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venerdì 14 giugno 2024

Lingua (Salina): Tutto per il Gran Galà del Museo del calcio, il piccolo" Louvre" per gli amanti del pallone

Tutto pronto per il “Gran Galà del Museo del calcio di Salina 2024 -XVII° anno” che si celebrerà, come consuetudine, il 15 Giugno a partire dalle 20,30 al Ristorante “A Cannata” di Lingua. Una serata che si preannuncia coinvolgente e ricca di emozioni. Ospite d’onore il grande Giovanni Galli considerato uno dei migliori portieri italiani del XX° secolo che ha vestito le casacche di Fiorentina, Milan, con cui vinse sei trofei, Napoli, Torino e Parma, contando 19 presenze nella nazionale italiana, con cui ha preso parte a un campionato d’Europa (Italia 1980) e a due campionati del mondo (Spagna 1982 e Messico 1986). La serata vedrà anche la presenza del presidente nazionale dell’Unione Stampa Sportiva Italiana Gianfranco Coppola che ha già promesso al Patron Santino Ruggera la donazione al Museo di alcuni cimeli unici. Il momento “eoliano” vedrà la premiazione della giovanissima Rebecca Taranto prima campioncina di calcio isolana ad aver vinto un titolo provinciale e che, a detta di molti, raggiungerà sicuramente scenari di ben altro livello. Lo spettacolo sarà condotto dal poliedrico e straordinario artista Roberto Valentino.

Salina : Giovanni Galli al Gran Galà del Museo del Calcio 1

Su grande schermo sarà trasmesso il debutto azzurro contro l’Albania a Euro 2024 la cui telecronaca sarà affidata agli ospiti della serata. Una nuova bacheca primeggerà all’ingresso del museo dove saranno esposti i nuovi arrivi, tra cui le maglie della nazionale azzurra indossate da Mauro Bellugi (Argentina ’78), Bruno Conti (Spagna ’82), Roberto Donadoni (Usa ’94) , e per quanto riguarda le maglie dei club quella della Juventus della prima stella (1958/59) indossata dall’estremo difensore Carlo Mattrel e quella del campionissimo uruguaiano “Pepe” Schiaffino indossata nel suo ultimo campionato rossonero (1959/60).Del calcio pionieristico si potranno ammirare: la Coppa Federale Veneta vinta dal Padova contro l’Hellas Verona nel 1916, un fischietto da arbitro datato 1901 ed un bambolotto in panno lenci degli anni venti raffigurante un giocatore della nazionale azzurra. Per quanto riguarda il materiale cartaceo, saranno da quest’anno custoditi alcuni documenti del Campionato 1926/27 sul Torino (annata dello scudetto revocato), il compromesso del trasferimento di Luis Vinicio dal Botafogo al Napoli nel 1955. ma anche la tessera di giocatore e la medaglia olimpica di Pietro Rava (sul tetto del mondo con gli azzurri nel 1936 e 1938).

Altri pezzi incredibili arrivati in Via Umberto I°, 13 sono la Coppa Scudetto in miniatura donata dalla dirigenza interista al Mago Helenio Herrera in occasione del suo primo alloro sulla panchina nerazzurra (1962/63), le scarpette con cui Liam Brady calciò il rigore a Catanzaro che consentì alla vecchia signora di fregiarsi del ventesimo scudetto (1981/82) ed il pallone utilizzato nella finale di Coppa Intercontinentale vinta dal Milan il 9 dicembre del 1990. Completando il tutto con alcune oggetti dell’ultima annata 2023/24 come la maglia del capitano del Bologna Freuler, la fascia di capitano interista Lautaro Martinez e una chicca sulla finale di Coppa Italia tra la Juventus e la fantastica Atalanta del Gasp. Possiamo oramai affermare che il museo del calcio di Salina è diventato per molti tifosi e appassionati un autentico “Louvre” del gioco più bello del mondo.

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