La medicina del territorio si riappropria in Sicilia della gestione
delle urgenze e delle patologie croniche, facendo registrare eccellenti
risultati. In appena 6 mesi, sono stati oltre 55.000 gli accessi ai
punti di primo intervento (Ppi) previsti dalla riforma sanitaria: di
questi accessi soltanto l'1,59% ha effettivamente generato un ricovero
in una struttura ospedaliera, il 6% circa e' stato gestito dagli
ambulatori infermieristici, prima inesistenti, e il 18% ha ricevuto una
consulenza specialistica.
Sono alcuni dei dati che saranno presentati al convegno regionale
"Buon compleanno, riforma" che si svolgera' domani, giovedi' 26 aprile,
al San Paolo Palace di Palermo a partire dalle 9.00 e che si occupera'
delle nuove sfide della sanita' siciliana per il 2012.
"Sono numeri ancora piu' rilevanti - commenta l'assessore regionale
per la Salute, Massimo Russo - se si considera che in alcuni Ppi
l'attivita' e' cominciata soltanto a dicembre. Piano piano sia i
pazienti che gli stessi operatori sanitari cominciano ad abituarsi ad un
altro modello di sanita', piu' moderno, piu' efficiente, piu' capillare
e soprattutto in grado di limitare fortemente il ricorso alle strutture
ospedaliere. Questo dato, in particolare, si traduce in un
provvidenziale alleggerimento dell'attivita' dei pronto soccorso che
dovrebbero rispondere soltanto alle vere emergenze e che invece si sono
trovati spesso a gestire casi di competenza ambulatoriale o di
pertinenza dei medici di famiglia. Di conseguenza diminuiscono anche i
tempi di attesa per gli utenti".
Dalla medicina del territorio arrivano altri dati di assoluto
rilievo. Sono gia' oltre 200.000 le persone iscritte al registro dei
pazienti cronici del diabete mellito e dello scompenso cardiaco, due
patologie largamente diffuse in Sicilia. Il registro, alimentato dai
medici di medicina generale e adesso anche dagli ospedali, permette di
catalogare i pazienti sulla base delle priorita' di assistenza.
"Si riducono i ricoveri d'urgenza - spiega Pippo Noto, responsabile
del servizio territorio dell'assessorato - perche' i pazienti vengono
chiamati direttamente dai medici e invitati a svolgere periodiche
attivita' di controllo nei cosiddetti ambulatori di gestione integrata.
Negli ultimi mesi la presa in carico ha riguardato 11.200 pazienti con
diabete mellito complicato e 1.420 con scompenso cardiaco".
Torna in scena la meravigliosa location di “Città della scienza” inaugurata il 12 Aprile con la prima conferenza tenuta dal fisico Antonino Zichichi e la sua lectio magistralis. Sarà il professore Stefano Gresta, neo-presidente nazionale dell’Ingv (istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), il secondo ospite di eccezione del “Cutgana Talk”, il ciclo di incontri scientifici, culturali e di attualità organizzati dalla “Fondazione Cutgana”, che avrà luogo il 27 aprile alle ore 18:00, presso l’auditorium della Città della Scienza.
L’ingresso
aperto per l’occasione sarà nuovamente quello di via Scuto Costarelli,
65. “INGV: non solo terremoti e vulcani” saranno i temi trattati dal
prof. e fisico Gresta. Ad aprire l’incontro sarà il rettore Antonino Recca e il presidente della Fondazione Cutgana, Angelo Messina. I lavori saranno condotti dal direttore responsabile della testata “Cutgana Bollettino”, Piero Maenza.
Un
benemerito di fama internazionale, astro lucente nel panorama
scientifico è il secondo ospite di questo ciclo di incontri. Gli albori
della sua carriera hanno visto la collaborazione esterna presso
l'Istituto di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di
Catania. Un profuso impegno professionale lo vede impegnato nella
ricerca quale docente e ricercatore di Geofisica della Terra solida,
professore associato di Topografia e Cartografia e poi di Sismologia.
Culmine attuale di questo successo è stato raggiunto il 27 Marzo, con
la nomina a nuovo presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia (Ingv), designata dal ministro dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca, Francesco Profumo.
Tra i numerosi successi, è da ricordare la XIII spedizione italiana in Antartide in qualità di responsabile di una Unità operativa
per lo studio dell'attività sismica del vulcano di Melbourne,
effettuata nell’anno 1998. Dal 1999 al 2001 è stato anche coordinatore
della attività della Sezione distaccata di Priolo Gargallo
(SR) del Sistema Poseidon, ente confluito, poi, nel 2001 nell’INGV, con
il compito di monitorare l’attività sismica nella Sicilia Orientale e
sorvegliare i vulcani attivi siciliani. Città della scienza, in
collaborazione con la fondazione Cutgana, si pregia di un ospite di
cotanta competenza professionale e meriti scientifici.