L’idea di questo breve lavoro nasce a seguito di alcune ricerche condotte sul Notiziario delle Isole Eolie per conto dell’amico Vito Ailara, del Centro Studi di Ustica.
Gli anni Cinquanta
Il primo articolo che si può leggere è sul Notiziario delle Isole Eolie del 16 marzo del 1956. Il carnevale viene raccontato in due momenti fondamentali, la sfilata delle maschere dei bambini e la serata danzante nell’ampia sala dell’ex Cinema Eolo (Oggi supermercato in via Maggiore), condotto da Giovannino Bonica. Si danzava in tutte e tre le serate del Carnevale. Nel corso della serata si era esibita – come si può leggere nell’articolo - La virtuosa e acrobatica Orchestra Cubana, integrata da un altro abile complesso di legni e ottoni, ha profuso ritmi frenetici o lenti, dal moderno cha-cha-cha, al crepuscolare e intramontabile Caminito dei nostri anni verdi. Alcune ditte eoliani avevano sponsorizzato la serata offrendo premi e regali ai partecipanti; alcuni premi erano stati assegnati alle migliori maschere: la piccola Maria Carnevale, gnomo incantevole e incantato. Il giovane Emanuele Carnevale, elegantissimo Zorro alla Douglas Fairbanks, primo premio per la migliore maschera tra bambini, Giorgio Capone, secondo premio nell’allegoria della Notte. Silvio Natale terzo premio nelle perfette sembianze di un’agile scimmia. La piccola Firmina Mezzapica o Reginetta o Fatina, comunque primo premio tra le mascherine in gara tra le bimbe. La bella e florida Rosalinda Fiorentino nelle vaporose pieghe di tulle di Prima Ballerina d’Opera, in coppia con la piccola Egle Siracusa anch’essa elegantemente abbigliata nella stessa foggia. Il piccolo Salvatore Jacono curato e timido Mefistofele in pregiato panno Lenci, primo premio tra le mascherine dei bimbi. Annagrazia Jacono, minuscola e vispa incarnazione della Musica, secondo premio tra le bimbe. La piccola Pupa Lombardo, la migliore tra tutte le maschere presenti a Corte, nei raffinati e accurati panni di un Cavaliere della Rosa dell’Ordine della Giarrettiera. E Anna Carnevale, romantico torero dagli immensi occhi limpidi, secondo premio perché seconda migliore maschera. La serata si era conclusa con la premiazione di Mister Carnevale 1956 nella persona del buon Santi Zanca (Santazzu o Baffuni), premiato con una pregevole e artistica coppa del Municipio di Lipari e la parallela elezione di Miss Carnevale, nella semplice e avvenente grazia di Immacolata Famularo eletta tra le altrettanto belle Pina Jacono, Vannina Longo, Rosetta Restuccia, Eriana Rodriquez, Giuseppina Mollica e Annamaria Scarcella. Per favorire l’afflusso dei partecipanti erano state programmate delle corse speciali per raggiungere il centro dalle frazioni.
L’anno successivo, nel 1957, il notiziario riporta una breve cronaca delle giornate. Le serate al cinema Eolo erano state presentate da Leonida Bongiorno, spirito audace e geniale perfettamente in carattere con le nostra vulcanica terra. Per iniziativa del rag. Pino La Cava rappresentante esclusivo per le Eolie della nota ditta di dolciumi Fidass-Divano è stato messo in palio, per la migliore maschera un allegrissimo uovo pasquale offerto dalla Ditta suddetta. È risultata vincitrice la signora Angela Lumia. Una timida Butterfly dagli occhi neri e profondi, dal sorriso dolce ed incerto. Analoga iniziativa si era svolta a Canneto, nei locali del Cinema Ideal.Nel corso del 1958 la cronaca racconta le giornate conclusive, che si concentra lungo il corso principale di Lipari: (…) Per le vie e per le piazze abbiamo visto passare delle belle maschere molto curate in tutti i particolari come la “Signora delle Camelie”, la “Madama Butterfly”, soldati dell’antica Roma, pellirossa, arabi, paggetti, signori dell’800. Ecc., le cronache raccontano di un corso Vittorio Emanuele gremito di gente. Lo spettacolo più divertente certamente era dato dalle persone in maschera che non volevano farsi riconoscere e da quelli che cercavano ad ogni costo d’identificare i primi riuscendovi molto difficilmente. Al cinema Eolo si era tenuto il Gran Festival delle Maschere 1958, condotto da Leonida Bongiorno. Nel corso della serata si erano alternate l’Orchestra “Cubana” e l'Orchestra “Armonia”; si era, infine esibito il rag. Antonucci che aveva presentato una sua canzone dal titolo “Lipari” eseguita dall’orchestra del maestro Ruggero e dal giovane cantante Italo Pajno, ha riportato vivissimo successo.
L’articolo del 1959, pur rimpiangendo il bel tempo andato, non raccontava nulla di carnevali precedenti al 1956. (…) Le persone più anziane, nel parlare di cose passare dicono che anche il Carnevale di oggi non è più quello di una volta e sicuramente hanno delle valide ragioni. Nel corso delle serate c’erano state due novità: due sfilate, una organizzata dalla Gioventù Maschile e Femminile di Az. Cattolica ed una organizzata dal C.S. Lipari. Quella della Gioventù di Az. Cattolica iniziava con lunghe ali di mascherine, continuava con un artistico carrettino siciliano sormontato da un gigantesco carnevale che ha richiesto il lavoro di lunghi giorni e finiva con il complesso “La Racchia” che con i più svariati strumenti non musicale accordava marce vecchie e nuove. Quello del Centro Sportivo Lipari invece, prendendo spunto dalla partita di calcio perduta a Montagnareale la domenica precedente a 3 e 1, era formato da molti giocatori in maschera, da alcuni cartelloni con caricature e da una cassa funebre su cui, per l’intera estensione era disegnato un dirigente con tre palloni sullo stomaco. Ambedue le sfilate in orario diverso, ha raccolto per le vie cittadine molte altre maschere e moltissimo pubblico. Nel corso delle sera il veglione al Cinema Eolo che aveva visto l’alternarsi di diverse gruppi musicali: le orchestre di Bartolo Ruggiero, Enrico Cullotta e Renato Villanti, hanno allietato le tre serate di domenica, lunedì e martedì con le loro melodie e con i loro ritmi.
P.s. Le immagini sono tratte dagli articoli pubblicati dal Notiziario delle Isole Eolie
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