare, ma anche quello di vivere l’aria del tempo: «... i suoi repentini passaggi dal fascismo ai comunisti alla Dc erano in fondo basati su ragioni pratiche, di convenienza, sulla sua furbizia e sul suo senso di ironia». In «grandissimo anticipo su molti altri che non facevano il suo mestiere», il regista aveva capito che «l’Italia era un paese tragico e ridicolo insieme. Ridicolmente tragico. Tragicamente ridicolo». Un Paese ideale per far da cornice a quel girotondo di tradimenti e abbandoni, separazioni e gravidanze, litigi furiosi e pubbliche dichiarazioni che accompagnò la storia dell’amore tra Bergman e Rossellini. Da lontano, dall’America puritana, la scelta di Ingrid, lasciare marito e figlia per unirsi al maestro del neorealismo che per lei aveva piantato in asso la Magnani, fu giudicata male. Uno scandalo destinato a finire tra i banchi del Senato Usa, con l’intervento del senatore Edwin C. Johnson che definì Bergman «potente distillatrice del male, cultrice del libero amore e apostolo hollywoodiano della depravazione». Nella capitale, come sempre, gli estremi convivevano. Da una parte il Vaticano che tuonava contro il regista e il governo Dc in imbarazzo, dall’altra Via Veneto, di lì a poco regno della «dolce vita», dove tutto veniva metabolizzato come cibo per rotocalchi. Se Rossellini era un regista lunatico che ne aveva viste di tutti i colori, «un cinicone» cresciuto in una famiglia ricca poi andata in rovina, capace di «cogliere contemporaneamente la drammaticità e l’ironia, la retorica e la miseria, le speranze e gli alibi» dell’Italia del conflitto, Bergman era una star capace di separarsi dalla figlia Pia con una lettera di poche righe che appariva insieme «un messaggio d’amore e un’altra prova della sua inguaribile superficialità». Insomma, gente di cinema, abituata a muoversi tra comunicati e conferenze stampa, inadatta al vivere quotidiano, incapace di provare sentimenti autentici. Tra le cronache del tempo Sorgi sceglie quella in cui Irene Brin descrive l’attrice, ormai compagna ufficiale del maestro, alle prese con il difficile ruolo di signora romana che va a fare la spesa: «... stava lì tra gli scaffali, alta sulle scarpette nere a tacco basso, con un gran cappotto turchino, la voce esitante, i gesti complicati, il frequente sorriso delle straniere al mercato». Una freccia avvelenata, l’ennesima prova dello schieramento della stampa italiana, tutta dalla parte di Nannarella. Le sue intemperanze, dalla scarpa col tacco a spillo lanciata a Rossellini reo di «fa’ er fesso co’ qua’ fija de ’na mignotta» (Marilyn Buferd, una Miss americana che girava un film sulla Costiera Amalfitana) al piatto di spaghetti che colse il regista in piena faccia quando Anna intuì per la prima volta il pericolo Ingrid, erano capite e giustificate. Nelle reazioni della Magnani, anche quelle più disinvolte, come la relazione con «Colosseo», un giovanotto ingaggiato durante le riprese di Vulcano con il compito di carpire informazioni sul set di Stromboli, c’era ogni volta tutto il suo dolore. La catena degli abbandoni, iniziata con quello paterno e proseguita con gli amanti, da Serato a Rossellini, aveva contribuito a renderla attrice di ineguagliabile bravura. La disperazione era il motore delle sue prove più amate e applaudite. Eppure, dentro, la sofferenza era stata spesso insopportabile. Come nei giorni in cui, ospite, nella campagna inglese dell’amico Fabrizio Sarazani, la stella «digiuna, muta, se ne stava raggomitolata sul divano, incapace di prendere sonno». Nel trio, alla fine, è lei che spicca, reale più del neorealismo, tramontato insieme con l’unione tra Bergman e Rossellini. «La novità - scrive Sorgi - è che l’Italia era cambiata così rapidamente che neppure lo sguardo prensile di Rossellini aveva fatto in tempo ad accorgersene... dalla tragedia della sconfitta era nata insomma la commedia all’italiana, anche se Rossellini non era riuscito a capirlo».
Nella foto: Bergman e Rossellini
SCUOLA: PRESENTATO IL PIANO PER IL 2010/2011. L'ALLARME DELLA CISL SCUOLA DI MESSINA: "NELLA NOSTRA PROVINCIA 500 POSTI IN MENO RISPETTO A QUESTO ANNO
L’incontro tenutosi ieri a Palermo presso la Direzione dell'ufficio scolastico regionale con le Organizzazioni Sindacali della Scuola ha avviato il confronto sulla definizione degli organici delpersonale docente per l'anno scolastico 2010/2011. Dalle tabelle consegnate ai Sindacati emergono dati allarmanti sul numero dei tagli che verranno effettuati per il prossimo anno scolastico nelle scuole siciliane e in particolare negli istituti della provincia di Messina.
• Scuola dell'infanzia: l'unico ordine non toccato dalla Riforma Gelmini, mantiene anche per il prossimo anno scolastico i posti assegnati nel corrente anno, 8744 nella regione, di cui 1081 a Messina
• Scuola Primaria: è l'ordine di scuola su cui incide pesantemente la scure dei tagli anche per il prossimo anno scolastico: 18324 i posti assegnati in Sicilia con un decremento di 1275 posti, in provincia di Messina il decremento è di 172 posti rispetto all'anno in corso che già aveva fatto registrare un taglio di 102 posti. In totale i posti in organico saranno 2473 rispetto ai 2645 dell'anno in corso.
• Scuola secondaria di 1° grado: il decremento, a carattere regionale,è di 534 posti. In provincia di Messina saranno cancellate 62 cattedre. I posti in tutto saranno 14778 nella regione, di cui 1738 a Messina.
• Scuola secondaria di 2°grado: il prossimo sarà il primo anno di attuazione della Riforma delle Scuole Superiori e ciò comporterà un taglio di 1578 posti nella Regione Sicilia, di cui 181 solo a Messina. I posti assegnati alla regione Sicilia per questo ordine di scuola sono 20328, di cui 2374 a Messina e provincia.
• Sostegno. E’ l’unico settore in cui saranno assegnati posti in più: in provincia di Messina 27 posti per tutti gli ordini di scuola.
“Dati – spiega la segretaria provinciale della Cisl Scuola Laura Fleres -indicativi della situazione determinata nella Scuola siciliana e nella provincia di Messina che registra un taglio complessivo di circa 500 posti in meno rispetto al corrente anno scolastico. A questi si devono aggiungerei circa 700 del corrente anno che non riescono ad essere ammortizzati dal numero dei pensionamenti, inferiore rispetto all'anno precedente”
Le Organizzazioni Sindacali regionali hanno chiesto l'esame congiunto che si completerà il 26 aprile e preannunciato una serie di iniziative per la difesa della scuola pubblica statale.
“La provincia di Messina - afferma Laura Fleres - paga un prezzo altissimo al riordino della scuola voluto dal ministro Gelmini in ossequio alle pressioni del collega Tremonti e reso possibile dalle cosiddette Leggi Brunetta, attraverso un numero di tagli che colpisce soprattutto le scuole dei piccoli centri che si vedono depauperati dell'unico presidio culturale costituito dalla scuola; infatti in molti piccoli comuni per attuare i tagli vengono formate pluriclassi, accorpando alunni di classi diverse: ciò costituisce una grave lesione al diritto allo studio sancito dalla Costituzione e alla parità di condizioni di partenza e di fruizione dei servizi statali”.
• Scuola dell'infanzia: l'unico ordine non toccato dalla Riforma Gelmini, mantiene anche per il prossimo anno scolastico i posti assegnati nel corrente anno, 8744 nella regione, di cui 1081 a Messina
• Scuola Primaria: è l'ordine di scuola su cui incide pesantemente la scure dei tagli anche per il prossimo anno scolastico: 18324 i posti assegnati in Sicilia con un decremento di 1275 posti, in provincia di Messina il decremento è di 172 posti rispetto all'anno in corso che già aveva fatto registrare un taglio di 102 posti. In totale i posti in organico saranno 2473 rispetto ai 2645 dell'anno in corso.
• Scuola secondaria di 1° grado: il decremento, a carattere regionale,è di 534 posti. In provincia di Messina saranno cancellate 62 cattedre. I posti in tutto saranno 14778 nella regione, di cui 1738 a Messina.
• Scuola secondaria di 2°grado: il prossimo sarà il primo anno di attuazione della Riforma delle Scuole Superiori e ciò comporterà un taglio di 1578 posti nella Regione Sicilia, di cui 181 solo a Messina. I posti assegnati alla regione Sicilia per questo ordine di scuola sono 20328, di cui 2374 a Messina e provincia.
• Sostegno. E’ l’unico settore in cui saranno assegnati posti in più: in provincia di Messina 27 posti per tutti gli ordini di scuola.
“Dati – spiega la segretaria provinciale della Cisl Scuola Laura Fleres -indicativi della situazione determinata nella Scuola siciliana e nella provincia di Messina che registra un taglio complessivo di circa 500 posti in meno rispetto al corrente anno scolastico. A questi si devono aggiungerei circa 700 del corrente anno che non riescono ad essere ammortizzati dal numero dei pensionamenti, inferiore rispetto all'anno precedente”
Le Organizzazioni Sindacali regionali hanno chiesto l'esame congiunto che si completerà il 26 aprile e preannunciato una serie di iniziative per la difesa della scuola pubblica statale.
“La provincia di Messina - afferma Laura Fleres - paga un prezzo altissimo al riordino della scuola voluto dal ministro Gelmini in ossequio alle pressioni del collega Tremonti e reso possibile dalle cosiddette Leggi Brunetta, attraverso un numero di tagli che colpisce soprattutto le scuole dei piccoli centri che si vedono depauperati dell'unico presidio culturale costituito dalla scuola; infatti in molti piccoli comuni per attuare i tagli vengono formate pluriclassi, accorpando alunni di classi diverse: ciò costituisce una grave lesione al diritto allo studio sancito dalla Costituzione e alla parità di condizioni di partenza e di fruizione dei servizi statali”.
PDL a Lipari. "Dichiarato finalmente ciò che esiste". Ci scrive il dott. La Cava
Riceviamo dal dott. Sergio La Cava e pubblichiamo:
In merito alle numerose adesioni, di cui alla dichiarazione del consigliere Rosaria Corda che altro non ha fatto che dichiarare finalmente ciò che esiste e uscire da ciò che non esiste, vi è da rilevare che i tentativi di questi giorni, che vedono improbabili riesumazioni del passato, non arresteranno il processo iniziato e culminato con il nuovo governo Berlusconi.
Ognuno di noi dovrà lavorare affinchè le idee camminino sulle gambe del nuovo e unico soggetto che racchiude la disciolta An e il disciolto partito di Forza Italia più la DC e altri movimenti minori.
Il desiderio di restare ancorati al passato, anche se recente, confonde le idee di chi deve dar forza allla formazione che legittimamente deve presentarsi agli elettori.
L'odiosa pratica della formazione delle correnti, in atto praticata a livello nazionale, suona come un volersi riprendere il giocattolo che si è spontaneamente regalato.
Fino a quando la politica del personalismo non confluirà in quella di unità per un unico progetto, assisteremo a richieste di poltrone in forza del minimo ma a volte determinante peso nelle competizioni delle forze minori.
Ma non era proprio Fini che condannava l'Ulivo come un accozzaglia di piccoli partiti che, seppur tali, potevano addirittura determinare la caduta di un Governo in barba all'espressione popolare tanto invocata a parole e tanto ignorata nella sostanza ?
Si, forse oggi a Lipari si è fatto prima che a Messina a dichiarare il gruppo della Pdl, ma ritengo sia un merito di chi, scevro da ascarismi , non ha avuto bisogno di "benedizioni" per manifestare il suo pensiero e la sua lealtà uscendo da equivoci comportamenti che in questi giorni disegnano un quadro di maggioranza e di opposizione differente da quello espresso dalla volontà popolare anche a livello istituzionale.
Sergio La Cava
Ognuno di noi dovrà lavorare affinchè le idee camminino sulle gambe del nuovo e unico soggetto che racchiude la disciolta An e il disciolto partito di Forza Italia più la DC e altri movimenti minori.
Il desiderio di restare ancorati al passato, anche se recente, confonde le idee di chi deve dar forza allla formazione che legittimamente deve presentarsi agli elettori.
L'odiosa pratica della formazione delle correnti, in atto praticata a livello nazionale, suona come un volersi riprendere il giocattolo che si è spontaneamente regalato.
Fino a quando la politica del personalismo non confluirà in quella di unità per un unico progetto, assisteremo a richieste di poltrone in forza del minimo ma a volte determinante peso nelle competizioni delle forze minori.
Ma non era proprio Fini che condannava l'Ulivo come un accozzaglia di piccoli partiti che, seppur tali, potevano addirittura determinare la caduta di un Governo in barba all'espressione popolare tanto invocata a parole e tanto ignorata nella sostanza ?
Si, forse oggi a Lipari si è fatto prima che a Messina a dichiarare il gruppo della Pdl, ma ritengo sia un merito di chi, scevro da ascarismi , non ha avuto bisogno di "benedizioni" per manifestare il suo pensiero e la sua lealtà uscendo da equivoci comportamenti che in questi giorni disegnano un quadro di maggioranza e di opposizione differente da quello espresso dalla volontà popolare anche a livello istituzionale.
Sergio La Cava
Lipari porto e Archeorete 2010
Un "affondo" e una interessante iniziativa.
Arrivano entrambe indirettamente e direttamente dalla Sovrintendenza del mare.
La notizia "indiretta", resa nota dal prof. Sebastiano Tusa (direttore della Sovrintendenza del Mare) durante una conferenza sui beni archeologici subacquei tenutasi a Lipari, è che la Regione siciliana ha richiesto un parere legale (oltre a documentazione) per verificare se la società "Lipari Porto spa" potrà gestire o meno la nuova (e contestata) portualità che intende realizzare nella maggiore isola delle Eolie.
La notizia "diretta" acquisita direttamente dall'organismo regionale è che due navi di epoca antica (nella foto, una di esse) cariche di centinaia di anfore e vasi, sono state ritrovate a grande profondità nel mare di Panarea.
L'eccezionale ritrovamento e' avvenuto nel 2009 nell'ambito della prima campagna di archeologia subacquea denominata "Archeorete Eolie", condotta dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana con la collaborazione della fondazione americana Aurora Trust.
Lo studio dei relitti previsto nella campagna di indagini 2010 sarà preziosissimo per lo studio delle rotte commerciali dell'epoca e darà esaustive risposte agli archeologi navali.
Nell’ambito dei lavori che si svolgeranno tra Salina e Panarea, dal 15 al 31 luglio, sarà organizzato il I corso di formazione “Le moderne tecnologie per l’archeologia subacquea”.
Il programma degli incontri, in aula e in mare, è pensato per avviare un ciclo di campagne educative atte alla formazione e alla promozione di una migliore comprensione del rapporto che le istituzioni pubbliche e private di settore hanno con il mare.
Il programma delle attività di ricerca e prospezione profonda, proposto dalla Soprintendenza del Mare in collaborazione con Aurora Trust, si svolgerà dal 15 al 31 luglio 2010, secondo il seguente calendario:
15 luglio: arrivo a Salina
16 luglio: inizio attività – Side Scan Sonar, inizio indagini area Salina
17 luglio: Side Scan Sonar, completamento area Salina
18 luglio: Side Scan Sonar, inizio area Panarea-Basiluzzo
19 luglio: Side Scan Sonar e Sub Bottom Profiler, completamento area Panarea-Basiluzzo
20 luglio: ROV, verifica target area Salina
21 luglio: ROV, verifica target area Salina
22 luglio: ROV, verifica target area Panarea-Basiluzzo
23 luglio: ROV, verifica target area Panarea-Basiluzzo
24 luglio: ROV e altofondalisti, riprese video relitti area Panarea-Basiluzzo
25 luglio: ROV e altofondalisti, riprese video relitti area Panarea-Basiluzzo
26 luglio: ROV e altofondalisti, riprese video relitti area Panarea-Basiluzzo
27 luglio: ROV e altofondalisti, riprese video relitti area Panarea-Basiluzzo
28 luglio: Presentazione e inizio della 1° giornata dei lavori del corso “Le moderne tecnologie per l’archeologia subacquea” 2010
29 luglio: 2° giornata dei lavori
30 luglio: 3° giornata dei lavori e serata conclusiva
31 luglio: Fine dei lavori e partenza da Salina
Mollica condivide le dichiarazioni di Corda sul PDL nelle Eolie
Riceviamo e pubblichiamo:
Condivido pienamente le dichiarazioni del Consigliere Rosaria Corda in quanto sia la formalizzazione che l'adesione al PDL nel nostro territorio costituiscono ormai, a mio modesto parere, un evento importante ed al contempo indiscutibile.
Il Popolo della Libertà (PdL) è un partito politico italiano di centro-destra, membro del Partito Popolare Europeo. Il partito nasce dall'unione dei due principali partiti italiani di centro-destra attivi negli aanni novanta, Forza Italia e Alleanza Nazionale. A questi si sono aggiunti diversi partiti minori di diversa estrazione, molti dei quali hanno fatto parte della Casa delle Libertà dal 2001 in poi, dalla Democrazia Cristiana per le Autonomie al Nuovo Partito Socialista Italiano, dai Riformatori Liberali a Azione Sociale.
Lanciato nel corso di una manifestazione da Silvio Berlusconi il 18 novembre 2007 a Milano in Piazza San Babila, il PdL si costituì come federazione di partiti politici il 27 febbraio 2008 e ha svolto il suo congresso costitutivo alla Fiera di Roma fra il 27 e il 29 marzo 2009. A livello europeo il partito fa parte del gruppo del Partito Popolare Europeo, che raccoglie democristiani europei, forze laiche e liberali e partiti classificabili di centro-destra.
Al suo debutto alle elezioni politiche italiane del 2008 il PdL è risultato la prima formazione politica italiana per numero di suffragi con il 37,4% dei voti stringendo un'alleanza al Centro-Nord con la Lega Nord, e al Centro-Sud con il Movimento per le Autonomie, con i quali ha poi formato il governo Berlusconi IV.
L'idea di costruire un partito unico di centrodestra italiano è sempre circolata timidamente fra il 1994 e il 2004. L'8 novembre 2005 a nome di Forza Italia, di An e dell'Udc, Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Rocco Buttiglione firmano il Manifesto dei valori del futuro partito redatto dalla Costituente. Il 2 dicembre 2006, nel corso della Manifestazione per la libertà a Roma contro il Governo Prodi, Berlusconi potrà così proclamare che «noi qui, oggi, siamo già il partito unitario del centrodestra, siamo già il partito della libertà.
Il 2 dicembre 2007 tornano in piazza i gazebo di Forza Italia con l'ausilio dei Circoli della Libertà per invitare i cittadini a scegliere il nome del nuovo partito. Il 12 dicembre 2007 Berlusconi annuncia che era prevalsa l'opzione Il Popolo della Libertà su Il Partito della Libertà il 63,14% dei voti contro il 36,86%. Il 15 viene annunciata la costituente del nuovo partito per il 27 marzo 2008.
Il 27 febbraio viene sottoscritto davanti al notaio Paolo Becchetti da Berlusconi e Fini l'atto costitutivo dell'associazione Il Popolo della Libertà. In esso si stabilisce che l'associazione scadrà il 31 luglio 2014 e stabilisce che il PdL sia cogestito da FI e AN, le quali si impegnano a fare gruppi parlamentari unici dalla prossima legislatura.
L'articolo 8 dell'atto fissa in 70% a 30% i rapporti di forza rispettivamente tra FI e AN, risultando poi mai più ritoccato.
Il 29 febbraio 2008 viene presentato il programma elettorale del cartello elettorale strutturato in sette punti principali: rilanciare lo sviluppo, sostenere la famiglia, più sicurezza, più giustizia, i servizi ai cittadini, il Sud, il federalismo, un piano straordinario di finanza pubblica.
Intanto, l'11 maggio 2008 il presidente della Camera, Gianfranco Fini, lascia la presidenza di Alleanza Nazionale e affida a Ignazio La Russa il compito di portare AN, tra la fine dell'anno e l'inizio del 2009, alla definitiva confluenza nel PdL.
Dal 27 al 29 marzo 2009, quindi una settimana dopo il congresso (21 e 22 marzo 2009) che ha sancito lo scioglimento di AN, si è celebrato alla Fiera di Roma il primo congresso nazionale del PdL, a cui hanno preso parte anche i due alleati, Bossi e Lombardo. Il terzo ed ultimo giorno i 6000 delegati hanno eletto Berlusconi presidente del nuovo partito, all'unanimità e per acclamazione. Sono stati nominati anche i tre nuovi coordinatori: Ignazio La Russa, Denis Verdini e Sandro Bondi.
Il 27 marzo 2009, nell'anniversario della prima vittoria ottenuta dall'allora Polo della Libertà nel 1994, si è aperto quindi il congresso che ha sancito la nascita ufficiale del Popolo della Libertà.
Giovanni Mollica
Condivido pienamente le dichiarazioni del Consigliere Rosaria Corda in quanto sia la formalizzazione che l'adesione al PDL nel nostro territorio costituiscono ormai, a mio modesto parere, un evento importante ed al contempo indiscutibile.
Il Popolo della Libertà (PdL) è un partito politico italiano di centro-destra, membro del Partito Popolare Europeo. Il partito nasce dall'unione dei due principali partiti italiani di centro-destra attivi negli aanni novanta, Forza Italia e Alleanza Nazionale. A questi si sono aggiunti diversi partiti minori di diversa estrazione, molti dei quali hanno fatto parte della Casa delle Libertà dal 2001 in poi, dalla Democrazia Cristiana per le Autonomie al Nuovo Partito Socialista Italiano, dai Riformatori Liberali a Azione Sociale.
Lanciato nel corso di una manifestazione da Silvio Berlusconi il 18 novembre 2007 a Milano in Piazza San Babila, il PdL si costituì come federazione di partiti politici il 27 febbraio 2008 e ha svolto il suo congresso costitutivo alla Fiera di Roma fra il 27 e il 29 marzo 2009. A livello europeo il partito fa parte del gruppo del Partito Popolare Europeo, che raccoglie democristiani europei, forze laiche e liberali e partiti classificabili di centro-destra.
Al suo debutto alle elezioni politiche italiane del 2008 il PdL è risultato la prima formazione politica italiana per numero di suffragi con il 37,4% dei voti stringendo un'alleanza al Centro-Nord con la Lega Nord, e al Centro-Sud con il Movimento per le Autonomie, con i quali ha poi formato il governo Berlusconi IV.
L'idea di costruire un partito unico di centrodestra italiano è sempre circolata timidamente fra il 1994 e il 2004. L'8 novembre 2005 a nome di Forza Italia, di An e dell'Udc, Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini e Rocco Buttiglione firmano il Manifesto dei valori del futuro partito redatto dalla Costituente. Il 2 dicembre 2006, nel corso della Manifestazione per la libertà a Roma contro il Governo Prodi, Berlusconi potrà così proclamare che «noi qui, oggi, siamo già il partito unitario del centrodestra, siamo già il partito della libertà.
Il 2 dicembre 2007 tornano in piazza i gazebo di Forza Italia con l'ausilio dei Circoli della Libertà per invitare i cittadini a scegliere il nome del nuovo partito. Il 12 dicembre 2007 Berlusconi annuncia che era prevalsa l'opzione Il Popolo della Libertà su Il Partito della Libertà il 63,14% dei voti contro il 36,86%. Il 15 viene annunciata la costituente del nuovo partito per il 27 marzo 2008.
Il 27 febbraio viene sottoscritto davanti al notaio Paolo Becchetti da Berlusconi e Fini l'atto costitutivo dell'associazione Il Popolo della Libertà. In esso si stabilisce che l'associazione scadrà il 31 luglio 2014 e stabilisce che il PdL sia cogestito da FI e AN, le quali si impegnano a fare gruppi parlamentari unici dalla prossima legislatura.
L'articolo 8 dell'atto fissa in 70% a 30% i rapporti di forza rispettivamente tra FI e AN, risultando poi mai più ritoccato.
Il 29 febbraio 2008 viene presentato il programma elettorale del cartello elettorale strutturato in sette punti principali: rilanciare lo sviluppo, sostenere la famiglia, più sicurezza, più giustizia, i servizi ai cittadini, il Sud, il federalismo, un piano straordinario di finanza pubblica.
Intanto, l'11 maggio 2008 il presidente della Camera, Gianfranco Fini, lascia la presidenza di Alleanza Nazionale e affida a Ignazio La Russa il compito di portare AN, tra la fine dell'anno e l'inizio del 2009, alla definitiva confluenza nel PdL.
Dal 27 al 29 marzo 2009, quindi una settimana dopo il congresso (21 e 22 marzo 2009) che ha sancito lo scioglimento di AN, si è celebrato alla Fiera di Roma il primo congresso nazionale del PdL, a cui hanno preso parte anche i due alleati, Bossi e Lombardo. Il terzo ed ultimo giorno i 6000 delegati hanno eletto Berlusconi presidente del nuovo partito, all'unanimità e per acclamazione. Sono stati nominati anche i tre nuovi coordinatori: Ignazio La Russa, Denis Verdini e Sandro Bondi.
Il 27 marzo 2009, nell'anniversario della prima vittoria ottenuta dall'allora Polo della Libertà nel 1994, si è aperto quindi il congresso che ha sancito la nascita ufficiale del Popolo della Libertà.
Giovanni Mollica
"L’Amico che fa anche politica" e le sei "chiavi" da usare tutte insieme (di Francesco Pintus)
Riceviamo da Francesco Pintus e pubblichiamo:
Qualche giorno fa discorrevo con un amico, cercando di fare il punto della situazione su cosa è necessario mettere insieme per entrare in modo efficace nella relazione politica-amicizia che chiamiamo comunemente rispettarsi ad ogni costo.
Ho scoperto il valore di una teorizzazione che trovo utile fare oggetto di “passaparola” tra amanti di questa “disciplina” perché, si sa, l’oro di seconda mano è buono come quello nuovo ...Ebbene, considerate che per l’apertura della porta della dimensione naturale dell’amicizia con qualcuno che fa anche politica siano necessarie ben 6 chiavi, tutte grandi, uguali.
1) L’atteggiamento.
Ne esiste uno più efficace degli altri ? Pare di sì. E, tanto per cambiare, è il meno istintivo ed immediato che - da bravi umani - subito ci viene. Non è facile da descrivere, ma ci proverò. Innanzitutto è una sapiente via di mezzo tra i "carotisti" ed i "bastonisti".
I primi non sono abbastanza energici (non "violenti") da farsi rispettare (risultato probabile: amico-politico ribelle), i secondi non sono abbastanza delicati da farsi accettare, anzi; sono umani temuti (risultato probabile: amico-politico sul chi va là).
La via di mezzo consiste nel non essere più delicati di un bambino, né più forti di un altro uomo.
Attenzione, però, a come usano la forza gli amici-politici tra loro: anche se è tanta, accade subito e dura poco.
L’atteggiamento dovrebbe essere di giustizia, coerente e perenne.
Ciò vuol dire che la richiesta parte sempre dolce, e che - occorrendo - il rinforzo energico arriva, sempre e puntualmente. C’è chi non è mai dolce, c’è chi non rinforza mai.
Si dice che gli uomini sono per natura ottimi gregari: certo, basta solo che trovino buoni leaders naturali.
2) La conoscenza.
Il miglior atteggiamento, la miglior buona fede e la miglior buona volontà del mondo non possono compensare la mancanza di conoscenza.
Conoscenza dell’interlocutore, che qui è il nostro amico-politico.Non ci credete ? Assumete il migliore degli atteggiamenti possibili, mettetevi alla cloche di un jumbo-jet e...fatelo decollare!Peccato che le vere conoscenze su chi sia l’amico, come veda il mondo (le cose, le situazioni e l’uomo) e cosa gli passi per la mente siano:
a) raramente diffuse, b) difficilmente credute.
3) Gli attrezzi.
Un vero amico-politico si riconosce non solo e non tanto per gli strumenti che usa, quanto per quelli che non usa. Un comunicatore usa (pochi) strumenti di comunicazione, non (tanti) arnesi da tortura.
L’approccio da "cervello più acuto" è più efficiente di quello da "boia".
Invece un sacco di arnesi da tortura riempiono le nostre giornate.
Ho visto le più accese resistenze ed i peggiori vizi comportamentali risolti con niente più che una buona parola ed un attento rispetto.
4) Le tecniche.
Se la conoscenza è una questione di "sapere cosa", ed è di natura teorica, la tecnica è una questione di "sapere come", ed è di natura pratica.
L’una è inconcepibile senza l’altra.
Per molti amici-politici a parole che ci sono in giro, ci sono anche molti praticoni che hanno costruito il proprio sistema di amicizia fai-da-te mettendo insieme una "zuppa" fatta di diecimila consigli e trucchetti diversi, del tipo "se succede questo fai quello", che non hanno una struttura teorica, non hanno principi-guida, e quindi sono destinati a lasciare l’interessato "in panne" alla prima volta che manca il consiglio adatto alla situazione.
5) Il tempo.
E’ un fattore cruciale, perché:
- conta anche tutto quello che l’amico-politico non passa con noi;- Lui lo vive in modo diverso da noi;
- il nostro è sempre molto "contato" e lo dobbiamo disperatamente far fruttare al massimo;
- è spesso lui a decidere quando fare e quando non fare qualcosa.Morale: metterci il giusto tempo è l’unico modo per metterci meno tempo.
Infine, il tempo nel nostro caso è anche sinonimo di "tempismo", che è lo strumento di solidarietà principale per l’amico-politico, in quanto per lui non è tanto importante quello che facciamo, ma quando smettiamo di farlo che conta: l’interruzione dello stimolo, la conversione immediata del "discomfort" in "comfort" è la prova dell’aver dato la risposta corretta, quella desiderata dall’amico-politico.
6) L’immaginazione.
E’ quello che serve a rendere gustoso il menù da proporre al nostro partner, in mancanza del quale il convitto diventa una noiosissima e sgradevole routine.
E’ quello che qualcuno definì "persino più importante della conoscenza".
E’ quello che ci fa trovare il modo indiretto, il "pensiero laterale" per la sintonia, la suddivisione dei singoli movimenti da controllare per ottenere un effetto d’insieme.
E’ quello che ci fa superare le difficoltà di comprensione.
E’ quello che ci fa adattare alla situazione per trovare la soluzione.
E’ uno dei sinonimi di "intelligenza".
Sta ad ogni amico-politico naturale e non creato in laboratorio procurarsi queste chiavi ed imparare ad usarle tutte insieme.
Ringrazio il Direttore per lo spazio concessomi.
Francesco Pintus
Qualche giorno fa discorrevo con un amico, cercando di fare il punto della situazione su cosa è necessario mettere insieme per entrare in modo efficace nella relazione politica-amicizia che chiamiamo comunemente rispettarsi ad ogni costo.
Ho scoperto il valore di una teorizzazione che trovo utile fare oggetto di “passaparola” tra amanti di questa “disciplina” perché, si sa, l’oro di seconda mano è buono come quello nuovo ...Ebbene, considerate che per l’apertura della porta della dimensione naturale dell’amicizia con qualcuno che fa anche politica siano necessarie ben 6 chiavi, tutte grandi, uguali.
1) L’atteggiamento.
Ne esiste uno più efficace degli altri ? Pare di sì. E, tanto per cambiare, è il meno istintivo ed immediato che - da bravi umani - subito ci viene. Non è facile da descrivere, ma ci proverò. Innanzitutto è una sapiente via di mezzo tra i "carotisti" ed i "bastonisti".
I primi non sono abbastanza energici (non "violenti") da farsi rispettare (risultato probabile: amico-politico ribelle), i secondi non sono abbastanza delicati da farsi accettare, anzi; sono umani temuti (risultato probabile: amico-politico sul chi va là).
La via di mezzo consiste nel non essere più delicati di un bambino, né più forti di un altro uomo.
Attenzione, però, a come usano la forza gli amici-politici tra loro: anche se è tanta, accade subito e dura poco.
L’atteggiamento dovrebbe essere di giustizia, coerente e perenne.
Ciò vuol dire che la richiesta parte sempre dolce, e che - occorrendo - il rinforzo energico arriva, sempre e puntualmente. C’è chi non è mai dolce, c’è chi non rinforza mai.
Si dice che gli uomini sono per natura ottimi gregari: certo, basta solo che trovino buoni leaders naturali.
2) La conoscenza.
Il miglior atteggiamento, la miglior buona fede e la miglior buona volontà del mondo non possono compensare la mancanza di conoscenza.
Conoscenza dell’interlocutore, che qui è il nostro amico-politico.Non ci credete ? Assumete il migliore degli atteggiamenti possibili, mettetevi alla cloche di un jumbo-jet e...fatelo decollare!Peccato che le vere conoscenze su chi sia l’amico, come veda il mondo (le cose, le situazioni e l’uomo) e cosa gli passi per la mente siano:
a) raramente diffuse, b) difficilmente credute.
3) Gli attrezzi.
Un vero amico-politico si riconosce non solo e non tanto per gli strumenti che usa, quanto per quelli che non usa. Un comunicatore usa (pochi) strumenti di comunicazione, non (tanti) arnesi da tortura.
L’approccio da "cervello più acuto" è più efficiente di quello da "boia".
Invece un sacco di arnesi da tortura riempiono le nostre giornate.
Ho visto le più accese resistenze ed i peggiori vizi comportamentali risolti con niente più che una buona parola ed un attento rispetto.
4) Le tecniche.
Se la conoscenza è una questione di "sapere cosa", ed è di natura teorica, la tecnica è una questione di "sapere come", ed è di natura pratica.
L’una è inconcepibile senza l’altra.
Per molti amici-politici a parole che ci sono in giro, ci sono anche molti praticoni che hanno costruito il proprio sistema di amicizia fai-da-te mettendo insieme una "zuppa" fatta di diecimila consigli e trucchetti diversi, del tipo "se succede questo fai quello", che non hanno una struttura teorica, non hanno principi-guida, e quindi sono destinati a lasciare l’interessato "in panne" alla prima volta che manca il consiglio adatto alla situazione.
5) Il tempo.
E’ un fattore cruciale, perché:
- conta anche tutto quello che l’amico-politico non passa con noi;- Lui lo vive in modo diverso da noi;
- il nostro è sempre molto "contato" e lo dobbiamo disperatamente far fruttare al massimo;
- è spesso lui a decidere quando fare e quando non fare qualcosa.Morale: metterci il giusto tempo è l’unico modo per metterci meno tempo.
Infine, il tempo nel nostro caso è anche sinonimo di "tempismo", che è lo strumento di solidarietà principale per l’amico-politico, in quanto per lui non è tanto importante quello che facciamo, ma quando smettiamo di farlo che conta: l’interruzione dello stimolo, la conversione immediata del "discomfort" in "comfort" è la prova dell’aver dato la risposta corretta, quella desiderata dall’amico-politico.
6) L’immaginazione.
E’ quello che serve a rendere gustoso il menù da proporre al nostro partner, in mancanza del quale il convitto diventa una noiosissima e sgradevole routine.
E’ quello che qualcuno definì "persino più importante della conoscenza".
E’ quello che ci fa trovare il modo indiretto, il "pensiero laterale" per la sintonia, la suddivisione dei singoli movimenti da controllare per ottenere un effetto d’insieme.
E’ quello che ci fa superare le difficoltà di comprensione.
E’ quello che ci fa adattare alla situazione per trovare la soluzione.
E’ uno dei sinonimi di "intelligenza".
Sta ad ogni amico-politico naturale e non creato in laboratorio procurarsi queste chiavi ed imparare ad usarle tutte insieme.
Ringrazio il Direttore per lo spazio concessomi.
Francesco Pintus
Brevi da Lipari
Consiglio comunale di Lipari: ODG sulla portualità di Sottomonastero. Presentato dall'opposizione (primo firmatario Sabatini) è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno relativo alla messa in sicurezza del porto di Sottomonastero.
L'argomento era stato introdotto da Sabatini il 13 aprile nella seduta di quel consiglio e ve ne avevamo dato notizia pubblicando l'intera mozione visibile a questo link:
http://eolienews.blogspot.com/2010/04/mozione-per-variante-sottomonastero.html
Associazione commercianti Eolie: Occorre una migliore pianificazione degli eventi- Riceviamo dal presidente Luca Chiofalo e pubblichiamo: "Senza entrare nel merito delle critiche rivolte ai nostri amministratori, dall'organizzatore di Eolieman, Mario Lombardo, siamo costernati per il messaggio, penalizzante per la nostra vocazione turistica, che la vicenda diffonde. Le critiche alla nostra capacità di accoglienza e all'efficienza organizzativa sul nostro territorio, producono, al di là delle reali responsabilità, un danno d'immagine significativo. Convinti che se mancanze ci sono state, vadano fatte risalire a "leggerezze" contingenti piuttosto che ad incapacità ed approssimazione sistemica e, al fine di evitare, come in questo caso, "ritorni", in termini di promozione turistica e di presenze, tutt'altro che edificanti, invitiamo l'amministrazione del comune di Lipari ad una migliore pianificazione degli eventi da tenersi alle Eolie. Ci rendiamo disponibili, inoltre, ove possibile, a dare un contributo all'organizzazione delle future manifestazioni"
PDL a Lipari. Giorgi condivide ed apprezza l'iniziativa del consigliere Corda- Riceviamo e pubblichiamo: Nell'apprezzare le dichiarazioni della Signora Rosaria Corda di costituzione del gruppo PDL in seno al Consiglio Comunale di Lipari, condivido pienamente tale iniziativa e auspico che nel più breve tempo possibile tutti gli amici ex Forza Italia ed ex Alleanza Nazionale vi aderiscano.
Rossano Giorgi(Consigliere Amministrazione Lipari Porto)
L'argomento era stato introdotto da Sabatini il 13 aprile nella seduta di quel consiglio e ve ne avevamo dato notizia pubblicando l'intera mozione visibile a questo link:
http://eolienews.blogspot.com/2010/04/mozione-per-variante-sottomonastero.html
Associazione commercianti Eolie: Occorre una migliore pianificazione degli eventi- Riceviamo dal presidente Luca Chiofalo e pubblichiamo: "Senza entrare nel merito delle critiche rivolte ai nostri amministratori, dall'organizzatore di Eolieman, Mario Lombardo, siamo costernati per il messaggio, penalizzante per la nostra vocazione turistica, che la vicenda diffonde. Le critiche alla nostra capacità di accoglienza e all'efficienza organizzativa sul nostro territorio, producono, al di là delle reali responsabilità, un danno d'immagine significativo. Convinti che se mancanze ci sono state, vadano fatte risalire a "leggerezze" contingenti piuttosto che ad incapacità ed approssimazione sistemica e, al fine di evitare, come in questo caso, "ritorni", in termini di promozione turistica e di presenze, tutt'altro che edificanti, invitiamo l'amministrazione del comune di Lipari ad una migliore pianificazione degli eventi da tenersi alle Eolie. Ci rendiamo disponibili, inoltre, ove possibile, a dare un contributo all'organizzazione delle future manifestazioni"
PDL a Lipari. Giorgi condivide ed apprezza l'iniziativa del consigliere Corda- Riceviamo e pubblichiamo: Nell'apprezzare le dichiarazioni della Signora Rosaria Corda di costituzione del gruppo PDL in seno al Consiglio Comunale di Lipari, condivido pienamente tale iniziativa e auspico che nel più breve tempo possibile tutti gli amici ex Forza Italia ed ex Alleanza Nazionale vi aderiscano.
Rossano Giorgi(Consigliere Amministrazione Lipari Porto)
Parco delle Eolie, sopralluogo dei funzionari regionali. Associazioni venatorie contro
Funzionari regionali sono oggi a Lipari (ieri sono stati a Vulcano) per una ricognizione sul campo nei siti che dovrebbero entrare a far parte del Parco delle Eolie. Arrivano dall'assessorato regionale del territorio e dell'ambiente e sono Francesco Gendusa e Antonino La Mantia. Sono stati incaricati dal Ministero dell'Ambiente di definire le aree del parco (il "nocciolo" dovrebbero essere le SIC,ZPS e le costituite o costituende riserve) attraverso una zonizzazione e la predisposizione del regolamento. A Lipari ad accompagnarli è il geometra e consigliere comunale Gianfranco Guarino.
Dopo la ricognizione a maggio torneranno a Lipari per confrontarsi con l'amministrazione, il consiglio comunale e i cittadini.
Eolienews, per scelta, seppure informata della presenza dei funzionari e la possibilità di avere una intervista, ha optato per non realizzare l'intervista con gli stessi. Riteniamo, infatti, che, al di là del burocratese, nulla possono aggiungere a quanto già si sa e a quanto sappiamo e a quanto è stato detto e scritto in questi giorni.
E sul Parco delle Eolie-così come riportato oggi sulla Gazzetta del sud, in un articolo non a firma di corrispondenti eoliani- cresce il dissenso. Prendono posizione anche le associazioni venatorie. Il coordinatore provinciale dell'associazione "Consiglio siciliano" con sede a Villafranca Tirrena, Franco Pulitano, evidenzia come si tratti di un «pacco preconfezionato ai danni non solo dei cacciatori ma anche delle attività che hanno sempre rappresentato valori di sostentamento economico delle Eolie. Una siffatta costituzione di parco nazionale, dotato di autonomia propria, cozzerebbe con realtà quali la pesca, l'agricoltura e l'attività degli stessi operai forestali che operano nelle Eolie». Pulitano sottolinea che non si tiene conto delle leggi vigenti che stabiliscono come il territorio agro-silvo-pastorale di ogni Regione, può essere destinato a protezione della fauna selvatica per una quota del 25% di ogni Provincia. Nella fattispecie il territorio delle Eolie risulterebbe precluso in maniera abnorme all'attività venatoria, dati i vincoli già esistenti sul territorio. «L'azione dell'Assessorato al territorio, invece di salvaguardare le varie attività produttive legate all'ambiente, le potrebbe fortemente penalizzare con una definizione dei limiti del parco che probabilmente è avvenuta già "a tavolino"». Di qui la protesta.
Dopo la ricognizione a maggio torneranno a Lipari per confrontarsi con l'amministrazione, il consiglio comunale e i cittadini.
Eolienews, per scelta, seppure informata della presenza dei funzionari e la possibilità di avere una intervista, ha optato per non realizzare l'intervista con gli stessi. Riteniamo, infatti, che, al di là del burocratese, nulla possono aggiungere a quanto già si sa e a quanto sappiamo e a quanto è stato detto e scritto in questi giorni.
E sul Parco delle Eolie-così come riportato oggi sulla Gazzetta del sud, in un articolo non a firma di corrispondenti eoliani- cresce il dissenso. Prendono posizione anche le associazioni venatorie. Il coordinatore provinciale dell'associazione "Consiglio siciliano" con sede a Villafranca Tirrena, Franco Pulitano, evidenzia come si tratti di un «pacco preconfezionato ai danni non solo dei cacciatori ma anche delle attività che hanno sempre rappresentato valori di sostentamento economico delle Eolie. Una siffatta costituzione di parco nazionale, dotato di autonomia propria, cozzerebbe con realtà quali la pesca, l'agricoltura e l'attività degli stessi operai forestali che operano nelle Eolie». Pulitano sottolinea che non si tiene conto delle leggi vigenti che stabiliscono come il territorio agro-silvo-pastorale di ogni Regione, può essere destinato a protezione della fauna selvatica per una quota del 25% di ogni Provincia. Nella fattispecie il territorio delle Eolie risulterebbe precluso in maniera abnorme all'attività venatoria, dati i vincoli già esistenti sul territorio. «L'azione dell'Assessorato al territorio, invece di salvaguardare le varie attività produttive legate all'ambiente, le potrebbe fortemente penalizzare con una definizione dei limiti del parco che probabilmente è avvenuta già "a tavolino"». Di qui la protesta.
Finanziaria, da ridurre ancora centinaia di emendamenti
Il dibattito all'Ars non è neppure cominciato perché i documenti finanziari, sepolti da una montagna di emendamenti, giacciono ancora in commissione Bilancio. Per cui il presidente di turno, Camillo Oddo ha aggiornato la seduta a domani, con l'avvertenza che «se la commissione Bilancio avrà finito, bene, altrimenti lavoreremo su ciò che fino a quel momento sarà stato fatto». Il che vuol dire che la commissione tra oggi e domani mattina dovrà completare il lavoro. Altrimenti, considerato che bilancio e Finanziaria dovranno essere approvati entro il 30 aprile, domani pomeriggio l'Ars andrà avanti egualmente, discutendo, uno per uno, i 1200 emendamenti già depositati, su cui comunque ieri in una riunione ristretta si è già ipotizzata un'abbondante scrematura. L'Udc, stando almeno a quanto dichiarato dall'on. Nino Dina, componente della commissione Bilancio, cercherà di impedire l'approvazione di quegli emendamenti che potrebbero essere graditi dal Pd e, di conseguenza, indurre il partito di Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici a votare a favore della manovra finanziaria del governo. Il Pd, peraltro, preme perché il testo presentato dal governo sia profondamente modificato e vi siano inseriti, tra l'altro, il credito d'imposta sull'occupazione, l'abolizione degli enti pubblici ritenuti inutili, l'abolizione dell'addizionale Irpef per i cassaintegrati, la soppressione dei ticket sanitari applicati alle prestazioni diagnostiche per le fasce più deboli. Nel caso in cui tutte le richieste del Pd fossero accolte, però, dei 28 deputati del Pd, cinque, facenti capo a Bernardo Mattarella, difficilmente voterebbero a favore. Come il Pd, a chiedere una profonda modifica del testo della Finanziaria vi sono anche Confindustria-Sicilia, la Cgil, la Uil e la Cisl. Ieri i lealisti del Pdl hanno rese note le loro richieste, ovvero, gli emendamenti che dovrebbero essere inseriti nella Finanziaria. In particolare chiedono: contributi alle Università per investimenti immediati, riduzione dell'Irap in particolare sugli interessi passivi, Scuola superiore di eccellenza della Sicilia, interventi sulle passività onerose, credito di esercizio e enti previdenziali per il comparto agricolo e la previsione di un fondo presso la Crias per il ripianamento delle passività delle aziende artigiane. Inoltre, per gli Enti locali, gli interventi riguardano la viabilità della strade provinciali (in particolare quelle del comprensorio nebroideo alluvionato), i contributi ai teatri per gli investimenti e, infine, i fondi per gli oratori siciliani.
TIRRENIA: CARONIA, SENZA RISPOSTE A RISCHIO STAGIONE ESTIVA
I sindacati si attendono risposte non evasiove dal Governo sulla prosecuzione del processo di privatizzazione di Tirrenia, altrimenti partiranno scioperi che potrebbero compromettere la stagione estiva.
L'avvertimento e' del segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia, in attesa dell'incontro del 22 aprile con il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli.
''Tra qualche giorno, il prossimo 26 aprile per l'esattezza, sapremo quanti e quali saranno i soggetti effettivamente interessati all'acquisizione della Societa' Tirrenia e della Societa' Siremar - afferma Caronia - . Ma cio' che e' ancora piu' importante per il sindacato lo si sapra' gia' il 22 aprile p.v. data del previsto incontro tra Filt Cgil - Fit Cisl - Uiltrasporti ed il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli''.
''In questa occasione e dopo ben oltre 4 mesi dall'ultimo incontro infatti - prosegue il sindacalista -, non ci potranno essere risposte evasive su come il Governo intenda portare a termine entro il 30 settembre 2010, data prevista dalla legge, la privatizzazione della piu' grande industria del Mezzogiorno e quali saranno concretamente le garanzie occupazionali e salariali offerte ai lavoratori interessati e quale sara' la quantita' e la qualita' degli ammortizzatori sociali a favore di chi dovesse risultare in esubero''.
''E' di tutta evidenza che non si potranno accettare trattamenti diversi da quelli gia' adottati in precedenti privatizzazioni quali ad esempio Alitalia ed Atitech ed e' altrettanto evidente che se le risposte che attendiamo ormai da fin troppo tempo non dovessero arrivare - avverte poi caronia -, la data del 5 aprile segnera' solamente l'inizio di una ancora piu' intensa fase di scioperi che potrebbe compromettere molto seriamente la prossima stagione estiva''.
L'avvertimento e' del segretario generale della Uilt, Giuseppe Caronia, in attesa dell'incontro del 22 aprile con il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli.
''Tra qualche giorno, il prossimo 26 aprile per l'esattezza, sapremo quanti e quali saranno i soggetti effettivamente interessati all'acquisizione della Societa' Tirrenia e della Societa' Siremar - afferma Caronia - . Ma cio' che e' ancora piu' importante per il sindacato lo si sapra' gia' il 22 aprile p.v. data del previsto incontro tra Filt Cgil - Fit Cisl - Uiltrasporti ed il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli''.
''In questa occasione e dopo ben oltre 4 mesi dall'ultimo incontro infatti - prosegue il sindacalista -, non ci potranno essere risposte evasive su come il Governo intenda portare a termine entro il 30 settembre 2010, data prevista dalla legge, la privatizzazione della piu' grande industria del Mezzogiorno e quali saranno concretamente le garanzie occupazionali e salariali offerte ai lavoratori interessati e quale sara' la quantita' e la qualita' degli ammortizzatori sociali a favore di chi dovesse risultare in esubero''.
''E' di tutta evidenza che non si potranno accettare trattamenti diversi da quelli gia' adottati in precedenti privatizzazioni quali ad esempio Alitalia ed Atitech ed e' altrettanto evidente che se le risposte che attendiamo ormai da fin troppo tempo non dovessero arrivare - avverte poi caronia -, la data del 5 aprile segnera' solamente l'inizio di una ancora piu' intensa fase di scioperi che potrebbe compromettere molto seriamente la prossima stagione estiva''.
Lipari: Porticello, il silenzio di Ricevuto e una nuova nota del CASTA
Questa la lettera che il C.A.S.T.A. (Comitato Apartitico Salvaguardia Territorio Acquacalda e-mail casta08@alice.it http://comitatocasta.blogspot.com ) ha inviato a
Al Presidente della Provincia Regionale, a S.E. il Prefetto e al Sindaco di Lipari:
Sono trascorsi ormai oltre 50 giorni senza che lei, Sig. Presidente, abbia ritenuto degna di risposta la nostra lettera del 12 febbraio 2010.
Nel nostro appello, inviatole in doppia busta, a mezzo raccomandata A.R., alla sua personale attenzione, le si chiedeva, ancora una volta, di intervenire con immediatezza e concretezza sul problema della sicurezza della viabilità relativamente alle strade Provinciali 179bis e 180 nella zona Porticello-Acquacalda-Quattropani.
Purtroppo, more solito, assoluto silenzio, snervante inerzia, umiliante indifferenza ed un vergognoso e dannoso nulla, nulla, nulla di fatto.
Tant’è che il giorno 30 marzo un giovane abitante di Lipari ci stava rimettendo la pelle andandosi a schiantare con il suo scooter contro quello pseudo segnale stradale posto indecentemente sulla carreggiata ( e questo fa il paio con l'incidente mortale del 22.ott. 2009)
Crediamo sia preciso dovere della sua Amministrazione vigilare sulla sicurezza delle strade di competenza provinciale, affinché i contribuenti non debbano rischiare l'osso del collo e l'integrità dei mezzi di locomozione ogni qualvolta le percorrono. E le nostre strade sono dei veri percorsi di guerra!
In particolare voglia finalmente comunicare, Sig. Presidente, in maniera chiara, inequivocabile, in rispetto alle vigenti leggi della Repubblica Italiana, se il noto tratto di strada della 180, zona Porticello, inondato dalla valanga di detriti pomiciferi sin dal 4 ottobre 2009, è percorribile oppure deve essere interdetto al traffico.
Se è da considerarsi transitabile, sarebbe ora che si rimuovessero quegli incomprensibili, incivili, subdoli segnali ed ostacoli che troneggiano beffardamente da oltre 6 mesi, e si rimettesse in sicurezza la strada.
Diversamente, si abbia il coraggio e la coerenza di chiudere il tratto stradale, assumendosene finalmente tutte le conseguenti responsabilità e dire quali sono i percorsi alternativi in sicurezza.
Attendiamo doverosa risposta.
Distinti saluti.
Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A
Al Presidente della Provincia Regionale, a S.E. il Prefetto e al Sindaco di Lipari:
Sono trascorsi ormai oltre 50 giorni senza che lei, Sig. Presidente, abbia ritenuto degna di risposta la nostra lettera del 12 febbraio 2010.
Nel nostro appello, inviatole in doppia busta, a mezzo raccomandata A.R., alla sua personale attenzione, le si chiedeva, ancora una volta, di intervenire con immediatezza e concretezza sul problema della sicurezza della viabilità relativamente alle strade Provinciali 179bis e 180 nella zona Porticello-Acquacalda-Quattropani.
Purtroppo, more solito, assoluto silenzio, snervante inerzia, umiliante indifferenza ed un vergognoso e dannoso nulla, nulla, nulla di fatto.
Tant’è che il giorno 30 marzo un giovane abitante di Lipari ci stava rimettendo la pelle andandosi a schiantare con il suo scooter contro quello pseudo segnale stradale posto indecentemente sulla carreggiata ( e questo fa il paio con l'incidente mortale del 22.ott. 2009)
Crediamo sia preciso dovere della sua Amministrazione vigilare sulla sicurezza delle strade di competenza provinciale, affinché i contribuenti non debbano rischiare l'osso del collo e l'integrità dei mezzi di locomozione ogni qualvolta le percorrono. E le nostre strade sono dei veri percorsi di guerra!
In particolare voglia finalmente comunicare, Sig. Presidente, in maniera chiara, inequivocabile, in rispetto alle vigenti leggi della Repubblica Italiana, se il noto tratto di strada della 180, zona Porticello, inondato dalla valanga di detriti pomiciferi sin dal 4 ottobre 2009, è percorribile oppure deve essere interdetto al traffico.
Se è da considerarsi transitabile, sarebbe ora che si rimuovessero quegli incomprensibili, incivili, subdoli segnali ed ostacoli che troneggiano beffardamente da oltre 6 mesi, e si rimettesse in sicurezza la strada.
Diversamente, si abbia il coraggio e la coerenza di chiudere il tratto stradale, assumendosene finalmente tutte le conseguenti responsabilità e dire quali sono i percorsi alternativi in sicurezza.
Attendiamo doverosa risposta.
Distinti saluti.
Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A
Eolieman. La "replica" dell'assessore Ferlazzo alle accuse dell'organizzazione
Riceviamo e pubblichiamo:
Egregio Direttore,
in riferimento al comunicato fatto pervenire dall'organizzazione della manifestazione "Eolieman 2010" svoltasi a Lipari il 18 aprile u.s. sento il dovere di fare alcune precisazioni e smentire alcune falsità, volutamente rimarcate, nella su richiamata nota.
Innanzi tutto non sono l'Assessore allo Sport del Comune di Lipari, ma solo uomo di sport. Invece, tra le dieci, ho la delega allo Spettacolo con i cui uffici questo Ente, negli ultimi due anni, ha organizzato eventi (vedi carnevale) dove in ballo ci sono più di 500 partecipanti e tutta Lipari intorno a ballare e cantare... e soprattutto dove tutto è andato abbastanza bene.
Premesso che ringrazio chi ha scelto le Eolie come teatro per un importante evento, e mi spiace che gli amici atleti e turisti abbiano incontrato delle difficoltà nello svolgimento della manifestazione sportiva, ma questo è frutto esclusivamente della cattiva ed irresponsabile organizzazione della società/agenzia che ha realizzato l'evento.
Ma veniamo ai fatti per capire tutti un po meglio. Già durante la fine del 2008, la società organizzatrice tentò di proporre a Lipari questo evento. Purtroppo la nota vicenda del crollo della strada di collegamento Canneto-Acquacalda scoraggiò gli organizzatori e per il 2009 non se ne fece nulla.
Novembre 2009 vengo contattato dal sig. Lombardo affinchè ci si possa incontrare al più presto al fine di poter pensare all'organizzazione di tale evento. Non avendo ancora un nuovo Assessore al Turismo e Sport cerco, io Assessore allo Spettacolo, di aiutare l'organizzazione.
I primi di dicembre arriva la prima ed unica comunicazione formale da parte della società ASD Sport Exstreme, con la quale chiede un contributo (fuori termine e quindi non concedibile) ed allega dei documenti nei quali presenta una bozza di manifestazione.
Incontro finalmente prima della fine di dicembre 2009 il sig. Lombardo ed iniziamo a parlare a quattr'occhi, ed in modo più concreto della manifestazione. Subito gli dico che la sua richiesta di contributo non può essere accolta perchè arrivata fuori termine, tuttavia cerco di mettermi a disposizione e, sentito il programma delle manifestazione iniziamo ad analizzare da subito la maggiore criticità: la strada di collegamento Canneto-Acquacalda a causa del riversamento sul manto stradale di materiale pomicifero, e della mancanza di opere contenitive è stata chiusa da apposita ordinanza dalla Provincia Regionale di Messina già da ottobre 2009.
Poi passiamo alle richieste, ovvero di come in qualche modo il Comune avrebbe potuto aiutare, pardon finanziare l'evento. Ed iniziamo: 1)n. 200 volontari da distribuire sul percorso; 2) mt. 100 transenne da cantiere; 3)Palco; 4) Amplificazione; 5)n. 1 medico + 2 ambulanze; 6)Prodotti tipici per 200 pacchi gara; 7) Organizzazione serata del 17 aprile con gruppo musicale e relativo pagamento di calata luce, cachet artisti e Siae; 8) Offerta pasta party a coclusione manifestazione per 500 persone; 9)Pagamento hotel per staff organizzazione n. 30 persone; 10) Pulmino 16 posti + pulmino 9 posti.
Le richieste fatta a voce vengono confermate alla mia mail personale il 7 gennaio 2010.
Dopo qualche giorno ci si sente per verificare l'effettivo arrivo della mail, ed inizia la lunga fase di gestazione. Intanto, già durante l'incontro di dicembre, chiarisco da subito che il Comune non avebbe potuto direttamente accontentare tutte le richieste fatte, e mi premuro di mettere in contatto il sig. Lombardo con Federalberghi ed operatori locali per mediare affinchè questi potessero venire incontro alle richieste dell'organizzazione proponendo servizi gratuiti e/o forti sconti, in particolar modo per le 30 persone dell'organizzazione, il pasta party, pulmini vari, prodotti tipici per gli ospiti, ed i 100 mt di transenne lineari da cantiere.
Come Comune mi faccio, da subito, carico di: 1) dell'organizzazione dell'evento di sabato 17 aprile (il che mi risulta essere stato effettuato regolarmente grazie all'esibizione degli Eolindios), con pagamento di cachet artisti, siae, calata luce; 2) Montaggio palco e collaudi impianti; 3) Amplificazione per la serata di sabato 17 e per la manifestazione del 18.
Cerco di contattare un medico che si mettesse a disposizione per l'organizzazione e di assicurare le ambulanze. Mi viene indicato dal presidio ospedaliero il Dott. Iacolino, mentre per le ambulanze riesco ad ottenere lo stazionamento a Marina Corta di quella del 118, mentre a causa del guasto di quella della Croce Rossa non riesco ad assicurare la seconda, e lo comunico per tempo agli organizzatori. Per i volontari so che ci potrebbe essere qualche problema, e cerco di confermare, tramite il Comandante della P. Municipale, con l'ausilio dei vigili disponibili (pochi perchè non autorizzati allo straordinario) e l'apporto dei volontari dell'Associazione Carabinieri, un minimo di assistenza.
Verso metà febbraio ci si sente per telefono e si fa il punto della situazione. Purtroppo la pricipale criticità rimane: la strada è ancora chiusa nonostante i solleciti fatti dal sottoscritto, e da tutta la popolazione di Lipari alla Provincia.
Ci si incontra nuovamente a Lipari e si fa il punto della situazione. Presento il sig. Lombardo all'Assessore alla Viabilità ed al Comandante della Polizia Municipale per affrontare il problema viabilità.
A circa 35 giorni dalla manifestazione, un po preoccupato contatto l'organizzatore, e gli dico che la strada non è stata ancora riaperta, e che, sentito il referente locale della Provincia, le possibilità di un intervento sembrano remotissime. Sentito il sindaco, lo stesso, mi invitava a riflettere, e soprattutto a far riflettere l'organizzazione su un eventuale percorso alternativo (35 giorni prima, e non 10 giorni).
A fine marzo la situazione viabilità non sembra più risolvibile, quindi niente giro completo dell'isola. Invitiamo l'organizzatore a pensare a Vulcano, solo quale campo per l'evento sportivo. L'isola è più piccola, più gestibile, meno trafficata e la chiusura totale del traffico per 6 ore è un fatto che crea pochi problemi. Lipari rimarrebbe invece il luogo dove atleti e accompagnatori risiederebbero, dato che giustamente, ormai le prenotazioni alberghiere sono cosa fatta. L'organizzazione esprime un NO categorico, asserendo che sarebbe un po complicato cambiare ora il percorso agli atleti.
Passa Pasqua, e le telefonate iniziano ad intensificarsi. Sia con me che con L'assessore Giannò. Il giro dell'isola sembra ormai un'utopia, anche se viene espressamente chiesto di trovare il modo di pulire il tratto provinciale chiuso in modo da passare ugualmente, tanto la responsabilità l'avrebbe presa l'organizzazione. Ovviamente il Comandante della Pol. Municipale e l'Amministrazione intimavano all'organizzazione che commettere un reato del genere era da pazzi, irresponsabili e soprattutto da incoscienti, e soprattutto non avrebbero potuto far commettere una tale infrazione.
Rassegnato, venerdì 9 aprile, il sig. Lombardo mi chiede di fornirgli copia dell'ordinanza emessa ad ottobre dalla Provincia di chiusura della strada Canneto-Porticello. Inizia a vernirmi qualche sospetto. Ma una società che organizza una manifestazione su un percorso di competenza anche della Provincia Regionale di Messina, e che per giorno 14 aprile ha organizzato, sempre alla Provincia, la conferenza stampa di presentazione, ha informato il responsabile della viabilità provinciale circa l'evento ed effettivamente ha avuto il nulla osta dalla stessa Provincia a poterlo organizzare sulle strade di sua competenza?
Nasce così la bugia diffusa dall'organizzazione, e non sicuramente dal Comune: la frana dell'8 aprile!!! Ma quale frana, la strada è chiusa da ottobre. Pur di andare avanti ci si arrampica agli specchi.
Ma c'è di più. Sabato 10 aprile di buon mattino mi chiama nuovamente il sig. Lombardo dicendomi che la Capitaneria non gli consente di svolgere la tappa di nuoto per come lui aveva previsto, e mi chiede di convincerla ad accettare la sua richiesta. Bene, cerco di prendere subito contatti con il Circomare Lipari, e parlo col marasciallo che curava la pratica (non ricordo il cognome). Comunque, cercando di capire quale fosse il problema, mi viene rappresentato che, nonostante un primo contatto, l'organizzazione aveva trasmesso al locale Circomare solo in data 6 aprile uno schema ed una relazione di quello che ci sarebbe stato in programma il 18 aprile. Documenti che, all'analisi, risultavano incompleti e che mostravano un problema di fondo: l'area lato Nord era totalmente adibita al traffico delle imbarcazioni da pesca e da diporto, mentra il lato Sud risultava in concessione al Genio Civile Opere Marittime in quanto in corso i noti lavori di ampliamento del molo sud di Marina Corta. Praticamente si era di fronte, così come concepita, all'impossibilità di concedere alcuna autorizzazione. Suggeriamo, insieme all'Assessore Giannò, di pensare ad altre alternative. Si ribadisce Vulcano, ma l'organizzatore replica NO. Si pensa allora come punto di partenza ed arrivo la Piazza S. Cristoforo a Canneto. Metà poteva essere chiusa per la zona cambio, e quindi il problema della viabilità poteva essere superato. Ma l'organizzatore ancora una volta ribadiva l'intenzione di perseguire quanto programmato, da lui. Dopo lunga insistenza lo convinciamo a raggiungere Lipari lunedì 12 aprile pomeriggio, per un incontro con la Capitaneria, l'Assessore Giannò, il comandante della Pol. Municipale. Il sottoscritto quel giorno si trovava a Palermo per una riunione istituzionale di Programmazione (la terza in 10 gg.).
Sentendomi con l'Assessore Giannò, questo mi comunicava che si era riusciti a trovare un'intesa per la frazione a mare, con partenza sempre da Marina Corta. Bene, rimaneva il problema a terra. Ultimo tentativo dell'organizzazione di fare il giro dell'isola, ovviemente negato. Si decide allora di fare il percorso M. Corta-Acquacalda, passando per Pianoconte e Quattropani, per 3 volte avanti ed indietro, in modo da poter rimediare alla distanza necessaria per il percorso in bici.
Bene, percorso a terra ed in mare rimediato, rimanevano le ultime cose da definire. Confermo la disponibilità del 118, e tramite l'Assessore Giannò, così come indicatogli dal presidio ospedaliero, viene fornito il numero del Dott. Iacolino. Ovviamente tutto pronto per lo spettacolo di sabato 17 aprile. Nonostante la richiesta, evidentemente non viene raggiunto l'accordo tra l'organizzazione e chi doveva fornire le transenne da cantiere. Allora, con molto piacere il Comune di Lipari venerdì 16 metteva a disposizione le sue 20 transenne, trasportandole, col suo personale, a Marina Corta.
Facendo un passo indietro, mercoledì 14 mattina venivo contattato dal Corpo di Pol. Municipale, ed esattamente dall'Isp. Cataliotti il quale mi chiedeva notizie in merito al percorso che gli atleti domenica 18 avrebbero dovuto seguire, ed io, incredulo, gli chiedo come mai l'organizzazione non avesse ancora comunicato formalmente alla Pol Municipale il percorso ufficiale in modo da emettere apposita ordinanza. Comunico all'Isp. Cataliotti il n. di telefono del sig. Lombardo e dico di mettersi in contatto con lui per la conferma ufficiale. Venerdì 16 mattina alle ore 10 circa venivo contattato nuovamente dal corpo di Pol. Municipale e, presente li il sig. Lombardo, mi viene chiesta nota ufficiale di comunicazione dell'evento ed il rilascio del nulla osta allo svolgimento da parte del sindaco.
Incredulo, comunico all'Isp. Cataliotti che, a parte una nota di richiesta contributo con allegata una bozza del progetto della manifestazione, ne al sindaco ne alla mia attenzione ne all'ufficio sport era arrivata alcuna ulteriore nota, così come anche confermatomi dal Rag. Pajno dell'Ufficio sport. Tuttavia, consapevole che in linea di massima si era a conoscenza ormai del percoso, preparo una nota, a firma del sindaco, dove viene rilasciato il nulla osta per lo svolgimento della manifestazione, a patto che vengano osservate tutte le ordinanze emesse dallo stesso comune e dagli altri Enti per i tratti interessati dalla manifestazione...
Ma gli altri Enti preposti all'ordine pubblico (questura, carabinieri, etc), avevano ricevuto comunicazione riguardo all'evento di domenica 18?
Bene, per impegni personali alle ore 11.30 di venerdì prendo l'aliscafo e mi reco fuori dal territorio eoliano per ritornarvici solo domenica sera. A disposizione dell'organizzazione rimanevano il Corpo di Pol. Municipale, lo stesso Assessore Giannò ( che a causa di un forte raffreddore a stento usciva di casa), e tutta la popolazione liparese.
Ulteriori precisazioni: l'incontro di Quattropani, come noto è stato organizzato dalla locale popolazione, ed il sindaco è stato solo invitato a partecipare.
Il service GMM Service (il tipo che farfugliava qualcosa), regolarmente pagato dal Comune di Lipari, e messo a disposizione dell'organizzazione, a causa dell'intensa pioggia, così come comunicatomi oggi, ha ritenuto, verso le ore 13 di domenica, di non poter assicurare l'erogazione della corrente elettrica perchè venute meno le condizioni di sicurezza per possibili dispersioni elettriche. E questo dovuto soprattutto all'incuranza dell'organizzazione che, sotto una fitta pioggia, utilizzava prolunghe e multiprese elettriche senza alcuna protezione.
Bene, ora dopo 10 ore passate a Lipari, di cui 4 in consiglio comunale, e circa 2 a scrivere questo comunicato penso di poter concludere la mia giornata lavorativa.
Chi avrà avuto la pazienza di leggere, ora, e solo ora, potrà eventualmente giudicare quello che un Sindaco, due Amministratori, ed un Comandante di Pol Municipale responsabili hanno cercato di co-organizzare.
Cordialmente.
Dott. Ivan Ferlazzo
Assessore Comune di Lipari
Egregio Direttore,
in riferimento al comunicato fatto pervenire dall'organizzazione della manifestazione "Eolieman 2010" svoltasi a Lipari il 18 aprile u.s. sento il dovere di fare alcune precisazioni e smentire alcune falsità, volutamente rimarcate, nella su richiamata nota.
Innanzi tutto non sono l'Assessore allo Sport del Comune di Lipari, ma solo uomo di sport. Invece, tra le dieci, ho la delega allo Spettacolo con i cui uffici questo Ente, negli ultimi due anni, ha organizzato eventi (vedi carnevale) dove in ballo ci sono più di 500 partecipanti e tutta Lipari intorno a ballare e cantare... e soprattutto dove tutto è andato abbastanza bene.
Premesso che ringrazio chi ha scelto le Eolie come teatro per un importante evento, e mi spiace che gli amici atleti e turisti abbiano incontrato delle difficoltà nello svolgimento della manifestazione sportiva, ma questo è frutto esclusivamente della cattiva ed irresponsabile organizzazione della società/agenzia che ha realizzato l'evento.
Ma veniamo ai fatti per capire tutti un po meglio. Già durante la fine del 2008, la società organizzatrice tentò di proporre a Lipari questo evento. Purtroppo la nota vicenda del crollo della strada di collegamento Canneto-Acquacalda scoraggiò gli organizzatori e per il 2009 non se ne fece nulla.
Novembre 2009 vengo contattato dal sig. Lombardo affinchè ci si possa incontrare al più presto al fine di poter pensare all'organizzazione di tale evento. Non avendo ancora un nuovo Assessore al Turismo e Sport cerco, io Assessore allo Spettacolo, di aiutare l'organizzazione.
I primi di dicembre arriva la prima ed unica comunicazione formale da parte della società ASD Sport Exstreme, con la quale chiede un contributo (fuori termine e quindi non concedibile) ed allega dei documenti nei quali presenta una bozza di manifestazione.
Incontro finalmente prima della fine di dicembre 2009 il sig. Lombardo ed iniziamo a parlare a quattr'occhi, ed in modo più concreto della manifestazione. Subito gli dico che la sua richiesta di contributo non può essere accolta perchè arrivata fuori termine, tuttavia cerco di mettermi a disposizione e, sentito il programma delle manifestazione iniziamo ad analizzare da subito la maggiore criticità: la strada di collegamento Canneto-Acquacalda a causa del riversamento sul manto stradale di materiale pomicifero, e della mancanza di opere contenitive è stata chiusa da apposita ordinanza dalla Provincia Regionale di Messina già da ottobre 2009.
Poi passiamo alle richieste, ovvero di come in qualche modo il Comune avrebbe potuto aiutare, pardon finanziare l'evento. Ed iniziamo: 1)n. 200 volontari da distribuire sul percorso; 2) mt. 100 transenne da cantiere; 3)Palco; 4) Amplificazione; 5)n. 1 medico + 2 ambulanze; 6)Prodotti tipici per 200 pacchi gara; 7) Organizzazione serata del 17 aprile con gruppo musicale e relativo pagamento di calata luce, cachet artisti e Siae; 8) Offerta pasta party a coclusione manifestazione per 500 persone; 9)Pagamento hotel per staff organizzazione n. 30 persone; 10) Pulmino 16 posti + pulmino 9 posti.
Le richieste fatta a voce vengono confermate alla mia mail personale il 7 gennaio 2010.
Dopo qualche giorno ci si sente per verificare l'effettivo arrivo della mail, ed inizia la lunga fase di gestazione. Intanto, già durante l'incontro di dicembre, chiarisco da subito che il Comune non avebbe potuto direttamente accontentare tutte le richieste fatte, e mi premuro di mettere in contatto il sig. Lombardo con Federalberghi ed operatori locali per mediare affinchè questi potessero venire incontro alle richieste dell'organizzazione proponendo servizi gratuiti e/o forti sconti, in particolar modo per le 30 persone dell'organizzazione, il pasta party, pulmini vari, prodotti tipici per gli ospiti, ed i 100 mt di transenne lineari da cantiere.
Come Comune mi faccio, da subito, carico di: 1) dell'organizzazione dell'evento di sabato 17 aprile (il che mi risulta essere stato effettuato regolarmente grazie all'esibizione degli Eolindios), con pagamento di cachet artisti, siae, calata luce; 2) Montaggio palco e collaudi impianti; 3) Amplificazione per la serata di sabato 17 e per la manifestazione del 18.
Cerco di contattare un medico che si mettesse a disposizione per l'organizzazione e di assicurare le ambulanze. Mi viene indicato dal presidio ospedaliero il Dott. Iacolino, mentre per le ambulanze riesco ad ottenere lo stazionamento a Marina Corta di quella del 118, mentre a causa del guasto di quella della Croce Rossa non riesco ad assicurare la seconda, e lo comunico per tempo agli organizzatori. Per i volontari so che ci potrebbe essere qualche problema, e cerco di confermare, tramite il Comandante della P. Municipale, con l'ausilio dei vigili disponibili (pochi perchè non autorizzati allo straordinario) e l'apporto dei volontari dell'Associazione Carabinieri, un minimo di assistenza.
Verso metà febbraio ci si sente per telefono e si fa il punto della situazione. Purtroppo la pricipale criticità rimane: la strada è ancora chiusa nonostante i solleciti fatti dal sottoscritto, e da tutta la popolazione di Lipari alla Provincia.
Ci si incontra nuovamente a Lipari e si fa il punto della situazione. Presento il sig. Lombardo all'Assessore alla Viabilità ed al Comandante della Polizia Municipale per affrontare il problema viabilità.
A circa 35 giorni dalla manifestazione, un po preoccupato contatto l'organizzatore, e gli dico che la strada non è stata ancora riaperta, e che, sentito il referente locale della Provincia, le possibilità di un intervento sembrano remotissime. Sentito il sindaco, lo stesso, mi invitava a riflettere, e soprattutto a far riflettere l'organizzazione su un eventuale percorso alternativo (35 giorni prima, e non 10 giorni).
A fine marzo la situazione viabilità non sembra più risolvibile, quindi niente giro completo dell'isola. Invitiamo l'organizzatore a pensare a Vulcano, solo quale campo per l'evento sportivo. L'isola è più piccola, più gestibile, meno trafficata e la chiusura totale del traffico per 6 ore è un fatto che crea pochi problemi. Lipari rimarrebbe invece il luogo dove atleti e accompagnatori risiederebbero, dato che giustamente, ormai le prenotazioni alberghiere sono cosa fatta. L'organizzazione esprime un NO categorico, asserendo che sarebbe un po complicato cambiare ora il percorso agli atleti.
Passa Pasqua, e le telefonate iniziano ad intensificarsi. Sia con me che con L'assessore Giannò. Il giro dell'isola sembra ormai un'utopia, anche se viene espressamente chiesto di trovare il modo di pulire il tratto provinciale chiuso in modo da passare ugualmente, tanto la responsabilità l'avrebbe presa l'organizzazione. Ovviamente il Comandante della Pol. Municipale e l'Amministrazione intimavano all'organizzazione che commettere un reato del genere era da pazzi, irresponsabili e soprattutto da incoscienti, e soprattutto non avrebbero potuto far commettere una tale infrazione.
Rassegnato, venerdì 9 aprile, il sig. Lombardo mi chiede di fornirgli copia dell'ordinanza emessa ad ottobre dalla Provincia di chiusura della strada Canneto-Porticello. Inizia a vernirmi qualche sospetto. Ma una società che organizza una manifestazione su un percorso di competenza anche della Provincia Regionale di Messina, e che per giorno 14 aprile ha organizzato, sempre alla Provincia, la conferenza stampa di presentazione, ha informato il responsabile della viabilità provinciale circa l'evento ed effettivamente ha avuto il nulla osta dalla stessa Provincia a poterlo organizzare sulle strade di sua competenza?
Nasce così la bugia diffusa dall'organizzazione, e non sicuramente dal Comune: la frana dell'8 aprile!!! Ma quale frana, la strada è chiusa da ottobre. Pur di andare avanti ci si arrampica agli specchi.
Ma c'è di più. Sabato 10 aprile di buon mattino mi chiama nuovamente il sig. Lombardo dicendomi che la Capitaneria non gli consente di svolgere la tappa di nuoto per come lui aveva previsto, e mi chiede di convincerla ad accettare la sua richiesta. Bene, cerco di prendere subito contatti con il Circomare Lipari, e parlo col marasciallo che curava la pratica (non ricordo il cognome). Comunque, cercando di capire quale fosse il problema, mi viene rappresentato che, nonostante un primo contatto, l'organizzazione aveva trasmesso al locale Circomare solo in data 6 aprile uno schema ed una relazione di quello che ci sarebbe stato in programma il 18 aprile. Documenti che, all'analisi, risultavano incompleti e che mostravano un problema di fondo: l'area lato Nord era totalmente adibita al traffico delle imbarcazioni da pesca e da diporto, mentra il lato Sud risultava in concessione al Genio Civile Opere Marittime in quanto in corso i noti lavori di ampliamento del molo sud di Marina Corta. Praticamente si era di fronte, così come concepita, all'impossibilità di concedere alcuna autorizzazione. Suggeriamo, insieme all'Assessore Giannò, di pensare ad altre alternative. Si ribadisce Vulcano, ma l'organizzatore replica NO. Si pensa allora come punto di partenza ed arrivo la Piazza S. Cristoforo a Canneto. Metà poteva essere chiusa per la zona cambio, e quindi il problema della viabilità poteva essere superato. Ma l'organizzatore ancora una volta ribadiva l'intenzione di perseguire quanto programmato, da lui. Dopo lunga insistenza lo convinciamo a raggiungere Lipari lunedì 12 aprile pomeriggio, per un incontro con la Capitaneria, l'Assessore Giannò, il comandante della Pol. Municipale. Il sottoscritto quel giorno si trovava a Palermo per una riunione istituzionale di Programmazione (la terza in 10 gg.).
Sentendomi con l'Assessore Giannò, questo mi comunicava che si era riusciti a trovare un'intesa per la frazione a mare, con partenza sempre da Marina Corta. Bene, rimaneva il problema a terra. Ultimo tentativo dell'organizzazione di fare il giro dell'isola, ovviemente negato. Si decide allora di fare il percorso M. Corta-Acquacalda, passando per Pianoconte e Quattropani, per 3 volte avanti ed indietro, in modo da poter rimediare alla distanza necessaria per il percorso in bici.
Bene, percorso a terra ed in mare rimediato, rimanevano le ultime cose da definire. Confermo la disponibilità del 118, e tramite l'Assessore Giannò, così come indicatogli dal presidio ospedaliero, viene fornito il numero del Dott. Iacolino. Ovviamente tutto pronto per lo spettacolo di sabato 17 aprile. Nonostante la richiesta, evidentemente non viene raggiunto l'accordo tra l'organizzazione e chi doveva fornire le transenne da cantiere. Allora, con molto piacere il Comune di Lipari venerdì 16 metteva a disposizione le sue 20 transenne, trasportandole, col suo personale, a Marina Corta.
Facendo un passo indietro, mercoledì 14 mattina venivo contattato dal Corpo di Pol. Municipale, ed esattamente dall'Isp. Cataliotti il quale mi chiedeva notizie in merito al percorso che gli atleti domenica 18 avrebbero dovuto seguire, ed io, incredulo, gli chiedo come mai l'organizzazione non avesse ancora comunicato formalmente alla Pol Municipale il percorso ufficiale in modo da emettere apposita ordinanza. Comunico all'Isp. Cataliotti il n. di telefono del sig. Lombardo e dico di mettersi in contatto con lui per la conferma ufficiale. Venerdì 16 mattina alle ore 10 circa venivo contattato nuovamente dal corpo di Pol. Municipale e, presente li il sig. Lombardo, mi viene chiesta nota ufficiale di comunicazione dell'evento ed il rilascio del nulla osta allo svolgimento da parte del sindaco.
Incredulo, comunico all'Isp. Cataliotti che, a parte una nota di richiesta contributo con allegata una bozza del progetto della manifestazione, ne al sindaco ne alla mia attenzione ne all'ufficio sport era arrivata alcuna ulteriore nota, così come anche confermatomi dal Rag. Pajno dell'Ufficio sport. Tuttavia, consapevole che in linea di massima si era a conoscenza ormai del percoso, preparo una nota, a firma del sindaco, dove viene rilasciato il nulla osta per lo svolgimento della manifestazione, a patto che vengano osservate tutte le ordinanze emesse dallo stesso comune e dagli altri Enti per i tratti interessati dalla manifestazione...
Ma gli altri Enti preposti all'ordine pubblico (questura, carabinieri, etc), avevano ricevuto comunicazione riguardo all'evento di domenica 18?
Bene, per impegni personali alle ore 11.30 di venerdì prendo l'aliscafo e mi reco fuori dal territorio eoliano per ritornarvici solo domenica sera. A disposizione dell'organizzazione rimanevano il Corpo di Pol. Municipale, lo stesso Assessore Giannò ( che a causa di un forte raffreddore a stento usciva di casa), e tutta la popolazione liparese.
Ulteriori precisazioni: l'incontro di Quattropani, come noto è stato organizzato dalla locale popolazione, ed il sindaco è stato solo invitato a partecipare.
Il service GMM Service (il tipo che farfugliava qualcosa), regolarmente pagato dal Comune di Lipari, e messo a disposizione dell'organizzazione, a causa dell'intensa pioggia, così come comunicatomi oggi, ha ritenuto, verso le ore 13 di domenica, di non poter assicurare l'erogazione della corrente elettrica perchè venute meno le condizioni di sicurezza per possibili dispersioni elettriche. E questo dovuto soprattutto all'incuranza dell'organizzazione che, sotto una fitta pioggia, utilizzava prolunghe e multiprese elettriche senza alcuna protezione.
Bene, ora dopo 10 ore passate a Lipari, di cui 4 in consiglio comunale, e circa 2 a scrivere questo comunicato penso di poter concludere la mia giornata lavorativa.
Chi avrà avuto la pazienza di leggere, ora, e solo ora, potrà eventualmente giudicare quello che un Sindaco, due Amministratori, ed un Comandante di Pol Municipale responsabili hanno cercato di co-organizzare.
Cordialmente.
Dott. Ivan Ferlazzo
Assessore Comune di Lipari
Legambiente organizza "Il Volontariato di Protezione Civile"
1° Giornata formativa
IL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
Agira 8-9 Maggio 2010
Il tema della Protezione Civile ha assunto un’importanza fondamentale nella vita di ogni cittadino. Le competenze delle Amministrazioni Locali, a cominciare dal ruolo del Sindaco, unite alla sensibilità e alla disponibilità del mondo del Volontariato, costituiscono un patrimonio prezioso per la nostra società.
Argomenti previsti
Sabato: ore 10.30 – ore 13.00
Modulo 1 - Il volontariato di Protezione Civile
Cosa è la Protezione Civile
Il volontariato nella normativa nazionale e regionale
Le Associazioni di P. C. in Sicilia
Sabato: Ore 14.30 – 18.30
Modulo 2 - L'organizzazione dell’associazione di p.c.
Assicurazione del volontario
Responsabilità civile e penale
Attivazione volontari e rimborso ai datori di lavoro (artt. 9 - 10 DPR 194/2001)
Domenica: ore 09.00 – 11.00
Modulo 3 - Rischi naturali e antropici
Definizione di rischio e scenari di rischio
I rischi del territorio
Concetti generali di rischio
Testimonianze
Domenica: ore 11.00 – 13.00
Modulo 4 – Esercitazione
Per maggiori dettagli, contattare:
Maria Zammito - Legambiente Sicilia - Via Tripoli, 3 - Palermo
Tel.091.301663 cell.329.5930963 - Fax.091.6264139
regionale@legambientesicilia.com
www.legambintesicilia.com
IL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
Agira 8-9 Maggio 2010
Il tema della Protezione Civile ha assunto un’importanza fondamentale nella vita di ogni cittadino. Le competenze delle Amministrazioni Locali, a cominciare dal ruolo del Sindaco, unite alla sensibilità e alla disponibilità del mondo del Volontariato, costituiscono un patrimonio prezioso per la nostra società.
Argomenti previsti
Sabato: ore 10.30 – ore 13.00
Modulo 1 - Il volontariato di Protezione Civile
Cosa è la Protezione Civile
Il volontariato nella normativa nazionale e regionale
Le Associazioni di P. C. in Sicilia
Sabato: Ore 14.30 – 18.30
Modulo 2 - L'organizzazione dell’associazione di p.c.
Assicurazione del volontario
Responsabilità civile e penale
Attivazione volontari e rimborso ai datori di lavoro (artt. 9 - 10 DPR 194/2001)
Domenica: ore 09.00 – 11.00
Modulo 3 - Rischi naturali e antropici
Definizione di rischio e scenari di rischio
I rischi del territorio
Concetti generali di rischio
Testimonianze
Domenica: ore 11.00 – 13.00
Modulo 4 – Esercitazione
Per maggiori dettagli, contattare:
Maria Zammito - Legambiente Sicilia - Via Tripoli, 3 - Palermo
Tel.091.301663 cell.329.5930963 - Fax.091.6264139
regionale@legambientesicilia.com
www.legambintesicilia.com
martedì 20 aprile 2010
Parco. Il consiglio diffida il sindaco dal rendere pareri e, ribadendo di non essere stato coinvolto, rivendica la sua competenza in materia
E' sceso il sipario sul consiglio comunale di Lipari celebratosi oggi. Sipario con il "botto finale" se si considera che il civico consesso liparese, con una delibera approvata da otto consiglieri comunali (Megna, Fonti, Paino, Longo, D'Alia, Sabatini, Biviano e Centorrino) (contraria Corda), ha diffidato il sindaco di Lipari a rendere pareri sul parco delle Eolie, ribadito il mancato coinvolgimento dello stesso civico consesso da parte dell'amministrazione e rivendicata la competenza in materia.
Vi proponiamo il testo, così come predisposto e votato:
IL CONSIGLIO COMUNALE
-dato atto che in merito all’iter per l’istituzione del Parco, il Consiglio Comunale fino ad oggi non era stato informato dal Sindaco in ordine all’attività intrapresa di cui è venuto a conoscenza a posteriori e solo tramite organi di stampa, né è stato coinvolto nelle scelte e nei pareri espressi dal Sindaco;
-che al fine di giungere a scelte condivise che tengano conto anche delle istanze della comunità Eoliana, così come auspicato dal Sig. Ministro dell’Ambiente e dal Sig. Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, il Consiglio Comunale ha chiesto una interlocuzione con i predetti organi;
-Ritenuto che la competenza a rendere pareri, qualora richiesti al Comune, è di esclusiva pertinenza del Consiglio Comunale, così come previsto dal vigente Regolamento degli Enti Locali nella Regione Siciliana;
DELIBERA
a)di dare atto di non potere compiutamente valutare la proposta di perimetrazione del parco presentata dal Sindaco nonché valutare la correttezza e l’efficacia dell’azione svolta dall’Amministrazione Comunale in merito all’istituendo Parco nazionale delle Isole Eolie, data la mancanza di documenti allegati relativi ai contenuti delle numerose riunioni tenutesi presso il Ministero dell’Ambiente e presso l’Assessorato regionale al territorio e Ambiente.
b)Di incaricare l’Amministrazione Comunale di integrare i fascicoli della proposte relative al Parco, sottoposte alle valutazioni del Consiglio Comunale, con tutta la documentazione pervenuta con ogni modalità al Comune di Lipari, comprese eventuali cartografie ottenute e copia dei verbali delle riunioni tenutesi presso il Ministero dell’Ambiente e presso l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, di richiederli se non disponibili;
c)Di incaricare i competenti funzionari a redigere apposita relazione contenente tutte le notizie e le informazioni acquisite, nelle varie sedi istituzionali sull’argomento, a garanzia della fruizione del diritto di accesso, entro la data prevista di aggiornamento dei lavori del’odierna seduta del Consiglio Comunale.
d)Diffidare il Sindaco dal rendere pareri sulla istituzione del Parco Nazionale, che attengono alla competenza del Consiglio Comunale, unico organo collegiale dell’Ente, competente in materia, in assenza di specifico indirizzo del Civico Consesso.
e)Di invitare il Sig. Sindaco a garantire necessario supporto ai lavori del Consiglio Comunale e a quelli della Commissione Consiliare per adempiere a tale compito;
f)Di rinnovare le richieste avanzate dal Signor Presidente del Consiglio Comunale, al Sig. Ministro dell’Ambiente ed al Sig. Assessore regionale del Territorio e Ambiente, al fine di favorire la reale partecipazione della comunità Eoliana per giungere a scelte consapevoli e condivise, così come peraltro auspicato dal Sig. Ministro e dall’Assessore Regionale, con note prot. n. 10021 del 18/03/2010 e prot. n. 12659 del 15/04/2010, che si allegano al presente deliberato.
g)Di incaricare il Sig. Sindaco a dare immediata e concreta esecuzione al presente deliberato trasmettendo copia al Sig. Ministro dell’Ambiente e al Sig. Presidente della Regione, al Sig. Assessore Regionale e al Sig. Presidente della Provincia Regionale di Messina
Vi proponiamo il testo, così come predisposto e votato:
IL CONSIGLIO COMUNALE
-dato atto che in merito all’iter per l’istituzione del Parco, il Consiglio Comunale fino ad oggi non era stato informato dal Sindaco in ordine all’attività intrapresa di cui è venuto a conoscenza a posteriori e solo tramite organi di stampa, né è stato coinvolto nelle scelte e nei pareri espressi dal Sindaco;
-che al fine di giungere a scelte condivise che tengano conto anche delle istanze della comunità Eoliana, così come auspicato dal Sig. Ministro dell’Ambiente e dal Sig. Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, il Consiglio Comunale ha chiesto una interlocuzione con i predetti organi;
-Ritenuto che la competenza a rendere pareri, qualora richiesti al Comune, è di esclusiva pertinenza del Consiglio Comunale, così come previsto dal vigente Regolamento degli Enti Locali nella Regione Siciliana;
DELIBERA
a)di dare atto di non potere compiutamente valutare la proposta di perimetrazione del parco presentata dal Sindaco nonché valutare la correttezza e l’efficacia dell’azione svolta dall’Amministrazione Comunale in merito all’istituendo Parco nazionale delle Isole Eolie, data la mancanza di documenti allegati relativi ai contenuti delle numerose riunioni tenutesi presso il Ministero dell’Ambiente e presso l’Assessorato regionale al territorio e Ambiente.
b)Di incaricare l’Amministrazione Comunale di integrare i fascicoli della proposte relative al Parco, sottoposte alle valutazioni del Consiglio Comunale, con tutta la documentazione pervenuta con ogni modalità al Comune di Lipari, comprese eventuali cartografie ottenute e copia dei verbali delle riunioni tenutesi presso il Ministero dell’Ambiente e presso l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, di richiederli se non disponibili;
c)Di incaricare i competenti funzionari a redigere apposita relazione contenente tutte le notizie e le informazioni acquisite, nelle varie sedi istituzionali sull’argomento, a garanzia della fruizione del diritto di accesso, entro la data prevista di aggiornamento dei lavori del’odierna seduta del Consiglio Comunale.
d)Diffidare il Sindaco dal rendere pareri sulla istituzione del Parco Nazionale, che attengono alla competenza del Consiglio Comunale, unico organo collegiale dell’Ente, competente in materia, in assenza di specifico indirizzo del Civico Consesso.
e)Di invitare il Sig. Sindaco a garantire necessario supporto ai lavori del Consiglio Comunale e a quelli della Commissione Consiliare per adempiere a tale compito;
f)Di rinnovare le richieste avanzate dal Signor Presidente del Consiglio Comunale, al Sig. Ministro dell’Ambiente ed al Sig. Assessore regionale del Territorio e Ambiente, al fine di favorire la reale partecipazione della comunità Eoliana per giungere a scelte consapevoli e condivise, così come peraltro auspicato dal Sig. Ministro e dall’Assessore Regionale, con note prot. n. 10021 del 18/03/2010 e prot. n. 12659 del 15/04/2010, che si allegano al presente deliberato.
g)Di incaricare il Sig. Sindaco a dare immediata e concreta esecuzione al presente deliberato trasmettendo copia al Sig. Ministro dell’Ambiente e al Sig. Presidente della Regione, al Sig. Assessore Regionale e al Sig. Presidente della Provincia Regionale di Messina
Lettere al direttore. "No ai parchi nelle isole Eolie! Ci vogliono fare vedere la luna nel pozzo!" . Ci scrive Ruben Piemonte
Riceviamo da Ruben Piemonte e pubblichiamo:
Egr. direttore ecco una opinione relativa al parco nelle isole Eolie.
NO ai parchi nelle isole Eolie.
Sentire parlare di parchi nelle nostre isole, soprattutto sapendo che a farlo sono quei politicanti che ben conosciamo, dovrebbe far suonare le campane di allarme nella testa di ogni Eoliano, come quelle che suonarono sulla civita quando le navi del Barbarossa assediavano l’abitato nel ‘500.
Infatti sempre di latrocinio e riduzione in schiavitù si tratta!
Non illudiamoci: in ballo non c’è la salvaguardia di queste splendide isole ma soltanto la volontà di accaparrarsele, acquistando dei diritti su di esse.
Sebbene in teoria potremmo essere tutti d’accordo su quanto scritto in questi spazi dall’amico Enzo Donato, relativamente ai vantaggi dell’istituzione del parco, ricordiamoci che la pratica è un’altra cosa, sfortunatamente!
Ci vogliono fare vedere la luna nel pozzo.
Non prendiamoci in giro…Se chi ci amministra non è capace di liberare dai detriti e mettere in sicurezza qualche km di strada come possiamo illuderci che sarà capace di gestire o controllare la gestione di una entità complessa come quella di un parco? Non abbiamo un telo che ci protegga dal sole e dalla pioggia mentre cerchiamo di imbarcarci sugli aliscafi passando su un rugginoso e malconcio pontile e ci aspettiamo di avere strumenti di protezione dell’ambiente?
Gli stessi che oggi non ci ascoltano quando vogliamo spiegazioni sui servizi essenziali carenti o mancanti, perché domani dovrebbero ascoltarci sulla gestione del parco?
Prima di meritare una riserva, marina, terrestre o di una qualunque combinazione delle due, dovremmo dimostrare di essere capaci di gestire la quotidianità, gli ordinari bisogni dell’isola, cosa che evidentemente non riusciamo a fare.
Persino Ustica nata sotto i migliori auspici, che doveva essere il fiore all’occhiello delle riserve italiane, è stata commissariata e affidata alla gestione della Capitaneria di Porto per un lungo periodo di tempo.
Sarebbe da stupidi guardare alla meta senza valutare il cammino necessario per raggiungerla: non siamo in grado di far nascere e poi di far crescere una “creatura” delicata come una riserva, almeno non con la attuale classe dirigente.
A Pantelleria, sono nati comitati di opposizione al nascituro parco , che anche attraverso la testimonianza di persone provenienti da zone dove il regime di protezione è già stato avviato, aiutano i cittadini a capire che non è tutto oro quello che luccica…dovremmo prendere esempio.
Sul mensile NAUTICA di qualche tempo fa si legge:
Noi non contestiamo i parchi, anzi, vorremmo che ce ne fossero ma non troppi e ben studiati e attrezzati, sull'esempio francese e spagnolo. In tal modo tali zone diventerebbero il miglior richiamo per la nautica da diporto. Ciò che non possiamo accettare è che la nautica, addirittura anche quella a vela, sia off-limits, mentre, sicuramente già da quest'estate, vedremo sfrecciare avanti e indietro barconi turistici dei parchi o delle società da essi autorizzate che staccando costosi biglietti d'ingresso, sfrutteranno a fini privatistici un bene pubblico. Invece, per veder installate le boe d'ormeggio previste dai decreti dovremo certamente aspettare alcuni anni. ……..
Quindi, sotto accusa è il modo e non la sostanza. I parchi devono essere fatti in modo scientifico, con fondi impiegati nel loro miglioramento e non per speculazione economico-politica. E particolarmente le decisioni che li riguardano non devono essere cervellotiche o opportunistiche, ma ispirate soltanto alle risultanze di indagini preventive e successive sperimentazioni, che diano la prova della bontà delle scelte.
Magari finirà che per andare a fare il bagno a porticello, o ai faraglioni dovremo pagare un ticket, o andare con una di quelle barche autorizzate, che magari ci farà il prezzo residente. Nessuno, oggi, tra quelli che decantano i vantaggi del parco e dei posti di lavoro che esso porterebbe( da distribuire col solito sistema?), ha la credibilità per garantire ciò che sarà o che non sarà, quali diritti degli isolani saranno difesi e quali svenduti per denaro.
Speriamo di rinsavire.
Saluti
Ruben Piemonte
Egr. direttore ecco una opinione relativa al parco nelle isole Eolie.
NO ai parchi nelle isole Eolie.
Sentire parlare di parchi nelle nostre isole, soprattutto sapendo che a farlo sono quei politicanti che ben conosciamo, dovrebbe far suonare le campane di allarme nella testa di ogni Eoliano, come quelle che suonarono sulla civita quando le navi del Barbarossa assediavano l’abitato nel ‘500.
Infatti sempre di latrocinio e riduzione in schiavitù si tratta!
Non illudiamoci: in ballo non c’è la salvaguardia di queste splendide isole ma soltanto la volontà di accaparrarsele, acquistando dei diritti su di esse.
Sebbene in teoria potremmo essere tutti d’accordo su quanto scritto in questi spazi dall’amico Enzo Donato, relativamente ai vantaggi dell’istituzione del parco, ricordiamoci che la pratica è un’altra cosa, sfortunatamente!
Ci vogliono fare vedere la luna nel pozzo.
Non prendiamoci in giro…Se chi ci amministra non è capace di liberare dai detriti e mettere in sicurezza qualche km di strada come possiamo illuderci che sarà capace di gestire o controllare la gestione di una entità complessa come quella di un parco? Non abbiamo un telo che ci protegga dal sole e dalla pioggia mentre cerchiamo di imbarcarci sugli aliscafi passando su un rugginoso e malconcio pontile e ci aspettiamo di avere strumenti di protezione dell’ambiente?
Gli stessi che oggi non ci ascoltano quando vogliamo spiegazioni sui servizi essenziali carenti o mancanti, perché domani dovrebbero ascoltarci sulla gestione del parco?
Prima di meritare una riserva, marina, terrestre o di una qualunque combinazione delle due, dovremmo dimostrare di essere capaci di gestire la quotidianità, gli ordinari bisogni dell’isola, cosa che evidentemente non riusciamo a fare.
Persino Ustica nata sotto i migliori auspici, che doveva essere il fiore all’occhiello delle riserve italiane, è stata commissariata e affidata alla gestione della Capitaneria di Porto per un lungo periodo di tempo.
Sarebbe da stupidi guardare alla meta senza valutare il cammino necessario per raggiungerla: non siamo in grado di far nascere e poi di far crescere una “creatura” delicata come una riserva, almeno non con la attuale classe dirigente.
A Pantelleria, sono nati comitati di opposizione al nascituro parco , che anche attraverso la testimonianza di persone provenienti da zone dove il regime di protezione è già stato avviato, aiutano i cittadini a capire che non è tutto oro quello che luccica…dovremmo prendere esempio.
Sul mensile NAUTICA di qualche tempo fa si legge:
Noi non contestiamo i parchi, anzi, vorremmo che ce ne fossero ma non troppi e ben studiati e attrezzati, sull'esempio francese e spagnolo. In tal modo tali zone diventerebbero il miglior richiamo per la nautica da diporto. Ciò che non possiamo accettare è che la nautica, addirittura anche quella a vela, sia off-limits, mentre, sicuramente già da quest'estate, vedremo sfrecciare avanti e indietro barconi turistici dei parchi o delle società da essi autorizzate che staccando costosi biglietti d'ingresso, sfrutteranno a fini privatistici un bene pubblico. Invece, per veder installate le boe d'ormeggio previste dai decreti dovremo certamente aspettare alcuni anni. ……..
Quindi, sotto accusa è il modo e non la sostanza. I parchi devono essere fatti in modo scientifico, con fondi impiegati nel loro miglioramento e non per speculazione economico-politica. E particolarmente le decisioni che li riguardano non devono essere cervellotiche o opportunistiche, ma ispirate soltanto alle risultanze di indagini preventive e successive sperimentazioni, che diano la prova della bontà delle scelte.
Magari finirà che per andare a fare il bagno a porticello, o ai faraglioni dovremo pagare un ticket, o andare con una di quelle barche autorizzate, che magari ci farà il prezzo residente. Nessuno, oggi, tra quelli che decantano i vantaggi del parco e dei posti di lavoro che esso porterebbe( da distribuire col solito sistema?), ha la credibilità per garantire ciò che sarà o che non sarà, quali diritti degli isolani saranno difesi e quali svenduti per denaro.
Speriamo di rinsavire.
Saluti
Ruben Piemonte
Lettere al direttore. "Mi scuso a nome della popolazione eoliana, ma...per noi...non è una novità".
Riceviamo da Pietro di Grado una mail inviata ad Eolienews e che, comunque, è una lettera aperta al signor Lombardo, organizzatore di Eolieman.
La pubblichiamo integralmente, lasciando spazio come nostra consuetudine ad eventuali repliche.
Caro direttore,
scrivo a proposito della lettera di lamentele dell'organizzatore della manifestazione "EOLIEMAN".
Vorrei innanzitutto porgere le scuse della popolazione eoliana che non si riconosce nei modi organizzativi ed ospitali di codesta amministrazione(RINGRAZIANDO IDDIO ALLE EOLIE NON SIAM TUTTI COSI)!!!!
Caro Signor Lombardo, nella sua lettera lei non fa altro che scrivere ciò che noi alle Eolie subiamo ogni giorno,siamo una popolo abbandonato a noi stessi, dove tutto e' lecito e dove i diritti diventano favori,dove la programmazzione turistica non esiste,dove ognun politicante tira l'acqua al proprio mulino, dove ad andare avanti son solo gli amici deli amici e unico posto al mondo in cui gli amministratori scompaiono al posto di affrontare i problemi(IL BURUNDI FORSE E' MEGLIO DI NOI).
Lei ha avuto la fortuna-sfortuna di vedere solo LIPARI ma le posso garantire che le altre isole non sono messe meglio(SOLO SALINA CHE GUARDA CASO HA ALTRE AMMINISTRAZIONI);l'abbandono e' totale e solo la forza di volonta e il carattere forte che da sempre contraddistingue noi discendenti del DIO eolo da la forza di sopravvivere ed andare avanti a queste splendide isole......
Nel suo caso la cosa piu' grave e' quella che il nostro sindaco le dica che noi eoliani non siam propensi ad ospitare queste manifestazioni..........NOI...CHE VIVIAMO DI TURISMO.....NOI CHE CHE DA SEMPRE CI SIAMO CONTRADDISTINTI PER OSPITALITA'.......QUESTA COSA E' GRAVISSIMA ED UMILIANTE !!!!!
Come a dire che siamO un branco di pecorelle ignoranti......
Si figuri signor Lombardo che noi qui, tra un pò, non avremo piu' neanche le navi per spostarci e forse neanche l'ospedale......e sa chi combatte per far si che questo non accada???? Solo noi cittadini comuni......
Io come molti altri miei compaesani abbiam capito l'alto livello della manifastazione sia a livello sportivo che a livello turistico e quindi le chiediamo che se mai Lei abbia voglia di tornare ad organizzare qualcosa nelle nostre spendide isole contatti noi cittadini direttamente e le garantiremo che tutto andra' meglio.....
Ci son molte associazioni di giovani e meno giovani pronte ad impegnarsi per il futuro di queste isole........E LE GARANTIAMO CHE NESSUNO SPEGNERA' IL CELLULARE!!!
ANCORA SCUSE SIGNOR LOMBARDO!
PIETRO DI GRADO(un eoliano innamorato della propria terra)
La pubblichiamo integralmente, lasciando spazio come nostra consuetudine ad eventuali repliche.
Caro direttore,
scrivo a proposito della lettera di lamentele dell'organizzatore della manifestazione "EOLIEMAN".
Vorrei innanzitutto porgere le scuse della popolazione eoliana che non si riconosce nei modi organizzativi ed ospitali di codesta amministrazione(RINGRAZIANDO IDDIO ALLE EOLIE NON SIAM TUTTI COSI)!!!!
Caro Signor Lombardo, nella sua lettera lei non fa altro che scrivere ciò che noi alle Eolie subiamo ogni giorno,siamo una popolo abbandonato a noi stessi, dove tutto e' lecito e dove i diritti diventano favori,dove la programmazzione turistica non esiste,dove ognun politicante tira l'acqua al proprio mulino, dove ad andare avanti son solo gli amici deli amici e unico posto al mondo in cui gli amministratori scompaiono al posto di affrontare i problemi(IL BURUNDI FORSE E' MEGLIO DI NOI).
Lei ha avuto la fortuna-sfortuna di vedere solo LIPARI ma le posso garantire che le altre isole non sono messe meglio(SOLO SALINA CHE GUARDA CASO HA ALTRE AMMINISTRAZIONI);l'abbandono e' totale e solo la forza di volonta e il carattere forte che da sempre contraddistingue noi discendenti del DIO eolo da la forza di sopravvivere ed andare avanti a queste splendide isole......
Nel suo caso la cosa piu' grave e' quella che il nostro sindaco le dica che noi eoliani non siam propensi ad ospitare queste manifestazioni..........NOI...CHE VIVIAMO DI TURISMO.....NOI CHE CHE DA SEMPRE CI SIAMO CONTRADDISTINTI PER OSPITALITA'.......QUESTA COSA E' GRAVISSIMA ED UMILIANTE !!!!!
Come a dire che siamO un branco di pecorelle ignoranti......
Si figuri signor Lombardo che noi qui, tra un pò, non avremo piu' neanche le navi per spostarci e forse neanche l'ospedale......e sa chi combatte per far si che questo non accada???? Solo noi cittadini comuni......
Io come molti altri miei compaesani abbiam capito l'alto livello della manifastazione sia a livello sportivo che a livello turistico e quindi le chiediamo che se mai Lei abbia voglia di tornare ad organizzare qualcosa nelle nostre spendide isole contatti noi cittadini direttamente e le garantiremo che tutto andra' meglio.....
Ci son molte associazioni di giovani e meno giovani pronte ad impegnarsi per il futuro di queste isole........E LE GARANTIAMO CHE NESSUNO SPEGNERA' IL CELLULARE!!!
ANCORA SCUSE SIGNOR LOMBARDO!
PIETRO DI GRADO(un eoliano innamorato della propria terra)
118 in tutte le Eolie. Soluzione per le emergenze. Intervista al dott. Paino
Il dott. Mario Paino si è fatto promotore oggi in consiglio comunale a Lipari di una proposta relativa all'emergenza sanitaria in tutte le isole Eolie. Con Paino, per l'appunto, abbiamo parlato di questa proposta che ha incontrato il favore di tutto il civico consesso liparese.
L'INTERVISTA
L'INTERVISTA
Turismo sportivo. Eolie lontane "anni luce". Ci scrive il presidente della Ludica Lipari
Riceviamo dal presidente della Ludica Lipari, Peppe Cirino e pubblichiamo:
Lungi da me, il volere polemizzare sull’evento definito Eolianman svoltosi a Lipari nei giorni scorsi. Non avendo una piena conoscenza della manifestazione e dello svolgimento delle sue fasi organizzative, voglio sorvolare sull’aspetto colpe e responsabilità.
Da eoliano, sento però l’esigenza di scusarmi con i partecipanti , accompagnatori ed organizzatori , se da parte della gente comune, non hanno ricevuto una buona accoglienza ed il giusto sostegno.
Da sportivo, che ha avuto modo di partecipare a prestigiosi eventi in Italia ed all’estero , e dal basso della mia esperienza, mi rendo conto che le Eolie sono lontani anni luce, dal cosi detto “turismo sportivo”.
Apprezzo le dichiarazioni del presidente della federalberghi e la disponibilità ed apertura data al mondo sportivo, e da presidente si un’associazione che fa dello sport il suo punto di forza non posso che prendere atto e dare merito. Osservando la manifestazione podistica che ogni anno si svolge nelle Eolie nel mese di settembre , ed altre manifestazioni portate avanti da associazioni locali , ritengo che il problema principale sia da ricercare (e nessuno me ne voglia) nell’ignoranza, nell’inciviltà e nell’apatia:
Nell’ignoranza, per la mancanza di conoscenza e di informazione, su come certe manifestazioni vadano organizzate e svolte, coinvolgendo le associazioni nelle loro varie forme, ma soprattutto sensibilizzando e stimolando la gente comune;
Nell’inciviltà, perché è assurdo che agli albori del terzo millennio, esistano ancora soggetti talmente stupidi da non rispettare le regole del vivere civile. Per fare un esempio gente che attraversa la strada con atteggiamento prepotente mettendo a rischio la propria incolumità e quella dei partecipanti (sempre per fare un esempio) ad una gara podistica. O gente che con la propria auto o il proprio motociclo in barba a qualsiasi divieto arreca intralcio e pericolo, sfoggiando orgoglioso il proprio PASS DA INVALIDO (con tutto il rispetto per le persone veramente disabili e sofferenti), ecc...ecc…ecc…;
Nell’apatia , perché il tutto si svolge nella più totale indifferenza e disinteresse, per la serie “l’acqua ni vagna e u ventu ni sciuga”.
Sconfiggendo queste tre piaghe ritengo si potrà parlare di turismo sportivo, che spesso è DESTAGIONALIZZAZIONE DEL TURISMO o meglio lavorare non solo per tre mesi l’anno.
Per il futuro, anche se può sembrare un controsenso (avendo parlato solo di aspetti negativi) sono fiducioso che qualcosa di bello si potrà fare, ma bisogna prima raggiungere un importante traguardo…”CRESCERE TUTTI IN SIEME ED IN TUTTI I SENSI”.
Scusandomi ancora con tutti.
Porgo cordiali saluti.
Giuseppe Cirino
Lungi da me, il volere polemizzare sull’evento definito Eolianman svoltosi a Lipari nei giorni scorsi. Non avendo una piena conoscenza della manifestazione e dello svolgimento delle sue fasi organizzative, voglio sorvolare sull’aspetto colpe e responsabilità.
Da eoliano, sento però l’esigenza di scusarmi con i partecipanti , accompagnatori ed organizzatori , se da parte della gente comune, non hanno ricevuto una buona accoglienza ed il giusto sostegno.
Da sportivo, che ha avuto modo di partecipare a prestigiosi eventi in Italia ed all’estero , e dal basso della mia esperienza, mi rendo conto che le Eolie sono lontani anni luce, dal cosi detto “turismo sportivo”.
Apprezzo le dichiarazioni del presidente della federalberghi e la disponibilità ed apertura data al mondo sportivo, e da presidente si un’associazione che fa dello sport il suo punto di forza non posso che prendere atto e dare merito. Osservando la manifestazione podistica che ogni anno si svolge nelle Eolie nel mese di settembre , ed altre manifestazioni portate avanti da associazioni locali , ritengo che il problema principale sia da ricercare (e nessuno me ne voglia) nell’ignoranza, nell’inciviltà e nell’apatia:
Nell’ignoranza, per la mancanza di conoscenza e di informazione, su come certe manifestazioni vadano organizzate e svolte, coinvolgendo le associazioni nelle loro varie forme, ma soprattutto sensibilizzando e stimolando la gente comune;
Nell’inciviltà, perché è assurdo che agli albori del terzo millennio, esistano ancora soggetti talmente stupidi da non rispettare le regole del vivere civile. Per fare un esempio gente che attraversa la strada con atteggiamento prepotente mettendo a rischio la propria incolumità e quella dei partecipanti (sempre per fare un esempio) ad una gara podistica. O gente che con la propria auto o il proprio motociclo in barba a qualsiasi divieto arreca intralcio e pericolo, sfoggiando orgoglioso il proprio PASS DA INVALIDO (con tutto il rispetto per le persone veramente disabili e sofferenti), ecc...ecc…ecc…;
Nell’apatia , perché il tutto si svolge nella più totale indifferenza e disinteresse, per la serie “l’acqua ni vagna e u ventu ni sciuga”.
Sconfiggendo queste tre piaghe ritengo si potrà parlare di turismo sportivo, che spesso è DESTAGIONALIZZAZIONE DEL TURISMO o meglio lavorare non solo per tre mesi l’anno.
Per il futuro, anche se può sembrare un controsenso (avendo parlato solo di aspetti negativi) sono fiducioso che qualcosa di bello si potrà fare, ma bisogna prima raggiungere un importante traguardo…”CRESCERE TUTTI IN SIEME ED IN TUTTI I SENSI”.
Scusandomi ancora con tutti.
Porgo cordiali saluti.
Giuseppe Cirino
Parco delle Eolie. "Siamo contrari al parco. Si sapeva tutto". L'intervista al consigliere Fonti
Dopo l'intervento di oggi in consiglio comunale il consigliere Fonti (Il Faro) ribadisce la sua posizione sul parco delle Eolie "Siamo contrari" e pone l'accento su possibili interessi di parte.
L'INTERVISTA:
L'INTERVISTA:
PDL Eolie. La "costituzione" non "accettata". L'intervista al consigliere Corda
Il consigliere Rosaria Corda (ex AN) ha annunciato stamani nel corso del consiglio comunale la costituzione del gruppo consiliare del PDL Eolie. Costituzione respinta dalla Presidenza poichè non rientrerebbe in quanto previsto dal regolamento del civico consesso liparese.
Citiamo l'articolo chiamato in causa per la non accettazione
Art. 17
punto 3) ciascun gruppo può essere composto da almeno tre consiglieri
punto 4)Un gruppo può essere composto anche da due consiglieri o da un solo consigliere, purchè questi siano gli unici o l'unico rappresentante di una lista che ha ottenuto due o un solo seggio.
punto 5)I consiglieri che non possono costituire un gruppo o che abbiano dichiarato di non volere appartenere al gruppo di elezione formano il gruppo misto.Ma ascoltiamo l'intervista rilasciataci dal consigliere Corda. Per la cronaca, come già riportato nell'articolo che narra del consiglio di oggi, al PDL Eolie ha aderito anche l'assessore Massimo D'Auria. Anch'egli ex AN.
Citiamo l'articolo chiamato in causa per la non accettazione
Art. 17
punto 3) ciascun gruppo può essere composto da almeno tre consiglieri
punto 4)Un gruppo può essere composto anche da due consiglieri o da un solo consigliere, purchè questi siano gli unici o l'unico rappresentante di una lista che ha ottenuto due o un solo seggio.
punto 5)I consiglieri che non possono costituire un gruppo o che abbiano dichiarato di non volere appartenere al gruppo di elezione formano il gruppo misto.Ma ascoltiamo l'intervista rilasciataci dal consigliere Corda. Per la cronaca, come già riportato nell'articolo che narra del consiglio di oggi, al PDL Eolie ha aderito anche l'assessore Massimo D'Auria. Anch'egli ex AN.
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