La riforma degli istituti tecnici è stata illustrata nel corso di un incontro svoltosi all'Itis "Majorana" di Milazzo. Una riunione che ha coinvolto i dirigenti scolastici delle scuole messinesi e della provincia che hanno preso atto della "rivoluzione" scaturita dalla nuova normativa che divide gli istituti in due settori (economico e tecnologico), modifica l'orario settimanale corrispondente a 32 ore di lezione effettive contro le attuali 36 virtuali (della durata media di 50 minuti).
Nel settore economico sono stati inseriti due indirizzi: 1. amministrativo, finanza e marketing; 2. Turismo e nella fattispecie riguarderanno il "Commerciale", mentre l'Industriale di via Tremonti avrà nove indirizzi: 1. meccanica, meccatronica ed energia; 2. trasporti e logistica; 3. elettronica ed elettrotecnica; 4. informatica e telecomunicazioni; 5. grafica e comunicazione; 6. chimica, materiali e biotecnologie; 7. sistema moda; 8. agraria e agroindustria; 9. costruzioni, ambiente e territorio. Aspetti questi che sono stati esaminati dal preside Stello Vadalà che introducendo i lavori ha spiegato come tale conferenza di servizio sia stata promossa su espressa indicazione fornita dal Provveditorato agli Studi di Messina, a quello, appunto il Majorana di Milazzo, che si colloca come capofila nell'ambito di una rete di scuole consociate che dall'estate scorsa lavorano in rete alla sperimentazione con l'obiettivo di informare, chiarire e fornire, in occasione delle nuove iscrizioni al Superiore, ai dirigenti scolastici della scuola media inferiore della provincia, invitati a partecipare alla manifestazione, indicazioni chiare relative alla riforma della scuola media superiore che partirà il prossimo anno per le prime classi e già quest'anno attuata in forma sperimentale in undici scuole della provincia.
All'incontro hanno partecipato il dott. Andrea Smith, in rappresentanza del Provveditore agli studi, i dirigenti scolastici prof. Stefania Scolaro dell'ITIS "Copernico" di Barcellona P.G., prof. Tommasa Basile dell'ITCG "Conti Vainicher" di Lipari, il prof. Pietro La Tona. dell'ISS "Minutoli "di Messina.
Vadalà ha parlato della peculiarità della riforma, "atta a creare un collegamento stretto tra scuola e mondo del lavoro, vista la necessità di formare nuovi tecnici e consolidare la formazione scientifica, dato lo scarso numero in Italia di laureati in discipline scientifiche. In tal senso sarà operativo nelle scuole un Comitato tecnico scientifico che al suo interno vedrà collaborare docenti della scuola superiore e dell'Università ed esperti del mondo del lavoro". Illustrata poi l'innovazione relativa alla riduzione degli indirizzi dell'Istruzione tecnica da 39 ad 11 divisi in due settori: tecnologico ed economico. Chiarite le modalità della riduzione del monte ore settimanale da 36 a 32 ore senza che questo implichi una effettiva perdita di ore di lezione in quanto si osserveranno rigorosamente ore di lezione da 60 minuti. Ulteriore riflessione sulla gradualità dei tempi della riforma che partirà dal 2010-2011 per le classi prime, sulla articolazione del monte ore diviso tra area di istruzione generale ed aree di indirizzo. Ha preso poi la parola la prof. Stefania Scolaro, che ha illustrato nello specifico le novità relative agli indirizzi, profili e quadro orario della riforma. A seguire l'intervento della prof. Basile sulle caratteristiche innovative della riforma e relativi sbocchi professionali, nell'ottica di una nuova lettura europea della riforma che faccia convergere le esigenze del territorio con le sempre maggiori richieste dall'Europa di figure riqualificate professionalmente.
Ultimo intervento quello del prof. Latona, che ha chiarito come si tratti di una riforma bipartisan, già promossa dall'ex Ministro dell'Istruzione Fioroni e portata avanti dall'attuale Ministro dell'Istruzione, ed intesa dal governo come una Rivoluzione Copernicana dell'Istruzione tecnica.
Dopo gli interventi il dibattito con i dirigenti delle scuole medie inferiori che sono intervenuti per ricevere ulteriori puntualizzazioni. (g.p.)