Un arcobaleno iridescente illumina l’aula della seconda A della scuola primaria di Lipari, grazie all’interessante proposta di una mamma, Natalie Rossi, presidente dell’associazione PABA ( Piccola Accademia di Belle Arti) coadiuvata dalle insegnanti Concettina Saltalamacchia e Giovanna Zaia.
Cinque incontri che hanno visto i nostri piccoli alunni trasformarsi in artisti, liberi di fare, creare, sperimentare e ( perché no? ) conoscere pittori che toccano intensamente la sfera dell’emozione e dell’espressione comunicativa: l’americano J. Pollock, esponente dell’action painting, e lo straordinario V. van Gogh. Di Pollock i nostri scolari hanno messo in pratica la divertente tecnica del “dripping” sgocciolando i colori su una lunga striscia di carta, ottenendo effetti cromatici inaspettati; di van Gogh, prima hanno ammirato alcune opere in cui l’ uso di colori saturi, stesi in intense pennellate, è stato di forte impatto emotivo, poi si sono lanciati nell’avventura del dipingere. Perché, come ci ricorda l’eclettico Bruno Munari, tra mestiere, leggerezza, ironia (si pensi alle Forchette parlanti, alle Macchine inutili, ai Libri illegibili,...), l’arte visiva non va raccontata a parole, va sperimentata.
”Capire cos’è l’arte è una preoccupazione (inutile) dell’adulto. Capire invece come si fa a farla è interesse autentico del bambino”.
E’ questa la scuola, e la società, che ci piace: quella in cui genitori ed insegnanti, nel loro comune, delicato e faticoso ruolo di educatori, stanno dalla stessa parte: quella dei bambini.
”Capire cos’è l’arte è una preoccupazione (inutile) dell’adulto. Capire invece come si fa a farla è interesse autentico del bambino”.
E’ questa la scuola, e la società, che ci piace: quella in cui genitori ed insegnanti, nel loro comune, delicato e faticoso ruolo di educatori, stanno dalla stessa parte: quella dei bambini.
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