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mercoledì 21 aprile 2010

Finanziaria, da ridurre ancora centinaia di emendamenti

Il dibattito all'Ars non è neppure cominciato perché i documenti finanziari, sepolti da una montagna di emendamenti, giacciono ancora in commissione Bilancio. Per cui il presidente di turno, Camillo Oddo ha aggiornato la seduta a domani, con l'avvertenza che «se la commissione Bilancio avrà finito, bene, altrimenti lavoreremo su ciò che fino a quel momento sarà stato fatto». Il che vuol dire che la commissione tra oggi e domani mattina dovrà completare il lavoro. Altrimenti, considerato che bilancio e Finanziaria dovranno essere approvati entro il 30 aprile, domani pomeriggio l'Ars andrà avanti egualmente, discutendo, uno per uno, i 1200 emendamenti già depositati, su cui comunque ieri in una riunione ristretta si è già ipotizzata un'abbondante scrematura. L'Udc, stando almeno a quanto dichiarato dall'on. Nino Dina, componente della commissione Bilancio, cercherà di impedire l'approvazione di quegli emendamenti che potrebbero essere graditi dal Pd e, di conseguenza, indurre il partito di Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici a votare a favore della manovra finanziaria del governo. Il Pd, peraltro, preme perché il testo presentato dal governo sia profondamente modificato e vi siano inseriti, tra l'altro, il credito d'imposta sull'occupazione, l'abolizione degli enti pubblici ritenuti inutili, l'abolizione dell'addizionale Irpef per i cassaintegrati, la soppressione dei ticket sanitari applicati alle prestazioni diagnostiche per le fasce più deboli. Nel caso in cui tutte le richieste del Pd fossero accolte, però, dei 28 deputati del Pd, cinque, facenti capo a Bernardo Mattarella, difficilmente voterebbero a favore. Come il Pd, a chiedere una profonda modifica del testo della Finanziaria vi sono anche Confindustria-Sicilia, la Cgil, la Uil e la Cisl. Ieri i lealisti del Pdl hanno rese note le loro richieste, ovvero, gli emendamenti che dovrebbero essere inseriti nella Finanziaria. In particolare chiedono: contributi alle Università per investimenti immediati, riduzione dell'Irap in particolare sugli interessi passivi, Scuola superiore di eccellenza della Sicilia, interventi sulle passività onerose, credito di esercizio e enti previdenziali per il comparto agricolo e la previsione di un fondo presso la Crias per il ripianamento delle passività delle aziende artigiane. Inoltre, per gli Enti locali, gli interventi riguardano la viabilità della strade provinciali (in particolare quelle del comprensorio nebroideo alluvionato), i contributi ai teatri per gli investimenti e, infine, i fondi per gli oratori siciliani.