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martedì 20 aprile 2010

Lettere al direttore. "No ai parchi nelle isole Eolie! Ci vogliono fare vedere la luna nel pozzo!" . Ci scrive Ruben Piemonte

Riceviamo da Ruben Piemonte e pubblichiamo:
Egr. direttore ecco una opinione relativa al parco nelle isole Eolie.
NO ai parchi nelle isole Eolie.
Sentire parlare di parchi nelle nostre isole, soprattutto sapendo che a farlo sono quei politicanti che ben conosciamo, dovrebbe far suonare le campane di allarme nella testa di ogni Eoliano, come quelle che suonarono sulla civita quando le navi del Barbarossa assediavano l’abitato nel ‘500.
Infatti sempre di latrocinio e riduzione in schiavitù si tratta!
Non illudiamoci: in ballo non c’è la salvaguardia di queste splendide isole ma soltanto la volontà di accaparrarsele, acquistando dei diritti su di esse.
Sebbene in teoria potremmo essere tutti d’accordo su quanto scritto in questi spazi dall’amico Enzo Donato, relativamente ai vantaggi dell’istituzione del parco, ricordiamoci che la pratica è un’altra cosa, sfortunatamente!
Ci vogliono fare vedere la luna nel pozzo.
Non prendiamoci in giro…Se chi ci amministra non è capace di liberare dai detriti e mettere in sicurezza qualche km di strada come possiamo illuderci che sarà capace di gestire o controllare la gestione di una entità complessa come quella di un parco? Non abbiamo un telo che ci protegga dal sole e dalla pioggia mentre cerchiamo di imbarcarci sugli aliscafi passando su un rugginoso e malconcio pontile e ci aspettiamo di avere strumenti di protezione dell’ambiente?
Gli stessi che oggi non ci ascoltano quando vogliamo spiegazioni sui servizi essenziali carenti o mancanti, perché domani dovrebbero ascoltarci sulla gestione del parco?
Prima di meritare una riserva, marina, terrestre o di una qualunque combinazione delle due, dovremmo dimostrare di essere capaci di gestire la quotidianità, gli ordinari bisogni dell’isola, cosa che evidentemente non riusciamo a fare.
Persino Ustica nata sotto i migliori auspici, che doveva essere il fiore all’occhiello delle riserve italiane, è stata commissariata e affidata alla gestione della Capitaneria di Porto per un lungo periodo di tempo.
Sarebbe da stupidi guardare alla meta senza valutare il cammino necessario per raggiungerla: non siamo in grado di far nascere e poi di far crescere una “creatura” delicata come una riserva, almeno non con la attuale classe dirigente.
A Pantelleria, sono nati comitati di opposizione al nascituro parco , che anche attraverso la testimonianza di persone provenienti da zone dove il regime di protezione è già stato avviato, aiutano i cittadini a capire che non è tutto oro quello che luccica…dovremmo prendere esempio.
Sul mensile NAUTICA di qualche tempo fa si legge:
Noi non contestiamo i parchi, anzi, vorremmo che ce ne fossero ma non troppi e ben studiati e attrezzati, sull'esempio francese e spagnolo. In tal modo tali zone diventerebbero il miglior richiamo per la nautica da diporto. Ciò che non possiamo accettare è che la nautica, addirittura anche quella a vela, sia off-limits, mentre, sicuramente già da quest'estate, vedremo sfrecciare avanti e indietro barconi turistici dei parchi o delle società da essi autorizzate che staccando costosi biglietti d'ingresso, sfrutteranno a fini privatistici un bene pubblico. Invece, per veder installate le boe d'ormeggio previste dai decreti dovremo certamente aspettare alcuni anni. ……..
Quindi, sotto accusa è il modo e non la sostanza. I parchi devono essere fatti in modo scientifico, con fondi impiegati nel loro miglioramento e non per speculazione economico-politica. E particolarmente le decisioni che li riguardano non devono essere cervellotiche o opportunistiche, ma ispirate soltanto alle risultanze di indagini preventive e successive sperimentazioni, che diano la prova della bontà delle scelte.
Magari finirà che per andare a fare il bagno a porticello, o ai faraglioni dovremo pagare un ticket, o andare con una di quelle barche autorizzate, che magari ci farà il prezzo residente. Nessuno, oggi, tra quelli che decantano i vantaggi del parco e dei posti di lavoro che esso porterebbe( da distribuire col solito sistema?), ha la credibilità per garantire ciò che sarà o che non sarà, quali diritti degli isolani saranno difesi e quali svenduti per denaro.
Speriamo di rinsavire.
Saluti
Ruben Piemonte