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venerdì 28 dicembre 2018

L'attività dello Stromboli nell'ultima settimana. Fonte: Laboratorio geofisico sperimentale dell'Università di Firenze.

L’attività del vulcano Stromboli è stata caratterizzata, a partire dal 22 dicembre, da un aumento della pressione infrasonica con esplosioni localizzate prevalentemente al cratere di NE con pressioni acustiche da basse ad alte (al massimo 3,3 bar).
Il puffing, di ampiezza da media a alta (al massimo 100 mbar), è localizzato prevalentemente al cratere di NE e in misura minore ai crateri SW e C.
L’attività sismica VLP è caratterizzata da un numero di eventi alto (al massimo 17.5 eventi/ora) e ampiezza da bassa a media. L’attività termica evidenzia valori delle esplosioni medio-alti.
Il tremore è rimasto costante su valori alti mostrando un trend in aumento.
I tiltmetri non evidenziano deformazioni significative dell’apparato vulcanico.
Il flusso di SO2 si mantiene su valori medi.
Come da comunicato inviato al DPC, in data 24 dicembre sono stati registrati segnali sismici con contenuto in frequenza e forma d’onda compatibili con un fenomeno di fratturazione localizzata in area sommitale.
Dal 26 dicembre 2018 si registra un incremento dell’attività di spattering localizzata al cratere di NE.
L'attività termica da satellite (MODIS) dal 26 dicembre ha rilevato n.4 anomalie termiche di intensità da bassa (max 9 Mw) a moderata (63 MW), compatibile con l’attività osservata.
Valutazione di Pericolosità
Le osservazioni sono coerenti con un indice di attività vulcanica di livello ALTO.

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