Cerca nel blog

domenica 26 gennaio 2025

LETTERA APERTA DI MARIO LO SCHIAVO – DECANO DI GINOSTRA

 Ho 83 anni, e sono il “decano” di Ginostra, dove sono nato, cresciuto, dove ho sempre vissuto e vivo, con mia moglie Maria, anche lei ottantenne, per 365 giorni all’anno, e dove vorrei rimanere anche dopo la mia esistenza terrena.

Da sempre, con la mia famiglia, e con alcuni compaesani, ho lottato per vedere riconosciuti quei diritti essenziali per condurre, nella mia terra, una vita civile e dignitosa, riuscendo a ottenere l’acquedotto, la pista eliportuale, la centralina fotovoltaica e il pontile, infrastrutture che forniscono servizi fondamentali di cui oggi TUTTI godono (compresi coloro che alla realizzazione di tali opere si sono opposti sempre e in ogni maniera).

Di questo sono orgoglioso!!!

Con la mia avanzata età, ho sempre cercato di dare il buon esempio e buoni consigli ai pochi giovani dell’isola, insegnando loro a lottare per il bene del paese, senza essere di fastidio per nessuno, ma nel contempo senza farsi intimidire da nessuno!

Sento il bisogno di confessare, alla società civile che, alla mia veneranda età, forse per la prima volta, mi sento mortificato e umiliato per quanto è successo venerdì scorso a Ginostra, quella stessa umiliazione provata anche da Pasquale Giuffrè, 76 anni, compagno di mille battaglie condotte per il bene comune, che, lo scorso venerdì mattina, incontratomi con gli occhi bassi e tristi mi ha sussurrato: “andiamocene Mario, andiamocene, perché non siamo graditi!!!

I GINOSTRESI NON GRADITI A GINOSTRA!! A casa loro!!!!

Considero ugualmente indegno e vergognoso far allontanare il giovane Gianluca Giuffrè - una gioventù sacrificata, come quella di mio figlio Riccardo, in decennali battaglie di civiltà - in quanto “non gradito”.

Vi assicuro che quanto accaduto non si è MAI verificato! Con nessuna amministrazione, a prescindere dal colore politico.

 

Nonostante certi comunicati palesemente contraddittori, cui solo chi non è in buona fede può dare credito, nonché il misero, triste, strumentale tentativo di chi ha cercato di ribaltare la verità - come può una persona, per sua stessa ammissione, ASSENTE!!! asserire cosa sia successo o no a terzi???!!! - penso che gli accadimenti siano noti a tutti e sia superfluo tornarci sopra.

Esprimo dunque la mia piena solidarietà alla famiglia Giuffrè e nel contempo li invito a perdonare chi forse pensa di essere chissà chi, di essere “non uguale” a tutti o che non farà la stessa fine di tutti, dimenticando che invece tutti siamo accomunati da un medesimo destino e che, un giorno, dovremo rendere conto al nostro Creatore.

A chi ha palesemente sbagliato suggerisco semplicemente di tornare a Ginostra, accettare il DEMOCRATICO CONFRONTO con la comunità, chiedere scusa oppure di dimettersi.

Ginostra, 26 gennaio 2025.

MARIO LO SCHIAVO

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.