“Non vogliamo formulare conclusioni affrettate o superficiali né osiamo avere la pretesa di poter scandagliare l’animo umano. Non possiamo però neppure far finta di non sapere che Edoardo, per dirla con le sue parole, era un uomo distrutto fisicamente, moralmente, psicologicamente dalle difficoltà economiche”, aggiunge Del Bono.
Il presidente non si sottrae ad un’analisi economica di settore. “Edoardo era persona di cultura; un albergatore storico ed esemplare che ha profuso la maggior parte delle proprie energie a servizio del suo hotel e dei suoi ospiti. Se a cotanto impegno e professionalità non sono corrisposti adeguate soddisfazioni e ritorni economici, significa che qualcosa nel sistema non ha funzionato. E continua: "Sono, ormai, anni che denunciamo – alla politica e alle istituzioni - le carenze di un sistema che rischia di implodere, per ottenere soltanto provvedimenti tampone, raramente risolutivi”.
“A questo punto - continua il rappresentante degli albergatori eoliani - o cediamo allo scoramento e chiudiamo i battenti, oppure ripartiamo da Edoardo, lavorando seriamente alle cause che possono averne ingenerato il profondo disagio; almeno quello economico. Un disagio che accomuna ormai troppi imprenditori, impotenti di fronte al depauperarsi di patrimoni costruiti con anni di sacrifici e, soprattutto, di fronte alla reale assenza di prospettive credibili. La crisi ha solo messo a nudo tutte le debolezze di un comparto che soffre da decenni per la totale assenza di una politica per il turismo ai vari livelli: nazionale, regionale e, di conseguenza, locale. In un sistema turistico, come quello siciliano, flagellato dall’improvvisazione e dall’assenza di pianificazione, le destinazioni turistiche – e, in particolare, quelle insulari e a carattere stagionale – sono costrette a navigare a vista e sono a costante rischio di default. In tanti anni di programmazione di fondi comunitari - insiste Del Bono - non solo si è mancato di dare vita ai presupposti organizzativi, strutturali ed infrastrutturali per avviare concretamente delle politiche di miglioramento dell’offerta turistica e di destagionalizzazione dei flussi turistici. Non si è nemmeno riusciti a creare delle norme e delle forme di tassazione adeguate al settore e, nel caso delle isole, si è mancato di andare a compensare gli evidenti svantaggi connessi all’insularità, nonostante questi siano abbondantemente riconosciuti dai trattati internazionali”.
Infine, il cordoglio e l’ennesimo appello: “Nello stringerci attorno alla famiglia di Edoardo, vorremmo che la sua disperazione non fosse dimenticata, ma servisse da monito e a sensibilizzare chi di dovere in merito all’urgenza di fornire risposte concrete ed immediate al comparto”.
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