Comunicato
Le odierne notizie di stampa che parlano di una rimodulazione “a perdere” degli organi periferici dell’Assessorato ai Beni Culturali, che avrebbero deciso di declassare il Museo archeologico di Lipari, privandolo della sua autonomia e del suo direttore e affidandolo alla gestione diretta della Soprintendenza di Messina sono un’ulteriore colpo all’autonomia del nostro territorio. Senza offesa per nessuno, ma le Isole Eolie non sono un quartiere o una circoscrizione della città di Messina.
Il nostro Museo, specchio del nostro passato, non è secondo a nessuno in Sicilia e non si comprende perché qualche museo della provincia di Messina non viene accorpato al Museo di Lipari ed ancor più all’istituendo Parco Archeologico delle Isole Eolie e si deve sempre fare al contrario. La ristrettezza del territorio delle Isole Eolie non è segno di poca qualità, al contrario.
La nostra comunità, ancora una volta, si deve mobilitare per chiedere alla Regione Siciliana, come fatto negli ultimi giorni, con la rimodulazione dell’Ospedale, di ritornare sui suoi passi e non penalizzare le Isole Eolie anche sul piano storico e culturale; non si comprende come mai da un lato la Regione Siciliana chieda la istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie, ha definito il Piano di Gestione del Sito Unesco e, improvvisamente, decide di penalizzare la struttura storico-culturale per eccellenza dal nostro comprensorio il Museo “Luigi Bernabò Brea”.
Oggi stesso solleciteremo le deputazioni regionali per un intervento forte nei confronti del Presidente Lombardo e dell’Assessore Armao, perché non possiamo assiste, nonostante lo sconforto, ad un atteggiamento assolutamente penalizzante nei confronti delle nostre comunità e del nostro territorio, che vede la presenza qualificata del partito del Presidente Lombardo in amministrazione, dai trasporti marittimi all’ospedale, dalle problematiche sociali degli operai della Pomice alla frazione di Acquacalda ed ora al Museo di Lipari.
Eolie nel Cuore – PD – SEL – Nuovo Giorno - UDC
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venerdì 9 aprile 2010
Nando Bianchi ed ex Pumex: "Io una idea l'avrei ma..."
Riceviamo da Nando Bianchi e pubblichiamo:
Riuscire a capire la situazione degli oramai definiti " ex pumex"è veramente prova ardua.
In particolare non si capisce se sono o meno al corrente, o perlomeno è mio parere, che nessuno ha chiaro come poter intervenire.
Prendendo spunto da un´idea che circolava tempo fa: la realizzazione del" museo della pomice", reputo questa l´unica possibilità a riaccendere la luce in queste persone, e non solo.
Tale realizzazione potrebbe diventare un fiore all´occhiello per la nostra comunità ad unica vocazione e cioè quella turistica.
Penso ad un museo dove gli ex Pumex potrebbero rappresentare le varie fasi, dall´escavazione alla lavorazione, all´esportazione.
Visite guidate su prenotazione ( immaginate tutte le imbarcazioni che giungono sull´isola) creazioni di aree di sosta per bus e macchine. Ci si muoverebbe per raggiungere la parte alta solo con mezzi elettrici.
Creare una biblioteca e una mostra fotografica. Bonificare tutti i pontili in ferro realizzando un attracco da usare con prenotazioni per visite guidate e via dicendo.
Naturalmente gli ex Pumex potrebbero d´inverno provvedere alla manutenzione dei luoghi.
Ho proposto il tutto all'Unesco che mi ha rimandato all´ufficio Patrimonio mondiale c/o Ministero dell´Ambiente e da qui sono stato rimandato al Comune di appartenenza dei luoghi.
Credo che il tutto non sia di facile realizzazione già di per se. Poi con un´amministrazione che sino ad ora non ha particolarmente brillato, abbinata ad una classe imprenditrice del Turismo ( nessuno escluso poiché viviamo tutti di turismo) ancora meno brillante., penso che il tutto rimarrà " aria fresca ".
Io credo in questa grande opportunità ( la mia è solo un idea di partenza e di sicuro ci saranno esperti preparati per realizzarla) per dimostrare che, se ne abbiamo le possibilità, noi realizziamo................................................o forse no.
Ciao Nando
Riuscire a capire la situazione degli oramai definiti " ex pumex"è veramente prova ardua.
In particolare non si capisce se sono o meno al corrente, o perlomeno è mio parere, che nessuno ha chiaro come poter intervenire.
Prendendo spunto da un´idea che circolava tempo fa: la realizzazione del" museo della pomice", reputo questa l´unica possibilità a riaccendere la luce in queste persone, e non solo.
Tale realizzazione potrebbe diventare un fiore all´occhiello per la nostra comunità ad unica vocazione e cioè quella turistica.
Penso ad un museo dove gli ex Pumex potrebbero rappresentare le varie fasi, dall´escavazione alla lavorazione, all´esportazione.
Visite guidate su prenotazione ( immaginate tutte le imbarcazioni che giungono sull´isola) creazioni di aree di sosta per bus e macchine. Ci si muoverebbe per raggiungere la parte alta solo con mezzi elettrici.
Creare una biblioteca e una mostra fotografica. Bonificare tutti i pontili in ferro realizzando un attracco da usare con prenotazioni per visite guidate e via dicendo.
Naturalmente gli ex Pumex potrebbero d´inverno provvedere alla manutenzione dei luoghi.
Ho proposto il tutto all'Unesco che mi ha rimandato all´ufficio Patrimonio mondiale c/o Ministero dell´Ambiente e da qui sono stato rimandato al Comune di appartenenza dei luoghi.
Credo che il tutto non sia di facile realizzazione già di per se. Poi con un´amministrazione che sino ad ora non ha particolarmente brillato, abbinata ad una classe imprenditrice del Turismo ( nessuno escluso poiché viviamo tutti di turismo) ancora meno brillante., penso che il tutto rimarrà " aria fresca ".
Io credo in questa grande opportunità ( la mia è solo un idea di partenza e di sicuro ci saranno esperti preparati per realizzarla) per dimostrare che, se ne abbiamo le possibilità, noi realizziamo................................................o forse no.
Ciao Nando
"Declassamento" del museo di Lipari. Il vice-sindaco China scrive a Lombardo e Armao
Questo il testo della lettera che l'assessore e vice-sindaco del comune di Lipari, Giulio China ha inviato al presidente della Regione e all'assessore ai Beni Culturali:
Con rammarico siamo costretti, per l'ennesima volta, a difendere la comunità eoliana, dai ripetuti tentativi di penalizzazione operati dagli organismi regionali che, pur animati da lodevole intendimento di razionalizzare i servizi e l'apparato burocratico, infliggono un ulteriore "colpo" all'economia eoliana attraverso il declassamento dello storico e prestigiosissimo museo archeologico "Luigi Bernabò Brea" di Lipari.
Ci riferiamo alle modifiche proposte dal comitato-tecnico ex art. 5 D. P.12/2009 che in attuazione a tale decreto, ha "declassato" il nostro prestigioso museo archeologico, confinandolo a unità operativa gestita dalla Sopritendenza di Messina di riferimento.
Tale provvedimento costituisce oggettivo "oltraggio" alla tradizione storica e culturale del nostro antico museo e alla tradizione millenaria della ciivltà eoliana, vanificando i sacrifici e l'impegno di intere generazioni di eoliani che si sono prodigati per tramandare la nostra cultura, la nostra storia e le nostre tradizioni.
Non trascurabili sono, inoltre, le ricadute economiche di tale deprecabile declassamento, il cui ripiano turistico è incontestabile, costituendo il turismo culturale un volano essenziale per l'economia in crisi proprio in un industria (quella turistica) che tradizionalmente resiste alle turbolenze economiche piu' diffuse.
Si richiede pertanto un sussulto di orgoglio della nostra "Sicilianità" che sappia coniugarsi con la "Eolianità" per non penalzzare ulteriormente un territorio già sacrificato da molteplici turbolenze economico-sociali.
Giulio China (Vice sindaco del comune di Lipari)
Con rammarico siamo costretti, per l'ennesima volta, a difendere la comunità eoliana, dai ripetuti tentativi di penalizzazione operati dagli organismi regionali che, pur animati da lodevole intendimento di razionalizzare i servizi e l'apparato burocratico, infliggono un ulteriore "colpo" all'economia eoliana attraverso il declassamento dello storico e prestigiosissimo museo archeologico "Luigi Bernabò Brea" di Lipari.
Ci riferiamo alle modifiche proposte dal comitato-tecnico ex art. 5 D. P.12/2009 che in attuazione a tale decreto, ha "declassato" il nostro prestigioso museo archeologico, confinandolo a unità operativa gestita dalla Sopritendenza di Messina di riferimento.
Tale provvedimento costituisce oggettivo "oltraggio" alla tradizione storica e culturale del nostro antico museo e alla tradizione millenaria della ciivltà eoliana, vanificando i sacrifici e l'impegno di intere generazioni di eoliani che si sono prodigati per tramandare la nostra cultura, la nostra storia e le nostre tradizioni.
Non trascurabili sono, inoltre, le ricadute economiche di tale deprecabile declassamento, il cui ripiano turistico è incontestabile, costituendo il turismo culturale un volano essenziale per l'economia in crisi proprio in un industria (quella turistica) che tradizionalmente resiste alle turbolenze economiche piu' diffuse.
Si richiede pertanto un sussulto di orgoglio della nostra "Sicilianità" che sappia coniugarsi con la "Eolianità" per non penalzzare ulteriormente un territorio già sacrificato da molteplici turbolenze economico-sociali.
Giulio China (Vice sindaco del comune di Lipari)
"Una Pasqua indimenticabile". Un eoliano scrive agli Ex Pumex
Riceviamo dagli ex Pumex e pubblichiamo:
Inviamo una mail di una famiglia che ha passato con noi la Santa Pasqua.
Certo che sentirsi dire che e' stata una delle "Pasqua" piu' profonde ed indimenticabili della loro vita ci commuove in maniera forte ed inequivocabile.
Considerando che erano tornati nel loro "vecchio scoglio" per staccare la spina dal proprio lavoro su al nord, ci induce a riflettere ed a darci maggiore forza e linfa alla nostra protesta e, soprattutto, chiarisce inequivocabilmente i malintesi che si sono creati all'indomani della Santa Processione. Dopo questa ulteriore testimonianza forte e chiara, c'e' chi ancora a Lipari parla del mancato sparo dei giochi pirotecnici????
Gli ex Lavoratori della Pomice, derubati del proprio posto di lavoro
IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA, COSI' COME CI E' STATO GIRATO DAGLI EX PUMEX
"Amici carissimi,non potete immaginare quanto mi dispiaccia non poter partecipare attivamente alla vostra "GIUSTA" protesta, ma vi assicuro che non faccio altro che pensarvi e vi sono veramente vicino.
Detto ciò, vorrei suggerirvi:
a) sottolineare nei vostri prossimi comunicati che la vostra protesta si è sempre mantenuta in termini molto civili, che non ha mai danneggiato nessuno;
b) date la massima diffusione possibile ai vostri comunicati, anche tappezzando l' isola con i manifesti e le porte degli uffici dove i vostri "indegni" colleghi lavorano;
c) continuate ad utilizzare la forte protesta Pasquale con le immagini dei bambini e delle donne che mangiavano pane ed acqua (continuate ad affiggerli al comune e dove vi è possibile) e state certi che chi non si è vergognato fino ad oggi lo farà in seguito (noi sappiamo che il pane ed acqua è stato vero e non una finta - ma posso dirvi che per me e mia moglie, aver trascorso con voi questa Pasqua è stata un' esperienza che non dimenticheremo mai).
Credo che chi ha avuto la forza di festeggiare una festa così importante per la comunità cristiana a pane ed acqua debba sentirsi orgoglioso e fiero - e voi lo siete - l' aver visto qualche vostra moglie piangere e la faccia dei bambini che sembrava condividessero la vostra lotta, anzi, erano lì addirittura fieri di sostenervi, ha fatto una tenerezza che non potete immaginare ed il nostro Carissimo Padre Sardella era commosso come noi tutti.
d) ricordatevi che l' unione fa la forza, più siete più voce avrete: cercate di creare partecipazione presso amici e parenti in modo che possano sostenervi anche durante le riunioni comunali (le donne sono molto importanti).
Infine, in merito al cartellone che state diffondendo, condivido la dissociazione dai vostri vergognosi colleghi.
Vi ringrazio se continuerete a tenermi informato in quanto mi sento oramai molto partecipe della vostra GIUSTA PROTESTA e per quanto mi è possibile vi sosterrò come meglio potrò.
Un abbraccio a tutti
Tindaro Mandarano
Porti e Portualità di Sottomonastero a Lipari. Dalla Gazzetta del sud di oggi
L'architetto Tusa avverte: «Massima vigilanza sui lavori previsti al porto di Sottomonastero»
Riserve del Sovrintendente del mare su approdi e scelte turistiche per le isole
Salvatore Sarpi
Lipari
I lavori di messa in sicurezza del porto liparese di Sottomonastero sono oggetto, non solo delle contestazioni dei comandanti di navi ed aliscafi e degli addetti ai lavori, i quali ritengono che l'opera creerà problemi per l'approdo e forti disagi nella limitrofa area sottoportuale, ma anche di quanti ritengono che le operazioni di posa dei cassoni possano arrecare danni all'antico porto romano rinvenuto in quei fondali.
Su queste ultime perplessità, ma anche sul progetto più ampio, della nuova portualità di Lipari interviene l'arch. Sebastiano Tusa (Sovrintendenza del mare).
Salvatore Sarpi
Lipari
I lavori di messa in sicurezza del porto liparese di Sottomonastero sono oggetto, non solo delle contestazioni dei comandanti di navi ed aliscafi e degli addetti ai lavori, i quali ritengono che l'opera creerà problemi per l'approdo e forti disagi nella limitrofa area sottoportuale, ma anche di quanti ritengono che le operazioni di posa dei cassoni possano arrecare danni all'antico porto romano rinvenuto in quei fondali.
Su queste ultime perplessità, ma anche sul progetto più ampio, della nuova portualità di Lipari interviene l'arch. Sebastiano Tusa (Sovrintendenza del mare).
Evidenziando come proprio per preservare il bene archeologico è stato deciso lo spostamento dell'opera (il molo per navi di grande stazza) al di fuori dell'area archeologica sommersa e solo dopo concessa l'autorizzazione, ha anche sottolineato che si è «stabilito che lo scavo per il posizionamento dei cassoni del molo nella zona più prossima (ma sempre esterna all'area archeologica) venga eseguito non con benna bensì con idrovora al fine di un maggior controllo per eventuali scoperte fortuite. L'uso delle "benne" è stato autorizzato al di fuori dell'area archeologica».
Ha anche annunciato una vigilanza quotidiana da parte della Sovrintendenza del mare. «Tale autorizzazione– continua Tusa – non riguarda l'intero progetto portuale, bensì la sola costruzione del molo in questione. Tutte le altre operazioni rientranti nella realizzazione del progetto più ampio del porto dovranno essere vagliate con molta attenzione al fine di respingerle, modificarle o, eventualmente, autorizzarle. È chiaro che la nostra competenza primaria ed esclusiva, riguarda esclusivamente il mare. Pertanto valuteremo e rilasceremo pareri solamente su tutto ciò che verrà realizzato al di sotto del livello marino. Il resto (tutto ciò che emerge ed è di interesse paesaggistico) è di competenza della Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Messina».
L'architetto Tusa si sofferma a "livello personale" sul progetto più ampio del nuovo porto di Lipari. «D'accordo con tanti cittadini ed esponenti della cultura – afferma – ritengo il progetto del nuovo porto, da realizzare nell'area tra Sottomonastero e Pignataro, fortemente invasivo soprattutto per due motivi. Da un lato la scomparsa del tipico paesaggio eoliano, rappresentato dalla spiaggia a ciottoli immediatamente davanti le basse case costiere con le barche tirate in secco, rappresenta una perdita di un valore paesaggistico ed umano di grande rilievo che comprometterà per sempre la percezione identitaria di una delle porzioni più significative di Lipari e delle Eolie: il suo capoluogo.
Perdere questa identità in favore di ampie banchine fortemente invasive sarebbe una perdita incalcolabile ed irreversibile. Un'altra considerazione da semplice cittadino sensibile ai valori della storia, della cultura e della nostra identità- continua Tusa- è legata al costruendo molo per navi da crociera di Sottomonastero e riguarda l'opportunità di permettere alle grandi navi da crociera di approdare a Lipari. Ritengo tale possibilità non una "opportunità" bensì una disgrazia. Si avranno vere e proprie "invasioni" improvvise di migliaia di persone e l'impatto visivo orribile di enormi "grattacieli" galleggianti a contatto di pochi metri dalle splendide e delicate architetture naturali ed antropizzate dell'Acropoli di Lipari, a fronte di risicati vantaggi economici. Sono convinto fortemente che il futuro del turismo nelle piccole isole non debba passare per l'aumento vertiginoso delle presenze, ma sulla sua qualificazione culturale ed ecocompatibile che vuol dire incremento qualitativo e non quantitativo pena la loro completa distruzione con all'orizzonte il deserto culturale ed il disastro economico. Queste considerazioni- conclude Tusa- sono del tutto personali e non attengono alla nostra competenza che riguarda la tutela del patrimonio culturale sommerso che, comunque, in ottemperanza alle norme vigenti, difenderemo senza sconti. Mi auguro, comunque, che le mie considerazioni possano consigliare i pianificatori ed i politici ad avere una maggiore oculatezza e sensibilità nella programmazione di opere e scenari futuri assolutamente incompatibili con il carattere dei luoghi della nostra memoria».
Ha anche annunciato una vigilanza quotidiana da parte della Sovrintendenza del mare. «Tale autorizzazione– continua Tusa – non riguarda l'intero progetto portuale, bensì la sola costruzione del molo in questione. Tutte le altre operazioni rientranti nella realizzazione del progetto più ampio del porto dovranno essere vagliate con molta attenzione al fine di respingerle, modificarle o, eventualmente, autorizzarle. È chiaro che la nostra competenza primaria ed esclusiva, riguarda esclusivamente il mare. Pertanto valuteremo e rilasceremo pareri solamente su tutto ciò che verrà realizzato al di sotto del livello marino. Il resto (tutto ciò che emerge ed è di interesse paesaggistico) è di competenza della Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Messina».
L'architetto Tusa si sofferma a "livello personale" sul progetto più ampio del nuovo porto di Lipari. «D'accordo con tanti cittadini ed esponenti della cultura – afferma – ritengo il progetto del nuovo porto, da realizzare nell'area tra Sottomonastero e Pignataro, fortemente invasivo soprattutto per due motivi. Da un lato la scomparsa del tipico paesaggio eoliano, rappresentato dalla spiaggia a ciottoli immediatamente davanti le basse case costiere con le barche tirate in secco, rappresenta una perdita di un valore paesaggistico ed umano di grande rilievo che comprometterà per sempre la percezione identitaria di una delle porzioni più significative di Lipari e delle Eolie: il suo capoluogo.
Perdere questa identità in favore di ampie banchine fortemente invasive sarebbe una perdita incalcolabile ed irreversibile. Un'altra considerazione da semplice cittadino sensibile ai valori della storia, della cultura e della nostra identità- continua Tusa- è legata al costruendo molo per navi da crociera di Sottomonastero e riguarda l'opportunità di permettere alle grandi navi da crociera di approdare a Lipari. Ritengo tale possibilità non una "opportunità" bensì una disgrazia. Si avranno vere e proprie "invasioni" improvvise di migliaia di persone e l'impatto visivo orribile di enormi "grattacieli" galleggianti a contatto di pochi metri dalle splendide e delicate architetture naturali ed antropizzate dell'Acropoli di Lipari, a fronte di risicati vantaggi economici. Sono convinto fortemente che il futuro del turismo nelle piccole isole non debba passare per l'aumento vertiginoso delle presenze, ma sulla sua qualificazione culturale ed ecocompatibile che vuol dire incremento qualitativo e non quantitativo pena la loro completa distruzione con all'orizzonte il deserto culturale ed il disastro economico. Queste considerazioni- conclude Tusa- sono del tutto personali e non attengono alla nostra competenza che riguarda la tutela del patrimonio culturale sommerso che, comunque, in ottemperanza alle norme vigenti, difenderemo senza sconti. Mi auguro, comunque, che le mie considerazioni possano consigliare i pianificatori ed i politici ad avere una maggiore oculatezza e sensibilità nella programmazione di opere e scenari futuri assolutamente incompatibili con il carattere dei luoghi della nostra memoria».
Tirrenia, il sindacato avverte: “Non sia un'altra Alitalia”
Una piccola Alitalia. Uno dei temi che stanno tenendo banco nel corso del IX congresso della Filt Cgil, in corso di svolgimento al teatro Carignano di Torino, riguarda la vicenda della privatizzazione di Tirrenia (quasi 3mila addetti in tutta Italia) che i sindacati temano possa assumere connotati simili a quelli che hanno riguardato Alitalia.
Per il 5 maggio è stato proclamato uno sciopero unitario dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil.
“Chiediamo – ha detto Vincenzo Accardo, lavoratore Tirrenia nel corso del suo intervento al congresso -, il rispetto delle clausole sociali per almeno otto anni, a tanto ammonta infatti il periodo durante il quale il compratore sarà sovvenzionato dallo Stato”. Dunque, non dovranno essere licenziati i lavoratori e andranno anche mantenuti gli attuali livelli contrattuali.
Sono finora una quindicina le manifestazioni d'interesse dei vari compratori, “ma noi – ha aggiunto Accardo, che lo scorso assunse agli onori della cronaca per essersi levato sull'albero della nave Bethia nel porto di Genova – non vogliamo spezzatini, chi compra deve comprare tutto, non solo un pezzo di Tirrenia”.
I sindacati temono che chi opera già nelle singole tratte possa avere interesse soltanto a far fuori un concorrente e, dunque, liberarsi dei lavoratori impiegati su quella tratta.
Tra i grandi gruppi che hanno presentato a fine febbraio manifestazione d'interesse e che ora stanno esaminando i conti della compagnia, spiccano alcuni leader del settore di canotaggio coma Moby, Gnv, Corsica Ferries, Lauro, Grimaldi. Ci sarebbero anche un paio di fondi finanziari, certamente allettati dalla possibilità di un grande affare finanziario piuttosto che industriale.
"Vogliamo vedere i piani industriali dei soggetti interessati ad acquisire Tirrenia”, ha detto a margine del congresso il segretario generale della Filt Cgil, Franco Nasso.
"Abbiamo chiesto al governo di regolare questo procedimento di cessione – ha aggiunto - perché ci sono dei punti ancora poco soddisfacenti. La clausola sociale ad esempio non è chiaramente identificata. E questo lascia incertezze".
Per il 5 maggio è stato proclamato uno sciopero unitario dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil.
“Chiediamo – ha detto Vincenzo Accardo, lavoratore Tirrenia nel corso del suo intervento al congresso -, il rispetto delle clausole sociali per almeno otto anni, a tanto ammonta infatti il periodo durante il quale il compratore sarà sovvenzionato dallo Stato”. Dunque, non dovranno essere licenziati i lavoratori e andranno anche mantenuti gli attuali livelli contrattuali.
Sono finora una quindicina le manifestazioni d'interesse dei vari compratori, “ma noi – ha aggiunto Accardo, che lo scorso assunse agli onori della cronaca per essersi levato sull'albero della nave Bethia nel porto di Genova – non vogliamo spezzatini, chi compra deve comprare tutto, non solo un pezzo di Tirrenia”.
I sindacati temono che chi opera già nelle singole tratte possa avere interesse soltanto a far fuori un concorrente e, dunque, liberarsi dei lavoratori impiegati su quella tratta.
Tra i grandi gruppi che hanno presentato a fine febbraio manifestazione d'interesse e che ora stanno esaminando i conti della compagnia, spiccano alcuni leader del settore di canotaggio coma Moby, Gnv, Corsica Ferries, Lauro, Grimaldi. Ci sarebbero anche un paio di fondi finanziari, certamente allettati dalla possibilità di un grande affare finanziario piuttosto che industriale.
"Vogliamo vedere i piani industriali dei soggetti interessati ad acquisire Tirrenia”, ha detto a margine del congresso il segretario generale della Filt Cgil, Franco Nasso.
"Abbiamo chiesto al governo di regolare questo procedimento di cessione – ha aggiunto - perché ci sono dei punti ancora poco soddisfacenti. La clausola sociale ad esempio non è chiaramente identificata. E questo lascia incertezze".
Approvato il Centro Commerciale Naturale "Isola di Lipari". Domani assemblea dei soci
COMUNICATO STAMPA DI NOI CONSUMATORI.IT (SEDE REGIONALE)
Apprendiamo con grande piacere dell’approvazione da parte della Regione del Centro Commerciale Naturale “Isola di Lipari”, di cui ne sapevamo la costituzione già dal 2009, e la cui iniziativa è stata caldeggiate dal consigliere comunale Antonio Casilli.
E’ questa una grande occasione che i commercianti, le attività economiche che vi si sono associate, si sta per avviare una nuova esperienza associativa anche per salvaguardare l’immagine e l’identità storico-culturale di Lipari.
Il Centro è un modello organizzativo che si ispira in parte all’organizzazione dei centri commerciali convenzionali, al fine di fornire ai cittadini ed ai clienti i servizi offerti abitualmente dalla grande distribuzione, ma in un contesto aggregativo naturale qual è, nella fattispecie, il centro cittadino di Lipari.
Come i soci sanno, una delle attività consiste nella realizzazione di una serie di attività di marketing territoriale e commerciale dettati da una comune politica di sviluppo e promozione che è quella di cui tutte le Eolie hanno bisogno.
La creazione del Centro Commerciale Naturale potrà essere accompagnata dalla definizione di un progetto integrato di riqualificazione/restauro urbano, strettamente interrelato con un programma di sviluppo dell’espressione diffusa e multiforme di piccole imprese operanti nelle maglie del tessuto urbano, sostenuta da una gestione coordinata del territorio che veda la partecipazione, opportunamente regolamentata, delle Istituzioni pubbliche e degli attori privati.
Ai soci del Centro, come al consigliere Casilli per il suoi impegno, vanno i nostri sinceri auguri.
COMUNICATO DEL CENTRO COMMERCIALE "ISOLA DI LIPARI"
Il Centro Commerciale Naturale “Isola di Lipari” accreditato già nel mese di Marzo si riunisce in Assemblea straordinaria il giorno 10 aprile alle ore 11:30 presso l’hotel ”La Filadelfia”.
Il presidente del CCN Rag. Demetrio De Salvatore invita tutti gli associati ad un’attiva partecipazione all’Assemblea nella quale verranno anche discusse le imminenti problematiche da affrontare.
Interverranno il Consulente del CCN Avv. Giovanni Vitale e il Funzionario Regionale Dott. Carmelo Licciardo.
V.P. Dott.ssa Svetlana Roussak
Apprendiamo con grande piacere dell’approvazione da parte della Regione del Centro Commerciale Naturale “Isola di Lipari”, di cui ne sapevamo la costituzione già dal 2009, e la cui iniziativa è stata caldeggiate dal consigliere comunale Antonio Casilli.
E’ questa una grande occasione che i commercianti, le attività economiche che vi si sono associate, si sta per avviare una nuova esperienza associativa anche per salvaguardare l’immagine e l’identità storico-culturale di Lipari.
Il Centro è un modello organizzativo che si ispira in parte all’organizzazione dei centri commerciali convenzionali, al fine di fornire ai cittadini ed ai clienti i servizi offerti abitualmente dalla grande distribuzione, ma in un contesto aggregativo naturale qual è, nella fattispecie, il centro cittadino di Lipari.
Come i soci sanno, una delle attività consiste nella realizzazione di una serie di attività di marketing territoriale e commerciale dettati da una comune politica di sviluppo e promozione che è quella di cui tutte le Eolie hanno bisogno.
La creazione del Centro Commerciale Naturale potrà essere accompagnata dalla definizione di un progetto integrato di riqualificazione/restauro urbano, strettamente interrelato con un programma di sviluppo dell’espressione diffusa e multiforme di piccole imprese operanti nelle maglie del tessuto urbano, sostenuta da una gestione coordinata del territorio che veda la partecipazione, opportunamente regolamentata, delle Istituzioni pubbliche e degli attori privati.
Ai soci del Centro, come al consigliere Casilli per il suoi impegno, vanno i nostri sinceri auguri.
COMUNICATO DEL CENTRO COMMERCIALE "ISOLA DI LIPARI"
Il Centro Commerciale Naturale “Isola di Lipari” accreditato già nel mese di Marzo si riunisce in Assemblea straordinaria il giorno 10 aprile alle ore 11:30 presso l’hotel ”La Filadelfia”.
Il presidente del CCN Rag. Demetrio De Salvatore invita tutti gli associati ad un’attiva partecipazione all’Assemblea nella quale verranno anche discusse le imminenti problematiche da affrontare.
Interverranno il Consulente del CCN Avv. Giovanni Vitale e il Funzionario Regionale Dott. Carmelo Licciardo.
V.P. Dott.ssa Svetlana Roussak
Lipari. Il museo "Bernabò Brea" perde la sua autonomia?
La notizia... se confermata dai fatti.... è di quelle clamorose e, forse , una volta per tutte, dovrebbero convincere i nostri amministratori quanto davvero poco (viste anche iniziative precedenti) sono tenute in considerazione le Eolie. E probabilmente quanto poco "peso specifico" abbiano!
Alla Regione, nell'ambito della rimodulazione degli organi periferici dell'Assessorato ai Beni Culturali, avrebbero deciso di declassare il Museo archeologico di Lipari, privandolo della sua autonomia e del suo direttore e affidandolo alla gestione diretta della Soprintendenza di Messina.
L'operazione avverrebbe (si dice) su disposizione del dirigente dott. Gesualdo Campo (chissà perchè ci ricorda il piano paesistico) nell'ambito per l'appunto di questa rimodulazione.
La notizia dell'accorpamento è "rimbalzata" attraverso i canali del MPA e già stamani dovrebbero partire, da parte del sindaco di Lipari, le prime lettere di protesta verso il presidente Lombardo e l'assessore Armao.
L'incredibile è che, vista l'importanza del museo liparese, la sua storia, il suo essere calato nel contesto di un territorio Patrimonio dell'Umanità, non si riesce a capire su quali basi si fonda il provvedimento.
E c'è anche chi parla apertamente di "ripicca politica" (sigh! )
giovedì 8 aprile 2010
Editoriale. I fondi dei fuochi di Pasqua. Cancellate ogni dubbio!
L'EDITORIALE
Questa redazione, questo direttore, da sempre sono abituati ad affrontare a viso aperto, senza nascondersi dietro giri di parole, le varie problematiche, specie quelle che riteniamo siano di interesse collettivo e che meritano di essere approfondite e/o chiarite.
Sino ad oggi abbiamo preferito restare in silenzio sulla stucchevole, e per certi versi anche irritante, discussione che si è accesa nel paese sulla fine che hanno fatto i fondi che dovevano essere destinati ai giochi d'artificio della Domenica di Pasqua. Giochi non "sparati" per i motivi ben noti e che, ribadiamo, qualcuno può condividere ed altri no.
I soliti "tam tam" di paese hanno fatto finire dapprima questi soldi in tasca agli ex Pumex (notizia falsa e prontamente smentita dai diretti interessati). Si è poi detto che sono stati impegnati diversamente; e poi ancora che sono stati messi da parte per festività future; che sono stati donati alla Chiesa; che non si sa che fine abbiano fatto, paventando in questo caso "scenari fantasiosi" o forse è meglio dire "poco rispettosi" nei confronti di chi con grande impegno e dispendio di energie organizza ogni anno questa festa.
Ebbene, fermamente convinti, che il presidente, così come tutti i componenti del Comitato organizzatore (la Chiesa non c'entra) sono persone rette e capaci, al di sopra, per quanto ci riguarda, da ogni sospetto, auspichiamo, anche a nome di tutti i cittadini che hanno formulato delle offerte, che venga comunicato ufficialmente cosa è stato fatto con i soldi destinati originariamente ai fuochi.
In un paese lacerato per molti altri (troppi) versi fare crescere il tarlo del dubbio anche su questo ci sembra davvero troppo!
Questa redazione, questo direttore, da sempre sono abituati ad affrontare a viso aperto, senza nascondersi dietro giri di parole, le varie problematiche, specie quelle che riteniamo siano di interesse collettivo e che meritano di essere approfondite e/o chiarite.
Sino ad oggi abbiamo preferito restare in silenzio sulla stucchevole, e per certi versi anche irritante, discussione che si è accesa nel paese sulla fine che hanno fatto i fondi che dovevano essere destinati ai giochi d'artificio della Domenica di Pasqua. Giochi non "sparati" per i motivi ben noti e che, ribadiamo, qualcuno può condividere ed altri no.
I soliti "tam tam" di paese hanno fatto finire dapprima questi soldi in tasca agli ex Pumex (notizia falsa e prontamente smentita dai diretti interessati). Si è poi detto che sono stati impegnati diversamente; e poi ancora che sono stati messi da parte per festività future; che sono stati donati alla Chiesa; che non si sa che fine abbiano fatto, paventando in questo caso "scenari fantasiosi" o forse è meglio dire "poco rispettosi" nei confronti di chi con grande impegno e dispendio di energie organizza ogni anno questa festa.
Ebbene, fermamente convinti, che il presidente, così come tutti i componenti del Comitato organizzatore (la Chiesa non c'entra) sono persone rette e capaci, al di sopra, per quanto ci riguarda, da ogni sospetto, auspichiamo, anche a nome di tutti i cittadini che hanno formulato delle offerte, che venga comunicato ufficialmente cosa è stato fatto con i soldi destinati originariamente ai fuochi.
In un paese lacerato per molti altri (troppi) versi fare crescere il tarlo del dubbio anche su questo ci sembra davvero troppo!
Più controlli sul tonno rosso
La commissione pesca del Parlamento europeo ha approvato oggi a larghissima maggioranza una proposta di regolamento che traspone nel diritto comunitario le regole adottate a livello internazionale dall'Iccat, la commissione per la conservazione dei tonni. La normativa, che dovrà ora passare all'esame della plenaria di Strasburgo e dei governi dei Ventisette, prevede controlli più rigidi per la pesca di questa specie in via di estinzione.
Gli eurodeputati propongono di ridurre a un solo mese la stagione della pesca nel 2010 (da metà maggio a metà giugno), la cui quota dovrà limitarsi a 13.500 tonnellate. Le nuove regole indicano poi l'obbligo di documentare ogni tappa della pesca, dalla cattura fino alla commercializzazione, passando per il trasporto. Le misure, inoltre, prevedono il divieto di trasferimento in mare da un battello all'altro per garantire l'origine e la tracciabilità.
La proposta dell'europarlamento arriva dopo la decisione della conferenza delle Nazioni Unite sulle specie a rischio estinzione (Cites) di respingere la proposta Ue di mettere al bando la cattura di questa specie. Il fallimento al tavolo internazionale, si legge in un comunicato di Bruxelles, “impone all'Ue di assicurare che gli stock di tonno nei nostri mari siano tutelati e gestiti in modo sostenibile, coerentemente con le raccomandazioni dell'Iccat”.
Gli eurodeputati propongono di ridurre a un solo mese la stagione della pesca nel 2010 (da metà maggio a metà giugno), la cui quota dovrà limitarsi a 13.500 tonnellate. Le nuove regole indicano poi l'obbligo di documentare ogni tappa della pesca, dalla cattura fino alla commercializzazione, passando per il trasporto. Le misure, inoltre, prevedono il divieto di trasferimento in mare da un battello all'altro per garantire l'origine e la tracciabilità.
La proposta dell'europarlamento arriva dopo la decisione della conferenza delle Nazioni Unite sulle specie a rischio estinzione (Cites) di respingere la proposta Ue di mettere al bando la cattura di questa specie. Il fallimento al tavolo internazionale, si legge in un comunicato di Bruxelles, “impone all'Ue di assicurare che gli stock di tonno nei nostri mari siano tutelati e gestiti in modo sostenibile, coerentemente con le raccomandazioni dell'Iccat”.
Camera iperbarica "trasloca" da Lipari? Sembrerebbe di no!
A Lipari circola con insistenza la voce che la camera iperbarica dell'ospedale di Lipari possa essere "traslocata" altrove.
Sembrerebbe però un "falso allarme".
Già nella riunione di martedì tra sindaco, amministratori, comitato per l'ospedale e CittadinanzAttiva si era affrontato l'argomento.
Vi proponiamo lo stralcio di un video (già pubblicato) nel quale sia il sindaco ma più specificamente il dottore Compagno chiariscono la situazione:
Sembrerebbe però un "falso allarme".
Già nella riunione di martedì tra sindaco, amministratori, comitato per l'ospedale e CittadinanzAttiva si era affrontato l'argomento.
Vi proponiamo lo stralcio di un video (già pubblicato) nel quale sia il sindaco ma più specificamente il dottore Compagno chiariscono la situazione:
SERVIZIO PROTOCOLLO IN DISSESTO. LETTERA APERTA AL SINDACO DI LIPARI di Aldo Natoli
Riceviamo dal geom. Aldo Natoli questa lettera aperta indirizzata al sindaco di Lipari e la pubblichiamo:
Tra i pochi servizi che funzionavano nel nostro Comune vi era il Servizio Protocollo. Per un motivo che per riservatezza non riporto, ma che la S.S. conosce abbastanza bene, è stata trasferita in altro Servizio una delle tre impiegate, causando il dissesto a cui oggi assistiamo, che consiste in un ritardo di moltissimi giorni nel protocollare sia la posta in entrata che quella in uscita, nonostante la buona volontà dei nuovi addetti provenienti da altri Servizi. Oggi addirittura si scopre che una disposizione della S.S. (prot. n° 11370 dell’08 aprile), naturalmente saltando tutta la posta in giacenza, impone una limitazione addirittura alla consegna della posta in entrata, e quindi al rilascio dell’attestazione di consegna, divenuto per Legge un obbligo per tutti gli Enti Pubblici. La disposizione sindacale dispone la consegna della posta in entrata dalle ore 11,00 alle ore 13,00 nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì e dalle ore 16,00 alle ore 18,00 nei giorni di Mercoledì e Giovedì. Si confonde la ricezione del pubblico negli uffici con la ricezione della posta che deve essere garantita durante gli orari di apertura del Comune rilasciando apposita attestazione di avvenuta consegna, se richiesta dal cittadino. Tale consegna non può essere limitata temporalmente, perché di sola consegna si tratta, adducendo motivazioni che riguardano esclusivamente il lavoro interno di protocollazione dell’ufficio. Purtroppo anche questo modo superficiale di gestire un servizio pubblico evidenzia lo stato di totale confusione, di anarchia e di sfacelo che regna nel Palazzo Comunale, già al baratro, dove spesso i doveri nei confronti dei cittadini contribuenti diventano cortesie. Ma non bisogna dimenticare, mi consenta il Consigliere Sabatini di parafrasare anch’io qualche detto della sapienza antica, che “il pesce puzza dalla testa”.
Tra i pochi servizi che funzionavano nel nostro Comune vi era il Servizio Protocollo. Per un motivo che per riservatezza non riporto, ma che la S.S. conosce abbastanza bene, è stata trasferita in altro Servizio una delle tre impiegate, causando il dissesto a cui oggi assistiamo, che consiste in un ritardo di moltissimi giorni nel protocollare sia la posta in entrata che quella in uscita, nonostante la buona volontà dei nuovi addetti provenienti da altri Servizi. Oggi addirittura si scopre che una disposizione della S.S. (prot. n° 11370 dell’08 aprile), naturalmente saltando tutta la posta in giacenza, impone una limitazione addirittura alla consegna della posta in entrata, e quindi al rilascio dell’attestazione di consegna, divenuto per Legge un obbligo per tutti gli Enti Pubblici. La disposizione sindacale dispone la consegna della posta in entrata dalle ore 11,00 alle ore 13,00 nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì e dalle ore 16,00 alle ore 18,00 nei giorni di Mercoledì e Giovedì. Si confonde la ricezione del pubblico negli uffici con la ricezione della posta che deve essere garantita durante gli orari di apertura del Comune rilasciando apposita attestazione di avvenuta consegna, se richiesta dal cittadino. Tale consegna non può essere limitata temporalmente, perché di sola consegna si tratta, adducendo motivazioni che riguardano esclusivamente il lavoro interno di protocollazione dell’ufficio. Purtroppo anche questo modo superficiale di gestire un servizio pubblico evidenzia lo stato di totale confusione, di anarchia e di sfacelo che regna nel Palazzo Comunale, già al baratro, dove spesso i doveri nei confronti dei cittadini contribuenti diventano cortesie. Ma non bisogna dimenticare, mi consenta il Consigliere Sabatini di parafrasare anch’io qualche detto della sapienza antica, che “il pesce puzza dalla testa”.
Tra soddisfazione, rimpianti e uno sguardo al futuro. L'analisi di Currò, capitano della Ludica Lipari
Riceviamo dal capitano della Ludica Lipari, Fabio Currò e pubblichiamo:
Sabato scorso si e' chiuso il primo campionato della Ludica Lipari in prima categoria, e malgrado la salvezza sia stata raggiunta con 3 giornate d'anticipo, e' forte il rammarico in tutti noi per non aver fatto qualcosa in piu', che tradotto in punti avrebbe significato centrare i playoff.
Abbiamo pagato lo scotto iniziale, la differenza di categoria e forse il nostro impegno non e'stato poi massimale.
Siamo usciti alla distanza, quando, ormai quasi con l'acqua alla gola, ci siamo guardati in faccia, dicendoci che non potevamo buttare via i tanti sacrifici fatti per tornare in categorie piu'prestigiose e che piu' competono alle nostre forze.
Da li' in poi e'stato un crescendo di vittorie e soddisfazioni, abbiamo battuto le prime della classe e incassato complimenti in ogni campo.
Questo ci ha inorgoglito ma ha anche accentuato i nostri rimpianti....Avremmo potuto e dovuto fare di piu'.
Ad ogni modo e'andata, il campionato si e'chiuso e la Ludica Lipari si e' fatta valere.
Ringrazio i nostri tifosi che, anche se non numerosissimi, si sono stretti intorno a noi nel momento piu' delicato aiutandoci a tirarci fuori da una situazione abbastanza complicata. Ringrazio i nostri mister Fulvio Caruso e Franco Li Castro che non si sono mai arresi e con dedizione e qualche strigliata (doverosa) han tirato fuori da ognuno di noi il massimo che potevamo dare in quel momento.
Non dimenticate che la quasi totalita'della nostra rosa e' composta da ragazzi giovanissimi, aiutati da qualche vecchietto(il sottoscritto e Renzo Giunta...) e che quindi il loro compito non era per niente agevole.
Chiudo rivolgendo un pensiero alla nostra dirigenza (nella persona del presidente Giuseppe Cirino) che, tra tante difficolta', per lo piu' economiche, e' riuscita a portare a termine un torneo che, a causa di distanze geografiche abbastanza importanti, si e'dimostrato piu'dispendioso del previsto.
Non so se l'anno prossimo riusciro'a giocare ancora. Sono ormai un po' in la'con gli anni(vero Renzo Giunta????) ma vorrei tanto che questo progetto ambizioso intrapreso insieme trovasse riscontro nell'entusiasmo dell'intera popolazione, perche' insieme tutto e'possibile.
Arrivederci....
Fabio Currò
P.s. Sempre grazie al nostro corrispondente Salvatore Sarpi per aver dato risalto anche a livello regionale alle nostre piccole "imprese"sportive.
MPA. Solidarietà a Longo "un equivoco che presto sarà chiarito". La nota del segretario Coppolina .
Riceviamo dal MPA - Movimento per l' Autonomia (Sezione di Lipari) e pubblichiamo:
In merito alla nota a firma del Gruppo Consiliare di Forza Italia, relativa agli eventi dell'ultima seduta consiliare, pur comprendendo le loro preoccupazioni riteniamo dover giudicare non preordinato il comportamento del Presidente del Consiglio Sig. Giuseppe Longo, spesso impegnato con non poche difficoltà a tenere in linea il buon procedere del consiglio stesso .
Riteniamo pertanto di dover esprimere allo stesso solidarietà per la roboante nota in cui è espressamente citato, certi che si è trattato di un equivoco che presto sarà chiarito.
Disponibili a parteciapre a rimuovere incomprensioni che talvolta contribuiscono a mettere in cattiva luce l'azione politico-amministrativa del Sig. Sindaco e della sua Giunta, diamo fin d'ora la nostra disponibilità in merito.
Il Segretario
Salvatore Coppolina
In merito alla nota a firma del Gruppo Consiliare di Forza Italia, relativa agli eventi dell'ultima seduta consiliare, pur comprendendo le loro preoccupazioni riteniamo dover giudicare non preordinato il comportamento del Presidente del Consiglio Sig. Giuseppe Longo, spesso impegnato con non poche difficoltà a tenere in linea il buon procedere del consiglio stesso .
Riteniamo pertanto di dover esprimere allo stesso solidarietà per la roboante nota in cui è espressamente citato, certi che si è trattato di un equivoco che presto sarà chiarito.
Disponibili a parteciapre a rimuovere incomprensioni che talvolta contribuiscono a mettere in cattiva luce l'azione politico-amministrativa del Sig. Sindaco e della sua Giunta, diamo fin d'ora la nostra disponibilità in merito.
Il Segretario
Salvatore Coppolina
"Come siamo caduti in basso". Sulla polemica Forza Italia - Longo interviene il capogruppo Fonti (Il Faro)
Riceviamo dal consigliere Gesuele Fonti (capogruppo Il Faro) e pubblichiamo:
Ho letto la sprezzante ed in certi frangenti, addirittura delirante, nota a firma del gruppo Consiliare di Forza Italia, relativa agli eventi verificatisi durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale.
I consiglieri firmatari accusano il Consiglio di “non voler fare”, ma disertano le sedute con regolarità o preferiscono abbandonarle in corso d’opera, com’è accaduto nell’ultimo consiglio, senza confrontarsi nella sede istituzionale, salvo poi trincerarsi dietro un arido comunicato stampa.
Gli stessi Consiglieri parlano di offese ed intimidazioni! Forse si riferiscono ai toni profondamente offensivi e certamente irriguardosi usati da quegli amministratori, che hanno abbandonato l’aula proferendo insulti generici all’indirizzo dei Consiglieri presenti!
Ineccepibile, a quel punto, la condotta del Presidente del Consiglio Longo, costretto suo malgrado, a sospendere la seduta!
Il Gruppo di Forza Italia loda infine le mirabili gesta del Sindaco e rivendica i brillanti risultati ottenuti! Ma quali sono questi successi? Di quali risultati si sta parlando?
Abbiano il coraggio di sostenere le proprie argomentazioni nella sede istituzionale, si confrontino nelle pubbliche adunanze del Consiglio Comunale, piuttosto che riunirsi nelle “segrete stanze” per pianificare, senza alcun contraddittorio, lo sviluppo ed il futuro delle nostre isole!
I grandi temi che riguardano tutta la comunità eoliana, la questione dei lavoratori ex pumex, la grave crisi sociale ed occupazionale che investe il territorio, il ridimensionamento dell’ospedale, la portualità, il parco nazionale, i trasporti marittimi, i servizi locali, la pianificazione urbanistica, la programmazione turistica, l’attuazione del programma di governo, il randagismo, le problematica di Acquacalda, lo stato di abbandono delle frazioni alte dell’isola etc, sono soltanto alcuni dei temi che andrebbero affrontati in modo sinergico con la necessaria concertazione di tutte le forze politiche, traendo spunto anche dal legittimo dissenso, sempre nel rispetto dei ruoli e delle posizioni divergenti.
Su queste problematiche la comunità Eoliana pretende risposte chiare!
Venite a dibattere in Consiglio Comunale sui temi concreti! È troppo comodo fare allusioni e lanciare accuse vaghe, irriguardose e delegittimanti!
Non esimetevi dal confronto istituzionale! Piuttosto che rinunciare al vostro ruolo, firmando cambiali in bianco e delegando persino le prerogative per le quali avete ricevuto un mandato dalla comunità, fareste certamente meglio a dimettervi!
L’attacco irriguardoso al Presidente del Consiglio, che ha il solo “torto” di aver garantito pari opportunità e dignità all’intero Consiglio Comunale, esercitando le funzioni di garanzia previste dallo Statuto e dalla normativa vigente, è segno inequivocabile di arroganza e insofferenza verso chi esercita il proprio ufficio in autonomia e senza condizionamenti.
Il Presidente del Consiglio Comunale è espressione dell’intero Consesso, a prescindere dalle forze politiche che lo hanno votato: ricordo ai solerti consiglieri di forza Italia che anche “IL FARO” è stato determinante nell’elezione del Presidente Longo, il quale gode tutt’ora della stima e della piena fiducia, conseguita sul campo, nell’espletamento “super partes” delle proprie prerogative.
L’unico aspetto consolante di questa vicenda è che un documento così scellerato è rimasto isolato anche nella maggioranza di governo, rigettato esplicitamente da Alleanza Nazionale e non condiviso dal Movimento Per l’Autonomia, frutto evidentemente di una sparuta minoranza di consiglieri comunali, rappresentativi di posizioni minoritarie nel consiglio comunale, nell’Amministrazione e nella comunità eoliana!
Gesuele Fonti
Capogruppo Consiliare “IL FARO”
Ho letto la sprezzante ed in certi frangenti, addirittura delirante, nota a firma del gruppo Consiliare di Forza Italia, relativa agli eventi verificatisi durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale.
I consiglieri firmatari accusano il Consiglio di “non voler fare”, ma disertano le sedute con regolarità o preferiscono abbandonarle in corso d’opera, com’è accaduto nell’ultimo consiglio, senza confrontarsi nella sede istituzionale, salvo poi trincerarsi dietro un arido comunicato stampa.
Gli stessi Consiglieri parlano di offese ed intimidazioni! Forse si riferiscono ai toni profondamente offensivi e certamente irriguardosi usati da quegli amministratori, che hanno abbandonato l’aula proferendo insulti generici all’indirizzo dei Consiglieri presenti!
Ineccepibile, a quel punto, la condotta del Presidente del Consiglio Longo, costretto suo malgrado, a sospendere la seduta!
Il Gruppo di Forza Italia loda infine le mirabili gesta del Sindaco e rivendica i brillanti risultati ottenuti! Ma quali sono questi successi? Di quali risultati si sta parlando?
Abbiano il coraggio di sostenere le proprie argomentazioni nella sede istituzionale, si confrontino nelle pubbliche adunanze del Consiglio Comunale, piuttosto che riunirsi nelle “segrete stanze” per pianificare, senza alcun contraddittorio, lo sviluppo ed il futuro delle nostre isole!
I grandi temi che riguardano tutta la comunità eoliana, la questione dei lavoratori ex pumex, la grave crisi sociale ed occupazionale che investe il territorio, il ridimensionamento dell’ospedale, la portualità, il parco nazionale, i trasporti marittimi, i servizi locali, la pianificazione urbanistica, la programmazione turistica, l’attuazione del programma di governo, il randagismo, le problematica di Acquacalda, lo stato di abbandono delle frazioni alte dell’isola etc, sono soltanto alcuni dei temi che andrebbero affrontati in modo sinergico con la necessaria concertazione di tutte le forze politiche, traendo spunto anche dal legittimo dissenso, sempre nel rispetto dei ruoli e delle posizioni divergenti.
Su queste problematiche la comunità Eoliana pretende risposte chiare!
Venite a dibattere in Consiglio Comunale sui temi concreti! È troppo comodo fare allusioni e lanciare accuse vaghe, irriguardose e delegittimanti!
Non esimetevi dal confronto istituzionale! Piuttosto che rinunciare al vostro ruolo, firmando cambiali in bianco e delegando persino le prerogative per le quali avete ricevuto un mandato dalla comunità, fareste certamente meglio a dimettervi!
L’attacco irriguardoso al Presidente del Consiglio, che ha il solo “torto” di aver garantito pari opportunità e dignità all’intero Consiglio Comunale, esercitando le funzioni di garanzia previste dallo Statuto e dalla normativa vigente, è segno inequivocabile di arroganza e insofferenza verso chi esercita il proprio ufficio in autonomia e senza condizionamenti.
Il Presidente del Consiglio Comunale è espressione dell’intero Consesso, a prescindere dalle forze politiche che lo hanno votato: ricordo ai solerti consiglieri di forza Italia che anche “IL FARO” è stato determinante nell’elezione del Presidente Longo, il quale gode tutt’ora della stima e della piena fiducia, conseguita sul campo, nell’espletamento “super partes” delle proprie prerogative.
L’unico aspetto consolante di questa vicenda è che un documento così scellerato è rimasto isolato anche nella maggioranza di governo, rigettato esplicitamente da Alleanza Nazionale e non condiviso dal Movimento Per l’Autonomia, frutto evidentemente di una sparuta minoranza di consiglieri comunali, rappresentativi di posizioni minoritarie nel consiglio comunale, nell’Amministrazione e nella comunità eoliana!
Gesuele Fonti
Capogruppo Consiliare “IL FARO”
Brevi
Pericoli e segnali "fai da te" - Molte strade di Lipari sono dissestate o presentano vere e proprie situazioni di pericolo. La provinciale che conduce ad Acquacalda per certi versi ne è l'emblema.
Oltre alla ormai "incancrenita" zona vicina all'ex cava Pumex (chiusa al traffico ma di fatto transitata) vi sono altre situazioni a rischio.
Una di questa si trova un centinaio di metri prima dell'ingresso nella frazione, all'uscita di una semi-curva (per chi proviene da Porticello o Castagna). Nel manto stradale vi è un buco, pericolosissimo specie per i centauri. In assenza di interventi e/o opportuna segnaletica qualcuno ha pensato di introdurvi all'interno un arbusto per evidenziare il pericolo (vedi foto).
"Segnaletica originale" ma pericolosa, considerando che chi non è a conoscenza si ritrova l'arbusto di fronte, non appena esce dalla semi-curva
TIRRENIA: NASSO (FILT-CGIL), POSSIBILI ACQUIRENTI MOSTRINO LORO PIANI ''Vogliamo vedere i piani industriali dei soggetti interessati ad acquisire Tirrenia''.Lo ha detto il segretario generale della Filt-Cgil, Franco Nasso, a margine del nono congresso nazionale dell'organizzazione sindacale in corso a Torino fino al 9 aprile. ''Abbiamo chiesto al governo di regolare questo procedimento di cessione perche' ci sono dei punti ancora poco soddisfacenti. La clasusola sociale ad esempio non e' chiaramente identificata''. Al momento le manifestazioni di interesse pervenute a Fintecna, holding pubblica a cui fa capo la societa' di trasporti marittima in via di privatizzazione, sarebbero una quindicina. I soggetti interessati stanno esaminando i libri contabili. In vista dell'avvio della fase due il sindacato chiede un incontro con il governo.
COMMERCIO: VENTURI, "PRESTO 25 MLN A BANDO PER NEGOZI VICINATO"
La III Commissione parlamentare dell'Assemblea regionale siciliana, oggi, ha dato parere favorevole alle direttive per finanziare investimenti a favore dei negozi di vicinato(piccoli esercizi commerciali nei centri urbani).
Le direttive, firmate dall'assessore regionale alle Attivita' produttive, Marco Venturi, stabiliscono le modalita' per la concessione degli aiuti, con la modalita' a sportello.
"Il parere favorevole della Commissione - spiega Venturi - ci permettera' di mettere a bando le risorse entro un mese. A disposizione dei negozianti siciliani ci sono 25 milioni di euro del Po Fesr 2007-2013. E' previsto un contributo del 50% a fondo perduto per investimenti non superiori a 50mila euro. Le risorse potranno essere utilizzate per l'acquisto di macchinari, il rinnovo di impianti e l'impiego di tecnologie innovative".
Gli aiuti potranno essere impiegati anche per il consolidamento di passivita' a breve e medio termine, e per locazioni finanziarie immobiliari.
Le direttive, firmate dall'assessore regionale alle Attivita' produttive, Marco Venturi, stabiliscono le modalita' per la concessione degli aiuti, con la modalita' a sportello.
"Il parere favorevole della Commissione - spiega Venturi - ci permettera' di mettere a bando le risorse entro un mese. A disposizione dei negozianti siciliani ci sono 25 milioni di euro del Po Fesr 2007-2013. E' previsto un contributo del 50% a fondo perduto per investimenti non superiori a 50mila euro. Le risorse potranno essere utilizzate per l'acquisto di macchinari, il rinnovo di impianti e l'impiego di tecnologie innovative".
Gli aiuti potranno essere impiegati anche per il consolidamento di passivita' a breve e medio termine, e per locazioni finanziarie immobiliari.
"Scarsissima culturale istituzionale e farneticazioni". Intervento della minoranza del consiglio comunale di Lipari sul comunicato di Forza Italia
Comunicato stampa
Le frasi rivolte al Presidente del Consiglio Comunale in un recente comunicato stampa
"In tutto ciò non possono non evidenziare all’opinione pubblica tutto quello che è l’assurdo, anomalo e subdolo comportamento del Presidente del Consiglio Comunale, Rag. Giuseppe Longo, eletto con i voti di questo gruppo, di questa maggioranza ma oggi al totale servizio delle forze di opposizione” danno la misura della scarsissima cultura istituzionale che contraddistingue i consiglieri di Forza Italia, anche di fronte alle continue prove di disprezzo del sindaco Bruno per il ruolo di indirizzo del consiglio e per questo formalmente diffidato, il vero ispiratore e forse l’estensore del Comunicato stampa.
Questa non è la prima iniziativa dei consiglieri di Forza Italia, già qualche giorno fa gli stessi consiglieri sono intervenuti per difendere il sindaco di fronte alla legittima decisione del consiglio comunale di chiedere la partecipazione del Presidente del Consiglio comunale e dei consiglieri al tavolo tecnico dell’istituendo Parco Nazionale delle Isole Eolie; anche questa un’occasione persa dai suddetti consiglieri per stare zitti.
Possiamo assicurare ai consiglieri di Forza Italia di non aver avviato alcuna campagna acquisti in seno al consiglio comunale, quest’ultima è una specialità del Sindaco Bruno, che ama circondarsi di transfughi e mercenari, elargendo poltrone e ruoli in seno al consiglio e, ultimo in ordine di tempo, qualche posto in Giunta.
Ma torniamo ad esaminare nel dettaglio le farneticazioni del gruppo di Forza Italia: La giornata odierna ha ancora una volta messo in evidenza quello che è il chiaro e limpido “non voler fare” messo in atto dalla minoranza del Consiglio Comunale di Lipari.
Ma di cosa parlano i consiglieri di Forza Italia? Hanno mai veramente pensato di affrontare in consiglio uno dei quaranta argomenti posti all’ordine del giorno dalle forze di minoranza su argomenti che investono quasi quotidianamente la vita della nostra comunità?
Hanno mai espresso un qualche pensiero compiuto su di uno dei punti posti all’ordine del giorno del consiglio comunale dal gruppo di Minoranza? Noi lo abbiamo fatto, accompagnando le proposte di autoconvocazione con precisi ordini del giorno e deliberazioni, tanto per “non voler fare”. L’unica azione degna di memoria che ricordiamo dei consiglieri di Forza Italia è una fuga precipitosa dalla “Laurana”, nonostante l’acquisto di un biglietto per imbarcarsi mentre altri si assumevano ben altre responsabilità nell’interesse della nostra comunità.
Passiamo adesso alla seconda parte delle loro affermazioni nella quale tacciano le forze di minoranza di aver: (…) ormai travalicato ogni limite e messo palesemente in evidenza come, praticamente, la tattica è quella dell’ostruzionismo fine a se stesso e quindi dello stigmatizzare quella che invece, tra le innumerevoli difficoltà, è la grande mole di lavoro che giornalmente Sindaco ed Amministrazione affrontano e portano avanti ed a soluzione.
In effetti l’amministrazione, il sindaco ed il gruppo di Forza Italia hanno risolto tanti problemi: dalle case per gli eoliani, al lavoro agli ex operai della Pumex, alla soluzione dei problemi di Acquacalda, alla riqualificazione di Marina Corta, alla diminuzione delle tasse ai cittadini per l’ottima gestione del ciclo dell’acqua e dei rifiuti, dal recupero delle somme dall’evasione fiscale dei tributi, dalle certezze legate ai collegamenti marittimi, dalla creazione di nuove opportunità di sviluppo per la nostra comunità, creando lavoro per le imprese e per le nuove generazioni, alla creazione delle aree artigianali, delle caserme dei carabinieri, alla sistemazione del Campo “Franchino Monteleone”, alla realizzazione delle elisuperfici per usi commerciali, e potremmo proseguire per fogli e fogli per raccontate le tante “conquiste” del gruppo di Forza Italia, un vero romanzo di fantascienza, altro che “confrontarsi con tutte quelle forze politiche ed associazioni presenti sul territorio”.
Vogliamo ricordare, infine, ai consiglieri di Forza Italia che l’articolo 15 dello statuto del Comune di Lipari prevede al 1 comma che:
La posizione giuridica e lo status dei consiglieri comunali sono regolati dalla legge; essi assumono la carica all'atto della proclamazione e rappresentano l'intera comunità alla quale costantemente rispondono.
Noi non rispondiamo al sindaco, espressione di una parte della comunità, ma la rappresentiamo nella sua interezza; le decisioni e le deliberazioni che assumiamo sono nell’interesse della comunità alla quale costantemente rispondiamo e non al sindaco Bruno.
Vogliamo concludere con una frase di Oscar Wilde:
«A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.»
Le forze politiche di minoranza
Le frasi rivolte al Presidente del Consiglio Comunale in un recente comunicato stampa
"In tutto ciò non possono non evidenziare all’opinione pubblica tutto quello che è l’assurdo, anomalo e subdolo comportamento del Presidente del Consiglio Comunale, Rag. Giuseppe Longo, eletto con i voti di questo gruppo, di questa maggioranza ma oggi al totale servizio delle forze di opposizione” danno la misura della scarsissima cultura istituzionale che contraddistingue i consiglieri di Forza Italia, anche di fronte alle continue prove di disprezzo del sindaco Bruno per il ruolo di indirizzo del consiglio e per questo formalmente diffidato, il vero ispiratore e forse l’estensore del Comunicato stampa.
Questa non è la prima iniziativa dei consiglieri di Forza Italia, già qualche giorno fa gli stessi consiglieri sono intervenuti per difendere il sindaco di fronte alla legittima decisione del consiglio comunale di chiedere la partecipazione del Presidente del Consiglio comunale e dei consiglieri al tavolo tecnico dell’istituendo Parco Nazionale delle Isole Eolie; anche questa un’occasione persa dai suddetti consiglieri per stare zitti.
Possiamo assicurare ai consiglieri di Forza Italia di non aver avviato alcuna campagna acquisti in seno al consiglio comunale, quest’ultima è una specialità del Sindaco Bruno, che ama circondarsi di transfughi e mercenari, elargendo poltrone e ruoli in seno al consiglio e, ultimo in ordine di tempo, qualche posto in Giunta.
Ma torniamo ad esaminare nel dettaglio le farneticazioni del gruppo di Forza Italia: La giornata odierna ha ancora una volta messo in evidenza quello che è il chiaro e limpido “non voler fare” messo in atto dalla minoranza del Consiglio Comunale di Lipari.
Ma di cosa parlano i consiglieri di Forza Italia? Hanno mai veramente pensato di affrontare in consiglio uno dei quaranta argomenti posti all’ordine del giorno dalle forze di minoranza su argomenti che investono quasi quotidianamente la vita della nostra comunità?
Hanno mai espresso un qualche pensiero compiuto su di uno dei punti posti all’ordine del giorno del consiglio comunale dal gruppo di Minoranza? Noi lo abbiamo fatto, accompagnando le proposte di autoconvocazione con precisi ordini del giorno e deliberazioni, tanto per “non voler fare”. L’unica azione degna di memoria che ricordiamo dei consiglieri di Forza Italia è una fuga precipitosa dalla “Laurana”, nonostante l’acquisto di un biglietto per imbarcarsi mentre altri si assumevano ben altre responsabilità nell’interesse della nostra comunità.
Passiamo adesso alla seconda parte delle loro affermazioni nella quale tacciano le forze di minoranza di aver: (…) ormai travalicato ogni limite e messo palesemente in evidenza come, praticamente, la tattica è quella dell’ostruzionismo fine a se stesso e quindi dello stigmatizzare quella che invece, tra le innumerevoli difficoltà, è la grande mole di lavoro che giornalmente Sindaco ed Amministrazione affrontano e portano avanti ed a soluzione.
In effetti l’amministrazione, il sindaco ed il gruppo di Forza Italia hanno risolto tanti problemi: dalle case per gli eoliani, al lavoro agli ex operai della Pumex, alla soluzione dei problemi di Acquacalda, alla riqualificazione di Marina Corta, alla diminuzione delle tasse ai cittadini per l’ottima gestione del ciclo dell’acqua e dei rifiuti, dal recupero delle somme dall’evasione fiscale dei tributi, dalle certezze legate ai collegamenti marittimi, dalla creazione di nuove opportunità di sviluppo per la nostra comunità, creando lavoro per le imprese e per le nuove generazioni, alla creazione delle aree artigianali, delle caserme dei carabinieri, alla sistemazione del Campo “Franchino Monteleone”, alla realizzazione delle elisuperfici per usi commerciali, e potremmo proseguire per fogli e fogli per raccontate le tante “conquiste” del gruppo di Forza Italia, un vero romanzo di fantascienza, altro che “confrontarsi con tutte quelle forze politiche ed associazioni presenti sul territorio”.
Vogliamo ricordare, infine, ai consiglieri di Forza Italia che l’articolo 15 dello statuto del Comune di Lipari prevede al 1 comma che:
La posizione giuridica e lo status dei consiglieri comunali sono regolati dalla legge; essi assumono la carica all'atto della proclamazione e rappresentano l'intera comunità alla quale costantemente rispondono.
Noi non rispondiamo al sindaco, espressione di una parte della comunità, ma la rappresentiamo nella sua interezza; le decisioni e le deliberazioni che assumiamo sono nell’interesse della comunità alla quale costantemente rispondiamo e non al sindaco Bruno.
Vogliamo concludere con una frase di Oscar Wilde:
«A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.»
Le forze politiche di minoranza
mercoledì 7 aprile 2010
LIPARI & PORTI di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) La messa in sicurezza di Marina Corta, che prevede la collocazione di tre cassoni, è stata finanziata per un importo di euro 2.259.179,64, mentre quella di Sottomonastero, che prevede la collocazione di cinque cassoni, per un importo di euro 3.279.751,40.
Complessivamente il costo dei manufatti ammonta ad Euro 5.538.931,30. Da quanto si dice le due strutture appena ultimate saranno messe a disposizione della Lipari Porti S.p.A.
Sorge spontanea una domanda: il costo delle opere deve costituire un maggiore apporto di capitale da parte del Comune nella citata società, che oggi è limitato al 30%, mediante il conferimento di immobili?
Spero che, considerato il rituale silenzio del Sindaco Bruno, qualche Consigliere Comunale, sia di maggioranza che di minoranza, faccia luce su questo interrogativo
Complessivamente il costo dei manufatti ammonta ad Euro 5.538.931,30. Da quanto si dice le due strutture appena ultimate saranno messe a disposizione della Lipari Porti S.p.A.
Sorge spontanea una domanda: il costo delle opere deve costituire un maggiore apporto di capitale da parte del Comune nella citata società, che oggi è limitato al 30%, mediante il conferimento di immobili?
Spero che, considerato il rituale silenzio del Sindaco Bruno, qualche Consigliere Comunale, sia di maggioranza che di minoranza, faccia luce su questo interrogativo
Laurana = Odissea. Nel viaggio Napoli-Eolie accade di tutto
Viaggio - odissea per trentacinque passeggeri del traghetto "Laurana" della Siremar. Il traghetto, la cui partenza da Napoli era prevista per le 20 in direzione Eolie, è partito dal capoluogo campano soltanto alle 5 del mattino per arrivare a Lipari solo intorno alle 19 di stasera.
Un problema, sembrerebbe all'ancora, rimasta incastrata sotto un'altra ancora di un altro mezzo di linea, ha impedito che la nave potesse mollare gli ormeggi.
Durante la "sosta forzata" a Napoli un uomo, presumibilmente con problemi di salute, si è anche gettato in mare ed è stato salvato dalla guardia costiera allertata dai marittimi.
La situazione più incredibile ha riguardato cinque persone dirette a Filicudi e che, visto l'orario d'arrivo, non avrebbero trovato la coincidenza a Lipari.
La Siremar, piuttosto che pagare un albergo e una cena a Lipari, ha proposto ai cinque di pernottare a Milazzo (prossima tappa del viaggio) a bordo del mezzo e poi imbarcarsi domani sul traghetto diretto a Filicudi.
Ovviamente è scattato il malcontento e le proteste si sono sprecate.
Un problema, sembrerebbe all'ancora, rimasta incastrata sotto un'altra ancora di un altro mezzo di linea, ha impedito che la nave potesse mollare gli ormeggi.
Durante la "sosta forzata" a Napoli un uomo, presumibilmente con problemi di salute, si è anche gettato in mare ed è stato salvato dalla guardia costiera allertata dai marittimi.
La situazione più incredibile ha riguardato cinque persone dirette a Filicudi e che, visto l'orario d'arrivo, non avrebbero trovato la coincidenza a Lipari.
La Siremar, piuttosto che pagare un albergo e una cena a Lipari, ha proposto ai cinque di pernottare a Milazzo (prossima tappa del viaggio) a bordo del mezzo e poi imbarcarsi domani sul traghetto diretto a Filicudi.
Ovviamente è scattato il malcontento e le proteste si sono sprecate.
Calcio. Bravi ragazzi! Gli juniores della Ludica Lipari superano il quotato Camaro
Importante e prestigiosa vittoria oggi pomeriggio al Monteleone per la formazione juniores della Ludica Lipari.
I ragazzi, allenati da Franco Li Castro, si sono imposti per uno a zero al Camaro nella gara del triangolare che designerà la formazione che accederà alla fase regionale del torneo juniores. L'altra formazione è quella del Desport Gaggi.
La rete della Ludica è stata messa a segno da Mirabito.
Si tratta di una vittoria importante e di prestigio non solo per i risvolti che potrà avere nel contesto della qualificazione ma anche e sopratutto perchè ottenuto contro una formazione che risulta tra le più forti a livello juniores e appartenente ad un vivaio prestigioso come quello del Camaro che ha ottenuto nel tempo risultati di un certo rilievo anche a livello nazionale.
I ragazzi, allenati da Franco Li Castro, si sono imposti per uno a zero al Camaro nella gara del triangolare che designerà la formazione che accederà alla fase regionale del torneo juniores. L'altra formazione è quella del Desport Gaggi.
La rete della Ludica è stata messa a segno da Mirabito.
Si tratta di una vittoria importante e di prestigio non solo per i risvolti che potrà avere nel contesto della qualificazione ma anche e sopratutto perchè ottenuto contro una formazione che risulta tra le più forti a livello juniores e appartenente ad un vivaio prestigioso come quello del Camaro che ha ottenuto nel tempo risultati di un certo rilievo anche a livello nazionale.
In provincia di Messina 15 chilomentri di mare non balneabile
Situazione allarmistica per quanto riguarda lunghe zone di mare in provincia di Messina. Dal tratto jonico a quello tirrenico del territorio comunale si contano infatti oltre 15 chilometri di litorale nei quali vige il divieto di balneazione. E' quanto emerge dall'annuale decreto dell'assessorato regionale alla Sanità sulla stagione balneare 2010, che inizia il 1. maggio e si conclude il 30 settembre. Una fotografia dello stato di salute delle spiagge messinesi che preoccupa. La situazione più grave nel tratto tra Barcellona Pozzo di Gotto e Terme Vigliatore con 2.750 metri di costa non balneabile. Il documento è stato redatto dal dirigente generale del dipartimento regionale per le Attività sanitarie ed osservatorio epidemiologico, è datato 12 marzo ed è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di venerdì 26 marzo. Sono cinque le zone da "bandiera rossa" del territorio comunale di Messina elencate nella tabella del decreto, nove i tratti il cui inquinamento è tale, secondo i tecnici della Sanità regionale, da suggerire il divieto di balneazione. Più di 7 chilometri degli oltre 15 totali sono classificati come "tratti di mare e di costa permanentemente non balneabili per inquinamento", zone, cioè, da sottoporre a provvedimenti di bonifica e successivi monitoraggi di verifica. Una porzione di 6 chilometri e mezzo è concentrata nella zona sud, a partire da Tremestieri. Dando un'occhiata alla provincia ,in particolare alla costa jonica, l'unico punto presente in tabella è un tratto 150 metri a nord del fiume Alcantara. Per quanto riguarda le aree portuali, dopo Messina è "scontata" la non balneabilità di un ampio tratto della costa milazzese, nei pressi del porto e, per 1,6 chilometri, della raffineria.
Alle isole Eolie è sconsigliato il bagno nelle acque di pertinenza del porto di Lipari (tratto lungo poco più di un chilometro) e nella porzione tra il porto Levante e la sorgente termale di Vulcano.
Alle isole Eolie è sconsigliato il bagno nelle acque di pertinenza del porto di Lipari (tratto lungo poco più di un chilometro) e nella porzione tra il porto Levante e la sorgente termale di Vulcano.
Messina. Ripartiti i posti letto dell'ospedale di Lipari. Interrogazione di Lo Cascio sulla camera iperbarica
Si è conclusa la riunione all'Asp di Messina sulla rimodulazione dell'ospedale di Lipari.
Nel corso dell'incontro tra il direttore generale Salvatore Giuffrida, il capo distretto Maria Rigoli e il sindaco Mariano Bruno, il neo assessore Peppe Finocchiaro e i consiglieri Giacomo Biviano, Antonio Casilli e Mario Paino sono stati ripartiti i 26 posti letto a disposizione nella struttura liparese.
Questa la suddivisione: 10 in medicina; 8 in chirurgia; 4 nel reparto MCAU ( medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza); 4 per il day hospital. Questo progetto di suddivisione sarà sottoposto all'assessore regionale alla Sanità Russo.
In poche parole restano in vita due aree di degenza:
Medica che comprende medicina, pediatria, cardiologia e nefrologia;
Chiurgica: ostetricia, ginecologia e ortopedia
I ricoveri in questi due settori saranno ordinari, quindi non limitati alle 72 ore
Un buon passo in avanti rispetto a ciò che era stato prospettato nel piano regionale ma che non può certamente rappresentare il massimo dell'aspirazione per delle isole come le Eolie. Resta in piedi, a nostro avviso, la difficoltà ad integrare alcuni rami tra di loro e la non garanzia che le donne possano continuare a partorire a Lipari.
Intanto, dobbiamo registrare questa interrogazione del consigliere comunale Pietro Lo Cascio (Sinistra Ecologia Libertà) al sindaco del comune di Lipari sulla "ipotesi di trasferimento camera iperbarica".
Gentile Signor Sindaco,
notizie apparse su un autorevole quotidiano nazionale (“La Repubblica”, 6/4/10), nonché voci che circolano sempre più insistentemente nel paese, riferiscono di un possibile trasferimento della camera iperbarica dall’Ospedale di Lipari ad altra sede. Questo fatto costituirebbe un ulteriore elemento negativo in una situazione già estremamente critica, ovvero quella del ridimensionamento del nostro principale presidio sanitario, e che – se dovesse essere confermato – verrebbe a configurarsi come una decisione assurda, priva del più elementare rispetto per la nostra vocazione territoriale e, pertanto, assolutamente intollerabile.
Le Eolie, da oltre trenta anni, sono uno dei “paradisi” dei subacquei tra le destinazioni turistiche nazionali; attorno a questa piccola ma qualificante fetta di mercato turistico, ruota l’attività di numerosi diving, di barcaioli, di commercianti di attrezzature specialistiche, ecc. Per chi pratica la subacquea, sia a livello amatoriale, sia a livello professionale, la presenza di una camera iperbarica a Lipari rappresenta un elemento di sicurezza, destinato ad assumere ulteriore valore, alla luce della prossima istituzione di un’Area Marina Protetta nelle nostre isole. Inoltre, la camera iperbarica viene utilizzata come terapia per numerose altre patologie, e la sua presenza a Lipari ha – di fatto – costituito un elemento di pregio per il nostro bistrattato ospedale, certamente l’unico per il quale pazienti provenienti da altre sedi si spostano nella nostra isola a scopo terapeutico.
Per queste ragioni, La interrogo per conoscere
se durante i recenti incontri tenuti a Palermo presso l’Assessorato regionale alla Sanità sia stato affrontato l’argomento della camera iperbarica, e se Le risultino eventuali decisioni relative al trasferimento della stessa;
in caso contrario, se – alla luce delle voci e delle notizie a mezzo stampa sopra richiamate – intende chiedere, nella Sua veste di massima Autorità Sanitaria comunale, precise garanzie che il servizio della camera iperbarica dell’Ospedale di Lipari resti lì, dove è stato destinato ormai da decenni, anche attraverso il mantenimento del personale impegnato nel settore.
Certo di un Suo cortese riscontro scritto, La ringrazio anticipatamente e Le porgo distinti saluti
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà
Nel corso dell'incontro tra il direttore generale Salvatore Giuffrida, il capo distretto Maria Rigoli e il sindaco Mariano Bruno, il neo assessore Peppe Finocchiaro e i consiglieri Giacomo Biviano, Antonio Casilli e Mario Paino sono stati ripartiti i 26 posti letto a disposizione nella struttura liparese.
Questa la suddivisione: 10 in medicina; 8 in chirurgia; 4 nel reparto MCAU ( medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza); 4 per il day hospital. Questo progetto di suddivisione sarà sottoposto all'assessore regionale alla Sanità Russo.
In poche parole restano in vita due aree di degenza:
Medica che comprende medicina, pediatria, cardiologia e nefrologia;
Chiurgica: ostetricia, ginecologia e ortopedia
I ricoveri in questi due settori saranno ordinari, quindi non limitati alle 72 ore
Un buon passo in avanti rispetto a ciò che era stato prospettato nel piano regionale ma che non può certamente rappresentare il massimo dell'aspirazione per delle isole come le Eolie. Resta in piedi, a nostro avviso, la difficoltà ad integrare alcuni rami tra di loro e la non garanzia che le donne possano continuare a partorire a Lipari.
Intanto, dobbiamo registrare questa interrogazione del consigliere comunale Pietro Lo Cascio (Sinistra Ecologia Libertà) al sindaco del comune di Lipari sulla "ipotesi di trasferimento camera iperbarica".
Gentile Signor Sindaco,
notizie apparse su un autorevole quotidiano nazionale (“La Repubblica”, 6/4/10), nonché voci che circolano sempre più insistentemente nel paese, riferiscono di un possibile trasferimento della camera iperbarica dall’Ospedale di Lipari ad altra sede. Questo fatto costituirebbe un ulteriore elemento negativo in una situazione già estremamente critica, ovvero quella del ridimensionamento del nostro principale presidio sanitario, e che – se dovesse essere confermato – verrebbe a configurarsi come una decisione assurda, priva del più elementare rispetto per la nostra vocazione territoriale e, pertanto, assolutamente intollerabile.
Le Eolie, da oltre trenta anni, sono uno dei “paradisi” dei subacquei tra le destinazioni turistiche nazionali; attorno a questa piccola ma qualificante fetta di mercato turistico, ruota l’attività di numerosi diving, di barcaioli, di commercianti di attrezzature specialistiche, ecc. Per chi pratica la subacquea, sia a livello amatoriale, sia a livello professionale, la presenza di una camera iperbarica a Lipari rappresenta un elemento di sicurezza, destinato ad assumere ulteriore valore, alla luce della prossima istituzione di un’Area Marina Protetta nelle nostre isole. Inoltre, la camera iperbarica viene utilizzata come terapia per numerose altre patologie, e la sua presenza a Lipari ha – di fatto – costituito un elemento di pregio per il nostro bistrattato ospedale, certamente l’unico per il quale pazienti provenienti da altre sedi si spostano nella nostra isola a scopo terapeutico.
Per queste ragioni, La interrogo per conoscere
se durante i recenti incontri tenuti a Palermo presso l’Assessorato regionale alla Sanità sia stato affrontato l’argomento della camera iperbarica, e se Le risultino eventuali decisioni relative al trasferimento della stessa;
in caso contrario, se – alla luce delle voci e delle notizie a mezzo stampa sopra richiamate – intende chiedere, nella Sua veste di massima Autorità Sanitaria comunale, precise garanzie che il servizio della camera iperbarica dell’Ospedale di Lipari resti lì, dove è stato destinato ormai da decenni, anche attraverso il mantenimento del personale impegnato nel settore.
Certo di un Suo cortese riscontro scritto, La ringrazio anticipatamente e Le porgo distinti saluti
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà
AN si schiera con Longo e auspica pacatezza e condivisione dei progetti politici
COMUNICATO STAMPA DI ALLEANZA NAZIONALE
In riferimento alla nota a firma del Gruppo Consiliare di Forza Italia relativa agli eventi della seduta consiliare di ieri e al presunto “ assurdo, anomalo e subdolo” comportamento del Presidente del Consiglio Comunale.
Ribadiamo la stima e la riconoscenza allo stesso Presidente Pino Longo che continua a svolgere la propria funzione con correttezza e imparzialità.
Agli Amici di Forza Italia che hanno rivolto vaghe e incomprensibili accuse desideriamo ricordare la coerenza e la lealtà degli appartenenti al gruppo di A.N. che anche durante i lavori del Consiglio Comunale di ieri con la loro costante presenza in aula ( Ass.re D’Auria, Consigliere Guarino e lo stesso Presidente ), unici della maggioranza, hanno dato testimonianza dell’impegno e della sensibilità nei confronti delle problematiche che in questo momento attanagliano il nostro territorio.
La presente non vuole essere una difesa d’ufficio o di circostanza, ma è un dato di fatto inconfutabile ed anche documentabile che insulti, intimidazioni e risse non hanno visto partecipi componenti di A.N. né tantomeno il Presidente Longo.
Invitiamo inoltre, gli Amici di Forza Italia a voler finalmente considerare la creazione del PDL anche a Lipari dove al contrario di altre realtà è rimasto nelle intenzioni.
Alleanza Nazionale con i suoi rappresentanti istituzionali rimane sempre parte diligente e propositiva all’interno della maggioranza di centrodestra a favore sempre e comunque degli interessi della comunità Eoliana.
Auspica infine, pacatezza dei toni e condivisione di progetti politici per il bene di tutte le Isole Eolie
In riferimento alla nota a firma del Gruppo Consiliare di Forza Italia relativa agli eventi della seduta consiliare di ieri e al presunto “ assurdo, anomalo e subdolo” comportamento del Presidente del Consiglio Comunale.
Ribadiamo la stima e la riconoscenza allo stesso Presidente Pino Longo che continua a svolgere la propria funzione con correttezza e imparzialità.
Agli Amici di Forza Italia che hanno rivolto vaghe e incomprensibili accuse desideriamo ricordare la coerenza e la lealtà degli appartenenti al gruppo di A.N. che anche durante i lavori del Consiglio Comunale di ieri con la loro costante presenza in aula ( Ass.re D’Auria, Consigliere Guarino e lo stesso Presidente ), unici della maggioranza, hanno dato testimonianza dell’impegno e della sensibilità nei confronti delle problematiche che in questo momento attanagliano il nostro territorio.
La presente non vuole essere una difesa d’ufficio o di circostanza, ma è un dato di fatto inconfutabile ed anche documentabile che insulti, intimidazioni e risse non hanno visto partecipi componenti di A.N. né tantomeno il Presidente Longo.
Invitiamo inoltre, gli Amici di Forza Italia a voler finalmente considerare la creazione del PDL anche a Lipari dove al contrario di altre realtà è rimasto nelle intenzioni.
Alleanza Nazionale con i suoi rappresentanti istituzionali rimane sempre parte diligente e propositiva all’interno della maggioranza di centrodestra a favore sempre e comunque degli interessi della comunità Eoliana.
Auspica infine, pacatezza dei toni e condivisione di progetti politici per il bene di tutte le Isole Eolie
Considerazioni sui lavori al Porto di Lipari - Sottomonastero e sulla "invasiva" nuova portualità (di Sebastiano Tusa, Sovrintendenza del mare)
La nota del prof. Sebastiano Tusa (Sovrintendenza del mare) in risposta alle crescenti perplessità sui lavori da eseguire a Sottomonastero (Lipari) nel contesto della messa in sicurezza
"Non “pensino” i “benpensanti” (scusate il bisticcio di parole) che noi della Soprintendenza del Mare emaniamo i nostri pareri autorizzativi con leggerezza o, peggio, sull’onda di “emotività” indotte da chissà quali condizionamenti. Al contrario ogni parere è il frutto di attenta analisi dei luoghi e di una rigorosa istruttoria basata soprattutto su indagini dirette sia mediante osservazione dei fondali da parte dei nostri specialisti, sia mediante sorbonature (scavi archeologici stratigrafici subacquei) che con l’ausilio di strumentazioni adeguate (sub bottom profiler per evidenziare strutture o reperti sottostanti al fondo marino, side scan sonar e multibeam per individuare eventuali reperti emergenti dal fondo).
Tutto ciò è stato fatto anche a proposito dell’importantissimo rinvenimento delle consistenti tracce del portico romano a - m 12,70 (la base del colonnato) nelle acque di Sottomonastero.
Alla luce di quanto registrato mediante accurate analisi, corroborate anche dai dati preliminari di una collaborazione fruttuosa intrapresa con i geologi dell’Università di Catania al fine di contestualizzare l’eventuale monumento e comprenderne le dinamiche di giacitura, abbiamo emanato il ben noto parere autorizzativo determinando lo spostamento dell’opera progettata (il molo per navi di grande stazza) al di fuori dell’area archeologica sommersa.
Chi conosce i fondali in questione sa bene che vi è una zona di bassi fondali che si distacca ortogonalmente dalla banchina attuale e che, alla luce di quanto scoperto, dovrebbe verisimilmente corrispondere ad un antico molo di epoca almeno romana.
Ebbene, d’intesa con progettisti, stazione appaltante ed esecutori dell’opera abbiamo stabilito che il suddetto molo non debba essere costruito nella zona in questione come da progetto originale, ma vada spostato al di fuori dell’area archeologica. Inoltre, a maggiore sicurezza di eventuali reperti che dovessero trovarsi al di fuori della zona archeologica definita in seguito alle nostre accurate indagini, abbiamo anche stabilito che lo scavo per il posizionamento dei cassoni del molo nella zona più prossima (ma sempre esterna all’area archeologica) venga eseguito non con benna bensì con idrovora al fine di un maggior controllo per eventuali scoperte fortuite. L’uso delle “benne” tanto contestate è stato autorizzato soltanto al di fuori dell’area archeologica laddove siamo certi non vi siano resti strutturali.
Pertanto teniamo a chiarire e tranquillizzare i cittadini e tutti coloro che hanno a cuore il nostro patrimonio culturale specificando che, non soltanto abbiamo valutato con attenzione i luoghi evitando il benché minimo danneggiamento di qualsivoglia testimonianza archeologica al patrimonio archeologico sommerso, ma vigileremo quotidianamente con due nostri addetti a tutte le operazioni di scavo che verranno effettuate nell’area in questione.
Rivendichiamo, pertanto, la validità del nostro operato che, in linea con la metodologia che adoperiamo in siffatte situazioni “difficili”, non è mirato a creare contrapposizioni inutili e sterili con la controparte (stazioni appaltanti, ditte, altri enti pubblici etc.), bensì a cercare soluzioni che possano contemperare le esigenze imprescindibili della tutela con quelle dello sviluppo e della dinamica migliorativa delle opere pubbliche.
Ma vorrei anche precisare che tale autorizzazione non riguarda l’intero progetto portuale, bensì la sola costruzione del molo in questione. Tutte le altre operazioni di escavazione e colmata che verranno effettuate nel quadro della realizzazione del progetto più ampio del porto dovranno essere vagliate con molta attenzione al fine respingerle, modificarle o, eventualmente, autorizzarle.
Vorrei anche specificare che la nostra competenza primaria ed esclusiva, per chi non lo sapesse, riguarda esclusivamente il mare. Pertanto noi valuteremo solamente tutto ciò che verrà realizzato al di sotto del livello marino; il resto (tutto ciò che emerge e che riserva intense considerazioni di ordine paesaggistico, è di competenza della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Messina).
Pertanto il nostro parere non potrà essere reso su tutta l’opera in se, bensì sulle opere a mare. Ciò non ci esime, al livello puramente personale, dall’avanzare considerazioni sulla totalità del progetto.
D’accordo con tanti cittadini ed esponenti della cultura ritengo il progetto del nuovo porto da realizzare nell’area tra Sottomonastero e Pignataro fortemente invasivo soprattutto per due motivi. Da un lato la scomparsa del tipico paesaggio eoliano rappresentato dalla spiaggia a ciottoli immediatamente davanti le basse case costiere con le barche tirate in secco rappresenta una perdita di un valore paesaggistico ed umano di grande rilievo che comprometterà per sempre la percezione identitaria di una delle porzioni più significative di Lipari e delle Eolie : il suo capoluogo.
Perdere questa identità in favore di ampie banchine fortemente invasive che annulleranno le spiagge ed al loro posto posizioneranno infiniti metri cubi di costruito, ancorché di qualità, sarebbe una perdita incalcolabile ed irreversibile per la nostra terra. Un’altra considerazione da semplice cittadino sensibile ai valori della storia, della cultura e della nostra identità ci preme avanzare anche a proposito del costruendo molo per navi da crociera di Sottomonastero. Tale considerazione riguarda l’opportunità di permettere alle grandi navi da crociera di approdare a Lipari.
Ritengo tale prevista possibilità non una “opportunità” bensì una disgrazia per l’isola e per le Eolie in generale. Quale sarà il vantaggio economico di tali approdi? Pressoché nullo poiché, com’è noto, i crocieristi consumano tutto a bordo e le loro rapidissime incursioni lasciano poco o nulla sul territorio. Il risultato sarà quello di avere vere e proprie “invasioni” improvvise di migliaia di persone e l’impatto visivo orribile di enormi “grattacieli” galleggianti a contatto di pochi metri dalle splendide e delicate architetture naturali ed antropizzate dell’Acropoli di Lipari a fronte di risicati vantaggi economici.
Sulla base della mia esperienza sono assolutamente convinto che se vogliamo che le piccole isole del Mediterraneo conservino il loro forte ed unico carattere identitario per cui sono apprezzate e visitate non possono permettere siffatti fenomeni di turismo di massa “mordi e fuggi”.
Questo turismo, come ci ammonisce Marc Auget, produrrà “non luoghi”, cioè luoghi privi d’identità che nessuno, tra qualche anno vorrà più visitare. Sono convinto fortemente che il futuro del turismo nelle piccole isole non debba passare per l’aumento vertiginoso delle presenze, ma sulla sua qualificazione culturale ed ecocompatibile che vuol dire incremento qualitativo e non quantitativo pena la loro completa distruzione con all’orizzonte il deserto culturale ed il disastro economico. Ma queste considerazioni sono del tutto personali e non attengono alla nostra competenza che riguarda la tutela del patrimonio culturale sommerso che, comunque, in ottemperanza alle norme vigenti, difenderemo senza sconti.
Mi auguro, comunque, che le mie considerazioni possano consigliare i pianificatori ed i politici ad avere una maggiore oculatezza e sensibilità nella programmazione di opere e scenari futuri assolutamente incompatibili con il carattere dei luoghi della nostra memoria.
Sebastiano Tusa, aprile 2010
"Insulti al presidente del consiglio equivalgono ad insulti a tutti i consiglieri". Sabatini chiede le scuse di Forza Italia
Riceviamo dal consigliere Adolfo Sabatini e pubblichiamo:
Ho letto la nota, sicuramente richiesta ed ispirata dalla povera vittima, con la quale il gruppo di Forza Italia riconosce chissà quali meriti e, ancor di più, difende la figura del Sindaco dagli attacchi al “limite del senso civico” cui viene sottoposta quotidianamente.
Intanto una cosa è certa, anche il gruppo di Forza Italia riconosce che il Sindaco vale una figura, io mi aspettavo che valesse tre figure almeno potevano contare un punto come nel tressette.
Decantano le lodi del Sindaco il quale, a detta dei consiglieri di Forza Italia, ogni giorno si prodiga per la risoluzione dei problemi delle nostre isole, infatti li ha risolti tutti e bene e, come Berlusconi, sconfiggerà a breve anche una malattia grave.
Ma sapete come si dice: ogni scarrafone è bello a mamma sò..!
Ma detto ciò, a coloro che parlano di senso civico e di comportamenti incivili, faccio rilevare che nella sua nota il gruppo di Forza Italia ha usato pubblicamente la parola “subdolo” nei confronti del Presidente del Consiglio.
Considerato che i sinonimi di "subdolo” sono: falso, sleale, ingannatore, ipocrita, ambiguo, equivoco e infido, esorto il gruppo di Forza Italia a scusarsi pubblicamente con il Presidente del Consiglio e con tutti i Consiglieri Comunali, perché gli insulti al Presidente sono anche insulti ai consiglieri che lo stesso rappresenta.
Adesso è chiaro chi è che attacca subdolamente le istituzioni.
Adolfo Sabatini (gruppo consiliare Nuovo Giorno)
Ho letto la nota, sicuramente richiesta ed ispirata dalla povera vittima, con la quale il gruppo di Forza Italia riconosce chissà quali meriti e, ancor di più, difende la figura del Sindaco dagli attacchi al “limite del senso civico” cui viene sottoposta quotidianamente.
Intanto una cosa è certa, anche il gruppo di Forza Italia riconosce che il Sindaco vale una figura, io mi aspettavo che valesse tre figure almeno potevano contare un punto come nel tressette.
Decantano le lodi del Sindaco il quale, a detta dei consiglieri di Forza Italia, ogni giorno si prodiga per la risoluzione dei problemi delle nostre isole, infatti li ha risolti tutti e bene e, come Berlusconi, sconfiggerà a breve anche una malattia grave.
Ma sapete come si dice: ogni scarrafone è bello a mamma sò..!
Ma detto ciò, a coloro che parlano di senso civico e di comportamenti incivili, faccio rilevare che nella sua nota il gruppo di Forza Italia ha usato pubblicamente la parola “subdolo” nei confronti del Presidente del Consiglio.
Considerato che i sinonimi di "subdolo” sono: falso, sleale, ingannatore, ipocrita, ambiguo, equivoco e infido, esorto il gruppo di Forza Italia a scusarsi pubblicamente con il Presidente del Consiglio e con tutti i Consiglieri Comunali, perché gli insulti al Presidente sono anche insulti ai consiglieri che lo stesso rappresenta.
Adesso è chiaro chi è che attacca subdolamente le istituzioni.
Adolfo Sabatini (gruppo consiliare Nuovo Giorno)
TURISMO: STRANO CONVOCA PRIMA CONFERENZA REGIONALE DEL SETTORE
L'assessore regionale al Turismo, Nino Strano, ha convocato la prima "Conferenza regionale del turismo - Sicilia, mito in un'isola di luce", che si terra' venerdi' 9 aprile dalle 9,30 alle 18 al centro fieristico "Le Ciminiere" di Catania.
Parteciperanno tutti gli attori della filiera turistica, dai tour operator agli albergatori, dalle compagnie aeree, ai sindacati del settore, ai responsabili degli aeroporti siciliani.
"Abbiamo voluto questa adunata - ha detto Strano - perche' dopo l'esperienza della Bit, vogliamo verificare l'utilita' della nostra presenza alle borse del turismo, migliorare l'attuale piano di propaganda e ottimizzare la spesa pubblica in un'ottica piu' produttiva possibile per il settore".
Tra gli altri temi che si affronteranno, ci saranno le nuove frontiere della promozione (internet, telematica, nuovi media), i mercati esteri e i finanziamenti per l'internazionalizzazione, le prospettive e le strategie del turismo interno, le infrastrutture per il turismo, le professioni e le professionalita' della ricettivita' alberghiera.
I lavori, cui parteciperanno tra gli altri, il presidente dell'Enit, Matteo Marzotto, il presidente dell'Enac, Vito Riggio, Bernabo' Bocca, presidente di Confturismo-Federalberghi, saranno conclusi dal presidente della Regione Raffaele Lombardo.
Parteciperanno tutti gli attori della filiera turistica, dai tour operator agli albergatori, dalle compagnie aeree, ai sindacati del settore, ai responsabili degli aeroporti siciliani.
"Abbiamo voluto questa adunata - ha detto Strano - perche' dopo l'esperienza della Bit, vogliamo verificare l'utilita' della nostra presenza alle borse del turismo, migliorare l'attuale piano di propaganda e ottimizzare la spesa pubblica in un'ottica piu' produttiva possibile per il settore".
Tra gli altri temi che si affronteranno, ci saranno le nuove frontiere della promozione (internet, telematica, nuovi media), i mercati esteri e i finanziamenti per l'internazionalizzazione, le prospettive e le strategie del turismo interno, le infrastrutture per il turismo, le professioni e le professionalita' della ricettivita' alberghiera.
I lavori, cui parteciperanno tra gli altri, il presidente dell'Enit, Matteo Marzotto, il presidente dell'Enac, Vito Riggio, Bernabo' Bocca, presidente di Confturismo-Federalberghi, saranno conclusi dal presidente della Regione Raffaele Lombardo.
TURISMO: STRANO, "DA PASQUA RIPARTITA RIPRESA MERCATO ALBERGHIERO"
"I dati fortemente positivi da parte di tutti gli indicatori confermano come si stia aprendo una stagione positiva per il mercato turistico siciliano". Lo afferma l'assessore regionale al Turismo Nino Strano.
"Le forti presenze registrate in Sicilia per il periodo pasquale, con diverse mete turistiche che hanno fatto registrare il tutto esaurito, confermano - sostiene l'assessore - le gia' buone previsioni di inizio anno".
"L'incremento e' stato sostenuto - aggiunge Strano - in tutti i settori alberghieri, particolarmente nei Bed and breakfast e nel turismo rurale. Comprendiamo come gli albergatori, hanno un arretrato di negativita' nel biennio passato, ma attraverso il loro lavoro, insieme alle azioni compiute e alla comunicazione che nei prossimi mesi ci avviamo a porre in essere, sono certo potranno tornare a sorridere".
"Voglio infine sottolineare come,insieme alle strutture, abbiano funzionato anche le citta', seppur occorre eliminare alcuni handicap, soprattutto per quanto riguarda pulizia e servizi, o come scioperi improvvisi in aeroporti, e per questo mi incontrero' nei prossimi giorni con i vertici di Anci, Urps e autorita' portuali".
"Le forti presenze registrate in Sicilia per il periodo pasquale, con diverse mete turistiche che hanno fatto registrare il tutto esaurito, confermano - sostiene l'assessore - le gia' buone previsioni di inizio anno".
"L'incremento e' stato sostenuto - aggiunge Strano - in tutti i settori alberghieri, particolarmente nei Bed and breakfast e nel turismo rurale. Comprendiamo come gli albergatori, hanno un arretrato di negativita' nel biennio passato, ma attraverso il loro lavoro, insieme alle azioni compiute e alla comunicazione che nei prossimi mesi ci avviamo a porre in essere, sono certo potranno tornare a sorridere".
"Voglio infine sottolineare come,insieme alle strutture, abbiano funzionato anche le citta', seppur occorre eliminare alcuni handicap, soprattutto per quanto riguarda pulizia e servizi, o come scioperi improvvisi in aeroporti, e per questo mi incontrero' nei prossimi giorni con i vertici di Anci, Urps e autorita' portuali".
Milazzo. Salvaguardia del Servizio turistico regionale (Ex Aast). Presa di posizione dell’Amministrazione comunale
La giunta municipale ha approvato una delibera con la quale si impegna il sindaco Lorenzo Italiano ad “intervenire presso il Governo della Regione Sicilia per ottenere le modificazioni necessarie al fine che il servizio turistico regionale di Milazzo rimanga per la valorizzazione del comprensorio milazzese e delle isole Eolie.
Tale intervento scaturisce dalla paventata soppressione della struttura, ex Aast, il prossimo 30 aprile a seguito del decreto del presidente della Regione del dicembre dello scorso anno che dispone “la chiusura dei servizi turistici regionali funzionanti nelle località già sedi delle soppresse AAST con l'istituzione di un unico servizio per la provincia di Messina nella città capoluogo”.
La giunta, dopo aver rilevato “che dopo l'entrata in vigore della legge sul riassetto del settore turistico è esplosa la crisi economica mondiale che unitamente alla sempre crescente concorrenza turistica nell'area del Mediterraneo ha prodotto un calo turistico” e considerato “che la provincia di Messina assorbe un terzo del turismo siciliano e che in essa i due poli di attrazione maggiore sono rappresentati da Taormina-Giardini e da Milazzo-Isole Eolie”. Ritiene opportuno “ mantenere la giusta attenzione nei confronti di questo territorio, attraverso la presenza di un presidio, il Servizio turistico di Milazzo n. 13 (ex Aast) che negli anni ha svolto un ruolo importante per la città, pur con tutte le penalizzazioni determinate da una riforma del turismo in Sicilia mai concretamente attuata.
Tale intervento scaturisce dalla paventata soppressione della struttura, ex Aast, il prossimo 30 aprile a seguito del decreto del presidente della Regione del dicembre dello scorso anno che dispone “la chiusura dei servizi turistici regionali funzionanti nelle località già sedi delle soppresse AAST con l'istituzione di un unico servizio per la provincia di Messina nella città capoluogo”.
La giunta, dopo aver rilevato “che dopo l'entrata in vigore della legge sul riassetto del settore turistico è esplosa la crisi economica mondiale che unitamente alla sempre crescente concorrenza turistica nell'area del Mediterraneo ha prodotto un calo turistico” e considerato “che la provincia di Messina assorbe un terzo del turismo siciliano e che in essa i due poli di attrazione maggiore sono rappresentati da Taormina-Giardini e da Milazzo-Isole Eolie”. Ritiene opportuno “ mantenere la giusta attenzione nei confronti di questo territorio, attraverso la presenza di un presidio, il Servizio turistico di Milazzo n. 13 (ex Aast) che negli anni ha svolto un ruolo importante per la città, pur con tutte le penalizzazioni determinate da una riforma del turismo in Sicilia mai concretamente attuata.
Tirrenia valutata 650 milioni. Alcuni fondi di private equity, interessati al dossier, sono però scettici sul prezzo
(da guidaviaggi) Sembra che la vendita di Tirrenia non sia poi così semplice. Tra i diversi fondi internazionali pare aleggiare una sensazione di scetticismo, scrive Il Sole-24 Ore, che mette in luce come il problema resti quello della valutazione del gruppo, il cui azionista è Fintecna. UniCredit, incaricata della vendita del gruppo navale, valuta la società almeno quanto la posizione finanziaria, che è negativa per circa 650 milioni di euro e che arriva fino a 730 milioni se si includono i debiti verso Fintecna. Il prezzo, dal canto suo, avrebbe suscitato dello scetticismo in diversi fondi di private equity che sono interessati al dossier Tirrenia. Anche se però, non sembra ci siano posizioni univoche in merito.
Tra i private equity c'è, infatti, chi sta lavorando in modo intenso sull'operazione. Come nel caso del fondo Cinven che, sul tema, sta facendo riunioni settimanali in contatto con la sede londinese.
Fintecna comunque ha disposto le tappe della cessione. Dopo le 16 manifestazioni di interesse è iniziata la data room. I soggetti che sono intenzionati a proseguire nella procedura devono presentare entro il 26 aprile una conferma delle offerte, più una lettera degli istituti bancari a supporto della manifestazione di interesse. Se ci sarà, la vendita avverrà entro fine settembre.
Tra i private equity c'è, infatti, chi sta lavorando in modo intenso sull'operazione. Come nel caso del fondo Cinven che, sul tema, sta facendo riunioni settimanali in contatto con la sede londinese.
Fintecna comunque ha disposto le tappe della cessione. Dopo le 16 manifestazioni di interesse è iniziata la data room. I soggetti che sono intenzionati a proseguire nella procedura devono presentare entro il 26 aprile una conferma delle offerte, più una lettera degli istituti bancari a supporto della manifestazione di interesse. Se ci sarà, la vendita avverrà entro fine settembre.
Politica liparese. L'articolo pubblicato oggi sulla Gazzetta del Sud
Finocchiaro in giunta per l'Mpa
Documento critico con l'Amministrazione votato dall'aula
Salvatore Sarpi
Lipari
Si ringiovanisce ulteriormente la giunta del sindaco di Lipari, Mariano Bruno. Ieri il capogruppo del MPA Antonio Gugliotta ha comunicato ufficialmente al primo cittadino il nome dell'assessore designato e che prenderà il posto della dott.ssa Mimma Sparacino. Si tratta del giovane imprenditore Giuseppe Finocchiaro, 34 anni. La sua nomina era nell'aria da diverso tempo.
Gli dovrebbe essere conferita nella fase iniziale la delega agli Affari Generali. Finocchiaro, per certi versi, ha subito ieri il "battesimo di fuoco". È stato, infatti, presentato ai consiglieri comunali dal sindaco Mariano Bruno durante una riunione del civico consesso e prima che si fosse ufficialmente insediato. La situazione non è passata inosservata e ha dato il via ad una vera e propria bagarre in seno al consiglio comunale.
Civico concesso che, dopo la sospensione dei lavori per venti minuti, ha proseguito con la partecipazione dei sette esponenti l'opposizione (Lo Cascio, Biviano, Centorrino, Sabatini, Lauria, D'Alia, Paino), dell'indipendente Fonti, del presidente del consiglio Longo e del consigliere Guarino. Gli ultimi due appartenenti all'area Pdl. Prima di chiudere i battenti della vivace e tormentata seduta il Consiglio ha approvato un documento di diffida nei confronti della giunta Bruno, rea di non ottemperare a quelle che sono le deliberazioni consiliari.
Il documento è passato con i voti di tutti i presenti (10). Guarino ha evidenziato di avere votato per il rispetto che si deve al consiglio comunale e non certo per via di "dissocianza" dall'attuale maggioranza a cui appartiene e della quale continua a far parte.
Tornando all'esecutivo, è opportuno ricordare che all'inizio del mese il sindaco Bruno aveva chiamato in giunta la dott.ssa Anna Spinella, trentadue anni, a cui è stata assegnata l'importante delega al turismo del Comune di Lipari. È stata nominata in quota PDL-Forza Italia e ha preso di fatto il posto del dimissionario (ormai da lungo tempo) avvocato Giovanni Maggiore.
Documento critico con l'Amministrazione votato dall'aula
Salvatore Sarpi
Lipari
Si ringiovanisce ulteriormente la giunta del sindaco di Lipari, Mariano Bruno. Ieri il capogruppo del MPA Antonio Gugliotta ha comunicato ufficialmente al primo cittadino il nome dell'assessore designato e che prenderà il posto della dott.ssa Mimma Sparacino. Si tratta del giovane imprenditore Giuseppe Finocchiaro, 34 anni. La sua nomina era nell'aria da diverso tempo.
Gli dovrebbe essere conferita nella fase iniziale la delega agli Affari Generali. Finocchiaro, per certi versi, ha subito ieri il "battesimo di fuoco". È stato, infatti, presentato ai consiglieri comunali dal sindaco Mariano Bruno durante una riunione del civico consesso e prima che si fosse ufficialmente insediato. La situazione non è passata inosservata e ha dato il via ad una vera e propria bagarre in seno al consiglio comunale.
Civico concesso che, dopo la sospensione dei lavori per venti minuti, ha proseguito con la partecipazione dei sette esponenti l'opposizione (Lo Cascio, Biviano, Centorrino, Sabatini, Lauria, D'Alia, Paino), dell'indipendente Fonti, del presidente del consiglio Longo e del consigliere Guarino. Gli ultimi due appartenenti all'area Pdl. Prima di chiudere i battenti della vivace e tormentata seduta il Consiglio ha approvato un documento di diffida nei confronti della giunta Bruno, rea di non ottemperare a quelle che sono le deliberazioni consiliari.
Il documento è passato con i voti di tutti i presenti (10). Guarino ha evidenziato di avere votato per il rispetto che si deve al consiglio comunale e non certo per via di "dissocianza" dall'attuale maggioranza a cui appartiene e della quale continua a far parte.
Tornando all'esecutivo, è opportuno ricordare che all'inizio del mese il sindaco Bruno aveva chiamato in giunta la dott.ssa Anna Spinella, trentadue anni, a cui è stata assegnata l'importante delega al turismo del Comune di Lipari. È stata nominata in quota PDL-Forza Italia e ha preso di fatto il posto del dimissionario (ormai da lungo tempo) avvocato Giovanni Maggiore.
Lipari - S. Calogero. Biviano torna a sollecitare intervento sui muretti di protezione
Nuova nota del consigliere comunale Giacomo Biviano. E' indirizzata a S.E. Il Prefetto di Messina, al Sindaco del Comune di Lipari e p.c. al Presidente della Provincia Regionale di Messina, all’Assessore ai Lavori Pubblici Provincia Regionale di Messina, al Dirigente del settimo Dipartimento Provincia Regionale di Messina
OGGETTO: Intervento urgente di ripristino dei muretti laterali di protezione lungo un tratto della strada denominata “San Calogero”.
Con nota del 25/11/2009 ho segnalato alla Provincia Regionale di Messina il grave rischio esistente lungo un tratto della strada provinciale denominata “San Calogero”, Comune di Lipari, a causa della totale mancanza dei muretti laterali di protezione che delimitano un precipizio di circa 50 mt situato al di sotto di una pericolosa curva a gomito.
Nessun intervento è stato ancora effettuato,, tanto più nessun segnale o barriera provvisoria è stata mai apposta per segnalare il pericolo rappresentato.
Con nota prefettizia del 25 febbraio 2010, prot. 39557/Area V, indirizzata al Presidente della Provincia Regionale di Messina e per conoscenza al sottoscritto, si chiedeva, inoltre, alla luce della mia segnalazione, di fornire “urgenti notizie sui provvedimenti adottati per la messa in sicurezza dell'arteria stradale di che trattasi”.
Evidentemente, però, la stessa nota non ha sortito alcun effetto, permanendo di fatti una grave situazione di pericolo per la quale si chiede adesso allo stesso Prefetto di far accertare eventuali responsabilità.
Al Sindaco del Comune di Lipari si chiede, invece, dato il pericolo incombente, d'intervenire secondo le procedure consentite dalla legge per mettere in sicurezza il tratto di strada e di rivalutarsi nei confronti dell'Ente Provincia.
Distinti saluti.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
OGGETTO: Intervento urgente di ripristino dei muretti laterali di protezione lungo un tratto della strada denominata “San Calogero”.
Con nota del 25/11/2009 ho segnalato alla Provincia Regionale di Messina il grave rischio esistente lungo un tratto della strada provinciale denominata “San Calogero”, Comune di Lipari, a causa della totale mancanza dei muretti laterali di protezione che delimitano un precipizio di circa 50 mt situato al di sotto di una pericolosa curva a gomito.
Nessun intervento è stato ancora effettuato,, tanto più nessun segnale o barriera provvisoria è stata mai apposta per segnalare il pericolo rappresentato.
Con nota prefettizia del 25 febbraio 2010, prot. 39557/Area V, indirizzata al Presidente della Provincia Regionale di Messina e per conoscenza al sottoscritto, si chiedeva, inoltre, alla luce della mia segnalazione, di fornire “urgenti notizie sui provvedimenti adottati per la messa in sicurezza dell'arteria stradale di che trattasi”.
Evidentemente, però, la stessa nota non ha sortito alcun effetto, permanendo di fatti una grave situazione di pericolo per la quale si chiede adesso allo stesso Prefetto di far accertare eventuali responsabilità.
Al Sindaco del Comune di Lipari si chiede, invece, dato il pericolo incombente, d'intervenire secondo le procedure consentite dalla legge per mettere in sicurezza il tratto di strada e di rivalutarsi nei confronti dell'Ente Provincia.
Distinti saluti.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Ugl_scuola Sicilia: Manifestazione a Palermo a sostegno e a tutela dei precari in Sicilia
COMUNICATO UGL SCUOLA SICILIA
In data 10/04/2010 p.v. si terrà a Palermo una manifestazione, organizzata dalla segreteria regionale dell'Ugl Scuola Sicilia, a sostegno e a tutela di tutto il presonale precario in Sicilia.
La manifestazione avra' inzio alle ore 9,00 in via Belgio per poi confluire presso il punto d'incontro di via Praga n. 29 sede dell' Uffico Scolastico Regionale. Il corteo fara' tappa nello slargo antistante lo stadio delle Palme.
Sara' presente alla manifestazione il Segretario Nazionale dell'Ugl Scuola Dott. Giuseppe Mascolo, il Segretario Generale Regionale Confederale il dott. Giovanni Condorelli, tutti i segretari proviciali e regionali dell 'Ugl Sicilia.
Nella manifestazione verranno messi in evidenza:
Maggiori diritti e maggiori tutele per tutto il personale precario; Tempi e modi per dare risposte concrete a tutto il personale di ruolo e non,attraverso iniziative mirate; Direttive chiare e precise che tutelano fino in fondo il lavoratore che ha ragione nel rispetto della legge e della normativa vigente; Tagli degli organici ; Aumento del numero di alunni per classi e sezioni; Stabilizzazione graduale dei precari,ecc...........
La Segreteria Regionale Ugl Scuola
In data 10/04/2010 p.v. si terrà a Palermo una manifestazione, organizzata dalla segreteria regionale dell'Ugl Scuola Sicilia, a sostegno e a tutela di tutto il presonale precario in Sicilia.
La manifestazione avra' inzio alle ore 9,00 in via Belgio per poi confluire presso il punto d'incontro di via Praga n. 29 sede dell' Uffico Scolastico Regionale. Il corteo fara' tappa nello slargo antistante lo stadio delle Palme.
Sara' presente alla manifestazione il Segretario Nazionale dell'Ugl Scuola Dott. Giuseppe Mascolo, il Segretario Generale Regionale Confederale il dott. Giovanni Condorelli, tutti i segretari proviciali e regionali dell 'Ugl Sicilia.
Nella manifestazione verranno messi in evidenza:
Maggiori diritti e maggiori tutele per tutto il personale precario; Tempi e modi per dare risposte concrete a tutto il personale di ruolo e non,attraverso iniziative mirate; Direttive chiare e precise che tutelano fino in fondo il lavoratore che ha ragione nel rispetto della legge e della normativa vigente; Tagli degli organici ; Aumento del numero di alunni per classi e sezioni; Stabilizzazione graduale dei precari,ecc...........
La Segreteria Regionale Ugl Scuola
martedì 6 aprile 2010
Gli auguri della Federalberghi Eolie al neo-assessore Finocchiaro
A Giuseppe Finocchiaro, nostro associato e membro della giunta regionale Giovani Albergatori Siciliani, vanno i migliori auguri per la carica di Assessore agli Affari Generali del Comune di Lipari, conferitagli questa mattina.
Christian Del Bono
Presidente Federlaberghi Isole Eolie
Coordinatore Isole Minori per U.R.A.S. Federalberghi Sicilia
NDD- Giuseppe Finocchiaro ha giurato oggi pomeriggio nelle mani del sindaco di Lipari. Come anticipato da Eolienews si occuperà di Affari generali.
A "Peppe" gli auguri del nostro giornale on line per un proficuo lavoro
Christian Del Bono
Presidente Federlaberghi Isole Eolie
Coordinatore Isole Minori per U.R.A.S. Federalberghi Sicilia
NDD- Giuseppe Finocchiaro ha giurato oggi pomeriggio nelle mani del sindaco di Lipari. Come anticipato da Eolienews si occuperà di Affari generali.
A "Peppe" gli auguri del nostro giornale on line per un proficuo lavoro
Ospedale di Lipari. Le richieste del Comitato
COMUNICATO
IL COMITATO CITTADINO PRO OSPEDALE DI LIPARI
considerato che a seguito dell’incontro tenutosi a Palermo il 31.03.2010, presso l’Assessorato Regionale alla Sanità, nel corso del quale si è avuta la disponibilità da parte della Commissione Sanità e dell’Assessore Regionale, Dott. Russo a modificare il decreto di rimodulazione della rete ospedaliera;
considerato che tale modifica consiste nell’istituzione di due aree di degenza (Medica, comprendente Medicina, Pediatria, Cardiologia e Nefrologia e Chirurgica, comprendente Chirurgia, Ostetricia/Ginecologia e Ortopedia);
considerato che, per motivi igienico-sanitari e di sicurezza psico-fisica dei pazienti, le unità operative identificate nel decreto debbono mantenere una propria autonomia negli spazi di degenza;
CHIEDE
che l’area “Medica”, comprendente la “Medicina”, la “Pediatria” e la “Cardiologia”, preveda spazi di degenza e quadri organizzativi autonomi per la “Pediatria”, stante il diritto del minore di essere accompagnato dalla madre, durante la degenza, e di avere spazi ludici a disposizione che non siano in commistione con i pazienti di medicina generale e cardiologia;
che l’area “Chirurgica”, comprendente la “Chirurgia”, l’“Ostetricia e Ginecologia” e l’“Ortopedia”, preveda spazi di degenza e quadri organizzativi autonomi per le pazienti di “Ostetricia”, stante la particolarità presentata dalle pazienti di codesta area e dalla necessità di spazi a lei dedicati insostituibili quali la sala parto, la sala operatoria, la sala travaglio e la sala ecotocografica;
che si proceda all’acquisto delle attrezzature indispensabili e ad oggi in gran parte mancanti per il corretto funzionamento delle unità operative insistenti sulle aree “Medica” e “Chirurgica”;
che vengano mantenuti dei parametri assistenziali e organizzativi adeguati alla eterogeneità delle diverse aree di degenza, al fine di evitare commistione di personale;
che i Sindaci dell’arcipelago vengano consultati preventivamente alla stesura dell’atto aziendale e della pianta organica.
Presidente
Prof.ssa Caterina Conti
Vicepresidente
Dott. Francesco Mobilia
IL COMITATO CITTADINO PRO OSPEDALE DI LIPARI
considerato che a seguito dell’incontro tenutosi a Palermo il 31.03.2010, presso l’Assessorato Regionale alla Sanità, nel corso del quale si è avuta la disponibilità da parte della Commissione Sanità e dell’Assessore Regionale, Dott. Russo a modificare il decreto di rimodulazione della rete ospedaliera;
considerato che tale modifica consiste nell’istituzione di due aree di degenza (Medica, comprendente Medicina, Pediatria, Cardiologia e Nefrologia e Chirurgica, comprendente Chirurgia, Ostetricia/Ginecologia e Ortopedia);
considerato che, per motivi igienico-sanitari e di sicurezza psico-fisica dei pazienti, le unità operative identificate nel decreto debbono mantenere una propria autonomia negli spazi di degenza;
CHIEDE
che l’area “Medica”, comprendente la “Medicina”, la “Pediatria” e la “Cardiologia”, preveda spazi di degenza e quadri organizzativi autonomi per la “Pediatria”, stante il diritto del minore di essere accompagnato dalla madre, durante la degenza, e di avere spazi ludici a disposizione che non siano in commistione con i pazienti di medicina generale e cardiologia;
che l’area “Chirurgica”, comprendente la “Chirurgia”, l’“Ostetricia e Ginecologia” e l’“Ortopedia”, preveda spazi di degenza e quadri organizzativi autonomi per le pazienti di “Ostetricia”, stante la particolarità presentata dalle pazienti di codesta area e dalla necessità di spazi a lei dedicati insostituibili quali la sala parto, la sala operatoria, la sala travaglio e la sala ecotocografica;
che si proceda all’acquisto delle attrezzature indispensabili e ad oggi in gran parte mancanti per il corretto funzionamento delle unità operative insistenti sulle aree “Medica” e “Chirurgica”;
che vengano mantenuti dei parametri assistenziali e organizzativi adeguati alla eterogeneità delle diverse aree di degenza, al fine di evitare commistione di personale;
che i Sindaci dell’arcipelago vengano consultati preventivamente alla stesura dell’atto aziendale e della pianta organica.
Presidente
Prof.ssa Caterina Conti
Vicepresidente
Dott. Francesco Mobilia
Lavori di messa in sicurezza di Sottomonastero e i consigli inascoltati. Ci scrive il dott. La Greca
Riceviamo dal dottor Giuseppe La Greca e pubblichiamo:
Ho seguito con attenzione alcune recenti dichiarazioni di validi ed esperti comandanti della Ustica Lines e della Siremar in merito al progetto approvato per la messa in sicurezza del Porto di Sottomonastero. Dalla lettura degli atti e dalle dichiarazioni riportate ha fatto bene la minoranza a votare una diffida nei confronti del Sindaco per le continue inadempienze nei confronti del consiglio comunale.
A mio modesto avviso di tratta di un’altra emergenza grave quanto quella dell’Ospedale e superiore a qualsiasi discussione relativa all’istituendo Parco delle Isole Eolie; se sbagliano i lavori del Porto di Sottomanastero ci chiudono la porta per entrare ed uscire di casa, forse riusciamo a scappare da qualche porta di servizio, ma l’ingresso principale della nostra isola rischia di diventare inagibile.
Il Sindaco Bruno ed un suo ristretto gruppo di consiglieri e collaboratori da anni insegue un progetto assolutamente sbagliato e che rischia di danneggiare in maniera irreparabile la nostra portualità. Da anni, ormai, andiamo ripetendo in tanti che il progetto così come predisposto da Genio Civile OO.MM. di Palermo è portatore di una serie di inconvenienti che renderanno la nuova struttura portuale pericolosa per le navi e per la nostra intera comunità.
Già il 112 giugno 2008 (allora segretario del PD) scrivevo al Sindaco del nostro Comune, proponendo di: cambiare il progetto e contribuire al salvataggio del ritrovamento e ritengo di poter avanzare una proposta alternativa alle discussioni di questi giorni. Spostiamo di circa 50 metri verso nord la messa in sicurezza del porto di sottomonastero sostituendo l'attuale pontile a giorno (che comunque andrà “salpato” come più volte affermato dallo stesso ing. Rodriguez per conto di Condotte d'acqua) con i cassoni in corso di ultimazione. Credo che la diversa collocazione della diga foranea non cambi sostanzialmente l'opera di messa in sicurezza, già prevista in quella posizione, dai tecnici dai Lei incaricati qualche anno fa (parlo di Valle e Giottoli, in caso di amnesie) creando spazio al centro della rada per gli eventuali interventi di salvaguardia del ritrovamento archeologico; spostiamo temporaneamente gli aliscafi a Marina Corta, sul lato nord, per la durata dei lavori di messa in sicurezza di sottomonastero per riportarli non appena ultimata questa senza confliggere con i lavori in corso sul lato sud.
Naturalmente non era questa la prima nota, già nel mese di febbraio dello stesso anno, quale segretario dei DS, unitamente ai responsabili della Margherita e dell’UDC, chiedevamo con una missiva avente per oggetto: Lavori di messa in sicurezza del Porto di Sottomonastero, nell'isola di Lipari – osservazioni e suggerimenti, nella quale chiedevamo di :
Dare la possibilità di prolungare il molo d’attracco navi sotto al Castello, subito dopo le piscine, fino a 50 metri verso fuori.
Trasformare l'attuale pontile a giorno, in pontile con cassoni poggiati sul fondo prolungandolo di circa 180 metri, realizzando un banchinamento nella zona protetta che viene a crearsi.
Realizzare un altro pontile tra il nuovo pontile prolungato di 180 metri ed il molo d’attracco navi, per una lunghezza idonea, coerente con la profondità.
Oggi, a distanza di diversi anni, per chiara e diretta responsabilità del primo cittadino, rischiamo di ritrovarci con un’opera pubblica sbagliata, che finirà con trasformarsi da risorsa in disastro. Abbiano il coraggio di raccogliere se non i nostri suggerimenti almeno quelli che provengono da quasi tutti i comandanti delle navi e degli aliscafi che operano nel nostro territorio. Sono loro che chiedono le modifiche e non certo per scopi “politici” (come ama dire qualche amico del sindaco); sono loro che operano tutti i giorni, che consentono la nostra mobilità, se loro avanzano critiche e suggerimenti questi vanno accolti. Appare strano che si raccolgono i suggerimenti dei pescatori a Marina Corta e rimangono inascoltati i segnali di allarme, gli SOS, lanciati dai comandanti degli aliscafi e delle navi; ma forse il conto è presto detto: questi ultimi, elettoralmente contano poco, e si sa, le elezioni si vincono con i voti, anche se per raccoglierli si preferisce mandare l’intera isola in malora.
Lipari, 06.04.2010
Giuseppe La Greca
Ho seguito con attenzione alcune recenti dichiarazioni di validi ed esperti comandanti della Ustica Lines e della Siremar in merito al progetto approvato per la messa in sicurezza del Porto di Sottomonastero. Dalla lettura degli atti e dalle dichiarazioni riportate ha fatto bene la minoranza a votare una diffida nei confronti del Sindaco per le continue inadempienze nei confronti del consiglio comunale.
A mio modesto avviso di tratta di un’altra emergenza grave quanto quella dell’Ospedale e superiore a qualsiasi discussione relativa all’istituendo Parco delle Isole Eolie; se sbagliano i lavori del Porto di Sottomanastero ci chiudono la porta per entrare ed uscire di casa, forse riusciamo a scappare da qualche porta di servizio, ma l’ingresso principale della nostra isola rischia di diventare inagibile.
Il Sindaco Bruno ed un suo ristretto gruppo di consiglieri e collaboratori da anni insegue un progetto assolutamente sbagliato e che rischia di danneggiare in maniera irreparabile la nostra portualità. Da anni, ormai, andiamo ripetendo in tanti che il progetto così come predisposto da Genio Civile OO.MM. di Palermo è portatore di una serie di inconvenienti che renderanno la nuova struttura portuale pericolosa per le navi e per la nostra intera comunità.
Già il 112 giugno 2008 (allora segretario del PD) scrivevo al Sindaco del nostro Comune, proponendo di: cambiare il progetto e contribuire al salvataggio del ritrovamento e ritengo di poter avanzare una proposta alternativa alle discussioni di questi giorni. Spostiamo di circa 50 metri verso nord la messa in sicurezza del porto di sottomonastero sostituendo l'attuale pontile a giorno (che comunque andrà “salpato” come più volte affermato dallo stesso ing. Rodriguez per conto di Condotte d'acqua) con i cassoni in corso di ultimazione. Credo che la diversa collocazione della diga foranea non cambi sostanzialmente l'opera di messa in sicurezza, già prevista in quella posizione, dai tecnici dai Lei incaricati qualche anno fa (parlo di Valle e Giottoli, in caso di amnesie) creando spazio al centro della rada per gli eventuali interventi di salvaguardia del ritrovamento archeologico; spostiamo temporaneamente gli aliscafi a Marina Corta, sul lato nord, per la durata dei lavori di messa in sicurezza di sottomonastero per riportarli non appena ultimata questa senza confliggere con i lavori in corso sul lato sud.
Naturalmente non era questa la prima nota, già nel mese di febbraio dello stesso anno, quale segretario dei DS, unitamente ai responsabili della Margherita e dell’UDC, chiedevamo con una missiva avente per oggetto: Lavori di messa in sicurezza del Porto di Sottomonastero, nell'isola di Lipari – osservazioni e suggerimenti, nella quale chiedevamo di :
Dare la possibilità di prolungare il molo d’attracco navi sotto al Castello, subito dopo le piscine, fino a 50 metri verso fuori.
Trasformare l'attuale pontile a giorno, in pontile con cassoni poggiati sul fondo prolungandolo di circa 180 metri, realizzando un banchinamento nella zona protetta che viene a crearsi.
Realizzare un altro pontile tra il nuovo pontile prolungato di 180 metri ed il molo d’attracco navi, per una lunghezza idonea, coerente con la profondità.
Oggi, a distanza di diversi anni, per chiara e diretta responsabilità del primo cittadino, rischiamo di ritrovarci con un’opera pubblica sbagliata, che finirà con trasformarsi da risorsa in disastro. Abbiano il coraggio di raccogliere se non i nostri suggerimenti almeno quelli che provengono da quasi tutti i comandanti delle navi e degli aliscafi che operano nel nostro territorio. Sono loro che chiedono le modifiche e non certo per scopi “politici” (come ama dire qualche amico del sindaco); sono loro che operano tutti i giorni, che consentono la nostra mobilità, se loro avanzano critiche e suggerimenti questi vanno accolti. Appare strano che si raccolgono i suggerimenti dei pescatori a Marina Corta e rimangono inascoltati i segnali di allarme, gli SOS, lanciati dai comandanti degli aliscafi e delle navi; ma forse il conto è presto detto: questi ultimi, elettoralmente contano poco, e si sa, le elezioni si vincono con i voti, anche se per raccoglierli si preferisce mandare l’intera isola in malora.
Lipari, 06.04.2010
Giuseppe La Greca
E' deceduto a Lipari, Giuseppe Centurrino. I funerali si terranno domani nella Basilica di San Cristoforo a Canneto (Lipari) alle 16,00
Il Presidente, tutti i collaboratori, i soci e i simpatizzanti del Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi eoliani di Lipari partecipano al dolore di Paola Centurrino –addetta stampa e stimata collaboratrice del Centro Studi - e della sua famiglia, per la prematura perdita del fratello Giuseppe.
Il direttore di Eolienews è fortemente e fraternamente vicino a Paola e a tutta la famiglia Centurrino per il lutto che li ha colpiti
Il Presidente, tutti i collaboratori, i soci e i simpatizzanti del Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi eoliani di Lipari partecipano al dolore di Paola Centurrino –addetta stampa e stimata collaboratrice del Centro Studi - e della sua famiglia, per la prematura perdita del fratello Giuseppe.
Il direttore di Eolienews è fortemente e fraternamente vicino a Paola e a tutta la famiglia Centurrino per il lutto che li ha colpiti
Confessioni pasquali (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) La "confessione" di Lino Natoli che, con grazia ed ironia, protesta per l´usanza - ormai divenuta regola - di fare parlare il Sindaco in chiesa in occasione di cerimonie e ricorrenze religiose mi spinge ad aggiungere alla sua anche una mia confessione. Ma prima di tutto si impone, da parte mia, un atto di contrizione. Anch´io ho peccato quando sono stato Sindaco intervenendo a proposito e sproposito nelle funzioni religiose. Anche se, ma forse la memoria mi inganna, si trattava allora, di rare occasioni come l´arrivo a Lipari di un nuovo vescovo. Comunque temo che il cattivo esempio abbia poi attecchito e permesso di straripare moltiplicando le occasioni e i tempi degli interventi.
Ma mentre mi assumo le mie responsabilità e faccio il "mea culpa", voglio del pari confessare che - appena posso - non partecipo più alle messe cosiddette pontificali e mi rifugio in quelle meno solenni, proprio per evitare di trovarmi in condizione di peccato. Infatti, io, meno tollerante di Lino, spesso,quando vedo il nostro primo cittadino prendere la parola in chiesa non mi limito ad uscire ma ripercorro con le mente le numerose cose che gli rimprovero. E siccome non sono poche, quello che si dipana nella mia mente è una vero rosario di misteri dolorosi che vanno dall´ospedale, ai trasporti marittimi, alle cartelle della spazzatura, al parco delle Eolie, per rimare alle cose più recenti.
E questo mia crea, lo confesso, un caso di coscienza. Ci pensavo proprio nella veglia di Pasqua in cattedrale - per fortuna senza Sindaco -, mentre mons. Sardella confessava ed io mi chiedevo se fosse opportuno che anch´io accedessi a questo sacramento e mi mettessi là in fila aspettando il mio turno. Ma quali peccati dovevo confessarmi, mi chiedevo? Riflettevo che, invecchiando, ormai questi si restringono sempre più a una routine di fattispecie che si ripetono in maniera quasi ossessiva. E per lo più sono peccati di insofferenza, di rabbia (?) di accidia(? ) di intolleranza di fronte a comportamenti pubblici che ogni giorno buttano sempre più nel degrado queste nostre povere isole. E, per me, il responsabile di questa mia rabbia repressa, di questa accidia inespressa, di questa intolleranza mascherata è soprattutto lui, il nostro Sindaco. Ecco cosa dovrei confessarmi. Appunto questi sentimenti per nulla cristiani. .
Ma nel momento in cui mi ero fatto nella mente l´elenco di quante volte avessi peccato, e stavo per recarmi al confessionale, ecco improvvisamente folgorarmi un altro pensiero. Ma ero sicuro che si trattasse proprio di peccati? O non sono piuttosto sentimenti doverosi che un cittadino deve sentire nei confronti di chi governa quando governa male?. E non è forse l´acquiescenza che ormai dilaga nelle nostre isole di fronte allo scempio che viene compiuto della politica, il vero male di cui dovremmo confessarci? E una parte di responsabilità per questa acquiescenza non è forse anche dei nostri parroci e sacerdoti che non solo parlano troppo poco, ed in maniera edulcorata, delle cose della società nelle loro prediche, ma anzi danno spesso la parola al Sindaco ingenerando magari, come suggerisce Lino Natoli, confusione "negli animi più indifesi". E quale potrebbe essere questa confusione? Che errori, omissioni, comportamenti politicamente scorretti del nostro Sindaco possano essere visti, dagli animi più indifesi, come atti devoti?
Michele Giacomantonio
Ma mentre mi assumo le mie responsabilità e faccio il "mea culpa", voglio del pari confessare che - appena posso - non partecipo più alle messe cosiddette pontificali e mi rifugio in quelle meno solenni, proprio per evitare di trovarmi in condizione di peccato. Infatti, io, meno tollerante di Lino, spesso,quando vedo il nostro primo cittadino prendere la parola in chiesa non mi limito ad uscire ma ripercorro con le mente le numerose cose che gli rimprovero. E siccome non sono poche, quello che si dipana nella mia mente è una vero rosario di misteri dolorosi che vanno dall´ospedale, ai trasporti marittimi, alle cartelle della spazzatura, al parco delle Eolie, per rimare alle cose più recenti.
E questo mia crea, lo confesso, un caso di coscienza. Ci pensavo proprio nella veglia di Pasqua in cattedrale - per fortuna senza Sindaco -, mentre mons. Sardella confessava ed io mi chiedevo se fosse opportuno che anch´io accedessi a questo sacramento e mi mettessi là in fila aspettando il mio turno. Ma quali peccati dovevo confessarmi, mi chiedevo? Riflettevo che, invecchiando, ormai questi si restringono sempre più a una routine di fattispecie che si ripetono in maniera quasi ossessiva. E per lo più sono peccati di insofferenza, di rabbia (?) di accidia(? ) di intolleranza di fronte a comportamenti pubblici che ogni giorno buttano sempre più nel degrado queste nostre povere isole. E, per me, il responsabile di questa mia rabbia repressa, di questa accidia inespressa, di questa intolleranza mascherata è soprattutto lui, il nostro Sindaco. Ecco cosa dovrei confessarmi. Appunto questi sentimenti per nulla cristiani. .
Ma nel momento in cui mi ero fatto nella mente l´elenco di quante volte avessi peccato, e stavo per recarmi al confessionale, ecco improvvisamente folgorarmi un altro pensiero. Ma ero sicuro che si trattasse proprio di peccati? O non sono piuttosto sentimenti doverosi che un cittadino deve sentire nei confronti di chi governa quando governa male?. E non è forse l´acquiescenza che ormai dilaga nelle nostre isole di fronte allo scempio che viene compiuto della politica, il vero male di cui dovremmo confessarci? E una parte di responsabilità per questa acquiescenza non è forse anche dei nostri parroci e sacerdoti che non solo parlano troppo poco, ed in maniera edulcorata, delle cose della società nelle loro prediche, ma anzi danno spesso la parola al Sindaco ingenerando magari, come suggerisce Lino Natoli, confusione "negli animi più indifesi". E quale potrebbe essere questa confusione? Che errori, omissioni, comportamenti politicamente scorretti del nostro Sindaco possano essere visti, dagli animi più indifesi, come atti devoti?
Michele Giacomantonio
Brevi
La mascotte dell'UNAC di Lipari - L'UNAC (Unione nazionale arma carabinieri) di Lipari ha una propria mascotte.
Si tratta di Francesco Ingenito (nella foto con il presidente Franca Spinella)
Ha fatto la prima uscita in occasione della processione di Pasqua.
Riunione Comitato pro ospedale - Si sta tenendo al Palacongressi di Lipari una riunione del comitato pro ospedale di Lipari allargata ai (pochi) cittadini. Oggetto dell'incontro fare il punto della situazione dopo la riunione di Palermo e quella di stamani con il sindaco Mariano Bruno e stilare un documento da consegnare al primo cittadino in vista della riunione di domani con il manager dell'ASP Giuffrida. All'incontro di domani presenzieranno anche i consiglieri comunali Giacomo Biviano, Mario Paino e Antonio Casilli.
Riunione Forza Italia a Lipari - Si è da poco conclusa a Lipari una riunione del gruppo di Forza Italia. Si trattava di una riunione programmata da tempo. Vi hanno preso parte sindaco, assessori e consiglieri comunali.
Si tratta di Francesco Ingenito (nella foto con il presidente Franca Spinella)
Ha fatto la prima uscita in occasione della processione di Pasqua.
Riunione Comitato pro ospedale - Si sta tenendo al Palacongressi di Lipari una riunione del comitato pro ospedale di Lipari allargata ai (pochi) cittadini. Oggetto dell'incontro fare il punto della situazione dopo la riunione di Palermo e quella di stamani con il sindaco Mariano Bruno e stilare un documento da consegnare al primo cittadino in vista della riunione di domani con il manager dell'ASP Giuffrida. All'incontro di domani presenzieranno anche i consiglieri comunali Giacomo Biviano, Mario Paino e Antonio Casilli.
Riunione Forza Italia a Lipari - Si è da poco conclusa a Lipari una riunione del gruppo di Forza Italia. Si trattava di una riunione programmata da tempo. Vi hanno preso parte sindaco, assessori e consiglieri comunali.
Lipari: Il consiglio diffida la giunta Bruno
Il consiglio comunale di Lipari, prima di chiudere i battenti della vivace e tormentata seduta odierna ha approvato un documento di diffida nei confronti della giunta Bruno, rea di non ottemperare a quelle che sono le deliberazioni consiliari.
Il documento è passato con i voti di Lo Cascio, Biviano, Centorrino, Sabatini, Lauria, D'Alia, Paino, Fonti , del presidente del consiglio Longo e del consigliere Guarino.
Longo e Guarino, come da noi anticipato, erano gli unici due esponenti della maggioranza presenti in aula. Guarino ha evidenziato di avere votato per il rispetto che si deve al consiglio comunale e non certo per via di "dissocianza" dall'attuale maggioranza a cui appartiene.
Il documento è passato con i voti di Lo Cascio, Biviano, Centorrino, Sabatini, Lauria, D'Alia, Paino, Fonti , del presidente del consiglio Longo e del consigliere Guarino.
Longo e Guarino, come da noi anticipato, erano gli unici due esponenti della maggioranza presenti in aula. Guarino ha evidenziato di avere votato per il rispetto che si deve al consiglio comunale e non certo per via di "dissocianza" dall'attuale maggioranza a cui appartiene.
LIPARI&PORTI di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Ricordo che mio padre, da vecchio lupo di mare, soleva dire: “quello che togli al mare il mare se lo riprende”.
In effetti gran parte dei disastri causati dal mare sono attribuibili all’incuria dell’uomo. Questo significa che ogni opera che riguarda la portualità deve essere affidata a persona di grande esperienza del settore che sappia ascoltare, prima di progettare, le persone che giornalmente vivono ed operano nel luogo. Quello che succede a Lipari in questi giorni è veramente paradossale. Da una parte si ha un progetto di messa in sicurezza del porto di Sottomonastero che prevede la collocazione di cinque cassoni per una spesa complessiva di euro 3.279.751,40; dall'altra i comandanti di navi ed aliscafi e gli esperti locali che affermano che la realizzazione dell’opera così come progettata, non solo comprometterà la manovrabilità delle navi che verranno esposte ai venti di maestrale e tramontana, e l’ormeggio, più aperto al mare di scirocco e levante, ma metterà in grande pericolo le abitazioni che si affacciano sulla banchina. Dinanzi ad uno scenario così ben motivato e preoccupante ritengo che un Sindaco che abbia a cuore le sorti dell’isola può soltanto decidere di sospendere i lavori per rivedere tutta la progettazione. Al danno economico, in un momento di grande crisi, si profila anche la beffa, ovvero la realizzazione di un’opera che non solo non mette in sicurezza il porto di Sottomonastero, ma che addirittura può danneggiare le abitazioni prospicienti.
Mi domando, a chi giova tutto questo? Ed ancora, è possibile bendarsi gli occhi dinanzi ad un disastro annunciato?
Ricordo quando anni addietro la ditta Manganaro, su un progetto redatto dalle Opere Marittime di Palermo, stava collocando un cassone a Pignataro con un’angolazione giudicata errata dai pescatori, e che avrebbe compromesso la manovrabilità all’interno del porto, Renato De Pasquale, allora assessore comunale, è balzato sul cassone per impedirne la collocazione. Ma questi erano uomini di altro tempo e di altro stampo.
In effetti gran parte dei disastri causati dal mare sono attribuibili all’incuria dell’uomo. Questo significa che ogni opera che riguarda la portualità deve essere affidata a persona di grande esperienza del settore che sappia ascoltare, prima di progettare, le persone che giornalmente vivono ed operano nel luogo. Quello che succede a Lipari in questi giorni è veramente paradossale. Da una parte si ha un progetto di messa in sicurezza del porto di Sottomonastero che prevede la collocazione di cinque cassoni per una spesa complessiva di euro 3.279.751,40; dall'altra i comandanti di navi ed aliscafi e gli esperti locali che affermano che la realizzazione dell’opera così come progettata, non solo comprometterà la manovrabilità delle navi che verranno esposte ai venti di maestrale e tramontana, e l’ormeggio, più aperto al mare di scirocco e levante, ma metterà in grande pericolo le abitazioni che si affacciano sulla banchina. Dinanzi ad uno scenario così ben motivato e preoccupante ritengo che un Sindaco che abbia a cuore le sorti dell’isola può soltanto decidere di sospendere i lavori per rivedere tutta la progettazione. Al danno economico, in un momento di grande crisi, si profila anche la beffa, ovvero la realizzazione di un’opera che non solo non mette in sicurezza il porto di Sottomonastero, ma che addirittura può danneggiare le abitazioni prospicienti.
Mi domando, a chi giova tutto questo? Ed ancora, è possibile bendarsi gli occhi dinanzi ad un disastro annunciato?
Ricordo quando anni addietro la ditta Manganaro, su un progetto redatto dalle Opere Marittime di Palermo, stava collocando un cassone a Pignataro con un’angolazione giudicata errata dai pescatori, e che avrebbe compromesso la manovrabilità all’interno del porto, Renato De Pasquale, allora assessore comunale, è balzato sul cassone per impedirne la collocazione. Ma questi erano uomini di altro tempo e di altro stampo.
Ospedale di Lipari e futuro... Le interviste a De Gregorio e Tedros
Memento.. ovvero l'insopportabile "invasione di campo" da parte del sindaco (di Lino Natoli)
(Lino Natoli) Quando ero ragazzino cercavo sempre di evitare le funzioni in cattedrale. Il vescovo del tempo era una brava persona ma le sue prediche erano noiosissime. Lunghe, inconcludenti, ripetitive, insomma una vera tortura. Quando proprio non potevo evitare di andarci, durante l’omelia cominciavo a pensare ad altro. Era il momento dei sogni, del tempo che non passava mai, dell’orologio guardato in continuazione, del contorcimento tra i banchi. Alla fine il sollievo che prendeva me, ma non solo me, si stampava sul volto come l’estasi di San Francesco di Francisco de Zurbàran.
A quel tempo vivevo questa cosa con un senso di colpa, come se venissi meno ad un mio dovere, come se la mia partecipazione alla messa fosse inutile. Così, un giorno, sfruttai l’occasione della presenza a Lipari di un religioso venuto nientemeno che dal Veneto per confessare il mio peccato. Confessione piena e senza tentennamenti: la predica del vescovo è insopportabile. La risposta che ottenni fu molto comprensiva: “se non riesci a sopportare la predica, esci, ti fai una passeggiata e quando pensi che stia per finire rientri”. Devo dire che fui molto sollevato e che seguii il consiglio, anche a costo di apparire (ammesso che qualcuno se ne sia mai accorto) scortese. Successivamente solo raramente sono stato costretto a questo stratagemma, normalmente i sacerdoti di Lipari si preparano prima di salire sul pulpito e quasi sempre ti lasciano qualcosa da portare a casa.
Tuttavia, però, da un po’ di tempo c’è una novità che ha riacceso i miei sensi di colpa: l’omelia in chiesa del sindaco. Funerali, ricorrenze, feste patronali, adesso persino la solenne funzione della mattina di Pasqua diventano occasioni per il sindaco di Lipari di porgere ai fedeli il suo mementino. Sembra ormai inevitabile: se c’è in chiesa il sindaco, questi parla.
Sarà poi l’ambiente, il pulpito, la presenza dei sacerdoti, l’altare, la gente seduta tra i banchi, ma fatto sta che l’omelia del sindaco assume toni e contenuti da predicatore di tanti anni fa. Una retorica d’altri tempi che riporta tutti a quelle belle novene a cui ci costringevano le nostre nonne e che ci hanno instillato la virtù della pazienza, della sopportazione, della perseveranza. Non so se il Canone consenta questi interventi durante la liturgia, o se, con l’andare del tempo, essi siano ormai da considerarsi liturgici. So per certo che la cosa è diventata veramente fastidiosa. Tanto fastidiosa che domenica mattina siamo stati in molti ad uscire dalla chiesa quando il sindaco ha preso la parola prima che si concludesse la funzione.
Io ho molto rispetto per il sindaco, e sono convinto che egli intervenga con la sincera intenzione di dire cose importanti, e che i sacerdoti lo facciano intervenire animati da puro spirito civico, però ci sono altri luoghi, altri momenti nei quali il sindaco può parlare ai suoi concittadini e lasciare che in chiesa parli solo chi deve. Anche perché gli animi più indifesi potrebbero fare confusione, e siccome, almeno in chiesa, la confusione non è ammissibile, da umile e deprecabile peccatore chiedo se non sia possibile finirla con questa insopportabile invasione di campo.
Per me la cosa cambia poco, sono stato assolto quando non sopportavo la predica del vescovo, figuriamoci se vado all’inferno perché non reggo quella del sindaco, però vedere giovani, meno giovani e anziane signore abbandonare la chiesa disgustate il giorno di Pasqua m’ha fatto un po’ pena.
A quel tempo vivevo questa cosa con un senso di colpa, come se venissi meno ad un mio dovere, come se la mia partecipazione alla messa fosse inutile. Così, un giorno, sfruttai l’occasione della presenza a Lipari di un religioso venuto nientemeno che dal Veneto per confessare il mio peccato. Confessione piena e senza tentennamenti: la predica del vescovo è insopportabile. La risposta che ottenni fu molto comprensiva: “se non riesci a sopportare la predica, esci, ti fai una passeggiata e quando pensi che stia per finire rientri”. Devo dire che fui molto sollevato e che seguii il consiglio, anche a costo di apparire (ammesso che qualcuno se ne sia mai accorto) scortese. Successivamente solo raramente sono stato costretto a questo stratagemma, normalmente i sacerdoti di Lipari si preparano prima di salire sul pulpito e quasi sempre ti lasciano qualcosa da portare a casa.
Tuttavia, però, da un po’ di tempo c’è una novità che ha riacceso i miei sensi di colpa: l’omelia in chiesa del sindaco. Funerali, ricorrenze, feste patronali, adesso persino la solenne funzione della mattina di Pasqua diventano occasioni per il sindaco di Lipari di porgere ai fedeli il suo mementino. Sembra ormai inevitabile: se c’è in chiesa il sindaco, questi parla.
Sarà poi l’ambiente, il pulpito, la presenza dei sacerdoti, l’altare, la gente seduta tra i banchi, ma fatto sta che l’omelia del sindaco assume toni e contenuti da predicatore di tanti anni fa. Una retorica d’altri tempi che riporta tutti a quelle belle novene a cui ci costringevano le nostre nonne e che ci hanno instillato la virtù della pazienza, della sopportazione, della perseveranza. Non so se il Canone consenta questi interventi durante la liturgia, o se, con l’andare del tempo, essi siano ormai da considerarsi liturgici. So per certo che la cosa è diventata veramente fastidiosa. Tanto fastidiosa che domenica mattina siamo stati in molti ad uscire dalla chiesa quando il sindaco ha preso la parola prima che si concludesse la funzione.
Io ho molto rispetto per il sindaco, e sono convinto che egli intervenga con la sincera intenzione di dire cose importanti, e che i sacerdoti lo facciano intervenire animati da puro spirito civico, però ci sono altri luoghi, altri momenti nei quali il sindaco può parlare ai suoi concittadini e lasciare che in chiesa parli solo chi deve. Anche perché gli animi più indifesi potrebbero fare confusione, e siccome, almeno in chiesa, la confusione non è ammissibile, da umile e deprecabile peccatore chiedo se non sia possibile finirla con questa insopportabile invasione di campo.
Per me la cosa cambia poco, sono stato assolto quando non sopportavo la predica del vescovo, figuriamoci se vado all’inferno perché non reggo quella del sindaco, però vedere giovani, meno giovani e anziane signore abbandonare la chiesa disgustate il giorno di Pasqua m’ha fatto un po’ pena.
Lipari. Incontro per l'ospedale (II parte)
Vi proponiamo un ulteriore "spezzone" video dell'incontro tenutosi stamattina a Lipari. Intervengono tra gli altri il sindaco Bruno, il dottor Compagno, Tedros di CittadinanzAttiva, De Gregorio.
IL VIDEO:
IL VIDEO:
Ospedale di Lipari. Incontro al comune (I parte)
In previsione dell'incontro che il sindaco Mariano Bruno avrà domani con il direttore generale dell'Asp Salvatore Giuffrida ed inerente, alla luce delle novità maturate la settimana scorsa a Palermo, l'ospedale di Lipari, si è tenuto un "vertice" tra lo stesso primo cittadino, consiglieri comunali di maggioranza ed assessori, alcuni esponenti del Comitato civico per l'ospedale e di CittadinAnza Attiva di Lipari.
Vi proponiamo il video con una fase dell'incontro. Tra gli altri intervengono la professoressa Caterina Conti, il consigliere Antonio Gugliotta e Salvatore De Gregorio (ANSPI) anche in veste di componente il Comitato per l'ospedale
Lipari : presentato l'assessore Finocchiaro. Scoppia la bagarre
In corso a Lipari una seduta del consiglio comunale dove l'argomento portante era la sanità, ma si sta parlando anche degli ex Pumex.
Nel corso della stessa seduta il sindaco Bruno ha presentato il nuovo assessore Giuseppe Finocchiaro. Essendo lo stesso non ancora nominato ufficialmente si è accesa una bagarre circa la sua presenza in aula. I toni si sono alzati di molto (a seguire vi proporremo il filmato) e l'amministrazione ha abbandonato l'aula.
Il consiglio è stato sospeso ed è ripreso dopo venti minuti. Assenti i consiglieri di maggioranza ad esclusione di Guarino (che ha ritenuto di dover presenziare vista l'importanza del tema trattato) e del presidente Longo. Per la giunta presente l'assessore Massimo D'Auria.
Il consiglio è stato sospeso ed è ripreso dopo venti minuti. Assenti i consiglieri di maggioranza ad esclusione di Guarino (che ha ritenuto di dover presenziare vista l'importanza del tema trattato) e del presidente Longo. Per la giunta presente l'assessore Massimo D'Auria.
Gli altri consiglieri, il sindaco e i componenti la giunta hanno incontrato una delegazione del Comitato civico per l'ospedale e di CittadinAnza Attiva.
Nel video sottostante vi proponiamo il "serrato confronto" a seguito del quale il sindaco e la giunta hanno lasciato l'aula.
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