L'invasione dell'impero turco nel secolo successivo gettò l'Albania nel caos; priva di difese adeguate, il popolo pregava e in suo soccorso giunse il nobile Giorgio Castriota, devoto alla Madonna. Lui e tutti coloro che lo affiancarono nella battaglia si inginocchiavano durante le pause dinanzi a Santa Maria di Scutari, e vincevano. Dopo 23 anni di battaglie Castriota muore; una notte due giovani soldati videro la Santa in sogno che gli chiedeva di seguirli, e al mattino, mentre erano in preghiera dinanzi all'affresco, esso si staccò dal muro! Iniziarono a seguire gli angeli che lo portavano e senza rendersene conto miracolosamente camminarono per chilometri persino sul mare, fino alle coste italiche dove ne persero le tracce. Il dipinto era fuggito all'invasione e alla distruzione islamica.
Ecco che ci ritroviamo quindi nel già citato Genazzano. Qui nel frattempo la vedova ottantenne Petruccia, devota alla Madre del Buon Consiglio venerata in una vecchia chiesa del paese, ebbe una rivelazione. “La Madre Santissima nella sua immagine di Scutari deve uscire dall'Albania e bisogna edificarle un tempio”. La donna, che ha modeste risorse, obbedisce ma i suoi aver bastano appena per qualche metro di parete, e i concittadini la derisero per le sue velleità. Ma un giorno sentirono una musica celestiale e videro una nube che andava dritta verso la parete edificata grazie a Petruccia, e qui apparve loro l'affresco della Madonna del Buon Consiglio.
Nei giorni successivi si contarono tra i devoti accorsi 161 miracoli. E qui ora sorge un Santuario, edificato grazie alle donazioni dei pellegrini, proprio come era stato predetto a Petruccia, elevato a Basilica minore nel 1903 da Papa Leone XIII, che introdusse l'invocazione Madre del Buon Consiglio nella Litania Lauretana.
La Madonna del Buon Consiglio si festeggia il 26 aprile; ella compie miracoli nell'animo di chi le si rivolge, correggendo, orientando e consigliando ciò che è bene per loro.
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