Riceviamo dal geometra e collega Aldo Natoli e pubblichiamo:
Ho letto quanto ha scritto in merito alla mia protesta. Debbo confermarLe che ho trasmesso “la precisazione “ al sito del Comune in contemporanea agli altri notiziari online. Altrimenti non mi sarei mai permesso protestare.
Prendo comunque atto della Sua affermazione e che trattasi di un disguido. Purtroppo Lei conferma quanto sospettavo, ovvero che nel Palazzo Comunale tutti sono convinti che possono fare quello che ritengono più opportuno.
Ribadisco infatti che il sito del Comune deve limitarsi ad informare i cittadini sull’attività dell’Ente. Per pubblicare le notizie che si ritiene “catturano l’attenzione dell’opinione pubblica locale” occorre disporre di un Direttore Responsabile, regolarmente iscritto all’Albo dei Giornalisti-Pubblicisti, ed essere iscritti nel Registro della Stampa, tenuto presso il Tribunale di Barcellona P.G..
Mi sorprende che i colleghi direttori di testate giornalistiche possano confermare quanto da Lei sostenuto.
Ribadisco che, in mancanza degli adempimenti citati, l’attività in atto svolta nel sito del Comune, ripeto, con i soldi dei cittadini, non è regolare ed ha una valenza penale.
Tragga Lei e l’Amministrazione Comunale le conseguenze
NDD- Certamente esiste una normativa relativa alla diffusione di notizie giornalistiche, così come il collega Natoli evidenzia nella sua nota.
Questo è fuor di dubbio, così come è fuor di dubbio , conoscendo personalmente Livio Ruggiero(il webmaster del sito del comune), la sua serietà e professionalità, che se non ha pubblicato la richiesta di smentita, inoltratagli via mail, è perchè questa non gli è mai arrivata.
D'Altronde accade anche a questa redazione di vedere "persa per strada" qualche mail inviata dai lettori, da consiglieri ed amministratori. Nel caso di Eolienews per "smarrimenti" di mail chiedere ai consiglieri Biviano e Guarino.
Riteniamo, infine, senza comunque nulla voler sottacere della normativa che tratta la pubblicazione di notizie, che se Livio Ruggiero ha intrapreso tale iniziativa lo ha fatto in perfetta buona fede, ritenendo di fornire un ulteriore servizio.
Sarà lui stesso, crediamo, a trarre le conclusioni di questa situazione.
Ad Aldo, sempre e giustamente "sanguigno" ed attento nel sollevare situazioni anomale del nostro comune, l'invito a non farne, se ce lo consente, una "guerra santa". Fatto salvo il diritto di vedere pubblicata quella che era una sua smentita.