(Gianluca Giuffrè-Gazzetta del sud) Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, con apposita ordinanza, ha interdetto l'accesso ai crateri dello Stromboli in seguito all'intensificarsi dell'attività eruttiva del vulcano. Gli strumenti di monitoraggio hanno registrato anomalie e il vice capo Dipartimento della Protezione Civile - Area Tecnico Operativa -, prof. Bernardo De Bernardinis, ha informato il sindaco con una nota dell'Ufficio previsione, valutazione, prevenzione e mitigazione dei rischi naturali. De Bernardinis ha segnalato una situazione di forte criticità dell'attività dello Stromboli.
Sono state quindi subito sospese tutte le attività escursionistiche fino a nuove e comunicazioni del Dipartimento di Protezione civile.
Da ieri pomeriggio, per far rispettare l'ordinanza, sono stati istituiti posti di blocco dei carabinieri, lungo i sentieri d'accesso ai crateri. Il Dipartimento della Protezione civile ha comunque rassicurato abitanti e turisti che il divieto d'accesso ai crateri sommitali è a scopo precauzionale.
Numerosi gli escursionisti che ieri sera non hanno potuto scalare il vulcano, in particolare si tratta di gruppi organizzati di tedeschi e francesi. L'alternativa, per tutti, guide comprese, è stata di vedere le spettacolari eruzioni dall'osservatorio di Punta La Bronzo.
Un po' di preoccupazione si è registrata sul versante di Ginostra ( il più colpito dalle recenti esplosioni) dove dallo scorso novembre, a causa dei danni riportati in seguito a una mareggiata, è fuori uso il pontile.
"L'approdo non è efficiente e le luci notturne così come il faro sono guaste - ha affermato Riccardo Lo Schiavo, delegato dell'associazione Marevivo di Stromboli - come potrebbero mai essere evacuati gli abitanti di Ginostra in caso di emergenza ?"
Intanto, questa mattina, sull'isola, giungeranno vulcanologi ed esperti dell'Ingv per studiare meglio i fenomeni eruttivi del vulcano.
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martedì 24 marzo 2009
Del Bono (Federalberghi) "Riflessioni" sul convegno sui trasporti marittimi
Il convegno tenutosi oggi a Lipari sull´ormai sempre più inquietante tema dei collegamenti marittimi tra la Sicilia e le sue Isole Minori, pur non avendo fornito le rassicurazioni che cittadini, studenti ed operatori economici ormai da troppo tempo richiedono, ritengo abbia definitivamente chiarito le idee su alcuni aspetti ormai difficilmente confutabili.
1. Liberalizzare il cabotaggio marittimo italiano, privatizzando il 100% di Tirrenia, non è un´esigenza tecnica dettata dall´UE bensì una scelta politica ben precisa e programmata da tempo dal Governo nazionale, avallata da quello Regionale e non tempestivamente colta ed opposta dalle amministrazioni delle isole minori della Sicilia.
2. La scelta del modello di privatizzare era già stata compiuta da tempo, tanto che il 6 novembre 2008 (2 giorni prima dell´incontro di Roma tra Matteoli e i Sindaci delle Isole Minori della Sicilia), il Consiglio dei Ministri deliberava i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione della partecipazione detenuta dal Ministero dell´economia e delle finanze nel capitale di Tirrenia di Navigazione s.p.a. Delibera che veniva quindi sottoposta al parere delle Commissioni parlamentari per poi scaturire nel decreto del Presidente del Consiglio dello scorso 13 marzo.
3. La scarsa rappresentatività e relativa incapacità di incidere sulle scelte del Governo nazionale da parte della Regione Sicilia in tema di trasporti marittimi.
Risulta, oggi, davvero impegnativo non pensare alle numerose riunioni tenutesi all´ARS e all´Assessorato Regionale ai Turismo e ai Trasporti della Regione Sicilia come a dei meri esercizi di stile, il cui unico risultato sia stato quello di far perdere tempo, soldi ed energie a sindaci, parlamentari, esponenti del governo regionale, rappresentanti di categoria ecc. a dibattere su questioni già definite. Risulta davvero difficile non pensare che gli incontri e i tavoli tecnici (convocati e non) dal Ministro Matteoli siano stati degli zuccherini con i quali tenere buoni quattro isolani speranzosi di veder garantiti i propri diritti.
Passando, poi, rapidamente in rassegna gli interventi del convegno di oggi, registriamo uno spaesato Nino Strano, al quale più per esigenze partitiche che per dirette competenze è stato affidato l´ingrato compito di rappresentare il Ministro Matteoli. Il suo intervento, giunto alla fine della giornata, a palacongressi ormai vuoto, ha avuto se non altro il merito di riuscire a non scatenare le invettive dei partecipanti al convegno.
Per la Commissione trasporti della Camera, era presente l´On. Garofalo che oltre a fornirci un utile excursus tecnico su come si è giunti al decreto del 13 marzo, sempre a seguito dei presunti moniti della UE e dell´assunta esigenza di privatizzare, non ci ha però illuminati su cosa ne sarà dei servizi attualmente garantititi dalla Siremar a partire dal 01.01.2010.
Apprezzabile l´intervento dell´On. Mantini che ancora una volta - era presente anche a Palazzo Sammacuto lo scorso novembre - ha dimostrato la propria vicinanza ed assonanza di idee con le popolazioni insulari.
Sul fronte del Governo Regionale, l´ormai nota puntualità e competenza tecnica della Dott.ssa Severino è stata sicuramente penalizzata dall´assenza dell´Assessore Bufardeci. È mancato, infatti, un esponente del governo regionale in grado di dirci quale strategia la Regione - ammesso che questa possa ancora ritenersi credibile - intende porre in essere a salvaguardia dei nostri interessi.
Per quel che concerne il parlamento regionale, è sicuramente da ammirare - alla luce dei non proprio ragguardevoli risultati ottenuti - il coraggio dell´On. Corona che, forse anche perché non sufficientemente addentro al problema, ha ritenuto di ribadire l´appoggio delle commissioni parlamentari dell´ARS e ia vicinanza dei novanta deputati regionali. Non abbiamo, invece, avuto il piacere di rivedere altri componenti delle Commissioni Attività produttive e Trasporti che tanto si erano dati da fare per promuovere le riunioni all´ARS, la stesura di ordini del giorno ecc.
Accorati, dovuti e in alcuni casi anche, correttamente, provocatori nei confronti del Ministero, gli interventi dei sindaci delle isole minori, ai quali si è aggiunto quello del Presidente del Consiglio del Comune di Lipari che ha riproposto l´ipotesi di analizzare la questione da una prospettiva alternativa: quella di dare vita ad una sorta di nuova compagnia delle Eolie.
Rimangono, ovviamente, come prima e più di prima tutti i problemi già sollevati.
Non risulta, ad oggi, ancora stanziata l´intera somma necessaria a garantire tutti i servizi per il 2009, tanto che le prenotazioni sono aperte solo fino al 30 settembre e che gli importi ad oggi stanziati sono pari € 109 milioni oltre ai € 65 prelevati dai FAS per un totale di € 174 m., a fronte dei 220 m. spesi l´anno scorso e dei € 250 m. che sarebbero necessari (vista anche la perdita dell´anno precedente).
Non ci è dato sapere né quando uscirà il bando per la privatizzazione, né se di questo faranno parte anche le nuove convenzioni che definiscono i contratti di servizio pubblico (come si immagina debba essere), né quale sarà la durata delle convenzioni, né soprattutto se attraverso tali convenzioni saranno garantite la quantità (il numero di linee) e la qualità (frequenza, mezzi ecc.) dei nostri collegamenti né di che fine faranno tutti gli impiegati della oggi in carico alla Siremar,
Christian Del Bono
1. Liberalizzare il cabotaggio marittimo italiano, privatizzando il 100% di Tirrenia, non è un´esigenza tecnica dettata dall´UE bensì una scelta politica ben precisa e programmata da tempo dal Governo nazionale, avallata da quello Regionale e non tempestivamente colta ed opposta dalle amministrazioni delle isole minori della Sicilia.
2. La scelta del modello di privatizzare era già stata compiuta da tempo, tanto che il 6 novembre 2008 (2 giorni prima dell´incontro di Roma tra Matteoli e i Sindaci delle Isole Minori della Sicilia), il Consiglio dei Ministri deliberava i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione della partecipazione detenuta dal Ministero dell´economia e delle finanze nel capitale di Tirrenia di Navigazione s.p.a. Delibera che veniva quindi sottoposta al parere delle Commissioni parlamentari per poi scaturire nel decreto del Presidente del Consiglio dello scorso 13 marzo.
3. La scarsa rappresentatività e relativa incapacità di incidere sulle scelte del Governo nazionale da parte della Regione Sicilia in tema di trasporti marittimi.
Risulta, oggi, davvero impegnativo non pensare alle numerose riunioni tenutesi all´ARS e all´Assessorato Regionale ai Turismo e ai Trasporti della Regione Sicilia come a dei meri esercizi di stile, il cui unico risultato sia stato quello di far perdere tempo, soldi ed energie a sindaci, parlamentari, esponenti del governo regionale, rappresentanti di categoria ecc. a dibattere su questioni già definite. Risulta davvero difficile non pensare che gli incontri e i tavoli tecnici (convocati e non) dal Ministro Matteoli siano stati degli zuccherini con i quali tenere buoni quattro isolani speranzosi di veder garantiti i propri diritti.
Passando, poi, rapidamente in rassegna gli interventi del convegno di oggi, registriamo uno spaesato Nino Strano, al quale più per esigenze partitiche che per dirette competenze è stato affidato l´ingrato compito di rappresentare il Ministro Matteoli. Il suo intervento, giunto alla fine della giornata, a palacongressi ormai vuoto, ha avuto se non altro il merito di riuscire a non scatenare le invettive dei partecipanti al convegno.
Per la Commissione trasporti della Camera, era presente l´On. Garofalo che oltre a fornirci un utile excursus tecnico su come si è giunti al decreto del 13 marzo, sempre a seguito dei presunti moniti della UE e dell´assunta esigenza di privatizzare, non ci ha però illuminati su cosa ne sarà dei servizi attualmente garantititi dalla Siremar a partire dal 01.01.2010.
Apprezzabile l´intervento dell´On. Mantini che ancora una volta - era presente anche a Palazzo Sammacuto lo scorso novembre - ha dimostrato la propria vicinanza ed assonanza di idee con le popolazioni insulari.
Sul fronte del Governo Regionale, l´ormai nota puntualità e competenza tecnica della Dott.ssa Severino è stata sicuramente penalizzata dall´assenza dell´Assessore Bufardeci. È mancato, infatti, un esponente del governo regionale in grado di dirci quale strategia la Regione - ammesso che questa possa ancora ritenersi credibile - intende porre in essere a salvaguardia dei nostri interessi.
Per quel che concerne il parlamento regionale, è sicuramente da ammirare - alla luce dei non proprio ragguardevoli risultati ottenuti - il coraggio dell´On. Corona che, forse anche perché non sufficientemente addentro al problema, ha ritenuto di ribadire l´appoggio delle commissioni parlamentari dell´ARS e ia vicinanza dei novanta deputati regionali. Non abbiamo, invece, avuto il piacere di rivedere altri componenti delle Commissioni Attività produttive e Trasporti che tanto si erano dati da fare per promuovere le riunioni all´ARS, la stesura di ordini del giorno ecc.
Accorati, dovuti e in alcuni casi anche, correttamente, provocatori nei confronti del Ministero, gli interventi dei sindaci delle isole minori, ai quali si è aggiunto quello del Presidente del Consiglio del Comune di Lipari che ha riproposto l´ipotesi di analizzare la questione da una prospettiva alternativa: quella di dare vita ad una sorta di nuova compagnia delle Eolie.
Rimangono, ovviamente, come prima e più di prima tutti i problemi già sollevati.
Non risulta, ad oggi, ancora stanziata l´intera somma necessaria a garantire tutti i servizi per il 2009, tanto che le prenotazioni sono aperte solo fino al 30 settembre e che gli importi ad oggi stanziati sono pari € 109 milioni oltre ai € 65 prelevati dai FAS per un totale di € 174 m., a fronte dei 220 m. spesi l´anno scorso e dei € 250 m. che sarebbero necessari (vista anche la perdita dell´anno precedente).
Non ci è dato sapere né quando uscirà il bando per la privatizzazione, né se di questo faranno parte anche le nuove convenzioni che definiscono i contratti di servizio pubblico (come si immagina debba essere), né quale sarà la durata delle convenzioni, né soprattutto se attraverso tali convenzioni saranno garantite la quantità (il numero di linee) e la qualità (frequenza, mezzi ecc.) dei nostri collegamenti né di che fine faranno tutti gli impiegati della oggi in carico alla Siremar,
Christian Del Bono
AGE: Preoccupati dei fantasmagorici colori che si danno alle case eoliane
A.G.E. ASSOCIAZIONE GEOMETRI DELLE ISOLE EOLIE
Oggetto: "Tutti i colori delle mie isole........"
Siamo molto preoccupati per quanto succede attualmente nel territorio eoliano ed, in particolare, nel centro storico di Lipari e nei borghi delle varie isole minori, ambiti RCS, RNS, REP, etcc..,. ovvero ambiti da proteggere, recuperare, salvaguardare del Piano Territoriale Paesistico, per l’uso di fantasmagorici colori nelle facciate delle case, che provocano il progressivo abbandono dei colori originari ed un’inarrestabile trasformazione dell’ambiente. Assistiamo con rabbia ed impotenza, forse inconsci delle responsabilità che gravano su ognuno di noi, al depauperamento del contesto in cui viviamo, lasciatoci integro dai nostri antenati.
Tutto è affidato agli operatori del settore, non necessitando l’intervento di specifica autorizzazione amministrativa, che, con il proprio estro e gusto, utilizzano tinte estranee all’ambiente eoliano.
Ciò è anche possibile per una carenza normativa. Infatti, il P.T.P. rinvia la scelta dei colori da utilizzare nei prospetti dei fabbricati al R.E.C. annesso al P.R.G., già adottato dal Commissario Regionale, ma quest’ultimo strumento di pianificazione edilizia non affronta minimamente la problematica dei colori.
Tra l’altro, di un incarico per la redazione di un "Piano del colore" all’arch. Lo Cascio, da parte delle passate Amministrazioni, ad oggi non si ha alcuna contezza.
L’architettura eoliana è fatta di costruzioni e colori che rispecchiano l’esigenza dei suoi abitanti, la tradizione e la vocazione spontanea e le condizioni climatiche di questi luoghi. Ogni cosa, dai nostri avi, è stata realizzata in armonia con la natura. Tutto essi hanno basato sulla spontaneità e nel rispetto dell’ambiente e, guardando le vecchie case, troviamo infatti, inequivocabilmente, il chiaro riflesso delle usanze e del modo di vita dell’isolano.
Le trasformazioni avvenute si possono evidenziare attraverso il raffronto tra il quadro edilizio odierno e la rappresentazione iconografica che ci ha lasciato il più attento e scrupoloso descrittore delle Eolie, l’Arciduca Luigi Salvatore d’Austria nella sua rara e preziosa opera "Die Liparischen Inseln" – Praga 1896 (tradotta e rielaborata da Pino Paino – Edinixe Editrice).
L’opera di Luigi Salvatore ci consente di affermare che le case di Lipari fino al 1782 e, quelle delle isole minori, fino al 1804, venivano imbiancate a calce tutti gli anni, sia all’interno che all’esterno. Solo dopo quell’epoca invalse l’uso di intonacare i prospetti dei fabbricati con malta di calce e lapillo per restare più a lungo bianchi. Il colore bianco veniva usato anche per i monumenti, le chiese, i palazzi pubblici, ecc.
Infatti, nel volume IV (Panaria), a pag. 2 si legge: "Dappertutto piccole casette intonacate di bianco" .
Nel volume V (Filicuri), a pag. 4 si legge: "Le case della Fussedda sono tutte bianche con luoggi e pulèra " ; a pag. 11: "La chiesa di Santu Stefanu presenta un prospetto imbiancato a
calce"; a pag. 37: " Ancora bianche casette"; a pag. 4: "A criesia i San Vartulumeu è intonacata di bianco" ed ancora "Le case nei pressi della chiesa sono tutte bianche".
Nel volume VII (Stromboli), a pag. 4, a proposito dell’abitato di San Vincenzo si legge:
" Emergono in un meraviglioso contrasto inserendosi, col loro abbagliante bianco, nel ridente splendore delle pendici", ed ancora "Lungo la spiaggia di Scari sorgono, allineate, piccole case bianche"; a pag. 6 si legge: "In cima all’altura sorge la chiesa di San Vicienzu intonacata di un bianco accecante"; a pag. 27: "Ginostra appare distintamente con le sue bianche casette"; a pag. 38: "La contrada Lazzaru mostra bianche e isolate casette e proseguendo verso Ginostra si scoprono le sue case bianche anche da mare, sparse tra ulivi e vigneti".
Quindi fino agli anni ’80 del secolo scorso, dalla testimonianza riportata dall’illustre visitatore, si evince che il colore utilizzato nei prospetti dei fabbricati era il bianco e solo il bianco.
Solo alla fine dell’800, particolari situazioni storiche ed economiche, non ultimo l’imperversare della filossera che ha danneggiato la produzione vinicola, hanno provocato la prima grande emigrazione che ha determinato un continuo depauperamento demografico. Ma ogni risparmio del faticoso lavoro all’estero di molti eoliani è stato destinato a realizzare il sogno di una vita: una casa per sé e per i propri figli.
Con le rimesse fatte dal padre famiglia ed in sua assenza, vengono chiamati nelle isole, per costruire le case, delle maestranze siciliane, calabresi e napoletane che, abituati alla policromia più sconvolgente, introducono dei colori diversi dal bianco nelle case eoliane. Le facciate sono dipinte con terre coloranti ed i colori dominanti diventano il rosso, il giallo, l’azzurro ed il bianco.
Esistevano vari accostamenti di colorazione: il rosso per i fondi e il giallo o il bianco per i rilievi o viceversa.
Oggi, nei restauri dei vecchi edifici e nelle nuove costruzioni, purtroppo si assiste al progressivo abbandono del colore bianco e dei colori originari, utilizzando delle tonalità troppo sature e con materiali sintetici, alla ricerca di un improbabile Mediterranean style.
Questo fenomeno, che sta assumendo il carattere di un nuovo stile, contribuisce indubbiamente ad alterare in modo irreversibile il modello cromatico originario, banalizzando la stessa architettura.
Se questo processo non verrà arrestato, fra pochi anni non sarà più possibile renderci conto della tavolozza dei colori originari e dei criteri con cui essi erano combinati e del loro rapporto con l’architettura e con l’ambiente vegetale e minerale delle isole. Anche del candido bianco resterà un ricordo da ammirare nelle collezioni di vecchie cartoline.
Si impone quindi un immediato intervento che introduca nel R.E.C. una regolamentazione per l’impiego del colore secondo una precisa direttiva della Soprintendenza BB. CC. AA. ed un costante controllo sull’intero territorio comunale, al fine di evitarne l’uso indiscriminato.
L’AGE si rende disponibile per dibattere il problema sia con il Comune che con la Soprintendenza BB. CC .AA. al fine di definire il corretto impiego del colore nel centro storico di Lipari e nelle isole minori, tendente al recupero dell’ambiente originario.
L’Associazione Geometri delle isole Eolie
(Il Presidente )
Oggetto: "Tutti i colori delle mie isole........"
Siamo molto preoccupati per quanto succede attualmente nel territorio eoliano ed, in particolare, nel centro storico di Lipari e nei borghi delle varie isole minori, ambiti RCS, RNS, REP, etcc..,. ovvero ambiti da proteggere, recuperare, salvaguardare del Piano Territoriale Paesistico, per l’uso di fantasmagorici colori nelle facciate delle case, che provocano il progressivo abbandono dei colori originari ed un’inarrestabile trasformazione dell’ambiente. Assistiamo con rabbia ed impotenza, forse inconsci delle responsabilità che gravano su ognuno di noi, al depauperamento del contesto in cui viviamo, lasciatoci integro dai nostri antenati.
Tutto è affidato agli operatori del settore, non necessitando l’intervento di specifica autorizzazione amministrativa, che, con il proprio estro e gusto, utilizzano tinte estranee all’ambiente eoliano.
Ciò è anche possibile per una carenza normativa. Infatti, il P.T.P. rinvia la scelta dei colori da utilizzare nei prospetti dei fabbricati al R.E.C. annesso al P.R.G., già adottato dal Commissario Regionale, ma quest’ultimo strumento di pianificazione edilizia non affronta minimamente la problematica dei colori.
Tra l’altro, di un incarico per la redazione di un "Piano del colore" all’arch. Lo Cascio, da parte delle passate Amministrazioni, ad oggi non si ha alcuna contezza.
L’architettura eoliana è fatta di costruzioni e colori che rispecchiano l’esigenza dei suoi abitanti, la tradizione e la vocazione spontanea e le condizioni climatiche di questi luoghi. Ogni cosa, dai nostri avi, è stata realizzata in armonia con la natura. Tutto essi hanno basato sulla spontaneità e nel rispetto dell’ambiente e, guardando le vecchie case, troviamo infatti, inequivocabilmente, il chiaro riflesso delle usanze e del modo di vita dell’isolano.
Le trasformazioni avvenute si possono evidenziare attraverso il raffronto tra il quadro edilizio odierno e la rappresentazione iconografica che ci ha lasciato il più attento e scrupoloso descrittore delle Eolie, l’Arciduca Luigi Salvatore d’Austria nella sua rara e preziosa opera "Die Liparischen Inseln" – Praga 1896 (tradotta e rielaborata da Pino Paino – Edinixe Editrice).
L’opera di Luigi Salvatore ci consente di affermare che le case di Lipari fino al 1782 e, quelle delle isole minori, fino al 1804, venivano imbiancate a calce tutti gli anni, sia all’interno che all’esterno. Solo dopo quell’epoca invalse l’uso di intonacare i prospetti dei fabbricati con malta di calce e lapillo per restare più a lungo bianchi. Il colore bianco veniva usato anche per i monumenti, le chiese, i palazzi pubblici, ecc.
Infatti, nel volume IV (Panaria), a pag. 2 si legge: "Dappertutto piccole casette intonacate di bianco" .
Nel volume V (Filicuri), a pag. 4 si legge: "Le case della Fussedda sono tutte bianche con luoggi e pulèra " ; a pag. 11: "La chiesa di Santu Stefanu presenta un prospetto imbiancato a
calce"; a pag. 37: " Ancora bianche casette"; a pag. 4: "A criesia i San Vartulumeu è intonacata di bianco" ed ancora "Le case nei pressi della chiesa sono tutte bianche".
Nel volume VII (Stromboli), a pag. 4, a proposito dell’abitato di San Vincenzo si legge:
" Emergono in un meraviglioso contrasto inserendosi, col loro abbagliante bianco, nel ridente splendore delle pendici", ed ancora "Lungo la spiaggia di Scari sorgono, allineate, piccole case bianche"; a pag. 6 si legge: "In cima all’altura sorge la chiesa di San Vicienzu intonacata di un bianco accecante"; a pag. 27: "Ginostra appare distintamente con le sue bianche casette"; a pag. 38: "La contrada Lazzaru mostra bianche e isolate casette e proseguendo verso Ginostra si scoprono le sue case bianche anche da mare, sparse tra ulivi e vigneti".
Quindi fino agli anni ’80 del secolo scorso, dalla testimonianza riportata dall’illustre visitatore, si evince che il colore utilizzato nei prospetti dei fabbricati era il bianco e solo il bianco.
Solo alla fine dell’800, particolari situazioni storiche ed economiche, non ultimo l’imperversare della filossera che ha danneggiato la produzione vinicola, hanno provocato la prima grande emigrazione che ha determinato un continuo depauperamento demografico. Ma ogni risparmio del faticoso lavoro all’estero di molti eoliani è stato destinato a realizzare il sogno di una vita: una casa per sé e per i propri figli.
Con le rimesse fatte dal padre famiglia ed in sua assenza, vengono chiamati nelle isole, per costruire le case, delle maestranze siciliane, calabresi e napoletane che, abituati alla policromia più sconvolgente, introducono dei colori diversi dal bianco nelle case eoliane. Le facciate sono dipinte con terre coloranti ed i colori dominanti diventano il rosso, il giallo, l’azzurro ed il bianco.
Esistevano vari accostamenti di colorazione: il rosso per i fondi e il giallo o il bianco per i rilievi o viceversa.
Oggi, nei restauri dei vecchi edifici e nelle nuove costruzioni, purtroppo si assiste al progressivo abbandono del colore bianco e dei colori originari, utilizzando delle tonalità troppo sature e con materiali sintetici, alla ricerca di un improbabile Mediterranean style.
Questo fenomeno, che sta assumendo il carattere di un nuovo stile, contribuisce indubbiamente ad alterare in modo irreversibile il modello cromatico originario, banalizzando la stessa architettura.
Se questo processo non verrà arrestato, fra pochi anni non sarà più possibile renderci conto della tavolozza dei colori originari e dei criteri con cui essi erano combinati e del loro rapporto con l’architettura e con l’ambiente vegetale e minerale delle isole. Anche del candido bianco resterà un ricordo da ammirare nelle collezioni di vecchie cartoline.
Si impone quindi un immediato intervento che introduca nel R.E.C. una regolamentazione per l’impiego del colore secondo una precisa direttiva della Soprintendenza BB. CC. AA. ed un costante controllo sull’intero territorio comunale, al fine di evitarne l’uso indiscriminato.
L’AGE si rende disponibile per dibattere il problema sia con il Comune che con la Soprintendenza BB. CC .AA. al fine di definire il corretto impiego del colore nel centro storico di Lipari e nelle isole minori, tendente al recupero dell’ambiente originario.
L’Associazione Geometri delle isole Eolie
(Il Presidente )
S. Marina Salina confluisce nell'Autorità Portuale di Messina.Accordi in corso tra il sindaco Lo Schiavo e il presidente Lo Bosco
(Peppe Paino- Gazzetta del sud) Lipari parla e straparla, un appello "pro assorbimento" fu lanciato un paio di anni fa dal sindaco Mariano Bruno, Santa Marina invece concretizza.
È da sempre così. La storia insegna. E si ripete. È dunque tutto sommato clamorosa, ma fino ad un certo punto, la notizia che il porto del piccolo comune salinaro, passerà presto sotto la gestione dell'Autorità portuale di Messina. Organismo che, quindi non si farà mancare proprio nulla: dal consistente traffico merci e passeggeri di Messina e Milazzo alla piccola realtà insulare dell'arcipelago eoliano.
Una procedura avviata al tal punto che il presidente Dario Lo Bosco starebbe per trasmettere o presentare la relativa delibera al Ministero per il via libera definitivo. «Ma come – si commenta già nell'isola dove non è ancora ben chiaro cosa accadrà – tanti anni per costruire un porto per poi farlo gestire ad altri ?».
Alla considerazione risponde direttamente il giovane sindaco, Massimo Lo Schiavo, non nuovo a simili colpi di scena a dimostrazione, piaccia o meno, della credibilità politica di cui gode. «Il nostro Comune – osserva – non può più permettersi di farsi carico degli onerosi costi per le manutenzione delle strutture portuali. Pensate alle mareggiate e alle continue richieste di intervento alla Regione. Non si può perdere tempo sulle lungaggini burocratiche per accedere ai finanziamenti. Abbiamo rischiato la chiusura del porto. Voglio ricordare – evidenzia Lo Schiavo – quanto accaduto con il finanziamento di 900 mila euro per la nostra struttura prima assegnato, poi revocato per la scadenza del Por e il parere mancante della Soprintendenza del mare, e poi nuovamente tornato nelle nostre casse. Insomma – conclude il primo cittadino – dobbiamo superare l'emergenza e guardare al porto come ad una risorsa che deve generare sviluppo». Il ragionamento non fa una piega.
Del resto, se si guarda quanto avvenuto per tutto l'inverno a Lipari, cioè nulla, per la ricostruzione della banchina delle navi del porto di Sottomonastero distrutta ad ottobre da una nave della Siremar e i cui lavori, iniziati solo da pochi giorni sono in fase di ultimazione, si può ben comprendere l'utilità dell'operazione.
Il sindaco Lo Schiavo, ovviamente farà parte del comitato portuale in rappresentanza della sua comunità e sarà interpellato prima di ogni decisione da parte dell'Authority che, fino ad oggi, si è distinta sia a Messina che a Milazzo per l'avvio di importanti interventi nelle aree portuali di competenza
È da sempre così. La storia insegna. E si ripete. È dunque tutto sommato clamorosa, ma fino ad un certo punto, la notizia che il porto del piccolo comune salinaro, passerà presto sotto la gestione dell'Autorità portuale di Messina. Organismo che, quindi non si farà mancare proprio nulla: dal consistente traffico merci e passeggeri di Messina e Milazzo alla piccola realtà insulare dell'arcipelago eoliano.
Una procedura avviata al tal punto che il presidente Dario Lo Bosco starebbe per trasmettere o presentare la relativa delibera al Ministero per il via libera definitivo. «Ma come – si commenta già nell'isola dove non è ancora ben chiaro cosa accadrà – tanti anni per costruire un porto per poi farlo gestire ad altri ?».
Alla considerazione risponde direttamente il giovane sindaco, Massimo Lo Schiavo, non nuovo a simili colpi di scena a dimostrazione, piaccia o meno, della credibilità politica di cui gode. «Il nostro Comune – osserva – non può più permettersi di farsi carico degli onerosi costi per le manutenzione delle strutture portuali. Pensate alle mareggiate e alle continue richieste di intervento alla Regione. Non si può perdere tempo sulle lungaggini burocratiche per accedere ai finanziamenti. Abbiamo rischiato la chiusura del porto. Voglio ricordare – evidenzia Lo Schiavo – quanto accaduto con il finanziamento di 900 mila euro per la nostra struttura prima assegnato, poi revocato per la scadenza del Por e il parere mancante della Soprintendenza del mare, e poi nuovamente tornato nelle nostre casse. Insomma – conclude il primo cittadino – dobbiamo superare l'emergenza e guardare al porto come ad una risorsa che deve generare sviluppo». Il ragionamento non fa una piega.
Del resto, se si guarda quanto avvenuto per tutto l'inverno a Lipari, cioè nulla, per la ricostruzione della banchina delle navi del porto di Sottomonastero distrutta ad ottobre da una nave della Siremar e i cui lavori, iniziati solo da pochi giorni sono in fase di ultimazione, si può ben comprendere l'utilità dell'operazione.
Il sindaco Lo Schiavo, ovviamente farà parte del comitato portuale in rappresentanza della sua comunità e sarà interpellato prima di ogni decisione da parte dell'Authority che, fino ad oggi, si è distinta sia a Messina che a Milazzo per l'avvio di importanti interventi nelle aree portuali di competenza
lunedì 23 marzo 2009
Stromboli. Sospese le escursioni sul cratere su input della Protezione civile a causa dello "stato di criticità" del vulcano
ORDINANZA n° 14 del 23 marzo 2009
I L S I N D A C O
RICHIAMATA
la propria ordinanza n. 46 del 06 agosto 2007, con la quale veniva posta una nuova regolamentazione per l’accesso alla sommità del vulcano Stromboli e per le escursioni accompagnate dalle guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate;
CONSIDERATO che, in forza del sopra citato provvedimento sindacale, veniva, segnatamente:
1) consentito il libero accesso dei visitatori escursionisti, al vulcano Stromboli, sino alla quota di 400 mt. s.l.m. ;
2) consentito l’accesso dei visitatori escursionisti al successivo tratto, da quota 400 mt. s.l.m. e sino all’area sommitale del vulcano Stromboli, soltanto se accompagnati da guide alpine e vulcanologiche autorizzate, le quali vorranno consultare il bollettino di vigilanza emesso giornalmente dal Centro Funzionale Centrale - Rischio Vulcanico del Dipartimento della protezione civile ed affisso presso il Centro Operativo Avanzato (COA) di Stromboli, assumendo informazioni circa le condizioni dello stato di attività del vulcano e uniformandosi alle prescrizioni di cui alla nuova citata regolamentazione;
VISTA la nota prot. n.DPC/VATO/21741 del 23/03/09, a firma del Vice Capo del Dipartimento della Protezione Civile - Area Tecnico-Operativa -, prof. Bernardo De Bernardinis, trasmessa via fax dall’Ufficio Previsione, Valutazione, Prevenzione e Mitigazione dei Rischi Naturali - Servizio Rischio Vulcanico – dello stesso dipartimento nazionale, con la quale si trasmette il bollettino di vigilanza e criticità del vulcano Stromboli;
RAVVISATI i caratteri della necessità e dell’urgenza di pervenire alla emanazione di provvedimento atto ad interdire l’accesso al vulcano Stromboli, interessato dai fenomeni notificati da parte della summenzionata autorità di protezione civile nazionale, con consequenziale sospensione di tutte le attività escursionistiche, a salvaguardia della incolumità pubblica e per motivi di protezione civile;
VISTO l’art. n°54 del D. Lg.vo n°267/2000;VISTO il Testo Coordinato delle ll.rr. relative all’ordinamento degli Enti Locali 2008 (GURS 09/05/2008);
O R D I N A
1.E’ fatto divieto immediato ed assoluto di accesso al vulcano Stromboli, con consequenziale sospensione di tutte le attività escursionistiche, fino a nuove e diverse comunicazioni da parte del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale che rassicurino in ordine al superamento dell’attuale stato di criticità del vulcano medesimo.
2. Il Corpo di Polizia Municipale e tutti gli Agenti della Forza Pubblica sono incaricati dell’esecuzione della presente ordinanza e della sua scrupolosa osservanza, anche attraverso controllo e posti di blocco lungo i sentieri di accesso agli alti versanti, e sono chiamati a darne la massima diffusione, in collaborazione con i responsabili della Circoscrizione di Stromboli.
3. Dal presente provvedimento consegue la sospensione dell’efficacia della precedente ordinanza sindacale di regolamentazione n.46/2007, citata in premessa.
D I S P O N E
Che il Dirigente del 4° Settore e l’Ufficio di Protezione Civile del medesimo Settore, siano incaricati degli adempimenti e degli atti eventualmente nascenti dalla presente ordinanza.
La trasmissione del presente provvedimento al Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Roma, al Dipartimento di Protezione Civile della Regione Siciliana, alla Prefettura - Ufficio Territoriale di Governo - di Messina, , all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, al Centro Operativo Avanzato (COA) di Stromboli, al Consiglio Circoscrizionale di Stromboli, alle Guide Alpine e/o Vulcanologiche operanti su Stromboli, agli Agenti della Forza Pubblica, al Corpo di Polizia Municipale, al Dirigente del 4° Settore. Il presente provvedimento, che avrà immediata esecutività, sarà affisso all’Albo Pretorio della Casa Comunale ed all’Albo della Sede della Circoscrizione di Stromboli.Dalla Residenza Municipale lì, 23/03/2009
IL SINDACO (Dott. Mariano Bruno)
I L S I N D A C O
RICHIAMATA
la propria ordinanza n. 46 del 06 agosto 2007, con la quale veniva posta una nuova regolamentazione per l’accesso alla sommità del vulcano Stromboli e per le escursioni accompagnate dalle guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate;
CONSIDERATO che, in forza del sopra citato provvedimento sindacale, veniva, segnatamente:
1) consentito il libero accesso dei visitatori escursionisti, al vulcano Stromboli, sino alla quota di 400 mt. s.l.m. ;
2) consentito l’accesso dei visitatori escursionisti al successivo tratto, da quota 400 mt. s.l.m. e sino all’area sommitale del vulcano Stromboli, soltanto se accompagnati da guide alpine e vulcanologiche autorizzate, le quali vorranno consultare il bollettino di vigilanza emesso giornalmente dal Centro Funzionale Centrale - Rischio Vulcanico del Dipartimento della protezione civile ed affisso presso il Centro Operativo Avanzato (COA) di Stromboli, assumendo informazioni circa le condizioni dello stato di attività del vulcano e uniformandosi alle prescrizioni di cui alla nuova citata regolamentazione;
VISTA la nota prot. n.DPC/VATO/21741 del 23/03/09, a firma del Vice Capo del Dipartimento della Protezione Civile - Area Tecnico-Operativa -, prof. Bernardo De Bernardinis, trasmessa via fax dall’Ufficio Previsione, Valutazione, Prevenzione e Mitigazione dei Rischi Naturali - Servizio Rischio Vulcanico – dello stesso dipartimento nazionale, con la quale si trasmette il bollettino di vigilanza e criticità del vulcano Stromboli;
RAVVISATI i caratteri della necessità e dell’urgenza di pervenire alla emanazione di provvedimento atto ad interdire l’accesso al vulcano Stromboli, interessato dai fenomeni notificati da parte della summenzionata autorità di protezione civile nazionale, con consequenziale sospensione di tutte le attività escursionistiche, a salvaguardia della incolumità pubblica e per motivi di protezione civile;
VISTO l’art. n°54 del D. Lg.vo n°267/2000;VISTO il Testo Coordinato delle ll.rr. relative all’ordinamento degli Enti Locali 2008 (GURS 09/05/2008);
O R D I N A
1.E’ fatto divieto immediato ed assoluto di accesso al vulcano Stromboli, con consequenziale sospensione di tutte le attività escursionistiche, fino a nuove e diverse comunicazioni da parte del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale che rassicurino in ordine al superamento dell’attuale stato di criticità del vulcano medesimo.
2. Il Corpo di Polizia Municipale e tutti gli Agenti della Forza Pubblica sono incaricati dell’esecuzione della presente ordinanza e della sua scrupolosa osservanza, anche attraverso controllo e posti di blocco lungo i sentieri di accesso agli alti versanti, e sono chiamati a darne la massima diffusione, in collaborazione con i responsabili della Circoscrizione di Stromboli.
3. Dal presente provvedimento consegue la sospensione dell’efficacia della precedente ordinanza sindacale di regolamentazione n.46/2007, citata in premessa.
D I S P O N E
Che il Dirigente del 4° Settore e l’Ufficio di Protezione Civile del medesimo Settore, siano incaricati degli adempimenti e degli atti eventualmente nascenti dalla presente ordinanza.
La trasmissione del presente provvedimento al Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Roma, al Dipartimento di Protezione Civile della Regione Siciliana, alla Prefettura - Ufficio Territoriale di Governo - di Messina, , all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, al Centro Operativo Avanzato (COA) di Stromboli, al Consiglio Circoscrizionale di Stromboli, alle Guide Alpine e/o Vulcanologiche operanti su Stromboli, agli Agenti della Forza Pubblica, al Corpo di Polizia Municipale, al Dirigente del 4° Settore. Il presente provvedimento, che avrà immediata esecutività, sarà affisso all’Albo Pretorio della Casa Comunale ed all’Albo della Sede della Circoscrizione di Stromboli.Dalla Residenza Municipale lì, 23/03/2009
IL SINDACO (Dott. Mariano Bruno)
Convegno sui trasporti. Le "riflessioni" di Sinistra Democratica
A metà strada tra una manifestazione di regime e un’autentica celebrazione di un novello “caro leader” delle isole minori, il convegno sui trasporti marittimi di oggi 23 marzo ha registrato il brillante risultato di non avere prodotto assolutamente nulla, se non la attendibile notizia della nuova nomina a “Commissario straordinario all’emergenza” vulcanica e turistica (quale emergenza? quella del declino del turismo eoliano?) con la quale il governo Berlusconi ha deciso di gratificare il sindaco Mariano Bruno.
Più che in un palcoscenico, la pedana della sala congressi è stata trasformata per qualche ora in una postazione balistica, dalla quale si è sparato senza tregua su una nave che affonda, la Siremar, grazie al contributo di una classe politica che per anni ha ignorato il problema, evitando accuratamente di attuare, in tempo utile, misure concrete per restituirle dignità e autonomia societaria. La tragica conseguenza di questo fuoco “amico” si traduce nell’incertezza attuale che caratterizza le sorti di trasporti marittimi essenziali per le comunità delle isole minori, e delle Eolie in particolare.
La dottoressa Severino, in rappresentanza dell’Assessore regionale ai Trasporti, ha illustrato nel dettaglio tutti i passaggi tecnici e burocratici che hanno permesso alla Regione Siciliana di procedere spedita verso gare di evidenza pubblica, evitando di sopperire ai tagli effettuati dal governo nazionale, e di accreditarsi addirittura oggi come parte lesa in un tranello ordito da quest’ultimo in combutta con l’Unione Europea. Peccato che non abbia speso una parola sul perché la stessa Regione, a dispetto di un magro bilancio, non abbia esitato a raddoppiare lo sforzo economico a favore dei vettori privati (leggasi Usticalines e N.G.I.), in cambio di servizi addirittura inferiori a quelli effettuati nell’ambito delle precedenti convenzioni.
Ma l’apoteosi di questa manifestazione si è raggiunta con l’intervento dell’onorevole Corona, che non ha fatto mistero di essere un grande estimatore del sindaco Bruno, elogiandolo ripetutamente di fronte a studenti che avevano rinunciato a una giornata di lezione per capire qualcosa del futuro dei loro trasporti marittimi. Di questi ultimi, per la verità, non ha detto molto, tranne un breve ma eloquente passaggio, “ai cittadini delle isole non interessa se i trasporti vengono effettuati da servizi pubblici o privati”, affermazione rivelatrice di quella che è – ormai palesemente – la strategia del governo regionale e nazionale a favore della privatizzazione. Tuttavia, questa dichiarazione offende la volontà espressa proprio dai cittadini chiamati in causa e dai loro rappresentanti in consiglio comunale, che hanno votato più di una mozione dove si faceva esplicita richiesta di uno scorporo della Siremar da Tirrenia e, dunque, di una difesa della società pubblica. Così come in tante altre “chicche”, dalle cave di pomice chiuse “dal Ministero dell’Ambiente” anziché per un sequestro disposto dalla magistratura, l’onorevole Corona ha dimostrato come questa classe politica sia incapace di rapportarsi alla realtà dei fatti e alle istanze delle comunità che vorrebbe rappresentare, preferendo ignorarle per definire in altri tavoli il futuro del diritto a vivere dignitosamente in queste isole.
Ci auguriamo, infine, che al termine di tale inutile fatica i convegnisti abbiano almeno gradito la trasferta in aliscafo per Milazzo, magari su un aliscafo della Siremar. Chissà non abbiano versato una lacrima da coccodrillo …
Sinistra Democratica Circolo di Lipari
Più che in un palcoscenico, la pedana della sala congressi è stata trasformata per qualche ora in una postazione balistica, dalla quale si è sparato senza tregua su una nave che affonda, la Siremar, grazie al contributo di una classe politica che per anni ha ignorato il problema, evitando accuratamente di attuare, in tempo utile, misure concrete per restituirle dignità e autonomia societaria. La tragica conseguenza di questo fuoco “amico” si traduce nell’incertezza attuale che caratterizza le sorti di trasporti marittimi essenziali per le comunità delle isole minori, e delle Eolie in particolare.
La dottoressa Severino, in rappresentanza dell’Assessore regionale ai Trasporti, ha illustrato nel dettaglio tutti i passaggi tecnici e burocratici che hanno permesso alla Regione Siciliana di procedere spedita verso gare di evidenza pubblica, evitando di sopperire ai tagli effettuati dal governo nazionale, e di accreditarsi addirittura oggi come parte lesa in un tranello ordito da quest’ultimo in combutta con l’Unione Europea. Peccato che non abbia speso una parola sul perché la stessa Regione, a dispetto di un magro bilancio, non abbia esitato a raddoppiare lo sforzo economico a favore dei vettori privati (leggasi Usticalines e N.G.I.), in cambio di servizi addirittura inferiori a quelli effettuati nell’ambito delle precedenti convenzioni.
Ma l’apoteosi di questa manifestazione si è raggiunta con l’intervento dell’onorevole Corona, che non ha fatto mistero di essere un grande estimatore del sindaco Bruno, elogiandolo ripetutamente di fronte a studenti che avevano rinunciato a una giornata di lezione per capire qualcosa del futuro dei loro trasporti marittimi. Di questi ultimi, per la verità, non ha detto molto, tranne un breve ma eloquente passaggio, “ai cittadini delle isole non interessa se i trasporti vengono effettuati da servizi pubblici o privati”, affermazione rivelatrice di quella che è – ormai palesemente – la strategia del governo regionale e nazionale a favore della privatizzazione. Tuttavia, questa dichiarazione offende la volontà espressa proprio dai cittadini chiamati in causa e dai loro rappresentanti in consiglio comunale, che hanno votato più di una mozione dove si faceva esplicita richiesta di uno scorporo della Siremar da Tirrenia e, dunque, di una difesa della società pubblica. Così come in tante altre “chicche”, dalle cave di pomice chiuse “dal Ministero dell’Ambiente” anziché per un sequestro disposto dalla magistratura, l’onorevole Corona ha dimostrato come questa classe politica sia incapace di rapportarsi alla realtà dei fatti e alle istanze delle comunità che vorrebbe rappresentare, preferendo ignorarle per definire in altri tavoli il futuro del diritto a vivere dignitosamente in queste isole.
Ci auguriamo, infine, che al termine di tale inutile fatica i convegnisti abbiano almeno gradito la trasferta in aliscafo per Milazzo, magari su un aliscafo della Siremar. Chissà non abbiano versato una lacrima da coccodrillo …
Sinistra Democratica Circolo di Lipari
Convegno sui trasporti. Le "riflessioni" di Saverio Merlino (PD)
Riceviamo da Saverio Merlino e pubblichiamo:
Dopo il Convegno di oggi, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Lipari sull’importante questione servizi marittimi nelle isole minori (ero convinto che l’incontro continuasse almeno nel pomeriggio per avere più possibilità di confronto) sono uscito più confuso e preoccupato di prima.
Non si sono assolutamente chiariti gli aspetti normativi che da oltre 3 mesi si dibattono circa la possibilità dello scorporo della SIREMAR o delle altre società regionali.
L’unica cosa certa che si è capita e che possiamo dimenticarci lo “scorporo” e pensare ormai a come sarà fatta la privatizzazione della Tirrenia e come potrebbe finire per i nostri servizi marittimi.
Quello che mi fa rabbia è come si può far finta di niente da parte di alcune autorità governative nazionali e regionali rispetto al dramma che da tempo stanno vivendo le isole minori siciliane e le Eolie in particolare e mi chiedo: dobbiamo ancora civilmente “lottare” (e in che modo?) per richiedere la massima attenzione per avere garantiti i nostri diritti costituzionali e un adeguato futuro del nostro turismo e delle diverse attività imprenditoriali?
Tutti sanno che il settore dei trasporti, in particolare quello marittimo, nelle isole minori, è un valore aggiunto ed è così complesso che ha bisogno di un solido supporto tecnico che si ponga sopra le parti interpretando bisogni oggettivi e proponendo soluzioni coerenti con gli obiettivi unanimemente riconosciuti come fondamentali per lo sviluppo delle stesse isole e spesso per i territori prospicienti.
Le vicende di questi ultimi mesi e i vuoti richiami (penso anche quello consumatosi oggi) legati a quest’importante settore, con tutte le continue incertezze, hanno messo in discussione seria i diritti fondamentali dei cittadini delle isole e le possibilità di sviluppo economico delle stesse.
A che sono valse le iniziative intraprese e adottate dai sindaci e dai consigli comunali di Lipari, Ustica, Favignana, Lampedusa e Pantelleria per rappresentare con forza le esigenze degli abitanti di queste isole per i quali la riduzione, se non anche l’eliminazione, dei collegamenti sinora garantiti dalla compagnia Siremar significherebbe una sensibile compressione dei loro diritti e, tra questi, quello alla salute ed al lavoro, ma il peso del taglio dei collegamenti (che ci sono già stati per alcuni aspetti) avrebbe anche gravissime ripercussioni sul turismo e su tutto il sistema che gravita attorno al comparto e sullo sviluppo del territorio, con danni economici difficilmente sanabili.
Forte è stato il mio disappunto all’intervento dell’On. Roberto Corana, quando ha affermato che tutti e 90 deputati regionali sono attenti e impegnati sui vari problemi delle isole minori (trasporti, pesca, turismo, lavoratori della pomice, etc).
Meno male che sono tutti e 90 attenti e siamo in queste condizioni, figuriamoci, quando sono distratti!
Perché, invece, non avere il coraggio politico di affermare che il Governo regionale non è stato in grado di chiedere le giuste spiegazioni al Governo Nazionale (né ora, né nel 2007) non riuscendo a dimostrare che il collegamento marittimo è l’unica infrastruttura di mobilità per queste isole e anche perché alle difficoltà menzionate si aggiunge quella concernente il futuro occupazionale dei circa 500 marittimi della Siremar.
Anche il Senatore Strano (oggi rappresentante del Ministro Matteoli) come tutto il Governo Nazionale, nonostante le decine d’interrogazioni e d’incontri con sindaci e parti sociali non sono riusciti a fare chiarezza sull’intera materia e dopo promesse su promesse il risultato è stato quel decreto sulla privatizzazione del 100% della Tirrenia, cosa sicuramente già decisa da tempo anche quando il Ministro ha incontrato i sindaci e gli altri rappresentanti nel mese di gennaio prima e di febbraio dopo.
Non riesco a capire come mai la Comunità Europea nel famoso LIBRO BIANCO del 12/09/2001 sulla politica europea dei trasporti fino al 2010, indicava le scelte future per salvaguardare la vita di 3.800 dipendenti e 15 mila lavoratori dell’indotto, che meritano sicuramente un’attenzione particolare, e parlava anche della completa aderenza al Trattato d’Amsterdam per assicurare la continuita’ territoriale alle Isole Minori”, oggi si continua dire che questo è impossibile (la nota d’oggi del Commissario europeo On. Taviani, letta dal sindaco nell’assemblea).
Il senatore Strano ha richiamato tutti a non fraintendere e a non definire ambigue le dichiarazioni del Ministro Matteoli, ma vorrei sapere come interpretare e definire le recenti dichiarazioni del Ministro sulla privatizzazione che, a detta di molti, non tengono assolutamente conto delle direttive dell’Unione Europea e non sono assolutamente in linea con le stesse direttive.
Egli ha dichiarato, in aula:
“ Nonostante alcuni enti regionali abbiano manifestato il loro interesse per l'acquisizione di parti del gruppo Tirrenia, in questo momento non è possibile procedere in tal senso, perché l'Unione Europea prescrive che la privatizzazione di Tirrenia avvenga con una gara unica e che solo in seguito si possa liberalizzare il settore anche dividendo il gruppo in diverse società”. Sulle dichiarazioni del Ministro qualcosa non quadra, poiché la norma che prevede la privatizzazione della Tirrenia è contenuta nell'articolo 26 “privatizzazione della società Tirrenia” del Decreto Legge 29 novembre 2008, n. 185 Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale, conosciuto come decreto “anticrisi”. Lo stesso articolo 26, quindi, prevede l’abrogazione dell’articolo 57 del decreto-legge 25 giugno 2008 n. 112.
Da un’attenta lettura combinata delle due norme appare evidente che, alla data delle sue dichiarazioni (quindi prima del decreto sulla privatizzazione della Tirrenia di marzo 2009) era possibile (e forse lo è ancora) procedere allo scorporo della SIREMAR Spa dalla Tirrenia soltanto attraverso un nuovo decreto legge che “riapriva” i termini e le modalità che il Governo ha stabilito nel giugno dell’anno 2008. Con la cessione gratuita alle singole regioni delle compagnie regionali è evidente che il Governo non vende a queste ultime assolutamente niente e di conseguenza non c’è violazione d’alcuna norma comunitaria, né nazionale in termini di gare d’appalto.
Non si comprende qual è la fonte legislativa comunitaria dalla quale si può evincere il divieto che l’Unione Europea opporrebbe allo scorporo delle società regionali Caremar, Toremar, Siremar e Saremar dalla capogruppo Tirrenia, operazione questa definita, molto impropriamente dal Ministro, come spezzettamento e che è invece esplicitamente prevista dall’articolo 57 comma 3 della Legge 133/08, legge che per altro ribadisce che le funzioni e i compiti in materia di cabotaggio marittimo sono esercitati dalle regioni in cui si svolgono i servizi medesimi.
Lo scorporo della SIREMAR, come richiesto da tutte le amministrazioni comunali delle isole minori, costituisce assicurazione della continuita’ territoriale dello Stato dal resto dei servizi gestiti dal Gruppo Tirrenia di Navigazione.
I servizi di primario interesse pubblico, come spiegano all’Unione Europea, possono essere derogati dal processo di privatizzazione, cosi’ come stabilito dal Trattato d’Amsterdam, nella parte in cui la normativa “riconosce le sofferenze e gli svantaggi provocati dalla insularita’ quali ostacoli per lo sviluppo socio-economico delle relative popolazioni e non penso che possano essere solo quelle isole indicate nel comunicato d’oggi del Commissario Taviani.
La sensazione, a detta di molti, è che i giochi intorno alla privatizzazione della Tirrenia potrebbero essere stati fatti da tempo (tipo Alitalia), puntando ad un monopolio o un duopolio dei privati all’interno del nostro territorio e se si ha la bontà e la voglia di leggere gli articoli giornalistici (da “la Repubblica”) di qualche anno or sono, forse…….si capisce il perché di tutto e quanto inutili sono stati i nostri coraggiosi sforzi.
Lipari, 23/03/2009
Saverio Merlino
Segretario Partito Democratico Lipari
Componente Commissione Regionale Programma
Non si sono assolutamente chiariti gli aspetti normativi che da oltre 3 mesi si dibattono circa la possibilità dello scorporo della SIREMAR o delle altre società regionali.
L’unica cosa certa che si è capita e che possiamo dimenticarci lo “scorporo” e pensare ormai a come sarà fatta la privatizzazione della Tirrenia e come potrebbe finire per i nostri servizi marittimi.
Quello che mi fa rabbia è come si può far finta di niente da parte di alcune autorità governative nazionali e regionali rispetto al dramma che da tempo stanno vivendo le isole minori siciliane e le Eolie in particolare e mi chiedo: dobbiamo ancora civilmente “lottare” (e in che modo?) per richiedere la massima attenzione per avere garantiti i nostri diritti costituzionali e un adeguato futuro del nostro turismo e delle diverse attività imprenditoriali?
Tutti sanno che il settore dei trasporti, in particolare quello marittimo, nelle isole minori, è un valore aggiunto ed è così complesso che ha bisogno di un solido supporto tecnico che si ponga sopra le parti interpretando bisogni oggettivi e proponendo soluzioni coerenti con gli obiettivi unanimemente riconosciuti come fondamentali per lo sviluppo delle stesse isole e spesso per i territori prospicienti.
Le vicende di questi ultimi mesi e i vuoti richiami (penso anche quello consumatosi oggi) legati a quest’importante settore, con tutte le continue incertezze, hanno messo in discussione seria i diritti fondamentali dei cittadini delle isole e le possibilità di sviluppo economico delle stesse.
A che sono valse le iniziative intraprese e adottate dai sindaci e dai consigli comunali di Lipari, Ustica, Favignana, Lampedusa e Pantelleria per rappresentare con forza le esigenze degli abitanti di queste isole per i quali la riduzione, se non anche l’eliminazione, dei collegamenti sinora garantiti dalla compagnia Siremar significherebbe una sensibile compressione dei loro diritti e, tra questi, quello alla salute ed al lavoro, ma il peso del taglio dei collegamenti (che ci sono già stati per alcuni aspetti) avrebbe anche gravissime ripercussioni sul turismo e su tutto il sistema che gravita attorno al comparto e sullo sviluppo del territorio, con danni economici difficilmente sanabili.
Forte è stato il mio disappunto all’intervento dell’On. Roberto Corana, quando ha affermato che tutti e 90 deputati regionali sono attenti e impegnati sui vari problemi delle isole minori (trasporti, pesca, turismo, lavoratori della pomice, etc).
Meno male che sono tutti e 90 attenti e siamo in queste condizioni, figuriamoci, quando sono distratti!
Perché, invece, non avere il coraggio politico di affermare che il Governo regionale non è stato in grado di chiedere le giuste spiegazioni al Governo Nazionale (né ora, né nel 2007) non riuscendo a dimostrare che il collegamento marittimo è l’unica infrastruttura di mobilità per queste isole e anche perché alle difficoltà menzionate si aggiunge quella concernente il futuro occupazionale dei circa 500 marittimi della Siremar.
Anche il Senatore Strano (oggi rappresentante del Ministro Matteoli) come tutto il Governo Nazionale, nonostante le decine d’interrogazioni e d’incontri con sindaci e parti sociali non sono riusciti a fare chiarezza sull’intera materia e dopo promesse su promesse il risultato è stato quel decreto sulla privatizzazione del 100% della Tirrenia, cosa sicuramente già decisa da tempo anche quando il Ministro ha incontrato i sindaci e gli altri rappresentanti nel mese di gennaio prima e di febbraio dopo.
Non riesco a capire come mai la Comunità Europea nel famoso LIBRO BIANCO del 12/09/2001 sulla politica europea dei trasporti fino al 2010, indicava le scelte future per salvaguardare la vita di 3.800 dipendenti e 15 mila lavoratori dell’indotto, che meritano sicuramente un’attenzione particolare, e parlava anche della completa aderenza al Trattato d’Amsterdam per assicurare la continuita’ territoriale alle Isole Minori”, oggi si continua dire che questo è impossibile (la nota d’oggi del Commissario europeo On. Taviani, letta dal sindaco nell’assemblea).
Il senatore Strano ha richiamato tutti a non fraintendere e a non definire ambigue le dichiarazioni del Ministro Matteoli, ma vorrei sapere come interpretare e definire le recenti dichiarazioni del Ministro sulla privatizzazione che, a detta di molti, non tengono assolutamente conto delle direttive dell’Unione Europea e non sono assolutamente in linea con le stesse direttive.
Egli ha dichiarato, in aula:
“ Nonostante alcuni enti regionali abbiano manifestato il loro interesse per l'acquisizione di parti del gruppo Tirrenia, in questo momento non è possibile procedere in tal senso, perché l'Unione Europea prescrive che la privatizzazione di Tirrenia avvenga con una gara unica e che solo in seguito si possa liberalizzare il settore anche dividendo il gruppo in diverse società”. Sulle dichiarazioni del Ministro qualcosa non quadra, poiché la norma che prevede la privatizzazione della Tirrenia è contenuta nell'articolo 26 “privatizzazione della società Tirrenia” del Decreto Legge 29 novembre 2008, n. 185 Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale, conosciuto come decreto “anticrisi”. Lo stesso articolo 26, quindi, prevede l’abrogazione dell’articolo 57 del decreto-legge 25 giugno 2008 n. 112.
Da un’attenta lettura combinata delle due norme appare evidente che, alla data delle sue dichiarazioni (quindi prima del decreto sulla privatizzazione della Tirrenia di marzo 2009) era possibile (e forse lo è ancora) procedere allo scorporo della SIREMAR Spa dalla Tirrenia soltanto attraverso un nuovo decreto legge che “riapriva” i termini e le modalità che il Governo ha stabilito nel giugno dell’anno 2008. Con la cessione gratuita alle singole regioni delle compagnie regionali è evidente che il Governo non vende a queste ultime assolutamente niente e di conseguenza non c’è violazione d’alcuna norma comunitaria, né nazionale in termini di gare d’appalto.
Non si comprende qual è la fonte legislativa comunitaria dalla quale si può evincere il divieto che l’Unione Europea opporrebbe allo scorporo delle società regionali Caremar, Toremar, Siremar e Saremar dalla capogruppo Tirrenia, operazione questa definita, molto impropriamente dal Ministro, come spezzettamento e che è invece esplicitamente prevista dall’articolo 57 comma 3 della Legge 133/08, legge che per altro ribadisce che le funzioni e i compiti in materia di cabotaggio marittimo sono esercitati dalle regioni in cui si svolgono i servizi medesimi.
Lo scorporo della SIREMAR, come richiesto da tutte le amministrazioni comunali delle isole minori, costituisce assicurazione della continuita’ territoriale dello Stato dal resto dei servizi gestiti dal Gruppo Tirrenia di Navigazione.
I servizi di primario interesse pubblico, come spiegano all’Unione Europea, possono essere derogati dal processo di privatizzazione, cosi’ come stabilito dal Trattato d’Amsterdam, nella parte in cui la normativa “riconosce le sofferenze e gli svantaggi provocati dalla insularita’ quali ostacoli per lo sviluppo socio-economico delle relative popolazioni e non penso che possano essere solo quelle isole indicate nel comunicato d’oggi del Commissario Taviani.
La sensazione, a detta di molti, è che i giochi intorno alla privatizzazione della Tirrenia potrebbero essere stati fatti da tempo (tipo Alitalia), puntando ad un monopolio o un duopolio dei privati all’interno del nostro territorio e se si ha la bontà e la voglia di leggere gli articoli giornalistici (da “la Repubblica”) di qualche anno or sono, forse…….si capisce il perché di tutto e quanto inutili sono stati i nostri coraggiosi sforzi.
Lipari, 23/03/2009
Saverio Merlino
Segretario Partito Democratico Lipari
Componente Commissione Regionale Programma
Concluso l'incontro sui trasporti. Tutti concordi per i collegamenti indispensabili. A quando però i fatti? Intanto la CE mette i "puntini"
“I sindaci delle isole minori siciliane vogliono avere contezza su quello che sarà il futuro dei trasporti marittimi e continuano il loro percorso comune affinchè si arrivi a fatti concreti ma, principalmente, a determinazioni rispettose dei diritti sanciti dalla Costituzione per tutti i cittadini italiani. Al Governo che ha messo in atto la procedura per la privatizzazione di Tirrenia, così come alla Regione siciliana, chiediamo fatti e non parole e non siamo disposti ad abbassare la guardia”. Lo ha evidenziato Mariano Bruno, sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia, in apertura dell'incontro-convegno “Trasporti da e per le isole minori” tenutosi ieri a Lipari e al quale hanno preso parte gli onorevoli Roberto Corona, Vincenzo Garofalo e Pierluigi Mantini, il senatore Antonio Strano (in rappresentanza del ministro Matteoli), il sindaco di Ustica Aldo Messina, il sindaco di Favignana Lucio Antinoro, il sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo, il sindaco di Malfa Salvatore Longhitano, la dottoressa Salvatrice Severino(dirigente regionale del settore trasporti) e il dott. Stefano Denaro (dirigente dell'ufficio isole minori della Regione). Tutti gli intervenuti, in modo bipartisan, hanno sottolineato la necessità di garantire collegamenti efficaci ed efficienti da e verso le isole minori (anche sulle tratte e nei periodi anti-economici), il mantenimento dei servizi essenziali e di tratte storiche e di fondamentale importanza (quale la Napoli-Eolie).
Certo è quanto meno "assurdo" che un così forte impegno e tale determinazione non sia stata messa in campo da subito e che, invece, tra proroghe, controproroghe, annunci e "disannunci" non sia ancora arrivati a nulla di concreto in prospettiva futura
L'on. Strano ha affermato che “non è intenzione del Governo penalizzare le isole minori ed ha anche annunciato la riconvocazione a breve da parte del Ministro Matteoli del tavolo tecnico. Tavolo- ha sostenuto- al quale ha chiesto di poter prendere parte anche il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, habituè di queste isole”.
Non sono mancate le critiche e le richiesta di passare dalle parole ai fatti. Lo hanno fatto la Federalberghi, il comitato per i trasporti marittimi, esponenti dell'opposizione consiliare liparese, il sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo, che non ha preso posto al tavolo “perchè stanco delle parate”.
Di grande significato la lettera inviata dall'on. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea, al sindaco Bruno e che è stata letta ad apertura dei lavori. Una lettera che- a nostro avviso- chiarisce, una volta per tutte, le linee sulle quali si muove Bruxelles su questa tematica. Nell'evidenziare come la Commissione europea abbia grande considerazione per le regioni insulari, ha chiaramente affermato che “non vi è possibilità di deroga alla normativa di aiuti di Stato. La possibilità di tale deroga è prevista eventualmente sole per le zone ultraperiferiche: dipartimenti francesi d'oltremare, arcipelago delle Azzorre, Madera e isole Canarie. Regioni insulari poste a distanza molto maggiore dal continente europeo rispetto alle isole minori della Sicilia. Situazioni- ha sostenuto- che non possono essere assimilate o poste sullo stesso piano”. “Nell'ottica che i trasporti funzionino in modo efficiente in tutta Europa- ha continuato Tajani- il Regolamento CEE n.3577 del 7 dicembre 92, concernente il cabotaggio marittimo, ha previsto una norma che consenta agli Stati membri l'attivazione di collegamenti su rotte in generale non redditizie. L'art. 4 prevede, infatti, che uno Stato membro possa in tal caso erogare un compenso per l'attivazione del collegamento ma detta erogazione deve avvenire in modo non discriminatorio e quindi mettendo in concorrenza tra loro tutti gli imprenditori che siano interessati a concludere la convenzione. Ciò consente di scegliere l'operatore che offre l'erogazione del servizio alle migliori condizioni. Il diritto comunitario- ha concluso l'on. Tajani- vieta quindi le sovvenzioni fini a se stesse, che falsano la concorrenza a danno degli operatori più efficienti, mentre ammette i sussidi diretti a incoraggiare l'attivazione di rotte non commerciali ma necessarie per la popolazione e l'economia delle zone insulari”.
Un messaggio chiaro e preciso che chiude la porta agli aiuti di Stato dati sino ad oggi a Tirrenia e alla sue società regionali e che lascia chiaramente intendere che le linee non commerciali dovranno essere poste in gara e destinate a chi offrirà l'espletamento del servizio alle condizioni migliori, anche finanziarie.
Abbassamento costi bunker mezzi navali per i cittadini eoliani. Zitelli scrive a Maggiore
Un sollecito per l'abbassamento dei costi bunker mezzi navali(con contestuale riduzione del prezzo del biglietto) per i cittadini eoliani è stato inoltrato all'assessore Giovanni Maggiore da Edoardo Zitelli della Federalberghi delle Eolie. Il testo:
Gent. Avv. Maggiore,
nonostante negli ultimi 4 mesi Le abbia ripetutamente segnalato la possibilità della riduzione dei costi per il trasporto marittimo che gravano sui cittadini eoliani, come già dichiarato dal ministro Scajola e dall'Autotrità garante per la concorrenza, a tutt'oggi non ci risulta una presa di posizione da parte dell'Amministrazione del Comune di Lipari.
L'addizionale bunker , introdotta a suo tempo in modo sperequativo in quanto unatantum e causa di aumenti anche del 70% su alcune tratte (vedi la Lipari-Vulcano senza sconti per i bambini e differenze tra nave ed aliscafo), é stata eliminata nella maggior parte del territorio nazionale e non ha più ragione di esistere in quanto i carburanti sono diminuiti di oltre il 50%.
Speriamo in un Suo deciso intervento in merito soprattutto in considerazione degli elevati costi che tutti dobbiamo affrontare ogni giorno, unitamente a quelli dei trasporti della merce ed in considerazione delle gravi difficoltà economiche che attanagliano tutto il comparto turistico mondiale.
In attesa di ricevere un Suo urgente cenno di risposta, porgo cordiali ossequi.
Edoardo Zitelli
Federalberghi Isole Eolie
Gent. Avv. Maggiore,
nonostante negli ultimi 4 mesi Le abbia ripetutamente segnalato la possibilità della riduzione dei costi per il trasporto marittimo che gravano sui cittadini eoliani, come già dichiarato dal ministro Scajola e dall'Autotrità garante per la concorrenza, a tutt'oggi non ci risulta una presa di posizione da parte dell'Amministrazione del Comune di Lipari.
L'addizionale bunker , introdotta a suo tempo in modo sperequativo in quanto unatantum e causa di aumenti anche del 70% su alcune tratte (vedi la Lipari-Vulcano senza sconti per i bambini e differenze tra nave ed aliscafo), é stata eliminata nella maggior parte del territorio nazionale e non ha più ragione di esistere in quanto i carburanti sono diminuiti di oltre il 50%.
Speriamo in un Suo deciso intervento in merito soprattutto in considerazione degli elevati costi che tutti dobbiamo affrontare ogni giorno, unitamente a quelli dei trasporti della merce ed in considerazione delle gravi difficoltà economiche che attanagliano tutto il comparto turistico mondiale.
In attesa di ricevere un Suo urgente cenno di risposta, porgo cordiali ossequi.
Edoardo Zitelli
Federalberghi Isole Eolie
Il sindaco Bruno funzionario per il ticket nell'emergenza turistica e vulcanica
Il sindaco di Lipari Mariano Bruno è stato nominato funzionario per il ticket nel contesto dell'emergenza turistica e vulcanica nelle isole del comune di Lipari. Lo ha annunciato lo stesso primo cittadino, circa mezz'ora fa, al momento dell'apertura dell'incontro-convegno sui trasporti nelle isole minori. L'incarico gli è stato conferito dal presidente Berlusconi sentito il Dipartimento della Protezione civile.
Bruno subentra nella gestione del ticket al prefetto Francesco Alecci che aveva ricoperto questo incarico lo scorso anno nell'ambito delle funzioni di commissario che gli erano state conferite dal Governo Prodi.
Per Bruno, per certi versi, si tratta di un "ritorno al passato". Egli, infatti, aveva gestito l'applicazione del ticket di accesso alle sei isole del comune e di scalata dei vulcani all'indomani dell'emergenza Stromboli, ricoprendo il ruolo di commissario per l'emergenza dal 2002 sino al 2007.
Come si ricorderà per l'emergenza idrica, e quindi per il ciclo dell'acqua, il Governo Berlusconi ha nominato nei mesi scorsi quale commissario il dottor Luigi Pelaggi.
Bruno subentra nella gestione del ticket al prefetto Francesco Alecci che aveva ricoperto questo incarico lo scorso anno nell'ambito delle funzioni di commissario che gli erano state conferite dal Governo Prodi.
Per Bruno, per certi versi, si tratta di un "ritorno al passato". Egli, infatti, aveva gestito l'applicazione del ticket di accesso alle sei isole del comune e di scalata dei vulcani all'indomani dell'emergenza Stromboli, ricoprendo il ruolo di commissario per l'emergenza dal 2002 sino al 2007.
Come si ricorderà per l'emergenza idrica, e quindi per il ciclo dell'acqua, il Governo Berlusconi ha nominato nei mesi scorsi quale commissario il dottor Luigi Pelaggi.
domenica 22 marzo 2009
Sabato e domenica si raccolgono i rifiuti a Lipari? Le foto e la constatazione di Roberto Piemonte
Ha per oggetto "raccolta rifiuti" la nota fatta pervenire alla nostra redazione dal signor Roberto Piemonte e che giriamo agli amministratori e all'ATO affinchè diano le risposte del caso(e cioè l'unica possibile l'effettuazione del servizio).
"Ad oggi, mi pare, nonostante sia stato più volte anche pubblicamente richiesto, non sappiamo se
il Sabato e la Domenica la raccolta dei rifiuti deve essere effettuata.-
Le immagini, credo abbstanza eloquenti, mostrano la situazione odierna, Domenica 22 marzo 2009, alle ore 16,00 nella Via Cesare Battisti di Canneto, in piento centro abitato.
Evito, per il momento, di fare commenti lasciando a chi di competenza di fare le considerazioni del caso.
Mi auguro che il "vulcanico" Giulio China, Assessore al ramo, intervenga tempestivamente e concretamente per definire la problematica in quanto, fra l'altro, si avvicina la stagione
turistica e non ci vuole molto a prevedere cosà accadrà se tale situazione non muterà.
Intanto, le stelle continuano a guardare ed i cittadini continuano a pagare.-
Roberto Piemonte
"Ad oggi, mi pare, nonostante sia stato più volte anche pubblicamente richiesto, non sappiamo se
il Sabato e la Domenica la raccolta dei rifiuti deve essere effettuata.-
Le immagini, credo abbstanza eloquenti, mostrano la situazione odierna, Domenica 22 marzo 2009, alle ore 16,00 nella Via Cesare Battisti di Canneto, in piento centro abitato.
Evito, per il momento, di fare commenti lasciando a chi di competenza di fare le considerazioni del caso.
Mi auguro che il "vulcanico" Giulio China, Assessore al ramo, intervenga tempestivamente e concretamente per definire la problematica in quanto, fra l'altro, si avvicina la stagione
turistica e non ci vuole molto a prevedere cosà accadrà se tale situazione non muterà.
Intanto, le stelle continuano a guardare ed i cittadini continuano a pagare.-
Roberto Piemonte
Canneto: Incendiati due cassonetti dei rifiuti
Tornano in azione a Lipari i piromani dei cassonetti dei rifiuti. Durante la notte sono stati dati alle fiamme due cassonetti ubicati nella frazione liparese di Canneto.
Sul posto per spegnere le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco
I due cassonetti, posizionati nella piazza di San Cristoforo e nella zona di Calandra, sono stati praticamente distrutti dalle fiamme
Lipari: Pesca con ferrettare addio Ma c'è un nuovo metodo. La marineria isolana si attrezza per la nuova stagione
(Peppe Paino- Gazzetta del sud) Sta per iniziare la stagione della pesca ai grandi pelagici. Pesce spada, Alalunga, specie non protette, oltre ai tonni la cui cattura prevede il rispetto di certi limiti, da sempre rappresentano la garanzia di un certo reddito. In mare si tornerà ad aprile ma senza le ferrettare, reti da posta derivanti a tutti gli effetti, lasciate in balia delle correnti. E quindi pericolose per i delfini. La questione preoccupa, e non poco i pescatori eoliani e di tutta la costa sicula del basso Tirreno. Alla Direzione generale della Pesca, a Roma, del resto sono stati chiari con il Sindaco di Lipari, Mariano Bruno, con il consigliere comunale Antonio Gugliotta e con il consulente di diverse cooperative, rag. Pinuccio Spinella che stanno cercando di salvare il futuro di centinaia di addetti e di un settore che solo alle Eolie conta 150 anni di storia. L'impiego delle ferrettare non è più ammesso altrimenti, come confermato anche in una recente riunione a Lipari alla presenza dei pescatori, dai rappresentanti del Circomare Lipari, saranno vere e proprie stangate, soprattutto di carattere penale. La trasmissione Report sulla triste realtà calabrese ha fatto scattare l'allarme definitivo. E le statistiche in mano al direttore generale della pesca, Saverio Abate, presentano numeri che vanno contro i professionisti del mare, alla luce dei fatti, poco professionali: Il pericolo delle reti spadare è stato tutt'altro che debellato. Anzi il loro impiego, camuffato da spadare, è più che raddoppiato. " Nel giro di qualche anno- ha detto ieri il sindaco Mariano Bruno dopo le notizie fornite dalla Direzione generale della Pesca - si è passati da 1500 reti di questo tipo a 4000, nonostante il fermo divieto sul loro utilizzo". Per i pescatori, abituati ai sistemi tradizionali, insomma, si impone un taglio con il passato e non è detto che non torni presto il sereno. All'incontro di Roma è stato, infatti, presentato quello che è stato ribattezzato il " Metodo Spinella". Prende il nome proprio dal rag. Pinuccio Spinella che è anche componente del cda del Consorzio Ittico Eoliano e punta, dopo aver impressionato favorevolmente i vertici ministeriali del comparto, ad esporne i contenuti direttamente al commissario europeo Joe Borg, nel convegno di Agrigento del prossimo 28 marzo. " Non ho fatto altro – ha detto Spinella- che mettere insieme tanti pezzi di regolamenti per tirare fuori nello specifico una rete da posta di 5 km, ma, in uso, di appena 2,5 km, ancorata alla barca". La rete , di maglia larga 18 cm, verrebbe posta e fissata in mare a zig zag o a fisarmonica. " Ovviamente – ha spiegato Spinella- il sistema prevede oltre alla professionalità degli addetti ai lavori, preliminarmente i controlli a bordo della Capitaneria per il sigillo sull'attrezzo, l'indicazione di un posto e di un orario ove scaricare il pescato per i controlli dell'Asl e la tracciabilità di esso per sapere dove andrà a finire". Un'idea rigorosamente " Made in Lipari" rivolta, per iniziare, ad una microarea e da attuare, si spera, con un decreto di rapida emanazione.
Eolian tax: La truffa dei "ticket del turista" aperto il processo. Sono armatori locali e calabresi. Raffica di eccezioni della difesa
(Leonardo Orlando- Gazzetta del sud) Approda dinanzi al Gup Marisa Salvo, l'inchiesta "Eolian tax" della Guardia di finanza, sui falsi ticket d'ingresso e su presunti raggiri di armatori calabresi e siciliani che non avrebbero versato nelle casse del comune di Lipari il contributo di un euro fissato con decreto del Governo nazionale per ogni visitatore che durante la stagione estiva sbarca come crocerista nelle isole Eolie. Ieri la prima udienza. Sono imputate 25 persone, tutti armatori siciliani e calabresi accusati di truffa in concorso, ai danni dello Stato. La prima udienza è stata dedicata interamente alla costituzione di parte civile nel procedimento, da parte del sindaco di Lipari, Mariano Bruno che in forza di una delibera della Giunta municipale e nella qualità di Commissario straordinario per l'emergenza Lipari, ha chiesto di costituirsi in giudizio con l'avv. Giuseppe Di Pietro. Sulla richiesta si è registrata una raffica di eccezioni preliminari fondate soprattutto sulla "illegittimità della richiesta" stessa in quanto il sindaco di Lipari non rivestirebbe più l'incarico di "Commissario per l'emergenza" del Comune Lipari, decretato dal Governo nazionale soprattutto in funzione delle problematiche causate dal notevole afflusso di visitatori e con lo scopo primario di rendere servizi appropriati, anche con l'imposizione di nuove forme di tassazione, per i residenti e per i turisti. Tale incarico, secondo il collegio di difesa degli imputati costituito dagli avv. Fabrizio Formica, Piero Emanuele, Giuseppe Bagnato, Giacomo Franzoni, Carla Carrozza, Giuseppe Zanghì, inoltre la Giunta municipale non avrebbe avuto alcuna legittimazione a conferire il mandato di costituzione di parte civile. Il giudice si è riservata ogni decisione in merito e ha rinviato all'udienza al prossimo 10 luglio. Nell'inchiesta portata a termine dal sostituto procuratore Olindo Canali, sono imputate 25 persone tra armatori e comandanti di motonavi. Si tratta di Salvatore Taranto 47 anni, Francesco Salamone 48 anni, Davide Taranto 33 anni, tutti di Milazzo; Bartolo Taranto 57 anni di Leni, Maurizio Sciacchitano 42 anni, Domenico Giardina 26 anni, tutti di Lipari, Luigi Antonio Genovese 46 anni, Mariano Genovese 41 anni, entrambi di Falcone; Costantino Paviolo 50 anni di Brolo, Samuele Giardina 38 anni di Gioiosa Marea; Giovanni Frisone 37 anni contrada Acqualadroni Messina; Mirco Savadori 31 anni di Cervia, prov. di Ravenna. Del gruppo degli indagati calabresi, accusati di truffa e alcuni di falso in scrittura privata, fanno parte: Filippo Niglia 49 anni, Francesco Zungri 49 anni, Vincenzo Accorinti 48 anni, Costantino Comerci 47 anni, Antonio Comerci 55 anni, tutti di Briatico; Pasquale Vallone 55, Severino Serrao 62 anni, Gregorio Pisano 31 anni, tutti di Pizzo, Salvatore La Rosa 49 anni di Tropea, Antonio Sposaro 52 anni di Amantea, Vincenzo Barresi 33 anni di Villa San Giovanni, Giovanbattista Foderaro 73 anni di Lamezia Terme.
sabato 21 marzo 2009
Centro di riabilitazione di Canneto. Lauria scrive al Prefetto
Al Signor Prefetto di Messina è indirizzata la lettera del consigliere comunale Bartolo Lauria(UDC) avente per oggetto: centro di riabilitazione di Canneto
Signor Prefetto,
a distanza di circa un anno dall’incontro promosso in Prefettura dallo scrivente unitamente ad altri consiglieri di minoranza del Comune di Lipari Le torno a scrivere per chiederLe un suo autorevole intervento presso i dirigenti dell’'Azienda USL n. 5 di Messina, in merito al Centro di riabilitazione di Canneto, recentemente sguarnito di alcune figure professionali indispensabili per le azioni di riabilitazione proprie della suddetta struttura, tra le quali il logopedista.
Non è dato conoscere i motivi e le giustificazioni di tali carenze tuttavia, quello che chiede, Signor Prefetto, è un intervento affinché il servizio venga ripreso al più presto possibile senza che, eventuali carenze dell’apparato burocratico, vengano a pesare sulla comunità eoliana.
Certi del Suo autorevole intervento Le invio distinti Ossequi.
Lipari, 20 marzo 2009
Il consiglieri Comunale
Bartolo Lauria
Signor Prefetto,
a distanza di circa un anno dall’incontro promosso in Prefettura dallo scrivente unitamente ad altri consiglieri di minoranza del Comune di Lipari Le torno a scrivere per chiederLe un suo autorevole intervento presso i dirigenti dell’'Azienda USL n. 5 di Messina, in merito al Centro di riabilitazione di Canneto, recentemente sguarnito di alcune figure professionali indispensabili per le azioni di riabilitazione proprie della suddetta struttura, tra le quali il logopedista.
Non è dato conoscere i motivi e le giustificazioni di tali carenze tuttavia, quello che chiede, Signor Prefetto, è un intervento affinché il servizio venga ripreso al più presto possibile senza che, eventuali carenze dell’apparato burocratico, vengano a pesare sulla comunità eoliana.
Certi del Suo autorevole intervento Le invio distinti Ossequi.
Lipari, 20 marzo 2009
Il consiglieri Comunale
Bartolo Lauria
Si pescherà a "zig-zag" ?
(lipari biz) Un nuovo attrezzo da pesca " made in Lipari", ideato dal rag. Pinuccio Spinella, raccogliendo le testimonianze della marineria locale, per la cattura dei grandi pelagici, ha riscosso notevole interesse nel corso della riunione di ieri al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Dipartimento Pesca, in vista dell'inizio della nuova stagione. Al Ministero, e del resto anche in una precedente riunione tenutasi al Comune di Lipari, con i pescatori, sono stati chiari: No alle ferrettare che, tra l'altro si trasformano in spadare ( raddoppiate di numero negli ultimi anni nonostante il fermo divieto di utilizzo). Nella riunione tenutasi al Ministero, oltre al rag. Spinella, c'erano anche il sindaco Mariano Bruno e il consigliere comunale Antonio Gugliotta
Lipari: Colpi di pistola contro un'auto in sosta
Due colpi di pistola sono stati esplosi durante la notte contro una Citroen C 15(modello autocarro) di proprietà di Antonino Saltalamacchia(detto faffà), 57 anni, di Lipari-Acquacalda. Il mezzo si trovava posteggiato, in prossimità della Chiesa di Santa Lucia a Lipari, nei pressi di una officina meccanica che doveva provvedere ad effettuare alcuni interventi sullo stesso mezzo. Uno dei proiettili ha frantumato i vetri (lato guida e lato passeggero) del veicolo e fuoriuscendo ha colpito, mandando in mille pezzi, anche il vetro (lato guida) di una Fiat Tempra di proprietà di Stefano Mazza che si trovava posteggiata nelle vicinanze. Il secondo proiettile è stato esploso contro il tettuccio dell'autocarro.
I carabinieri, al comando del maresciallo Francesco Villari, intervenuti sul posto dopo la segnalazione di Saltalamacchia, che ha anche presentato denuncia, hanno ritrovato uno dei bossoli e hanno avviato le indagini
I carabinieri, al comando del maresciallo Francesco Villari, intervenuti sul posto dopo la segnalazione di Saltalamacchia, che ha anche presentato denuncia, hanno ritrovato uno dei bossoli e hanno avviato le indagini
venerdì 20 marzo 2009
IL MESSINESE SANTINO BARBERA ELETTO OGGI SEGRETARIO GENERALE DELLA FILCA CISL SICILIA
Con cinquantanove voti su sessanta aventi diritto e una scheda bianca, Santino Barbera, 46 anni di Patti, segretario provinciale della Filca Cisl, è stato eletto questo pomeriggio Segretario Generale della FILCA Cisl Sicilia. Un riconoscimento prestigioso per il segretario della Filca di Messina, carica che ha ricoperto per otto anni. Santino Barbera è stato eletto al termine del Congresso della Federazione dei edili che si è tenuto ieri e oggi presso l’Hotel Saracen di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo. A coadiuvare Santino Barbera, sono entrati in segreteria il palermitano Salvatore Scelfo e il catanese Gavino Pisanu.
“Abbiamo evidenziato in questi due giorni le difficoltà che il settore delle costruzioni sta attraversando in quasi tutta la regione – ha detto Santino Barbera – Da domani stesso ci metteremo a lavorare sul ripristino della legalità contrattuale e salariale dei lavoratori. Oggi il 50% degli addetti del settore non si vedono riconosciuto il salario come previsto dal contratto nazionale e da quello integrativo. Saremo attenti, e faremo denunce mirate al riguardo, affinché vengano osservate tutte le misure di sicurezza nei cantieri edili. Abbiamo l’obbligo di fare riaffermare i valori morali ed etici che ci hanno consentito di superare crisi anche più gravi di queste. Serve il recupero dei valori della famiglia, del lavoro e della solidarietà”.
“Abbiamo evidenziato in questi due giorni le difficoltà che il settore delle costruzioni sta attraversando in quasi tutta la regione – ha detto Santino Barbera – Da domani stesso ci metteremo a lavorare sul ripristino della legalità contrattuale e salariale dei lavoratori. Oggi il 50% degli addetti del settore non si vedono riconosciuto il salario come previsto dal contratto nazionale e da quello integrativo. Saremo attenti, e faremo denunce mirate al riguardo, affinché vengano osservate tutte le misure di sicurezza nei cantieri edili. Abbiamo l’obbligo di fare riaffermare i valori morali ed etici che ci hanno consentito di superare crisi anche più gravi di queste. Serve il recupero dei valori della famiglia, del lavoro e della solidarietà”.
Lipari: Effettuata l'autopsia sul corpo dell'uomo ritrovato impiccato a Santa Nicola
E' stata effettuata stamattina presso la camera mortuaria del cimitero di Lipari l'autopsia sul corpo dell'uomo ritrovato impiccato mercoledì notte in un rudere di contrada San Nicola. Ad effettuarla il dottor Giovanni Crisafulli dell'Istituto di medicina legale di Messina. Sono stati acquisiti, inoltre, tutta una serie di elementi che dovrebbero permettere di individuare il periodo al quale fare risalire il decesso.
Intanto continuano le indagini dei carabinieri per accertare l'identità dell'uomo che, a quanto pare, sarebbe un abituale frequentatore dell'isola e, specie d'estate, della zona di Marina Corta.
Intanto continuano le indagini dei carabinieri per accertare l'identità dell'uomo che, a quanto pare, sarebbe un abituale frequentatore dell'isola e, specie d'estate, della zona di Marina Corta.
No Siremar.... di PIERO ROUX
La proposta di manifesto di Piero Roux per l'incontro sul tema: "I trasporti marittimi da e verso le isole minori" del prossimo 23 marzo
Leni: Ufficiale la candidatura a sindaco del dottor Santisi
(Michele Merenda) Si sono dimostrate fondate le indiscrezioni che parlavano di Maurizio Santisi come candidato alle elezioni comunali di Leni, nell’isola di Salina. Santisi, medico del 118 ed attuale Assessore alla Sanità di S. Marina Salina (altro comune isolano), ha infatti confermato che contenderà a Riccardo Gullo, per le elezioni di giugno, la carica di sindaco. “Questo impegno – ha dichiarato Santisi – è nato inizialmente come un semplice ‘pour parlé’ con alcuni abitanti di Leni. Ma tra il serio ed il faceto queste parsone mettevano in evidenza la necessità di un volto nuovo per il proprio comune. Personalmente – ha continuato Santisi – sono sempre stato stimato per il mio impegno e per i risultati che ho portato in dieci anni di lavoro a Salina. Anche se provengo da Messina, mia madre è di Stromboli e quindi so quali sono le esigenze degli isolani. Da parte mia porterò al paese un buon rapporto col comune di Malfa, un ottimo rapporto con quello di S. Marina e, per finire, un ottimo rapporto con Lipari. Senza contare i contatti con Provincia e Regione. Ricordo che alle elezioni provinciali del 2008, nella lista del Presidente Nanni Ricevuto, sono arrivato quarto su dieci candidati. Mi sento di dire – ha puntualizzato il dottore – che non si può far nulla senza queste basi necessarie. Ai cittadini prometterò solo ciò che sarà effettivamente possibile fare, inutile illuderli. Ma fin da adesso, in caso di vittoria, mi impegno a portare un’ambulanza fissa con tanto di personale specializzato. Entro il 22 di questo mese ci sarà una prima riunione operativa, mentre dal 12 aprile mi stabilirò definitivamente a Salina”.
Vulcano senza campo sportivo
(lipari biz) Il Comune di Lipari e i giovani di Vulcano da questa mattina hanno ufficialmente perso il campo sportivo isolano per morosita da parte dell'ente nei confronti dei proprietari della ERRE.VI Costruzioni Srl. Contro il provvedimento è stata presentata richiesta di sospensiva e opposizione. Intorno alle 10,00 proprio mentre, alcuni calciatori della locale compagine stavano svolgendo una seduta d'allenamento, si sono presentati nel fondo i legali della società, Alfio Ziino, e dell'ente Edoardo Zampella, unitamente all'ufficiale giudiziario che ha notificato " l'immissione in possesso" nella struttura a favore dell'impresa napoletana, così come disposto a gennaio dal giudice monocratico di Lipari, Roberto Gurini. La ERRE.VI nell'isola e a Lipari, vanta una novantina di titoli di proprietà tra beni immobiliari e terreni anche di interesse pubblico, rilevati dalla signora Giovasnna Maria Paino. Il prof. Zampella, difensore del Comune, aveva chiesto all'ufficiale giudiziario il rinvio del procedimento presentando la disponibilità dell'ente a versare i fitti da Gennaio. Ha, inoltre, fatto rilevare, con tanto di esibizione di atti, come le attrezzature presenti, per le quali si chiede la demolizione, non rientrino nel perimetro del campo del calcio.
giovedì 19 marzo 2009
Erre.vi sulla vicenda discarica di Vulcano: "Ma quale vittoria?" ed insiste nel risarcimento
Riceviamo da Daniela Morrone della ERRE.VI di Napoli, e pubblichiamo, una lettera in merito alla vicenda giudiziaria sul risarcimento danni per l'ex discarica di Vulcano.
Oggetto: discarica rifiuti dell'isola di Vulcano (Lipari)
La scrivente Morrone Daniela nella qualita di Amministratore della società ERRE. VI. COSTRUZIONI SRL , proprietaria del suolo in oggetto, sente l'obbligo di rispondere alle affermazioni rilasciate in merito al giudizio civile incardinato presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto per precisare quanto segue:
- L'azione giudiziana a carico del COMUNE DI LIPARI è fondata sulle risultato di tre perizie redatte in contraddittorio tra i periti di parte, del Comune e del Tribunale. Tali perizie riassumevano il valore del danno subito dalla societa istante in lire 8.000.000.000(ottomiliardi);
- Il Comune di Lipari di conseguenza, ammettendo la responsabilità, propone in transazione la somma di lire 2.600.000.000 (duemiliardiseicentomilioni) con pagamento dilazionato in otto mesi, lasciando quindi pendente l'azione, nelle more dell'effettivo pagamento.
Alla luce di questi fatti non si comprende come si possa parlare di vittoria del Comune. Considerato anche che il Tribunale revoca la transazione e il successivo decreto ingiuntivo soltanto perchè l'accordo economico proposto dal Comune non aveva la necessaria copertura finanziaria. Resta fermo invece il giudizio del danno subito dalla proprietà.
Pertanto la Erre. Vi. Srl proseguirà l'azione giudiziaria per il risarcimento del danno subito, insistendo anche e soprattutto nell'aspetto più grave del danno ambientale causato alla collettività.
Il COMUNE DI LIPARI , insistendo nei suoi comportamenti dissennati, ha fatto realizzare un progetto per la realizzazione di un dissalatore delle acque e di serbatoi fognari sempre sui suoli della istante e dove ancora pende il giudizio di cui all'oggetto. La proprietà, come rappresentata e difesa dai propri legali di fiducia, ritiene questi comportamenti privi di ogni valenza giuridica e svolti in dispregio di ogni norma ambientale; pertanto tutelerà i propri diritti e ragioni in ogni ordine e grado di giudizio, penale e civile, nonché interessando ogni Autorita competente per la tutela e salvaguardia dell' ambiente.
La vittoria dell'Avvocato Zampella, in difesa del Comune, consiste quindi nel vedere annullare una transazione per il minore importo di lire 2.600.000.000 a favore di una maggiore richiesta di risarcimento che riparte dagli otto miliardi di lire. Se questa è una vittoria, ben si spiegano tutti gli assurdi comportamenti tenuti dalle amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni. Vittoria sarebbe invero un momento di riflessione di chi amministra la cosa pubblica che ritrovando un minimo di lucidità abbandoni inutili e dannose azioni legali in difesa di posizioni palesemente colpevoli. La via del negoziato quindi è tuttora auspicabile, nell'interesse delle parti e soprattutto della comunità isolana.
Cordialità
Daniela Morrone
Lipari: Ancora senza nome l'impiccato di San Nicola. Potrebbe essere un britannico
Potrebbe essere di nazionalità britannica, o per lo meno di un paese di lingua inglese, l'uomo ritrovato impiccato ed in avanzato stato di decomposizione in un rudere(vedi foto) di località San Nicola a Lipari. All'interno del cappotto che l'uomo indossava è stato ritrovato un dizionario inglese-italiano.
L'uomo, più volte nel passato, sarebbe stato avvistato mentre a piedi e di sera transitava lungo quella strada. Nessuno, al momento, è stato in grado di fornire le sue generalità.
L'uomo, più volte nel passato, sarebbe stato avvistato mentre a piedi e di sera transitava lungo quella strada. Nessuno, al momento, è stato in grado di fornire le sue generalità.
Mentre proseguono le indagini dei carabinieri di Lipari, che stamattina sono tornati nel rudere per acquisire altri possibili elementi, si resta in attesa delle disposizioni del magistrato che potrebbe anche decidere di fare trasferire il corpo dell'uomo(dall'apparente età di 50 anni) a Messina all'Istituto di Medicina legale.
Lipari: Albo pretorio informatizzato. Interrogazione del consigliere Biviano
E' indirizzata al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Mariano Bruno e per conoscenza al Presidente del Consiglio Comunale Rag. Giuseppe Longo e all’ Assessorato Autonomie Locali
Regione Sicilia una interrogazione del consigliere comunale Giacomo Biviano avente per oggetto:
Obbligo di pubblicazione nel sito internet di atti deliberativi adottati dalla giunta e dal consiglio e delle determinazioni sindacali e dirigenziali (art.18 Legge regionale n.22 del 16 dicembre 2008).
Egregio signor Sindaco
PREMESSO
Che in passato i consiglieri del gruppo “Il Faro” hanno più volte sollevato la questione circa l’istituzione dell’albo pretorio informatizzato ai fini di una maggiore informazione per i cittadini e di una più ampia trasparenza;
Che numerosi Comuni si avvalgono di questo ormai fondamentale strumento per una migliore fruizione e facilità di accesso degli atti amministrativi, alleggerendo notevolmente il carico degli uffici nel rilascio di detta documentazione entro i termini previsti dai vigenti regolamenti comunali.
CONSIDERATO
Che in materia è intervenuta la Legge regionale n.22 del 16 dicembre 2008 che all’art.18 recita:
1. E' fatto obbligo alle amministrazioni comunali e provinciali, ferme restando le disposizioni a tutela della privacy, di rendere noti, per estratto, nel rispettivo sito internet tutti gli atti deliberativi adottati dalla giunta e dal consiglio e le determinazioni sindacali e dirigenziali, ai fini di pubblicità notizia.
2. E' fatto obbligo alle aziende pubbliche (ex municipalizzate) di rendere noti nel rispettivo sito internet tutti gli atti adottati dal consiglio di amministrazione e le determinazioni presidenziali e dirigenziali.
Che la stessa Circolare esplicativa del 20/02/2009, emanata dall’Assessorato regionale delle Autonomie Locali, chiarisce quanto segue:
La disposizione dell’art. 18 della L.R. è intesa a formalizzare una prassi, in atto presso le amministrazioni locali, della pubblicazione per estratto delle deliberazioni e dei provvedimenti monocratici e dirigenziali, in attesa di specifiche norme che prevedano interlocuzioni dirette dei cittadini anche tramite gli uffici stampa.
LA INTERROGO PER SAPERE
Se l’ Amministrazione ha provveduto, tramite i propri Dirigenti di settore, a disporre gli atti necessari affinchè il nostro Comune si adegui a quanto stabilito dall’art.18 della L.R. n.22 del 16 dicembre 2008;
Con quali modalità e in che tempi l’Amministrazione intende dotare il nostro Comune di questo fondamentale e ormai indispensabile servizio.
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Regione Sicilia una interrogazione del consigliere comunale Giacomo Biviano avente per oggetto:
Obbligo di pubblicazione nel sito internet di atti deliberativi adottati dalla giunta e dal consiglio e delle determinazioni sindacali e dirigenziali (art.18 Legge regionale n.22 del 16 dicembre 2008).
Egregio signor Sindaco
PREMESSO
Che in passato i consiglieri del gruppo “Il Faro” hanno più volte sollevato la questione circa l’istituzione dell’albo pretorio informatizzato ai fini di una maggiore informazione per i cittadini e di una più ampia trasparenza;
Che numerosi Comuni si avvalgono di questo ormai fondamentale strumento per una migliore fruizione e facilità di accesso degli atti amministrativi, alleggerendo notevolmente il carico degli uffici nel rilascio di detta documentazione entro i termini previsti dai vigenti regolamenti comunali.
CONSIDERATO
Che in materia è intervenuta la Legge regionale n.22 del 16 dicembre 2008 che all’art.18 recita:
1. E' fatto obbligo alle amministrazioni comunali e provinciali, ferme restando le disposizioni a tutela della privacy, di rendere noti, per estratto, nel rispettivo sito internet tutti gli atti deliberativi adottati dalla giunta e dal consiglio e le determinazioni sindacali e dirigenziali, ai fini di pubblicità notizia.
2. E' fatto obbligo alle aziende pubbliche (ex municipalizzate) di rendere noti nel rispettivo sito internet tutti gli atti adottati dal consiglio di amministrazione e le determinazioni presidenziali e dirigenziali.
Che la stessa Circolare esplicativa del 20/02/2009, emanata dall’Assessorato regionale delle Autonomie Locali, chiarisce quanto segue:
La disposizione dell’art. 18 della L.R. è intesa a formalizzare una prassi, in atto presso le amministrazioni locali, della pubblicazione per estratto delle deliberazioni e dei provvedimenti monocratici e dirigenziali, in attesa di specifiche norme che prevedano interlocuzioni dirette dei cittadini anche tramite gli uffici stampa.
LA INTERROGO PER SAPERE
Se l’ Amministrazione ha provveduto, tramite i propri Dirigenti di settore, a disporre gli atti necessari affinchè il nostro Comune si adegui a quanto stabilito dall’art.18 della L.R. n.22 del 16 dicembre 2008;
Con quali modalità e in che tempi l’Amministrazione intende dotare il nostro Comune di questo fondamentale e ormai indispensabile servizio.
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Aree artigianali a Lipari. La mozione presentata domenica dalla minoranza consiliare
Il testo di una delle mozioni che nel consiglio comunale di domenica scorsa era stata presentata dai consiglieri di minoranza del comune di Lipari. Riguarda le aree artigianali.
Alla Presidenza del Consiglio Comunale di Lipari
Premesso
Che recenti notizie di stampa evidenziano ritardo e problemi per l'assegnazione delle aree artigiani ormai da diversi anni;
Considerato:
che negli ultimi due anni si assiste ad una serie di iniziative avviate e mai portate a conclusione con notizie contrastanti sull'intera problematica con gravissimi problemi a carico delle imprese artigiane presenti all'interno del territorio comunale;
Che l'azione posta in essere dall'amministrazione comunale appare incerta e poco incisiva per la soluzione positiva dell'intera problematica delle imprese artigiane all'interno del territorio comunale;
che fra i compiti del Consiglio Comunale, se non il principale, vi è quello dell’indirizzo programmatico del territorio
i sottoscritti consiglieri comunali
chiedono la trattazione al ………… punto del seguente argomento non iscritto nell’elenco degli affari: Problematica relativa alle aree artigianali del Comune di Lipari, discussioni ed eventuali determinazioni.
Alla Presidenza del Consiglio Comunale di Lipari
Premesso
Che recenti notizie di stampa evidenziano ritardo e problemi per l'assegnazione delle aree artigiani ormai da diversi anni;
Considerato:
che negli ultimi due anni si assiste ad una serie di iniziative avviate e mai portate a conclusione con notizie contrastanti sull'intera problematica con gravissimi problemi a carico delle imprese artigiane presenti all'interno del territorio comunale;
Che l'azione posta in essere dall'amministrazione comunale appare incerta e poco incisiva per la soluzione positiva dell'intera problematica delle imprese artigiane all'interno del territorio comunale;
che fra i compiti del Consiglio Comunale, se non il principale, vi è quello dell’indirizzo programmatico del territorio
i sottoscritti consiglieri comunali
chiedono la trattazione al ………… punto del seguente argomento non iscritto nell’elenco degli affari: Problematica relativa alle aree artigianali del Comune di Lipari, discussioni ed eventuali determinazioni.
Ex discarica di Vulcano, annullato decreto ingiuntivo di quattro milioni.La Corte d'Appello di Napoli ha azzerato una transazione di dieci anni fà
(Peppe Paino- Gazzetta del sud) Pericolo scampato per le casse libere del Comune di Lipari, anche se di soldi, per vari aspetti, ce ne sono sempre meno. La Corte d'Appello di Napoli ha, infatti, accolto il ricorso presentato dal legale dell'ente, l'avv. prof. Edoardo Zampella del foro partenopeo, su un pesante decreto ingiuntivo, quattro milioni di euro, dei privati della "Erre.Vi costruzioni" per i danni provocati in anni e anni di conferimento dei rifiuti nell'ex discarica di Vulcano.
«Un grande risultato – ha commentato l'avv. Zampella – per il sindaco e per l'attuale amministrazione oltre che, ovviamente, per la cittadinanza». All'origine del decreto, un atto transattivo concretizzato dieci anni fa dall'amministrazione Giacomantonio per chiudere una controversia (risalente ai tempi dell'ex sindaco Checchino Vitale) con la stessa "Erre.Vi" e "Nestore Coseglia" per l'occupazione abusiva dei suoli adibiti a discarica e quindi degradati. «Una transazione anomala – ha evidenziato l'avv. Zampella –. Era stata fatta dal sindaco dell'epoca su autorizzazione della sua amministrazione per 2 miliardi e 600 milioni di lire. Malgrado l'anomalia, la ErreVi ottenne il decreto ingiuntivo dal tribunale di Napoli, contro il quale il Comune presentò opposizione, successivamente rigettata». Zampella, il quale subentra in questa fase (Comune pignorato) su incarico conferito dal sindaco di Lipari, Mariano Bruno, ha, quindi, ricordato di essersi distaccato dalla linea seguita dal precedente legale dell'ente presentando richiesta di sospensiva al decreto ingiuntivo puntando sulla diversità tra un atto pubblico non più impugnabile e uno di natura privatistica, e quindi sull'annullamento della transazione attraverso l'illegittimità di ogni singola clausola fino al decreto.
E dopo la sospensiva, di un paio di anni fa, la revoca di oggi del decreto ingiuntivo e della transazione che il comune stipulò dieci anni fa con la ErreVi e Coseglia. Rimane, tuttavia, il contenzioso per l'annullamento di tutti gli atti notarili sulla base dei quali gran parte dei beni di Vulcano, anche e soprattutto di interesse pubblico, di proprietà della signora Giovanna Maria Paino sono stati venduti, attraverso un suo procuratore, alla ErreVi Costruzioni che oggi si trova ad essere proprietaria di un enorme patrimonio immobiliare che viene contestato. «Anche il Comune – avverte l'avv. Zampella – è parte di questi giudizi e deve tutelarsi come nel caso dello sfratto (avverrà stamane, ndr) dal campo sportivo a causa della sua morosità. Ma se l'ente – ha concluso il prof. Zampella – pagasse la ErreVi dovrebbe risarcire a sua volta anche la l'ex proprietaria del fondo».
«Un grande risultato – ha commentato l'avv. Zampella – per il sindaco e per l'attuale amministrazione oltre che, ovviamente, per la cittadinanza». All'origine del decreto, un atto transattivo concretizzato dieci anni fa dall'amministrazione Giacomantonio per chiudere una controversia (risalente ai tempi dell'ex sindaco Checchino Vitale) con la stessa "Erre.Vi" e "Nestore Coseglia" per l'occupazione abusiva dei suoli adibiti a discarica e quindi degradati. «Una transazione anomala – ha evidenziato l'avv. Zampella –. Era stata fatta dal sindaco dell'epoca su autorizzazione della sua amministrazione per 2 miliardi e 600 milioni di lire. Malgrado l'anomalia, la ErreVi ottenne il decreto ingiuntivo dal tribunale di Napoli, contro il quale il Comune presentò opposizione, successivamente rigettata». Zampella, il quale subentra in questa fase (Comune pignorato) su incarico conferito dal sindaco di Lipari, Mariano Bruno, ha, quindi, ricordato di essersi distaccato dalla linea seguita dal precedente legale dell'ente presentando richiesta di sospensiva al decreto ingiuntivo puntando sulla diversità tra un atto pubblico non più impugnabile e uno di natura privatistica, e quindi sull'annullamento della transazione attraverso l'illegittimità di ogni singola clausola fino al decreto.
E dopo la sospensiva, di un paio di anni fa, la revoca di oggi del decreto ingiuntivo e della transazione che il comune stipulò dieci anni fa con la ErreVi e Coseglia. Rimane, tuttavia, il contenzioso per l'annullamento di tutti gli atti notarili sulla base dei quali gran parte dei beni di Vulcano, anche e soprattutto di interesse pubblico, di proprietà della signora Giovanna Maria Paino sono stati venduti, attraverso un suo procuratore, alla ErreVi Costruzioni che oggi si trova ad essere proprietaria di un enorme patrimonio immobiliare che viene contestato. «Anche il Comune – avverte l'avv. Zampella – è parte di questi giudizi e deve tutelarsi come nel caso dello sfratto (avverrà stamane, ndr) dal campo sportivo a causa della sua morosità. Ma se l'ente – ha concluso il prof. Zampella – pagasse la ErreVi dovrebbe risarcire a sua volta anche la l'ex proprietaria del fondo».
mercoledì 18 marzo 2009
Lipari: Ritrovato un uomo impiccato in un rudere a Santa Nicola
Il cadavere di un uomo, in avanzato stato di decomposizione e di conseguenza irriconoscibile, è stato ritrovato in tarda serata, all'interno di un rudere in località Santa Nicola. L'uomo è stato trovato impiccato con una corda legata ad un tubo posto sopra la vasca da bagno.
A lanciare l'allarme un residente che, attirato dal continuo abbaiare del suo cane che era penetrato nel rudere, si è trovato di fronte il cadavere.
Dopo l'arrivo dei carabinieri, che hanno effettuato i rilievi del caso ed avviato le indagini di rito, il corpo è stato rimosso e con un carro funebre trasferito all'obitorio del cimitero di Lipari.
E' stato informato il magistrato di turno alla Procura di Barcellona P.G. che, presumibilmente, domani darà disposizioni per l'effettuazione dell'autopsia.
Intanto si sta cercando di capire chi possa essere l'uomo. Si pensa ad un turista, in ogni caso quasi sicuramente ad un non residente. L'età dovrebbe essere intorno alla cinquantina, anche se lo stato in cui è stato ritrovato il corpo non consente al momento certezze. Il decesso potrebbe risalire ad almeno due mesi orsono
A lanciare l'allarme un residente che, attirato dal continuo abbaiare del suo cane che era penetrato nel rudere, si è trovato di fronte il cadavere.
Dopo l'arrivo dei carabinieri, che hanno effettuato i rilievi del caso ed avviato le indagini di rito, il corpo è stato rimosso e con un carro funebre trasferito all'obitorio del cimitero di Lipari.
E' stato informato il magistrato di turno alla Procura di Barcellona P.G. che, presumibilmente, domani darà disposizioni per l'effettuazione dell'autopsia.
Intanto si sta cercando di capire chi possa essere l'uomo. Si pensa ad un turista, in ogni caso quasi sicuramente ad un non residente. L'età dovrebbe essere intorno alla cinquantina, anche se lo stato in cui è stato ritrovato il corpo non consente al momento certezze. Il decesso potrebbe risalire ad almeno due mesi orsono
Verso il gemellaggio fra il comune di Lipari e la Comunità montana del Casentino
Gemellaggio Lipari- Comunità montana del Casentino
COMUNE DI LIPARI(Provincia di Messina)
“Eolie Patrimonio dell’ umanità”
SETTORE I “AFFARI ISTITUZIONALI”
AREA SERVIZIO I : “Funzionamento Organi – Affari Culturali – Attività Sportive e Ricreative”
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE
OGGETTO: ADESIONE PROPOSTA DI GEMELLAGGIO TRA COMUNE DI LIPARI E COMUNITÀ MONTANA DEL CASENTINO (AR)
IL CAPO AREA
PREMESSO:
che il Comune di Lipari, in data 11 settembre 2008, ha partecipato, attraverso un proprio amministratore, ad un convegno organizzato dalla Comunità Montana del Casentino sul “Cinema Familiare”, tenutosi presso il Comune di Stia provincia di Arezzo, in occasione del quale è stato proiettato il documentario “Gente lontana”, imperniato sulla lavorazione della pomice di Lipari, opera ascritta al regista Lionetto Fabbri;
che la realizzazione di tale importante momento d’incontro socio-culturale è stata possibile grazie all’invito rivolto all’Amministrazione Comunale da parte dell’Associazione “Pro-Loco Isole Eolie Lipari”, organismo locale che persegue finalità di promozione sociale, turistica e storico-culturale; CONSIDERATO che, in quella circostanza, la stessa Amministrazione, rappresentata dall’Assessore Giannò Corrado, nell’apprezzare l’iniziativa ed il valore del patrimonio storico-artistico-culturale delle realtà territoriali facenti capo alla Comunità Montana del Casentino, ha avanzato la proposta di un gemellaggio istituzionale, in considerazione anche del trait d’union tra il questa e la comunità liparese, rappresentata dall’opera del regista Fabbri;
VISTA la nota prot.n.17755/01.1G del 02/10/2008, fatta pervenire dal Presidente della predetta Comunità Montana, incamerata al n. 32806 del protocollo generale dell’Ente il 10/10, con la quale comunica di accogliere positivamente la proposta in parola, manifestando l’intendimento di promuovere e favorire azioni congiunte, ai fini della formalizzazione del gemellaggio istituzionale tra i due Enti;
VISTA la nota datata 14.01.2009, assunta al n. 3689 protocollo generale dell’Ente il 20 gennaio 2008, con la quale il Presidente della “Associazione Pro-Loco Isole Eolie Lipari”, arricchendo di contenuti ed illustrazioni la proposta de qua, ne evidenzia, al tempo stesso, le strategie di avanzamento, che si concretizzerebbero con la creazione di un piano eco-museale, nell’ambito del quale andrebbe attivato un progetto volto alla identificazione ed alla valorizzazione della componente culturale del territorio, attraverso la presenza di chiari elementi di riconoscimento;
VISTA la nota integrativa del 04.03.2009 (prot. dell’Ente n. 7607/2009), a firma dello stesso organo presidenziale di cui sopra, con cui viene ribadito che l’azione di gemellaggio istituzionale fra i due Enti costituirebbe una formale attestazione di relazioni privilegiate, in condizione di reciprocità, finalizzate all'intensificazione di rapporti culturali, sociali, politici, economici, con costante riferimento ad un’azione comune per la pace, la solidarietà e l'incontro fra i popoli;
CONSIDERATO che con la medesima nota viene, altresì, evidenziato come la realizzazione dell’ambizioso progetto di gemellaggio tra le due realtà, abbia come fine ultimo quello di attivare la sperimentazione di un percorso con le rispettive comunità locali di appartenenza, rivolto alla conservazione, interpretazione e comunicazione del proprio patrimonio culturale;
ATTESO che il gemellaggio rappresenta uno strumento valido ed un legame simbolico per sviluppare strette connessioni politiche, economiche e culturali tra comunità diverse, istituzioni ed altri soggetti del tessuto sociale, e trova la sua ratio ed il suo fondamento nel favorire, soprattutto, relazioni umane, nonchè nel rafforzare rapporti interculturali, nella sua più ampia accezione, tra i due gemellati, ponendo in essere una serie di iniziative atte a far conoscere le rispettive identità e realtà territoriali, con uno scambio vicendevole di valori, tradizioni e storia;
TENUTO CONTO che, da decenni, il gemellaggio è ufficialmente riconosciuto come uno dei pilastri della società europea in divenire, oltre che uno dei massimi strumenti di edificazione della pace e, dunque, uno straordinario mezzo di azione interculturale tra le regioni d’Europa, ed all’interno delle singoli nazioni europee, come l’Italia, capace di associare i cittadini e i loro rappresentanti eletti nel cammino di costruzione europea: favorisce la conoscenza, vince pregiudizi, crea legami tra giovani, di lingue e costumi diversi, verifica complementarietà economica fra città di regioni distanti d’Europa, si presenta, insomma, come momento di conoscenza e di confronto;
RITENUTO, alla luce anche dell’orientamento e dell’intendimento manifestati favorevolmente dall’Amministrazione Comunale, che l’iniziativa de qua vada favorita e sostenuta, sussistendo le condizioni previste dagli indirizzi normativi, nazionali e comunitari, in materia enunciati, ed in quanto essa diviene, al tempo stesso, strumento di sensibilizzazione dei cittadini dei due contesti territoriali, poiché efficace riferimento non solo di rapporti tra istituzioni pubbliche, ma anche di relazioni tra popolazioni diverse, unite da un comune sentire, che induce alla scoperta ed alla valorizzazione di realtà, mediante attività finalizzate anche alla crescita delle varie componenti sociali ed istituzionali, ivi comprese scuole e associazioni;
RITENUTO opportuno designare un organismo capace di interagire, in collaborazione con questo Ente ed in maniera diretta, nei rapporti e nei procedimenti volti alla programmazione, alla gestione ed alla esecuzione delle attività correlate;
CONSIDERATO che la iniziativa in parola non comporta, in questa fase preliminare, alcun onere a carico del bilancio comunale, ponendosi il Comune di Lipari come rappresentante della città ospitata;
VISTA la circolare prefettizia prot.n.11248/2004 Area II del 13 luglio 2004, in tema di iniziative di gemellaggio dei comuni italiani;VISTA legge 5 giugno 2003 n. 131 (legge “La Loggia”) , art. 6, comma 7;
VISTO il Decreto Lgs 267/2000;
VISTO il Testo Coordinato delle ll.rr. relative all’ordinamento degli Enti Locali 2008 (GURS 09/05/2008);
PROPONE alla Giunta Municipale, l’adozione di atto deliberativo nei seguenti termini:
1.Di aderire alla proposta di gemellaggio istituzionale tra il Comune di Lipari e la Comunità Montana del Casentino.
2.Di incaricare il Capo Area del Servizio I “Funzionamento Organi, Affari Culturali e Attività Sportive e Ricreative” – Settore I “Affari Istituzionali”, nonché Responsabile dell’Ufficio di Gabinetto e Cerimoniale, degli adempimenti amministrativi connessi e consequenziali al presente deliberato.
3.Di avvalersi della collaborazione, a titolo gratuito, dell’Associazione “Pro-Loco “Isole Eolie Lipari”, avente scopo no profit e perseguente finalità di promozione sociale, turistica, di valorizzazione di realtà e di potenzialità naturalistiche, culturali, storiche ed enogastronomiche - dichiaratasi in tal senso disponibile - , quale organismo interlocutore per l’attivazione delle buone prassi necessarie alla realizzazione del gemellaggio fra i due soggetti istituzionali in parola, stanti le capacità propositive ed esecutive dimostrate ed offerte in più occasioni a questo Ente dallo stesso.
4.Dare atto che dal presente deliberato non discende alcun onere a carico del bilancio comunale, eccetto eventuali modeste spese di rappresentanza che si rendessero necessarie, nell’ambito della prima fase che la iniziativa assumerà, con visita di questo Comune presso l’ente territoriale ospitante (Comunità Montana del Casentino)
IL CAPO AREA DEL SERVIZIO IRESPONSABILE UFFICIO DI GABINETTO E CERIMONIALE
(Anna Vitagliana)
COMUNE DI LIPARI(Provincia di Messina)
“Eolie Patrimonio dell’ umanità”
SETTORE I “AFFARI ISTITUZIONALI”
AREA SERVIZIO I : “Funzionamento Organi – Affari Culturali – Attività Sportive e Ricreative”
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE
OGGETTO: ADESIONE PROPOSTA DI GEMELLAGGIO TRA COMUNE DI LIPARI E COMUNITÀ MONTANA DEL CASENTINO (AR)
IL CAPO AREA
PREMESSO:
che il Comune di Lipari, in data 11 settembre 2008, ha partecipato, attraverso un proprio amministratore, ad un convegno organizzato dalla Comunità Montana del Casentino sul “Cinema Familiare”, tenutosi presso il Comune di Stia provincia di Arezzo, in occasione del quale è stato proiettato il documentario “Gente lontana”, imperniato sulla lavorazione della pomice di Lipari, opera ascritta al regista Lionetto Fabbri;
che la realizzazione di tale importante momento d’incontro socio-culturale è stata possibile grazie all’invito rivolto all’Amministrazione Comunale da parte dell’Associazione “Pro-Loco Isole Eolie Lipari”, organismo locale che persegue finalità di promozione sociale, turistica e storico-culturale; CONSIDERATO che, in quella circostanza, la stessa Amministrazione, rappresentata dall’Assessore Giannò Corrado, nell’apprezzare l’iniziativa ed il valore del patrimonio storico-artistico-culturale delle realtà territoriali facenti capo alla Comunità Montana del Casentino, ha avanzato la proposta di un gemellaggio istituzionale, in considerazione anche del trait d’union tra il questa e la comunità liparese, rappresentata dall’opera del regista Fabbri;
VISTA la nota prot.n.17755/01.1G del 02/10/2008, fatta pervenire dal Presidente della predetta Comunità Montana, incamerata al n. 32806 del protocollo generale dell’Ente il 10/10, con la quale comunica di accogliere positivamente la proposta in parola, manifestando l’intendimento di promuovere e favorire azioni congiunte, ai fini della formalizzazione del gemellaggio istituzionale tra i due Enti;
VISTA la nota datata 14.01.2009, assunta al n. 3689 protocollo generale dell’Ente il 20 gennaio 2008, con la quale il Presidente della “Associazione Pro-Loco Isole Eolie Lipari”, arricchendo di contenuti ed illustrazioni la proposta de qua, ne evidenzia, al tempo stesso, le strategie di avanzamento, che si concretizzerebbero con la creazione di un piano eco-museale, nell’ambito del quale andrebbe attivato un progetto volto alla identificazione ed alla valorizzazione della componente culturale del territorio, attraverso la presenza di chiari elementi di riconoscimento;
VISTA la nota integrativa del 04.03.2009 (prot. dell’Ente n. 7607/2009), a firma dello stesso organo presidenziale di cui sopra, con cui viene ribadito che l’azione di gemellaggio istituzionale fra i due Enti costituirebbe una formale attestazione di relazioni privilegiate, in condizione di reciprocità, finalizzate all'intensificazione di rapporti culturali, sociali, politici, economici, con costante riferimento ad un’azione comune per la pace, la solidarietà e l'incontro fra i popoli;
CONSIDERATO che con la medesima nota viene, altresì, evidenziato come la realizzazione dell’ambizioso progetto di gemellaggio tra le due realtà, abbia come fine ultimo quello di attivare la sperimentazione di un percorso con le rispettive comunità locali di appartenenza, rivolto alla conservazione, interpretazione e comunicazione del proprio patrimonio culturale;
ATTESO che il gemellaggio rappresenta uno strumento valido ed un legame simbolico per sviluppare strette connessioni politiche, economiche e culturali tra comunità diverse, istituzioni ed altri soggetti del tessuto sociale, e trova la sua ratio ed il suo fondamento nel favorire, soprattutto, relazioni umane, nonchè nel rafforzare rapporti interculturali, nella sua più ampia accezione, tra i due gemellati, ponendo in essere una serie di iniziative atte a far conoscere le rispettive identità e realtà territoriali, con uno scambio vicendevole di valori, tradizioni e storia;
TENUTO CONTO che, da decenni, il gemellaggio è ufficialmente riconosciuto come uno dei pilastri della società europea in divenire, oltre che uno dei massimi strumenti di edificazione della pace e, dunque, uno straordinario mezzo di azione interculturale tra le regioni d’Europa, ed all’interno delle singoli nazioni europee, come l’Italia, capace di associare i cittadini e i loro rappresentanti eletti nel cammino di costruzione europea: favorisce la conoscenza, vince pregiudizi, crea legami tra giovani, di lingue e costumi diversi, verifica complementarietà economica fra città di regioni distanti d’Europa, si presenta, insomma, come momento di conoscenza e di confronto;
RITENUTO, alla luce anche dell’orientamento e dell’intendimento manifestati favorevolmente dall’Amministrazione Comunale, che l’iniziativa de qua vada favorita e sostenuta, sussistendo le condizioni previste dagli indirizzi normativi, nazionali e comunitari, in materia enunciati, ed in quanto essa diviene, al tempo stesso, strumento di sensibilizzazione dei cittadini dei due contesti territoriali, poiché efficace riferimento non solo di rapporti tra istituzioni pubbliche, ma anche di relazioni tra popolazioni diverse, unite da un comune sentire, che induce alla scoperta ed alla valorizzazione di realtà, mediante attività finalizzate anche alla crescita delle varie componenti sociali ed istituzionali, ivi comprese scuole e associazioni;
RITENUTO opportuno designare un organismo capace di interagire, in collaborazione con questo Ente ed in maniera diretta, nei rapporti e nei procedimenti volti alla programmazione, alla gestione ed alla esecuzione delle attività correlate;
CONSIDERATO che la iniziativa in parola non comporta, in questa fase preliminare, alcun onere a carico del bilancio comunale, ponendosi il Comune di Lipari come rappresentante della città ospitata;
VISTA la circolare prefettizia prot.n.11248/2004 Area II del 13 luglio 2004, in tema di iniziative di gemellaggio dei comuni italiani;VISTA legge 5 giugno 2003 n. 131 (legge “La Loggia”) , art. 6, comma 7;
VISTO il Decreto Lgs 267/2000;
VISTO il Testo Coordinato delle ll.rr. relative all’ordinamento degli Enti Locali 2008 (GURS 09/05/2008);
PROPONE alla Giunta Municipale, l’adozione di atto deliberativo nei seguenti termini:
1.Di aderire alla proposta di gemellaggio istituzionale tra il Comune di Lipari e la Comunità Montana del Casentino.
2.Di incaricare il Capo Area del Servizio I “Funzionamento Organi, Affari Culturali e Attività Sportive e Ricreative” – Settore I “Affari Istituzionali”, nonché Responsabile dell’Ufficio di Gabinetto e Cerimoniale, degli adempimenti amministrativi connessi e consequenziali al presente deliberato.
3.Di avvalersi della collaborazione, a titolo gratuito, dell’Associazione “Pro-Loco “Isole Eolie Lipari”, avente scopo no profit e perseguente finalità di promozione sociale, turistica, di valorizzazione di realtà e di potenzialità naturalistiche, culturali, storiche ed enogastronomiche - dichiaratasi in tal senso disponibile - , quale organismo interlocutore per l’attivazione delle buone prassi necessarie alla realizzazione del gemellaggio fra i due soggetti istituzionali in parola, stanti le capacità propositive ed esecutive dimostrate ed offerte in più occasioni a questo Ente dallo stesso.
4.Dare atto che dal presente deliberato non discende alcun onere a carico del bilancio comunale, eccetto eventuali modeste spese di rappresentanza che si rendessero necessarie, nell’ambito della prima fase che la iniziativa assumerà, con visita di questo Comune presso l’ente territoriale ospitante (Comunità Montana del Casentino)
IL CAPO AREA DEL SERVIZIO IRESPONSABILE UFFICIO DI GABINETTO E CERIMONIALE
(Anna Vitagliana)
Lipari: Consegnati i lavori del 2° Lotto "Torrente Valle"
COMUNICATO STAMPA
ASSESSORATO LL. PP.
COMUNE DI LIPARI
Nella mattinata di oggi, presso gli uffici LL. PP. del comune di Lipari, si è proceduto alla consegna dei lavori riguardanti il 2° lotto di “Torrente Valle” a Lipari.
Presenti il RUP, Arch. Biagio De Vita, i direttori dei lavori, ing. Maiolino ed arch. Ficarra, la ditta risultata vincitrice “Geognostica Agrigentina” di Favara (AG).
I lavori a base d’asta risultano essere pari ad € 624,083 e sono stati aggiudicati con un ribasso a pari al 7,31.
L’inizio degli stessi dovrebbe già avvenire la prossima settimana.
L’odierna consegna è stata ovviamente accolta con viva soddisfazione dall’amministrazione comunale ed in particolare dall’Assessore al ramo Corrado Giannò.
ASSESSORATO LL. PP.
COMUNE DI LIPARI
Nella mattinata di oggi, presso gli uffici LL. PP. del comune di Lipari, si è proceduto alla consegna dei lavori riguardanti il 2° lotto di “Torrente Valle” a Lipari.
Presenti il RUP, Arch. Biagio De Vita, i direttori dei lavori, ing. Maiolino ed arch. Ficarra, la ditta risultata vincitrice “Geognostica Agrigentina” di Favara (AG).
I lavori a base d’asta risultano essere pari ad € 624,083 e sono stati aggiudicati con un ribasso a pari al 7,31.
L’inizio degli stessi dovrebbe già avvenire la prossima settimana.
L’odierna consegna è stata ovviamente accolta con viva soddisfazione dall’amministrazione comunale ed in particolare dall’Assessore al ramo Corrado Giannò.
Emergenza trasporti marittimi. Novelli e Laurana via per essere sostituiti da mezzi inadeguati. L' allarme di Megna e Fonti
Via la Laurana e la Novelli in arrivo il Veronese e il Martini l'allarme lanciato dai consiglieri comunali Francesco Megna e Gesuele Fonti lanciato in una nota inviata al sindaco di Lipari, alla Siremar di Palermo e per conoscenza al Ministro dei Trasporti, al Presidente della Regione, all'Assessorato regionale Turismo, comunicazione e trasporti.
La nota ha per oggetto: Emergenza trasporti marittimi.
Le isole dell’arcipelago Eoliano, per collocazione geografica e conformità, richiedono un sistema particolareggiato di collegamenti marittimi, che costituiscono indubbiamente l’asse portante e strategico, da cui dipende l’intera esistenza delle comunità isolane.
Non c’è soltanto un problema di continuità territoriale da assicurare alle popolazioni isolane, ma anche una molteplicità di relazioni che garantiscano durante tutto l’arco dell’anno diritti fondamentali quali la difesa della salute, il diritto all’istruzione, lo sviluppo economico e sociale dei territori.
Tuttavia, quanto sta avvenendo in questi mesi, con particolare riferimento anche all’arcipelago eoliano, rappresenta certamente quanto di più dissennato e destabilizzante si possa temere.
Senza soffermaci sulle già note vicende della proroga “fantasma” di un anno della convenzione con Tirrenia, o del mancato scorporo di Siremar e delle società regionali dal processo di privatizzazione, senza per il momento voler menzionare le scriteriate ipotesi di razionalizzazione abbozzate dai tecnici del Ministero ai Trasporti, gli scriventi intendono porre all’attenzione delle SS.LL. alcune allarmanti notizie, apprese nei giorni scorsi ed ampiamente anticipate in ns. precedenti missive, che se confermate arrecheranno ulteriori gravi danni alla comunità eoliana.
Secondo quanto riferito ai consiglieri scriventi, nei prossimi giorni il M/T Laurana sarà trasferito dal settore Eolie al settore Pelagie in sostituzione del M/T Palladio, in quanto quest’ultimo dovrà gioco forza recarsi in cantiere per i previsti lavori di classe.
Il M/T Laurana di TLS (Tonnellate Lorde Stazza) 10.977 sarà sostituito sulla tratta Eolie Napoli dal M/T Paolo Veronese TLS 2.894, quindi di stazza e portata enormemente inferiori.
La conferma dell’utilizzo sulla linea C 1 Eolie-Napoli del M/T Paolo Veronese deriva dal fatto che sulla linea Eolie-Napoli e Viceversa per il periodo pasquale sono solo 10 le cabine di 1a classe disponibili, quante in effetti ve ne sono sul Veronese, al contrario del M/T Laurana che dispone di oltre 100 alloggiamenti di categoria superiore.
Inoltre, il M/T Paolo Veronese, attualmente impiegato sulla tratta Trapani-Pantelleria, dovrebbe essere sostituito dal M/T Pietro Novelli attualmente impiegato nel settore Eolie sulla linea C3/C4 (interisole)
Il M/T Pietro Novelli di TLS 2.352 verrà pertanto rimpiazzato nella linea Eolie-Milazzo e viceversa dal M/T Simone Martini di TLS 1.494.
Sopprimere due unità navali determinanti (Laurana e Pietro Novelli), impiegate nel nostro arcipelago nel periodo invernale, per sostituirle nel periodo primaverile pasquale e pre-estivo con due unità di caratteristiche nettamente inferiori, per portata passeggeri, autovetture e stazza, significa attentare all’immagine del nostro arcipelago ed infliggere un colpo mortale all’economia delle isole.
Ancora una volta la nostra comunità rischia di essere mortificata da decisioni premeditate e scriteriate assunte da personaggi esterni al nostro territorio, in totale spregio delle legittime aspirazioni della comunità eoliana e dei numerosi operatori del turismo e dei vari settori dell’indotto.
E tutto ciò giunge ad appena due settimane di distanza dall’ultimo proclama ufficiale del Ministro Matteoli, che ribadiva l’assoluta infondatezza di ipotetici tagli a linee e mezzi, per l’anno in corso, nel settore Eolie.
Stante quanto sopra, si chiede al signor Sindaco del Comune di Lipari di verificare con immediatezza se quanto precedentemente esposto possa ritenersi fondato e veritiero e nel caso affermativo, si chiede che vengano poste in essere tutte quelle iniziative atte ad impedire l’ormai imminente sostituzione delle motonavi Laurana e Pietro Novelli.
I sottoscritti consigliere comunali si riservano tuttavia ogni azione a difesa e tutela degli interessi legittimi e dell’immagine della comunità eoliana.
Lipari lì 18-03-2009
_______________ ________________
Gesuele FONTI Francesco MEGNA
Le isole dell’arcipelago Eoliano, per collocazione geografica e conformità, richiedono un sistema particolareggiato di collegamenti marittimi, che costituiscono indubbiamente l’asse portante e strategico, da cui dipende l’intera esistenza delle comunità isolane.
Non c’è soltanto un problema di continuità territoriale da assicurare alle popolazioni isolane, ma anche una molteplicità di relazioni che garantiscano durante tutto l’arco dell’anno diritti fondamentali quali la difesa della salute, il diritto all’istruzione, lo sviluppo economico e sociale dei territori.
Tuttavia, quanto sta avvenendo in questi mesi, con particolare riferimento anche all’arcipelago eoliano, rappresenta certamente quanto di più dissennato e destabilizzante si possa temere.
Senza soffermaci sulle già note vicende della proroga “fantasma” di un anno della convenzione con Tirrenia, o del mancato scorporo di Siremar e delle società regionali dal processo di privatizzazione, senza per il momento voler menzionare le scriteriate ipotesi di razionalizzazione abbozzate dai tecnici del Ministero ai Trasporti, gli scriventi intendono porre all’attenzione delle SS.LL. alcune allarmanti notizie, apprese nei giorni scorsi ed ampiamente anticipate in ns. precedenti missive, che se confermate arrecheranno ulteriori gravi danni alla comunità eoliana.
Secondo quanto riferito ai consiglieri scriventi, nei prossimi giorni il M/T Laurana sarà trasferito dal settore Eolie al settore Pelagie in sostituzione del M/T Palladio, in quanto quest’ultimo dovrà gioco forza recarsi in cantiere per i previsti lavori di classe.
Il M/T Laurana di TLS (Tonnellate Lorde Stazza) 10.977 sarà sostituito sulla tratta Eolie Napoli dal M/T Paolo Veronese TLS 2.894, quindi di stazza e portata enormemente inferiori.
La conferma dell’utilizzo sulla linea C 1 Eolie-Napoli del M/T Paolo Veronese deriva dal fatto che sulla linea Eolie-Napoli e Viceversa per il periodo pasquale sono solo 10 le cabine di 1a classe disponibili, quante in effetti ve ne sono sul Veronese, al contrario del M/T Laurana che dispone di oltre 100 alloggiamenti di categoria superiore.
Inoltre, il M/T Paolo Veronese, attualmente impiegato sulla tratta Trapani-Pantelleria, dovrebbe essere sostituito dal M/T Pietro Novelli attualmente impiegato nel settore Eolie sulla linea C3/C4 (interisole)
Il M/T Pietro Novelli di TLS 2.352 verrà pertanto rimpiazzato nella linea Eolie-Milazzo e viceversa dal M/T Simone Martini di TLS 1.494.
Sopprimere due unità navali determinanti (Laurana e Pietro Novelli), impiegate nel nostro arcipelago nel periodo invernale, per sostituirle nel periodo primaverile pasquale e pre-estivo con due unità di caratteristiche nettamente inferiori, per portata passeggeri, autovetture e stazza, significa attentare all’immagine del nostro arcipelago ed infliggere un colpo mortale all’economia delle isole.
Ancora una volta la nostra comunità rischia di essere mortificata da decisioni premeditate e scriteriate assunte da personaggi esterni al nostro territorio, in totale spregio delle legittime aspirazioni della comunità eoliana e dei numerosi operatori del turismo e dei vari settori dell’indotto.
E tutto ciò giunge ad appena due settimane di distanza dall’ultimo proclama ufficiale del Ministro Matteoli, che ribadiva l’assoluta infondatezza di ipotetici tagli a linee e mezzi, per l’anno in corso, nel settore Eolie.
Stante quanto sopra, si chiede al signor Sindaco del Comune di Lipari di verificare con immediatezza se quanto precedentemente esposto possa ritenersi fondato e veritiero e nel caso affermativo, si chiede che vengano poste in essere tutte quelle iniziative atte ad impedire l’ormai imminente sostituzione delle motonavi Laurana e Pietro Novelli.
I sottoscritti consigliere comunali si riservano tuttavia ogni azione a difesa e tutela degli interessi legittimi e dell’immagine della comunità eoliana.
Lipari lì 18-03-2009
_______________ ________________
Gesuele FONTI Francesco MEGNA
Trasporti: L' USCLAC/UNCDIM il 27 gennaio aveva chiesto (inutilmente) di essere convocata dal ministro Matteoli. Ma l'organizzazione non si arrende
Questo il testo di una raccomandata che l'USCAC/UNCDIM, a firma del presidente Nobile, aveva inoltrato lo scorso 27 gennaio al ministro Altero Matteoli sulla “Vertenza Gruppo Tirrenia di Navigazione”
Le scriventi Organizzazioni Sindacali, aderenti alla Federazione Nazionale Dirigenti Aziende Industriali, si pregiano di chiedere la convocazione in oggetto allo scopo di valutarne i risvolti sociali ed occupazionali.
Riconfermiamo quello che è il nostro convincimento di assetto futuro del Gruppo :
deroga dal processo di privatizzazione di tutti quei servizi necessari ad assicurare la continuità territoriale dello Stato, e/o comunque ascrivibili nelle fattispecie tutelate dalla Dichiarazione 30 sulla insularità, allegata all’articolo 158 del Trattato di Amsterdam;
ponderata privatizzazione, da realizzare nei tempi tecnici necessari ancor più imposti dalla tempesta finanziaria mondiale e dai recenti dati di sviluppo economico futuro, per cui il Governo ha già predisposto delle risorse, così come da decreto anticrisi di recente approvazione.
Certi di potere individuare le strategie necessarie ad una chiusura ottimale della vertenza, rimanendo in cortese attesa della richiesta convocazione, porgiamo i nostri più distinti saluti.
Nobile
Questo il testo invece di una missiva inoltrata oggi alla Federalberghi delle Eolie dal Cap. Francesco Giuseppe D'Anniballe della Segreteria Nazionale USCLAC/UNCDiM- Responsabile per Sicilia
Noi siamo sostenitori della stessa tesi di Voi sindaci ed operatori turistici delle Isole. Teniamoci per mano senza perderci perchè remiamo tutti nella stessa direzione e un rematore in più fa sempre comodo. La partita è tutta da giocare e i tempi, malgrado il decreto P.d.C. sulla privatizzazione, arrivano al 2011. Adesso è da vedere la volontà politica della Regione Sicilia ed è il Governo Regionale che deve fare da punta di diamante in merito.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali, aderenti alla Federazione Nazionale Dirigenti Aziende Industriali, si pregiano di chiedere la convocazione in oggetto allo scopo di valutarne i risvolti sociali ed occupazionali.
Riconfermiamo quello che è il nostro convincimento di assetto futuro del Gruppo :
deroga dal processo di privatizzazione di tutti quei servizi necessari ad assicurare la continuità territoriale dello Stato, e/o comunque ascrivibili nelle fattispecie tutelate dalla Dichiarazione 30 sulla insularità, allegata all’articolo 158 del Trattato di Amsterdam;
ponderata privatizzazione, da realizzare nei tempi tecnici necessari ancor più imposti dalla tempesta finanziaria mondiale e dai recenti dati di sviluppo economico futuro, per cui il Governo ha già predisposto delle risorse, così come da decreto anticrisi di recente approvazione.
Certi di potere individuare le strategie necessarie ad una chiusura ottimale della vertenza, rimanendo in cortese attesa della richiesta convocazione, porgiamo i nostri più distinti saluti.
Nobile
Questo il testo invece di una missiva inoltrata oggi alla Federalberghi delle Eolie dal Cap. Francesco Giuseppe D'Anniballe della Segreteria Nazionale USCLAC/UNCDiM- Responsabile per Sicilia
Noi siamo sostenitori della stessa tesi di Voi sindaci ed operatori turistici delle Isole. Teniamoci per mano senza perderci perchè remiamo tutti nella stessa direzione e un rematore in più fa sempre comodo. La partita è tutta da giocare e i tempi, malgrado il decreto P.d.C. sulla privatizzazione, arrivano al 2011. Adesso è da vedere la volontà politica della Regione Sicilia ed è il Governo Regionale che deve fare da punta di diamante in merito.
Sulla sentenza della Corte d'Appello di Napoli circa la controversia Erre Vi Costruzioni e Comune di Lipari e la Transazione del marzo 1999.
(Michele Giacomantonio) La notizia che la Corte d’Appello di Napoli ha accolto il ricorso del Comune di Lipari nella controversia con la società ErreVi Costruzioni relativa alla transazione per la discarica di Vulcano, merita qualche approfondimento e qualche richiamo al passato, visto che si è trattato di una controversia anche molto infuocata. La Corte d’Appello di Napoli ha finalmente accolto, a dieci anni di distanza dalla firma della transazione per la chiusura di un contenzioso antico sulla discarica di Vulcano che risaliva ai tempi del Sindaco Vitale, quella che era la tesi della mia amministrazione: la transazione non rappresentava un impegno definitivo e formale ma solo un passaggio importante di un iter che si sarebbe perfezionato con un ulteriore passaggio in Consiglio Comunale e con lo stanziamento in Bilancio della somma necessaria per il quale si accettava il buon esito di una richiesta alla Regione. Mancando lo stanziamento in Bilancio la transazione – che all’epoca era di 2.600 milioni di lire - non era operativa. Questa tesi in vari Consigli Comunali – tenutisi fra il 2002 e il 2005 - che si occuparono della vicenda fu contestata dal Sindaco Bruno salvo poi essere fatta propria dall’avv. Zampella adeguandosi così alla linea dell’avv. Angelo Pajno che era stato l’avvocato del Comune, in questa vertenza, prima di Zampella.
Ora la Corte d’Appello di Napoli non solo libera il Comune di Lipari dal pignoramento, ma chiude una volta per tutte le vicende della transazione che d’altronde era stata sospesa dalla Giunta Giacomantonio già nel 2000 quando si ebbe notizia di una controversia fra la Erre Vi Costruzioni e la signora Paino che rivendicava i diritti sul terreno. Chiude la vicenda della transazione ma non chiude il contenzioso fra i proprietari dell’area ( chiunque essi siano) e il Comune di Lipari. Infatti rimane in piedi la vertenza principale presso il Tribunale di Barcellona – che la transazione voleva risolvere – che riguarda l’utilizzo senza titolo per decine e decine di anni da parte del Comune di Lipari di un’area che era passata dai 13 mila mq del 1974 a circa 170 mila mq degli anni 90 e per la quale i proprietari chiedevano, allora, nel 1999, circa 7 miliardi di lire.
Michele Giacomantonio
Ora la Corte d’Appello di Napoli non solo libera il Comune di Lipari dal pignoramento, ma chiude una volta per tutte le vicende della transazione che d’altronde era stata sospesa dalla Giunta Giacomantonio già nel 2000 quando si ebbe notizia di una controversia fra la Erre Vi Costruzioni e la signora Paino che rivendicava i diritti sul terreno. Chiude la vicenda della transazione ma non chiude il contenzioso fra i proprietari dell’area ( chiunque essi siano) e il Comune di Lipari. Infatti rimane in piedi la vertenza principale presso il Tribunale di Barcellona – che la transazione voleva risolvere – che riguarda l’utilizzo senza titolo per decine e decine di anni da parte del Comune di Lipari di un’area che era passata dai 13 mila mq del 1974 a circa 170 mila mq degli anni 90 e per la quale i proprietari chiedevano, allora, nel 1999, circa 7 miliardi di lire.
Michele Giacomantonio
Vigili Urbani. I quesiti di Sabatini
Il consigliere Adolfo Sabatini ha inoltrato una interrogazione al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Mariano Bruno,all’Assessore alla Polizia Municilale Dott. Alfredo Biancheri e al Comandante dei VV.UU. Geologo Domenico Russo
L'oggetto dell'interrogazione è : servizio h. 24 Vigili Urbani.-
Da molti cittadini mi viene segnalato che il pronto intervento h. 24 per tutti i tipi di illeciti, crimini o reati, viene garantiti solo dai carabinieri che per altro per fortuna danno ampie e necessarie garanzie.-
Atteso che tante volte i cittadini vorrebbero effettuare le segnalazioni ai Vigili Urbani che vengono ritenuti anch’essi in grado di affrontare alcune problematiche, ma non esistendo un numero telefonico dedicato con relativo piantone, sono limitati telefonare ai carabinieri.-
Esposto quanto sopra, con la presente Vi INTERROGO per sapere:
come viene disposto il servizio di piantone presso il comando dei VV.UU.;
in che ore è attivo tale servizio;
quale è il numero dedicato e come mai non viene pubblicizzato;
se è stato previsto, soprattutto nel periodo estivo, un servizio h. 24.-
Si richiede risposta scritta.-
Cordiali saluti.-
Lipari 17.3.2009
Il Consigliere Comunale di Nuovo Giorno
Adolfo Sabatini
L'oggetto dell'interrogazione è : servizio h. 24 Vigili Urbani.-
Da molti cittadini mi viene segnalato che il pronto intervento h. 24 per tutti i tipi di illeciti, crimini o reati, viene garantiti solo dai carabinieri che per altro per fortuna danno ampie e necessarie garanzie.-
Atteso che tante volte i cittadini vorrebbero effettuare le segnalazioni ai Vigili Urbani che vengono ritenuti anch’essi in grado di affrontare alcune problematiche, ma non esistendo un numero telefonico dedicato con relativo piantone, sono limitati telefonare ai carabinieri.-
Esposto quanto sopra, con la presente Vi INTERROGO per sapere:
come viene disposto il servizio di piantone presso il comando dei VV.UU.;
in che ore è attivo tale servizio;
quale è il numero dedicato e come mai non viene pubblicizzato;
se è stato previsto, soprattutto nel periodo estivo, un servizio h. 24.-
Si richiede risposta scritta.-
Cordiali saluti.-
Lipari 17.3.2009
Il Consigliere Comunale di Nuovo Giorno
Adolfo Sabatini
SalinaDocfest a piazza Vittorio. Domani serata finale
Domani 19 marzo (ore 20.30), con una ricca degustazione dei prodotti eoliani di SalinaIsolaVerde si chiude la finestra invernale e romana del SalinaDocFest, il festival del documentario narrativo ideato e diretto da Giovanna Taviani.
Grazie all´ospitalità del Piccolo Apollo, gli isolani delle Eolie hanno portato nella capitale momenti ricchi e vitali della loro storia, con i documenti della Panaria Film, la prima storica casa di produzione cinematografica dedicata al documentario in Italia.
"Isolani si Isolati no!" è stato lo slogan della manifestazione, in sintonia con le proteste di questi ultime settimane contro la soppressione dei traghetti Siremar, che condannerebbe, davvero, le Eolie all´isolamento.
Per un turismo che rispetti natura e cultura, da sempre patrimonio di tutti, il festival di Salina si propone come nuovo punto di riferimento per inaugurare un modo davvero diverso di `leggere´ il Mezzogiorno e il Mediterraneo. Proprio per questo, l´ultima giornata della manifestazione è dedicata a una particolarissima testimonianza del nostro sud, quella di "Pinuccio Lovero", il becchino stipendiato ma felicemente sfaccendato di un paesino pugliese dimenticato dalle cronache e, forse per questo o nonostante questo, miracolosa `enclave´ d´eternità. Interverranno: il regista Pippo Mezzapesa, il produttore Gregorio Paonessa (Vivo Film) e, come portavoce delle Eolie, il sindaco di Santa Marina di Salina Massimo Lo Schiavo.
Il film sarà preceduto dalla proiezione del cortometraggio ISOLE DI FUOCO di Vittorio De Seta (1954), 11' -Premiato come miglior documentario al Festival di Cannes del 1955, Isole di Fuoco è stato realizzato durante una violenta eruzione dello Stromboli, in un paesaggio caratterizzato da un silenzio irreale, interrotto solo dal rumore delle onde e dallo stridio degli uccelli. A Stromboli, sulla riva, i pescatori si apprestano a partire, i pastori portano i loro greggi sulle pendici del vulcano, le donne raccolgono la legna. Ma gli occhi sono tutti puntati sul cratere da cui cola la lava. Proiezione video, alla presenza dell'autore, della mostra fotografica SALINA - ISOLA DI LUCE di Melo Franchina
Saluto sindaci e assessori eoliani a chiusura della rassegna. Degustazione. L'ingresso è come sempre libero, grazie alla tessera Apollo 11 che consente la partecipazione gratuita a tutta la programmazione annuale
E' ONLINE IL BANDO DELLA III EDIZIONE DEL CONCORSO INTERNAZIONALE DEL SALINADOCFEST
Possono partecipare al concorso tutti i documentari realizzati dopo il 1° settembre 2008 che abbiano come tema l'indagine su IL MIO PAESE: GLI INVISIBILI, indagine che va dal mondo del lavoro alla realtà sociale contemporanea, dai flussi migratori alle tradizioni locali. Il premio verrà assegnato da una Giuria composta da 3 personalità scelte tra esperti del genere, critici e personalità del mondo della cultura. L'iscrizione non prevede pagamento. Se di nazionalità straniera, i lavori debbono pervenire sottotitolati in italiano o in inglese. Se di nazionalità italiana debbono pervenire con i sottotitoli in inglese. L'autore/l'autrice può inviare più lavori ma può partecipare al concorso con una sola opera selezionata. Gli autori delle opere che intendono partecipare al Concorso dovranno inviare il materiale ENTRO E NON OLTRE il 10 agosto 2009E' ONLINE IL BANDO DEL 1° CONCORSO DI FOTOGRAFIA DOCUMENTARIA A TEMA AMBIENTALE: "OBIETTIVO AMBIENTE" Il concorso si propone di mostrare la bellezza della natura e del territorio delle Isole Eolie con particolare attenzione all´utilizzo in loco delle energie rinnovabili (come quella eolica o l´energia solare termica). Le fotografie dovranno ritrarre spazi, ambiente e territorio delle Isole Eolie (Lipari, Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi, Panarea e Salina) che esprimano e facciano emergere il valore fondamentale e positivo della natura all'interno del paesaggio oppure che valorizzino l'ambiente naturale attraverso la vita vegetale ed/o animale. Il premio verrà assegnato da una Giuria composta da 3 personalità scelte tra esperti del genere, critici e personalità del mondo della cultura. L'iscrizione non prevede pagamento. Ogni partecipante dovrà inviare un percorso fotografico composto da un minimo di 3 a un massimo di 6 scatti, formato 15 x 22 ENTRO E NON OLTRE il 08 08 2009 .Per informazioni e iscrizioni www.salinadocfest.org
Il SalinaDocFest si svolgerà sull'isola di Salina, Isole Eolie, dal 18 al 27 settembre 2009.
Grazie all´ospitalità del Piccolo Apollo, gli isolani delle Eolie hanno portato nella capitale momenti ricchi e vitali della loro storia, con i documenti della Panaria Film, la prima storica casa di produzione cinematografica dedicata al documentario in Italia.
"Isolani si Isolati no!" è stato lo slogan della manifestazione, in sintonia con le proteste di questi ultime settimane contro la soppressione dei traghetti Siremar, che condannerebbe, davvero, le Eolie all´isolamento.
Per un turismo che rispetti natura e cultura, da sempre patrimonio di tutti, il festival di Salina si propone come nuovo punto di riferimento per inaugurare un modo davvero diverso di `leggere´ il Mezzogiorno e il Mediterraneo. Proprio per questo, l´ultima giornata della manifestazione è dedicata a una particolarissima testimonianza del nostro sud, quella di "Pinuccio Lovero", il becchino stipendiato ma felicemente sfaccendato di un paesino pugliese dimenticato dalle cronache e, forse per questo o nonostante questo, miracolosa `enclave´ d´eternità. Interverranno: il regista Pippo Mezzapesa, il produttore Gregorio Paonessa (Vivo Film) e, come portavoce delle Eolie, il sindaco di Santa Marina di Salina Massimo Lo Schiavo.
Il film sarà preceduto dalla proiezione del cortometraggio ISOLE DI FUOCO di Vittorio De Seta (1954), 11' -Premiato come miglior documentario al Festival di Cannes del 1955, Isole di Fuoco è stato realizzato durante una violenta eruzione dello Stromboli, in un paesaggio caratterizzato da un silenzio irreale, interrotto solo dal rumore delle onde e dallo stridio degli uccelli. A Stromboli, sulla riva, i pescatori si apprestano a partire, i pastori portano i loro greggi sulle pendici del vulcano, le donne raccolgono la legna. Ma gli occhi sono tutti puntati sul cratere da cui cola la lava. Proiezione video, alla presenza dell'autore, della mostra fotografica SALINA - ISOLA DI LUCE di Melo Franchina
Saluto sindaci e assessori eoliani a chiusura della rassegna. Degustazione. L'ingresso è come sempre libero, grazie alla tessera Apollo 11 che consente la partecipazione gratuita a tutta la programmazione annuale
E' ONLINE IL BANDO DELLA III EDIZIONE DEL CONCORSO INTERNAZIONALE DEL SALINADOCFEST
Possono partecipare al concorso tutti i documentari realizzati dopo il 1° settembre 2008 che abbiano come tema l'indagine su IL MIO PAESE: GLI INVISIBILI, indagine che va dal mondo del lavoro alla realtà sociale contemporanea, dai flussi migratori alle tradizioni locali. Il premio verrà assegnato da una Giuria composta da 3 personalità scelte tra esperti del genere, critici e personalità del mondo della cultura. L'iscrizione non prevede pagamento. Se di nazionalità straniera, i lavori debbono pervenire sottotitolati in italiano o in inglese. Se di nazionalità italiana debbono pervenire con i sottotitoli in inglese. L'autore/l'autrice può inviare più lavori ma può partecipare al concorso con una sola opera selezionata. Gli autori delle opere che intendono partecipare al Concorso dovranno inviare il materiale ENTRO E NON OLTRE il 10 agosto 2009E' ONLINE IL BANDO DEL 1° CONCORSO DI FOTOGRAFIA DOCUMENTARIA A TEMA AMBIENTALE: "OBIETTIVO AMBIENTE" Il concorso si propone di mostrare la bellezza della natura e del territorio delle Isole Eolie con particolare attenzione all´utilizzo in loco delle energie rinnovabili (come quella eolica o l´energia solare termica). Le fotografie dovranno ritrarre spazi, ambiente e territorio delle Isole Eolie (Lipari, Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi, Panarea e Salina) che esprimano e facciano emergere il valore fondamentale e positivo della natura all'interno del paesaggio oppure che valorizzino l'ambiente naturale attraverso la vita vegetale ed/o animale. Il premio verrà assegnato da una Giuria composta da 3 personalità scelte tra esperti del genere, critici e personalità del mondo della cultura. L'iscrizione non prevede pagamento. Ogni partecipante dovrà inviare un percorso fotografico composto da un minimo di 3 a un massimo di 6 scatti, formato 15 x 22 ENTRO E NON OLTRE il 08 08 2009 .Per informazioni e iscrizioni www.salinadocfest.org
Il SalinaDocFest si svolgerà sull'isola di Salina, Isole Eolie, dal 18 al 27 settembre 2009.
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