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lunedì 28 aprile 2025
Inaugurato a Lipari il Turtle Pont
Ma quello che più mi ha commossa è stata la partecipazione degli isolani che hanno abbracciato questo mio nuovo progetto con entusiasmo e partecipazione riempiendomi di regali in questa serata di condivisione e augurandomi in bocca al lupo per il nuovo progetto".
Oggi, 28 aprile: Santa Valeria

domenica 27 aprile 2025
Di voragine...in voragine. E a Canneto vi entra abbondantemente un piede
Un nostro lettore ci invia queste foto di una voragine che si è aperta a Canneto, in prossimità dello Juventus club. Una buca - voragine, che va ad aggravare una situazione che davvero sta diventando insostenibile, oltrechè pericolosa per la pubblica incolumità.
Nell'invitare i nostri concittadini (utenti dei mezzi a due ruote in primis) alla massima attenzione, auspichiamo, intanto, un tempestivo intervento, seguito da altri definitivi: su questa e su altre strade
Arsa: il nuovo film dei MASBEDO esplora il lutto e la rinascita sull’isola di Stromboli
Il tema centrale: lutto e assenza
Al centro della narrazione c’è Arsa, un personaggio femminile che incarna la capacità di raccogliere i pezzi rotti del mondo per immaginarne uno nuovo. La figura di Arsa è simbolica; rappresenta non solo la resilienza ma anche il dolore profondo legato all’assenza materna. I registi spiegano durante un’intervista che “il tema psicanalitico è fondamentale”. Arsa lavora con simboli complessi; gli scarti materiali diventano metafore per esprimere emozioni profonde legate alla perdita.
Il personaggio principale non si limita a raccogliere plastica o rifiuti; crea connessioni empatiche con ciò che viene considerato scarto dalla società. Questo processo diventa un atto creativo attraverso cui costruisce un’immaginazione nuova in risposta al lutto vissuto. La domanda ricorrente nel film riguarda l’assenza della madre: “La madre dov’è?”, chiedono i registi. L’assenza materna diventa quindi una presenza palpabile nel racconto.
L’ambientazione naturale dell’isola gioca un ruolo cruciale nella storia; elementi come il vulcano, il mare e la vegetazione diventano protagonisti insieme ad Arsa stessa. Questi elementi naturali non sono solo sfondo ma parte integrante dell’esperienza emotiva del film.
Personaggi chiave e interpretazioni
Gala Zohar Martinucci interpreta Arsa con una presenza magnetica ed evocativa, capace di trasmettere le tensioni interne del personaggio attraverso gestualità sottili ed espressioni intense. I registi affermano: “L’interprete doveva essere Gala”, sottolineando come abbiano modellato il personaggio attorno alla sua personalità unica.
Nel film non ci sono ruoli rigidamente definiti da copioni tradizionali; piuttosto gli attori vengono scelti in base alle loro caratteristiche personali per dar vita a figure ibride tra carne e natura. Questa scelta consente agli interpreti di portare sullo schermo esperienze autentiche legate al dolore condiviso.
Un esempio significativo è rappresentato dalla relazione tra Arsa ed Andrea . In una scena intensa emerge una connessione profonda tra i due personaggi, entrambi segnati dalla perdita dei propri padri. Questo incontro genera tensione emotiva poiché riflette le pulsioni umane più profonde legate al lutto.
Massazza e Bedogni evidenziano come queste dinamiche siano influenzate dalla psicanalisi: “Quando due persone vivono situazioni simili possono creare pulsioni fortissime”. Tuttavia, nel corso della storia emerge anche la volontà di rifiutare tali pulsioni distruttive in favore della scelta personale.
Un’opera visiva oltre le parole
Arsa non cerca risposte facili né soluzioni consolatorie; piuttosto offre uno sguardo crudo sulla resistenza umana nei momenti difficili senza cadere nella trappola delle spiegazioni banali o didascaliche. È descritto dai suoi creatori come “un gesto”, qualcosa che va oltre le parole scritte o pronunciate sullo schermo.
La forza visiva del film risiede nell’abilità dei MASBEDO nel combinare immagini potenti con suoni evocativi creando così un’esperienza sensoriale unica per lo spettatore. Ogni scena invita a riflettere sulla bellezza intrinseca anche nei momenti più bui della vita umana mentre lascia spazio all’immaginazione personale dello spettatore stesso.
In sintesi, Arsa rappresenta molto più di semplicemente raccontare una storia: è un invito ad immergersi in emozioni complesse attraverso l’arte cinematografica contemporanea.
Ulisse è sbarcato...all'Osteria San Bartolo. Conti: "Grande sorpresa ed emozione"
Scrive Danilo Conti, titolare dell'Osteria San Bartolo: "Ulisse è tornato a Lipari ma questa volta porterà con sé i profumi della buona cucina nostrana!!!
In Osteria San Bartolo abbiamo avuto questo privilegio di conoscere Matt Damon (grande attore ma soprattutto bellissima persona).
Protagonista nel nuovo film di Christopher Nolan, intitolato "The Odyssey".
Una incredibile sorpresa e una splendita serata ricca di emozioni. Innamorato delle Isole Eolie ci ha confidato che tornerà presto con tutta la famiglia.
Questo film è stata e sarà una incredibile opportunità per tutto il nostro arcipelago."
Tanti auguri!
Lanciato oggi "E' così", il quarto video clip degli Alcool Etilico
La regia è di Sara Basile, mentre le riprese e il montaggio sono di Gianfranco Taranto.
Oggi: Domenica della Divina Misericordia
Gesù parlò per la prima volta di questa solennità a Plock nel 1931 proprio a Santa Faustina, quando le trasmise la sua volontà riguardo all'immagine: « La sera, stando nella mia cella, vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l'altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l'uno e l'altro pallido. Muta tenevo gli occhi fissi sul Signore; l'anima mia era presa da timore, ma anche da gioia grande. Dopo un istante, Gesù mi disse: Dipingi un'immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù, confido in Te. Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che lanima, che venererà quest'immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nellora della morte, la vittoria sui nemici...»(Diario, p. 75).
La richiesta del dipinto che Gesù fece a Faustina fu cosa irrealizzabile date le sue scarse abilità artistiche ma provò ugualmente a dipingere il quadro senza riuscirci e ciò le provocò una sofferenza enorme. Ma il Signore non demorde e incoraggia ulteriormente la Santa nel portare a termine la sua opera: « Ad un tratto vidi il Signore che mi disse: Sappi che, se trascuri di dipingere quell'immagine e tutta l'opera della Misericordia, nel giorno del giudizio risponderai di un gran numero di anime »
Successivamente Faustina si trasferì a Vilnius dove incontrò il suo confessore e direttore spirituale, don Sopocko che incaricò l'artista pittore Eugeniusz Kazimirowski di dipingere questa immagine sacra mantenendo il segreto. Con i dettagli e le correzioni necessarie di Faustina Eugeniusz cercava di ottenere un'immagine fedele di Gesù Misericordioso esattamente come quella della visione, ma il risultato non era soddisfacente come fu chiaramente riportato sul diario della Santa: « Andai subito in cappella e mi sfogai piangendo a dirotto. Dissi al Signore: Chi può dipingerTi bello come sei? - All'improvviso udii queste parole: Non nella bellezza dei colori nè del pennello sta la grandezza di questa immagine, ma nella Mia grazia » L'immagine fu esposta nella finestra della cappella di Porta dell'Aurora a Vilnius, nei giorni 26-28 aprile 1935 e per la prima volta fu venerata pubblicamente durante le solennità di chiusura del Giubileo di 1900-ennio della Redenzione del Mondo.

I due raggi rappresentano il Sangue e l'Acqua. Il raggio pallido rappresenta l'Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime. Entrambi i raggi uscirono dall'intimo della Mia Misericordia, quando sulla croce il Mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia (...). Beato colui che vivrà alla loro ombra, poiché non lo colpirà la giusta mano di Dio
Ma l'immagine attuale fu realizzata successivamente da Adolf Hyla che si propose spontaneamente di dipingere una nuova opera e donarla alla Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. Giunto a Cracovia Lagiewniki seguendo le indicazioni delle suore nel 1944 realizzò il dipinto e fu collocato nella cappella della Congregazione a Cracovia, dove è venerata fino ad oggi.
Oltre alla commissione dell'opera Gesù ordinò a Faustina come venerare la sua immagine impressa nel dipinto: « Io desidero che vi sia una festa della Misericordia: voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia »
Fu scelta proprio la domenica dopo Pasqua per il forte legame tra il mistero pasquale della Redenzione e il mistero della Divina Misericordia ed è il concetto principale della Novena alla Divina Misericordia che precede la festa e inizia il Venerdì Santo e durante la quale si recita la Coroncina. La festa non è soltanto un giorno di particolare adorazione di Dio nel mistero della misericordia, ma è un tempo di grazia per tutti gli uomini: «Desidero che la Festa della Misericordia sia un rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicineranno alla sorgente della mia Misericordia. L'anima che si accosta alla confessione ed alla Santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto (Diario 699). Figlia mia, dì che la Festa della mia Misericordia è uscita dalle mie viscere a conforto del mondo intero » (Diario, p. 440).
Dal diario di Faustina si evince concretamente perché Gesù ha voluto fortemente l'istituzione della festa: « Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione. Concedo loro l'ultima tavola di salvezza, cioè la festa della Mia Misericordia. Se non adoreranno la Mia Misericordia, periranno per sempre » (Diario, p. 561)
L'importanza di questa festa si misura con le straordinarie promesse che Gesù ha legato ad essa: « In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene » (Diario, p. 235)
Per ottenere questi grandi doni bisogna adempiere alle condizioni del Culto alla Divina Misericordia (fiducia nella bontà di Dio e carità attiva verso il prossimo), essere in stato di grazia (dopo la confessione) e ricevere degnamente la santa Comunione: « Nessun'anima troverà giustificazione finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia e perciò la prima domenica dopo Pasqua deve essere la festa della Misericordia ed i sacerdoti in quel giorno debbono parlare alle anime della Mia grande ed insondabile Misericordia »(Diario, p.378).
PREGHIERA. Dio, Padre Misericordioso, che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio Tuo Gesù Cristo, e l'hai riversato su di noi nello Spirito Santo Consolatore, Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo. Chinati su di noi peccatori, risana la nostra debolezza, sconfiggi ogni male, fa' che tutti gli abitanti della terra sperimentino la Tua Misericordia, affinché in Te, Dio Uno e Trino, trovino sempre la fonte della speranza. Eterno Padre, per la dolorosa Passione e la Resurrezione del Tuo Figlio, abbi misericordia di noi e del mondo intero. Amen.
sabato 26 aprile 2025
Eoliani che non ci sono più: Deceduti a Maggio - Giugno 2021(Riproposizione 55° video , durata 3 minuti e 9 secondi)
In questo post realizzato con le foto in nostro possesso:: Bartola Giunta ved. D'Ambra, Bartolo Giardina, Maria Concetta Bonannella ved. Scolaro, Carlo Di Paola, Caterina Maio in Merlino, Concetta Marocchini in Ciuffreda, Gennaro Catillo, Giancarlo Baldanza, Giuseppe Favata, Iolanda Iacono ved. Lauricella, Marcello Virgona, Michelina Merlino ved. Cassarà, Nunzia Divola ved. D'Amico, Nunziata Giardina in Casamento, Pina Cincotta in Mandarano, Roberto Materia (pur non essendo eoliano, fortemente legato alla nostra terra) Rosa Romanazzi ved. Subba, Santa Casamento in Merlino, Tindaro Natoli.
Tanti auguri!
Santo del giorno: Madonna del buon consiglio
L'invasione dell'impero turco nel secolo successivo gettò l'Albania nel caos; priva di difese adeguate, il popolo pregava e in suo soccorso giunse il nobile Giorgio Castriota, devoto alla Madonna. Lui e tutti coloro che lo affiancarono nella battaglia si inginocchiavano durante le pause dinanzi a Santa Maria di Scutari, e vincevano. Dopo 23 anni di battaglie Castriota muore; una notte due giovani soldati videro la Santa in sogno che gli chiedeva di seguirli, e al mattino, mentre erano in preghiera dinanzi all'affresco, esso si staccò dal muro! Iniziarono a seguire gli angeli che lo portavano e senza rendersene conto miracolosamente camminarono per chilometri persino sul mare, fino alle coste italiche dove ne persero le tracce. Il dipinto era fuggito all'invasione e alla distruzione islamica.
Ecco che ci ritroviamo quindi nel già citato Genazzano. Qui nel frattempo la vedova ottantenne Petruccia, devota alla Madre del Buon Consiglio venerata in una vecchia chiesa del paese, ebbe una rivelazione. “La Madre Santissima nella sua immagine di Scutari deve uscire dall'Albania e bisogna edificarle un tempio”. La donna, che ha modeste risorse, obbedisce ma i suoi aver bastano appena per qualche metro di parete, e i concittadini la derisero per le sue velleità. Ma un giorno sentirono una musica celestiale e videro una nube che andava dritta verso la parete edificata grazie a Petruccia, e qui apparve loro l'affresco della Madonna del Buon Consiglio.
Nei giorni successivi si contarono tra i devoti accorsi 161 miracoli. E qui ora sorge un Santuario, edificato grazie alle donazioni dei pellegrini, proprio come era stato predetto a Petruccia, elevato a Basilica minore nel 1903 da Papa Leone XIII, che introdusse l'invocazione Madre del Buon Consiglio nella Litania Lauretana.
La Madonna del Buon Consiglio si festeggia il 26 aprile; ella compie miracoli nell'animo di chi le si rivolge, correggendo, orientando e consigliando ciò che è bene per loro.
venerdì 25 aprile 2025
Giorgianni dopo l'archiviazione sull'idrico "Aspetto delle scuse". Tutti i nomi dei soggetti per i quali è arrivata l'archiviazione
Quindi, nessun reato, nessuna illegalità, nessuna negligenza, nessun abuso mi sono stati addebitati, né a me, né a tutti coloro che erano stati ingiustamente coinvolti nell’indagine, tutte persone che durante il mio mandato hanno operato con diligenza nel settore idrico nell’interesse dell’ente e del territorio, sempre nel più integerrimo rispetto della legge. Tra questi Mirko Ficarra, Carmelo Meduri e Gaetano Orto, solo per citare chi ha operato all’interno dell’ente, da me diretto in quegli anni, oltre ai tanti operatori non dipendenti dell’ente, ingiustamente coinvolti, che non cito solo perché numerosi.
Ricordo pure, che sullo stesso argomento, in passato ero stato sottoposto ad un procedimento della Corte dei Conti, conclusosi anche quello con la piena assoluzione, la sentenza della Corte dei Conti sancisce:“Nessuna cattiva gestione da parte del Sindaco”.
Non ho molto da aggiungere se non che questo rende giustizia a chi come me ha sempre operato, tra tante tante difficoltà, nell’interesse della propria comunità e dell’ente che rappresentava. Un’ultima considerazione desidero rivolgere a chi, anche all’interno dell’ente, ha veicolato, a volte sotto traccia a volte esplicitamente, il messaggio che durante la mia amministrazione, su questo argomento vigeva l’illegalità, sentenziando “ci sono gli atti giudiziari che parlano!”
Appunto, ci sono gli atti giudiziari che parlano, c’è una sentenza che afferma che non c’è stata commessa alcuna illegalità.
Gli amministratori amministrino, o almeno ci provino, perché nel nostro Stato di diritto spetta ai giudici, e non a loro, il compito di giudicare, di sentenziare e di condannare.
Mi aspetto delle scuse, confido nella loro onestà intellettuale".
NOTA DEL DIRETTORE DI EOLIENEWS - Ricordiamo che, oltre che per Giorganni e Orto, dei quali abbiamo pubblicato gli scritti, l'archiviazione è arrivata anche per: Ievoli Domenico, Vittozzi Antonia, Di Falco Antonio, Casamento Riccardo, Giorgianni Marco, Orto Gaetano, Ficarra Mirko Bartolo, Meduri Carmelo Antonino, Granata Antonino, Anzà Salvatore, Di Frazza Rosario, Ginex Gerlando, Loria Marcello, Cocina Salvatore, Rizzo Paolo, Monterosso Vincenzo, Vaccarini Alessandro, Anelli Maria Luisa, Scintu Mario, Iovino Giuseeppe, Salone Giuseppe, Marino Ignazio, Lucci Gaetano, Giannò Pietro, Favorito Bartolo, Di Pietra Alberto Francesco, Brillante Antonio Salvatore, Barbera Pasquale, Gnanawardhana Tushara Tryon, Letizia Dario, Mandarano Roberto, Ghallat Sami, Esposito Bartolo, Fonti Alessandro, Capone Nicola, Cannistrà Francesco, La Greca Giorgio, Scaffidi Natale, Scaffidi Tindaro, Scaffidi Davide, Musumeci Maria Pia, Bellino Mauro, Gerbasi Francesco, Marnavi Spa, in persona del legale rappresentante Ievoli Gennaro
Ritrovato orologio da bimba
Chi lo riconosce, può ritirarlo all'ingresso del Padiglione Classico del Museo di Lipari
In centocinquanta a Lipari alla "Passeggiata antifascista". Il gruppo ricevuto da Gullo (foto di Matteo Salin, Paolo Arena e Giuseppe Cincotta)
Oltre centocinquanta persone si sono incamminate oggi, lungo le vie di Lipari, in occasione delle iniziative, previste sull’isola, per l’ottantesimo anniversario della Liberazione: percorrendo, nell’indetta passeggiata antifascista, “I percorsi del confino” sulla scia dell’importante app bilingue (italiano ed inglese) realizzata da Matteo Salin di Eolnet per il Centro studi e ricerche di storia e problemi eoliani di Lipari, a seguito dell’aggiudicazione del bando europeo relativo alla Transizione Digitale degli Organismi Culturali Creativi. Un tour coinvolgente che ha avuto come Cicerone lo storico eoliano Giuseppe La Greca, autore, unitamente a Nino Paino, del volume che porta lo stesso nome dell’app e che è stato pubblicato, nel 2023, dal Centro Studi.
Una passeggiata antifascista, organizzata dal centro culturale liparese, presieduto da Nino Saltalamacchia, congiuntamente al Magazzino di Mutuo soccorso Eolie, che ha rappresentato una vera e propria immersione in quella che è stata la storia d’Italia e di queste isole.
Un ampio articolo sarà pubblicato domani sulla Gazzetta del sud. Un video realizzato in diretta è visibile su fb sulla pagina del Magazzino di mutuo soccorso Eolie https://www.facebook.com/mms.eolie