Spalti out al Monteleone perchè inagibili. Come da noi anticipato una situazione "vergognosa" non fosse per altro che la questione si trascina da alcuni anni senza che, chi di competenza, se ne sia mai realmente occupato. Il presidente della Ludica Lipari Peppe Cirino, spogliandosi in parte anche da questo ruolo, ha inviato una lettera aperta al sindaco, agli assessori allo sport, ai lavori pubblici, a tutti i consiglieri comunali, al dirigente dell'ufficio lavori pubblici del comune di Lipari. Tramite i mezzi d'informazione anche a tutta la cittadinanza.
IL TESTO:
Premetto che la mia non vuol essere una lezione di morale, perbenismo o civiltà, ma soprattutto tengo a precisare che quanto sto per esporre non vuole essere una polemica politica.
Prima parlo a mio nome, e pertanto accantono per un momento il ruolo di presidente della Ludica Lipari, per esporre il mio pensiero di giovane eoliano che, da circa nove anni cerca di dare attraverso lo sport, il suo piccolo e modesto contributo per la crescita e formazione del mondo giovanile locale.
Ho appreso con grande rammarico, la decisione della Prefettura di Messina di non rendere più fruibili gli spalti dello stadio di calcio Franchino Monteleone , in quanto non omologati.
Uso il termine rammarico perché è triste dover dire a dei giovani, che dal mese di agosto si allenano duramente, che da domenica i loro parenti, amici e quanti in questi mesi hanno generosamente dato il loro sostegno, non potranno vederli scendere in campo e tifare per loro.
Voglio ricordare a tal proposito al nostro Ill.mo sindaco dott. Mariano Bruno un’analoga situazione di qualche anno fa, quando era primo cittadino il dott. Michele Giacomantonio. Per gli stessi motivi gli spalti erano stati chiusi, allora Lei, alla testa di molti giovani militanti del GLORIOSO C.S. LIPARI e tifosi, si presentò nella stanza del sindaco chiedendo energicamente la riapertura degli spalti. Io lo ricordo perché ero tra quei ragazzi. Oggi in quanto presidente rilevo che, a distanza di quasi dieci anni, di cui otto dalla sua amministrazione, “NULLA E’ CAMBIATO”; per dirla nel nostro dialetto “ EREMU A SANT’EREMU E SIMU SEMPRI UNNI ERIMU…”.
Eppure più volte ho chiesto ai vari assessori di intervenire, di trovare una soluzione, dando anche qualche piccolo suggerimento sugli interventi da porre in essere per l’adeguamento della struttura. Ma con i vedremo… ci stiamo pensando… faremo… è un po’ complicato… non si ottengono le agibilità.
Da cittadino, padre e presidente, mi sento mortificato nella mia dignità, per questa situazione e per tante altre identiche situazioni . Mi sento mortificato dall’inerzia e lassismo che sta facendo sprofondare il mondo sportivo-giovanile dell’arcipelago, nell’apatia e nel caos totale.
Vedo vanificati tutti gli sforzi ed i sacrifici fatti, per infondere valori e regole. Vedo i miei sogni ed i sogni dei miei ragazzi sciogliersi come neve al sole. Forse si cerca di volare troppo in alto pensando al MEGA, guardando oltre la terra che si presenta al nostro orizzonte…
Guardiamoci invece un po’ intorno, guardiamo le nostre PICCOLE ISOLETTE e cerchiamo di rendere bello e funzionale quello che già c’è.
Guardiamoci dentro… comportiamoci da UOMINI E NON DA VIRUS, perché ormai c’è rimasto davvero poco da distruggere. Anche perché di questo passo non saranno solo le gradinate di un piccolo campo di calcio ad essere chiuse, ma si arriverà ad evacuare l’isola e a mettere lucchetti e catene ai porti.
Ricordo quando da bambino, con mia sorella, partecipai alla manifestazione promossa da Nicola Biviano, per dare una copertura al campetto di pallavolo e pallacanestro. Ricordo i tantissimi giovani che, in una memorabile giornata si presentarono in segno di protesta, con gli ombrelli aperti al palazzo comunale di Piazza Mazzini. Mi chiedo…oggi: “E’ FORSE TORNATO IL TEMPO DEGLI OMBRELLI…?”
Vorrei invitarvi come ogni domenica al campo sportivo a seguire le partite della nostra squadra, ma non posso farlo.
Chiedo a tutti i tifosi, parenti ed amici dei nostri calciatori il pieno rispetto del divieto d’accesso agli spalti e nel contempo, chiedo al sig. sindaco, agli assessori competenti, ed a tutti i membri del consiglio comunale ed al responsabile del servizio lavori pubblici, di adoperasi affinché in breve tempo possano essere attuate tutte le necessarie procedure per rendere agibili le gradinate del campo di calcio.
Cordiali Saluti.
Lipari, 21/11/2009
Il presidente
Giuseppe Cirino