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domenica 16 febbraio 2025
Tanti auguri!
Il carnevale alle Eolie - 2° puntata: Gli anni sessanta e settanta a cura di Giuseppe La Greca
Gli anni Sessanta
Nel corso degli anni Sessanta il Notiziario pubblicava articoli sul Carnevale soltanto in alcuni anni. Gli anni coperti sono il 1962, 1963, 1968, 1969. Nel 1962 erano ancora le maschere sul corso a fare colore alle giornate di festa. La cronaca delle serate al Cinema Eolo si dilunga sulle performance di alcuni giovanissimi cantanti: Hanno debuttato voci nuove: Roberto Cataliotti di 4 anni che ha interpretato la “novia”, Lucy Costanzo nelle vesti d’impareggiabile imitatore e Giorgio Capone mietitore di sempre fulgenti e nuovi allori. E la Direzione, come se ciò non bastasse, memore dei successi ottenuti negli scorsi anni, ha organizzato il “veglionissimo Necchi” con il sorteggio di una macchina da cucire della stessa casa fatta avere dal rag. Marcello D’Albora ed ha sorteggiato inoltre due orologi d’oro per uomo e per donna marca Girard Perregaux offerti dalla ditta Subba.
La cronaca del carnevale ritornava l’anno successivo (1963): (…) Tutti si sono riversati per le strade ad applaudire le più originali e divertenti maschere, ricevendo come ringraziamento… una spruzzata di … “Boro Talcum”…. Al Cinema Eolo, come tradizione, le coppie si erano esibite al suono dei più sfrenati twist o cha cha cha o, … dulcis in fundo, dei più rinomati slow. Il quartetto che allietava le serate era ottimamente diretto da Gianni Giunta “Il Principino della Fisarmonica” di Messina. Un quartetto veramente in gamba che ha entusiasmato i presenti in sala con virtuosismi continui insiti solo nei suonatori dotati di una certa classe.
Per ritrovare un articolo sul carnevale bisogna attendere il 1968. La cronaca era concentrata tutta sul Carnevale dei Bambini, giunto alla seconda edizione ed organizzato dall’A.A.S.T. delle Isole Eolie, e pochissime sono le notizie su quanto accadeva per le vie cittadine. Per la prima volta si raccontava il Carnevale nelle altre isole dell’Arcipelago. (…) Nel Carnevale dei Piccoli i primi tre premi erano stati assegnati alle seguenti mascherine: 1) La piccola Paino (Principe Indiano) 2) la piccola Grasso (Maria Stuarda) 3) la piccola Zagami (Papavero). Analoga manifestazione si è ripetuta a Canneto la sera del 27 febbraio nei Saloni del Cinema Ideal, messi gentilmente a disposizione dal Cav. Giovanni Bonica. Da segnalare la fattiva collaborazione del Parroco di Canneto, Padre Divola, che ha organizzato tutte le mascherine facendole sfilare per le vie cittadine. Tra le migliori mascherine ricordiamo: 1) Angelo Ferlazzo (Principe Indiano); 2) Piccolo Ferlazzo (Grillo Parlante); 3) Rita Subba (Cinesina). Nell’isola di Vulcano il Carnevale dei Piccoli è stato caratterizzato dalla totale partecipazione dei bambini del luogo. L’articolo concludeva racconta che: Anche nell’isola di Salina, grazie alla collaborazione dei sindaci dei tre comuni si è svolto il Carnevale dei Piccoli. Dopo una sfilata la manifestazione si è conclusa al Plesso scolastico di Malfa dove sono stati consegnati premi e dolciumi alle mascherine partecipanti.
L’anno successivo (1969) era ancora il Carnevale dei Bambini a stimolare la cronaca del Notiziario che pubblicava diverse foto delle premiazioni.
Gli anni settanta
Nel corso degli anni Settanta il Notiziario riporta soltanto i primi due anni, poi il silenzio. La cronaca del 1970 era pubblicata con il titolo “Le serate di Carnevale”, la redazione non si limitava a raccontare le serate ma evidenzia alcune carenze che saranno compensate soltanto a distanza di oltre dieci anni. Ancora una volta erano state le maschere dei bambini ad aprire le manifestazioni con la vittoria di Fabiana Crivelli. Erano raccontate anche le serate al Cinema Eolo e la Sala Giovanni XXIII di Canneto. Sul corso Vittorio Emanuele, invece, Un folto numero di giovani dopo aver allestito un piccolo carro-armato, approfittando di una ordinanza del Sindaco di Lipari che in quei giorni aveva ordinato delle misure precauzionali contro il tifo, si sono fatti interpreti della maggioranza dei cittadini ed hanno disinfestato il Corso Vittorio Emanuele con dei potenti spruzzatori di borotalco tanto è vero che ad un certo punto sembrava di essere a Milano nei giorni di fitta nebbia. L’articolo si concludeva con alcune richieste: Siamo certi che col passare del tempo il Carnevale nelle Eolie sarà meglio organizzato però a condizione che oltre, all’interessamento dei pochi spiriti giovanili, si aggiungeranno la collaborazione di chi fino ad oggi è stato all’oscuro pensando solo “di far fare agli altri anche quel poco che potrebbe far lui”.
L’articolo del 1971, l’ultimo di questa lunga carrellata di cronache, era presentato col titolo: Carnevale: Tradizione e novità. L’articolo raccontava della sera al Cinema Eolo dove si era esibito il complesso “The splask down”, un complessino giovane, formato da poco in cui fa spicco la giovane ma alquanto carina Rita Tommasello, cantante. Un complessino che, a mio modesto parere, promette. A Canneto, al cinema Ideal, si era esibito il complesso “The new sounds” la cui musica, è ormai da anni, il punto d’incontro dell’animo artistico dei giovani eoliani. L’articolo si dilunga sulla presentazione dei giovani musicisti: alla batteria, Angelito, reduce da successi nei migliori cabaret europei: da Berlino a Parigi, da Londra alle nostre isole. Elemento giudicato musicalmente poliedrico, giacché il suo interesse abbraccia non soltanto la musica tradizionale e quella attuale, ma in particolare la musica folk dell’America Latina e della Sicilia. Al basso Giovanni, perfetto conoscitore della musica, che si alterna con altri strumenti; anche lui reduce da importanti esperienze musicali. Alla seconda chitarra e cantante, Spooky, elemento validissimo, necessario in un complesso vocale-strumentale; specialista nell’ultimo ritrovato del genere musicale definita “under ground”. Alla chitarra solista e cantante, Chico; così battezzato dagli innumerevoli fans che lo apprezzano e lo stimano per il suo talento sia musicale che vocale. Noto nell’ambiente eoliano per aver inciso delle canzoni di sua composizione e partecipato e vinto parecchi festivals canori insieme alla sua formazione. Il Notiziario delle Isole Eolie non andava oltre. Lo stesso dicasi per le riviste pubblicate in quegli anni. Un anonimo cronista del periodo l’Arcipelago nel 1983 scriveva: È finito il tempo del borotalco, dei petardi pericolosi, delle manganellate idiote. Aldo Natoli, direttore di ArcipelagoIn, scriveva nel 1989, commentando il Carnevale organizzato dallo Snoopy Club che era riuscito (...) in pochi anni a soppiantare gli spruzzi d’acqua e di borotalco, che caratterizzavano le spensierate serate carnevalesche.
Indennità di insularità: nuovo sindacato carabinieri a Montecitorio illustra proposta all’onorevole Calderone
I due esponenti sindacali hanno consegnato al deputato alcuni documenti relativi alle problematiche legate all’insularità, un tema su cui il Nuovo Sindacato Carabinieri ha realizzato uno studio dettagliato.
La richiesta della sigla riguarda il riconoscimento dell’indennità di insularità a tutti gli impiegati della Pubblica Amministrazione che esercitano il loro servizio nelle isole italiane, analogamente agli impiegati pubblici della Corsica, delle Baleari e delle Canarie.
Nello specifico, la proposta formulata dal Nuovo Sindacato Carabinieri al presidente Tommaso Calderone prevede che l’indennità di insularità sia concepita come una misura compensativa e non retributiva, finalizzata a rimuovere gli svantaggi derivanti dalla particolare condizione, proprio come prevede l’articolo 119 della Costituzione.
II parlamentare ha accolto con entusiasmo l’iniziativa di NSC e ne ha riconosciuto la brillantezza, impegnandosi ad avviare a sua volta uno studio di fattibilità con l’Ufficio Legislativo.
“Il Nuovo Sindacato Carabinieri – affermano Toni Megna e Remo Giovanelli – ringrazia l’onorevole Tommaso Calderone per l’opportunità data, che ha permesso l’approfondimento dell’argomento nelle sedi istituzionali opportune”.
Oggi, 16 febbraio: Santa Giuliana.
Santa Giuliana, quella che spaventò il demonio. Le storie, o meglio le leggende, delle Sante martiri dei primi secoli del Cristianesimo sembrano, a prima vista, tutte simili. Hanno invece sfumature sapienti e diversità di significato, o almeno di poesia. Sant'Agata e Sant'Agnese, per esempio, furono come angioli purissimi che l'amore dello Sposo mistico conservò attraverso le insidie della passione.
Santa Giuliana, invece aveva accettato di andare sposa ad Eulogio, prefetto pagano della sua città, Nicomedia in Bitinia. Dopo le nozze, però, si rifiutò fermamente all'amplesso dello sposo idolatra. Per comprendere meglio il suo gesto, bisogna pensare che in quell'epoca le fanciulle erano maritate giovanissime, e spesso non era neppure richiesto il loro consenso. Il matrimonio cioè era combinato dai parenti, ai quali era difficile rifiutare un partito influente, come era in questo caso il prefetto di Nicomedia. Giuliana, Santa ubbidiente, accettò lo sposo impostole.
Fu poi Santa amorosa, di amore sovrumano, quando mise il suo corpo come premio alla conversione dello sposo pagano. Ma lo sposo, superficiale innamorato, temeva troppo la potenza dell'Imperatore. Rifiutò di convertirsi; anzi, spaventato dall'idea di una moglie cristiana, si valse della sua autorità di prefetto e comandò che fosse torturata, perché apostatasse, cioè rinnegasse la sua fede.
Giuliana fu così finalmente Santa eroica, nei tormenti sostenuti per la fede. Ed eroica nel suo disperato tentativo amoroso di aprire alla luce l'anima dello sposo terreno.
Quella del demonio è poi una storia a sé, inserita con devota fantasia nella sua leggenda.
Si narra infatti che il tentatore le apparve in carcere, sotto forma di Angiolo, esortandola a sacrificare agli dei e a por fine ai suoi lunghi tormenti. Con l'ausilio della preghiera, Giuliana riconobbe però il demonio, e « allora - narra la Leggenda - gli legò le mani di dietro, e gittandolo in terra si 'l batté durissimamente con la catena con la quale era legata, e 'l diavolo sì la pregava: Madonna Giuliana, abbi misericordia di me" ».Andò al supplizio traendosi dietro il demonio in catene che supplicava: « Madonna mia Giuliana, non fare ischernie di me, ch'io non potrò, da qui innanzi, avere valore contro altrui ».
Una storia ingenua, una delicata leggenda, che ci rappresenta, con parole di favola, quanto grande fosse la virtù di Santa Giuliana, fanciulla di Nicomedia, decapitata verso il 305, ai tempi della persecuzione di Diocleziano.
sabato 15 febbraio 2025
Ci risiamo: Per la passerella nuovo "tuffo" nel mare di Vulcano
Tanti auguri!
Il soccorso del 118 con due sole unità? Idoneo come nel resto d"Italia
A proposito di dichiarazioni e polemiche che si sono sviluppate per un soccorso, effettuato a Lipari, con due sole unità del 118, si chiarisce "che il mezzo con due unità lavorative è idoneo a prestare soccorso non solo a Lipari ma in tutta Italia. Tra l’altro se la centrale operativa di Messina avesse ravvisato un problema di mancanza di idoneità avrebbe fermato il mezzo per mancanza di personale, attivando il mezzo dell’ospedale".
Ripristino infrastrutture portuali danneggiate da mareggiata. Interrogazione di 7 consiglieri comunali
Al Sindaco del Comune di Lipari
E,p.c. Al Segretario Generale
Oggetto: interrogazione sul ripristino delle infrastrutture portuali danneggiate nelle Isole Eolie e richiesta d'intervento
Tra il 17 e il 18 gennaio, una violenta mareggiata ha causato ingenti danni a diverse strutture portuali delle Isole Eolie.
In particolare:
Ad Alicudi e Stromboli, il grigliato del pontile destinato agli aliscafi è stato completamente distrutto.
A Lipari, il pontile degli aliscafi ha subito gravi danni, con la rottura delle griglie e della tettoia in più punti.
A Vulcano, persistono notevoli difficoltà per l’ormeggio degli aliscafi: i respingenti risultano ancora inutilizzabili, così come le recinzioni circostanti. Attualmente, i mezzi veloci attraccano in radice, condividendo la postazione di ormeggio con le navi, con conseguenti ritardi sulle corse programmate. Inoltre, il secondo ormeggio delle navi è stato interdetto dall’Autorità Marittima a causa dei danni subiti.
A Filicudi, la banchina del porto principale è stata completamente interdetta poiché la pavimentazione è stata compromessa. Tuttavia, il tratto in radice, compreso il dente di attracco appositamente realizzato per consentire l’ormeggio delle navi affiancate, è rimasto intatto. Di conseguenza, le operazioni dei mezzi di linea sono attualmente dirottate su Filicudi Pecorini, con notevoli difficoltà logistiche, soprattutto per il trasporto di merci e per il raggiungimento degli altri centri dell’isola, considerando anche lo stato precario della viabilità stradale.
In aggiunta, il pontile degli aliscafi a Filicudi Pecorini versa in condizioni critiche e, ad oggi, non è stato adottato alcun provvedimento risolutivo. Si corre pertanto il rischio che lo scalo venga omesso o addirittura interdetto, poiché i vecchi respingenti, ormai inadeguati, potrebbero cedere sotto la forza della risacca.
Se da un lato gli interventi di ripristino sono stati tempestivamente eseguiti negli scali di Alicudi e Stromboli, nulla è stato ancora fatto per Vulcano e Filicudi, con conseguenti ritardi, disagi e un generale aggravamento della già critica situazione dei trasporti nell’arcipelago.
Alla luce di quanto esposto, chiediamo all’Amministrazione comunale di fornire risposte in merito ai seguenti punti:
1. Quali sono i tempi previsti per l’avvio dei lavori di ripristino ancora in sospeso?
2. Nel caso specifico di Filicudi Porto, di sollecitare l’Autorità Marittima affinché valuti la possibilità di revocare, almeno parzialmente, l’interdizione della banchina. Ciò consentirebbe, in attesa degli interventi di ripristino, l’ormeggio della nave di linea in determinati giorni della settimana, sfruttando la porzione di banchina a radice ancora agibile, come dimostrato dalle prove di ormeggio effettuate durante i più recenti lavori di adeguamento.
Restiamo in attesa di un riscontro e confidiamo in un tempestivo intervento per la risoluzione delle criticità segnalate.
Si richiede risposta scritta.
I Consiglieri Comunali
ORTO , IACONO, DANTE, SANTAMARIA, PORTELLI, RIFICI, SABATINI
C.S. Lipari, una storia tinte rosso - blu: Una formazione
In alto da sx :Bongiovanni, Barrica, Li Donni N.,
Cristiano, Bellinghieri, Portovenero
In basso: Lo Schiavo G., Beninati, Tripi, Cataliotti
S. ,Lumia
Questa squadra venne aggredita a Bronte
Il carnevale alle Eolie - 1° puntata: Gli anni Cinquanta a cura di Giuseppe La Greca
L’idea di questo breve lavoro nasce a seguito di alcune ricerche condotte sul Notiziario delle Isole Eolie per conto dell’amico Vito Ailara, del Centro Studi di Ustica.
Gli anni Cinquanta
Il primo articolo che si può leggere è sul Notiziario delle Isole Eolie del 16 marzo del 1956. Il carnevale viene raccontato in due momenti fondamentali, la sfilata delle maschere dei bambini e la serata danzante nell’ampia sala dell’ex Cinema Eolo (Oggi supermercato in via Maggiore), condotto da Giovannino Bonica. Si danzava in tutte e tre le serate del Carnevale. Nel corso della serata si era esibita – come si può leggere nell’articolo - La virtuosa e acrobatica Orchestra Cubana, integrata da un altro abile complesso di legni e ottoni, ha profuso ritmi frenetici o lenti, dal moderno cha-cha-cha, al crepuscolare e intramontabile Caminito dei nostri anni verdi. Alcune ditte eoliani avevano sponsorizzato la serata offrendo premi e regali ai partecipanti; alcuni premi erano stati assegnati alle migliori maschere: la piccola Maria Carnevale, gnomo incantevole e incantato. Il giovane Emanuele Carnevale, elegantissimo Zorro alla Douglas Fairbanks, primo premio per la migliore maschera tra bambini, Giorgio Capone, secondo premio nell’allegoria della Notte. Silvio Natale terzo premio nelle perfette sembianze di un’agile scimmia. La piccola Firmina Mezzapica o Reginetta o Fatina, comunque primo premio tra le mascherine in gara tra le bimbe. La bella e florida Rosalinda Fiorentino nelle vaporose pieghe di tulle di Prima Ballerina d’Opera, in coppia con la piccola Egle Siracusa anch’essa elegantemente abbigliata nella stessa foggia. Il piccolo Salvatore Jacono curato e timido Mefistofele in pregiato panno Lenci, primo premio tra le mascherine dei bimbi. Annagrazia Jacono, minuscola e vispa incarnazione della Musica, secondo premio tra le bimbe. La piccola Pupa Lombardo, la migliore tra tutte le maschere presenti a Corte, nei raffinati e accurati panni di un Cavaliere della Rosa dell’Ordine della Giarrettiera. E Anna Carnevale, romantico torero dagli immensi occhi limpidi, secondo premio perché seconda migliore maschera. La serata si era conclusa con la premiazione di Mister Carnevale 1956 nella persona del buon Santi Zanca (Santazzu o Baffuni), premiato con una pregevole e artistica coppa del Municipio di Lipari e la parallela elezione di Miss Carnevale, nella semplice e avvenente grazia di Immacolata Famularo eletta tra le altrettanto belle Pina Jacono, Vannina Longo, Rosetta Restuccia, Eriana Rodriquez, Giuseppina Mollica e Annamaria Scarcella. Per favorire l’afflusso dei partecipanti erano state programmate delle corse speciali per raggiungere il centro dalle frazioni.
L’anno successivo, nel 1957, il notiziario riporta una breve cronaca delle giornate. Le serate al cinema Eolo erano state presentate da Leonida Bongiorno, spirito audace e geniale perfettamente in carattere con le nostra vulcanica terra. Per iniziativa del rag. Pino La Cava rappresentante esclusivo per le Eolie della nota ditta di dolciumi Fidass-Divano è stato messo in palio, per la migliore maschera un allegrissimo uovo pasquale offerto dalla Ditta suddetta. È risultata vincitrice la signora Angela Lumia. Una timida Butterfly dagli occhi neri e profondi, dal sorriso dolce ed incerto. Analoga iniziativa si era svolta a Canneto, nei locali del Cinema Ideal.Nel corso del 1958 la cronaca racconta le giornate conclusive, che si concentra lungo il corso principale di Lipari: (…) Per le vie e per le piazze abbiamo visto passare delle belle maschere molto curate in tutti i particolari come la “Signora delle Camelie”, la “Madama Butterfly”, soldati dell’antica Roma, pellirossa, arabi, paggetti, signori dell’800. Ecc., le cronache raccontano di un corso Vittorio Emanuele gremito di gente. Lo spettacolo più divertente certamente era dato dalle persone in maschera che non volevano farsi riconoscere e da quelli che cercavano ad ogni costo d’identificare i primi riuscendovi molto difficilmente. Al cinema Eolo si era tenuto il Gran Festival delle Maschere 1958, condotto da Leonida Bongiorno. Nel corso della serata si erano alternate l’Orchestra “Cubana” e l'Orchestra “Armonia”; si era, infine esibito il rag. Antonucci che aveva presentato una sua canzone dal titolo “Lipari” eseguita dall’orchestra del maestro Ruggero e dal giovane cantante Italo Pajno, ha riportato vivissimo successo.
L’articolo del 1959, pur rimpiangendo il bel tempo andato, non raccontava nulla di carnevali precedenti al 1956. (…) Le persone più anziane, nel parlare di cose passare dicono che anche il Carnevale di oggi non è più quello di una volta e sicuramente hanno delle valide ragioni. Nel corso delle serate c’erano state due novità: due sfilate, una organizzata dalla Gioventù Maschile e Femminile di Az. Cattolica ed una organizzata dal C.S. Lipari. Quella della Gioventù di Az. Cattolica iniziava con lunghe ali di mascherine, continuava con un artistico carrettino siciliano sormontato da un gigantesco carnevale che ha richiesto il lavoro di lunghi giorni e finiva con il complesso “La Racchia” che con i più svariati strumenti non musicale accordava marce vecchie e nuove. Quello del Centro Sportivo Lipari invece, prendendo spunto dalla partita di calcio perduta a Montagnareale la domenica precedente a 3 e 1, era formato da molti giocatori in maschera, da alcuni cartelloni con caricature e da una cassa funebre su cui, per l’intera estensione era disegnato un dirigente con tre palloni sullo stomaco. Ambedue le sfilate in orario diverso, ha raccolto per le vie cittadine molte altre maschere e moltissimo pubblico. Nel corso delle sera il veglione al Cinema Eolo che aveva visto l’alternarsi di diverse gruppi musicali: le orchestre di Bartolo Ruggiero, Enrico Cullotta e Renato Villanti, hanno allietato le tre serate di domenica, lunedì e martedì con le loro melodie e con i loro ritmi.
P.s. Le immagini sono tratte dagli articoli pubblicati dal Notiziario delle Isole Eolie
Regione, governo Schifani nomina i nuovi dirigenti generali: cinque nuovi ingressi
Alla Protezione civile resta Salvo Cocina, così come alla Programmazione prosegue Vincenzo Falgares. Alle Attività Produttive arriva Dario Cartabellotta che lascia l’Agricoltura. Ai Beni culturali continuerà il suo lavoro Mario La Rocca. Così come Silvio Cuffaro alle Finanze, Vitalba Vaccaro all’Autorità per l’innovazione tecnologica e Letizia Di Liberti alla Famiglia e politiche sociali.
Cambio alla Funzione Pubblica dove arriva Salvatrice Rizzo. Conferma per Salvo Taormina alle Autonomie locali. New entry alla Formazione professionale per Rossana Signorino e all’Istruzione per Carmelo Ricciardo. Turn over anche all’Agricoltura dove arriva Fulvio Bellomo che lascia lo Sviluppo rurale ad Alberto Pulizzi. Alla Pesca al posto di Pulizzi va Giovanni Cucchiara. All’Ambiente va Rino Beringheli che lascia l’Urbanistica a Beppe Battaglia. Infine, il nuovo comandante del Corpo forestale per la prima volta sarà una donna, Dorotea Di Trapani.
Oggi, 15 febbraio: Santi Faustino e Giovita
Dopo la consacrazione i santi fratelli raddoppiarono lo zelo e procurarono ai prigionieri, oltre che la parola di conforto, la grazia dei Ss. Sacramenti.
In pari tempo si dedicarono alla predicazione ottenendo abbondante frutto di conversioni. Ma tanto zelo non poteva restare a lungo nascosto: un certo Giuliano li denunziò e li fece arrestare.
Condotti dinanzi ad Adriano imperatore, di passaggio in quei giorni per Brescia, furono invitati a sacrificare agli dèi dell'impero.
Noi giammai sacrificheremo ai vostri dèi bugiardi, perchè uno solo è il Dio vero: Gesù Cristo il quale si fece uomo e mori sulla croce per la nostra salvezza! risposero con coraggio.
Ed io vi costringerò colle torture disse l'imperatore.
E noi non vogliamo offendere il nostro Dio con simile atto di idolatria!
Io vi farò scorticare vivi, vi taglierò le mani se non getterete una manata d'incenso sul turibolo del tempio; vi taglierò la lingua se non griderete « Evviva gli da dell'impero! » e poi vi butterò alle fiere!
Ma noi non ti ubbidiremo ugualmente! Le tue minacce, o imperatore, non ci fanno tremare, perché. senza il permesso del nostro Dio, non ci puoi torcere un sol capello!
Adriano, viste inutili le minacce, li condannò alle fiere.
Oh, quanto dolce ì il patire e morire per il Signore! cantavano i santi fratelli mentre venivano condotti al circo.
Furono dati in pasto alle fiere. Queste uscirono saltelloni con alti ruggiti, ma giunti vicine ai due Santi, si accovacciarono ai loro piedi lambendoli dolcemente. A nulla valsero le urla, le istigazioni dei domatori e del popolo, a nulla valse il prolungato digiuno delle belve: non era ancora scoccata l'ora di Dio.
Tratti fuori dal circo, furono tradotti a Milano e da Milano a Roma; quindi a Napoli, sempre fatti segno al ludibrio della plebaglia e assoggettati a tormenti d'ogni specie. Ma gli invitti confessori di Cristo pregavano e tacevano, e il Signore dava loro la forza per resistere e vincere.
Da Napoli furono rimandati a Brescia, ove si compi il loro lungo martirio, colla decapitazione.
PRATICA. Impariamo a professare la nostra fede senza rispetto umano.
PREGHIERA. O Signore, pei meriti dei tuoi santi martiri Faustino e Giovita che oggi celebriamo, concedici, te ne preghiamo, la grazia di imitare la loro costanza nel praticare senza rispetto umano la tua fede.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Brescia, santi Faustino e Giovíta, martiri, che, dopo molte lotte sostenute per la fede di Cristo, ricevettero la vittoriosa corona del martirio.
venerdì 14 febbraio 2025
Turismo: DMO a supporto della Regione ma servono risorse
L’impegno assunto è di continuare a lavorare insieme a supporto della Regione Siciliana che quest’anno ha ottenuto il terzo posto nella classifica generale della reputazione turistica delle Regioni elaborato da Demoskopika che vede la Sicilia dietro Toscana e Trentino Alto Adige.
I presidenti delle DMO hanno apprezzato il grande lavoro svolto dalla Regione e sono impegnati per i loro territori con la consapevolezza che servono, comunque, adeguati strumenti normativi per mettere in campo risorse più consistenti e regolari per un settore in continua crescita, come dimostrano i numeri che l’assessore regionale Elvira Amata ha presentato nel corso della Fiera.
Allargare il numero delle DMO siciliane per coprire tutto il territorio siciliano ed in particolare le aree della Sicilia orientale è un obiettivo strategico su cui tornare a lavorare perché questo permetterebbe di valorizzare appieno le azioni previste dal Piano di Promozione della Regione e di attivare – attraverso appunto le DMO – le necessarie sinergie sui territori.
È stata, pertanto, ribadita la necessità di ottenere un maggior riconoscimento dalla Regione delle DMO, “bracci operativi” con un forte radicamento locale a diretta conoscenza delle criticità e delle peculiarità delle zone che rappresentano, per poter operare con consapevolezza sfruttando tutte le opportunità che i territori offrono.
In quest’ottica, è fondamentale mantenere vivo il confronto tra l’Assessorato al Turismo e le DMO, soprattutto nelle fasi di programmazione delle azioni di promozione quali, ad esempio, le partecipazioni alle manifestazioni fieristiche internazionali.
Sicilia, demanio marittimo, giunta approva regole per nuove concessioni.
«Col mio governo diamo indicazioni certe per procedere alle gare per l’assegnazione delle aree demaniali - dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani - in una fase di transizione delicata. È un passaggio fondamentale che rispecchia, inoltre, quanto previsto dalle norme statali ed europee. Mettiamo ordine in un settore trainante della nostra economia, il turismo balneare, che coinvolge innumerevoli imprese e che rappresenta un fattore di attrazione per il nostro territorio. Regole, tempi certi e trasparenza delle procedure sono elementi indispensabili per stimolare sempre maggiori investimenti ed elevare gli standard qualitativi delle strutture turistico-ricreative, senza comunque sottovalutare la tutela delle nostre coste».
«Fatta salva la proroga prevista dal governo nazionale fino al 2027 delle concessioni esistenti, che rappresentano appena il 17% della risorsa disponibile – afferma l'assessore Savarino - abbiamo predisposto linee guida per il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime, destinate a orientare l’attività amministrativa dei Comuni. Questo provvedimento individua la procedura per la concessione di nuovi beni demaniali marittimi destinati a attività turistico-ricreative e sportive, gli interventi ammissibili e le indicazioni per la valutazione delle domande, nel rispetto delle normative nazionale e regionale. Con questa sana sinergia tra governo regionale e Comuni, attiviamo nuove opportunità di sviluppo e di lavoro, con una maggiore attenzione all'ecosostenibilità ambientale e all'attivazione di servizi che valorizzino le specificità e le tradizioni culturali ed enogastronomiche dei territori».
Nel dettaglio, lo schema di decreto prevede le modalità di affidamento delle nuove concessioni. I Comuni in regola con l'adozione dei Piani di utilizzo del demanio marittimo (Pudm) possono emanare bandi per assegnare nuove concessioni per un periodo fra i 5 e i 20 anni, mentre gli enti locali con i Pudm già adottati in consiglio comunale, nelle more della loro approvazione, possono rilasciare nuove concessioni per una durata di 6 anni. Tra le indicazioni inserite nelle linee guida per la valutazione delle istanze, viene introdotta una premialità per le micro, piccole o medie imprese, ma viene posto anche un limite massimo di concessioni di cui si può essere titolare, in maniera diretta o indiretta: non più di due unità all'interno dello stesso Comune, tre unità nella stessa provincia, cinque unità sul territorio regionale.
Lami: Incendio di vegetazione. Intervento Vigili del fuoco impedisce danni a struttura privata
Incendio di vegetazione, decisamente fuori stagione, ieri pomeriggio a Lami in località Penninella.
Le fiamme sono partite dal bordo strada e rischiavano di coinvolgere un parcheggio privato. Il pronto intervento dei Vigili del fuoco del distaccamento di Lipari ha impedito che le fiamme si propagassero e, quindi, che ciò accadesse.
Lami non è nuova a fatti del genere anche fuori stagione e per fare chiarezza ed individuare il responsabile, le forze dell'ordine hanno avviato un indagine
Reddito di povertà, Schifani: «Un aiuto per le famiglie, dal 25 febbraio al via le domande»
«Questo contributo – sottolinea il presidente della Regione Renato Schifani, che ha fortemente voluto il provvedimento – rappresenta un aiuto per le famiglie siciliane che vivono in condizioni di difficoltà economiche, garantendo un sostegno immediato per affrontare le spese essenziali. Il nostro obiettivo è fornire un aiuto tangibile alle persone più vulnerabili, affinché nessuno si senta abbandonato in un momento così delicato. Sappiamo che l’aumento del costo della vita, unito alle difficoltà lavorative, sta mettendo in crisi molte famiglie, per questo motivo abbiamo voluto rendere questa misura accessibile nel modo più semplice, attraverso una piattaforma online intuitiva e con il supporto di un call center dedicato. Questo intervento non è solo un sostegno economico, ma un segnale di vicinanza da parte delle istituzioni regionali. Continueremo a lavorare per individuare soluzioni strutturali che possano garantire maggiore stabilità economica e sociale alle famiglie siciliane. Il nostro impegno è chiaro: nessuno deve essere lasciato indietro».
Al contributo potranno accedere i soggetti residenti in Sicilia da almeno cinque anni, con Isee relativo all'anno 2023 inferiore a 5 mila euro. Verrà stilata una graduatoria in base al punteggio assegnato alla famiglia richiedente e il contributo economico sarà erogato secondo le seguenti fasce: 5.000 euro euro oltre i 30 punti, 3.500 euro fino a 30 punti e 2.500 euro fino a 20 punti. Per quanto riguarda i criteri di reddito, il punteggio massimo (10 punti) sarà dato a chi ha un Isee tra 0 e 1.500 euro; fino 3.500 euro verranno assegnati 8 punti, mentre 6 punti a chi ha un Isee fino a 5.000 euro.
Altri punti verranno erogati in base alla situazione familiare: 1 punto per ogni componente fino a un massimo di 9 punti per famiglie oltre gli 8 componenti. Due punti aggiuntivi saranno dati per ogni figlio minorenne. Vivere in affitto varrà altri 5 punti, mentre 8 punti andranno a chi vive una condizione di disagio sociale come essere ragazza madre, donna vittima di violenza o vedova con figli. A parità di punteggio sarà preferito il nucleo familiare con più figli minori, nel caso di ulteriore parità sarà preferito quello con disagio sociale. I beneficiari del fondo saranno destinati ad attività socialmente utili, tenuto conto del loro stato psico-fisico, in base ad intese con i comuni di residenza.
L'avviso è disponibile sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo indirizzo
Sgombero "Case gialle" a Marina Corta: CGA accorda sospensiva
Con ordinanza del Comune di Lipari del 20 maggio 2024, venne disposto lo sgombero dall’immobile comunale denominato “Case gialle” ubicato a Marina Corta (Lipari), occupato, senza titolo, da oltre vent’anni ma il CGA, su relazione dell’ufficio legislativo e legale della Presidenza della Regione siciliana, ha accolto il ricorso straordinario di Vincenzo Sciacchitano, uno degli occupanti, accogliendo la sospensiva del provvedimento
Tanti auguri!
Oggi è il 14 febbraio: San Valentino
S. Valentino, prete della Chiesa Romana; si era dedicato in modo particolare, assieme a S. Mario e alla propria famiglia, al servizio dei martiri imprigionati sotto l'imperatore Claudio II.
Valentino nacque a Interamna Nahars attuale Terni da una famiglia patrizia nel 176, fu poi convertito al cristianesimo e consacrato vescovo di Terni nel 197, a soli 21 anni.
Il suo zelo non poteva passare inosservato ai pagani. Fu cercato ed arrestato.
I soldati, dopo averlo malmenato, lo condussero al tribunale del prefetto.
Valentino, cominciò questi, perché sollevi mezza Roma contro l'imperatore e converti i Romani al Cristianesimo?
- Perchè questa è la volontà di Dio, di quel Dio che solo è padrone, creatore del cielo e della terra, unico e vero Dio.
Ma non conosci i decreti dell'imperatore che bandiscono da Roma i Cristiani e vietano ogni ulteriore predicazione?
- Sì, o prefetto, noi conosciamo tali decreti, ma conosciamo anche le parole dello Spirito Santo : « È necessario ubbidire più a Dio che agli uomini ».
Suvvia, sacrifica agli dèi e alla gloria dell'imperatore, ed io ti farò sommo sacerdote!
- Le tue lusinghe sono inutili. Io non ti ubbidirò mai in questo!
Avete sentito? ? esclamò indignato il prefetto rivolto ai giudici e agli sgherri. ? Mi viene ad insultare in casa! Or è ricolma la misura : ti porrò alla scelta due partiti, dopo i quali sarai per sempre o felice o infelice. O subito avanzi e getti incenso sul turibolo posto innanzi al nume. ed allora avrai le divise pontificali, gli onori, i grossi stipendi che loro sono uniti; o se rifiuterai sarai gettato in una botte piena di olio bollente.
- Non temo tormenti di sorta. Pur di non offendere il mio Dio, son pronto a sostenerli!
Basta! Hai scelto. Sia battuto colle verghe.
Fu battuto crudelmente per lungo tempo. Siccome il Signore lo sosteneva, non morì sotto i colpi, ma alla fine, esausto di forze, cogli occhi rivolti al cielo esclamò: « Nulla mai mi potrà separare dalla carità di Cristo ».
Ricondotto, tutto una piaga; dinanzi al prefetto, questi tentò un'ultima lusinga, ma essendo riuscita vana, lo condannò alla decapitazione che fu eseguita dal soldato romano Furius Placidus. Era il 14 febbraio del 270.
Papa Giulio I fece edificare in suo onore una chiesa presso ponte Milvio, però le sue reliquie si conservarono nella chiesa di S. Prassede.
PRATICA. Tutta la vita di Gesù Cristo e dei santi Martiri fu un martirio non mai interrotto e voi cercate riposo e consolazioni? Oh quanto vi ingannate, se in questa vita miserabile cercate altro che patire! (Dall'Imitazione di Cristo).
PREGHIERA. O Signore, per i meriti del tuo santo martire Valentino, concedici, te ne preghiamo, la grazia di sopportare quelle piccole prove che la tua sapienza vorrà mandarci.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Terni san Valentino, Vescovo e Martire, il quale, dopo lunga flagellazione messo in prigione, e, non potendo esser vinto, finalmente nel silenzio della mezza notte tratto fuori dal carcere, fu decollato per ordine di Plàcido, Prefetto della città.
La leggenda di San Valentino, Sabino e Serapia
