Gullo vaneggia di un fantomatico “Decreto Razza” – probabilmente il n. 22 dell’11/01/2019 di riordino della rete sanitaria regionale– che, a suo dire, avrebbe trasformato l’Ospedale di Lipari in un semplice pronto soccorso. Ora, vogliamo davvero credere che il Sindaco non abbia nemmeno letto il decreto in questione? Perché se così fosse, sarebbe un caso patologico di incompetenza. E se invece lo ha letto e continua a mentire, allora siamo davanti a qualcosa di ancora più grave: una farsa politica bella e buona che ha solo l’intento di confondere i nostri cittadini.
Passiamo ai fatti, perché a differenza del Sindaco e delle sue chiacchere noi amiamo le cose concrete. Il suddetto decreto invocato da Gullo, a differenza di quanto sostenuto dallo stesso e dal suo partito di governo, collocava l’ospedale di Lipari tra quelli di zona disagiata, con 34 posti letto così suddivisi:
14 per medicina generale
6 per lungodegenza
6 per chirurgia
4 per riabilitazione
4 per pediatria
In aggiunta, il decreto prevedeva numerosi servizi sanitari, tra cui:
Radiologia
Laboratorio analisi
Pronto soccorso
Servizio di Anestesia
Emodialisi
Ostetricia e Ginecologia
Direzione sanitaria di presidio
E questo sarebbe il decreto che ha trasformato l’ospedale in un semplice pronto soccorso? Ma davvero il Sindaco pensa che i cittadini abbiano l’anello al naso?
Invece di dire falsità perché il Sindaco non ha preteso in questi anni con azioni forti e fatti concreti la piena attuazione di quanto previsto?
Ma andiamo oltre. Se davvero il Decreto Razza avesse previsto la chiusura dell’ospedale, com’è possibile che dal 2019 al giugno 2022 – fino all’elezione di Gullo – l’ospedale sia rimasto perfettamente in funzione, COVID compreso? Non è forse la prova definitiva che il Sindaco sta raccontando fandonie?
La verità è che Gullo, dopo la colossale figuraccia sulla Casa di Comunità e le sue continue giravolte politiche, ora tenta disperatamente di riscrivere la storia a suo favore. Sta cercando di vendere ai cittadini la favola del “Sindaco salvatore”, quello che avrebbe impedito la chiusura dell’ospedale. Peccato che sia tutto falso.
E mentre lui farnetica, la realtà sanitaria di Lipari è sotto gli occhi di tutti. Da quando è in carica, la situazione è precipitata:
Ortopedia? Scomparsa.
Ginecologia? Smantellata, funziona a singhiozzo e senza un calendario decente.
Pediatria? Un miraggio.
Cardiologi? A intermittenza, la sera e nei festivi del tutto assenti.
Radiologia? Tempi d’attesa dilatati fino a mesi, quando prima si ottenevano esami in pochi giorni, se non in giornata.
Infermieri e OSS? Dimezzati.
Servizi territoriali? Un caos senza precedenti, con direttive che vanno contro il decreto Balduzzi, impedendo agli specialisti di prestare consulenze per l’ospedale. E l’Amministrazione? Immobile.
Sindaco Gullo, ma lei dove vive? Su Marte? O pensa davvero che la gente non veda il disastro sanitario che ha lasciato esplodere sotto i suoi occhi?
Per chiudere il discorso una volta per tutte, pubblichiamo la tabella del Decreto Razza del 2019, che dimostra in modo inequivocabile che l’ospedale di Lipari non è mai stato trasformato in un semplice pronto soccorso.
L’unico vero rischio di chiusura dell’ospedale si ebbe nel 2011, sotto l’Assessore regionale alla Salute Massimo Russo del governo Lombardo. Allora, grazie alle proteste dei cittadini e di tutta la politica locale, maggioranza e minoranza, si riuscì ad impedire il disastro. E lei, caro Sindaco Gullo, dov’è era in quel periodo? Cosa ha fatto per difendere l’ospedale quando era Sindaco di Leni? La risposta è semplice: niente.
Oggi Gullo continua a fare ciò che gli riesce meglio: nulla, a parte inventarsi scuse e bugie sempre più imbarazzanti per coprire i suoi fallimenti. Ma stavolta la realtà lo ha travolto e il tempo delle scuse è ormai finito.
I Consiglieri Comunali
F.to Gaetano Orto
F.to Adolfo Sabatini
F.to Raffaele Rifici
F.to Cristina Dante
F.to Giorgia Santamaria
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