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mercoledì 21 aprile 2010

Lipari: Porticello, il silenzio di Ricevuto e una nuova nota del CASTA

Questa la lettera che il C.A.S.T.A. (Comitato Apartitico Salvaguardia Territorio Acquacalda e-mail casta08@alice.it http://comitatocasta.blogspot.com ) ha inviato a
Al Presidente della Provincia Regionale, a S.E. il Prefetto e al Sindaco di Lipari:
Sono trascorsi ormai oltre 50 giorni senza che lei, Sig. Presidente, abbia ritenuto degna di risposta la nostra lettera del 12 febbraio 2010.
Nel nostro appello, inviatole in doppia busta, a mezzo raccomandata A.R., alla sua personale attenzione, le si chiedeva, ancora una volta, di intervenire con immediatezza e concretezza sul problema della sicurezza della viabilità relativamente alle strade Provinciali 179bis e 180 nella zona Porticello-Acquacalda-Quattropani.
Purtroppo, more solito, assoluto silenzio, snervante inerzia, umiliante indifferenza ed un vergognoso e dannoso nulla, nulla, nulla di fatto.
Tant’è che il giorno 30 marzo un giovane abitante di Lipari ci stava rimettendo la pelle andandosi a schiantare con il suo scooter contro quello pseudo segnale stradale posto indecentemente sulla carreggiata ( e questo fa il paio con l'incidente mortale del 22.ott. 2009)
Crediamo sia preciso dovere della sua Amministrazione vigilare sulla sicurezza delle strade di competenza provinciale, affinché i contribuenti non debbano rischiare l'osso del collo e l'integrità dei mezzi di locomozione ogni qualvolta le percorrono. E le nostre strade sono dei veri percorsi di guerra!
In particolare voglia finalmente comunicare, Sig. Presidente, in maniera chiara, inequivocabile, in rispetto alle vigenti leggi della Repubblica Italiana, se il noto tratto di strada della 180, zona Porticello, inondato dalla valanga di detriti pomiciferi sin dal 4 ottobre 2009, è percorribile oppure deve essere interdetto al traffico.
Se è da considerarsi transitabile, sarebbe ora che si rimuovessero quegli incomprensibili, incivili, subdoli segnali ed ostacoli che troneggiano beffardamente da oltre 6 mesi, e si rimettesse in sicurezza la strada.
Diversamente, si abbia il coraggio e la coerenza di chiudere il tratto stradale, assumendosene finalmente tutte le conseguenti responsabilità e dire quali sono i percorsi alternativi in sicurezza.
Attendiamo doverosa risposta.
Distinti saluti.
Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A