Da domani la Ludica Lipari (così come le altre formazioni eoliane) giocheranno le gare casalinghe a porte chiuse, con gli spalti rigorosamente sbarrati al pubblico poichè dichiarati inagibili.
Lo ha disposto la Prefettura di Messina comunicandolo ai carabinieri di Lipari che a loro volta hanno provveduto ad informare l'assessore Ivan Ferlazzo.
L'assessore che, tra l'altro è un componente della Ludica, ha dovuto trasferire con grande rammarico la notizia al presidente Peppe Cirino.
Ovviamente non sono mancate le reazioni anche perchè delle condizioni precarie degli spalti del Monteleone si sa da almeno sei/sette anni. Senza che nessuno sia mai intervenuto per scongiurare quanto ieri si è verificato.
La struttura, come è risaputo, è di proprietà del comune di Lipari.
Sicuramente un brutto colpo(economico ma principalmente dal punto di vista del supporto) per la Ludica Lipari che, a partire dalla gara con l'Oliveri, non potrà contare più neanche sull'apporto di quel centinaio di fedelissimi. E dire che, proprio nei giorni scorsi, il capitano della Ludica Fabio Currò aveva lanciato un appello agli sportivi affinchè si stringessero attorno alla squadra, garantendo una maggiore presenza allo stadio, in un momento difficile dal punto di vista dei
risultati.
Adesso, invece, bisognerà fare a meno anche del supporto dei fedelissimi e potrebbe essere non per poco. Per effettuare interventi che consentano il rilascio dell'agibilità, si vocifera, siano neccessari almeno 20/25 mila euro. Si riusciranno a trovare?
In un'isola dove il calcio, la preziosa opera della Ludica in particolare, aggrega centinaia di sportivi (dai piccolissimi della scuola calcio agli sportivi) non c'è che da restare senza parole di fronte al disinteresse e al menefreghismo di chi queste iniziative dovrebbe, oltre che supportare, rendere possibili.
Ma forse questo è un film già visto: per la serie "Sempre più (a)sociali