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lunedì 1 aprile 2013

GRASSO INCONTRA CROCETTA E RIABBRACCIA PALERMO

di Chiara Billitteri -
Un’accoglienza di tutto rispetto per la visita di Pietro Grasso, che è tornato nella sua città, Palermo, per la prima volta in veste di presidente del Senato. Ad attenderlo alla presidenza della Regione un lungo tappeto rosso appena srotolato e il governatore Rosario Crocetta, con il quale il neo eletto presidente di Palazzo Madama si è scambiato un lungo abbraccio, “simbolo del mio abbraccio a tutti i siciliani”, ha detto, e anche una buona notizia: sono state revocate definitivamente le autorizzazioni per la costruzione del Muos di Niscemi.
Accompagnato anche da un grande applauso, quindi, Grasso è entrato a Palazzo d’Orleans, dove il presidente Crocetta, oltre ad un agnello pasquale di frutta di martorana e un crocifisso fatto a Lampedusa con il legno di una barca di immigrati affondata, gli ha consegnato lo Statuto della Regione.
“Un segno – ha detto il governatore – della volontà di riscattare la Sicilia utilizzando l’autonomia: ce la vogliamo fare da soli, non vogliamo più bussare alla porta dell’Italia. Avere un presidente del Senato che, come Grasso, rappresenta la Sicilia migliore per noi è un onore”.Il presidente della Regione non ha fatto nulla (anzi) per nascondere la profonda stima che ha dell’ex procuratore nazionale Antimafia, nonostante in questi giorni la bontà del suo operato sia stata messa fortemente in discussione dal vicedirettore del Fatto, Marco Travaglio. Grasso, però, sulla faccenda non vuole tornare, “ho già risposto – ha detto -, adesso saranno gli italiani a farsi una loro opinione”, e addirittura ha ‘zittito’ Crocetta che chiedeva di dire la sua sulla vicenda: “Meglio di no”, ha tagliato corto il presidente del Senato che il governatore siciliano vorrebbe al Quirinale. Solo una speranza, però, che probabilmente sarà disattesa. L’ex magistrato, infatti, ha ripetuto ancora una volta che il suo ruolo “è quello di presidente del Senato”, e come tale intende operare in nome della “trasparenza”: “Palazzo Madama sarà una casa di vetro – le stesse parole le usò il presidente dell’Assemblea regionale Giovanni Ardizzone nel suo discorso di insediamento -, verranno anche pubblicati su internet tutti gli emolumenti”.
Se non si forma un governo, però, sarà difficile far partire qualsiasi attività di riforma, e Grasso lo ha sottolineato quasi come a voler mandare un messaggio a chi auspica, o pensa sia realizzabile, un governo senza governo, e cioè una legislatura in cui le Camere lavorino senza che ci sia una maggioranza: uno scenario simile lo ha evocato negli ultimi giorni Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle. “Nonostante i miei sforzi – ha spiegato, però, il presidente del Senato – mi sono trovato bloccato davanti alle regole per l’istituzione delle stesse commissioni. Prediamo il Copasir: la presidenza spetterebbe all’opposizione. Stando ai dati che abbiamo finora, a chi dovrei darla?”.

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