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giovedì 19 marzo 2009

Erre.vi sulla vicenda discarica di Vulcano: "Ma quale vittoria?" ed insiste nel risarcimento

Riceviamo da Daniela Morrone della ERRE.VI di Napoli, e pubblichiamo, una lettera in merito alla vicenda giudiziaria sul risarcimento danni per l'ex discarica di Vulcano.
Oggetto: discarica rifiuti dell'isola di Vulcano (Lipari)
La scrivente Morrone Daniela nella qualita di Amministratore della società ERRE. VI. COSTRUZIONI SRL , proprietaria del suolo in oggetto, sente l'obbligo di rispondere alle affermazioni rilasciate in merito al giudizio civile incardinato presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto per precisare quanto segue:
- L'azione giudiziana a carico del COMUNE DI LIPARI è fondata sulle risultato di tre perizie redatte in contraddittorio tra i periti di parte, del Comune e del Tribunale. Tali perizie riassumevano il valore del danno subito dalla societa istante in lire 8.000.000.000(ottomiliardi);
- Il Comune di Lipari di conseguenza, ammettendo la responsabilità, propone in transazione la somma di lire 2.600.000.000 (duemiliardiseicentomilioni) con pagamento dilazionato in otto mesi, lasciando quindi pendente l'azione, nelle more dell'effettivo pagamento.
Alla luce di questi fatti non si comprende come si possa parlare di vittoria del Comune. Considerato anche che il Tribunale revoca la transazione e il successivo decreto ingiuntivo soltanto perchè l'accordo economico proposto dal Comune non aveva la necessaria copertura finanziaria. Resta fermo invece il giudizio del danno subito dalla proprietà.
Pertanto la Erre. Vi. Srl proseguirà l'azione giudiziaria per il risarcimento del danno subito, insistendo anche e soprattutto nell'aspetto più grave del danno ambientale causato alla collettività.
Il COMUNE DI LIPARI , insistendo nei suoi comportamenti dissennati, ha fatto realizzare un progetto per la realizzazione di un dissalatore delle acque e di serbatoi fognari sempre sui suoli della istante e dove ancora pende il giudizio di cui all'oggetto. La proprietà, come rappresentata e difesa dai propri legali di fiducia, ritiene questi comportamenti privi di ogni valenza giuridica e svolti in dispregio di ogni norma ambientale; pertanto tutelerà i propri diritti e ragioni in ogni ordine e grado di giudizio, penale e civile, nonché interessando ogni Autorita competente per la tutela e salvaguardia dell' ambiente.
La vittoria dell'Avvocato Zampella, in difesa del Comune, consiste quindi nel vedere annullare una transazione per il minore importo di lire 2.600.000.000 a favore di una maggiore richiesta di risarcimento che riparte dagli otto miliardi di lire. Se questa è una vittoria, ben si spiegano tutti gli assurdi comportamenti tenuti dalle amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni. Vittoria sarebbe invero un momento di riflessione di chi amministra la cosa pubblica che ritrovando un minimo di lucidità abbandoni inutili e dannose azioni legali in difesa di posizioni palesemente colpevoli. La via del negoziato quindi è tuttora auspicabile, nell'interesse delle parti e soprattutto della comunità isolana.
Cordialità
Daniela Morrone