COMUNICATO - La popolazione di capre inselvatichite presente nelle isole di Alicudi, Stromboli - in particolar modo frazione di Ginostra – e Vulcano è oggetto di attenzione da parte delle istituzioni dal momento dell’insediamento dell’attuale Amministrazione.
Un problema complesso che, con coscienza e determinazione, è stato (e continua ad essere) all’ordine del giorno di numerose interlocuzioni e incontri tra l’Amministrazione Gullo e l’Assessorato Regionale all’Agricoltura e Sviluppo Rurale competente per le tre Riserve Naturali nelle quali le tre isole ricadono.
Dopo un’attenta analisi della situazione di Alicudi, che ha coinvolto esperti faunisti incaricati dalla Regione, e un lavoro di censimento e stima degli animali presenti, come è noto, il Dipartimento Regionale ha disposto un Piano di eradicazione per l’isola di Alicudi che prevedeva la cattura dell’80% dei capi e la loro donazione agli allevatori che ne facessero richiesta.
Una notizia che aveva fatto il giro del mondo, suscitando interesse e ammirazione per una soluzione che tentava di mettere insieme i diritti degli animali e le necessità degli abitanti, afflitti dall’invasione delle capre. La ditta che si era aggiudicata l’appalto, però, non ha effettuato l’intervento per il quale era stata incaricata e i tempi si sono allungati. Un nuovo bando è stato pubblicato dalla Regione e, di conseguenza, un’altra ditta procederà a breve ai tentativi di cattura.
Sono passati diversi mesi, è vero, da quando si è iniziato ad affrontare il problema; ma forse, con un po' di onestà intellettuale, si tratta di un tempo non troppo lungo in relazione ai 20 anni trascorsi da quando le capre sono scappate al controllo dell’uomo e hanno iniziato a popolare le isole. Oggi, certamente, i disagi dei cittadini sono notevoli, così come i danni al patrimonio naturalistico e ambientale, con la vegetazione ridotta ai minimi termini dalle esigenze alimentari degli animali e i muretti a secco danneggiati dal loro passaggio. Un problema serio, che deve essere affrontato tenendo conto, però, che si tratta di esseri viventi, non autoctoni ma pur sempre viventi.
Uno di quei “classici” temi che dovrebbe interpellare le coscienze e le sensibilità di tutti; specie se, come invocato da alcuni, la soluzione più rapida e facile prevederebbe l’abbattimento massiccio degli animali.
Alicudi, Stromboli e Vulcano non sono le prime, né le uniche, realtà nel mondo a trovarsi di fronte a un problema analogo: lo studio della soluzione richiede competenza e “coscienza”.
Per questo, raccogliendo tutti i pareri e le competenze disponibili in materia, dopo le numerose interlocuzioni istituzionali di questi mesi, mercoledì prossimo il Sindaco Gullo incontrerà a Palermo l’Assessore all’Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca Mediterranea Salvatore Barbagallo. L’obiettivo resta quello di tutelare gli interessi degli abitanti, di cui si comprendono bene le difficoltà, scongiurando al contempo, e se è possibile, soluzioni che non tengano conto della diffusa sensibilità dell’opinione pubblica in merito.
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