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venerdì 9 maggio 2025

Al SalinaDocFest 2025 Oliver Stone ed Elio Germano (fresco di David)

Il SalinaDocFest 2025 anticipa le sue date e approda nel mese più bello dell’estate: dal 15 al 20 luglio l’Isola di Salina, nelle Eolie, tornerà a essere palcoscenico di cinema, dialoghi, incontri e visioni. Tra i primi ospiti annunciati Oliver Stone ed Elio Germano, appena premiato con il David per Miglior attore protagonista.

La 19esima edizione del festival lascia il mese di settembre per aprirsi a un pubblico più ampio, giovane e internazionale, con l’obiettivo di favorire una maggiore partecipazione e di incentivare l’approdo turistico sull’isola in un periodo della stagione estiva che ancora non vive di grandi afflussi.

Il tema scelto per questa edizione è Nuove Parole/Nuove Immagini, un invito esplicito a riscoprire l’autenticità e la profondità del linguaggio nell’era digitale e del rumore. “Nel mondo dell’intelligenza artificiale il potere del linguaggio si è ormai identificato con il linguaggio del potere – spiega la direttrice artistica Giovanna Taviani – privando le parole del loro significato originario. Il nostro compito oggi è restituire alle parole una propria responsabilità morale (che oppone l’argomentazione alla propaganda, l’ascolto agli slogan) utilizzando il linguaggio audiovisivo come strumento di resistenza culturale”.

Al centro del festival, come sempre, il Concorso Internazionale del documentario narrativo, l’anima che da sempre caratterizza il SalinaDocFest. Sei film, scelti dal comitato di selezione del festival in corsa per il Premio Palumbo Editore al Miglior Documentario, il Premio Media Fenix al Miglior Montaggio e il Premio Signum del Pubblico.

“Il SalinaDocFest – dichiara Giulia Giuffrè, Presidente dell’associazione organizzatrice del festival – si è affermato come punto di riferimento per il documentario narrativo e per tutti coloro che credono nel cinema come strumento di conoscenza e trasformazione. Questa edizione segna un nuovo slancio verso l’internazionalizzazione, mantenendo salda l’identità del festival come spazio di incontro tra linguaggi, generazioni e culture. Un risultato possibile grazie al sostegno prezioso dei nostri partner, che condividono con noi la volontà di raccontare e valorizzare la Sicilia e l’isola di Salina come finestra aperta verso il mondo”.

Tra i primi nomi annunciati dal festival, spicca quello di Oliver Stone. Il grande regista americano sarà protagonista di un dialogo con Silvia Bizio, ripercorrendo il suo straordinario percorso umano e artistico, segnato da un’irrequieta ricerca di verità e da un’intensa esperienza personale, narrata nella sua autobiografia Cercando la luce. L’incontro attraverserà i suoi più grandi film – da Platoon a Wall Street, da Nato il 4 luglio a JFK, fino a The Doors e al recente Lula, presentato a Cannes – senza dimenticare opere come Natural Born Killers e Snowden, che hanno contribuito a definire il suo stile provocatorio e visionario. In programma anche la proiezione speciale di Salvador, film del 1986 che segnò una svolta nel suo impegno politico e sociale. Durante l’incontro, Stone renderà omaggio a Val Kilmer, straordinario interprete di Jim Morrison in The Doors, in un momento che si preannuncia tra i più emozionanti di questa edizione. Con la sua presenza, il SalinaDocFest rinnova il proprio impegno verso l’internazionalizzazione, nell’intento di riportare le Eolie al centro del dibattito cinematografico: l’arcipelago fu infatti set di film memorabili, e tuttora rappresenta uno snodo creativo dove il paesaggio si fonde con lo schermo, e il mare con l’immaginazione.

Salina, già sede della leggendaria Panaria Film, si conferma Isola del Cinema: le proiezioni e gli eventi saranno gratuiti e all’aperto, ospitati in luoghi suggestivi tra piazze, porticcioli, terrazze affacciate sul mare e giardini incastonati nel verde mediterraneo, là dove un tempo si giravano Il Postino e Caro Diario. Il festival non si limita a raccontare storie, ma mostra anche come si fanno: torna l’attenzione ai Mestieri del Cinema con una sezione dedicata alla colonna sonora.

Fondamentale, anche quest’anno, l’anteprima a Messina il 7 e 8 giugno. Un momento di connessione simbolica e reale tra l’isola maggiore e le Eolie, che apre idealmente il viaggio del SalinaDocFest verso l’estate. Due giornate dense di incontri e visioni: Elio Germano, ospite d’onore, riceverà il Premio Speciale SDF – Fondazione Messina per la Cultura e dialogherà con Marcello Sorgi sulla responsabilità morale delle parole, a partire dal film Berlinguer – La grande ambizione, intenso ritratto di un leader politico e della sua eredità. L’opera, diretta da Andrea Segre – tra i più interessanti documentaristi del panorama odierno e vincitore nel 2008 del SalinaDocFest con Come un uomo sulla terra – è valsa a Germano il David di Donatello 2025 come Miglior Attore Protagonista, a conferma della sua straordinaria capacità di interpretare figure complesse con rigore, umanità e profondità emotiva.

Lidia Ravera condurrà un viaggio tra vulcani e figure femminili, ripercorrendo le suggestioni della cosiddetta “guerra dei vulcani” che vide protagonisti Rossellini, Ingrid Bergman e Anna Magnani, e presenterà il suo ultimo libro Volevo essere un uomo, un racconto potente e attuale sui temi dell’identità e delle battaglie di genere.

Matteo Malatesta, regista di Musicanti con la Pianola, parlerà invece del suo documentario dedicato al lavoro di Pivio e Aldo De Scalzi, autori di alcune delle colonne sonore più rappresentative del cinema italiano recente, attraverso le testimonianze dirette dei registi con cui hanno collaborato. Infine, Marco Morricone interverrà per un omaggio intimo e personale al padre Ennio Morricone, ripercorrendone la figura umana e artistica a partire dal suo recente libro Ennio Morricone. Il Genio, l’Uomo, il Padre, offrendo uno sguardo inedito su una delle icone musicali più amate di sempre. L’anteprima del festival è realizzata con il Sostegno e la compartecipazione della Fondazione Messina per la Cultura e il Patrocinio del Comune di Messina e della Città Metropolitana di Messina.

Salinadocfest 2025 è un’iniziativa realizzata con il contributo di Ministero della Cultura – Direzione generale cinema e audiovisivo, Regione siciliana Assessorato turismo sport e spettacolo – Sicilia film commission; Comune Santa Marina Salina; Comune Malfa e con il sostegno e la compartecipazione di Fondazione Messina per la Cultura e il patrocinio di Comune di Messina e il sostegno tecnico di Salina isola verde.

Bruno Gennaro D'Agata, giovane socio della Lega Navale di Lipari si imbarca sulla Vespucci


 Il PRESDENTE ANTONIO CASILLI

Per non dimenticare - 9 maggio 1943 / 9 maggio 2025 : 82 anni dall'affondamento del Santamarina.

 Sono oggi  82 anni da quel tragico 9 maggio 1943 quando venne affondato il piroscafo di linea Santamarina, dove persero la vita 62 persone. Vogliamo ricordarle attraverso questo post.

Riportiamo  di seguito (tratto da un libro sulla vita e storia delle Eolie) uno stralcio di una descrizione di quanto avvenne quel giorno
"In pomeriggio, Lipari e le sue sorelle, toccarono con mano, quelli che furono gli orrori della guerra stessa, oltre a subire la crudeltà di un conflitto, certamente non voluto dalle popolazioni, ma loro malgrado costrette a subirne l' offesa, la disperazione, i lutti, le privazioni, la ripugnanza  e l' inutilità .
Tante vittime innocenti perirono, ben 61su 97 persone che erano a bordo, per colpe che certamente non avevano"

Quel giorno, domenica,  intorno alle ore 15,10 il piroscafo di linea Santamarina, salpava gli ormeggi da Marina Corta per far rotta su Vulcano-Milazzo, seguendo la rotta 102/C; il mare era particolarmente mosso, ma certamente non metteva in crisi un' imbarcazione che, per quei tempi era considerata d' avanguardia; così, lasciato lo scalo di Vulcano, il Santamarina proseguiva felicemente la sua rotta, quando a nove miglia da Lipari ed a non più di tre- quattrocento metri da Punta Bandiera,  nella frazione di Gelso, un siluro lanciato intorno alle ore 15,48, dal sommergibile inglese Unrivalled, comandato dal tenente H. B. Turner, partito il primo maggio dalla base navale di Malta, per un' operazione di pattugliamento delle coste nord/orientali della Sicilia, lo colpiva al centro ed esattamente all' altezza della sala macchine, spaccandolo in due tronconi e facendolo colare a picco in pochissimi minuti, portandosi dietro il suo immane carico di morte e di disperazione".


ELENCO DELLE VITTIME DELL'AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO SANTAMARINA IL 09 MAGGIO 1943
 EQUIPAGGIO MERCANTILE
1 BASILE ONOFRIO MESSINA 1888
2 ORTESE EMILIO MESSINA 1888
3 DI MEGLIO GENNARO TORRE DEL GRECO 1893
4 MILANI VINCENZO                                          
5 CUZZOCREA PAOLO MOTTA S. GIOVANNI 1897
6 CALVO DOMENICO MESSINA 1890
7 SACCHETTINO GIUSEPPE  NAPOLI 1885
8 FORMICA GIUSEPPE MESSINA 1908
9 FLORIO PASQUALE TORRE FARO 1909
10 ALFONSETTI MICHELANGELO SCILLA 1888
11 FOTI VINCENZO MILAZZO  06-12- 1884
12 ANDALORO GIUSEPPE MILAZZO 12-10-1895
13 BITTO VINCENZO MESSINA  1885

EQUIPAGGIO MILITARE
14 PORRETTO GIUSEPPE PALERMO 27-05-1891
15 GALLAZZI ARNALDO MILANO 14-06-1912
16 FIORENTINO NATALE GIOVINAZZO 19-01-1917
  
PASSEGGERI MILITARI
17 D'ALESSANDRO ALFONSO NAPOLI 20-01-1918
18 STRAMANDINO ANTONIO S.FILIPPO DEL MELA 02-02-1916
19 BENINATI GIOVANNI LIPARI 09-01-1919
20 BARCA DOMENICO LIPARI ( PIANOCONTE) 01-11-1915
21 CURRO' ANTONINO LIPARI DI ANNI 22
22 SCUDERI ANTONINO ACICASTELLO 20-09-1905
23 MANTELLO FRANCESCO GRAMMICHELE 14-03-1909
24 CASELLA SALVATORE S.ANGELO DI BROLO 20-06-1912
25 PAVONE SEBASTIANO ACIREALE 02-02-1896
26 PORTELLI GIUSEPPE  LIPARI (CANNETO) 24-11-1899
27 LEANZA EDOARDO CESARO' 18-04-1898
28 COSTA GIUSEPPE LIPARI 17-01-1900
29 D'ANIERI ANTONINO LIPARI 10-01-1908
30 MARTINIS ANTONINO CROTONE 23-06-1902
31 NATOLI FELICE SANTA MARINA SALINA 25-04-1919
32 MIANO NICOLA CASTROREALE 01-02 1912
  
PASSEGGERI CIVILI

33 PICONE ANTONINO LIPARI (PIANOCONTE) 09-06-1926
34 ACUNTO STEFANO LIPARI 16-05-1909
35 MARTURANO GIUSEPPE LIPARI (PIANOCONTE) 09-10-1910
36 RUSSO GRAZIA LIPARI 1878
37 BONINO BARTOLOMEO QUATTROPANI 23-05-1903
38 BASILE GIOVANNI LIPARI  25-01-1915
39 MOLLICA ROSARIO LIPARI (CANNETO)  08-10-1917
40 BIVIANO ROSINA NEW YORK 20-07-1922
41 RUSSO FRANCESCO CARINI  09-01-1891
42 TAURO GIUSEPPE LIPARI 19-06-1930
43 CURRO' IOLANDA LIPARI (ACQUACALDA) 15-01-1930
44 MAGGIORE GIACOMO LIPARI 19-04-1874
45 MANNELLO TOMMASO LIPARI 24-05-1914
46 SPANO' ANTONINO LIPARI ( CANNETO) 01-08-1924
47 BONGIORNO MARINO SANTA MARINA SALINA 14-07-1884
48 SGRO' SALVATORE S.LUCIA DEL MELA 20-12-1896
49 GERMANO EDEL ROMA 29-10-1909
50 GERMANO CLARA PALERMO 08-05-1907
51 PISTORESI GIULIA LIPARI 15-06-1891
52 DI MENTO GIUSEPPE SPADAFORA 04-09-1891
53 GRECO GIUSEPPE MILAZZO 28-08-1897
54 CASELLA MICHELE S.ANGELO DI BROLO 05-08-1926
55 ROMAGNOLO ROSARIO MILAZZO 24-02-1923  
56 GITTO LORENZO MILAZZO 13-05-1890
57 PENTOLA ANTONINO S.AGATA MILITELLO 07-11-1919
58 VINCENTI LUIGI MESSINA 06-09-1921
59 CASSATA LUIGI MONTALBANO ELICONA 12-05-1915
60 IMBESE FRANCESCO S.LUCIA DEL MELA 01-10-1880
61 MAIURANA GIUSEPPE LIPARI 07-10-1901
62 LIBERATORE ANGELA LIPARI 08-09-1905

 TOTALE 62 DI CUI 13 EQUIPAGGIO MERCANTILE, 3 EQUIPAGGIO CIVILE, 16 MILITARI PASS.E 30 CIVILI PASS.

Domenica interruzione energia elettrica in zone alte di Lipari


 

Come eravamo, luoghi, e personaggi delle Eolie di un tempo. Tredici settembre 1956: La prima volta della Lipari

L'11 maggio interruzione erogazione idrica in varie zone di Lipari


 

𝐋𝐈𝐏𝐀𝐑𝐈 𝐀𝐕𝐑𝐀’ 𝐋𝐀 𝐒𝐔𝐀 𝐏𝐑𝐈𝐌𝐀 𝐏𝐀𝐋𝐄𝐒𝐓𝐑𝐀 𝐏𝐔𝐁𝐁𝐋𝐈𝐂𝐀 𝐅𝐈𝐍𝐀𝐍𝐙𝐀𝐓𝐎 𝐈𝐋 𝐏𝐑𝐎𝐆𝐄𝐓𝐓𝐎 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐀𝐓𝐎 𝐃𝐀𝐋𝐋’𝐀𝐌𝐌𝐈𝐍𝐈𝐒𝐓𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐆𝐔𝐋𝐋𝐎 𝐒𝐔𝐋 𝐓𝐄𝐑𝐑𝐄𝐍𝐎 𝐃𝐎𝐍𝐀𝐓𝐎 𝐃𝐀 𝐍𝐔𝐍𝐙𝐈𝐀𝐓𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐏𝐀𝐉𝐍𝐎

(da Rinascita eoliana) 𝐒𝐚𝐫𝐚̀ 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐚 𝐬𝐮𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐞𝐧𝐨 𝐝𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐀𝐯𝐯𝐨𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐀𝐧𝐧𝐮𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐏𝐚𝐢𝐧𝐨, la prima palestra pubblica del Comune di Lipari. Il progetto, presentato dall’Amministrazione Gullo, è stato ammesso con Decreto della Presidenza del Consiglio - Dipartimento dello sport - per un importo di 1.220.000 euro.
L’intervento rientra nella Missione finanziata con fondi del PNRR denominata “Sport e inclusione sociale” - Avviso Pubblico rivolto ai comuni insulari marini che prevede investimenti finalizzati a favorire il recupero delle aree urbane puntando sugli impianti sportivi, al fine di favorire l'inclusione e l'integrazione sociale, soprattutto nelle zone più degradate e con particolare attenzione alle persone svantaggiate.
Una notizia importante per i giovani isolani e la determinazione, da parte dell’attuale Amministrazione comunale, di rivolgere ai giovani il proprio sguardo e l’impegno a sostegno non solo del loro futuro ma, soprattutto, del loro presente sulle nostre isole.
Il Comune di Lipari, infatti, con questo progetto ha aderito all'Avviso pubblico, per la realizzazione di nuove palestre pubbliche nei Comuni delle isole minori marine, con la finalità di implementare la pratica sportiva nei territori periferici ed ultra periferici, favorendo il dialogo intergenerazionale e la coesione sociale attraverso lo sport.
Un altro traguardo importante dell’Amministrazione in carica che, si spera, ponga fine alla perenne denigrazione e innesti, finalmente, una presa di coscienza per i grandi traguardi raggiunti.

Oggi, 9 maggio: Sant'Isaia

Isaia, profeta ebreo, nacque attorno all’anno 765 a.c dal padre Amoz e visse in un periodo di forti tensioni dal punto di vista sociale e politico, sotto minaccia di un’invasione assira in Israele.

Nel 740 a.C., anno in cui morì il re Ozio, Isaia ebbe nel tempio di Gerusalemme una visione nella quale il Signore lo inviava ad annunciare al popolo la rovina di Israele. Sacerdote della tribù di Levi, Isaia è uno dei cinque più importanti profeti di cui si parla nella Bibbia. Ciò che di importante si può dire circa la vita del profeta Isaia è che, differentemente da quanto accada per altri profeti, in Isaia prevale l’aspetto poetico, politico e visionario dell’essere un profeta.

Il suo peso politico, in maniera particolare, fece sì da renderlo un personaggio molto noto al suo tempo grazie soprattutto ai suoi continui e costanti tentativi di impedire alleanze militari, dietro il sostegno dell’unica strada possibile: la fiducia in Dio. La sua attività profetica, invece, fu quella di costante impegno nel denunziare il degrado morale diffuso tra il popolo a causa della prosperità del paese.

Del profeta Isaia si perde ogni traccia attorno al 700 a.C. e secondo quanto detto dalla tradizione ebraica fu molto probabilmente arrestato e successivamente condannato a morte sotto Manasse. I vangeli apocrifi, diversamente, ritengono che venne torturato e che il suo corpo venne squarciato in due parti.

MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di sant’Isaia, profeta, che, nei giorni di Ozia, Iotam, Acaz ed Ezechia, re di Giuda, fu mandato a rivelare al popolo infedele e peccatore la fedeltà e la salvezza del Signore a compimento della promessa fatta da Dio a Davide. Presso i Giudei si tramanda che sia morto martire sotto il re Manasse.

Buongiorno...così...con questa foto di Silvia Sarpi


 

giovedì 8 maggio 2025

Palazzo dei Leoni, si è insediato il Consiglio Metropolitano di Messina

Si è svolta la prima riunione del Consiglio Metropolitano di Messina, un momento di grande rilevanza che segna l’avvio delle attività dell'importante organismo di rappresentanza territoriale. L’assemblea, presieduta dal sindaco metropolitano Federico Basile con il supporto del segretario generale Rossana Carrubba, ha visto la partecipazione di tutti i quattordici consiglieri eletti lo scorso 27 aprile, provenienti da diverse forze politiche: “Avanti con Basile sindaco” (Giuseppe Crisafulli, Flavio Santoro, Carmelina Bambara e Daniela Zirilli), “Lega Salvini Premier” (Alberto Ferraù, Giuseppe Calabrò e Antonino Russo), “Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni” (Francesco Perdichizzi e Libero Gioveni), “Forza Italia - Berlusconi PPE” (Carmelo Pietrafitta e Alessandra Milio), “Partito Democratico - L’Alternativa” (Felice Calabrò e Domenico Sebastiano Santisi) e infine “Grande Sicilia” (Ilenia Torre).
La sessione si è aperta con i saluti del sindaco Basile, che ha sottolineato l’importanza dell'appuntamento odierno come punto di partenza di un’azione politica e amministrativa condivisa con le realtà territoriali.
“Oggi, dopo molti anni, la Città Metropolitana si riappropria, seppur parzialmente, di un Consiglio che rappresenta l’intero territorio – ha affermato Basile – un’area vasta e complessa, con numerose criticità, che potrà ora avvalersi di un organo collegiale dedicato alla crescita sociale, infrastrutturale ed economica delle singole comunità. I risultati ottenuti finora dal Palazzo dei Leoni sono stati significativi, come il risanamento del bilancio, ma da oggi si apre una nuova fase in cui potremo pianificare insieme un percorso condiviso, volto a rafforzare le nostre capacità e raggiungere obiettivi ambiziosi e sfidanti”.
Successivamente, i consiglieri hanno prestato giuramento, assumendo formalmente l’incarico e impegnandosi a svolgere con responsabilità e dedizione il ruolo loro affidato. È stata, inoltre, approvata la documentazione attestante l’assenza di cause di ineleggibilità, incandidabilità o incompatibilità.
La riunione si è conclusa con le dichiarazioni di impegno dei quattordici neoeletti che hanno assicurato il massimo impegno per il territorio, auspicando che la presenza di un organo politico, seppur non eletto direttamente dalla volontà popolare, possa contribuire a ripristinare un meccanismo di rappresentanza, interrotto bruscamente con la soppressione delle ex Province nel 2014.

A proposito dell'ortopedico. Dopo la nota di Lampo interviene su Eolienews il dottor Compagno "Ma di cosa andate parlando?"

 L'intervento sul gruppo fb di Eolienews del dottor Enzo Compagno



Scusate, ma di che cosa andate parlando? Intanto l'ortopedico viene a Lipari il lunedì mattina, il giovedì pomeriggio ed il sabato mattina, ma anche se venisse tutto i giorni e tutte le notti comprese i festivi non cambierebbe assolutamente nulla perché essendo un medico degli ambulatori del distretto, quelli che prossimamente si chiameranno casa di comunità, non tratta gli acuti. 
Per cui se avete l'artrosi, che forse vi potreste curare da soli, ci sono tre ortopedici a vostra disposizione( si fa per dire perché dovete sempre programmare la visita col cup e con i suoi tempi biblici) se vi rompete un dito potete stare freschi perché non vi guarderanno.
Comunque visto che va quanto pare l'unica cosa che interessa è la casa di comunità per la quale l'amministrazione si è prodigata ad organizzare riunioni e raccogliere firme , quella del consigliere Lampo è solo una voce fuori dal coro, magari perché folgorato sulla via di Milazzo.

E' americano il nuovo Papa. Ha scelto di chiamarsi Leone XIV

 


Il nuovo Papa arriva dall'America ed è Robert Francis Prevost. Ha 69 anni e ha scelto di chiamarsi Leone XIV

Domani Lipari commemora l'82° Anniversario dell'affondamento del Santamarina


 

Lipari, altolà di Italia nostra sulle cave di pomice. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud dell'otto magio 2025

 

Fumata bianca dal comignolo della Città del Vaticano e campane a festa: I cardinali hanno scelto il successore di Francesco

 HABEMUS PAPAM!!!
A questo punto per conoscere l'identità del nuovo Pontefice e il nome che ha scelto per guidare la Chiesa bisognerà attendere circa un'ora quando si affaccerà dalla "Loggia delle benedizioni"

Lipari per Gaza: rompiamo il silenzio! - Venerdì 9 Maggio 19:45 a Marina Corta iniziativa del Magazzino Mutuo Soccorso Eolie

Israele ha annunciato ufficialmente il suo piano, la "soluzione finale": invasione di Gaza, controllo militare del territorio, deportazione della popolazione. Mentre il genocidio continua con decine di vittime ogni giorno, ogni linea rossa sta per essere superata, nell'inazione dei paesi occidentali, quando non vera e propria complicità.

Tocca a noi prendere posizione e tentare di smuovere i nostri governanti.

Venerdì 9 Maggio, nella "giornata dell'Europa", vogliamo rompere il silenzio su Gaza, urlare l'ipocrisia di questa Europa e svegliarla dal suo torpore.

Israele va fermato ORA, prima che sia troppo tardi.

INONDIAMO I SOCIAL con post, foto e video che parlino della situazione di Gaza
Per chi è a Lipari, INCONTRIAMOCI venerdì 9 Maggio incontriamoci alle 19:45 a Marina Corta per manifestare la nostra rabbia

#GazaLastDay #UltimogiornodiGaza

Evento facebook: https://fb.me/e/JiX7sDeYy

La "Ferdinando Morace" immessa nella navigazione nello Stretto di Messina

Importanti novità per i viaggiatori dello Stretto: Liberty Lines potenzia la sua flotta con l’introduzione, a partire da stasera, della moderna nave ibrida veloce “Ferdinando Morace” sulla rotta Messina-Reggio Calabria.

L’imbarcazione, varata nell’autunno del 2024, è la quarta unità della serie di 9 navi ibride veloci che saranno consegnate entro la prima metà del 2026, capaci di navigare in modalità totalmente elettrica ad una velocità di 10 nodi per circa 30 minuti in prossimità della costa e successivamente ricaricare le batterie durante la navigazione in mare aperto quando grazie alla alimentazione proveniente dai motori termici, raggiunge velocità superiori ai 30 nodi.

“L’accoglienza positiva ricevuta nelle tratte eoliane ci rende ottimisti che anche l’utenza dello Stretto saprà apprezzare il connubio tra elevato comfort, ottime prestazioni e sostenibilità ambientale offerto da questa nuova unità,” ha commentato Nunzio Formica, Direttore Commerciale di Liberty Lines.

Nunzio Formica, Direttore Commerciale di Liberty Lines, ha espresso il proprio ottimismo riguardo all’accoglienza che riceverà la nuova unità nello Stretto, forte del riscontro positivo ottenuto nelle tratte eoliane. “Siamo grati al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ente appaltante per il servizio sullo Stretto di Messina, per la pronta adesione alla nostra proposta migliorativa e per aver autorizzato l’utilizzo di questa imbarcazione che unisce comfort elevato, ottime prestazioni e sostenibilità ambientale.”

La Cassiopea incontra gli studenti eliani. Gli studenti dell'IC ISOLE EOLIE hanno vissuto un'esperienza didattica e scientifica eccezionale (di Mirella Fanti)

COMUNICATO
Carmelo Isgro', fondatore e responsabile del Museo del Mare di Milazzo (MUMA) ha voluto incontrare le nostre Scuole in occasione del suo passaggio in barca a vela alle Isole Eolie.
A bordo della elegante "Cassiopea", imbarcazione degli anni anni '70 da lui restaurata e dotata di un laboratorio scientifico, Carmelo ha dedicato due soste nei porti di Lipari e Salina per diffondere il suo Progetto di salvaguardia e tutela del nostro mare (MARE NOSTRUM) insieme con i Carabinieri, Guardia Costiera, Associazioni e Scuola.
A Lipari la Cassiopea con il suo equipaggio - tra cui anche Tobi, un dolce cane marinaro - ha incontrato il Comandante dei carabinieri di Milazzo Alberto Del Basso e una delegazione della 5^B dell'IC ISOLE EOLIE accompagnata dalla Dirigente e dalle docenti Stefania Micalizzi e Silvana Saja.
Carmelo ha presentato il suo programma di viaggio nel Mediterraneo che lo porterà in Francia a Nizza alla Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani.
I ragazzi sono saliti a bordo e hanno utilizzato la strumentazione scientifica (microscopio, sestante, bussola, visori, idrofono) come dei veri ricercatori del mare.

A Salina le Scuole medie ed una classe di primaria con la Dirigente e tutti i docenti e ATA hanno accolto festosamente l'arrivo di Cassiopea, alla presenza del Comandante della Delegazione di S.Marina e dei rappresentanti della Fondazione WorldRise.
E' stata una giornata speciale: uscire dalle aule in una splendida giornata di primavera; salire a bordo ed usare gli strumenti antichi della navigazione insieme a quelli della realtà virtuale; ascoltare la storia del capodoglio Siso; ricevere informazioni sullo stato di salute del nostro mare; raccontare le proprie esperienze di progettualità sul mare; condividere emozioni e preoccupazioni sul futuro della nostra terra e del nostro ambiente. I nostri ragazzi - già "Delfini Guardiani" - hanno avuto conferma di non essere soli a proteggere l'ambiente marino, che altri - oltre a MAREVIVO, Kurma, Blu Marine - portano avanti questa pacifica difesa della nostra vita e del nostro territorio. Incontrando Carmelo, Ivana, Franck, Tobi, hanno capito che il nostro futuro è nelle mani di chi difende e protegge il mare e la terra dall'assalto della plastica, dell'inquinamento, dello sfruttamento e rapina dei mari e degli esseri viventi. Che il futuro o sarà sostenibile o non sarà.


GRAZIE CARMELO
GRAZIE EQUIPAGGIO DI CASSIOPEA
GRAZIE AI CARABINIERI E ALLA GUARDIA COSTIERA
GRAZIE WORLD RISE


LA DIRIGENTE SCOLASTICA
IC ISOLE EOLIE
prof.ssa Mirella Fanti

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Tanti auguri!

Buon Compleanno a Pina Tesoriero, Maria Lauricella, Mariagrazia Cincotta, Antonio Costa, Emily Greco, Mariarosa Stramandino, Enzo Pergola, Lara Cavagnis, Mario Cincotta, Bastiano Saglimbeni, Giulia Riganò, Giuseppe Lauricella Cincotta, Tindara Falanga


Ortopedia a Lipari...situazione allucinante. L'intervento del consigliere Lampo

Alla cortese attenzione del Direttore Generale dell'ASP Messina Dott.re Giuseppe Cuccì, Direttore Sanitario Ospedale di Lipari, Dottore Sergio Crosca, Assessore regionale alla sanità, della Regione Siciliana, Dott.ss Daniela Faraoni.

Illustrissimi,
indirizzo a Voi tutti, queste poche righe nella qualità di Consigliere Comunale del Comune di Lipari per chiederVi, con la massima sollecitudine, il Vostro intervento relativamente alla soppressione del reparto di Ortopedia e conseguente riduzione della presenza nell'ospedale di Lipari di Ortopedici a livello ambulatoriale.
Infatti ad oggi il presidio ospedaliero di Lipari, usufruisce della presenza ambulatoriale di un ortopedico, nel solo giorno di lunedì dalle ore 08:00 alle ore 11:00.
Appare fin troppo evidente come la stessa attività, limitata a poche ore e ad un solo giorno della settimana, sia preclusiva del sacrosanto diritto alle prestazioni sanitarie, per tutti quei cittadini che possono subire traumi ossei e che per forza maggiore, vengono trattati presso l'ambulatorio ortopedico, operativo nel nosocomio di Milazzo.

In pratica chi subisce un infortunio ad un arto, deve presentarsi al pronto soccorso di Lipari (spesso proveniente da altre isole limitrofe), dove una volta effettuate le radiografie e avuta conferma del trauma dovrà, con mezzi propri e a spese proprie, raggiungere il porto di Lipari, prendere il primo aliscafo utile per Milazzo, una volta giunti al porto Mamertino, dovrà prendere un' auto privata con autista e raggiungere l'ospedale per poi, una volta effettuata l'eventuale immobilizzazione dell'arto fratturato, ripetere la stessa trafila, (auto-taxi- porto-aliscafo) per il rientro a Lipari o nelle altre isole dell'Arcipelago Eoliano dopo ore di peregrinazione e spostamenti lunghi e travagliati .

Emerge, sin troppo evidente come questo stato dei fatti , mortifichi e calpesti la dignità di ogni cittadino delle isole, che vede negato e compromesso il diritto di accesso, alle cure sanitarie, oltre al ridimensionato ruolo centrale che il presidio ospedaliero di Lipari, dovrebbe avere nella tutela della salute dei cittadini di tutta l’area dell'Arcipelago Eoliano.

Siamo infatti convinti che per via della sua ubicazione e la sua riconosciuta difficile raggiungibilità ( si pensi alle condizioni meteo marine avverse) questo territorio, meriti, servizi migliori, maggiore attenzione e non certo l’ennesimo declassamento, dovuto ai tempi, dalla chiusura del reparto di ortopedia e dalla insufficiente presenza di un ortopedico in ambito ambulatoriale.

Nella certezza e consci della gravità ed insostenibilità dell’attuale situazione, nonché dell’inderogabilità ed indifferibilità nel porre fine a questa situazione deficitaria e non degna di un paese civile, le Signorie vostre non indugeranno oltre a porre in essere tutti gli atti necessari e dovuti, volti al ripristino di una attività ambulatoriale ortopedica ( e non solo) che possa dare risposte sufficienti alle esigenze del territorio Eoliano.
In attesa di un pronto riscontro, porgo i miei più cordiali saluti ed auguro un buon lavoro nell’interesse dei cittadini tutti.
Christian Lampo (consigliere comunale Rinascita eoliana)

C.S. Lipari, una storia a tinte rosso - blu: Lipari - Pro Mende 4 a 0

Venerdì a Santa Marina Salina commemorazione vittime affondamento Santa Marina


 

Domenica distribuzione dell'Azalea della ricerca nelle Eolie: Il programma

 Domenica 11 maggio 2025, le volontarie della fondazione AIRC Lipari - isole Eolie vi aspettano dalle ore 8:00 alle ore  14: 00

Lipari - sagrato della Chiesetta del Pozzo

Lipari - Canneto - Sagrato della Basilica di San Cristoforo

Vulcano

Panarea

Stromboli

Le volontarie dell'AIRC LIPARI - ISOLE EOLIE ringraziano Monsignor Gaetano sardella e Don Alex

Oggi, 8 maggio: Madonna del Rosario di Pompei



Il culto della Beata Vergine del Rosario di Pompei, o, più semplicemente, della Madonna di Pompei, nasce alla fine del 1800 ad opera di Bartolo Longo, oggi Beato Bartolo Longo, il quale, si narra che, mentre si trovava nei campi, udì la Madonna dirgli: "Se propagherai il Rosario sarai salvo" . Il giovane Bartolo Longo, rimase scosso da questo messaggio che la Madonna gli affidava, tanto da abbandonare gli ambienti satanici che frequentava, e iniziare la propria opera di diffusione della preghiera del Rosario.

Tuttavia i primi tentativi di diffusione del Rosario non ottennero grandi risultati, e per questo si recò a Napoli, per acquistare un dipinto affinché il popolo di Pompei potesse più facilmente convertirsi a questa preghiera. La sorte volle che, una volta giunto a Napoli, Bartolo Longo incontri il proprio confessore, che gli suggerisce di rivolgersi a Suor Maria Concetta del convento di Porta Medina, la quale custodiva un dipinto della Madonna del Rosario, che lo stesso confessore gli aveva affidato anni prima.
La tela era in pessime condizioni, danneggiata dalle tarme e con intere parti di colore mancante, tanto che Bartolo Longo non voleva accettarlo. Ma, di fronte alle insistenze della suora, non potè rifiutare il dono e con questo si diresse verso Pompei, su di un carretto utilizzato solitamente per il trasporto del letame.

Il quadro, così come era, non poteva essere esposto alla cittadinanza, sia per lo stato di degrado, che per un errore nel dipinto, che ritraeva Santa Rosa, al posto di Santa Caterina da Siena, come colei che riceveva il rosario, e dunque ponendo l'immagine a rischio di interdetto. Fu così che Bartolo Longo decise di affidare alle mani di un restauratore il quadro e, contemporaneamente, diede inizio alla costruzione di una nuova chiesa nella quale esporre il dipinto: la edificazione di questa chiesa sarà resa possibile dalla contessa Marianna De Fusco, futura sposa dello stesso Bartolo Longo, che fece cospicue donazioni, e, le successive elargizioni dei fedeli fecero in modo che ben preso la chiesa si trasformasse nella attuale Basilica Pontificia della Beata Vergine del Rosario di Pompei.

Il dipinto della Madonna di Pompei, o della Beata Vergine del Rosario di Pompei, che dir si voglia, infatti, venne venerato fin dalla prima esposizione pubblica: infatti, già il 13 Febbraio 1876, quando appunto venne mostrato per la prima volta il dipinto, si verificò il primo miracolo, ovvero la guarigione a Napoli di una ragazzina che malata di epilessia inguaribile. In ben poco tempo iniziarono a giungere a Pompei migliaia di fedeli, ciascuno chiedendo una grazia alla Madonna, tanto che ai giorni nostri si stima che più di 4 milioni di persone ogni anno si rechino in pellegrinaggio, facendo così, di quello di Pompei, uno dei santuari mariani più visitato al mondo.

La importanza della Basilica di Pompei, per il mondo cattolico, è testimoniata anche dal fatto che per ben 4 volte è stata visitata da un papa: in particolare sia papa Giovanni Paolo II, sia papa Benedetto XVI che papa Francesco si sono recati in visita al Santuario e, in occasione della visita di San Giovanni Paolo II venne recitata la Supplica.


SUPPLICA ALLA MADONNA DI POMPEI


si recita l'8 maggio / prima domenica di ottobre

Nel mentre i fedeli giungevano al Santuario, Bartolo Longo cominciò a diffondere preghiere e pie devozioni, componendo, poi, nel 1883, anche la Supplica. Questa è una preghiera, inizialmente intitolata "Atto d'amore alla Vergine" ma poi ribatezzata "Supplica alla potente Regina del SS.mo Rosario di Pompei". Il testo ha avuto nel tempo vari ritocchi, prima della formula attuale, che facciamo seguire.

La Supplica viene recitata solennemente due volte l'anno, l'8 maggio e la prima domenica di ottobre. L'otto maggio del 1915, la preghiera fa il suo ingresso in Vaticano: alle 12.00 di quel giorno, Benedetto XV e i dignitari vaticani la recitarono nella cappella Paolina. Da allora la tradizione è continuata con i Pontefici successivi.

Beata Vergine Maria del Rosario di Pompei



O Augusta Regina delle vittorie, o Vergine sovrana del Paradiso, al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi, o Regina gloriosa del Santissimo Rosario, noi tutti, avventurati figli vostri, che la bontà vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi, in questo giorno solennissimo della festa dei novelli vostri trionfi sulla terra degl'idoli e dei demoni, effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore, e con la confidenza di figli vi esponiamo le nostre miserie.

Deh! da quel trono di clemenza ove sedete Regina, volgete, o Maria, lo sguardo vostro pietoso verso di noi, su tutte le nostre famiglie, sull'Italia, sull'Europa, su tutta la Chiesa; e vi prenda compassione degli affanni in cui volgiamo e dei travagli che ne amareggiano la vita. Vedete, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo ne circondano: quante calamità e afflizioni ne costringono! O Madre, trattenete il braccio della giustizia del vostro Figliuolo sdegnato e vincete colla clemenza il cuore dei peccatori: sono pur nostri fratelli e figli vostri, che costarono sangue al dolce Gesù, e trafitture di coltello al vostro sensibilissimo Cuore. Oggi mostratevi a tutti, qual siete, Regina di pace e di perdono.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

È vero, è vero che noi per primi, benché vostri figliuoli, coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù, e trafiggiamo novellamente il vostro Cuore. Sì, lo confessiamo, siamo meritevoli dei più aspri flagelli. Ma Voi ricordatevi che sulla vetta del Golgota raccoglieste le ultime stille di quel sangue divino e l'ultimo testamento del Redentore moribondo. E quel testamento di un Dio, suggellato col sangue di un Uomo-Dio, vi dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori. Voi, dunque, come nostra Madre, siete la nostra Avvocata, la nostra Speranza. E noi gementi stendiamo a Voi le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!

Pietà vi prenda, o Madre buona, pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti, e soprattutto dei nostri nemici, e di tanti che si dicono cristiani, e pur dilacerano il Cuore amabile del vostro Figliuolo. Pietà, deh! pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate, per tutta l'Europa, per tutto il mondo, che torni pentito al cuor vostro. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Che vi costa, o Maria, l'esaudirci? Che vi costa il salvarci? Non ha Gesù riposto nelle vostre mani tutti i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie? Voi sedete coronata Regina alla destra del vostro Figliuolo, circondata di gloria immortale su tutti i cori degli Angeli. Voi distendete il vostro dominio per quanto son distesi i cieli, e a Voi la terra e le creature tutte che in essa abitano sono soggette. Il vostro dominio si estende fino all'inferno, e Voi sola ci strappate dalle mani di Satana, o Maria.

Voi siete l'Onnipotente per grazia. Voi dunque potete salvarci. Che se dite di non volerci aiutare, perché figli ingrati ed immeritevoli della vostra protezione, diteci almeno a chi altri mai dobbiamo ricorrere per essere liberati da tanti flagelli.

Ah, no! Il vostro Cuore di Madre non patirà di veder noi, vostri figli, perduti. Il Bambino che noi vediamo sulle vostre ginocchia, e la mistica corona che miriamo nella vostra mano, c'ispirano fiducia che noi saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in Voi, ci gettiamo ai vostri piedi, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, ed oggi stesso, sì, oggi da Voi aspettiamo le sospirate grazie.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Chiediamo la benedizione a Maria.
Un'ultima grazia noi ora vi chiediamo, o Regina, che non potete negarci in questo giorno solennissimo. Concedete a tutti noi l'amore vostro costante, e in modo speciale la vostra materna Madonna di Pompeibenedizione. No, non ci leveremo dai vostri piedi, non ci staccheremo dalle vostre ginocchia, finché non ci avrete benedetti.

Benedite, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Ai prischi allori della vostra Corona, agli antichi trionfi del vostro Rosario, onde siete chiamata Regina delle vittorie, deh! aggiungete ancor questo, o Madre: concedete il trionfo alla Religione e la pace alla umana società. Benedite il nostro Vescovo, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l'onore del vostro Santuario.
Benedite infine tutti gli Associati al vostro novello Tempio di Pompei, e quanti coltivano e promuovono la divozione al vostro Santo Rosario.

O Rosario benedetto di Maria; Catena dolce che ci rannodi a Dio; Vincolo di amore che ci unisci agli Angeli; Torre di salvezza negli assalti d'inferno; Porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell'ora di agonia; a te l'ultimo bacio della vita che si spegne. E l'ultimo accento delle smorte labbra sarà il nome vostro soave, Regina del Rosario della Valle di Pompei, o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti. Siate ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Così sia.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.


Novena alla Madonna di Pompei

PER IMPETRARE GRAZIE NEI CASI PIU' DISPERATI

(si inizia il 29 aprile, 26 settembre o quando si vuole e va recitata per intero tutti i giorni)
Si ponga la prodigiosa immagine in luogo distinto e, potendo si accendano due candele, simbolo della fede che arde nel cuore del credente. Prima di cominciare la Novena, pregare Santa Caterina da Siena che si degni di recitarla insieme con noi.
(da ripetere per nove giorni consecutivi)


O Santa Caterina da Siena, mia Protettrice e Maestra, tu che assisti dal cielo i tuoi devoti allorché recitano il Rosario di Maria, assistimi in questo momento e degnati di recitare insieme con me la Novena alla Regina del Rosario che ha posto il trono delle sue grazie nella Valle di Pompei, affinché per tua intercessione io ottenga la desiderata grazia. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

O Vergine Immacolata e Regina del Santo Rosario, Tu, in questi tempi di morta fede e di empietà trionfante hai voluto piantare il tuo seggio di Regina e di Madre sull'antica terra di Pompei soggiorno di morti pagani. Da quel luogo dove erano adorati gli idoli e i demoni, Tu oggi, come Madre della divina grazia, spargi dappertutto i tesori delle celesti misericordie. Deh! Da quel trono ove regni pietosa, rivolgi, o Maria, anche sopra di me gli occhi tuoi benigni, ed abbi pietà di me che ho tanto bisogno del tuo soccorso. Mòstrati anche a me, come a tanti altri ti sei dimostrata, vera Madre di misericordia : mentre io con tutto il cuore Ti saluto e Ti invoco mia Regina del Santo Rosario.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Prostrata ai piedi del tuo trono, o grande e gloriosa Signora, l'anima mia Ti venera tra gemiti ed affanni ond'è oppressa oltre misura. In queste angustie ed agitazioni in cui mi Madonna di Pompei2trovo, io alzo confidente gli occhi a Te, che Ti sei degnata di eleggere per tua dimora le campagne di poveri e abbandonati contadini. E là, di fronte alla città ed all'anfiteatro ove regna silenzio e rovina, Tu come Regina delle Vittorie, levasti la tua voce potente per chiamare d'ogni parte d'Italia e del mondo cattolico i devoti tuoi figli ad erigerti un Tempio. Deh! Ti muovi alfine a pietà di quest'anima mia che giace avvilita nel fango. Pietà di me, o Signora, pietà di me che sono oltremodo ripieno di miseria e di umiliazioni. Tu che sei lo sterminio dei demoni difendimi da questi nemici che mi assediano. Tu che sei l'Aiuto dei cristiani , traimi da queste tribolazioni in cui verso miserevolmente.Tu che sei la Vita nostra, trionfa della morte che minaccia l'anima mia in questi pericoli in cui trovasi esposta; ridonami la pace, la tranquillità, l'amore, la salute. Amen.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Ah! Il sentire che tanti sono stati da Te beneficati solo perché ricorsi a Te con fede, m'infonde novella lena e coraggio d'invocarti in mio soccorso. Tu già promettesti a S. Domenico che chi vuole le grazie con il tuo Rosario le ottiene; ed io col tuo Rosario in mano oso ricordarti , o Madre, le tue sante promesse. Anzi Tu stessa ai dì nostri operi continui prodigi per chiamare i tuoi figli a onorarti nel Tempio di Pompei. Tu dunque vuoi tergere le nostre lacrime, vuoi lenire i nostri affanni! Ed io col cuore sulle labbra, con viva fede Ti chiamo e T'invoco: Madre mia!…Madre cara!…Madre bella!…Madre dolcissima, aiutami! Madre e Regina del Santo Rosario di Pompei, non più tardare a stendermi la mano tua potente per salvarmi: chè il ritardo, come vedi, mi porterebbe alla rovina.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

E a chi altri mai io dovrò ricorrere, se non a Te che sei il Sollievo dei miserabili, Conforto degli abbandonati, la Consolazione degli afflitti? Oh, io te lo confesso, l'anima mia è miserabile, gravata da enormi colpe, meritevole di ardere nell'inferno, indegna di ricevere grazie! Ma non sei Tu la Speranza di chi dispera, la Madre di Gesù, unicomediatore tra l'uomo e Dio, la potente nostra Avvocata presso il trono dell'Altissimo, il Rifugio dei peccatori ? Deh! Solo che tu dì una parola in mio favore al tuo Figlio, ed Egli mi esaudirà. Chiedigli, dunque, o Madre, questa grazia di cui tanto io ho bisogno. (Si domandi la grazia che si vuole). Tu sola puoi ottenermela: Tu che sei l'unica speranza mia, la mia consolazione, la mia dolcezza, la vita mia. Così spero. Amen.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

O Vergine e Regina del santo Rosario, Tu che sei la Figlia del Padre Celeste, la Madre dei Figliuol divino, la Sposa dello Spirito Santo; Tu che tutto puoi presso la Santissima Trinità, devi impetrarmi questa grazia tanto a me necessaria, purché non sia di ostacolo alla mia salvezza eterna. (Si ripeta la grazia che si desidera). Te la domando per la tua Immacolata Concezione, per la tua divina Maternità, per i tuoi gaudi, per i tuoi dolori, per i tuoi trionfi. Te la domando per il Cuore del tuo amoroso Gesù, per quei nove mesi che lo portasti nel seno, per gli stenti della sua vita, per l'acerba sua Passione, per la sua morte in Croce, per il Nome suo santissimo, per il suo Preziosissimo Sangue. Te la domando per il Cuore tuo dolcissimo, nel Nome tuo glorioso, o Maria, che sei Stella del mare, Signora potente, Madre di dolore, Porta del Paradiso e Madre di ogni grazia. In Te confido, da Te tutto spero. Tu mi hai da salvare. Amen.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Regina del Santo Rosario, prega per noi. Affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo


PREGHIAMO O Dio, il tuo unico Figlio ci ha acquistato con la sua vita, morte e risurrezione i beni della salvezza eterna: concedi anche a noi che, venerando questi misteri del Santo Rosario della Vergine Maria, imitiamo ciò che contengono e otteniamo ciò che promettono. Per Cristo Nostro Signore. Amen.

ORAZIONE
O Santo sacerdote di Dio e glorioso Patriarca San Domenico, che fosti l'amico, il figliuolo prediletto e il confidente della celeste Regina, e tanti prodigi operasti per virtù del S. Rosario; e tu, Santa Caterina da Siena, figliuola primaria di quest'ordine del Rosario e potente mediatrice presso il trono di Maria e presso il Cuore di Gesù, da cui avesti cambiato il cuore: voi, Santi miei cari, guardate le mie necessità e abbiate pietà dello stato in cui mi trovo. Voi aveste in terra il cuore aperto ad ogni altrui miseria e la mano potente a sovvenirla, ora in Cielo non è venuta meno né la vostra carità, né la vostra potenza. Pregate per me la madre del Rosario ed il Figliuolo Divino, giacchè ho gran fiducia che per mezzo vostro ho da conseguire la grazia che tanto desidero. Amen.


Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Buongiorno...così!