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sabato 13 settembre 2025

I ritardi su Acquacalda. L'opposizione incalza: "Il Comune ha fallito". L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 13 settembre 2025


 

Il Lipari calcio inserito nel girone C di 1° categoria: se la vedrà con queste squadre


 

Termovalorizzatori, Schifani: «Il 22 settembre il contratto d'appalto. Andiamo avanti malgrado le forze ostili»

«Segniamo un altro passo decisivo per il futuro della Sicilia. Invitalia ha aggiudicato il progetto di fattibilità tecnico-economica per i due termovalorizzatori che sorgeranno a Palermo, nell’area di Bellolampo, e a Catania, nella zona industriale, e il 22 settembre firmeremo il contratto di appalto a Palazzo d’Orleans. Entro cinque mesi il progetto sarà pronto. Seguiranno le gare per la progettazione esecutiva, la costruzione e la gestione degli impianti. Alla fine del 2026, potranno iniziare i lavori la cui conclusione è prevista per il 2028. Si tratta di opere strategiche, come ne esistono a centinaia in tutta Europa, che la Sicilia attende da decenni e che cambieranno radicalmente la gestione dei rifiuti nella nostra Isola». Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, detta il cronoprogramma dell'iter che consentirà alla Sicilia di risparmiare oltre 100 milioni di euro all’anno, perché non sarà più necessario spedire la spazzatura all'estero, e di avere una gestione dei rifiuti efficiente e rispettosa per l'ambiente.

«Siamo davanti a una svolta storica, a un obiettivo che per anni è sembrato irraggiungibile. La Sicilia cambia davvero passo. Insieme andiamo avanti - sottolinea il presidente - E non ci fermeremo anche se ci sono forze e apparati ostili che dicono sempre no allo sviluppo della nostra terra. Andremo avanti».

La videodichiarazione è disponibile su YouTube a questo indirizzo.

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Intervento di disinfestazione a Vulcano


 

Buon compleanno a...

... Emanuele Carnevale, Bartolo Li Donni, Maria Groppo, Mario Biviano


Le nuove nomine di Monsignor Accolla in alcune chiese eoliane

L’Arcivescovo Giovanni Accolla ha provveduto, ieri, alle seguenti nomine per quanto riguarda alcune chiese eoliane:

. Sacerdote. Salvatore DI BLASI, Parroco della Parrocchia di San Giuseppe in Leni e Amministratore parrocchiale della Parrocchia di San Gaetano in Rinella – Leni;

. Sacerdote. Samuele LE DONNE, Amministratore parrocchiale della Parrocchia dei Santi Angeli Custodi in Vulcano

 

Oggi, 13 settembre: San Giovanni Crisostomo

e Giovanni soprannominato Crisostomo, o bocca d'oro, per la sua meravigliosa eloquenza, nacque in Antiochia.
In giovanissima età fu privato del padre. Gli rimase la santa genitrice che ad altro non pensò se non ad adempiere fedelmente tutti gli obblighi di una madre cristiana verso i suoi figliuoli.
Il Crisostomo studiò retorica e filosofia sotto la scorta dei migliori maestri del suo tempo e fece progressi tali che lo stesso suo insegnante ne rimase meravigliato, e, interrogato una volta dai suoi amici quale dei suoi discepoli avrebbe preferito gli succedesse nella cattedra : — Io nominerei, rispose, a mio successore Giovanni; se i Cristiani non ce l'avessero già involato.
Il vescovo di Antiochia, Melezio, conoscendo le rare qualità del Crisostomo, lo ordinò lettore. Flaviano, successore di S. Melezio, lo innalzò al sacerdozio, con l'incarico di predicar la parola di Dio, ufficio che Giovanni compì con zelo infaticabile e con grandissimo frutto. Egli spiegava Ie Scritture con molta chiarezza e proprietà; le sue istruzioni erano sode, le esortazioni vive e penetranti. Riprendeva con forza, esortava con carità e sapeva adattarsi alla mentalità di ciascuno.
Dodici anni continuò nel suo ufficio, quando venne a morire il vescovo di Costantinopoli, Nettario. Nell'elezione il pensiero corse subito a Giovanni, che a voce di popolo fu eletto successore il 26 febbraio dell'anno 398. Lo zelo per riformare i costumi gli attirò molti nemici.
Avendo pubblicamente ripreso dal pulpito alcune colpe dell'imperatrice, questa se ne volle vendicare. Lo fece quindi arrestare, e radunò il consiglio per escogitare cosa fare al Crisostomo. Chi proponeva l'esilio, chi la morte, chi la prigione perpetua, e chi altro. Finalmente uno che conosceva l'animo del Santo disse: « Ouanto avete proposto, altro non serve che a rallegrare il Vescovo. Con una cosa sola voi potete fargli del male, cioè facendogli commettere anche un solo peccato; ma fare questo non è in vostro potere ».
Si decise di esiliarlo in Bitinia. La notte appresso vi fu in Costantinopoli un terribile terremoto che tutti riguardarono come un effetto della collera divina. L'imperatrice medesima si spaventò e scongiurò l'imperatore a richiamare il santo Vescovo.
Tornò Giovanni in mezzo al suo popolo plaudente, ma per poco tempo, perché i suoi nemici non desistettero, e tanto fecero che l'imperatore fu costretto a esiliarlo nuovamente. Giovanni, per l'avanzata età e per gli strapazzi del viaggio, a stento poté arrivare alla città destinata; il giorno dopo il Signore lo chiamò a sè: era il 14 settembre del 407. Varie e pregevolissime sono le opere scritte da lui, e la Chiesa lo dichiarò Dottore.

PRATICA Non temete i mali di coloro che vi vogliono spaventare, ma temete il peccato che vi può mandare eternamente all'inferno.

PREGHIERA. La grazia celeste, deh! Signore, amplifichi la tua Chiesa, la quale hai voluto illustrare con i meriti gloriosi e la dottrina del tuo beato Giovanni, vescovo e confessore

Buongiorno...così!


 

venerdì 12 settembre 2025

Tre cartoon per raccontare i castelli di Milazzo, Lipari e S. Lucia del Mela. (da oggimilazzo.it)

 Tre cartoon per raccontare la storia dei castelli di Milazzo, Santa Lucia del Mela e Lipari. Tre corti che fin da subito hanno attirato l’attenzione per la loro bellezza e semplicità. I cartoni animati sono stati realizzati nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale “INN Rete – Poli per l’Innovazione delle Comunità Rurali”, finanziato con i fondi della Misura 19.3 del PSR Sicilia 2014–2022.

Il partenariato vede coinvolti sette GAL siciliani (Tirreno Eolie, Natiblei, Nebrodi Plus, Metropolis Est, Sicani, Rocca di Cerere, Golfo di Castellammare – capofila), quattro GAL bulgari e tre GAL polacchi, uniti con l’obiettivo comune di promuovere l’innovazione attraverso azioni locali integrate e condivise. Per il GAL Tirreno Eolie, l’azione scelta ha riguardato la promozione innovativa del patrimonio storico architettonico dei tre castelli simbolo del territorio, attraverso la produzione di strumenti multimediali capaci di parlare un linguaggio universale e coinvolgente.
Oggi la consegna ufficiale ai cittadini di tre cartoni animati dedicati ai Castelli di Milazzo, Lipari e Santa Lucia del Mela, opere innovative che uniscono linguaggio artistico e strumenti digitali per valorizzare il patrimonio storico del territorio.

Ma chi sono gli autori? Il Creative Hub nasce da cinque realtà con consolidata esperienza nell’industria creativa, unite dalla passione per il proprio lavoro e il legame con la propria città Messina: Officina del Sole, Pomona Pictures, Sincromie, Ardeek e Bquadro hanno creato un network destinato a crescere, per creare nuove possibilità nell’ambito dell’industria creativa e per  fornire a giovani (e non solo) formazione e supporto finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro.

Il Creative Hub si propone di ispirare, formare e introdurre i talenti del territorio nel mondo dell’industria creativa, con l’obiettivo a lungo termine di diventare un polo di eccellenza, un punto di riferimento per la città dello Stretto. Vediamoli nel dettaglio.


CORTO CASTELLO MILAZZO “Il mistero dello scarabeo” è un viaggio attraverso le epoche che precedono e accompagnano la nascita del castello fino ai giorni nostri. Tra dominazioni, guerre e rinascite, si intreccia la storia d’amore di due anime che cresce insieme al castello, vivendo momenti di splendore e periodi oscuri. Lo stile visivo, contemporaneo e ricercato, trasporta lo spettatore in un dipinto in movimento: gli acquerelli digitali di Lelio Bonaccorso si animano sotto le mani di Roberto Miroddi, creando un mondo tridimensionale impreziosito dai vfx di Fabrizio Adamo, in cui i protagonisti respirano trai colori di Deborah Braccini e le note di Giovanni Puliafato.

La versione di seguito è quella finale, riveduta e corretta. Nelle scorse settimane, infatti, una versione non ancora passata per l’editing finale ha fatto il giro dei social. Questa è quella definitiva.

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CORTO CASTELLO SANTA LUCIA DEL MELA. Al corto hanno lavorato Gabriella Cannistrà, Carmelo Chillè, Zaira Coletta, Fabio Franchi, Pierangelo Pirak, Valentina Perrone, Davide Pompeiano, Giovanni Puliafito, Silvia Scimone, Vincenzo Siracusano. Il cortometraggio animato racconta la trasformazione del promontorio di “Mankarru”, un tempo teatro di conflitti e punto strategico per il controllo del territorio, oggi luogo di crescita, spiritualità e accoglienza. Attraverso un linguaggio simbolico e suggestivo, la narrazione segue la figura dell’ariete, totem dell’uomo combattente e irrequieto, che incarna l’eterno conflitto umano. Solo quando, colmo di rimorsi, depone le armi, inizia la sua metamorfosi. L’incontro con il pastore e l’agnello rappresenta il momento di svolta: un cambio di destino per il Castello di Santa Lucia del Mela, che da luogo di guerra si apre a una nuova fase di rinascita e umanità. La colonna sonora accompagna e scandisce le diverse fasi del racconto, rafforzando le emozioni e i passaggi simbolici. Figura centrale della fase di ricostruzione è la Madonna della Neve, scultura del Gagini, che veglia sull’apertura del seminario e sulla nascita dell’attuale centro di accoglienza. Ancora oggi, il Castello e la sua storia continuano a richiamare fedeli e visitatori, custodi di un messaggio universale di pace e trasformazione.

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CORTO CASTELLO DI LIPARI. Racconta la città murata di Lipari come simbolo di trasformazione: da luogo aperto e multiculturale a spazio di reclusione, fino alla sua rinascita come centro di cultura e memoria. Il gabbiano reale mediterraneo guida lo spettatore attraverso le epoche, seguendo gli oggetti che oggi vivono nel museo. Le illustrazioni materiche e pittoriche di Michela De Domenico e Giuliana La Malfa, unite a movimenti di camera lenti e circolari, creano un flusso visivo che richiama il volo del gabbiano. Il finale è un ritorno: la libertà, anche quando sembra perduta, trova sempre la strada per rinascere.

Grazie all’uso di acquerelli digitali, illustrazioni materiche, animazioni 3D, VFX e colonne sonore originali, i tre corti offrono una visione moderna e coinvolgente della storia locale, capace di emozionare giovani e adulti.

Una nuova frontiera per la promozione culturale. «Con questi lavori – ha dichiarato il presidente del GAL Tirreno Eolie, Mario Sfameni – vogliamo coniugare tradizione e innovazione, restituendo nuova vita a luoghi simbolo della nostra identità. I castelli non sono soltanto monumenti di pietra: sono testimoni di storie, emozioni e comunità che li hanno abitati e trasformati nel corso dei secoli. Attraverso il linguaggio universale dell’animazione, accessibile ai giovani come agli adulti, intendiamo avvicinare i cittadini e i visitatori alla nostra storia in maniera moderna e coinvolgente. È un passo importante per rendere il patrimonio culturale non solo conservato, ma anche partecipato e condiviso. Il GAL Tirreno Eolie, insieme ai partner del progetto internazionale INN Rete, crede che la vera innovazione nasca quando il digitale diventa strumento per rafforzare l’identità dei territori, favorire il turismo culturale e offrire nuove opportunità di crescita alla nostra comunità. Questi tre cartoni animati sono solo l’inizio di un percorso che guarda al futuro senza dimenticare le radici».

Incubo capre, i forestali arrivano anche a Ginostra. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 12 settembre 2025


 

Ringraziamenti


 

Nelle isole minori l'energia costa tre volte di più

In questo documento, il presidente della commissione parlamentare sugli svantaggi derivanti dall’insularità, onorevole Tommaso Antonino Calderone, ha reso noto quanto è emerso, durante l'incontro, tenutosi lo scorso dieci settembre, a proposito dell'indagine conoscitiva con l’Unione Nazionale Imprese Elettriche Minori (UNIEM). 

Oggetto: Indagine conoscitiva con UNIEM 

In seno all’incontro per l’indagine conoscitiva con UNIEM, tenutosi mercoledì 10 settembre in commissione per l’individuazione degli svantaggi derivanti dall’insularità, sono emerse quelle note criticità che attanagliano da sempre la questione energetica relativa alle isole minori. 

UNIEM rappresenta l’unione nazionale imprese elettriche minori ed è da sempre parte integrante del sistema energetico di approvvigionamento per le isole minori. L’indagine ha nuovamente portato alla luce criticità, che la commissione intende monitorare con attenzione, affinchè si appianino i divari nella gestione dei bisogni energetici d il rispetto dei costi rispetto ai piani nazionali. 

E ’evidente che la disposizione geografica renda gli approvvigionamenti difficoltosi, raggiungendo per altro picchi notevoli durante la stagione estiva, in cui l’esigenza energetica di fatto perde ogni regolarità rispetto all’andamento gestionale regolare dei periodi invernali, dovuto alla presenza dei turisti che sovraffollano le Isole minori siciliane. 

La gestione energetica diventa una priorità, laddove, nel bilancio dei costi, la spesa aggrava di fatto un intero paniere di spese ad esse endemicamente connesso. 

I temi di maggiore criticità, emersi dall’incontro di ieri, che intendo monitorare da vicino con attenzione sono principalmente legati a: 

• Mancanza di interconnessione con la rete elettrica nazionale 

• Alta variabilità della domanda elettrica per effetto della variabilità della popolazione collegata ai fenomeni turistici

 • Scarsa sicurezza energetica dovuta alla mancanza di connessione della rete elettrica con il continente, alla topografia, alle avversità climatiche, poche aree possibili di stoccaggio dei carburanti e alla realizzazione di impianti da fonti rinnovabili, mancanza di connessione alla rete nazionale dei gasdotti.

 • Costi di produzione e distribuzione dell’energia elettrica (superiore quasi 3 volte quello nazionale) 

• Particolare esposizione della rete elettrica a variazioni improvvise e difficilmente compensabili. Dati questi punti salienti e facilmente riscontrabili nella gestione quotidiana, il nostro impegno è profuso affinchè si tenda alla massimizzazione della gestione dei punti di cui sopra nel rispetto delle necessità, dei consumi delle esigenze e dei fabbisogni dei cittadini delle isole minori. 

Intendiamo porre all’attenzione di tutti gli organismi interessati, nazionali ed europei, le questioni menzionate, in modo che, nel bilancio dei costi e delle opportunità di sviluppo, le isole minori possano tenersi al passo con la realtà continentale. 

Da presidente della commissione, la mia attenzione resterà alta sul tema e continueremo a monitorare con attenzione gli sviluppi ad essa legati.

Tommaso  Calderone

Sanità, da giunta ok a nuova rete ospedaliera. Ospedale di Patti diventa DEA di 1° livello

Un sistema sanitario più moderno, efficiente e vicino ai cittadini siciliani: questo l'obiettivo della nuova Rete ospedaliera che oggi ha ricevuto l'apprezzamento del governo regionale riunito a Palazzo d'Orlèans. Il documento, che ha già ottenuto il parere favorevole della Conferenza permanente della Programmazione sanitaria, ora approderà sui tavoli della VI Commissione (Salute) dell'Ars per il parere obbligatorio previsto dalla normativa e, successivamente, tornerà in giunta per l'approvazione definitiva, prima di essere trasmesso al ministero della Salute per il via libera finale.

«Questo piano - dichiara il presidente della Regione, Renato Schifani - rappresenta un passo fondamentale verso una sanità più "sana", più equa ed efficiente per tutti i siciliani. Un risultato possibile grazie al prezioso lavoro svolto dall'assessore Daniela Faraoni, del dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica Salvatore Iacolino e alla preziosa collaborazione istituzionale del presidente della VI Commissione dell'Ars, Giuseppe Laccoto. Il loro impegno costante e la capacità di costruire un dialogo costruttivo con tutti gli attori del sistema hanno reso possibile questo importante traguardo per la sanità siciliana e li ringrazio per questo. La nuova Rete punta a garantire alti standard qualitativi uniformi su tutto il territorio, perché la salute è un diritto fondamentale di ogni siciliano, indipendentemente da dove vive, e questa riforma ci avvicina concretamente a questo traguardo. Confido - aggiunge il presidente - che la commissione Salute condivida il Piano e comunque resteremo aperti a qualsiasi forma di dialogo in relazione a future integrazioni o modifiche in corso d’opera. Già mercoledì sarò a Roma per proseguire, insieme al ministro della Salute Schillaci, il confronto sul mantenimento del Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina, che sarà integrato nella nuova Rete».

«Stiamo ridisegnando - dice l'assessore alla Salute, Daniela Faraoni - la mappa della sanità siciliana tenendo conto delle trasformazioni demografiche e dei nuovi bisogni di salute dei nostri cittadini con l'obiettivo di garantire cure di qualità a tutti e rispettando i tempi di soddisfacimento dei bisogni di salute, riducendo al contempo la migrazione sanitaria verso altre regioni. Questo documento - aggiunge l'assessore - è il frutto di un lavoro lungo, complesso e articolato che ha visto protagonisti tutti i soggetti del sistema sanitario regionale, un lavoro partecipato e condiviso. C'è stato un dialogo costante con i manager delle aziende sanitarie e con i responsabili del settore, con i rettori universitari, con la conferenza dei sindaci, ci siamo confrontati con i sindacati e con la stessa commissione Salute dell'Ars. Non si tratta solo di numeri, ma la necessità di ripensare ad un modello sanitario, così come ci è stato chiesto anche dal ministero, più integrato e rispondente agli standard nazionali, senza perdere di vista le specificità del nostro territori».

E i numeri parlano chiaro: la popolazione siciliana negli ultimi dieci anni si è ridotta e il sistema sanitario deve adeguarsi alla nuova realtà, rispettando i parametri ministeriali (DM 70/2015) che prevedono 3 posti letto per 1.000 abitanti per acuti e 0,7 per lungodegenza e riabilitazione. La risposta arriva con una rete completamente ripensata che conta 139 strutture ospedaliere tra pubbliche e private. Tra gli aspetti più innovativi, il cambio di paradigma: gli ospedali periferici, anziché essere penalizzati, diventano il cuore pulsante della medicina di prossimità trasformandosi in "Ospedali di rete integrata". Queste strutture garantiranno servizi specialistici come oncologia, gastroenterologia, oculistica e cardiologia direttamente sul territorio, evitando ai pazienti lunghi spostamenti per prestazioni che non richiedono ricoveri complessi.

«Un lavoro di razionalizzazione – sottolinea l’assessore – ha permesso inoltre, dallo scorso febbraio, di rimettere in funzione 308 posti letto che erano già previsti ma non utilizzati e che oggi sono nuovamente disponibili grazie alla mia determinazione e alla condivisione con i direttori generali. Nell’ambito di questa revisione, sono stati previsti 207 posti in più per l’oncologia, 47 per la neurochirurgia e altri destinati a neurologia, ortopedia e medicina e chirurgia d’urgenza, aumentando così l’offerta. La riduzione di 367 posti letto prevista dalla programmazione - conclude - riguarda esclusivamente quelli già inattivi o sottoutilizzati, senza alcuna conseguenza quindi sui servizi effettivamente garantiti ai cittadini».

Particolare attenzione è stata dedicata alle emergenze. Il presidio ospedaliero di Siracusa viene elevato a Dea di II livello, mentre l'ospedale di Patti diventa Dea di I livello, rafforzando la capacità di risposta del sistema nelle situazioni critiche. Non solo: la nuova rete potenzia le cosiddette "reti tempo-dipendenti" - quelle per infarto, ictus e traumi gravi - con nuovi punti di intervento nelle aree più carenti. L'obiettivo è garantire che ogni siciliano, indipendentemente da dove viva, possa ricevere cure salvavita nei tempi giusti.

La nuova rete ospedaliera vede protagonisti anche i servizi territoriali: case di comunità, centrali operative territoriali e ospedali di comunità lavoreranno in stretta sinergia con i presidi ospedalieri per creare un sistema davvero integrato, capace di seguire il paziente in ogni momento del suo percorso di cura.

Scriveva così...oggi...lo scorso anno la Gazzetta del sud


 

Caproni sui tetti di Ginostra. Lo Schiavo invia telegramma al prefetto e sollecita ispezione



I ringraziamenti della famiglia Costanzo


 

Buon compleanno a...

...Consuelo Zaia, Lina Lunghi, Maria Peluso, Katia Caruselli, Dario Famularo



Acquacalda e Stromboli: La Protezione civile smentisce Gullo. Il comunicato dei consiglieri d'opposizione

 COMUNICATO

Acquacalda e Stromboli: la Protezione Civile smentisce Gullo

Le dichiarazioni della Protezione Civile regionale, pubblicate stamattina sui media regionali e locali in risposta all’amministrazione Gullo – che nei giorni scorsi aveva fatto intendere che i ritardi fossero da addebitare alle procedure burocratiche della Regione – mettono a nudo, senza più possibilità di smentita, le gravi responsabilità del sindaco Gullo e della sua amministrazione sui ritardi dei lavori “urgenti” per la messa in sicurezza di Acquacalda.

Mentre il sindaco continua a scaricare le colpe sulle procedure burocratiche regionali, la Protezione Civile lo ha smentito su ogni fronte:

“Il progetto elaborato dal Comune di Lipari e trasmesso il 21 febbraio 2024 – scrivono i dirigenti della Protezione Civile, Cocina e Manfrè – prevedeva l'impiego di tutte le somme disponibili non già per la messa in sicurezza, ma per realizzare opere stradali complementari quali asfalti, marciapiedi, illuminazione e muretti di delimitazione della sede stradale, interventi che non avrebbero protetto il lungomare dalle future mareggiate”.

E ancora:

“Ciò ha comportato un ulteriore sollecito da parte del Dipartimento (…) con la quale si è ribadita l'inammissibilità della tipologia di opere progettate e la necessità di acquisire un progetto con la previsione delle opere con finalità di protezione civile (…) A tale sollecito l’amministrazione di Lipari non ha dato riscontro”.

Fino all’affondo finale:

“Sia la Protezione civile regionale che quella nazionale hanno operato con senso di responsabilità nel rispetto delle regole e per tutelare la sicurezza del litorale e dei cittadini. Spiace constatare la volontà di attribuire ad altri la responsabilità dei propri ritardi”.

Parole chiarissime, che non lasciano spazio a interpretazioni: i ritardi non sono imputabili alla Regione o alla Protezione Civile, ma esclusivamente al Comune di Lipari, incapace di produrre un progetto coerente con le finalità di sicurezza e di dare riscontro ai ripetuti solleciti.

Un fallimento gravissimo, che rivela tutta l’improvvisazione di questa amministrazione.

E non solo Acquacalda. La Protezione Civile regionale sottolinea anche i gravi ritardi per la messa in sicurezza dei torrenti di Stromboli:

“Circostanza analoga si è verificata per la sistemazione dei torrenti da eseguire nell’ambito dell’ordinanza 925/1110 laddove, a fronte dei ritardi per l’esecuzione degli interventi per uno stanziamento di 15 milioni, a distanza di 3 anni dall’emanazione dell’ordinanza non sono ancora avviate le procedure di approvazione dei progetti e di affidamento dei lavori. Anche in questo caso si è voluto attribuire alla Protezione Civile tale responsabilità. Proprio a tal proposito viene evidenziata la risposta più concreta data dalla Regione, quella di avere avviato in pochi mesi i lavori urgenti per due torrenti di Stromboli e Ginostra”.

Per non parlare della mancata manutenzione ordinaria dei torrenti di tutte le isole, che da quasi due anni non vengono manutenzionati e puliti, ed in particolar modo la mancata manutenzione dei sistemi di regimentazione delle acque dei canali di scolo a Vulcano con tutte le conseguenze derivanti dalle ultime e prossime piogge torrenziali.

Di fronte a questi fatti, riteniamo doveroso denunciare con forza l’inadeguatezza del sindaco Gullo e della sua giunta, che non solo non sono stati in grado di dare risposte concrete alla popolazione, ma hanno persino tentato di scaricare le proprie colpe sulla Protezione Civile.

Un comportamento gravissimo, che mette a nudo l’inganno e l’irresponsabilità del sindaco Gullo.

I Consiglieri Comunali

 Gaetano Orto, Cristina Dante, Raffaele Rifici, Adolfo Sabatini, Giorgia Santamaria, Antonino Russo, Lucy Iacono, Angelo Portelli

Lipari, l'emergenza Acquacalda. La Regione sconfessa il Comune. L'articolo di A. Tumino sulla Gazzetta del sud del 12 settembre 2025


 

Oggi, 12 settembre: Santissimo Nome di Maria

 Dopo il nome di Gesù non v'è nome più dolce, più potente, più consolante che quello di Maria; nome dinanzi a cui s'inchinano riverenti gli Angeli, la terra si allieta, l'inferno trema.

Tre sono i principali significati di questo nome:

Mare: dall'ebraico Maryam, nome adatto ad esprimere la sovrabbondanza delle grazie sparse sopra di lei. Come invero tutti i fiumi sboccano nell'oceano, così tutti i tesori delle grazie celesti, tutte le eccelse prerogative e carismi furono versati sopra l'anima della Vergine, la quale è chiamata: « Madre di grazie ».

Amarezza: anche questo conviene moltissimo alla Vergine il cui cuore nuotò in un mare di angoscia, precisamente come aveva predetto il Profeta: « Immenso come il mare è il tuo cordoglio ». Come la Vergine era stata colmata più di tutti i Santi di grazia, così più di tutti loro doveva bere il calice amaro della passione del suo Figliuolo Gesù.

Stella: con questo appellativo la Chiesa invoca la Vergine nel bellissimo inno « Ave, Maris Stella ». S. Bernardo intreccia sapientemente a questo significato le più belle pagine di eloquenza e le più consolanti considerazioni: « Ella è la pura e gloriosa stella che sorge da Giacobbe ed illumina tutto il mondo; la sua luce brilla nei cieli e penetra negli abissi, percorre la terra, infiamma d'amor divino ogni cuore, suscita le virtù e distrugge il vizio. Ella è la candida e dolce stella dalla Provvidenza innalzata sopra il profondo mare dell'universo, per illuminarlo con lo splendore del suo esempio ». Maria è ancora giubilo al cuore, melodia soave all'orecchio, balsamo salutare ad ogni sorta di miserie; come l'arcobaleno indica la fine della tempesta ed annunzia il ritorno della calma, così il nome di Maria entrato in un'anima ne allontana il peccato e la dispone alla pace col Signore.

Il culto del Santissimo Nome della beata Vergine Maria che il Martirologio Romano ricorda in questo giorno, rievoca l' amore della Madre di Dio verso il suo Figlio santissimo ed è proposta ai fedeli la figura della Madre del Redentore, perché sia invocata con profonda devozione. E' un culto che si diffuse nel corso dei secoli in tutta la Chiesa, ed i Pontefici arricchirono d'indulgenze l'invocazione dei nomi di Gesù e di Maria.

Nel 1513 il Papa Giulio II da Roma concesse alla Spagna una festa in onore del nome di Maria. San Pio V la sopprese, Sisto V la ripristinò e si estese poi nel 1671 al Regno di Napoli fino a raggiungere Milano. Dopo la vittoria riportata nel nome di Maria contro i Turchi da Giovanni Sobieski, re di Polonia, il Beato Pontefice Innocenzo XI il 12 settembre 1683, in memoria e grato del prodigio, estese questa festa a tutta la Chiesa, fissandola alla domenica fra l'Ottava della Natività. Fu infine san Pio X a riportarla al 12 settembre.

PRATICA. S. Bernardo ci raccomanda: «Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità, invoca Maria. Un sì bel nome non si parta dalla tua bocca, non si parta dal tuo cuore ».

PREGHIERA. Deh! concedi, Dio onnipotente, che tuoi fedeli, i quali si rallegrano del nome e della protezione della SS. Vergine Maria, siano liberati, per la sua amorevole intercessione, da tutti i mali in terra, e meritino di giungere ai gaudii eterni nel cielo.
MARTIROLOGIO ROMANO. In questo giorno si rievoca l'ineffabile amore della Madre di Dio verso il suo santissimo Figlio ed è proposta ai fedeli la figura della Madre del Redentore perché sia devotamente invocata.

Santissimo Nome di Maria
autore Ilian Rachov titolo Madonna col Bambino


Scrive il Manzoni:

IL NOME DI MARIA


Tacita un giorno a non so qual pendice Salia d'un fabbro nazaren la sposa; Salia non vista alla magion felice D'una pregnante annosa;

E detto: "Salve" a lei, che in reverenti Accoglienze onorò l'inaspettata, Dio lodando, sclamò: Tutte le genti Mi chiameran beata.

Deh! con che scherno udito avria i lontani Presagi allor l'età superba! Oh tardo Nostro consiglio! oh degl'intenti umani Antiveder bugiardo!

Noi testimoni che alla tua parola Ubbidiente l'avvenir rispose, Noi serbati all'amor, nati alla scola Delle celesti cose,

Noi sappiamo, o Maria, ch'Ei solo attenne L'alta promessa che da Te s'udia, Ei che in cor la ti pose: a noi solenne È il nome tuo, Maria.

A noi Madre di Dio quel nome sona: Salve beata! che s'agguagli ad esso Qual fu mai nome di mortal persona, O che gli venga appresso?

Salve beata! in quale età scortese Quel sì caro a ridir nome si tacque? In qual dal padre il figlio non l'apprese? Quai monti mai, quali acque

Non l'udiro invocar? La terra antica Non porta sola i templi tuoi, ma quella Che il Genovese divinò, nutrica I tuoi cultori anch'ella.

In che lande selvagge, oltre quei mari Di sì barbaro nome fior si coglie, Che non conosca de' tuoi miti altari Le benedette soglie?

O Vergine, o Signora, o Tuttasanta, Che bei nomi ti serba ogni loquela! Più d'un popol superbo esser si vanta In tua gentil tutela.

Te, quando sorge, e quando cade il die, E quando il sole a mezzo corso il parte, Saluta il bronzo, che le turbe pie Invita ad onorarte.

Nelle paure della veglia bruna, Te noma il fanciulletto; a Te, tremante, Quando ingrossa ruggendo la fortuna, Ricorre il navigante.

La femminetta nel tuo sen regale La sua spregiata lacrima depone, E a Te beata, della sua immortale Alma gli affanni espone;

A Te che i preghi ascolti e le querele, Non come suole il mondo, né degl'imiE de' grandi il dolor col suo crudele Discernimento estimi.

Tu pur, beata, un dì provasti il pianto, Né il dì verrà che d'oblianza il copra: Anco ogni giorno se ne parla; e tanto Secol vi corse sopra.

Anco ogni giorno se ne parla e plora In mille parti; d'ogni tuo contento Teco la terra si rallegra ancora, Come di fresco evento.

Tanto d'ogni laudato esser la prima Di Dio la Madre ancor quaggiù dovea; Tanto piacque al Signor di porre in cima Questa fanciulla ebrea.

O prole d'Israello, o nell'estremo Caduta, o da sì lunga ira contrita, Non è Costei, che in onor tanto avemo, Di vostra fede uscita?

Non è Davidde il ceppo suo? Con Lei Era il pensier de' vostri antiqui vati, Quando annunziaro i verginal trofei Sopra l'inferno alzati.

Deh! a Lei volgete finalmente i preghi, Ch'Ella vi salvi, Ella che salva i suoi; E non sia gente né tribù che neghi Lieta cantar con noi:

Salve, o degnata del secondo nome, O Rosa, o Stella ai periglianti scampo, Inclita come il sol, terribil come oste schierata in campo.


Nome di Maria

PREGHIERA AL NOME DI MARIA



O potente Madre di Dio e Madre mia Maria, è vero che non sono degno neppure di nominarti, ma Tu mi ami e desideri la mia salvezza.

Concedimi, benché la mia lingua sia immonda, di poter sempre chiamare in mia difesa il tuo santissimo e potentissimo nome, perché il tuo nome è l'aiuto di chi vive e la salvezza di chi muore.

Maria purissima, Maria dolcissima, concedimi la grazia che il tuo nome sia da oggi in poi il respiro della mia vita. Signora, non tardare a soccorrermi ogni volta che Ti chiamo, poiché in tutte le tentazioni e in tutte le mie necessità non voglio smettere di invocarti ripetendo sempre: Maria, Maria.


Così voglio fare durante la mia vita e spero particolarmente nell'ora della morte, per venire a lodare eternamente in Cielo il tuo amato nome: "O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria".

Maria, amabilissima Maria, che conforto, che dolcezza, che fiducia, che tenerezza sente l'anima mia anche solo nel pronunciare il tuo nome, o soltanto pensando a Te! Ringrazio il mio Dio e Signore che Ti ha dato per mio bene questo nome così amabile e potente.

O Signora, non mi basta nominarti qualche volta, voglio invocarti più spesso per amore; voglio che l'amore mi ricordi di chiamarti ad ogni ora, in modo tale da poter esclamare anch'io insieme a Sant'Anselmo: "O nome della Madre di Dio, tu sei l'amore mio!".

Mia cara Maria, mio amato Gesù, i vostri dolcissimi Nomi vivano sempre nel mio ed in tutti i cuori. La mia mente si dimentichi di tutti gli altri, per ricordarsi solo e per sempre di invocare i vostri Nomi adorati.

Mio Redentore Gesù e Madre mia Maria, quando sarà giunto il momento della mia morte, in cui l'anima dovrà lasciare il corpo, concedetemi allora, per i vostri meriti, la grazia di pronunciare le ultime parole dicendo e ripetendo: "Gesù e Maria vi amo, Gesù e Maria vi dono il cuore e l'anima mia".

(Sant'Alfonso Maria de' Liguori)


INNO AL NOME DI MARIA



Inno al Nome di Maria


O dolce Nome, Maria, Maria,
speme e conforto dell’alma mia,
col cuor sul labbro, finché vivrò:
o dolce Nome, t’invocherò.

Allor che l’alba rimena il giorno,
allor che il sole fa in mar ritorno,
ovunque stia, ovunque andrò:
o dolce Nome, t’invocherò.

Nel mar crudele di questa vita,
se la mia nave andrà smarrita,
a te mia stella mi volgerò;
o dolce nome t’invocherò.

Tu sei la stella che fuga i venti,
che doma e placa l’onde frementi,
che mille e mille navi salvò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

La sospirata placida calma
per te sicura godrà quest’alma:
per te beato ognor sarò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

Perché sia lungi timore e doglia,
perché sia lungi ogni rea voglia,
a te, Maria. sol penserò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

Quando al confine del viver mio,
a quel confine pur giunto anch’io,
l’estreme voci proferirò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

In quei tremendi mortali affanni,
del fier nemico le insidie, i danni,
per sì bel nome non temerò:
o dolce Nome, t’ invocherò.



Buongiorno...così!


 

giovedì 11 settembre 2025

Via da Alicudi 500 capre. Saranno trasportate in un'azienda siciliana. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud dell'11 settembre 2025


 

Lavori urgenti di ripristino e messa in sicurezza del lungomare di Acquacalda: Avviso pubblico Assessorato regionale Territorio ed ambiente


 

Ginostra: Le capre "equilibriste" (due foto)


 

Massimo Riganò torna alla guida del Lipari calcio

COMUNICATO UFFICIALE 03– LIPARI CALCIO**

Scelta di cuore: Massimo Rigano’ torna alla guida della Prima Squadra

La società comunica di affidare la guida tecnica della Prima Squadra a Massimo Riganò, già allenatore del Lipari, inserito da inizio stagione nel nostro organigramma come allenatore dei pulcini/esordienti oltre che come “responsabile tecnico del settore giovanile”.

La sua nomina è dettata non solo dalla sua conoscenza profonda dell’ambiente, ma anche dall’urgenza di presentarsi al meglio ai nastri di partenza di un campionato ormai alle porte.

Con il suo impegno, la sua esperienza e il forte legame con il nostro progetto, siamo certi che riuscirà a trasmettere ai ragazzi la giusta mentalità e a prepararli nel migliore dei modi per affrontare la nuova stagione.

*Forza Lipari!*

Tratte marittime alla Regione. Appello di Confesercenti


 

Buon compleanno a...

...Lorena Coluccio, Enzo Borelli, Bartolo Sarpi, Paola Quadara, Sabrina Quadara, Valentina Famularo, Carmelo Marzo, Adriana Patierno



Accadde...oggi...lo scorso anno


 

Oggi, 11 settembre: Santi Proto e Giacinto

Martiri, santi (epoca incerta). L'esistenza di questi due martiri romani è storicamente provata dal fatto che già nel IV secolo papa Damaso aveva composto una iscrizione per il loro sepolcro.

Leggendario è invece il racconto della loro vita: sarebbero stati due fratelli eunuchi, schiavi della nobile Eugenia, figlia di Filippo il nobile prefetto di Alessandria di Egitto, che convertirono al cristianesimo.



Eugenia avrebbe ceduto i due giovani alla nobile Bassilla, convertitasi a sua volta grazie ai loro insegnamenti. Operarono altre conversioni, finché vennero arrestati e imprigionati costretti all'adorazione degli Dei. Furono infine bastonati a sangue e poi condannati alla decapitazione.

Le ossa di Proto sono venerate nel Collegio di Propaganda Fide, quelle di Giacinto nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma nel cimitero di Basilla sulla via Salaria antica, deposizione dei santi martiri Proto e Giacinto, che il papa san Damaso celebrò nei suoi versi, recuperando i loro tumuli nascosti sotto terra. In questo luogo, circa quindici secoli dopo sono stati nuovamente ritrovati il sepolcro intatto di san Giacinto e il suo corpo consumato dal fuoco.

Buongiorno...così...con questa foto di Silvia Sarpi




 

mercoledì 10 settembre 2025

Messa di suffragio per Sandra Manfrè nel giorno del suo 42° compleanno

In occasione di quello che sarebbe stato il 42° compleanno di 

Sandra Manfrè 

per volere della famiglia, giorno 11 settembre, alle ore 19:00, sarà celebrata una messa di suffragio nella chiesa di Santa Croce a Pianoconte 

"Serve un confronto sulla gestione delle rotte assegnate alla Sicilia". L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 10 settembre 2025


 

"Eoliani nel mondo", i 4 Comuni gemellati con Mar del Plata. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 10 settembre 2025


 

Avviso alla popolazione. Virus West Nile - Misure di prevenzione


 

Al via domani, giovedì, i festeggiamenti a Pianoconte per l'Esaltazione della Santa Croce


 

Alicudi: Si riprova ad eradicare le capre inselvatichite

 E’ in corso, da stamattina, ad Alicudi una operazione di eradicazione delle circa 500 capre inselvatichite (a fronte di un centinaio di residenti) che stanno devastando il territorio, mettendo a rischio anche la pubblica incolumità: ad attuarla è la Forestale sbarcata sull’isola con una propria squadra con l’obiettivo, per primo, della realizzazione di recinti, dove catturare questi animali.  I forestali si fermeranno ad Alicudi fino a giovedì per, poi, farvi ritorno domenica sera. 

Se tutto procederà come da cronoprogramma già da lunedì un buon numero di capre saranno trasferite nell’apposito spazio, realizzato, lo scorso anno, vicino all’acquedotto. 

Martedì su un mezzo gommato, adibito al trasporto animali, le capre saranno trasferite in una azienda siciliana. 

Sin in qui quello che si intende attuare, ma anche gli addetti ai lavori non nascondono che si tratta di un programma che presenta molte incognite.

Un precedente tentativo di eradicazione era fallito per la rinuncia della ditta incaricata. 

Per Ginostra, dove le capre inselvatichite, sono oltre 2000, per il momento, tutto tace o, perlomeno, si dovrebbe procedere come ad Alicudi ma, concretamente, si  risolverà il problema? Sperare non costa nulla ma la realtà e tutt'altra cosa...speriamo di essere smentiti

Divorzio a sorpresa tra Ferrara e il Lipari (Dalla Gazzetta del sud del 9 settembre 2025)


 

Buon compleanno a...

...Jessica Zanca, Franco Muscara', Monica Casamento, Luigi Zagami, Francesco Fonti, Elisa Giaquinta, Gabriele Riganò, Graziellaa Falanga, Christian Corrieri, Daniele Quadara


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