Questo il testo della lettera che l'assessore e vice-sindaco del comune di Lipari, Giulio China ha inviato al presidente della Regione e all'assessore ai Beni Culturali:
Con rammarico siamo costretti, per l'ennesima volta, a difendere la comunità eoliana, dai ripetuti tentativi di penalizzazione operati dagli organismi regionali che, pur animati da lodevole intendimento di razionalizzare i servizi e l'apparato burocratico, infliggono un ulteriore "colpo" all'economia eoliana attraverso il declassamento dello storico e prestigiosissimo museo archeologico "Luigi Bernabò Brea" di Lipari.
Ci riferiamo alle modifiche proposte dal comitato-tecnico ex art. 5 D. P.12/2009 che in attuazione a tale decreto, ha "declassato" il nostro prestigioso museo archeologico, confinandolo a unità operativa gestita dalla Sopritendenza di Messina di riferimento.
Tale provvedimento costituisce oggettivo "oltraggio" alla tradizione storica e culturale del nostro antico museo e alla tradizione millenaria della ciivltà eoliana, vanificando i sacrifici e l'impegno di intere generazioni di eoliani che si sono prodigati per tramandare la nostra cultura, la nostra storia e le nostre tradizioni.
Non trascurabili sono, inoltre, le ricadute economiche di tale deprecabile declassamento, il cui ripiano turistico è incontestabile, costituendo il turismo culturale un volano essenziale per l'economia in crisi proprio in un industria (quella turistica) che tradizionalmente resiste alle turbolenze economiche piu' diffuse.
Si richiede pertanto un sussulto di orgoglio della nostra "Sicilianità" che sappia coniugarsi con la "Eolianità" per non penalzzare ulteriormente un territorio già sacrificato da molteplici turbolenze economico-sociali.
Giulio China (Vice sindaco del comune di Lipari)