Si è conclusa la riunione all'Asp di Messina sulla rimodulazione dell'ospedale di Lipari.
Nel corso dell'incontro tra il direttore generale Salvatore Giuffrida, il capo distretto Maria Rigoli e il sindaco Mariano Bruno, il neo assessore Peppe Finocchiaro e i consiglieri Giacomo Biviano, Antonio Casilli e Mario Paino sono stati ripartiti i 26 posti letto a disposizione nella struttura liparese.
Questa la suddivisione: 10 in medicina; 8 in chirurgia; 4 nel reparto MCAU ( medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza); 4 per il day hospital. Questo progetto di suddivisione sarà sottoposto all'assessore regionale alla Sanità Russo.
In poche parole restano in vita due aree di degenza:
Medica che comprende medicina, pediatria, cardiologia e nefrologia;
Chiurgica: ostetricia, ginecologia e ortopedia
I ricoveri in questi due settori saranno ordinari, quindi non limitati alle 72 ore
Un buon passo in avanti rispetto a ciò che era stato prospettato nel piano regionale ma che non può certamente rappresentare il massimo dell'aspirazione per delle isole come le Eolie. Resta in piedi, a nostro avviso, la difficoltà ad integrare alcuni rami tra di loro e la non garanzia che le donne possano continuare a partorire a Lipari.
Intanto, dobbiamo registrare questa interrogazione del consigliere comunale Pietro Lo Cascio (Sinistra Ecologia Libertà) al sindaco del comune di Lipari sulla "ipotesi di trasferimento camera iperbarica".
Gentile Signor Sindaco,
notizie apparse su un autorevole quotidiano nazionale (“La Repubblica”, 6/4/10), nonché voci che circolano sempre più insistentemente nel paese, riferiscono di un possibile trasferimento della camera iperbarica dall’Ospedale di Lipari ad altra sede. Questo fatto costituirebbe un ulteriore elemento negativo in una situazione già estremamente critica, ovvero quella del ridimensionamento del nostro principale presidio sanitario, e che – se dovesse essere confermato – verrebbe a configurarsi come una decisione assurda, priva del più elementare rispetto per la nostra vocazione territoriale e, pertanto, assolutamente intollerabile.
Le Eolie, da oltre trenta anni, sono uno dei “paradisi” dei subacquei tra le destinazioni turistiche nazionali; attorno a questa piccola ma qualificante fetta di mercato turistico, ruota l’attività di numerosi diving, di barcaioli, di commercianti di attrezzature specialistiche, ecc. Per chi pratica la subacquea, sia a livello amatoriale, sia a livello professionale, la presenza di una camera iperbarica a Lipari rappresenta un elemento di sicurezza, destinato ad assumere ulteriore valore, alla luce della prossima istituzione di un’Area Marina Protetta nelle nostre isole. Inoltre, la camera iperbarica viene utilizzata come terapia per numerose altre patologie, e la sua presenza a Lipari ha – di fatto – costituito un elemento di pregio per il nostro bistrattato ospedale, certamente l’unico per il quale pazienti provenienti da altre sedi si spostano nella nostra isola a scopo terapeutico.
Per queste ragioni, La interrogo per conoscere
se durante i recenti incontri tenuti a Palermo presso l’Assessorato regionale alla Sanità sia stato affrontato l’argomento della camera iperbarica, e se Le risultino eventuali decisioni relative al trasferimento della stessa;
in caso contrario, se – alla luce delle voci e delle notizie a mezzo stampa sopra richiamate – intende chiedere, nella Sua veste di massima Autorità Sanitaria comunale, precise garanzie che il servizio della camera iperbarica dell’Ospedale di Lipari resti lì, dove è stato destinato ormai da decenni, anche attraverso il mantenimento del personale impegnato nel settore.
Certo di un Suo cortese riscontro scritto, La ringrazio anticipatamente e Le porgo distinti saluti
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà