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mercoledì 10 marzo 2010
Eolie: Prima demolizione abusiva ad Alicudi. A Pianoconte la GDF sequestra quattro macchinette. A Filicudi tunisino in manette
Sempre in tema di cronaca a Lipari la Guardia di Finanza ha effettuato un blitz sin un locale della frazione di Pianoconte.
I militari hanno sottoposto a sequestro 4 apparecchi-videopoker, in relazione ad illeciti di natura amministrativa e penale. Contestate 8 mila euro di sanzioni.
Un cittadino tunisino è stato arrestato dai carabinieri per non avere ottemperato all’ordine di espulsione. Nel primo pomeriggio di ieri, nell’isola di Filicudi, i carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto il 35enne cittadino tunisino HAMDI Imed, poiché inottemperante al decreto di espulsione.
I militari dell’Arma, a seguito di alcuni controlli effettuati sui cittadini extracomunitari presenti sull’isola, hanno accertato che il cittadino tunisino, HAMDI Imed era destinatario di un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale, emesso dal Questore di Siracusa nel marzo del 2004.
Dopo le formalità di rito il cittadino extracomunitario, su disposizione dell’A.G. è stato posto in regime di arresti domiciliari.
Strade abbandonate..pioggia di risarcimento danni verso il comune. Il consigliere Biviano interroga il sindaco di Lipari
Egr. sig. Sindaco,
mi dispiace dover prendere atto ogni giorno del verificarsi di sinistri stradali per la scarsa manutenzione delle nostre strade. Le assicuro che tra le tante lamentele raccolte nella qualità di consigliere comunale quella “dei fossi” ha il triste primato di essere puntualmente reiterata.
Purtroppo, non posso dissentire da chi giustamente contesta lo stato di abbandono delle pubbliche vie, anzi devo ammettere l’inerzia dell’Ente nell’adoperarsi per la manutenzione.
Più volte il sottoscritto ha sottoposto alla Sua attenzione situazioni insidiose per gli utenti (vedi interrogazioni in merito alla Via Sparanello, Via Stradale Pianoconte, Via I. Conti, Via Marina Garibaldi…..) al fine di adottare le opportune cautele utili a scongiurare sinistri stradali. Tuttavia, la ormai consolidata prassi degli interventi di emergenza (che contraddistingue la Sua amministrazione) fa si che si proceda di volta in volta a “tappare i fossi”. Anche quando apparentemente ci si appresta ad effettuare un lifting generale delle nostre strade, come nel caso della via I. V. Conti, ben presto si scopre che gli interventi sono di facciata e non idonei a scongiurare il verificarsi di pericoli. In tal senso mi chiedo come mai nessuno ha vigilato nel corso dell’esecuzione dei lavori. Lo stesso asfalto, ultimamente, a detta di molti tecnici, è stato passato in un periodo non idoneo ad una perfetta aderenza al manto stradale, oltre ai criteri, alquanto discutibili, di scelta delle strade da asfaltare, a discapito di altre che necessitavano maggiormente.
Ieri, volutamente, ho effettuato un giro dell’isola e sono veramente sconcertato dello stato di abbandono delle nostre strade. Arrivato all’altezza degli stabilimenti delle ex cave di pomice mi sono ritrovato davanti una transenna riversata per terra e un “pilastrone” di cemento, fortunatamente procedevo a bassa velocità altrimenti, stante l’assenza di illuminazione, avrei sicuramente subito un incidente. Forse il Comune di Lipari e la Provincia Regionale di Messina dimenticano che vi sono indagini in corso da parte della magistratura anche per casi di morte proprio per la mancata manutenzione delle strade e per la posa irregolare della segnaletica stradale. Mi riferisco al caso del sinistro occorso al sig. Saltalamacchia Vincenzo, in località Acquacalda, se ben ricordo, lo scorso ottobre.
Per fonte certa, so che vengono inoltrate al Comune di Lipari numerose richieste di risarcimento danni per sinistri avvenuti sulle strade, riscontrati con l’indicazione di accertamenti sui luoghi compiuti dal Corpo di Polizia Municipale.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi si tratta di danni di poche centinaia di euro per il quale basterebbe che il Comune di Lipari si dotasse di assicurazione per garantire all’incolpevole utente della strada il risarcimento del danno patito.
Orbene, nel nostro Comune invece si è optato per una strada diversa, che danneggia chi ha subito il danno e sicuramente lo stesso Ente che subisce l’incremento del contenzioso giudiziario (con spese per i difensori) e rischia di dover affrontare condanne gravose nell’ipotesi di soccombenza. Infatti, il nostro Ente ha stipulato una polizza assicurativa con la compagnia Generali Assicurazioni, per l’importo annuo di circa € 50.000,00, tuttavia, con l’applicazione di una franchigia di € 2.000,00. In pratica, per i danni pari o inferiore ad € 2.000,00 risponde direttamente il Comune di Lipari, l’assicurazione opera esclusivamente per quelli di importo superiore agli € 2.000,00.
Ho sottoposto la questione a dei legali che mi hanno spiegato il meccanismo che applicano in casi in cui il danno è inferiore agli € 2.000,00. E’ necessario intentare sempre azione diretta nei confronti del Comune di Lipari con citazione davanti al Giudice di Pace. Naturalmente, il cittadino deve anticipare le spese per intentare l’azione giudiziaria, con tutti i rischi che comporta un giudizio e con i tempi lunghi (molto) della giustizia.
Alla luce di quanto sopra, non riesco a comprendere come mai deve sempre pagare il cittadino che subisce il danno e che deve attendere anni per ottenere il giusto risarcimento.
Inoltre, mi risulta che anche nei casi in cui la responsabilità del Comune emerge in modo netto non si opta mai per risoluzioni bonarie che eviterebbero, sicuramente, dispendiosi giudizi.
Basterebbe, Sindaco, intervenire prima di tutto per prevenire i sinistri stradali avendo cura di compiere i necessari interventi manutentivi e, successivamente, sarebbe giusto stipulare una polizza assicurativa che copra anche i danni inferiori ad euro 2000,00 e che abbia quale obiettivo quella di ristorare l’utente dal danno patito in tempi celeri.
Oltretutto, la interrogo per sapere:
Se tale procedura non comporta, di volta in volta, il generare di debiti fuori bilancio, visto che le suddette spese, derivanti dai sinistri stradali, non vengono mai previste nel Bilancio di Previsione.
Se è prevista nel nostro Comune la figura di un perito per accertare i sinistri in cui il risarcimento è imputato direttamente al nostro Comune.
Se esiste un ufficio per la concertazione dei suddetti sinistri, evitando, di fatto, che il cittadino sia ogni volta obbligato, anche nei casi in cui la responsabilità appare netta, ad intraprendere un'azione giudiziaria nei confronti del nostro Comune, con l'anticipazione di tutte le spese, con tutti i rischi che comporta un giudizio, con i tempi (molto) lunghi della giustizia e con un notevole incremento delle spese nel caso venga accertata la responsabilità del nostro Ente.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott. Giacomo Biviano)
EX PUMEX. FILCA CISL SCRIVE ALL´ASSESSORE AL LAVORO: DISPERATA PROTESTA E SCIOPERO DELLA FAME CONSEGUENZE DELLE PROMESSE NON MANTENUTE DALLA POLITICA
I segretari generali di Filca Cisl Sicilia Santino Barbera e della Filca messinese Giuseppe Famiano scrivono così all´assessore regionale al Lavoro, Politiche Sociali e Famiglia on. Nicola Leanza sulla vertenza che coinvolge i lavoratori della pomice di Lipari.
"Una condizione di precarietà che arriva da lontano - spiegano nella missiva - dalla decisione di chiudere la società in cui erano impegnati produttivamente per rispettare la direttiva per la salvaguardia paesaggistica delle Eolie imposta dall´Unesco dopo l´inserimento dell´arcipelago delle Eolie nella lista dei beni paesaggistici dell´umanità. Inserimento - lamentano i rappresentanti sindacali regionali e messinesi - che doveva portare a Lipari benessere e prosperità, con conseguente ricollocazione dei lavoratori interessati, ma che sinora ha portato solo disagi e miseria".
La Filca Cisl ricorda come per anni si è parlato della ricollocazione produttiva dei lavoratori in questione in altre attività e come alcuni partiti politici locali, regionali e nazionali ne abbiano fatto un cavallo di battaglia nelle loro corse elettorali. "Ma il risultato - affermano Barbera e Famiano - è sotto gli occhi di tutti: le promesse non sono state mantenute. E adesso, questi lavoratori con famiglia, tutti monoreddito e lontano dalla possibilità di ottenere il trattamento pensionistico, sono rimasti disperati e soli in questa battaglia. L´eclatante gesto dello sciopero della fame era rimasto l´unico modo per riportare l´attenzione sulla loro condizione, per rimettere al centro della discussione politica la loro prospettiva di un lavoro produttivo, più volte promesso da diversi interlocutori politici".
La Filca Cisl siciliana e messinese hanno chiesto all´Assessore Leanza un incontro urgente per affrontare la vertenza in maniera costruttiva e definitiva, trovando - attraverso l´istituzione di un tavolo specifico - la soluzione finalizzata al reinserimento occupazionale e soprattutto riporti serenità a tutti i lavoratori interessati e alle loro famiglie.
Lo Schiavo (S. Marina Salina) richiede tavolo tecnico all'Autorità portuale
IL TESTO:
Si apprende dai mezzi di stampa che è in atto, nell’ambito portuale di Milazzo, lo spostamento delle biglietterie navi ed aliscafi dalla cortina del porto alla via Tonnara, da realizzarsi entro l’estate.
Se ciò costituisce un vantaggio per le problematiche della città di Milazzo, così come dichiarato dal vice Sindaco Franco Cusumano, è indubbio che i disagi per chi quotidianamente viaggia da e per le Eolie aumenteranno. Infatti la nuova previsione delle biglietterie sulla via Tonnara, in luogo dell’attuale cortina del porto, comporterà enormi peripezie per i viaggiatori non muniti di auto al seguito, che dovranno recarsi alle Eolie. Tale situazione di disagio, addirittura, aumenterà nel momento in cui sarà realizzato e reso funzionale il nuovo pontile aliscafi nella banchina L. Rizzo: i passeggeri dovranno munirsi di biglietto in via Tonnara e recarsi poi a piedi agli imbarcaderi degli aliscafi, percorrendo quasi un chilometro a piedi.
Il traffico passeggeri e veicolare del porto di Milazzo oggi è indirizzato totalmente verso le Isole Eolie, per cui è necessario tenere conto nelle programmazioni e decisioni dell’ambito portuale di Milazzo, anche, e soprattutto, delle esigenze di tutti i viaggiatori diretti alle Isole( residenti, pendolari e turisti), come ad esempio la futura ubicazione delle biglietterie navi ed aliscafi.
A riguardo, lo scrivente sposa in pieno i contenuti della nota inviataLe dal Presidente di Federalberghi Eolie, Dr. Cristian Del Bono, qualche giorno addietro,con la quale si chiede l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto per superare alcune difficoltà che già oggi, chi è diretto alle Eolie deve affrontare.
Pertanto si chiede alla S.S. di voler considerare il coinvolgimento delle Amministrazioni Eoliane, all’interno del tavolo tecnico di confronto, prima di prendere decisioni che potrebbero compromettere la funzionalità stessa del porto di Milazzo per quanto concerne il trasporto passeggeri e automezzi diretti alle Eolie, e tutto ciò al fine di non arrecare ulteriori disagi ai pendolari, ai residenti e all’economia eoliana in generale, con scelte che svantaggino la nostra Comunità.
Certi di un Suo fattivo riscontro, si porgono cordiali saluti.
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
Santa Marina Salina. Lo Schiavo chiede la limitazione allo sbarco degli autoveicoli dal 1 luglio al 31 agosto
La Giunta Comunale di Santa Marina Salina con Deliberazione n. 10 dell’08/03/2010 ha approvato la “Richiesta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’emissione di un Decreto inteso a vietare e limitare lo sbarco di determinati autoveicoli nel Comune di Santa Marina Salina per l’estate 2010”.
“Il provvedimento si è reso necessario”, spiega il Sindaco Massimo Lo Schiavo, “per limitare lo sbarco nel periodo di maggiore affluenza dal 01 luglio al 31 agosto, di automezzi nel territorio di Santa Marina Salina, considerando che Salina in estate è l’unica isola in cui è ammesso lo sbarco illimitato, che crea non pochi problemi alla viabilità”. La limitazione allo sbarco, prevederà alcune deroghe, come ad esempio i veicoli dei residenti nei tre comuni isolani, quelli di coloro che sono iscritti nei ruoli comunali della TARSU per l’anno 2009, i veicoli per trasporto merci fino a 7.500 Kg, autoambulanze e carri funebri, autoveicoli per trasporti invalidi regolarmente muniti dell’apposito contrassegno e autoveicoli appartenenti a persone che dimostrino di essere in possesso di prenotazioni alberghiere o extra –alberghiere di almeno sette giorni.
Stromboli: Tre forti esplosioni. Dalla Protezione civile "Nessun rischio per la popolazione"
Lo riferisce la Protezione civile nazionale che sta monitorando attentamente il trabocco lavico fuoriuscito, probabilmente, dalla zona nord est verso la sciara del fuoco.
Il magma, osservato dalle apposite telecamere che sorvegliano il vulcano, "non ha raggiunto il mare", si sottolinea, ma si è fermato a circa 70 metri dalla zona dell'esplosione ed è rimasto "in quota".
Per la popolazione non ci sono pericoli. Sono in corso i rilievi tecnici e controlli più accurati da parte della protezione civile e dei tecnici Ingv.
"Eolianità e professionalità ci hanno permesso di tornare a casa". Lettera al direttore di alcuni eoliani tornati a casa grazie alla NGI
Caro direttore,
In un momento in cui nelle nostre isole si parla sempre più spesso di mancanza di eolianità e di professionalità ci sembra giusto e doverso sottolineare come, ancora una volta, oltre duecento eoliani "costretti " a bivaccare, per diverse ore, a Milazzo a causa delle "avverse condizioni meteo" segnalate nei cartelli esposti dalle biglietterie di Siremar e Ustica Lines, hanno potuto fare ritorno a casa ieri sera grazie all'impegno dell'imprenditore eoliano della NGI, Sergio La Cava, del comandante e dell'equipaggio di quella società".
Inizia così una lettera, firmata da otto cittadini che si trovavano a bordo del mezzo della NGI, inviata stamani alla nostra redazione.
"Mentre altri-continua la nota- preferiscono trincerarsi dietro un asfittico e generico bollettino meteo, riferito ad un ampio tratto di mare e non solo a quello che divide Milazzo da Lipari, la NGI "affronta", "tocca con mano" le condizioni reali del mare e quando è possibile (il 99% dei casi) riesce a portarci a casa, evitandoci disagi e costose permanenze.
Ma c'è di più. Ieri sera, proprio per venire incontro a tutti coloro che stanchi, infreddoliti ed affamati hanno stazionato a lungo nel porto di Milazzo, l'imprenditore della NGI ha fatto servire a bordo, a sue spese, un qualcosa che ci ristorasse (pizza).
Caro direttore,
per suffragare quanto da noi affermato può contattare i signori Lelio Finocchiaro, Gianfranco Grasso, Anna Vitagliano ed altri che insieme a noi hanno "goduto" di questi gesti di eolianità e professionalità. Non si tratta di piaggeria- concludono gli scriventi, ma solo di pura e santa verità, di constatazioni reali.
Seguono le otto firme
ENERGIA: SICILIA, SICUREZZA E CONVENIENZA NEL NUOVO PIANO
Le interviste al presidente Raffaele Lombardo, al capo di gabinetto dell'assessore all'Energia, Gandi Gallina, al commissario straordinario dell'Ircac, Antonio Carullo e al presidente di Confindustria Palermo, Nino Salerno.
Cliccare su play:
Lipari: Colto da malore uno dei tre ex Pumex in sciopero della fame
A PALERMO LE INIZIATIVE PER LA GIORNATA MONDIALE DEL RENE. CONVEGNO CON MEDICI, FILOSOFI ED ECONOMISTI SULLA QUALITA’ DELLA VITA
Filosofi, economisti e medici si daranno appuntamento oggi, mercoledì 10 marzo, nella sala magna di palazzo Chiaramonte Steri per il convegno "Sopravvivere non basta. Migliorare la qualità della vita" che vedrà la partecipazione del rettore dell'università Roberto Lagalla, del preside della facoltà di Medicina Adelfio Elio Cardinale, del direttore dell'Azienda ospedaliera-universitaria "Paolo Giaccone" Mario La Rocca, del direttore sanitario della stessa azienda Claudio Scaglione e del professore di nefrologia della facoltà di Medicina Maurizio Li Vecchi.
Al centro dei lavori i dati sull'impatto delle malattie renali in Sicilia, gli effetti della ricerca di base e della ricerca clinica sulla salute. Si discuterà anche dell'importanza della medicina preventiva per ridurre i costi della sanità.
Giovedì 11, in piazza Castelnuovo, dalle 10 alle 18, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, che posizionerà due tende, e con gli studenti della facoltà di Medicina, gratuitamente, sarà misurata la pressione arteriosa, sarà controllato il peso corporeo, saranno effettuati gli esami delle urine e consegnati i risultati con eventuali indicazioni.
La legge sul "piano casa" in Sicilia. I punti "cardine"
Sono ampliabili solo gli edifici ultimati entro il 31 dicembre 2009 e aventi una volumetria non superiore a 1000 metri cubi. Occorre che si tratti di edifici legittimamente costruiti, con esclusione, quindi, di immobili che hanno usufruito di condono edilizio, ed in regola con il titolo abitativo e con il pagamento delle tasse sugli immobili.
Al fine di favorire il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente e' possibile demolire e ricostruire edifici residenziali, ultimati entro il 31 dicembre 2009, anch'essi in regola con il titolo abitativo e con il pagamento delle tasse sugli immobili.
Gli interventi sono praticabili attraverso aumenti fino al 25 per cento del volume esistente, utilizzando tecniche costruttive di bioedilizia. Il limite e' incrementato del 10 per cento fino ad un ma ssimo del 35 per cento qualora siano adottate tecniche costruttive che utilizzano fonti di energie rinnovabili. E' inoltre possibile ricostruire il medesimo edificio su di un' area diversa, sempre all'interno della stessa area di proprieta', purche' la superficie originariamente occupata dal primo fabbricato demolito sia destinata a verde privato o a parcheggi a servizio dell'immobile. E' inoltre consentita la costruzione di uno o piu' piani interrati destinati a parcheggio, a condizione pero' della cessione gratuita al Comune di superfici destinate a verde pubblico anche attrezzato. Negli edifici diversi dall'abitazione sono consentiti interventi di ampliamento entro il limite del 15 per cento della superficie coperta, comunque non superiore a 400 metri quadri.
In tali fattispecie sono altresi' consentiti interventi di demolizione e ricostruzione con ampliamento del 25 per cento della superficie coperta. Il limite del 25 e' incrementabile del 10 per cento qualora siano utilizzate fonti di energia rinnovabile che consentano l'autonomia energetica dell'edificio. Da tale tipologia di interventi sono esclusi gli edifici alberghieri, turistico - ricettivi e commerciali, ed in ogni caso dovranno ricadere in aree classificate dagli strumenti urbanistici generali come zone industriali.
Le Eolie sulla Gazzetta del sud di oggi. Proteste eoliane sul porto a Milazzo, Diffida su Canneto e Condanne per decesso operaio Italpomice
Il giudice Roberto Gurini ha condannato Angelo Merenda (54 anni, legale rappresentante dell'azienda), Enrico Lo Monaco (40 anni, direttore dei lavori) e Michele Saltalamacchia (58 anni, sorvegliante) rispettivamente a 13, 11 mesi e 9 mesi di reclusione (pena sospesa), al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede. I tre stati difesi dagli avvocati Antonio Taviano Giuffrida, Gioacchino Sbacchi, Costantino Lo Monaco e Candido Bonaventura. I familiari del povero Bartolomeo Saltalamacchia (da tutti conosciuto come Lello) si sono costituiti parte civile attraverso gli avvocati Gaetano Orto, Luca Frontino e Walter Militi. L'uomo venne ritrovato morto, soffocato dal materiale pomicifero, dopo essere finito all'interno di un grosso bocchettone, sito in prossimità di un canalone lungo alcune decine di metri (detto canale di spolvero) che trasferiva la pomice(da una altezza di una quarantina di metri) sino al nastro trasportatore.
Dopo il ritrovamento del corpo scattarono le indagini dei carabinieri secondo le quali (così come riportato nel capo d'imputazione) l'uomo, in assenza di condizioni di sicurezza, si era posto all'interno del canale di spolvero, al di sotto della tela del vaglio della pomice, per battere la stessa tela con un martello, onde provocare la caduta della polvere pomicifera bloccatasi tra le maglie della griglia. Mentre eseguiva tale operazione Saltalamacchia perse l'equilibrio scivolando attraverso il canale sino al cosidetto fornello di scarico. Il destino beffardo, tra l'altro, volle che Bartolomeo Saltalamacchia perdesse la vita proprio in quello stabilimento dove, una ventina di anni prima, morì il padre.
Protezione civile, dopo gli annunci il Piano provinciale ancora non c'è
Era il 5 novembre del 2004, quando l'allora presidente della Provincia Salvatore Leonardi, con propria determina, individuava la società Ast Sistemi Spa per l'affidamento di compiti di collaborazione e consulenza tecnica scientifica per la redazione del "Piano provinciale generale di Protezione civile" e la gestione delle attività connesse. Il tutto per un importo complessivo annuo di centomila euro (trovante capienza nel Peg 2004). Determina che trovò riscontro in un'altra successiva di provenienza dirigenziale, datata 10 novembre dello stesso anno, attraverso la quale veniva approvato lo "schema del foglio patti e condizioni" che implicava l'affidamento all'Ast Sistemi e al contempo impegnava la somma di centoventimila euro, proveniente da due voci del Bilancio 2004. «La convenzione con l'Ast – spiega Rao – con scadenza 31 dicembre 2005, con determina presidenziale sempre a firma di Leonardi, appena un giorno prima della scadenza veniva integrata con un ulteriore incarico sempre affidato alla stessa società; e nell'ambito del Piano provinciale venivano individuate nel territorio quattro aree idonee ad ospitare "Zone d'ammassamento". Proprio all'Ast Sistemi veniva affidata, per poter proseguire il lavoro iniziato, la progettazione per l'organizzazione e l'allestimento delle aree polivalenti attrezzate, che d'intesa con le amministrazioni locali interessate, in via ordinaria, potevano anche essere utilizzate per scopi diversi. Successivamente – prosegue il consigliere d'opposizione – vennero impegnate risorse per l'attivazione dello stesso Piano, restando in attesa di un regolamento attuativo che a quanto risulterebbe dovrebbe essere già stato trasmesso alla Presidenza della Provincia nel dicembre 2008. Che cosa si è fatto con quei soldi?». Domanda più che legittima, meritevole di riscontro.
Maggioranza unita. Il Piano casa passa con i 54 voti di Mpa, Sicilia e Pd. Riforma del sistema rifiuti: sono oltre 300 gli emendamenti
La prima parte della seduta, alla cui presidenza si sono alternati gli onorevoli Francesco Cascio, Santi Formica e Camillo Oddo, era stata impegnata dal dibattito sul disegno di legge di riordino del sistema di raccolta dei rifiuti, per il quale sono stati presentati 324 emendamenti ed altri ne dovrà presentare il governo, dal momento che proprio in questi giorni alla Camera dei deputati è stato approvato un emendamento della Lega Nord che abolisce gli Ato. Alla fine, il presidente dell'Ars Cascio, dopo che la capogruppo di Pdl-Sicilia Giulia Adamo si era pronunciata per il rinvio in commissione del provvedimento, accogliendo l'invito dell'assessore all'Energia Pier Carmelo Russo, ne ha disposto il rinvio informale presso la commissione Ambiente per una "rilettura" degli emedamenti, in modo che già nel pomeriggio il disegno di legge possa essere riproposto all'attenzione dell'aula. "Il governo è contrario ad un ritorno formale che dilaterebbe i tempi - ha spiegato, infatti, Russo - ma l'aula è sovrana. Sia chiaro, però, che da oggi la Regione non autorizzerà più nessuna apertura della cassa per quei comuni che devono affrontare emergenze ambientali legate ai rifiuti".
L'Assemblea ha pure concluso la discussione generale del disegno di legge sull'ordinamento della professione di maestro di sci votando il passaggio all'esame dei singoli articoli del provvedimento. La seduta è stata quindi aggiornata a oggi con all'ordine del giorno anche l'esame del bilancio di previsione della regione per il 2010, quello per il triennio 2010-2012 e le disposizioni programmatiche e correttive per l'esercizio finanziario in corso. A margine dei lavori d'aula, è stato costituito l'Intergruppo parlamentare per la Famiglia e la sussidiarietà. Tra i promotori, il vicepresidente della Regione, Michele Cimino, i deputati Fortunato Romano, Giovanni Barbagallo, Nino Bosco e Rudy Maira. "L'iniziativa - ha spiegato Cimino - si inserisce nel contesto del dibattito attuale tra le forze politiche, sindacali, delle organizzazioni sociali, proprio per agevolare convergenze programmatiche e culturali nel confronto su temi di interesse comune: dalla formazione al sostegno alle famiglie, il welfare, l'inclusione sociale, economia, lavoro, solidarietà".
martedì 9 marzo 2010
Premio Lucio Battisti a Fiuggi. Eoliani protagonisti
Per la morte nel 2004 di un operaio dell'Italpomice tre condanne al tribunale di Lipari
POLITICHE GIOVANILI: LEANZA, "AL VIA 40 PROGETTI PER 20 MILIONI"
L'assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Lino Leanza ha presentato oggi, nella sala Bonsignore dell'assessorato di viale Trinacria a Palermo, i primi 40 progetti, ognuno dei quali deve intercettare almeno tre azioni contenute nell'accordo, finanziati per un importo di 20.450.540,50 euro.
"E' stata l'occasione - ha detto Leanza - per incontrare gli enti che dovranno realizzare i primi 40 progetti. Abbiamo spiegato che l'intenzione della Regione e' di mettere i giovani al centro del sistema. Chiediamo meno formazione e piu' azioni concrete in favore di questa fascia della popolazione siciliana che deve diventare il motore dello sviluppo per il futuro della nostra isola".
Leanza ha anche annunciato che e' in fase di definizione un disegno di legge destinato ai giovani. "Il 29 e il 30 marzo, nel corso della prima conferenza regionale sulle Politiche giovanili che si svolgera' a Giardini Naxos, avvieremo la consultazione con tutti i soggetti interessati. Sara' un passaggio fondamentale perche' il prossimo due aprile presenteremo la legge di settore che vedra' i giovani come protagonisti per la crescita della Sicilia".
I 40 progetti presentati oggi riguardano cinque delle otto azioni contenute nell'Apq: prevedono la partecipazione dei giovani alle politiche territoriali, la creazione di spazi adeguati per esprimere la creativita' e la promozione di stili di vita sani e responsabili, con il coinvolgimento delle scuole.
In particolare, le azioni sono cosi' suddivise:
1)promozione della creativita' giovanile per favorire un maggior protagonismo sociale (7.460.380,58 euro);
2)educazione alla legalita' (3.542.000 euro)
3)promozione di stili di vita sani, e modelli positivi di comportamento (3.500.000 euro);
4)promozione della cultura dell'accoglienza e della multiculturalita' (3.000.000 euro);
5) sostegno alle relazioni familiari intergenerazionali (3.000.000).
Per queste 5 azioni, l'importo complessivo messo a disposizione era di 20.502.380,58.
Delle 162 richieste arrivate in assessorato, solo 122 sono state sottoposte a valutazione e di queste ne sono state finanziate 40. Ammessi in graduatoria, ma non finanziati per carenze di risorse, altri 52 progetti per un fabbisogno di oltre 35 milioni.
L'Accordo di programma quadro "Giovani protagonisti di se' e del territorio", sottoscritto dalla Regione con il Ministero dello Sviluppo Economico, prevede un budget complessivo di circa 32 milioni, in 3 anni. I progetti sono destinati a migliorare la qualita' della vita dei giovani siciliani di eta' compresa tra i 14 e i 30 anni.
I finanziamenti provengono dal fondo nazionale delle Politiche giovanili, dal cofinanziamento regionale, da economie sui fondi fas, oltre che dagli interventi previsti per gli enti beneficiari.
Complessivamente, l'Apq si articola in 8 azioni, a cui possono partecipare soggetti pubblici e privati, enti di formazione, istituti scolastici, universita', distretti socio-sanitari, cooperative sociali e onlus.
Si e' insediata anche la commissione per la valutazione dei progetti relativi all'azione 7 dell'Apq "Giovani e Lavoro" che dispone di fondi per 4 milioni di euro. Sono pervenute 272 domande presentate direttamente da ragazzi tra i 18 e i 30 anni per avviare stage o sviluppare idee innovative, per lo start-up d'impresa o per un finanziamento ad aziende di nuova costituzione che siano formate almeno per il 50% da giovani. Il limite massimo del contributo a fondo perduto varia tra i 12 mila e i 20 mila euro.
Disponibile pure un bando di 500 mila euro per la sezione 5 dell'Apq "Orientati verso l'Europa", che mira a favorire gli scambi dei giovani siciliani con le altre realta' europee, cio' anche al fine di superare gli svantaggi connessi alla posizione geografica, a rafforzare il senso della solidarieta' e alla costruzione dell'Europa attraverso la partecipazione a scambi transnazionali e a incoraggiare lo spirito d'iniziativa e d'impresa. In questo caso gli enti interessati dovranno presentare i progetti direttamente alla Commissione Europa mentre la Regione interviene con fondi regionali fino al 20% per integrare la quota finanziaria lasciata scoperta dai bandi europei. Infine, e' in fase di predisposizione la sezione 8 dell'Apq, destinata esclusivamente alla realizzazione di una campagna di comunicazione per dare ampia diffusione e visibilita' alle azioni messe in campo dall'Accordo di Programma Quadro
Situazione Trasporti nelle Eolie. Collegamenti ridotti all'osso e troppe incognite per il futuro. Il Gruppo Ormeggiatori delle Eolie dice la sua
La nota è stata inviata al MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI (Direzione generale per il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne /c.a. Direttore Generale Dr.Enrico Maria Puja), ALLA REGIONE SICILIANA (Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo /c.a. On.le Assessore Antonino Strano), ALLA REGIONE SICILIANA (Assessorato Trasporti e Mobilità Dipartimento delle Infrastrutture della Mobilità e dei Trasporti /c.a. Dirigente Generale dr. Vincenzo Falgares), ALLA REGIONE SICILIANA (Assessorato Trasporti e Mobilità Servizio 3^ Trasporto Regionale Marittimo c.a. Dott.ssa Salvatrice Severino) e per conoscenza AI SINDACI DEI COMUNI DI LIPARI, SANTA MARINA, LENI E MALFA, ALL’UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO LIPARI, ALLA SIREMAR SPA (c.a. Direttore Generale Dr. Casagrande) .
IL TESTO:
OGGETTO: situazione trasporti isole eolie
Abbiamo molto apprezzato l’intervento dei vari Sindaci e consiglieri eoliani, che hanno posto all’attenzione della Siremar ma soprattutto del competente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e di diversi Assessorati della Regione Sicilia il disagio che le attività produttive isolane, fra cui la nostra, vivono per effetto dei ridotti traffici assicurati dalla Siremar.
Aggiungendoci a tale appello vorremmo, dalla nostra esperienza, portare all’attenzione di tutti le problematiche molto serie che stanno investendo i collegamenti marittimi con le nostre isole, per le quali la cosiddetta continuità territoriale tanto sbandierata non è più, di fatto, garantita. Siamo infatti, rimasti di nuovo con solo due navi della società Siremar e non sappiamo di preciso fino a quando. Tutto questo provoca anche per il Gruppo Ormeggiatori una situazione insostenibile e peraltro ci sta creando notevoli disagi sia sul piano organizzativo che economico/sociale.
Per una realtà come la nostra: una “comunità” di 50 famiglie, una delle cooperative più numerose di queste isole, che vive ed è stata costituita in funzione di contribuire alla sicurezza ed alla continuità di tali collegamenti, la caduta dei traffici si dimostra deleteria, giova ricordare inoltre che da oltre un anno la m/n Laurana non fa più scalo a Ginostra e che dal 15 Gennaio una parte del porto di S.Marina Salina, per la nota mareggiata, è stata dichiarata inagibile per le navi Siremar.
Ma c’è di più.
A preoccupare fortemente noi ormeggiatori e tutti coloro che operano nell’indotto della Siremar, oltre alla situazione contingente - che ci auguriamo trovi soluzione con un sollecito ritorno in linea della terza nave – sono gli effetti della prevista privatizzazione, ormai avviata e destinata a concludersi entro il prossimo mese di settembre, che hanno ancora troppe incognite, che non possono non preoccupare noi eoliani.
Infine, considerato che le isole Eolie non offrono per natura e collocazione alcun tipo di possibilità lavorativa che si possa svolgere in modo duraturo e continuativo durante tutto il periodo dell’anno, tenuto conto dei già i notevoli disagi che noi residenti ci dobbiamo sobbarcare, tenuto altresì conto che la riduzione di una nave Siremar, quasi sicuramente, si protrarrà anche dopo Pasqua, tutto questo continua a svuotare e impoverire drammaticamente queste nostre isole.
Occorrono invece iniziative tendenti a facilitare la vita dei residenti e d’altro canto a valorizzazione il turismo che continua a essere la principale fonte di sostegno di queste isole e dei loro abitanti: pensiamo anche agli imprenditori/commercianti eoliani che hanno investito molto in questo settore (nuove costruzioni di alberghi, bed & breakfast, attività commerciali, ecc..)
Il nostro appello, che si alza forte verso tutte le istituzioni e le forze politiche siciliane, è quello di sottolineare la drammaticità della situazione particolarmente acuta in un’area come la nostra, basti ricordare cosa è successo agli operai della Pumex, al settore della pesca ecc...
Chiediamo quindi, alle Autorità competenti che si adoperino fattivamente perché un patrimonio come le isole Eolie sia anche un luogo dove si possa vivere, studiare, operare, ammalarsi per tutto il periodo dell’anno e soprattutto continuare a lavorare.
Gruppo Ormeggiatori Battellieri isole Eolie
Il Presidente
Annibale MARTURANO
A difesa dei miei marittimi. Ci scrive il dott. Sergio La Cava
Caro dottore Iacolino,
chi mi conosce sa che sono lontanissimo dalle polemiche sterili, ma altrettanto sa che il mio lavoro lo faccio seriamente e per cui lo difendo come difendo i miei marittimi da insinuazioni o attacchi gratuiti... e lo farò sempre.
Comunque il destino ha voluto che già stamattina (si veda chi ha viaggiato)ci sia la conferma di ciò che con forza sostengo.
Saluti
Sergio La Cava
Ex Pumex: Si prosegue lungo la strada intrapresa... con qualche tensione
Non sono mancati i momenti di tensione specie quando gli ex lavoratori, contrariamente a quanto gli era stato garantito ieri, sono stati sottoposti ad identificazione da parte della polizia municipale.
Tensione, è opportuno evidenziare, che non è stata assolutamente contro gli agenti che stavano semplicemente compiendo il loro dovere così come da disposizione e che hanno ricevuto dagli ex Pumex tutta la collaborazione. Tutt'altri, ed in alto, gli obiettivi della tensione.
Il video di una parte della mattinata:
Chiusura ATO e posizione dell'amministrazione Bruno. Il comunicato delle forze d'opposizione
Il recente emendamento (comma quinques all’art. 1 del D.L. 2 del 25/01/2010) votato dalla maggioranza alla Camera dei Deputati – di fatto – sopprime gli Ambiti Territoriali Ottimali per la gestione dei servizi idrici e dei rifiuti. In Sicilia si assiste al silenzio del governo regionale e, cosa più strana, anche delle amministrazioni locali, che saranno necessariamente coinvolte dalla soppressione degli ATO.
Ciò è strano perché è evidente come ci si trovi di fronte al rischio di un vuoto gestionale e a quello, conseguente, che il governo nazionale assuma iniziative “centralizzate”; in Sicilia, dove la Commissione Pecorella ha certificato che la maggior parte delle discariche sarà satura entro un anno, queste potrebbero tradursi in una bella gestione emergenziale dei rifiuti, sotto la direzione del solito commissario Bertolaso.
Il termine utile per impugnare il provvedimento e per qualsiasi iniziativa è il 27 marzo, data nella quale scadono i termini per la conversione in legge e dopo la quale – se il Senato darà il via libera definitivo – ci troveremo entro un anno senza gli ATO. Appare evidente che per il Comune di Lipari, data la sua peculiarità territoriale, il problema della gestione dei rifiuti sia, o dovrebbe essere, di prioritaria importanza.
Vorremmo a questo punto capire quale è la posizione del Sindaco, di fronte a questa iniziativa voluta dalle parti politiche cui lo stesso fa riferimento.
Vorremmo anche capire se e come intenderà far valere la propria posizione presso il governo della Regione Siciliana, che a oggi – misteriosamente – tace sull’intera vicenda.
Vorremmo sapere e far sapere alla cittadinanza cosa intende fare l’Amministrazione comunale di Lipari per arginare un disegno irresponsabile, che rischia di penalizzare ulteriormente realtà territoriali, come la nostra, già particolarmente disagiate e evidentemente difficili da gestire.
Ringraziamo anticipatamente per la risposta che, però, temiamo non arriverà.
I consiglieri di Eolie nel Cuore, SEL, PD, UDC, Nuovo Giorno.
LIPARI, SIMBOLO DI UN GUERRIERO FERITO A MORTE (di Anna Miracula)
E via dicendo ad altri problemi minori, ma non per questo meno importanti.
Sembra la fotografia dell’Italia appresa dai Tg nazionali e invece è la nostra foto di questi ultimi anni.
Cos’altro ancora può succedere alle nostre Eolie? Cos’altro ci sarà in serbo per il futuro che è già diventato presente ?
Non vi è dubbio che si sta mirando ad affondare queste isole ,sembra quasi che una scura e minacciosa nuvola si sia posta sul nostro capo e che non si possa far niente per farla rimuovere.
Ho pensato a Lipari come ad un grande palcoscenico.
Gran parte della scenografia eoliana costituita da un cielo oscuro e nebbioso dove tutti sono attori , protagonisti di se stessi, di questa farsa chiamata “politica eoliana” in cui ognuno prende, ma nessuno dà.
Noi eoliani ne siamo gli spettatori : alcuni, poco interessati allo spettacolo , dormono , sonnecchiano, si distraggono pensando ad altre cose mentre lo spettacolo va avanti ; altri, consci di quello che succede sul “palco” , sono attenti ma incapaci di intervenire perché frenati dalla passività, e increduli di fronte a questo immane spettacolo al quale stanno assistendo.
Lo sventramento e l’abbandono della nostra terra,quasi come fosse una vecchia carcassa nel deserto ,la demolizione delle nostre certezze e di quelle dei nostri figli, dei giovani che ancora hanno voglia di vivere in queste terre, l’incertezza sul nostro futuro, una tale umiliazione che nemmeno i nostri avi durante le guerre che si sono succedute nei secoli avevano mai subito.
Ecco a che cosa stiamo assistendo giorno dopo giorno, toglierci la libertà di pensare,di agire, di protestare, di vivere dignitosamente ,di essere dei ”cittadini” sembra l’oscuro progetto al quale i nostri governanti stanno lavorando e devo aggiungere che ci stanno riuscendo egregiamente.
Chi ci ridarà tutto quello che è andato perso in questi anni? Chi si prenderà di nuovo cura di queste nostre isole dopo un simile flagello?
Non ci resta che sperare solo in una giustizia che non è di questo mondo perché la giustizia degli uomini è solo una continua farsa. Dov’è la giustizia se si ammettono simili scempi in un territorio che godeva ,fino ad alcuni anni fa, di fama, di rispetto, di bellezza, ormai deturpata da una gestione del territorio che non rispetta né il territorio (scusate il gioco di parole) , né i suoi abitanti?
Presto, eoliani, accorrete, pagate il biglietto d’ingresso ancora una volta, perché lo spettacolo sta per essere riproposto ancora e ancora fino a quando lo impareremo a memoria, noi, i nostri figli, i nostri nipoti, fino all’annichilimento di questa nostra terra, una terra che si è difesa con le unghie e con i denti per conquistare la sua dignità , ma che come un nobile guerriero pugnalato a tradimento non ha più la forza di alzarsi e combattere per risorgere.
Nonostante tutto , non è facile ma dobbiamo continuare ad essere ottimisti , è l’unica speranza che ci resta in un contesto difficile come il nostro, e io spero di non perdere mai la fiducia , non nelle istituzioni ,ma in Dio. Credo che sia l’unico modo per non abbatterci completamente.
Una frase di Sant’Agostino recita così : “In isto deserto, quam multipliciter laborat, tam multipliciter sitit; quam multipliciter fatigatur, tam multipliciter sitit illam infatigabilem incorruptionem.” ovvero "In questo deserto, siccome in molti modi si soffre, così in molti modi si ha sete. In molti modi ci si stanca, e in molti modi si ha sete di quella incorruttibilità che non conosce stanchezza".
Anna Miracula
Il piano "Arnao" e la riconversione delle cave di pomice. Ci scrive il dott. Pino La Greca
Ci sono notizie che si legano intimamente anche se provengono da eventi che appaiono lontani e distanti.
Nella mattinata abbiamo letto della presa di posizione delle forze di Minoranza che, nell’esprimere piena solidarietà agli operai ex dipendenti Pumex, propongono al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari di chiedere alla Regione Siciliana o meglio al Presidente Lombardo, di
a) partecipare ad una seduta straordinaria del consiglio comunale alla presenza del presidente della Regione per rappresentare le drammatiche condizioni dei nostri concittadini;
b) in alternativa chiedere un incontro a Palermo con l’intero consiglio comunale e gli operai della ex-pumex per individuare una soluzione rapida ed immediata alla drammatica situazione che si è venuta a creare.
Le proposte della minoranza centrano il bersaglio se guardiamo a quanto dichiarato dall’assessore regionale ai BB.CC.AA., Armao, in merito alle solfatare; da mesi e mesi giace indiscussa una richiesta di autoconvocazione del consiglio che parla del Piano di Riconversione delle cave di Pomice per consentire di avviare quel grande progetto del “Parco geo-minerario della Pomice” di cui tanti parlano a sproposito, ma che pochi conoscono, piano citato nel rapporto di Missione dell’Unesco del 2007.
Un Parco in grado di dare risposte agli operai, ai cittadini, soprattutto quelli di Acquacalda, perché in grado di mettere in sicurezza la strada provinciale Canneto-Acquacalda ed avviare uno sviluppo sostenibile della frazione con la riconversione degli stabilimenti dell’Italpomice, un parco in grado di confrontarsi sul piano storico-sociale con qualsiasi altro parco tematico della Sicilia.
Per anni sono state cercate scorciatoie, che apparivano agli occhi di chi amministra scorciatoie, ma si sono rivelate delle strade senza uscita, senza soluzione.
Mi auguro che il Presidente del Consiglio si attivi immediatamente nei confronti del Presidente della Regione per consentire a tutte le forze politiche presenti nel Comune di Lipari di esprimere le proprie posizioni in merito alle delicate e vitali questioni del nostro territorio, consentendo a chi ha idee e progetti di poterLi esporre e confrontare nell’interesse della comunità eoliana e non continuando a seguire un’amministrazione senza idee e senza progetti che ci sta conducendo ad un declino irreversibile.
La Greca Giuseppe
Editoriale - Il dott. La Greca, puntuale come sempre e in linea con quelle che sono state le sue idee sul parco geominerario, parlando delle "solfatare di Armao" fa riferimento all'ampio articolo da noi pubblicato stamani che riporta sia le affermazioni dell'assessore regionale ai Beni Culturali che le considerazioni di Eolienews.
Un articolo che si basa su dichiarazioni (da altri non prese nella dovuta considerazione specie se in riferimento alla situazione di Porticello-Acquacalda ed ex Pumex) di un alto esponente del Governo regionale che è evidente o non vede le Eolie o non sa dell'esistenza del patrimonio costituito dalle ex cave e del dramma vissuto dagli ex operai pomice.
Adesso è corsa alla notizia da parte di tutti gli addetti alla carta stampata e non.
Noi che non amiamo avere diritti di "primogenitura" siamo semplicemente soddisfatti se ciò comporterà una presa di coscienza da parte di chi dovrebbe averla già presa e un futuro sia per gli ex Pumex, per i nostri giovani e per il nostro territorio.
"Deluso ed indignato dal comportamento di alcuni colleghi". Ci scrive l'ex Pumex Tiziano Profilio
mentre mi trovo al comune di Lipari a fare lo sciopero della fame insieme a due miei compagni, e supportato da altri che addirittura per starci vicini e combattere con noi, per far rispettare promesse non mantenute da parte delle istituzioni (che ci hanno tolto il nostro sicuro posto di lavoro per rispettare le volontà dell' UNESCO), hanno occuppato la stanza del sindaco, la cosa che più mi turba non è la mia salute, o capire come mai le forze politiche tutte possano essere così insensibili e incapaci di risolvere il dramma che ormai conoscono anche i più piccini, ma lo strano e continuo comportamento di altri colleghi che come niente fosse continuano a lavorare mentre io lotto per il mio e il loro pane.
Non so forse hanno avuto strane promesse politiche (mi viene da pensare questo), o forse non sono abbastanza uomini da guardare in faccia i loro figli dicendogli ho perso il posto di lavoro ma ho fatto di tutto per evitarlo.
Ma si direttore, forse è così non sono uomini sono dei codardi , io voglio pensarla così. Ma direttore mi chiedo solo una cosa:......non sò se riusciremo ad ottenere qualcosa di sicuro nò perchè abbiamo a che fare con bugiardi e politici scadenti , ma se qualcosa succederà, loro avranno il coraggio di dire ai loro figli che i loro colleghi che sino all'esasperazione hanno lottato sono un pò anche loro padri perchè i loro sono stati incapaci di fare rispettare la loro dignità? Spero lo facciano me lo auguro davvero.
sentiti saluti
Profilio Tiziano
Alla lettera di Tiziano ha fatto eco quella di un altro ex Pumex, Bartolo Natoli. La pubblichiamo:
Grazie Tiziano, ma anche grazie Michel e Maurizio.
Per me e´ veramente il minimo che possa fare, starti e starvi vicino in questo difficile momento.
Proprio ieri vedevo tuo figlio Christian (cinque anni) e Federica, molto preoccupati per la tua salute e la tua scelta.
Vedi, molti, non capiscono l´immane sacrificio e soprattutto non pensano alle ripercussioni che tutto cio´puo´ avere per la tua e per la vostra salute.
Io proprio non riesco a capire quei colleghi che fanno finta di non vedervi, ma apprezzo tutti quelli che vi vedono, vi apprezzano, vi stimano e più di ogni altra cosa vi stanno vicini.
Vedi, la mia certezza e´ che, per dirla come il nostro amato GESU´ bisogna " perdonare loro perche´non sanno quel che fanno".
Proprio questo io oggi mi sento di dirti, forza Tiziano, abbi la certezza che molti UOMINI ti sono vicini, pochi CONIGLI ti sono lontani.
Ma pensa solo per un attimo se, per caso, il tuo sacrificio come quello di Maurizio e di Michel, possa servire veramente per la risoluzione della nostra annosa problematica, a quel punto vedrai sicuramente, gli UOMINI che oggi sono vicino a te e, tutti insieme, vedremo dove e cosa faranno i CONIGLI.
Forse in quel momento, avranno il coraggio pure di avvicinarsi e tu, come il vecchio viandante, "andrai e non ti curerai di loro".
Con stima, il tuo collega
Bartolo Natoli.
Palermo: Workshop informativo su "Processi di Dissalazione con Energie Rinnovabili". "Cercasi" amministratori e privati lungimiranti
Leggo... e mi viene da ridere...ma forse bisognerebbe piangere. Riflessioni su una nota della Regione
Il mondo delle miniere di zolfo non ha solo segnato la storia della nostra terra.......tanto che oggi possiamo dire che la zolfara e' parte integrante dell'identita' siciliana che abbiamo il dovere di tutelare e valorizzare".
Il progetto di valorizzazione di quella che e' stata una delle piu' grandi e piu' importanti miniere di zolfo della Sicilia e' il frutto di sei anni di lavoro. Il risultato e' il 'Museo delle Solfare di Trabia Tallarita', ubicato nell'edificio dell'ex centrale elettrica Palladio, tra Riesi e Sommatino.
"Un plauso - dice l'assessore Armao - va alla sovrintendente di beni culturali e ambientali di Caltanissetta, Rosalba Panvini, che ha lavorato con passione e professionalita' alla realizzazione del progetto. Questa grande operazione culturale e' propedeutica all'avvio di un Distretto minerario della Regione siciliana.
L'obiettivo e' quello di recuperare, valorizzare e mettere in rete il nostro patrimonio minerario. Che potrebbe configurarsi come un circuito turistico virtuoso per rilanciare le aree interne dell'Isola. Si tratta di un progetto di valorizzazione delle zolfare - conclude Armao - che stiamo mettendo a punto con Legambiente Sicilia. Un programma di ampio respiro che punta a coinvolgere i Comuni interessati e le amministrazioni provinciali di Caltanissetta, Enna e Agrigento".
Eolie, imperversa lo scirocco. Traghetti Siremar fermi, viaggia la NGI
Assolutamente isolate dal pomeriggio di ieri Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi.
Da Lipari per Milazzo, dopo le corse mattutine (si è operato a Scaliddi), tutto è fermo.
Lo stesso dicasi da Milazzo per le Eolie dove l'unica eccezione è rappresentato dal traghetto della NGI che, dopo aver toccato Vulcano, ha raggiunto Lipari tra non poche difficoltà.
Traghetti Siremar, ma non è una novità, al "palo".
Gli ex Pumex sulla Gazzetta del Sud di oggi
Saranno supportati nella loro protesta dagli altri ex Pumex (anche da coloro che ancora "godono" della mobilità) i quali hanno indetto lo stato d'agitazione e resteranno accanto ai loro compagni, a palazzo municipale, sino a quando, come si legge in una lettera aperta inviata ai cittadini eoliani, «tutti gli enti interessati Stato, Regione e Comune non si assumeranno le proprie responsabilità, senza scaricarle gli uni sugli altri e quindi sino a quando tutti non siederanno attorno ad un tavolo per affrontare e risolvere il problema in modo definitivo».
Ribadendo l'intenzione di non mollare se prima non si passerà dalle promesse ai fatti concreti, gli ex Pumex hanno anche annunciato, per i prossimi giorni, altre iniziative e forme di protesta, anche eclatanti.
Acquacalda e il "borghicidio". Ovvero cronaca di una morte annunciata
Nonostante l’accanita resistenza dei sempre più pochi abitanti a quella che appare una imbattibile, maligna, volontà di distruzione il paese appare sempre più come un borgo fantasma.
I segni della fine si cominciano a scorgere da Porticello dove la strada provinciale è ormai lasciata in abbandono e man mano che ci si avvicina al paese i segni dell’agonia mortale si fanno sempre più forti mentre un senso di frustrazione e rabbia si impadronisce di te.
I pochi esercizi commerciali si avviano alla chiusura, sconfitti dalla “noluntas” imbecille di un Amministrazione che assiste passiva a tutto questo.
Altre volte abbiamo denunciato la cattiva gestione del denaro pubblico che anche se stanziato non viene speso o se è speso è piuttosto sperperato (ricordiamo solo incidentalmente che oltre 1,6 milioni di euro sono già stati spesi per … nulla di fatto).
Ma questa volta si va oltre lo sperpero, siamo di fronte ad un vero e proprio “borghicidio” e premeditato per di più.
Dov’è adesso l’assessore Sparacino che ci ha spiegato per un anno che i fondi erano stati prontamente messi a disposizione sua mercé e che il pontile sarebbe stato rimosso entro l’anno (forse si era dimenticata di precisare quale…).
Il pontile sta là, quasi un orrendo monumento alla imbecillità umana. Va ricordato che a causa di questo relitto giudicato pericolante e pericoloso per le cose e le persone Aurora non ha potuto attrezzare il suo “dehors” sulla spiaggia, o che i due piccoli lidi che fornivano un minimo di infrastruttura non sono stati autorizzati e che, tuttora, insiste il divieto di balneazione. Mi si dice che il Ristorante “Da Lauro” si appresti a chiudere definitivamente, mentre Maurizio Cipicchia ha lasciato l’Anfora dopo essere stato anche lui sconfitto.
Potrei ricordare a lor signori che, trascurando solo per un istante l’aspetto estetico e paesaggistico, stiamo distruggendo ricchezza e lavoro, che a Lipari non abbondano?
Ci verrà spiegato che i problemi risiedono altrove, alla Provincia o presso qualche Tribunale a Barcellona o a Palermo che dovrà riesaminare questo ricorso o quel processo, ma se i problemi stanno altrove noi stiamo qui.
Mi piacerebbe anche ricordare che la promessa elettorale di questa Amministrazione verso Acquacalda era stata proprio la difesa dell’abitato e se questo è il risultato le conseguenze sono e debbono essere evidenti. Non solo non è stata rispettata ma di fronte ad un aggravarsi della situazione la risposta non c’è stata e non si vede nemmeno all’orizzonte.
A questo punto è legittimo chiedersi che cosa debba fare un normale cittadino se, dopo aver esperito tutte le vie “normali” attraverso la ricerca della necessaria sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dell’Amministrazione e non avere ottenuto nulla, abbia ancora voglia di vedere riconosciuti i propri diritti alla sicurezza delle cose e delle persone.
Forse la sola strada che resta è quella giudiziaria? Come spesso avviene nel nostro Paese, di fronte al fallimento della responsabilità sociale e politica, resta solo aperta la strada del riconoscimento della responsabilità legale attraverso l’intervento della Magistratura.
I nostri politici spesso si lamentano del fatto che in Italia l’agenda venga spesso dettata dai giudici. Ma oggi mi appare un fatto inevitabile se il peso della responsabilità sociale e politica non è sufficiente a scuotere gli animi dei nostri Amministratori e fare sì che facciano esclusivamente ciò per cui sono stati eletti ovvero l’interesse della comunità che rappresentano e non quello di pochi.
Marco Saltalamacchia
Messa in sicurezza dell'abitato di Canneto e sperpero di denaro pubblico. Il cittadino-geometra Elio Mollica diffida il Genio civile opere marittime
IL TESTO:
Poiché siamo vigili delle cose che ci accadono intorno, abbiamo saputo che è in atto la predisposizione di un progetto di travasamento di migliaia e migliaia di metri cubi di arenile tra nord e sud del pontile di Canneto, con la giusta intenzione di eliminare l’attuale scivolo naturale che in caso di forti mareggiate porta la sabbia all’interno della strada litoranea.
Sistematicamente, da tre anni, con il benestare della Capitaneria di Porto di Lipari, il lavoro che si vuole fare a nord viene effettuato sul lato sud con la conseguenza di porgere la sabbia alle correnti marine, che come risaputo dai più anziani, in quella zona nove volte su dieci, le correnti vanno da nord a sud, rimpinguando la secca dei “Due Frati” fuori dal Monterosa.
Con la presente, il Genio Civile OO.MM., nella persona dell’ing. Capo, è DIFFIDATO dall’avallare sperpero di denaro pubblico, facendo eseguire detti lavori, anche se tanto necessari, senza prima avere riprogettato la chiusura dei tetrapodi contro il Monterosa, come già previsto e progettato nel 1981, o in alternativa (se non ci sono i fondi) chiudere provvisoriamente a 60 gradi verso terra per evitare l’effetto pennello.
Si verrebbe così a rimodellare la spiaggia, per effetto di quanto succede a nord del pontile, dove la sabbia ammassata è più alta del pontile stesso.
Poi, con il ripascimento dei tetrapodi esistenti ed il trasporto meccanico dei detriti del torrente Calandra, potrebbero nascere altre iniziative.
Distinti saluti.
(geom. A. Elio Mollica)
Ospedale di Lipari. "Ma quali facili allarmismi...ribadisco che si tratta di grave situazione". (di Saverio Merlino)
"A proposito della grave situazione, e continuo a chiamarla grave situazione, in cui versa l'Ospedale di Lipari, ancora una volta non si vuole capire, o si fa finta di non capire, e si imbocca, a mio avviso, la strada sbagliata per affrontare la questione.
Mi sono sentito chiamato in causa da dichiarazioni del vice Sindaco del Comune di Lipari (persona che rispetto) quando dichiara che bisogna "evitare facili allarmismi non fondati causati da distorte informazioni divulgate".
Considerato che sulla questione "Ospedale" sono pubblicamente intervenuto con due note, con le quali invitavo tutti a tenere alta la guardia, mi dispiaccio, e non poco, essere tacciato (sicuramente insieme ad altri che sono intervenuti in merito) di "facile allarmismo".
Purtroppo, noto, con dispiacere, che lo sport di nascondere sempre la realtà non finisce mai.
Si tenta di scarica sugli altri le carenze "politiche" e "amministrative" che sono tutte di chi ha il dovere di affrontare e risolvere i problemi cui soffrono i cittadini che si intende rappresentare.
La questione "Ospedale", e non capisco perchè, non viene affrontata, con la dovuta importanza, da chi, in questo comune, è la massima Autorità Sanitaria.
Non se ne parla nelle giuste sedi istituzionali (Giunta e Consiglio Comunale) o, almeno, i cittadini non sono informati, e se non è così mi sono sfuggite, in questi ultimi anni, le delibere adottate dalla Giunta e dal Consiglio per rivendicare servizi e difendere le sorti dell'Ospedale di Lipari.
Se ci sono questi atti, chiedo scusa, mi piacerebbe che venissero resi pubblici e desidererei conoscere, nel contempo, gli effetti che hanno prodotto.
Inoltre, le dichiarazioni del vice sindaco del Comune di Lipari mi appaino un po' contraddittorie.
Chiede agli altri di non "demolire una realtà funzionale come l'ospedale di Lipari" ma poi spiega che:
" bisogna colmare i servizi carenti e potenziare un organico oggettivamente ridotto numericamente e carente di alcune figure indispensabili."
" l'ortopedia, in atto non presente. costringe gli eoliani a recarsi in terraferma per una ingessatura"
" cardiologia che pur supportata da una eccellente medicina interna, non può sopravvivere con un solo cardiologico"
" anestesia che non può sopravvivere con due soli anestesisti";
"pediatria e dialisi che non possono sopravvivere con due soli medici"......
Mi domando, allora, a Lipari l' "Ospedale" è ancora tale?
Su una cosa siamo molto d'accordo con il vice Sindaco e che non va messa in discussione: la professionalità e il sacrificio di quegli operatori sanitari (medici e paramedici) che tra mille difficoltà assicurano il massimo di quello che possono fare per i pazienti eoliani.
Ed io posso tranquillamente testimoniarlo.
E a proposito del richiamo di "difendere l'Ospedale di Lipari con le unghie e con i denti", non deve dirlo certamente al sottoscritto perchè, da cittadino responsabile di questo questo Comune, lo ha sempre fatto e continua a farlo ( e può documentarlo).
Lo faccia anche chi è deputato a portare davanti all'Assessore Regionale alla Sanità e al Direttore Generale dell'ASL le istanze degli eoliani affinché possano avere un Ospedale degno di tale nome.
Saverio Merlino
PD Lipari
"Nessuna voglia di sterile, ingiustificata ed inutile polemica, che non gradisco e non mi si addice". Iacolino risponde a La Cava
Rispondo al Dr Sergio La Cava che si turba ogni qual volta qualcuno ha da ridire sui servizi marittimi, come se si trattasse di fantasie di menti bislacche o se il silenzio di quanti bivaccano con pazienza e sopportazione lo autorizzi a dichiararsi soddisfatto di come vanno le cose.
Certamente la sua compagnia, la NGI, è quella che , negli ultimi anni, più ci ha garantito e , nella mia nota di domenica scorsa - era comprensibile a tutti - ci si riferiva alle corse saltate in modo ingiustificabile prima delle ore 19.
Erano proprio il comandante Longo della NGI ed il comandante Russo della Siremar che citavo, qualche settimana fa a proposito di professionalita' proprio sui blog, pur essendo ovvio che anche loro, qualche volta, sono costretti a saltare qualche corsa.
D'altronde mi sono astenuto da altri commenti, quando e' apparso sulla porta dell'agenzia della Sua compagnia il cartello " corsa sospesa ".
A quell'ora le condizioni meteomarine non erano certamente quelle, ripeto tranquillissime, che hanno impedito agli aliscafi di lasciare gli ormeggi di Milazzo, prima delle ore 19.
A nulla serve, quindi, aggrapparsi agli specchi scivolosi delle giustificazioni che di volta in volta vengono riportate; anzi si approfitta delle reali disfunzioni per creare disservizio, senza l'impegno necessario che occorre in simili situazioni.
Certamente dalla mia nota non si sono sentiti offesi i comandanti che con impegno e professionalità hanno sempre solcato i nostri mari, a qualunque compagnia essi appartengano.
Il suo risentimento e le sue osservazioni sulle pecore silenziose appare peraltro fuori luogo.
Cosa c'entra poi sottolineare l'attesa di due minuti del mio imbarco di un mese fa, momento di garbo e sensibilità dimostrata per una situazione di trasporto di un degente in ambulanza, quando non si e' inteso assolutamente fare, nella mia nota, di ogni erba un fascio, come Lei incomprensibilmente, vuol sostenere.
Non era e non è mia intenzione aprire una polemica inutile con chicchessia. Ma essendo rimasto bloccato sulla banchina di Milazzo decine di volte ( non viaggiate mai di domenica !!!! ) non ho forse il diritto di protestare contro chi è causa di tali disservizi?
Che non lo facciano tanti e tanti miei concittadini Le sembra una buona motivazione per tentare di farmi apparire un visionario?
Forse non è stata chiara una delle motivazioni che mi hanno spinto a scrivere. E' proprio l'apatia, la sonnolenza collettiva che sta creando, ad ogni livello, un'atmosfera di ignavia che mi preoccupa sempre di più.
Ignavia, vale a dire " inazione per incapacita' di comprendere ", e' il termine con cui Leopardi si lamentava della " vilissima condizione " dei suoi compatrioti. Ora quel peregrinare per ore sotto la pioggia, derisi dalle circostanze, dalle porte chiuse delle agenzie, dalle notizie che si rincorrono di minuto in minuto, sempre le stesse, a lei sembra cosa normale, sol perche' ha protestato soltanto il sottoscritto?
Credo che sia chiaro quanto accaduto ieri e tante altre volte: nessuna voglia, pertanto, di sterile, ingiustificata ed inutile polemica, che non gradisco e non mi si addice.
Ringrazio per l'ospitalità
Dr Giovanni Iacolino
lunedì 8 marzo 2010
Ex Pumex: Prima notte d'occupazione della stanza del sindaco. Solidarietà dalle forze consiliari di minoranza
All'esterno della stanza è stata issata la bandiera del sindacato Filca-Cisl ed esposti alcuni striscioni che evidenziano i motivi della lotta.
Tra coloro che si trovano, in questo momento al palazzo comunale, vi sono ovviamente i tre ex Pumex in sciopero della fame ( Raffaele,Cesareo e Profilio).
Noi c'eravamo e vi mostriamo le immagini che abbiamo realizzato circa trenta minuti fa
"Problematiche lavoratori ex-Pumex". Il comunicato stampa delle forze di minoranza al comune di Lipari
Quali consiglieri di minoranza in seno al consiglio comunale di Lipari esprimiamo la piena solidarietà agli ex dipendenti della Pumex che sono costretti, per le inadempienze di una Regione sorda ed indifferente, ad attuare una scelta drastica come lo sciopero della fame.
Noi sin dall’insediamento dell’odierno consiglio comunale abbiamo ritenuto che la problematica non poteva essere assolutamente sottovalutata sia da parte dell'amministrazione comunale sia da parte della maggioranza consiliare. Abbiamo cercato, su questo delicato argomento, vitale per tante famiglie eoliane, di stimolare un confronto ed un dibattito sereno all’interno del consiglio, proponendo autoconvocazioni, mozioni, interrogazioni e quant’altro. Abbiamo, attraverso una delibera di indirizzo di quasi un anno fa, cercato di trovare uno sbocco occupazionale in una costituenda società per la gestione del servizio Idrico Integrato.
Ribadiamo che la principale responsabilità è della Regione Siciliana per il mancato rispetto degli impegni assunti per dare certezze e continuità lavorativa agli operai del settore pomicifero.
Riteniamo che la questione vada affrontata con immediatezza, anche per tutelare la salute fisica dei lavoratori, e proponiamo al Presidente del Consiglio, Rag. Longo, di contattare l’Ufficio di Presidente dalla Regione Siciliana per chiedere all’Onorevole Lombardo di:
partecipare ad una seduta straordinaria del consiglio comunale alla presenza del presidente della Regione per rappresentare le drammatiche condizioni dei nostri concittadini
o in alternativa chiedere un incontro a Palermo con l’intero consiglio comunale e gli operai della ex-pumex per individuare una soluzione rapida ed immediata alla drammatica situazione che si è venuta a creare.
Eolie nel Cuore (PD / SEL) U.D.C. - Nuovo Giorno