Premetto che la mia non vuol essere una lezione di morale, perbenismo o civiltà, ma soprattutto tengo a precisare che quanto sto per esporre non vuole essere una polemica politica.
Ho appreso con grande rammarico, la decisione della Prefettura di Messina di non rendere più fruibili gli spalti dello stadio di calcio Franchino Monteleone , in quanto non omologati.
Voglio ricordare a tal proposito al nostro Ill.mo sindaco dott. Mariano Bruno un’analoga situazione di qualche anno fa, quando era primo cittadino il dott. Michele Giacomantonio. Per gli stessi motivi gli spalti erano stati chiusi, allora Lei, alla testa di molti giovani militanti del GLORIOSO C.S. LIPARI e tifosi, si presentò nella stanza del sindaco chiedendo energicamente la riapertura degli spalti. Io lo ricordo perché ero tra quei ragazzi. Oggi in quanto presidente rilevo che, a distanza di quasi dieci anni, di cui otto dalla sua amministrazione, “NULLA E’ CAMBIATO”; per dirla nel nostro dialetto “ EREMU A SANT’EREMU E SIMU SEMPRI UNNI ERIMU…”.
Da cittadino, padre e presidente, mi sento mortificato nella mia dignità, per questa situazione e per tante altre identiche situazioni . Mi sento mortificato dall’inerzia e lassismo che sta facendo sprofondare il mondo sportivo-giovanile dell’arcipelago, nell’apatia e nel caos totale.
Ricordo quando da bambino, con mia sorella, partecipai alla manifestazione promossa da Nicola Biviano, per dare una copertura al campetto di pallavolo e pallacanestro. Ricordo i tantissimi giovani che, in una memorabile giornata si presentarono in segno di protesta, con gli ombrelli aperti al palazzo comunale di Piazza Mazzini. Mi chiedo…oggi: “E’ FORSE TORNATO IL TEMPO DEGLI OMBRELLI…?”
Vorrei invitarvi come ogni domenica al campo sportivo a seguire le partite della nostra squadra, ma non posso farlo.
Cordiali Saluti.
Lipari, 21/11/2009
Il presidente
Giuseppe Cirino