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lunedì 1 aprile 2013

A proposito della Compagnia delle isole (di Angelo Sidoti)

Circa un'anno fa scrissi sul tema Compagnia delle Isole pubblicando alcuni dati attinenti il piano industriale della società informazioni rilevate da quotidiani locali del gennaio 2012.
Un piano industriale ambizioso di circa 46 milioni di Euro: di cui 27,6 milioni per rinnovare il parco traghetti, 3,5 milioni per le navi veloci e 10,9 milioni per aliscafi.
A queste spese si aggiungevano altri 4,8 milioni per software e piattaforma internet necessari, a dire della società, per acquisire volumi di traffico passeggeri.
Di questi 46 milioni di nuovi investimenti  6,8 milioni (quasi il 15% della spesa complessiva) dovevano essere realizzati nel 2012 e nell'anno immediatamente successivo del 2013 circa 3,5 milioni.
Ma domando: questi investimenti sono stati realizzati? Ad occhio nudo, secondo me che rappresento la tipologia di viaggiatore abituale, in mare ci sono sempre gli stessi mezzi.
Eppure questo piano doveva costituire il rilancio della Nuova Siremar.
A questo si aggiunge la tematica controgaranzia della Regione ed aiuti d Stato.
Leggo dalla rivista Centonove del 29 Marzo una notizia preoccupante che andrebbe immediatamente approfondita o quantomeno smentita da parte della Società.
Parlo di un procedimento della Commissione Europea attinente una presunta infrazione contro lo Stato Italiano.
Il tema di base e' sempre lo stesso la controgaranzia rilasciata dal Governo Regionale in favore dell'Unicredit.
Credo che i Comuni delle Isole Eolie, facenti parte delle Isole Minori maggiori fruitori di questo servizio, qualche domanda dovrebbero iniziare a porla alla Compagnia di Navigazione.

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