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martedì 6 aprile 2010

Lavori di messa in sicurezza di Sottomonastero e i consigli inascoltati. Ci scrive il dott. La Greca

Riceviamo dal dottor Giuseppe La Greca e pubblichiamo:
Ho seguito con attenzione alcune recenti dichiarazioni di validi ed esperti comandanti della Ustica Lines e della Siremar in merito al progetto approvato per la messa in sicurezza del Porto di Sottomonastero. Dalla lettura degli atti e dalle dichiarazioni riportate ha fatto bene la minoranza a votare una diffida nei confronti del Sindaco per le continue inadempienze nei confronti del consiglio comunale.
A mio modesto avviso di tratta di un’altra emergenza grave quanto quella dell’Ospedale e superiore a qualsiasi discussione relativa all’istituendo Parco delle Isole Eolie; se sbagliano i lavori del Porto di Sottomanastero ci chiudono la porta per entrare ed uscire di casa, forse riusciamo a scappare da qualche porta di servizio, ma l’ingresso principale della nostra isola rischia di diventare inagibile.
Il Sindaco Bruno ed un suo ristretto gruppo di consiglieri e collaboratori da anni insegue un progetto assolutamente sbagliato e che rischia di danneggiare in maniera irreparabile la nostra portualità. Da anni, ormai, andiamo ripetendo in tanti che il progetto così come predisposto da Genio Civile OO.MM. di Palermo è portatore di una serie di inconvenienti che renderanno la nuova struttura portuale pericolosa per le navi e per la nostra intera comunità.
Già il 112 giugno 2008 (allora segretario del PD) scrivevo al Sindaco del nostro Comune, proponendo di: cambiare il progetto e contribuire al salvataggio del ritrovamento e ritengo di poter avanzare una proposta alternativa alle discussioni di questi giorni. Spostiamo di circa 50 metri verso nord la messa in sicurezza del porto di sottomonastero sostituendo l'attuale pontile a giorno (che comunque andrà “salpato” come più volte affermato dallo stesso ing. Rodriguez per conto di Condotte d'acqua) con i cassoni in corso di ultimazione. Credo che la diversa collocazione della diga foranea non cambi sostanzialmente l'opera di messa in sicurezza, già prevista in quella posizione, dai tecnici dai Lei incaricati qualche anno fa (parlo di Valle e Giottoli, in caso di amnesie) creando spazio al centro della rada per gli eventuali interventi di salvaguardia del ritrovamento archeologico; spostiamo temporaneamente gli aliscafi a Marina Corta, sul lato nord, per la durata dei lavori di messa in sicurezza di sottomonastero per riportarli non appena ultimata questa senza confliggere con i lavori in corso sul lato sud.
Naturalmente non era questa la prima nota, già nel mese di febbraio dello stesso anno, quale segretario dei DS, unitamente ai responsabili della Margherita e dell’UDC, chiedevamo con una missiva avente per oggetto: Lavori di messa in sicurezza del Porto di Sottomonastero, nell'isola di Lipari – osservazioni e suggerimenti, nella quale chiedevamo di :
Dare la possibilità di prolungare il molo d’attracco navi sotto al Castello, subito dopo le piscine, fino a 50 metri verso fuori.
Trasformare l'attuale pontile a giorno, in pontile con cassoni poggiati sul fondo prolungandolo di circa 180 metri, realizzando un banchinamento nella zona protetta che viene a crearsi.
Realizzare un altro pontile tra il nuovo pontile prolungato di 180 metri ed il molo d’attracco navi, per una lunghezza idonea, coerente con la profondità.
Oggi, a distanza di diversi anni, per chiara e diretta responsabilità del primo cittadino, rischiamo di ritrovarci con un’opera pubblica sbagliata, che finirà con trasformarsi da risorsa in disastro. Abbiano il coraggio di raccogliere se non i nostri suggerimenti almeno quelli che provengono da quasi tutti i comandanti delle navi e degli aliscafi che operano nel nostro territorio. Sono loro che chiedono le modifiche e non certo per scopi “politici” (come ama dire qualche amico del sindaco); sono loro che operano tutti i giorni, che consentono la nostra mobilità, se loro avanzano critiche e suggerimenti questi vanno accolti. Appare strano che si raccolgono i suggerimenti dei pescatori a Marina Corta e rimangono inascoltati i segnali di allarme, gli SOS, lanciati dai comandanti degli aliscafi e delle navi; ma forse il conto è presto detto: questi ultimi, elettoralmente contano poco, e si sa, le elezioni si vincono con i voti, anche se per raccoglierli si preferisce mandare l’intera isola in malora.
Lipari, 06.04.2010
Giuseppe La Greca