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martedì 22 aprile 2025

E' deceduto Giuseppe Reitano

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

Scrivevamo così...lo stesso giorno...lo scorso anno


 

Tanti auguri!


Buon compleanno a Inisi Maria Cannistrà, Vincenzo China, Matteo Nicastro, Angelo Battagliera, Davide Taranto, Pasquale D'Ambra, Vivian Ruz, Federica Profilio, Giorgio Baumann, Anna Russo, Salvatore Oddo, Mariella Trimboli

Incidente nella parte terminale del Corso V.E.: Ciclista investe donna

Un ciclista, da quanto apprendiamo, ha investito una donna nella parte terminale del Corso Vittorio Emanuele di Lipari. E' accaduto una decina di minuti fa. Sul posto la polizia municipale e l'ambulanza del 118.

L'area dell'incidente, diversamente dal resto del Corso, dove scatta alle undici, non è ancora area pedonale. 

E' deceduta Immacolata Lo Presti detta "Sarina" ved. Greco

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

Pasqua 2025 a Lipari: Terzo gruppo da 5 foto a cura di Bartolo Ruggiero e del direttore Sarpi





Oggi, 22 aprile: San Leonida di Alessandria

Questo nome venne già portato e illustrato dal valoroso re di Sparta, caduto alle Termopili, alla testa dei suoi eroici soldati.

Anche il Leonida cristiano fu un valorosissimo combattente che suggellò con il martirio la propria vita e la propria fede. Per di più ebbe la ventura di essere padre di uno degli scrittori cristiani più fervorosi e più arditi. Perciò San Leonida è comunemente designato come « padre di Origene ».

Oriundo anch'egli della Grecia. Leonida era maestro di retorica ad Alessandria e padre di sette figli. Al maggiore, Origene ebbe cura di dare un'educazione filosofica e letteraria vastissima, insieme con la conoscenza profonda della Sacra Scrittura. che il giovane imparò addirittura a memoria.

Presto, il padre-maestro dovette però frenare l'accesa curiosità del giovane, che voleva sapere tutto di tutto, con una precocità impressionante. Si disse poi che il padre, ammirato da quel fervore spirituale, baciasse, quando dormiva, il petto del figlio, dove s'era acceso il fuoco della sapienza divina.

Ma venne il tempo della prova. Sotto l'Impero di Settimio Severo, nel 204, ripresero in Egitto le persecuzioni contro i cristiani. lì Governatore Leto rastrellò il deserto della Tebaide, dove vivevano gli anacoreti rinsecchiti dal digiuno e riarsi dal sole.

Il giovane Origene desiderò di morire Martire. Soltanto la madre, nascondendogli i vestiti, poté impedirgli di presentarsi al Governatore per proclamarsi arditamente cristiano. Non c'era bisogno di simili ostentazioni. Bisognava attendere docilmente e fermamente la persecuzione, senza provocarla, come faceva il padre Leonida, il quale, infine, chiamato dinanzi al Governatore, confessò senza arroganza e senza titubanza di essere cristiano. Fu incarcerato, e durante la prigionia gli pervenne una lettera del figlio, che lo incitava a mantenersi fedele a Dio. « State attento, caro padre - diceva la lettera - di non mutare risoluzione a causa di noi, vostri figli ».

Leonida, non potendo ormai baciare il petto del figlio, baciò la lettera di esortazione. Non ne aveva bisogno, ma lo riempì ugualmente di letizia. Il pensiero della famiglia non turbò così le ultime ore del Martire. Porse sorridendo la testa alla spada, acquistandosi la corona di gloria.

Dopo la sua morte, vennero confiscati i beni della vedova. I sette orfani furono gettati in mezzo a una strada, e si sarebbero ridotti randagi e mendici se una signora di Alessandria non li avesse raccolti e mantenuti.

Il giovane Origene, orgoglioso di essere figlio di un Martire, divenne poi scrittore talmente importante, fecondo e celebre, da legare il nome del padre al proprio. Infatti, il Santo viene distinto comunemente con il nome di Leonida e con l'attributo di « padre di Origene ».

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Alessandria il natale di san Leonida Martire, che patì sotto Sevèro.

Buongiorno...così!


 

lunedì 21 aprile 2025

L'Italia antifascista compie i suoi primi ottant'anni! Iniziative il 24 e 25 Aprile a Lipari

COMUNICATO - Il Magazzino di mutuo soccorso e il Centro Studi Eoliano invitano la comunità eoliana a partecipare alle celebrazioni dell'ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Lipari, isola di confino, custodisce nei suoi vicoli, nelle sue case, nel carcere e in ciò che resta delle sue garitte, fili e trame della Resistenza antifascista.

Nella giornata del 24 vi aspettiamo per la conferenza a cura di Giuseppe La Greca: Eoliani in guerra, partigiani, internati, vittime dei lager - Centro studi, via Maurolico

Nella giornata del 25 con Passeggiata Antifascista sulle orme dei confinati antifascisti con Giuseppe La Greca, Matteo Salin e Catia Costanzo Boschieri - piazzetta San Bartolomeo
La passeggiata si concluderà in Via Nuova con una pasta asciutta antifascista!

Evviva la Resistenza!
Evviva Lipari antifascista!

Accadde oggi...lo scorso anno


 

Spettacolo musicale il 25 aprile a Marina Corta organizzato da Punto fermo eventi

Con la collaborazione delle attività commerciali e con il patrocinio gratuito del comune di Lipari, ”Punto Fermo eventi” organizza spettacolo musicale in piazza Marina Corta per la festa della Liberazione

Bagnamare...urge uno specchio

Anche oggi, e non è la prima volta, nell'area di Bagnamare, nella foto, si è sfiorato l'incidente. 

Urge il riposizionamento dello specchio che, come evidenziano, i residenti nella strada parallela, manca da tempo
 

Riprese "The Odissey" work in progress. Due foto real time di Silvia Sarpi


 


Tanti auguri!

Buon compleanno a Gianfranco Corrieri, Stefania Morsillo, Manuela D'Auria, Luca Virgona, Lidia Abbondanza, Bartolo Finocchiaro, Arion Smajlaj, Laura Licciardo, Bruno Lorizio, Marinella La Torre, Grazia Mastronardo, Sonia Mannuccia, Maurizio Gabriele Turcarelli, Marina Faranda, Mariapia Rizzo,Nguyen Quan,

Ginostra: Oggi Santa Messa pasquale e il decano Mario Lo Schiavo suona a lutto la campana per Papa Francesco

Si è tenuta stamane, alle otto circa, nella terrazza della chiesa di San Vincenzo Ferreri a Ginostra, la Santa Messa pasquale presieduta da Don Emilio, il sacerdote ruandese giunto da Stromboli. Hanno presenziato una decina di fedeli.

Successivamente il decano ginostrese Mario Lo Schiavo, ha fatto suonare a lutto, per la morte di Papa Francesco, la campana della chiesa.

Chiesa che, inspiegabilmente, nonostante i lavori siano stati completati continua a restare inaccessibile ai fedeli.

Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre

Il cardinal Kevin Farrell ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: "Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco.

Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre.

La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino"
.

"Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato.

La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell'umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi".
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio sulla morte di papa Francesco.

La notizia ha destato grande commozione in tutto il mondo e migliaia di fedeli si stanno ritrovando, in queste ore, in piazza San Pietro per portare l'estremo saluto al Pontefice

Pasqua 2025 a Filicudi


 

Pasqua 2025 a Lipari: Secondo gruppo da 2 foto a cura di Bartolo Ruggiero e del direttore Sarpi


 


Kolossal "The Odissey" sono iniziate le "grandi manovre" nel mare eoliano. (foto: Davide Vitagliana)


 

Il 26 aprile a Marina Corta (Lipari)


 

Oggi: Lunedì dell'Angelo

 


Il Lunedì dell'Angelo, comunemente chiamato “pasquetta” è il giorno immediatamente successivo alla Pasqua, diventato festività civile nel dopoguerra per prolungare le ferie pasquali. E' festivo, oltre che in Italia, in quasi tutta l'Europa e in diversi altri Paesi.


Il suo nome è rappresentativo del  fatto che in questo giorno si ricorda un evento narrato nel Vangelo, l'incontro dell'angelo con le donne giunte al Sepolcro in cui era stato posto Gesù dopo la sua crocifissione, dove erano andate per imbalsamare il  Suo corpo con degli oli aromatici.

Leggiamo in   Marco 16, 1-3 “Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: -Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?-.”

Passione e  della Crocifissione, videro il masso scostato e il sepolcro vuoto, e fecero il loro incontro sovrannaturale con l'angelo che annunciò la resurrezione del Cristo, sebbene Luca e Giovanni parlino di due angeli.

(Mc 16, 5-7) “Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”.

Questo evento è la prova di quanto  la parola del Messia fosse  veritiera, Egli era davvero il Figlio di Diorisorto dalla morte per tornare al Padre dopo aver sacrificato la sua vita per i nostri peccati.

Su questo luogo di culto tanto significativo per i cristiani, a Gerusalemme,  sorge oggi la Basilica del Santo Sepolcro.

Buongiorno...così!

domenica 20 aprile 2025

Gli auguri dell'amministrazione comunale di Lipari


 

Anche a Lipari il 23 aprile la "Giornata mondiale del libro"


 

LA PAROLA COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA 20 APRILE 2025 - PASQUA

Pasqua 2025 a Lipari (primo gruppo di 6 foto a cura di Bartolo Ruggiero e del direttore Sarpi






Comunicazione su raccolta rifiuti domani

Comunicazione - Domani, Lunedì 21 aprile, anche se giornata festiva(Pasquetta), il servizio di raccolta rifiuti nel Comune di Lipari sarà svolto regolarmente.

Buona Pasqua da Eolnet e Pegaso - L'Università delle Eolie


 

Buona Pasqua ai lettori e agli inserzionisti di Eolienews


Tanti auguri!

Buon compleanno a Bart Monaco, Marianna Barone, Amelia Di Franco, Maria Sulmira Guerrero Maticorena, Dario Santosteefano, Susana Tesoriero, Vera Costanzo, Concetta Biviano, Eva Mandarano   


Segnalazione INPS


 

Pasqua 2025: A Marina corta l'incontro tra il Cristo risorto e la Madre


 

MESSAGGIO DI MONS . FABIO DAL CIN PER LA SANTA PASQUA 2025

Buona Pasqua!


 

Pescando nel nostro archivio: Anni 60: L'incontro a Marina Corta con le vecchie statue

Oggi: Pasqua di Resurrezione del Signore

  Alla sera del venerdì, appena Gesù aveva reso lo spirito un soldato per assicurarsi che era veramente morto gli aveva passato il cuore con una lancia. Giuseppe d'Arimatea, nobile decurione, e Nicodemo chiesero a Pilato il corpo adorabile di Gesù e, ottenutolo, lo avvolsero in una sindone con aromi e lo deposero in un sepolcro nuovo, scavato nel vivo sasso. Il giorno seguente i Principi dei Sacerdoti, ricordandosi che Gesù aveva detto che dopo tre giorni sarebbe risuscitato, domandarono a Pilato che ne facesse custodire il sepolcro per tre giorni, affinchè, dicevano essi, non vengano i suoi discepoli a rapirne il corpo, e poi dicano ch'è risorto. Pilato acconsentì, e furono posti i soldati a guardia del sepolcro, e venne suggellata la pietra. Al terzo giorno, di buon mattino, si sentì un gran terremoto; un Angelo sfolgoreggiante di luce discese dal cielo, rovesciò la pietra del sepolcro e vi sedette sopra. Gesù vincitore della morte e dell'inferno era risorto come aveva promesso. Le guardie sbigottite caddero come morte, ma poi riavutesi, corsero in città a dar l'avviso dell'accaduta ai Principi dei Sacerdoti. Questi però diedero loro del denaro, affinchè dicessero che mentre esse dormivano erano venuti i discepoli, e ne avevano portato via il corpo.

Al mattino presto (le donne) si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: "Bisogna che il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno"».
 ancora buio e le donne si recano al sepolcro di Gesù, le mani cariche di aromi. Vanno a prendersi cura del suo corpo, con ciò che hanno, come solo loro sanno. Sono quelle donne che l'avevano seguito dalla Galilea, sostenendolo con i loro beni in ciò che era necessario. Con lui avevano assaporato la ricchezza del «più che necessario», giorni di libertà felice, germogli di un mondo nuovo. Sono quelle che stavano sotto la croce. L'avevano guardato morire. E nessuno a soccorrerlo. Ora vanno al sepolcro: ciò che le muove non è un atto di fede nella divinità di Gesù, non una speranza segreta, ma un atto d'amore. Lo amano ancora, semplicemente, ma è ciò che rimette in marcia la vita: «non è possibile amare la divinità di Cristo se non amando prima la sua umanità» (Heidewick di Anversa).

Il racconto di Luca è di estrema sobrietà: «entrarono e non trovarono il corpo del Signore». Tutto si blocca, l'assenza del corpo di Gesù entra dolorosamente in loro come uno smarrimento, un vuoto pieno solo di domande. E alla desolazione si aggiunge paura: due uomini vestiti di lampi. Come è contrastata la fede di Pasqua! Quasi fossero doglie di parto. Si innesta su di una ferita, su di una assenza patita dolorosamente, su di una perdita.

Perché cercate tra i morti colui che è vivo?


Voi state cercando il vostro tesoro perduto, avete fame di colui che vi ha riempito di senso le vite.

Perché cercate colui che è vivo?


Bellissimo nome di Gesù: Lui è il vivente. Non solo è vivo adesso, come uno che non è più un morto, ma è il vivente, colui che continuamente vive, cui appartiene il vivere, l'autore della vita: la sua missione, la sua azione è germinare vita, fiorire vita.

Non è qui, è risuscitato, si è alzato.

I Vangeli raccontano la risurrezione di Gesù con i due verbi del mattino dell'uomo, svegliarsi e alzarsi. Come se i nostri giorni fossero una piccola risurrezione quotidiana, e la Pasqua un giorno senza più tramonto. Ma la tomba vuota non basta, gli angeli non bastano perché la fede venga alla luce: Ricordatevi come vi parlò: bisogna che io sia crocifisso e risorga... ed esse ricordarono le sue parole.
Adesso tutto esplode. Le donne ricordano, credono perché ricordano, credono non per le parole degli angeli, ma per la parola di Gesù. Credono prima di vedere. Non sono le apparizioni che fanno credere, né le vesti sfolgoranti, ciò che fa credere è sempre la sua Parola, Vangelo custodito anche nei giorni della perdita e dell'assenza. Le donne hanno conservato quelle parole perché le amano, perché nell'uomo si imprime e persiste solo ciò che ci sta davvero a cuore. Principio di ogni incontro con il Vivente è, anche per noi, la custodia amorosa della sua Parola.

MASSIMA. Il nostro Agnello pasquale, Cristo, è stato immolato. Perciò facciam festa non col vecchia lievito della malizia, ma con gli azimi della parità e della verità. S. Paolo ai Corinti.

PRATICA. La solennità di tutte le solennità che la Provvidenza ha voluto assegnarvi in questo mese, sollevi al cielo il vostro spirito, la mente ed il cuore: tutto quello che non è pel cielo, è tutto perduto. O Adamo, felice il tuo peccato Che un sì gran Redentor ci ha meritato!

MARTIROLOGIO ROMANO. In questo giorno, che il Signore ha fatto, solennità delle solennità e nostra Pasqua: Risurrezione del nostro Salvatore Gesù Cristo secondo la carne.

Buongiorno e Buona Pasqua!