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mercoledì 12 febbraio 2025

Ospedale di Lipari: Il tè in un piatto. I consiglieri d'opposizione: "Solo l’ennesima conferma di un sistema tracollante"

 COMUNICATO

Recentemente, un episodio emblematico nell'Ospedale di Lipari, documentato nella foto allegata, ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica: il tè della colazione viene infatti servito in un piatto di plastica o materiale simile, sicuramente non idoneo. Questo dettaglio, apparentemente marginale, rappresenta invece il simbolo di una gestione ormai priva di criteri e di rispetto per i cittadini e per il personale sanitario. Certamente, la responsabilità non è dei cuochi, probabilmente costretti a improvvisare pur di garantire la distribuzione dei pasti e delle bevande ai pazienti ricoverati.

Questo episodio, per quanto deplorevole, è evidente che non sia tra le criticità più gravi dell’ospedale. Se tutto il resto funzionasse adeguatamente, potremmo persino sorvolare su quanto accaduto. Tuttavia, esso è solo l’ennesima conferma di un sistema tracollante. Da tempo, medici, operatori sanitari e altri addetti ai lavori denunciano la mancanza di elementi essenziali, fino ad arrivare all’assurda carenza di carta igienica, costringendoli a procurarsela privatamente prima di iniziare il turno di lavoro. Non sappiamo se la stessa situazione riguardi anche i pazienti.

Le uniche vere professionalitá risiedono nei pochi, coraggiosi operatori sanitari e medici rimasti, che, nonostante le avversità, continuano a garantire la migliore assistenza possibile ai pazienti, incarnando il vero spirito di dedizione e sacrificio. A loro va il nostro più sincero riconoscimento.

È invece inaccettabile che coloro che hanno il compito di rifornire e sostenere l’ospedale – anche dal punto di vista logistico – mostrino una totale mancanza di attenzione o, peggio, incompetenza nel gestire queste criticità. Ancora più surreale è il fatto che, secondo le dichiarazioni del sindaco Gullo, l’ospedale starebbe “migliorando” e sarebbe addirittura l’unico della provincia a essersi salvato. Purtroppo, la realtà sul campo è ben diversa. E mentre si discute di “casa di comunità”, qualcuno sembra deciso a spingere il nostro ospedale sempre più nel baratro. In alternativa, dobbiamo prendere atto della totale incompetenza di alcuni vertici governativi dell’ASP di Messina, che evidentemente dovrebbero essere assegnati ad altri incarichi.

I consiglieri comunali: Gaetano Orto, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria, Adolfo Sabatini, Cristina Dante

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