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giovedì 1 maggio 2025
Eoliani che non ci sono più: Deceduti a Settembre 2021 - Riproposizione 57° video (durata 1 minuto e 28 secondi)
Elezioni metropolitane, nota dei consiglieri Calabrò, Ferraù e Russo (Lega)
“Grazie agli altri undici candidati che insieme a noi hanno affrontato le elezioni del 27 aprile scorso: abbiamo dato dimostrazione di essere una squadra compatta e se abbiamo vinto lo dobbiamo anche a loro”. Così Pinuccio Calabrò, Alberto Ferraù e Nuccio Russo, i tre consiglieri metropolitani della Lega eletti domenica scorsa.
“Un ringraziamento -aggiungono- va anche al nostro partito, che ha dimostrato di essere fortemente radicato sul territorio, raggiungendo il risultato di essere la compagine politica più votata del centrodestra, e ai 181 amministratori che ci hanno permesso di essere eletti. Siamo consapevoli delle responsabilità che ci aspettano e siamo pronti a onorare gli impegni assunti per il rilancio della nostra provincia”.
Tanti auguri!
Come eravamo, luoghi e personaggi: Una formazione della Folgore
Accosciati da sx a dx: Santino Zanca, Sandro De Luca, Mimmo Milanese, Antonio Romagnoli, Franchino Romagnoli.
Il bimbo è Peppuccio Marino. La foto è stata scattata al comunale di S. Lucia (oggi megaparcheggio)
Oggi 1° maggio: San Giuseppe lavoratore
Nessun dubbio quindi che S. Giuseppe non fosse un operaio vero, un lavoratore, un uomo di fatica. Si ritiene che sia stato falegname, e all'occasione anche fabbro, carpentiere, carradore. Maneggiava la pialla, la scure, la sega, il martello. Così tutti i giorni, dal mattino alla sera, per tutta la vita, faticando, sudando, consumando le forze.
Una delle raffigurazioni più frequenti del Santo Patriarca è quella in cui viene ritratto al banco con la pialla in mano e la sega accanto.
Uomo giusto, sapeva che il lavoro è legge per tutti. Non si ribellò, non si lamentò del suo mestiere, nè della fatica. Lavorò con assiduità, non di malavoglia, eseguendo bene, disimpegnando onestamente gli obblighi e i contratti.
Amò il lavoro. Nella sua umiltà non badò a tutte quelle ragioni che potevano parer buone e che avrebbero potuto indurlo a non occuparsi in cose materiali: l'essere discendente del grande Re Davide, l'essere sposo della Madre di Dio, il Padre putativo del Verbo Incarnato e la di lui guida. L'umiltà gli insegnò a conciliare la sua dignità con l'esercizio di un mestiere molto ordinario e faticoso.
Non si rammaricava di lasciare le sante conversazioni e la preghiera assieme a Gesù e Maria, che tanto consolavano ed elevavano il suo cuore, per attendere per lunghe ore ai lavori dell'officina.
Non ebbe mai la preoccupazione che gli mancasse il necessario. Non ebbe l'ansia e l'assillo di chi non ha fede in quella Provvidenza che sfama i passeri. Perciò, da uomo giusto, osservava esattamente il riposo settimanale del sabato prescritto da Dio agli Ebrei. Lasciava l'officina quando i doveri delle celebrazioni religiose glielo imponevano, o quando speciali voleri di Dio lo ispiravano a intraprendere dei viaggi.
S. Giuseppe non cercò nel lavoro il mezzo di soddisfare la cupidigia di guadagno o di ricchezza. Non fu un operaio incontentabile, pur essendo previdente. Non volle essere ricco, e non invidiò i ricchi. Sapeva essere sempre contento. Da uomo di fede trasformò la fatica quotidiana in un grande mezzo di elevazione, di merito, di esercizio di virtù.
Nutrire e crescere il Fanciullo Divino che si preparava a essere la vittima per la redenzione del mondo: questo era il motivo che rendeva sante e sommamente meritorie le fatiche di S. Giuseppe.
« Chi lo crederebbe? Un uomo acquista col sudore della sua fronte vestiario, nutrimento e sostentamento per il suo Dio! Mani consacrate, destinate a mantenere una vita così bella, quanto è glorioso il vostro ministero, e quanto mi sembra degna degli angeli la vostra sorte! Sudori veramente preziosi! » (Huguet). Col canto nel cuore e la preghiera sulle labbra, S. Giuseppe fu il più fortunato di tutti i lavoratori.
PRATICA. Stimiamo il lavoro. Lavoriamo con onestà, con diligenza, con pazienza, di buona voglia. Amiamo il lavoro. Santifichiamolo e rendiamolo meritorio vivendo abitualmente in grazia e offrendolo ogni giorno al Signore.
PREGHIERA. O Dio, Creatore delle cose, che hai stabilito la legge del lavoro al genere umano, concedici propizio che, sull'esempio e col patrocinio di S. Giuseppe, facciamo bene le opere che ci comandi e raggiungiamo il premio che prometti.
MARTIROLOGIO ROMANI. Solennità di san Giuseppe Lavoratore, Sposo della beata Vergine Maria, Confessore, Patrono dei lavoratori.
VULCANO: VERSO LA RIAPERTURA DELLA “POZZA DEI FANGHI” REVOCATA ORDINANZA DI INTERDIZIONE
L’interdizione si era resa necessaria come unico strumento di mitigazione del rischio connesso alle elevate emissioni di gas vulcanici che, a fasi alterne, si sono verificate sull’isola tra il 2021 (quando fu dichiarato lo stato di emergenza nazionale) e il 2024 quando, finita l’emergenza, la Protezione Civile Regionale segnalava (insieme ai centri di competenza) la necessità di adottare più adeguate misure per la tutela della salute e della incolumità pubblica.
Oggi, dopo un lavoro di circa un anno, tra sopralluoghi tecnici, prescrizioni e indicazioni volte a salvaguardare la sicurezza pubblica, la Società Geoterme si prepara a riaprire la Pozza dei Fanghi, impegnandosi a rispettare le prescrizioni previste dall’ordinanza.
Una lunga vicenda giudiziaria che ha comportato il sequestro dell'impianto, privando l'isola del posto più attrattivo che, insieme al cratere e all'intero contesto naturalistico isolano, la configura e la connota, si chiude così positivamente insieme all'emergenza delle emissioni gassose, aprendo prospettive di rilancio economico e sociale per quella comunità isolana.
mercoledì 30 aprile 2025
Lipari, politica in fibrillazione. In quindici si sono incontrati oggi... con vista sulle amministrative
L'inizio di un percorso, dove non vi sono posizioni di preminenza e dove ognuno porterà il proprio contributo alla "causa", che è, prima di ogni cosa, il bene del paese e della collettività.
Ad organizzare l'incontro "Il patto dei quindici" sono stati Mario Paino e Annarita Gugliotta e, oltre a loro, vi hanno preso parte: Franco Muscarà, Mariano Bruno, Emanuele Carnevale, Mimmo Fonti, Giovanni Munafò, Antonio Casilli, Davide Starvaggi, Gianfranco Grasso, Antonio gugliotta, Marco Giorgianni, Saro Venuto, Corrado Giannò e Gaetano Barca
Straccia bollo, la scadenza sarà prorogata al 30 giugno.
«La norma straccia bollo - evidenzia l'assessore - ha fatto registrare un notevole interesse da parte dei contribuenti. Con questa proroga assicuriamo un po' più di tempo a tutti quei cittadini siciliani che intendono usufruirne e pagare quindi senza interessi e sanzioni la tassa automobilistica regionale scaduta e non versata tra il primo gennaio 2016 e il 31 dicembre 2023».
Per ottenere lo sgravio, al momento, è necessario effettuare il pagamento esclusivamente nei punti Aci o negli sportelli convenzionati entro il 30 aprile del 2025. In tale modalità sarà possibile saldare la cartella con l’importo ridotto.
Settimanalmente Aci farà pervenire al dipartimento regionale delle Finanze e del credito i flussi dei pagamenti e quest'ultimo, poi, provvederà a comunicare ad Ader la cancellazione delle somme non dovute grazie allo "Straccia-bollo".
Tanti auguri!
Oggi, 30 aprile: San Pio V
S. Pio V nacque in un paese del Piemonte chiamato Bosco, ma discendeva dalla nobile famiglia dei Ghisieri, di Bologna. Frequentando da piccino un convento di Domenicani finì per abbracciarne l'ordine.
Si distinse per profondità di sapere e sodezza di virtù, e perciò fu promosso al sacerdozio.
Con grande zelo disimpegnò sotto i Papi Paolo IV e Pio IV i gravi uffici di inquisitore di Lombardia e quindi di vescovo di Alessandria: uffici nei quali non solo divenne celebre per il suo ardente zelo, ma anche per la prudenza e perspicacia con cui seppe disimpegnarli. Rimasta, più tardi, vacante la sede romana, il Chisleri venne eletto Sommo Pontefice, assumendo il nome di Pio V.
I tempi erano tristi; l'eresia luterana che spargeva faville di ribellione ovunque, minacciava la fede cattolica in tanti paesi, mentre la Chiesa nel Concilio di Trento ricorreva a tutti i mezzi per arrestarla. Fu in questa lotta immane che si svolse l'immenso apostolato del santo Pontefice Pio V.
Egli incominciò col condannare la dissolutezza ed il vizio, quindi con l'aiuto del Borromeo pubblicò il catechismo del Concilio di Trento e si adoperò perchè ne venissero osservati i Canoni; promosse pure la correzione del Breviario e del Messale.
Ma se tristi erano i tempi quanto al lato morale, non meno tristi erano dal lato politico, poichè i Turchi minacciavano continuamente di saccheggiare Roma.
E S. Pio V seppe trionfare anche di questi, assistito dalla SS. Vergine, ch'egli tanto amava.
L'esercito riunito di tutti i principi cristiani, benedetto dal Papa, parti, accompagnato dalle preghiere di tutta la cristianità; e nelle acque di Lepanto si incontrò col nemico. Terribile fu la lotta, ma la vittoria fu dei Cristiani; i Turchi furono messi in disordinata fuga e da quel giorno la loro potenza sul mare non fece che declinare. A perenne ricordo di così strepitoso favore, Maria fu onorata col titolo di « Auxilium Christianorum », non solo, ma fu anche istituita la festa del S. Rosario, che ancor oggi si celebra il 7 ottobre.
S. Pio V, per purgare poi l'aiuola della Chiesa, non lavorò solo a parole ma soprattutto con l'esempio, mostrandosi esemplare in ogni virtù. Visse sobrio ed umile, passando gran parte della sua giornata nella preghiera per la dilatazione del Regno di Cristo e per la pace della Chiesa. Attaccato da crudele infermità, morì nel maggio del 1572.
PRATICA. Il S. Rosario è una preghiera universale: recitiamolo.
PREGHIERA. Dio, che a sconfiggere i nemici della tua Chiesa e restaurare il culto divino, ti degnasti eleggere il Sommo Pontefice Pio V, fa' che noi, difesi da lui, siamo così attaccati al tuo servizio che superate le insidie di tutti i nemici possiamo godere di una perpetua pace.
MARTIROLOGIO ROMANO. San Pio V, papa, che, elevato dall'Ordine dei Predicatori alla cattedra di Pietro, rinnovò, secondo i decreti del Concilio di Trento, con grande pietà e apostolico vigore il culto divino, la dottrina cristiana e la disciplina ecclesiastica e promosse la propagazione della fede. Il primo di maggio a Roma si addormentò nel Signore.
martedì 29 aprile 2025
Dalla Pro Loco Stromboli lettera aperta al presidente Schifani su interventi e messa in sicurezza dell'isola
On. le Presidente Regione Sicilia Dott. Schifani
Gentile Presidente,
con l'approssimarsi della stagione estiva le nostre preoccupazioni aumentano, circa la necessità di interventi e messa in sicurezza dell'isola di Stromboli. All'indomani del disastroso incendio del 25 maggio 2022, che ha distrutto 248 ettari di vegetazione sull'isola di Stromboli la nostra Associazione indirizzo' una lettera a varie autorità ponendo la questione della necessità di interventi immediati onde evitare possibili danni al territorio ed alla sua gente. Fummo giudicati in quella occasione come delle Cassandre La disastrosa alluvione del 12 Agosto 2022 purtroppo ha dato ragione ai nostri timori. Orbene, dicevamo che anche quest'anno si affronta la prossima stagione turistica a mani nude poiché quasi nulla è stato fatto in questi, quasi, tre anni. Le condizioni del territorio sono a nostro giudizio disastrose anche in dipendenza del fatto che altre alluvioni ci sono state, non ultima quella del novembre 2024 che ha coinvolto pesantemente anche la frazione di Ginostra, emergenza nazionale per la quale lei è stato nominato, di recente, commissario delegato. Sicuramente, a Lei è noto che il flusso turistico giornaliero di Stromboli nei mesi estivi raggiunge le 4000 unità. Richiediamo il suo autorevole intervento affinché le vie di fuga vengano rese fruibili in caso di eventi metereologici o vulcanici avversi. È urgente e necessario una ricognizione sullo stato dei torrenti e la loro manutenzione. La nostra piccola ed incantevole isola è abitata e frequentata da cittadini italiani che si sono già fatti abbastanza carico delle problematiche con il loro impegno personale ed anche con le loro tasche. Rimanere, vivere sulla isola di Stromboli, investire e sostenere l'economia locale non può essere costituito da un atto di fede, anche a questi cittadini vanno riconosciuti dei diritti, almeno quelli fondamentali in primis la sicurezza e la tutela della loro salute. Vivere in una isola Patrimonio della Umanità, volano economico per le altre isole, e perché no anche per altre località della Sicilia, dovrebbe essere un vanto, orgoglio e non motivo di imbarazzo e mortificazione.
Gentile Presidente a lei ci rivolgiamo certi che sarà sensibile alla nostra sollecitazione, siamo un pò stanchi di scrivere lettere che non legge nessuno e di fare manifestazioni che pur suscitando eco nazionale gia l'indomani vengono dimenticate e risucchiate dai problemi che riguardano una utenza di cittadini più consistente. C'è la possibilità in questo nostro paese che alla gente di una piccola realtà, che ha poco peso elettorale e pochi santi in Paradiso sia prestata più attenzione e qualche fatto concreto? È vero sia la sua Presidenza che il governo nazionale avete stanziato importi consistenti per venire incontro alle esigenze della nostra isola, ma questi si sono arenati nella palude delle Antille. Siamo certi Signor Presidente che il suo intervento autorevole è necessario, saprà, sicuramente, Lei con il rigore necessario intervenire affinché questa burocrazia lenta e farraginosa non sia più di ostacolo alla soluzione dei problemi. La Riserva Naturale Orientata dell'isola di Stromboli deve avere un responsabile, un gestore e custode persona fisica. È stata individuata sulla carta nel 1997 nata e mai diventata un soggetto che possa anche essere motivo di ricchezza economica per gli abitanti della meravigliosa isola di Stromboli. E del nostro faro del Mediterraneo cosa ne vogliamo fare? Lasciamo ancora dal 2019 ad oggi solo divieti quando in altre parti del mondo i Vulcani costituiscono una forte attrazione turistica, persino nel lontano terzo mondo, nel Guatemala si va in vacanza per ammirare le " prodezze" dei Vulcani, senza tenere conto che la nostra vicina Etna ed il suo sviluppo turistico dà lezioni.
Siamo, davvero, certi che lei saprà ascoltare la nostra esortazione.
Nell'attesa la salutiamo fiduciosi.
La Presidente della Pro Loco Amo Stromboli APS
Rosa Oliva
Stromboli, 29 Aprile 2025
Eoliani che non ci sono più: Deceduti Luglio - Agosto 2021(Riproposizione 56° Video) durata 4 minuti e 10 secondi
Nel video realizzato con le foto in nostro possesso: 1) Antonino Fonti; 2) Caterina Mandarano in Manfrè; 3) Concetta Saltalamacchia detta Caterina; 4) Concettina Vasquez; 5) Domenico (Mimmo) Marturano; 6) Domenico D'Ambra; 7) Domenico D'Onofrio; 8)Federica Maria Alessandra Trimboli; 9) Genio Saltalamacchia; 10) Giovanni Lucchese; 11) Giovannina Falanga ved. Ziino; 12) Giuseppe (Mosè) Cappadona; 13) Giuseppe La Macchia; 14) Giuseppe Villari; 15) Ida Lo Schiavo ved. Coluccio; 16) Loredana Zaia in Mandile; 17) Margherita D'Ambra ved. Cassarà; 18) Moreno Rui; 19) Nunziata Saltalamacchia; 20) Rosina Mirabito ved. Mandarano; 21) Rosina Scaffidi; 22) Vincenzo Musicò
Work in progress a Lipari per il laboratorio multisensoriale del museo "Luigi Bernabò Brea" con reperti tattili e segnaletica in Braille e LIS per non vedenti e non udenti.
Nel museo nuove sale per l’accoglienza e supporti multimediali. App, video, storytelling a tema e golf car per consentire ai visitatori a ridotta mobilità di raggiungere l’acropoli del Castello. Con le Università di Milano (Cattolica) e Reggio Calabria e Naos Lab.
LIPARI (ME), 29 aprile 2025 – Ultimi dettagli a Lipari per l’allestimento del Laboratorio Multisensoriale del Museo archeologico Luigi Bernabò Brea che sarà inaugurato sabato 3 maggio ed è dedicato a non vedenti e non udenti: in arrivo 35 reperti tattili realizzati dalla digitalizzazione di pezzi della collezione museale corredati da segnaletica in Braille, app e video in LIS (Lingua Italiana dei Segni). Un progetto del Parco Archeologico delle Isole Eolie della Regione Siciliana, ente diretto da Rosario Vilardo, e finanziato dal PNRR che sarà introdotto venerdì 2 maggio da un convegno di studi dal titolo “Dal Museo al Teatro: un progetto di cultura diffusa e inclusiva” con il contributo di studiosi e ricercatori di numerose università italiane e straniere.
In apertura dei lavori gli interventi di Francesco Paolo Scarpinato (Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana); di Mario La Rocca (Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’identità siciliana); del sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, e del Direttore del Parco.
Sabato sera, infine, a chiusura della manifestazione, il suggestivo teatro di pietra della rocca di Lipari - realizzato nel 1978 su modello di quelli greci con il mare eoliano sullo sfondo - ospiterà la tragedia di Eschilo “Prometeo Incatenato”, con la regia di Christian Poggioni. Uno spettacolo nel solco del teatro di ricerca e di sperimentazione perché, come nell’antichità, gli attori sulla scena indosseranno maschere teatrali riprodotte e ingrandite a misura umana sulla scorta dei rilievi digitali realizzati per i reperti tattili destinati ai non vedenti. Un progetto, quest’ultimo, realizzato con i fondi PNRR del Parco delle Eolie e i fondi PRIN (Progetti di Ricerca di Rilevante interesse nazionale) assegnati all’Università Cattolica di Milano, e prodotto dalla compagnia teatrale dell’associazione “Kerkís. Teatro Antico In Scena”. Fra le novità del museo, anche due golf car che presto saranno a disposizione dei visitatori a ridotta mobilità diretti al Museo, il book shop e la caffetteria.
Il progetto “Dal Museo al Teatro” è stato redatto dal Parco archeologico delle Isole Eolie della Regione Siciliana, ente diretto dall’architetto Rosario Vilardo, finanziato dal PNRR con circa 500mila euro e messo a punto in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano; l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e la società Naos Lab (azienda che opera tra Salerno, Catanzaro e Roma) che ha curato tutta l’elaborazione digitale. Il coordinamento scientifico è di Maria Clara Martinelli archeologa del Parco Eolie, Francesca Fatta, Docente di Disegno dell’architettura (UniRC) e Elisabetta Matelli, Docente di Storia del Teatro Greco (UniCatt).
IL PROGRAMMA
Venerdì 2 maggio
CONVEGNO DI STUDI
Ospitato nell’ex Chiesa Santa Caterina, il convegno inizia alle ore 9. Dopo i saluti istituzionali si prosegue con gli interventi di studiosi provenienti dalle università di Milano, Torino, Bari, Urbino, Pella (Grecia). A introdurre i contributi di Maria Clara Martinelli, archeologa del Parco delle Eolie e autrice del progetto; quindi Elisabetta Matelli (Unicatt Milano) e Luigi Todisco (Università di Bari). Si prosegue con Naoum Elpiniki (archeologa); Natale Spineto (Università di Torino); Roberto Danese (Università di Urbino); Francesca Fatta, Domenico Mediati e Francesco Stilo (Università di Reggio Calabria); Andrea Marraffa (Naoslab, l’azienda privata che ha lavorato ai supporti digitali); Auretta Sterrantino (Unicatt Milano). Nel pomeriggio si potrà visitare l’esposizione dei costumi di scena per il Prometeo che debutta la sera di sabato 3 maggio e delle maschere che saranno indossate dagli attori: fedeli riproduzioni, ingrandite a misura umana con la lettura digitale delle miniature esposte al museo. Interventi di Matelli e Stefania Parisini O’Brien, costumista dello tragedia “Prometeo” che debutta sabato 3 maggio.
Sabato 3 maggio
INAUGURAZIONE LABORATORIO MULTISENSORIALE
L’indomani al mattino inaugurazione del Laboratorio Multisensoriale del Museo Luigi Bernabò Brea: uno spazio dedicato all’accoglienza e al racconto del museo, della sua storia, della sua collezione e delle “storie” che custodisce. Una introduzione che, grazie agli interventi di digitalizzazione dei reperti e alla realizzazione di supporti multimediali, sarà fruibile anche da chi ha disabilità della vista e dell’udito. A fare da guida saranno Lidia La Rocca e Roberta Nisticò (Naos Lab) insieme con un team dell’Università di Reggio Calabria: Paola Raffa, Sonia Mollica e Lorella Pizzonia.
SPETTACOLO TEATRALE
Sabato sera, alle ore 21, l’atteso debutto del “Prometeo Incatenato” di Eschilo, con la regia di Christian Poggioni e l’inedito utilizzo sulla scena delle maschere realizzate dalle miniature dei reperti esposti nel museo. Nel cast, con Poggioni nel ruolo eponimo, sono Lorenzo Volpi Lutteri (Poter, Oceano, Ermes); Margherita Rigamondi (Violenza, Io); Ermelina Cakalli (Efesto, Capocoro) e nel ruolo delle Oceanine: Arianna Sangiuliano, Francesca Ferrari, Francesca Redaelli, Benedetta Drago e Annachiara Formica. Costumi: Stefania Parisini; maschere: Andrea Cavarra per la ricostruzione, Francesco Stilo per rilevamenti digitali e modellazione; scenografia: Dino Serra.
ARCHEOLOGIA: LE NOVITA’ DEL MUSEO DI LIPARI PER NON VEDENTI E NON UDENTI
Cuore del progetto PNRR del Parco archeologico delle Eolie è il Laboratorio Multisensoriale allestito al piano terra del primo edificio del complesso museale del Castello di Lipari. Qui i visitatori sono accolti in uno spazio espositivo con 35 riproduzioni tattili realizzate in PLA (acido polilattico, materiale usato nella stampa 3D). Fra cui: 26 maschere della commedia e della tragedia ricavate dalle miniature esposte al museo e provenienti dai corredi funerari rinvenuti nella necropoli di Contrada Diana dalla metà del secolo scorso e oggetto di numerose campagne di scavo coordinate dai grandi archeologi Luigi Bernabò Brea e da Madeleine Cavalier; sei statuette, due vasi delle culture preistoriche e un cratere attico nero a figure rosse. Tutti questi prototipi, realizzati fedelmente grazie ai rilievi con laser scanner, sono completati da didascalie trilingue: italiano, inglese e braille. Completano il percorso 3 totem con la mappa degli edifici del Castello, dell’accessibilità dei singoli piani e la mappa cronologica degli scavi iniziati il 20 ottobre del 1950. Anche qui in italiano, inglese, LIS e con testo speakerato per i non vedenti; tre video con storytelling tematici; infine un QR CODE per scaricare l’app che accompagna i visitatori anche con un video con la descrizione audiovisiva dei reperti e contenuti in LIS. Un’area è stata destinata al bookshop e alla caffetteria che sarà data in gestione a terzi mentre tra le novità per i “visitatori speciali” con ridotta mobilità sono stati rinnovati ascensori e montascale secondo le normative più recenti, pedane per facilitare l’accesso ai piani; segnaletica e mappe in Braille nell’area esterna e due golf car elettriche per raggiungere il Museo.
LA COLLEZIONE: STORIA DELLE MASCHERE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI LIPARI
Le terrecotte di soggetto teatrale sono state oggetto di un importante studio di Luigi Bernabò Brea (tra il 1981 e il 2001), tutt'oggi ritenuto di fondamentale rilevanza scientifica. Lo studioso ha curato personalmente la scelta dei reperti e la loro collocazione nelle vetrine del Museo di Lipari a lui intitolato creando un percorso scenografico arricchito anche da miniature di palcoscenici teatrali.
La collezione è composta da numerosi esemplari di statuette e maschere riconducibili ai generi teatrali in uso all’epoca: tragedia, dramma satiresco, commedia. Le terrecotte provengono, in massima parte, dai corredi funerari delle tombe di Contrada Diana e da fosse votive situate nell’area della necropoli. Si tratta di riproduzioni in miniatura delle maschere che gli attori portavano sul volto durante la recitazione sia per amplificare il tono della voce, sia per interpretare i diversi ruoli loro assegnati, compresi quelli femminili. Accanto alle maschere figurano statuette di danzatori e danzatrici, di attori comici, di giocolieri nonché di satiri e sileni, fedeli e allegri compagni di Dioniso (testi Maria Clara Martinelli, archeologa).
INFO https://parchiarcheologici.
SCHEDA
SPETTACOLO
PROMETEO INCATENATO DI ESCHILO
Con le maschere del Museo
archeologico Luigi Bernabò Brea di Lipari
LIPARI,
3 maggio 2025, ore 21
Teatro
del Castello di Lipari
La rappresentazione coniuga una ricerca artistica su come interpretare sulla scena di oggi un potente dramma del V sec. a.C., i cui protagonisti appartengono a leggende ancestrali, alla ricerca storico-teatrale e a una ricerca scientifica interdisciplinare, oggetto di un finanziamento PRIN, che ha ricreato maschere teatrali per la scena di oggi a partire dalle letture 3D di maschere rinvenute nella necropoli Diana di Lipari ed esposte nel Museo Archeologico Eoliano Bernabò Brea di Lipari (Parco Archeologico delle Isole Eolie).
La tragedia narra vicende che collegano le prime divinità titaniche alla stirpe umana. Gli antefatti del dramma sono questi: il titano Zeus, che si è appena insediato, osserva l’imperfezione degli esseri umani e decide di lasciarli estinguere. Prometeo prova pietà per loro e sceglie di aiutarli, donando loro la speranza e il fuoco, da cui deriveranno tutte le arti capaci di aiutare gli uomini a uscire dalla originaria condizione di ferinità. Zeus lo condanna crocifiggendolo su una rupe del Monte Caucaso.
Il Prometeo incatenato (giunto integro) è forse il primo dramma di una trilogia attorno al mito di Prometeo, figlio del Titano Giapeto e di una Oceanina, punito da Zeus, che continuava con un Prometeo liberato e un Prometeo portatore del fuoco, entrambi conservati solo a frammenti.
La trama, pur così antica, può provocare il pubblico di oggi su vari temi come l’inflessibilità di un tiranno appena salito al potere, l’eroicità della ribellione contro di lui, la persecuzione dei potenti verso i più deboli, il collegamento tra speranza e progresso, la generosità che non chiede contraccambio, la fatalità del destino.
La produzione dello spettacolo coinvolge l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il Parco archeologico delle Isole Eolie - Museo Luigi Bernabò Brea di Lipari e l’associazione Kerkís. Teatro Antico In Scena (www.kerkis.net).
REGIA Christian Poggioni
DIREZIONE DRAMMATURGICA Elisabetta Matelli
TRADUZIONE Manara Valgimigli
MUSICHE Adriano Sangineto
COSTUMI Stefania Parisini O’Brien
SCENE Dino Serra
MASCHERE
Francesco Stilo per i rilevamenti digitali
delle miniature e la modellazione a grandezza naturale delle maschere
Andrea Cavarra e Chiara Barlassina per la
ricostruzione artigianale delle maschere per la scena
CON
PROMETEO Christian
Poggioni
POTERE,
OCEANO, ERMES Lorenzo Volpi Lutteri
EFESTO,
CAPOCORO Eri Cakalli
VIOLENZA,
IO Margherita Rigamondi
CORO DI OCEANINE
Benedetta Drago, Francesca Ferrari, Annachiara Formica, Francesca Redaelli,
Arianna Sangiuliano.
Tanti auguri!
Buon Compleanno a Antonino Trapani, Luigi Torretta, Melisa Echevarria, Federica Guarino, Abderrahim Sammoudi, Oriana De Teresa, Isa azzurra, Rosi Lo Cascio, Bartolo Palmisano, Italo Palermo, Valentina Mascaro, Nuccio Spinella, Gianluca Veneroso, Nunziata Natoli
Russo ""Le Eolie tornano protagoniste alla Città Metropolitana di Messina"
COMUNICATO STAMPA
Con grande emozione e profondo senso di responsabilità, comunico alla cittadinanza la mia elezione al Consiglio Provinciale della Città Metropolitana di Messina nella lista presentata dalla Lega.
Dopo oltre trent'anni, un eoliano torna a rappresentare le nostre isole all'interno di questo importante organismo sovracomunale.
Questo straordinario risultato è stato possibile grazie al sostegno determinante di tanti consiglieri comunali: una maggioranza significativa dei voti è arrivata, con ogni probabilità, dal Comune di Lipari, ma anche da Salina, da Brolo e da altri comuni della provincia. Un ringraziamento particolare va, inoltre, all’unico voto proveniente dal Consiglio Comunale di Messina che, grazie al meccanismo ponderale delle elezioni di secondo livello, si è rivelato decisivo nel risultato finale.
I consiglieri comunali della Lega di Messina, infatti, hanno rinunciato ad una propria candidatura e hanno preferito dare spazio ad alcuni candidati provenienti dalla provincia, di cui uno al sottoscritto, valorizzando il loro impegno e contribuendo così, dato il peso ponderale del loro voto, alla elezione.
In questo ragionamento il partito della Lega ha ritenuto che le Isole Eolie dovevano essere competitive ai fini di una possibile rappresentanza in seno al consiglio della città metropolitana, così come è successo.
Per questo non posso che ringraziare il Sen. Nino Germanà, l’on. Giuseppe Laccoto e l’instancabile Commissario Provinciale Davide Paratore e gli addetti tutti alla segreteria provinciale.
Ma un grazie particolare a tutti partecipanti alla competizione elettorale che con l’impegno profuso hanno reso possibile il traguardo raggiunto.
Questa elezione non rappresenta solo un successo personale, ma soprattutto un’affermazione per l’intero arcipelago eoliano e per quella parte politica del Comune di Lipari , alternativa all'attuale amministrazione, che grazie anche alla stima di cui gode il capogruppo Gaetano Orto fuori dai confini eoliani, con serietà e radicamento, riesce a far ascoltare la propria voce oltre il nostro arcipelago.
In questo ragionamento i consiglieri di minoranza, insieme al mio gruppo consiliare e non solo, preciso e non solo, sono stati determinanti e hanno mostrato una compattezza esemplare finalizzata alla mia elezione.
Con l'impegno e la passione di sempre, lavorerò affinché questa fiducia si traduca in risultati concreti per tutti.
Nuccio Russo
Presidente del Consiglio Comunale di Lipari
Oggi, 28 aprile: Santa Caterina da Siena
Nacque Caterina nell'illustre città di Siena, focolaio di grandi santi, nell'anno 1347.
Già a sette anni la santa fanciulla manifestò una pietà non comune e una virtù tale per cui a otto anni fece voto di verginità.
Per mantenersi fedele a questa promessa restò sempre ritirata, parca nel parlare, in continua unione col Divino Sposo mediante l'orazione e particolarmente colla mortificazione del suo corpo che macerò con digiuni e flagelli ed ancor più con la mortificazione interna.
La fanciulla, fatta segno a ingiurie e villanie, rimase ferma tutto soffrendo per Gesù e infine fu vittoriosa. I suoi genitori, scorgendo la mano di Dio che difendeva e guidava la loro figliuola, le lasciarono piena libertà.
D'allora in poi moltiplicò le sue penitenze esterne; quando però il confessore le impose un po' di moderazione, ella sapendo essere maggiore il valore dell'ubbidienza, subito le moderò. Fu ammessa nella Congregazione delle Terziarie Domenicane, ove trovò modo di esercitarsi in tantissime pratiche di mortificazione; tra le altre ammirabile fu il rigoroso silenzio che mantenne per tre anni.
Il Divin Maestro inoltre la rese degna d'imitarlo nella sua passione, facendola oggetto di disprezzo e di accuse anche da parte di chi le doveva riconoscenza e amore.
La Santa, con eroica carità, tutto soffrì e perdonò, ricambiando gl'ingrati con le cure più amorose.
Un cuore apostolico quale quello di Caterina non si limitava alla carità materiale; essa infatti ci lasciò i suoi scritti ascetici e le sue 300 e più lettere, piene di santo ardore, indirizzate a Pontefici, a principi, a popoli in discordia tra di loro.
Ottenne dopo suppliche, preghiere, digiuni e colloqui, che il Papa da Avignone ritornasse a Roma; ottenne la pace tra città nemiche, ottenne frutti consolantissimi in tutta l'Europa.
Zelo e attività ammirabili in una donna! Nella Bolla di canonizzazione si legge: « Nessuno mai trattò con essa senza partirsene migliore di prima ».
Amava di straordinario amore e devozione il Papa, e lo chiamava il « dolce Cristo in terra ».
Il Maestro Divino, dopo averla favorita del dono celeste delle sante stimmate, di rivelazioni e miracoli, le diede quella immarcescibile corona per cui tanto si era affaticata, chiamandola in cielo il 29 aprile dell'anno 1380. Pio XII la proclamò Patrona Principale d'Italia.
PRATICA. « Ogni fedele cristiano è tenuto ad essere fedele e di servire la Chiesa, ciascuno secondo lo stato suo» (S. Caterina). Proponiamo di conoscere più ampiamente la vita e le gesta della Patrona della Patria, di imitarne gli esempi, di invocarla fiduciosamente.
PREGHIERA. Fa', te ne preghiamo, Dio onnipotente, che mentre festeggiamo la tua beata vergine Caterina, possiamo trarre profitto dalle sue molteplici virtù.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma il natale di santa Caterina da Siena, Vergine, del Terz'Ordine di san Domenico, illustre per la vita e pei miracoli, la quale dal Papa Pio secondo fu ascritta nel numero delle sante Vergini. La sua festa però si celebra nel giorno seguente.
lunedì 28 aprile 2025
Tre seggi per la Lega alle elezioni per il Consiglio metropolitano di Messina: Eletto Nuccio Russo
La Lega ha conquistato tre seggi nelle elezioni per il Consiglio metropolitano di Messina. Antonino (Nuccio) Russo, presidente del consiglio comunale di Lipari, è risultato essere il terzo (2.557 voti) tra i candidati del partito di Salvini ed è stato eletto.
Russo, in una nota, ringrazia quanti lo hanno sostenuto.
L'elenco degli eletti:
Crisafulli, Santoro, Bambara e Zirilli (lista De Luca).
Ferrau, Calabro e Russo (Lega)
Perdichizzi e Gioveni (Fratelli d'Italia)
Pietrafitta e Milio (Forza Italia)
Calabrò e Santisi (PD)
Torre (Grande Sicilia)
Nessun seggio alla DC.