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mercoledì 21 maggio 2025

"Celebriamo il Cuore Blu con gli Amici a quattro zampe": La II edizione di oggi a Canneto in 5 foto di Marina Centorrino



 





Studenti in via precauzionale a casa sia al Conti che alla scuola media

A causa di problemi sanitari che hanno interessato qualche studente le dirigenze scolastiche del Conti e della scuola media di Lipari e Canneto, in via precauzionale, nelle more degli opportuni accertamenti e/o interventi necessari, hanno deciso di interrompere le lezioni di oggi, facendo uscire da scuola gli studenti. 

E' stato anche informato il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo quale massima autorità sanitaria dell'isola.


Tanti auguri!

Buon compleanno a Annalisa Di Stefano, Roberto Marturano, Marco Cannistrà, Aisha Iacono, Mohammed Sammoudi, Bartolo Zaia, Adele Natoli, Rita Barbagallo, Stella Bartolini , Tibuleac Afrasinei Ancuta






Come eravamo, luoghi, cose e personaggi delle Eolie di un tempo : Canneto, estate 1966


Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Oggi, 21 maggio: San Vittorio di Cesarea

La tradizione vuole che sia stato un soldato romano che ha subito il martirio a Cesarea di Cappadocia con Polieuto e Donato.
La Chiesa cattolica lo venera il 21 maggio: era presente nel Martirologio Geronimiano, che lo citava al 21 maggio insieme agli altri due martiri Polieuto e Donato, è da lì è passato nel Martirologio Romano, senza che tuttavia si sappia altro della sua vita.

Il suo culto ebbe grande diffusione in Italia, perché fu il nome di diversi sovrani e principi di Casa Savoia.

Buongiorno così!


 

martedì 20 maggio 2025

Primo ambulatorio veterinario del Comune. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 20 maggio 2025


 

Domani a Canneto


 

Il 22 maggio al Parco archeologico a Diana, Archeologia sperimentale


 

Tanti auguri!

Buon compleanno a Piero Saltalamacchia, Gianluca Silvestri, Salvatore Barbuto, Giuseppe Biviano, Roberto Cincotta, Gaetano Giuffrè, Nino Cipriano, Indira Sabori Ortega, Rosetta Mondello, Maurizio Zaja  



Andrea Licciardo conquista il suo primo Disco d’Oro con “Lipari”: un trionfo indipendente che profuma di mare e autenticità

 (da https://www.fuorilascatola.it)

C’è un vento nuovo che soffia sulla scena musicale italiana, e arriva direttamente dalle coste splendenti delle Isole Eolie. Si chiama Andrea Licciardo, ed è il nome che in questi giorni riecheggia con forza nel panorama della musica indipendente, dopo aver conquistato il suo primo Disco d’Oro grazie al successo straordinario del brano “Lipari”

Con oltre 25.000 copie vendute e più di 678.000 streaming su Spotify, “Lipari” non è solo una canzone: è un viaggio emotivo, un tributo vibrante all’isola da cui prende il nome, un manifesto di autenticità che ha saputo parlare al cuore di migliaia di ascoltatori. In un’epoca dominata da logiche di mercato e hit confezionate, Licciardo si è fatto largo con la forza della sua voce e la coerenza del suo progetto artistico, tutto rigorosamente” indie”.

Il brano ha raggiunto la 6ª posizione nella classifica degli emergenti indipendenti in Italia, un traguardo notevole per un artista fuori dal circuito delle major. Ma è il percorso che ha portato a questo successo a rendere la sua storia così potente: dalla produzione al lancio, ogni passo è stato segnato da passione, visione e radici profonde.

Particolarmente suggestivo il videoclip ufficiale, diretto da Marco Mazza con la collaborazione di artisti locali dell’isola di Lipari. Il video ha conquistato la giuria del concorso Metro Music, guadagnandosi la trasmissione negli snodi più importanti del Nord Italia: metropolitane, aeroporti, stazioni. Immagini che raccontano un’identità visiva forte, sincera, che valorizza il legame di Andrea con la sua terra, trasformando la musica in paesaggio.

Anche i social media hanno giocato un ruolo fondamentale nella diffusione virale del brano. Celebrità come Belen Rodriguez, Ghali ed Eva Grimaldi hanno scelto “Lipari” come colonna sonora dei loro contenuti su Instagram, contribuendo a un’ondata di ascolti e condivisioni che ha fatto impennare la popolarità dell’artista.

“Essere un artista indipendente e riuscire a ottenere un Disco d’Oro è una conquista che ha un valore immenso,” ha dichiarato Licciardo con emozione. “Devo tanto alla mia casa discografica, che ha creduto in “Lipari” fin dal primo giorno, e a tutte le persone che hanno ascoltato, condiviso e vissuto questo brano.”

Con il Disco d’Oro in mano, numeri in ascesa e nuovi progetti all’orizzonte, Andrea Licciardo si afferma come una delle voci più promettenti e autentiche della nuova musica italiana. Un artista che ha scelto di rimanere fedele a se stesso e al proprio suono, portando il profumo del Mediterraneo in ogni nota.

E se il viaggio è appena cominciato, non abbiamo dubbi: le onde della sua musica ci porteranno ancora molto lontano

C.S. Lipari, una storia a tinte rosso - blu : Una formazione

in piedi da sx: Mariano Bruno, Rosario Dama,  Nino Fonti, Nunzio Li Donni, Marco Cirillo, Gino Molino, Tindaro Salmieri, Fabio Currò, Fabrizio Biviano, Alacqua (allenatore), Venanzio Iacolino

In basso: Pippo Costa, Renzo Giunta, Massimo Riganò, Fabrizio Monteleone, Giulio Bruno

Come eravamo: Luoghi, cose e personaggi delle Eolie di un tempo: Volti eoliani da un filmato del 1964

Accadde oggi...lo scorso anno


 

Santo del giorno: San Bernardino da Siena


Questo illustre e degno discepolo di S. Francesco d'Assisi nacque dalla nobile famiglia degli Albizzeschi nei pressi di Siena nel 1380. Non aveva ancora tre anni quando rimase orfano di madre, e a sei, anche di padre. Ma un fanciullo come lui che già dava segni di predestinazione, non doveva essere trascurato, e non doveva imbrattarsi di fango mondano: possiamo dire che venne allevato ed educato alla scuola di Maria SS.ma.

Il grazioso Bernardino, delicato, modesto e cortese con tutti, cresceva, sotto la tutela delle pie zie e della cugina Tobia, in sapienza e in grazia come il fanciullo Gesù. Era talmente delicato, che avendo una volta uno zio paterno invitato amici un po' volgari in casa sua, egli disgustato disse allo zio: « O si correggono nel parlare, o vado via di casa io ».
Degna di menzione è la scena che si svolse un giorno tra il santo fanciullo e la cugina.

"Sapete" le disse tutto raggiante in volto "che io sono tanto innamorato di una nobilissima Signora che darei volentieri la mia vita per godere della sua presenza e che se passassi un giorno senza vederla non potrei chiudere occhio nella notte?!!... "

La cugina dapprima rimase stupita di questo parlare, ma poi si rasserenò quando egli le narrò che, ogni giorno si recava a pregare e venerare un'immagine della Vergine, che si trovava a porta Camollia.

Compiuto felicemente il corso di filosofia, si dedicò allo studio del diritto ecclesiastico e civile, ma più di tutto della Sacra Scrittura.

Nella peste del 1400 che per quattro mesi infestò Siena, il Santo, ventenne, fu tra i generosi fedeli che si dedicarono con eroica carità a curare gli appestati rimanendo, per disposizione divina, illeso da tale morbo.

Nel 1402 si unì ai figli del Poverello d'Assisi, tra i quali un anno dopo emetteva la sua professione religiosa e nel 1404 celebrava la sua prima Messa. Da quel momento si manifestò in lui il grande ministro del Signore, incominciando dalla riforma dei costumi.

Il primo anno di sacerdozio lo passò nel convento del monte Amiata, ove si dedicò ad un maggior studio e ad una più intensa pietà. Nel 1417 lo troviamo guardiano del convento di Fiesole e predicatore insigne.
Tre argomenti trattava con predilezione: la carità, la devozione alla SS. Vergine, ed il SS. Nome di Gesù, di cui fu uno dei primi strenui propagatori e di cui parlava sempre con trasporto. L'eloquenza sua piegava il popolo e lo trascinava ove voleva. D'altra parte il Signore ne rafforzava la parola con miracoli. Finalmente, ricco di meriti se ne volò al cielo a ricevere il premio nel 1444.

Morì il 20 maggio a L'Aquila dove si recò per tentare di riconciliare due fazioni che in città si affrontavano apertamente. In seguito il suo corpo fu sepolto nella basilica di San Bernardino dell'Aquila, fatta costruire dal confratello Giovanni da Capestrano, all'interno del omonimo mausoleo.

Buongiorno...così!


 

lunedì 19 maggio 2025

Vulcano. Monitoraggio delle nubi convettive. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 19 maggio 2025


 

Come eravamo: Luoghi, cose e personaggi delle Eolie di un tempo

Marina Corta (Inverno 1968)

Fabio Florindo è il nuovo Presidente dell'INGV


 Il Ministro dell'Università e della Ricerca (MUR) Anna Maria Bernini ha nominato Fabio Florindo nuovo Presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)

Con una carriera di alto prestigio internazionale e una comprovata leadership scientifica, Fabio Florindo si prepara a guidare l'INGV con uno sguardo all’eccellenza e all’innovazione, consolidando ulteriormente la posizione dell’Istituto come punto di riferimento globale nel campo delle Geoscienze.
Laureato in Scienze Geologiche e con un PhD in Geofisica conseguito presso l'Università di Southampton (Regno Unito), ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità all’interno dell’INGV, dove attualmente è Dirigente di Ricerca.
Il mio impegno sarà quello di rafforzare l’INGV con azioni concrete che ne consolidino il ruolo di eccellenza scientifica a livello globale”, dichiara Florindo. “Tra le mie priorità vi è senza dubbio il potenziamento delle reti di monitoraggio, con l’adozione di tecnologie all’avanguardia per una risposta sempre più tempestiva ai rischi naturali”.
Attraverso progetti interdisciplinari e collaborazioni internazionali strategiche, l’INGV mira ad affrontare le sfide globali legate ai cambiamenti climatici e ai processi tettonici e vulcanici.
Grazie a queste e molte altre iniziative”, prosegue Florindo, “l’INGV continuerà a essere un punto di riferimento nella ricerca sulle Scienze della Terra, contribuendo in modo significativo alla sicurezza e alla comprensione del nostro pianeta”.
Associato di ricerca all’ISMAR-CNR e al Centro Oceanográfico de Registro Estratigráfico dell’Università di San Paolo, Brasile, dal 2022 Florindo ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione dell'INGV e ha ricoperto l'incarico di Presidente ad interim, dimostrando capacità gestionali, competenza e visione.
Florindo è un geofisico molto conosciuto nel panorama internazionale con una rilevante carriera scientifica nel settore della geofisica. È Principal Investigator di numerosi progetti di ricerca internazionali di grande rilevanza, tra cui il progetto ANDRILL, che ha coinvolto istituzioni di Italia, Germania, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti. La sua elevata produzione scientifica include lavori su riviste di primissimo piano ed è riconosciuto per l'impatto significativo che ha avuto sulla ricerca globale.
A livello internazionale, Florindo è stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti. L'American Geophysical Union (AGU) lo ha premiato per il suo contributo alla comunità scientifica e lo ha eletto Fellow dell'AGU. È membro dell'Academia Europaea e ha ricevuto il titolo di Doctor of Science dall'Università di Southampton per il suo contributo significativo alla ricerca geofisica. Inoltre, il suo contributo al programma di ricerca scientifica in Antartide è stato riconosciuto con la National Science Foundation Antarctic Service Medal, un’importante onorificenza del programma americano per il servizio reso nella regione.

Nuove soddisfazioni e riconoscimenti a Siracusa per l'ASD TWIRLING LIPARI

 


COMUNICATO 

Un'altra intensa ma soddisfacente giornata per l' ASD TWIRLING LIPARI che ha partecipato, lo scorso 18 maggio, alla prima fase del settore Propaganda TWIRLING tenutasi a Siracusa.  

Le atlete che si sono confrontate con diverse società siciliane hanno ottenuto nelle varie categorie medaglie ORO E ARGENTO che vogliono dedicare ai loro sponsor UFFICIALI 

RISTORANTE FILIPPINO che ha fornito alla società le tute e LIPARI SERVICE di Salvatore Natoli che ha donato alla società i borsoni rendendo felici tutte le atlete . 

L' Associazione si prepara adesso alla prossima competizione che si terrà a Patti il prossimo 22 giugno.

Tanti auguri!

Buon compleanno a Bartolo Basile, Moira Lo Schiavo, Claudio Merlino, Lucio Mollica, Loris Gualdi, Rita Zingales, Carmelo Armeli, Daniela Rita Schepis, Alessia Cafarella, Grazia Cappadona, Antonio Giovenco, Vincenza Silvestri, Luca Caruso  



Giornata di sport e festa per i piccoli calciatori di Ludica Lipari, Lipari IC e Messina Accademy

 

COMUNICATO

⚽Domenica 18 Maggio bellissima giornata di sport 🥅per i nostri piccoli calciatori (categorie Piccoli Amici, Primi Calci e Pulcini) che insieme ai cugini del Lipari I.C. hanno condiviso un momento di gioco e di festa🎉 al Campetto "Freeland" con gli amici del Messina Accademy.

Viva il calcio dei bambini 👶⚽




Accadde oggi...lo scorso anno


 

Dal 17 al 21 giugno screening oncologico gratuito a Lipari


 

Santo del giorno: San Celestino V


Pietro da Morrone nacque ad Isernia in Molise l'anno 1221 da virtuosi e caritatevoli genitori. Benché orfano di padre fu messo dalla pia genitrice, aggravata dalle cure di ben 12 figli, a studiare. Ma più che allo studio il Santo si diede alla meditazione delle verità eterne e risolvette di assecondare il forte suo desiderio per la vita eremitica. Difatti a vent'anni, nel fior dell'età, si ritirò in una rocca, ove scavò una piccola celletta in cui poteva appena stare in piedi.

Tre anni dopo fu scoperto ed obbligato a recarsi a Roma per ricevere gli ordini sacri.

Nel 1246 andò negli Abruzzi, ove passò cinque anni in una caverna di Monte Morone presso Sulmona tormentato da notturni fantasmi; non potendo aver pace, risolvette di consultarsi con il Papa.

Cammin facendo ebbe una visione che lo tranquillizzò: gli comparve un santo abate, morto da poco, che lo incoraggiò e lo avvertì di ritornare alla solitudine, che sarebbe stato liberato da quelle infestazioni, come infatti avvenne.

Essendo stato abbattuto il bosco ov'egli dimorava, si ritirò sul Monte Magello con altri due religiosi ai quali più tardi se ne aggiunsero altri. Ricercato, dovette ritornare a Monte Morone ove fondò un monastero. Nel 1274 da Gregorio X veniva approvata la sua Congregazione detta dei « Celestini » ed i suoi conventi arrivarono a 36.

Alla morte del Papa Nicolò IV avvenuta nel 1272 fu eletto Papa due anni dopo. Questa elezione fu applaudita da tutti, ma il Santo ne fu molto dolente ed inutili furono le sue proteste di essere indegno e incapace di tal dignità. Fuggi con un suo religioso di nome Roberto, ma invano. Allora tornò gemendo a Morone ov'era atteso dai re di Napoli, di Ungheria e da gran numero di cardinali e principi: tutti lo accompagnarono alla cattedrale di Aquila e qui fu consacrato col nome di Celestino V.

Ma ben presto abdicò riprendendo il suo abito e nome religioso. La serenità e la gioia che gli brillò in volto quando fu accettata la sua abdicazione, provò, meglio delle sue parole, che l'umiltà sola gli aveva ispirato la risoluzione presa. Queste furono le sue parole:

«Io Papa Celestino V, spinto da legittime ragioni, per bisogno di umiltà, di perfezionamento morale e per obbligo di coscienza, per debolezza del corpo, difetto di dottrina e la cattiveria del mondo, al fine di recuperare la pace e le consolazioni della vita di prima, abbandono liberamente e spontaneamente il Pontificato e rinuncio espressamente al trono, alla dignità, all’onere e all’onore che esso comporta».

Disse Dante nel sessantesimo verso del III canto dell'Inferno Che fece per viltade il gran rifiuto.

La sua abdicazione al Pontificato fu per tanti occasione delle più strane e sciocche ipotesi, nonchè di affermare l'invalidità della elezione al Pontificato di Bonifacio VIII, quasi che egli l'avesse costretto a tale atto. In tale pericoloso frangente, il nuovo Pontefice, per evitare uno scompiglio e uno scisma nella Chiesa, vedendo che da tutte le parti si facevano visite al Santo nella grotta di Morone, pregò il re di Napoli di mandarglielo a Roma. Ma Pier Celestino, saputolo, si diede alla fuga imbarcandosi sul mare Adriatico; però un vento contrario gli impedì di proseguire il viaggio e lo costrinse ad approdare a Vieste nelle Puglie: di qui fu condotto al Papa che allora si trovava ad Anagni. Nel tempo che fu nel palazzo del Pontefice, S. Celestino trattò spesso con lui e ottenne che fosse riconosciuta la sua abdicazione, indi si ritirò nella vicina Frosinone, come volle Bonifacio VIII. Qui passò il restante di sua vita cantando lodi a Dio con due monaci che gli tenevano compagnia. Il giorno di Pentecoste del 1296, dopo aver sentita la Messa con gran fervore, disse che sarebbe morto prima del termine della settimana. E così avvenne: colto da febbri passò al Signore il 19 maggio.

PRATICA. Ci sia questo Santo esempio e modello di umiltà e di disprezzo delle cose terrene.

PREGHIERA. O Dio, che innalzasti il beato Pier Celestino alla sublime dignità di Sommo Pontefice, concedi propizio che meritiamo di disprezzare, a suo esempio, tutte le cose del mondo per raggiungere felicemente il premio promesso agli umili.

MARTIROLOGIO ROMANO. Il natale di san Piétro di Morène Confessore, il quale, da Anacoreta fu eletto Sommo Pontefice, e si chiamò Celestino quinto. Ma poi rinunciò al Papato, e conducendo vita religiosa nella solitudine, illustre per virtù e per miracoli, passò al Signore.


Buongiorno...così!


 

domenica 18 maggio 2025

Due articoli del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 18 maggio 2025




Legalità : Alunni I.C. Lipari al palazzo di giustizia di Palermo e al museo Falcone-Borsellino


Sulle orme di Falcone e Borsellino: costruttori di Legalità.
Il valore delle parole di Paolo Borsellino non si dovrà mai disperdere.
Ci ha lasciato una pesante eredità, un patrimonio morale di equilibrio, coraggio, serietà, rigore, umanità e professionalità che oggi ci impegna ad andare avanti con tutte le nostre forze, professionali, intellettuali e morali, per tentare – come voleva lui – di rendere migliore il nostro Paese.
Il progetto “Costruttori di Legalità” si è concluso nel modo più coinvolgente e commovente: conoscere gli uffici in cui il giudice Borsellino e Giovanni Falcone hanno trascorso gran parte della loro vita per riuscire a combattere la criminalità organizzata .

Gli alunni delle classi 5C, 5V, 5P e della 1ª classe della scuola secondaria di 1° grado hanno avuto l’onore di varcare la porta del Palazzo di Giustizia di Palermo, percorrere i corridoi che per lungo tempo hanno visto camminare i due giudici insieme al pool antimafia, e varcare la soglia del “bunkerino” – la loro seconda casa .

La visita al Museo “Falcone-Borsellino” ha toccato tutti nel profondo , così come l’incontro con Fiammetta, figlia del giudice. Il suo carisma, l’affetto verso i ragazzi, l’attaccamento ai valori di rispetto e giustizia fanno di lei una persona ricca, che arricchisce chi la incontra.

Non poteva mancare la presenza e il sostegno della Preside Anna Bonarrigo, sempre accanto ai suoi ragazzi e agli insegnanti, con i quali ha condiviso momenti davvero indimenticabili.
L’auspicio è che i nostri ragazzi possano custodire le parole della dott.ssa Borsellino come un tesoro prezioso e che, insieme alle loro famiglie, possano contribuire al benessere della società di domani

I cinque consiglieri eletti nelle fila dell'opposizione: Dalla Bandiera blu alla favola del bilancio: Gullo e i suoi fedelissimi naufragano tra bugie, scuse patetiche e incapacità amministrativa.

COMUNICATO

 Leggiamo con un misto di imbarazzo e incredulità l’ennesimo comunicato autocelebrativo del Sindaco Gullo e della sua sempre più esile maggioranza, impegnati nella solita disperata caccia al colpevole pur di non guardare in faccia la realtà: il totale fallimento della loro azione amministrativa.

Stavolta, incredibilmente, i responsabili della perdita della Bandiera Blu sarebbero – secondo loro – i consiglieri di minoranza. Sì, proprio quelli che dovrebbero essere colpevoli perfino delle onde del mare o del passaggio delle stagioni.

Siamo al grottesco.

Si invoca la mancanza di fondi per le analisi delle acque reflue in uscita dal depuratore, da effettuare e trasmettere entro il 18 novembre 2024 – una spesa di poche centinaia di euro – come scusa per giustificare la perdita di un riconoscimento fondamentale per l'immagine turistica del nostro territorio. Anche negli anni passati si è rimasti per lungo tempo senza bilancio, ma nessuna amministrazione aveva mai messo a rischio questo riconoscimento.

Peccato che, appena un mese dopo, si siano trovati 15.000 euro per le luminarie natalizie – cifra mai spesa prima per addobbi. Senza contare i soldi per incarichi e affidamenti esterni, spesso di dubbia priorità.

Ma ci prendete per scemi?

Se davvero il problema fosse stato economico – e non, come invece è, politico e amministrativo – sarebbe bastata una colletta popolare, anche tra gli stessi consiglieri comunali; meglio ancora, un gesto di responsabilità da parte vostra, autotassandovi, almeno una volta. Ma neanche quello. Nulla. Non un euro.

E ora cercate di scaricare la vostra inettitudine sugli altri?

Perfino gli imprenditori locali – bistrattati, ignorati e danneggiati da questa amministrazione – avrebbero pagato di tasca propria per non perdere la Bandiera Blu.

Loro sì, hanno a cuore l’immagine dell’isola. A differenza vostra.

Ma non appagati da questo scivolone, siete riusciti nell’impresa di riscrivere la storia anche sul tema del bilancio comunale.

Altro che “mancata approvazione” da parte del Consiglio comunale: il bilancio 2024-2026 non è mai arrivato in Consiglio Comunale. Mai. A fine novembre è stato presentato solo un PEF rifiuti confuso e fuori tempo massimo, redatto senza alcuna condivisione, e basato su un uso discutibile – e sproporzionato – della tassa di sbarco.

E anche se fosse stato approvato, mancavano tutti gli altri documenti fondamentali, come il PEF idrico, il piano triennale delle opere pubbliche, il DUP e ogni altro atto necessario alla costruzione di un bilancio serio.

Altro che colpa dell’opposizione: la vostra è semplice incapacità.

Nel 2025 – come se nulla fosse – provate pure a portare in aula i documenti propedeutici al bilancio riferiti, però, al 2024, ignorando che la legge vieta l’approvazione di atti previsionali per esercizi già conclusi (art. 151, comma 8-bis TUEL; Circolare Regione Sicilia n. 33/2022).

Dilettanti allo sbaraglio? Ignoranti? O solo arroganti?

Poi c’è la vergognosa gestione delle isole minori e delle frazioni. Qui si tocca il fondo.

Mentre i territori più fragili e dimenticati aspettano un segnale, voi vi arrampicate sugli specchi pur di evitare di convocare consigli comunali aperti a Stromboli, Filicudi o Canneto.

Forse perché temete il confronto con cittadini che da mesi ignorate?

E per giustificare questa fuga, vi inventate pure una ricostruzione normativa fantasiosa: secondo voi, i consigli aperti possono convocarli solo il Sindaco o la maggioranza.

Peccato che la legge e il Regolamento parlino chiaro: l’unico organo titolato a convocare un consiglio, di qualunque genere sia, è il Presidente del Consiglio Comunale, che può anche decidere di svolgerlo in sedi diverse dal Palazzo, comprese le isole e le frazioni (art. 3, comma 2 del Regolamento).

Altro che “non si può fare”: non volete farlo.

Siamo davanti a una delle peggiori stagioni amministrative che Lipari ricordi.

Un Sindaco arroccato nel suo bunker di Palazzo, circondato da sette consiglieri che sembrano più ostaggi che alleati, e sempre pronto a cercare nemici dove servirebbero invece autocritica, competenza e trasparenza.

E si lamenta pure del “ribaltone”?

Noi ci sorprendiamo, invece, di come facciano ancora a rimanere i restanti sette consiglieri di maggioranza, nonostante il disastro amministrativo ormai conclamato del Sindaco Gullo e della sua giunta.

Chi ha perso la maggioranza dovrebbe solo prenderne atto.

Un sindaco serio, con un minimo di dignità istituzionale, avrebbe già rassegnato le dimissioni e chiesto ai cittadini una nuova legittimazione.

Ma Gullo no. Gullo resta, attaccato alla poltrona con una tenacia che fa persino tenerezza, salvo poi fuggire davanti al giudizio popolare.

Il tempo della propaganda sta finendo.

E i cittadini – ve lo diciamo chiaro – non sono stupidi. Sono stanchi. E non vedono l’ora di mandarvi a casa.

I Consiglieri Comunali

Gaetano Orto, Cristina Dante, Adolfo Sabatini, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria

Consigli comunali "decentrati". La posizione di Saltalamacchia (Forza Italia - Isole Eolie)

 Al Segretario Comunale

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio Comunale
COMUNE DI LIPARI
Oggetto: Nota Prot. N. 0016167 dell’ 08/5/2025 relativa alla convocazione dell’Organo Consiliare in sede decentrata.
In merito alla nota in oggetto, indirizzata per conoscenza anche ai capigruppo, relativa alla proposta di Adunanze aperte dell’Organo Consiliare in sede decentrata, il sottoscritto Consigliere comunale manifesta perplessità rispetto alle modalità con cui si intende convocare tali Adunanze nelle isole del territorio comunale.
L’iniziativa del Presidente del Consiglio di convocare, a breve, Adunanze aperte in sedi decentrate, peraltro tutte ancora da individuare, non è infatti supportata da una richiesta formale, né del Sindaco né della maggioranza dei Consiglieri comunali, su “specifiche problematiche di carattere esclusivamente localistico”, così come prevede l’art. 20 dello Statuto comunale.
Di conseguenza, in assenza di proposte su specifiche problematiche, non si comprende l’utilità della convocazione di Adunanze aperte e decentrate, in considerazione anche dell’impiego del personale dipendente del Comune di Lipari attualmente impegnato nella preparazione degli atti propedeutici all’approvazione del Bilancio nonché, alle porte della stagione estiva, in numerose altre attività amministrative.
Peraltro, non si coglie l’urgenza di tali convocazioni a metà Maggio, in un momento impegnativo per tutti e in modo particolare per gli imprenditori del settore turistico occupati nel riavvio delle loro attività.
D’altronde, è utile evidenziarlo, l’art. 20 dello Statuto comunale stabilisce che “Le deliberazioni adottate nel corso delle adunanze aperte possono avere ad oggetto soltanto atti di indirizzo, mozioni o risoluzioni costituenti espressioni programmatiche di carattere generale o manifestazioni di volontà politiche, con esclusione di ogni altro atto amministrativo di contenuto provvedimentale.“ Lo stesso articolo (art.20) sancisce inoltre che “Nel caso delle adunanze aperte non è prevista la presenza del numero legale né il rispetto di un quorum strutturale o funzionale.”
Lo scrivente condivide il valore del confronto e riconosce l’importanza di coinvolgere le comunità locali quando determinate decisioni hanno un impatto diretto sulla vita dei cittadini. E talvolta, facendolo in modo regolare e non sporadico, saltando, se necessario, gli statuti e i regolamenti.
Tuttavia, si ritiene opportuno riservare tali iniziative a eventi di particolare gravità, così come per i motivi d’interesse delle realtà insulari, nel rispetto scrupoloso dello Statuto e del Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale.
In conclusione, si coglie l’occasione per evidenziare la necessità di ridiscutere, nell’immediato, le modalità di partecipazione alle sedute di Consiglio Comunale, attualmente a regime.
Il Consiglio Comunale da remoto
non può essere la regola, non quando devono essere trattati argomenti importanti per l’Ente e per i cittadini. Alcune sedute consiliari si sono svolte in modo a dir poco rocambolesco, quasi ci si trovasse dentro un nuovo videogioco con corsa a ostacoli.
Per queste ragioni ritengo utile anticipare l’intenzione di un nuovo confronto in Consiglio Comunale sulle modalità di partecipazione alle sedute di Consiglio, soprattutto in occasione dell’esame dei bilanci. La questione del ritorno esclusivamente in presenza del Consiglio Comunale su taluni argomenti deve essere un’altra priorità del civico consesso nell’esclusivo ed assoluto interesse dei cittadini e del territorio.
Il Consigliere comunale
Gaetano Saltalamacchia



Scrutatori nominati per il Referendum nei seggi del Comune di Lipari



 

Tanti auguri!

Buon compleanno a Felice Mirabito, Elisabetta Paino, Teresa Tarano, Robeto Munafò, Romina Lazzaro, Angela Podetti, Antonio Passeri, Peppe Caridi, Giuseppe Finocchiaro, Angy Ferlazzo


Aperte le iscrizioni per la Scuola di formazione sullo studio delle nubi vulcaniche. Si terrà a Vulcano

Dal 23 settembre al 1° ottobre 2025 si svolgerà sull'isola di Vulcano, la più meridionale dell'arcipelago eoliano, la decima edizione della "Convective and Volcanic Clouds (CVC) detecting, monitoring and modeling School", la Scuola di formazione su rilevamento, monitoraggio e modellazione delle nubi convettive e vulcaniche.

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), attraverso il progetto PNRR MEET (Monitoring Earth’s Evolution and Tectonics), finanzia e supporta la Scuola insieme a European Geosciences Union (EGU), International Union of Geodesy and Geophysics (IUGG) e International Association of Volcanology and Chemistry of the Earth’s Interior (IAVCEI). L'Associazione Prof. Frank Silvio Marzano – “Per Aspera Ad Astra” mette inoltre a disposizione due borse di studio.

La Scuola è aperta a tutti, con priorità a studenti di laurea magistrale, dottorandi e ricercatori all'inizio della carriera. I posti sono limitati e la selezione avverrà in base alla motivazione, all'argomento di ricerca e all’ordine di invio della candidatura.

Gli studenti avranno l’opportunità di presentare le proprie ricerche agli altri partecipanti e ai docenti, partecipare a laboratori con l’utilizzo di software professionali applicati a dati reali e riceveranno un attestato finale che consentirà loro di ottenere fino a 6 crediti ECTS.

La scadenza per l’invio delle candidature e per la richiesta delle borse di studio è fissata al prossimo 30 maggio.

Per candidarsi, tramite iscrizione o mediante borsa di studio, è necessario compilare questo form.

Ci lascia un altro giovane: E' deceduto Fabrizio Famularo detto "Pandolfo"


 

Poesia contro la violenza sulle donne scritta da Stefany Quadara (III media di Pianoconte) su Noi Magazine della Gazzetta del sud


 

LA PAROLA - COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA 18 MAGGIO 2025

Oggi, 18 maggio: San Giovanni I


Originario della Tuscia e figlio di un certo Costanzo secondo il Liber Pontilicalis, fu eletto papa succedendo a 7 Ormisda il 13 agosto 523. Non si hanno notizie sicure su questo papa prima della sua elezione, a causa della frequente attestazione del nome Giovanni nelle fonti del VI sec. (tre papi portano questo nome).
È stata tuttavia avanzata l'ipotesi dell'identificazione di questo pontefice con il diacono Giovanni, amico di Severino Boezio, che gli dedicò tre dei suoi scritti; era favorevole al partito filoorientale dell'antipapa Lorenzo, anche se nel 506 fece atto di sottomissione al papa legittimo 7 Simmaco. Tale ipotesi di identificazione sarebbe corroborata dalla straordinaria accoglienza che gli fu riservata in occasione del suo viaggio a Costantinopoli, e dal fatto che Giovanni, divenuto papa, fece adottare a Roma su consiglio del monaco Dionigi il Piccolo il computo pasquale alessandrino, già motivo di accese controversie tra Lorenzo e Shrunaco e segno evidente di atteggiamento proorientale.
Il Liber Pontificalis riporta che egli fece eseguire importanti lavori di restauro nelle basiliche cimiteriali dei martiri Nereo e Achilleo sull'Ardeatina e dei SS. Felice e Adautto sull'Ostiense e poté inoltre abbellire le principali basiliche cittadine, grazie alla munificenza dell'imperatore Giustino I. Tutta la sua attività a Roma si svolse prima del suo viaggio a Costantinopoli, che fu l'avvenimento più importante del suo pontificato, ma anche l'ultimo, poiché gli costò la vita. Se i rapporti di Giovanni con l'imperatore d'Oriente furono buoni, assai meno lo furono quelli con l'anziano re goto Teodorico.
Questi era allarmato per le leggi rimesse in vigore dall'imperatore Giustino nei suoi territori contro gli eretici e in particolare contro gli ariani; convocò Giovarmi a Ravenna sul finire dell'anno 525 e gli intimò di guidare una delegazione a Costantinopoli con il difficile compito di ottenere la fine della persecuzione. Preoccupato per le sorti dei cattolici d'Occidente in caso di suo rifiuto, acconsenti di portare all'imperatore le richieste di Teodorico.
Era la prima volta che un pontefice si recava a Costantinopoli; fu ricevuto con i massimi onori dall'imperatore, che si prosternò davanti al vicario di san 7 Pietro. Giovanni celebrò le funzioni della Pasqua del 526 a S. Sofia secondo il rito romano e stando al Liber Pontificalis procedette alla reincoronaiione di Giustino. La delegazione ottenne alcune concessioni, non quella che gli ariani convertiti potessero ritornare alla loro fede.
Nonostante il successo dell'ambasciata, al rientro a Ravenna, Giovanni fu vittima della politica di Teodorico, a cui la notizia dell'accoglienza trionfale e del successo personale ottenuto da Giovanni a Costantinopoli, provocò ostilità e gelosia tanto che costrinse Giovanni a trattenersi a Ravenna, dove, provato dai trattamenti subiti, mori il 18 maggio 526.
Secondo l'Anonimo di Valois intorno al corpo di Giovanni si verificarono miracoli e fu oggetto di venerazione popolare. Successivamente le spoglie del pontefice furono traslate a Roma dove furono inumate a S. Pietro alla data del 27 maggio. Il suo epitaffio conservato in due manoscritti lo ricorda come vittima per Cristo.

Buongiorno...così!


 

sabato 17 maggio 2025

Troppe corse saltate tra Milazzo e le Eolie. Comandanti indagati. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 17 maggio 2025


 

A Ginostra e Stromboli l'ennesima conta dei danni. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 17 maggio 2025


 

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Piccoli Amici della Ludica Lipari: Tre vittorie ed un pareggio a Milazzo


Grande prestazione dei Piccoli Amici della Ludica Lipari che, oggi a Milazzo, hanno vinto, contro squadre di coetanei, tre partite e ne hanno pareggiata una: Ludica-Folgore 1-1; San Papino - Ludica 1-4 ; Ludica - Sanpierniceto 6-0; Don Peppino Cutropia - Ludica Lipari 2-4


Dissalatore di Lipari: Lavoratori del sindacato Femca Cisl proclamano stato di agitazione


 

Lipari esclusa dalla bandiera blu per l'impossibilità di valutare la qualità delle acque reflue. La nota ufficiale del FEE


 

No ad ogni ipotesi di aumento tariffario programmato dall'amministrazione Gullo. Seduta straordinaria di consiglio comunale


 

Tanti auguri!

Buon compleanno a Annamaria Cocco, Maddalena Donato, Paola Rifici, Valentina D'Angelo, Auat Khammassi, Marcello Saltalamacchia, Pippo Faranda, Caterina Pace




Una palestra pubblica in località Zinzolo. Sarà la prima a Lipari. l'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud

Per i "Pomeriggi culturali eoliani" il 23 maggio presentazione docufilm "Il maggio di Filicudi" di Grita e La Greca