Riceviamo dall'amministratore delegato dell' ATO ELIE Mimmo Fonti la risposta all'intervento del dottor Michele Giacomantonio e pubblichiamo:
Condivido l’invito a farci tutti una doccia fredda per rinfrescarci le idee.
Penso di non soffrire della sindrome del Marchese del Grillo, almeno come è stata rappresentata dal regista Mario Monicelli, non amo farmi burla della gente ne mi sento meglio o peggio del mio prossimo.
La mia reazione nasce dalle immani difficoltà di gestire un servizio che di fatto è stato sbolognato dall’amministrazione ad una società (Eolie Ambiente s.r.l.) che ha dovuto accettare un progetto tecnico esecutivo da parte di una Ati dopo aver bandito per ben tre volte la gara pubblica e per due andata deserta.
Sappiamo tutti che quello che viene definito in sede di gara pubblica, specie per un servizio, diventa vincolante per le parti, modestamente il sottoscritto aveva fatto rilevare che il progetto tecnico lasciava delle perplessità ed aveva proposto altre soluzioni, la scelta dell’assemblea dei soci, sovrana in una società, ha determinato (in assoluta buona fede) l’assegnazione della gara mettendo la parola fine a tutto il resto.
L’analisi tecnica ed il piano economico non lasciano spazio alle parole, c’è un prezziario che stabilisce il costo orario del personale e dei mezzi, esso va semplicemente applicato, le disfunzioni che vengono rilevate sono prevalentemente per insoddisfacente spazzamento, per la raccolta lenta ed incompleta. Purtroppo la ditta, con alla mano la vigente ordinanza sindacale, si discolpa di buona parte delle problematiche addebitate. L’ordinanza n. 75 del 11/08/08 prevede la possibilità di conferire dalle ore 06,00 alle ore 10,00 e dalle ore 14,00 alle ore 17,00, la parte differenziata deve restare dentro gli esercizi pubblici che verrà prelevata direttamente dagli operatori. Come tutti sappiamo non viene minimamente osservato l’orario di conferimento, anzi in tutte le ore del giorno e della notte vedi sempre gente che conferisce, inoltre molti esercenti conferiscono nei cassonetti in quanto non hanno aree interne sufficienti e non aspettano i passaggi, basta osservare notte tempo quanta gente va tirando lungo i marciapiedi sacchi pieni di tutto, lasciando aloni di percolato.
Leggo che si condivide che l’educazione civica della ns. gente e dei turisti è molto assopita; ma come possiamo intervenire e cercare di porre un freno al malcostume?? L’unica possibilità, come fanno in moltissime città è quella del controllo e della sanzione ad opera dell’autorità di P.G., e fin quando questo non avverrà possiamo solo discutere.
La differenziata sta andando avanti con discreti risultati, a giugno, su base annuale, il comune di Leni si è attestato al 25,54%, il comune di Malfa al 15,85%, il comune di S.Marina al 15,48 e purtroppo il comune di Lipari al 10,43%
Riguardo la querelle con chi promuove decreti ingiuntivi e le opinioni che questi esprimono sul servizio, non voglio commentare in quanto le sedi proprie, scelte da loro, sono altre.
Dr. Giacomantonio, ho scelto (almeno per ora) di non fuggire di fronte ai problemi, ammetto che sono il primo a sbagliare agendo in modo reattivo quando ritengo di subire delle critiche ingiuste, perché chi conosce il problema, e molti di quelli che scrivono lo conoscono, sanno che la società che amministro non può fare molto e quindi non posso giustificarle, ai miei occhi appaiono strumentali ad altri obiettivi, forse mi sbaglio, ma onestamente penso questo. Mi piacerebbe confrontarmi su tutti i problemi a condizione che tutti esprimiamo concetti con onestà intellettuale, senza interessi di parte o politici, a tal proposito mi sembra buona la proposta del sig. Piero Roux che noi abbiamo già valutato per Panarea con altro impianto interrato similare ( Lift-O-Mat), mi sembra fuori da qualsiasi equivoco la pacatezza con cui egli si rivolge e per questo lo ringrazio.
Sto andando a farmi la seconda doccia fredda della giornata.
Saluti
Mimmo Fonti
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mercoledì 12 agosto 2009
"Vite sospese-figure e simboli legati alla pomice". Domani nel "Giardino di Casajanca"
Giovedì 13 agosto alle ore 19.00 "Nel giardino di Casajanca" a Canneto saranno presentate le installazioni di Massimo Liparulo "Vite sospese- figure e simboli legati alla pomice"
Nell'ambito delle iniziative culturali del 2009, il vernissage di domani nasce dalla sinergia di Casajanca con spazio.aperto.artecontemporanea e I-Dee.
Quindi alle 19.00 tutti invitati all'aperitivo!!!!
La presentazione di Liparuolo pubblicata sul sito www.exibart.com :
Massimo Liparulo artista prestato all’architettura, si reca a Lipari per la prima volta (è un caso quel cognome?). Napoli in quei mesi era infestata dai rifiuti che non venivano ritirati, uno scenario apocalittico su cui gli “intellettuali” d’Italia si interrogavano, all’improvviso l’invito di Silvia a Casajanca sembrò l’unica via di fuga dall’amata città partenopea!Da Milazzo si intravedevano le isole Eolie in tutta la loro magia, paesaggio surreale, vulcani, mare, colori, odori, persone, atmosfere uniche, mai l’artista poteva immaginare quella “eruzione” nella sua vita così di colpo. L’incontro con Lipari iniziò con le escursioni alle cave di pomice, alla ricerca dell’ossidiana, alle incredibili cave di caolino dalle mille sfumature. Importante furono le chiacchierate con la gente del posto i racconti, i ricordi delle isole com’erano ai tempi delle cave. Massimo continuando nella sua ricerca percepì alcune “presenze” nei ricordi, nelle cave, sulle isole. Presenze legate al lavoro, alla terra, alla vita degli isolani che tanti cari hanno perso nei decenni delle cave bianche. Iniziano ad emergere nella sua immaginazione i vecchi lavoratori: spiriti, piccoli omini, curvi, rannicchiati a lavorare a trascinare sui binari le loro vite. Vite sospese tra terra e cielo, di cui ancora non riescono o non vogliono liberarsi, restando legati alla loro terra, alle loro famiglie e al loro lavoro.L’artista è solito lavorare con le materie povere, quelle di tutti i giorni, spontaneamente offerte dalla natura e dall’uomo. Anche questa volta non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione, approfittando dell’abbondanza di elementi a sua disposizione.In queste piccole sculture infatti l’elemento predominante è la pomice con il ferro, il rame e il tessuto. Si presentano scene di lavoro nelle cave, ambientate in un mondo misterioso fatto di sogno e di speranze. Si esprime un certo legame tra lo spirituale e l’umano, la necessità di evocare l’arcana spiritualità che è dentro le cose, partendo sempre dal confronto diretto con la materia, assemblata senza privarla del suo carattere primario e selvaggio. La materia viene così riconosciuta grazie alla sua storia e dai segni lasciati dal tempo. Opere forti per il contenuto e allo stesso tempo delicate, forse per le grosse pietre di pomice che nascondono la loro caratteristica leggerezza, per gli esili omini o semplicemente per il bianco simbolo sì della purezza ma anche della morte dei tanti minatori durante gli anni degli scavi.La materia che Liparulo sceglie o rinviene per caso, segna la sua esperienza e ne condiziona il risultato Tra gli altri materiali in questa occasione l’artista utilizza il materiale povero per eccellenza dei nostri giorni, di risulta, gratuito e dalle enormi potenzialità: il cartone. Lavoro di analisi e di approfondimento i due grandi quadri che evocano figure e simboli legati alla pomice. Un lavoro fisico così come è stato quello dei minatori, fatto di escoriazioni, di strappi e sfregi. Arrivare al fondo e vedere oltre è l’intento dando la netta impressione che gli artisti vedano dove l’uomo comune non riesce.
Nell'ambito delle iniziative culturali del 2009, il vernissage di domani nasce dalla sinergia di Casajanca con spazio.aperto.artecontemporanea e I-Dee.
Quindi alle 19.00 tutti invitati all'aperitivo!!!!
La presentazione di Liparuolo pubblicata sul sito www.exibart.com :
Massimo Liparulo artista prestato all’architettura, si reca a Lipari per la prima volta (è un caso quel cognome?). Napoli in quei mesi era infestata dai rifiuti che non venivano ritirati, uno scenario apocalittico su cui gli “intellettuali” d’Italia si interrogavano, all’improvviso l’invito di Silvia a Casajanca sembrò l’unica via di fuga dall’amata città partenopea!Da Milazzo si intravedevano le isole Eolie in tutta la loro magia, paesaggio surreale, vulcani, mare, colori, odori, persone, atmosfere uniche, mai l’artista poteva immaginare quella “eruzione” nella sua vita così di colpo. L’incontro con Lipari iniziò con le escursioni alle cave di pomice, alla ricerca dell’ossidiana, alle incredibili cave di caolino dalle mille sfumature. Importante furono le chiacchierate con la gente del posto i racconti, i ricordi delle isole com’erano ai tempi delle cave. Massimo continuando nella sua ricerca percepì alcune “presenze” nei ricordi, nelle cave, sulle isole. Presenze legate al lavoro, alla terra, alla vita degli isolani che tanti cari hanno perso nei decenni delle cave bianche. Iniziano ad emergere nella sua immaginazione i vecchi lavoratori: spiriti, piccoli omini, curvi, rannicchiati a lavorare a trascinare sui binari le loro vite. Vite sospese tra terra e cielo, di cui ancora non riescono o non vogliono liberarsi, restando legati alla loro terra, alle loro famiglie e al loro lavoro.L’artista è solito lavorare con le materie povere, quelle di tutti i giorni, spontaneamente offerte dalla natura e dall’uomo. Anche questa volta non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione, approfittando dell’abbondanza di elementi a sua disposizione.In queste piccole sculture infatti l’elemento predominante è la pomice con il ferro, il rame e il tessuto. Si presentano scene di lavoro nelle cave, ambientate in un mondo misterioso fatto di sogno e di speranze. Si esprime un certo legame tra lo spirituale e l’umano, la necessità di evocare l’arcana spiritualità che è dentro le cose, partendo sempre dal confronto diretto con la materia, assemblata senza privarla del suo carattere primario e selvaggio. La materia viene così riconosciuta grazie alla sua storia e dai segni lasciati dal tempo. Opere forti per il contenuto e allo stesso tempo delicate, forse per le grosse pietre di pomice che nascondono la loro caratteristica leggerezza, per gli esili omini o semplicemente per il bianco simbolo sì della purezza ma anche della morte dei tanti minatori durante gli anni degli scavi.La materia che Liparulo sceglie o rinviene per caso, segna la sua esperienza e ne condiziona il risultato Tra gli altri materiali in questa occasione l’artista utilizza il materiale povero per eccellenza dei nostri giorni, di risulta, gratuito e dalle enormi potenzialità: il cartone. Lavoro di analisi e di approfondimento i due grandi quadri che evocano figure e simboli legati alla pomice. Un lavoro fisico così come è stato quello dei minatori, fatto di escoriazioni, di strappi e sfregi. Arrivare al fondo e vedere oltre è l’intento dando la netta impressione che gli artisti vedano dove l’uomo comune non riesce.
Lettera al direttore. Prendendo spunto dall'intervento del ministro Prestigiacomo a Salina, plauso a chi lavora (osteggiato) per la legalità
Riceviamo da Salina e pubblichiamo una lettera aperta (firmata).
IL TESTO:
In occasione dell’apposizione della targa che indica l’appartenenza dell’isola di Salina al Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’UNESCO, venerdì 17 luglio scorso, il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo veniva accolta con i dovuti onori. Nella piazza di Santa Marina si ritrovavano tutte le Istituzioni, Provincia, Regione, i tre Sindaci dell’isola, le autorità ecclesiastiche, Arma dei Carabinieri, Corpo Forestale, Servizio di Sicurezza della Riserva, Guardia di Finanza, Guardia Costiera.
In quella sede il Ministro, senza usare mezzi termini o diplomazia di circostanza, richiamava tutti – dalle istituzioni locali ai cittadini – alla quotidiana tutela del patrimonio ambientale. La Prestigiacomo spiegava come il riconoscimento formale celebrato nel’occasione, infatti, non assicurava affatto il perdurare della sostanza.
L’enorme valore paesaggistico ambientale dell’isola – chiariva il Ministro – va protetto ogni giorno attraverso una incisiva politica locale, un attento controllo del territorio e delle acque, la repressione dei comportamenti pregiudizievoli o pericolosi per l’ambiente, il rispetto del bene comune da parte di tutti i cittadini. Nessun turista, infatti, avrà timore di compiere veri e propri attentati alle acque dello splendido mare di Salina (premiato anche quest’anno con le 5 Vele di Legambiente), o alla vegetazione dei suoi maestosi “seni”, fino a quando la comunità locale lo accoglierà con lassismo e superficialità verso quelle stesse preziose risorse. Se avete invertito la rotta, se volete valorizzare il territorio ed il mare perché siano preziosi gioielli per l’isola, gli isolani e l’umanità, allora – ammoniva il Ministro – adoperatevi quotidianamente, altrimenti il formale riconoscimento vi verrà tolto e avrete dimostrato di non meritare questa miniera. Pressappoco queste le parole della Prestigiacomo che, con garbata ed elegantissima fermezza, sottolineava diritti e doveri, onori ed oneri.
Nella quasi immediatezza della visita abbiamo registrato una prima risposta. A fine luglio, infatti, la Guardia Costiera ha reso concrete le parole che il Ministro indirizzava: con un’operazione tempestiva ed efficace i pubblici ufficiali hanno estirpato decine di boe e gavitelli abusivamente collocati nello specchio acqueo di Santa Marina e Lingua. Rivoluzioni e proteste. Sono fioccate le denunce dei diportisti che, dietro pagamento, si erano assicurati un ormeggio alla fonda in baie protette; in tal modo, peraltro, è stato possibile individuare gli ormeggiatori abusivi (locali) e compilare le relative notizie di reato nei loro confronti. Questi ultimi, poi, hanno abbozzato proteste contro la Guardia Costiera accusata di intralciare affari e turismo – peccato che abitudini illecite e prassi illegali (magari in passato troppo tollerate) devono essere un disvalore (oggi finalmente recuperato) e non una fonte di profitto.
Ed ancora, sempre la Guardia Costiera - dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, coadiuvati dalla Delegazione di Spiaggia di Salina - il 4 agosto ha effettuato una intensa giornata di controllo della filiera commerciale dei prodotti ittici, ovvero verifiche sulla provenienza, immissione sul mercato, e commercializzazione fino all’utente finale del pesce, procedendo a controlli su pescherecci, pescherie e ristoratori dell’isola di Salina. Purtroppo, anche in questa occasione, sono state riscontrate irregolarità ed elevati verbali e sanzioni a carico di imprenditori locali.
C’è chi plaude alla Guardia Costiera che diventa presenza rassicurante per tutti gli onesti cittadini, e c’è ancora chi ingoia bocconi amari ritenendo che le divise bianche rovinino la stagione agli operatori (ma ci chiediamo, possono definirsi “operatori” quelle persone che commettono reato per svolgere attività economiche?). E allora, finalmente cambia il vento a Salina e la Guardia Costiera è la prima – finora l’unica – ad aver reso sostanza i moniti del Ministro e le aspirazioni di una comunità che intende valorizzare il suo patrimonio piuttosto che sfruttarlo illegalmente. Dalle istituzioni locali, dunque, ci aspettiamo grande soddisfazione per le operazioni compiute e attendiamo, altresì, una incisiva politica contro ogni tipo di comportamento pregiudizievole per il patrimonio dell’umanità.
Ci aspettiamo, soprattutto, che innanzi al muro invalicabile delle regole e della legge la comunità locale, spontaneamente, recuperi la legalità ed emargini e denunci gli sfruttamenti illeciti delle risorse ambientali, perché l’Isola Verde non sia solo un appellativo. A settembre, vorremmo, che il Ministro potesse far visita ad un piccolo paradiso ritrovato.
Nella quasi immediatezza della visita abbiamo registrato una prima risposta. A fine luglio, infatti, la Guardia Costiera ha reso concrete le parole che il Ministro indirizzava: con un’operazione tempestiva ed efficace i pubblici ufficiali hanno estirpato decine di boe e gavitelli abusivamente collocati nello specchio acqueo di Santa Marina e Lingua. Rivoluzioni e proteste. Sono fioccate le denunce dei diportisti che, dietro pagamento, si erano assicurati un ormeggio alla fonda in baie protette; in tal modo, peraltro, è stato possibile individuare gli ormeggiatori abusivi (locali) e compilare le relative notizie di reato nei loro confronti. Questi ultimi, poi, hanno abbozzato proteste contro la Guardia Costiera accusata di intralciare affari e turismo – peccato che abitudini illecite e prassi illegali (magari in passato troppo tollerate) devono essere un disvalore (oggi finalmente recuperato) e non una fonte di profitto.
Ed ancora, sempre la Guardia Costiera - dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, coadiuvati dalla Delegazione di Spiaggia di Salina - il 4 agosto ha effettuato una intensa giornata di controllo della filiera commerciale dei prodotti ittici, ovvero verifiche sulla provenienza, immissione sul mercato, e commercializzazione fino all’utente finale del pesce, procedendo a controlli su pescherecci, pescherie e ristoratori dell’isola di Salina. Purtroppo, anche in questa occasione, sono state riscontrate irregolarità ed elevati verbali e sanzioni a carico di imprenditori locali.
C’è chi plaude alla Guardia Costiera che diventa presenza rassicurante per tutti gli onesti cittadini, e c’è ancora chi ingoia bocconi amari ritenendo che le divise bianche rovinino la stagione agli operatori (ma ci chiediamo, possono definirsi “operatori” quelle persone che commettono reato per svolgere attività economiche?). E allora, finalmente cambia il vento a Salina e la Guardia Costiera è la prima – finora l’unica – ad aver reso sostanza i moniti del Ministro e le aspirazioni di una comunità che intende valorizzare il suo patrimonio piuttosto che sfruttarlo illegalmente. Dalle istituzioni locali, dunque, ci aspettiamo grande soddisfazione per le operazioni compiute e attendiamo, altresì, una incisiva politica contro ogni tipo di comportamento pregiudizievole per il patrimonio dell’umanità.
Ci aspettiamo, soprattutto, che innanzi al muro invalicabile delle regole e della legge la comunità locale, spontaneamente, recuperi la legalità ed emargini e denunci gli sfruttamenti illeciti delle risorse ambientali, perché l’Isola Verde non sia solo un appellativo. A settembre, vorremmo, che il Ministro potesse far visita ad un piccolo paradiso ritrovato.
Lettera firmata
martedì 11 agosto 2009
L'editoriale. "Caro assessore Sparacino...."
Caro assessore Sparacino,
innanzitutto mi complimento con lei per avere portato, finalmente, a concretizzazione un progetto che si trascinava da tempo, ovvero la riapertura, dopo oltre mezzo secolo, della stupenda Chiesa dell'Immacolata.
Una riapertura che coinciderà, tra l'altro, con una mostra su San Bartolomeo. E a questa mostra voglio riagganciarmi.
Nel leggere il programma una cosa mi è saltata agli occhi e cioè, come in un contesto dove "protagonista" è il nostro Santo Patrono non ci sia riuscito a trovare uno spazio per parlare del libro "Lipari al tempo degli arabi", volume del dottore Pino La Greca che "apre" una pagina assolutamente sconosciuta della storia di queste isole strettamente connessa all'apostolo San Bartolomeo.
Un volume che già nella copertina ha un'immagine di una reliquia che la Curia di Pisa ed il Duomo attribuiscono all'apostolo San Bartolomeo, reliquie che loro stessi ammettono sono state trafugate da Lipari nel 1035.
Certo sono consapevole che quella dell'Immacolata è una mostra di dipinti; ma non dare spazio alcuno spazio ad una scoperta assolutamente unica, strettamente collegata a San Bartolomeo e mai individuata da altri storici come Iacolino e da Libertini o dallo stesso Bernabò Brea appare veramente un "pugno nell'occhio".
Nei corridoi, anche e principalmente in quelli politico-culturali, si vocifera che La Greca "paghi" il fatto di essere un "oppositore" dell'amministrazione di cui lei fa parte.
Da parte mia ritengo che lei è persona abbastanza intelligente da non lasciarsi trascinare nei "dispettucci" della politica e abbia a cuore, come ha dimostrato, la cultura di queste isole.
Allora spero riesca a ricavare uno spazio per portare, in tale occasione, alla luce una parte inedita della storia di Lipari e del nostro Patrono e il frutto di un lavoro paziente e certosino di un nostro concittadino.
Cordialmente
Salvatore Sarpi
Quella sindrome del Marchese del Grillo (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Ho la sensazione che una sindrome perniciosa si stia diffondendo fra gli amministratori del nostro Comune: la sindrome del Marchese del Grillo. Avrebbe innanzitutto colpito il nostro primo cittadino che l’ha manifestata platealmente un mese e mezzo fa in una assemblea di concorrenti alla responsabilità di vigile urbano per un trimestre, poi ha contagiato altri amministratori, poi ieri è esplosa con tutta evidenza nelle parole dell’Amministratore dell’ATO 5 Eolie, Rag. Mimmo Fonti. Sono almeno due settimane che i blog eoliani - ma anche noi di Teleisole abbiamo fatto la nostra parte – sono invasi da segnalazioni e fotografie che denunciano una situazione dei rifiuti nelle nostre isole veramente insopportabile. I cassonetti sono sempre stracolmi, la differenziazione ogni giorno di più diventa una pia illusione, le strade sono sporche, blatte, mosche ed un nauseabondo odore di orine misto ad altri fetori ammorbano ed aggrediscono soprattutto dei vicoli del centro storico cittadini e turisti, ecc. ecc. Certo molto dipende dalla inciviltà dilagante di cittadini e turisti che non hanno alcun rispetto per gli altri e per l’ambiente, certo molto dipende dal fatto che nel mese di agosto la popolazione nelle isole di decuplica e l’ordinarietà diventa di colpo emergenza. In queste condizioni forse non ci sono incrementi di fondi che possano risolvere il problema di picchi iperbolici. Forse, forse, forse…Ma proprio per questo, prudenza ed accortezza vorrebbero, che in una “calda estate”, amministratori del Comune o di servizi importanti avessero la pazienza di spiegare pacatamente ai cittadini la situazione, le difficoltà, la necessità di collaborare, ecc. ecc. ecc.
Invece il nostro Rag. Mimmo fonte che fa ? Prende la penna e scrive prendendosela con “ i miasmi che fuoriescono dalle considerazioni di cittadini/consiglieri e da chi si diverte a pensare di fare soldi con pezzi di carta” e poi parla di “spettacolarizzazione dei problemi”, di parole grosse per portarsela a ragione, di classe imprenditoriale del settore che cerca solo di speculare. Parole sprezzanti, insultanti, di una arroganza incredibile… appunto da sindrome del Marchese del Grillo: “Io sono io e voi non siete un….”.
Naturalmente queste parole non possono non provocare reazioni. Replica il consigliere Francesco Megna che si sente chiamato in causa per alcuni interventi sullo stato dei rifiuti a Canneto ma ancora di più per alcune denunce fatte a proposito del servizio nell’ultimo Consiglio Comunale; replica il consigliere Adolfo Sabatini, intervengono l’arch. Giuseppe Natoli , Tindaro Fonti e Piero Roux che si domanda se non sia venuto il momento di superare i cassonetti in superficie e passare al sistema ecopark che prevede il loro interramento.
Una discussione civilissima condita da qualche chicco di pepe ma dai toni che invitano al dialogo. Purtroppo la replica del Rag. Mimmo Fonti sembra non raccogliere l’invito attacca Megna definendo “vaneggiante ed elucubrante” la sua nota, da lezioni di come si dovrebbe comportare un consigliere comunale ed un cittadino, parla di politica populista, da la responsabilità al fatto che il bilancio è stato approvato con ritardo ma invece di prendersela con gli Amministratori se la prende con i consiglieri che praticano una linea politica “iniziata nella maggioranza per finire poi nell’equivoco”.
Giornate nere possono capitare a tutti ed il 10 agosto forse non è stata peri lei, rag. Mimmo Fonti delle migliori. Ma con questi toni non si va da nessuna parte. Vogliamo provare a farci qualche doccia per rinfrescarci le idee e riprendere con calma il filo del discorso?
Invecchiando ho imparato che chi solleva critiche e problemi, se lo fa con argomenti seri e con raziocinio, è più meritorio di chi se ne sta zitto e si fa i “fatti propri”. Le cose migliorano perché c’è chi critica e solleva i problemi.
Il sig. Tindaro Fonti le chiede come mai “un servizio che oggi costa circa 500 mila euro in più rispetto allo scorso anno è qualitativamente inferiore, e Francesco Megna si domanda come mai funzioni che dovevano essere della ditta assegnataria del servizio ( raccolta di gatti morti per la strada, pulizia dei pozzetti stradali e caditoie, lavaggio degli strade e degli spazi pubblici pavimentati) sono stati poi esternalizzati con nuovi oneri per il Comune ; Adolfo Sabatini vuol sapere – forse un po’ maliziosamente – come mai alcune strade ed alcuni cassonetti dalle parte di Calandra siano oggetto di una attenzione tutta speciale. Lei qualche risposta la dà pur dentro un contesto di reattività eccessiva: parla di bilancio in ritardo e risponde che il doppio turno a Lipari, Canneto, ed in gran parte del territorio comunale isole comprese, si fa tutti i giorni, anche di domenica, da oltre due mesi. Ma se è così bisogna verificare perché questo avvenga con risultati così deludenti.
Il fatto è che questo che è in corso è uno fra i mesi di agosto più terribili che io ricordi: per la spazzatura e la sporcizia dilagante , per il traffico, per il chiasso micidiale che tormenta le notti di chi vorrebbe riposare. Bisogna che tutti, amministratori in testa, facciano un serio esame della situazione cominciando col superare la sindrome del Marchese del Grillo. Perché così non si promuovono le isole ma si uccide il turismo che è la nostra gallina dalle uova d'oro.
Invece il nostro Rag. Mimmo fonte che fa ? Prende la penna e scrive prendendosela con “ i miasmi che fuoriescono dalle considerazioni di cittadini/consiglieri e da chi si diverte a pensare di fare soldi con pezzi di carta” e poi parla di “spettacolarizzazione dei problemi”, di parole grosse per portarsela a ragione, di classe imprenditoriale del settore che cerca solo di speculare. Parole sprezzanti, insultanti, di una arroganza incredibile… appunto da sindrome del Marchese del Grillo: “Io sono io e voi non siete un….”.
Naturalmente queste parole non possono non provocare reazioni. Replica il consigliere Francesco Megna che si sente chiamato in causa per alcuni interventi sullo stato dei rifiuti a Canneto ma ancora di più per alcune denunce fatte a proposito del servizio nell’ultimo Consiglio Comunale; replica il consigliere Adolfo Sabatini, intervengono l’arch. Giuseppe Natoli , Tindaro Fonti e Piero Roux che si domanda se non sia venuto il momento di superare i cassonetti in superficie e passare al sistema ecopark che prevede il loro interramento.
Una discussione civilissima condita da qualche chicco di pepe ma dai toni che invitano al dialogo. Purtroppo la replica del Rag. Mimmo Fonti sembra non raccogliere l’invito attacca Megna definendo “vaneggiante ed elucubrante” la sua nota, da lezioni di come si dovrebbe comportare un consigliere comunale ed un cittadino, parla di politica populista, da la responsabilità al fatto che il bilancio è stato approvato con ritardo ma invece di prendersela con gli Amministratori se la prende con i consiglieri che praticano una linea politica “iniziata nella maggioranza per finire poi nell’equivoco”.
Giornate nere possono capitare a tutti ed il 10 agosto forse non è stata peri lei, rag. Mimmo Fonti delle migliori. Ma con questi toni non si va da nessuna parte. Vogliamo provare a farci qualche doccia per rinfrescarci le idee e riprendere con calma il filo del discorso?
Invecchiando ho imparato che chi solleva critiche e problemi, se lo fa con argomenti seri e con raziocinio, è più meritorio di chi se ne sta zitto e si fa i “fatti propri”. Le cose migliorano perché c’è chi critica e solleva i problemi.
Il sig. Tindaro Fonti le chiede come mai “un servizio che oggi costa circa 500 mila euro in più rispetto allo scorso anno è qualitativamente inferiore, e Francesco Megna si domanda come mai funzioni che dovevano essere della ditta assegnataria del servizio ( raccolta di gatti morti per la strada, pulizia dei pozzetti stradali e caditoie, lavaggio degli strade e degli spazi pubblici pavimentati) sono stati poi esternalizzati con nuovi oneri per il Comune ; Adolfo Sabatini vuol sapere – forse un po’ maliziosamente – come mai alcune strade ed alcuni cassonetti dalle parte di Calandra siano oggetto di una attenzione tutta speciale. Lei qualche risposta la dà pur dentro un contesto di reattività eccessiva: parla di bilancio in ritardo e risponde che il doppio turno a Lipari, Canneto, ed in gran parte del territorio comunale isole comprese, si fa tutti i giorni, anche di domenica, da oltre due mesi. Ma se è così bisogna verificare perché questo avvenga con risultati così deludenti.
Il fatto è che questo che è in corso è uno fra i mesi di agosto più terribili che io ricordi: per la spazzatura e la sporcizia dilagante , per il traffico, per il chiasso micidiale che tormenta le notti di chi vorrebbe riposare. Bisogna che tutti, amministratori in testa, facciano un serio esame della situazione cominciando col superare la sindrome del Marchese del Grillo. Perché così non si promuovono le isole ma si uccide il turismo che è la nostra gallina dalle uova d'oro.
Fonti/Megna: Ultimo atto? Lettera dell'Ad dell'ATO che si "smarca" dalle interpretazioni del consigliere
Egregio consigliere cittadino,
dice un proverbio “la risata abbonda sulla bocca degli sciocchi”, ma non è il suo caso, lei ha riso di gusto perché non ha sufficientemente riflettuto. La mia esperienza di consigliere comunale è iniziata nella posizione politica del gruppo di centro all’interno di una lista civica con componenti di sinistra. Il dr. Michele Giacomantonio anche attraverso la decisione del mio gruppo è stato mandato a casa e l’esperienza è stata considerata chiusa. Successivamente, nella medesima posizione politica ho avuto l’onore di far parte della squadra della prima amministrazione del dr. Mariano Bruno. E’ molto diverso dalla sua esperienza politica che inizia sbracciandosi dai balconi accanto e a favore di un sindaco, di un programma, come componente di maggioranza, dalla stessa votato come vice presidente del consiglio (carica remunerata) ed in corso d’opera (circa un anno dopo) decide di uscire e restare nel guado. Anche perché nel futuro vedremo cosa accadrà, forse dipenderà dalle convenienze del momento, si vedrà.
Mi deve scusare, non ricordo il corso dei suoi studi, ma sicuramente avrà avuto a che fare con la filosofia, infatti la riflessione filosofica è un contenitore che permane uguale a se stesso nella forma, ma il cui senso complessivo muta per il contenuto sempre diverso della speculazione stessa.
In altre parole, caro consigliere cittadino, lei ha ritenuto di tradurre le mie affermazioni che tutto dicevano eccetto quello che lei ha voluto interpretare. Esse dicevano che quando non rispetti gli accordi non puoi pretendere che la controparte li rispetti, ma certamente non ho detto che non sono rispettati. Infatti il problema non lo pone la ditta ma lo pongono le maestranze demotivate dalla difficoltà e della non regolarità dei pagamenti degli stipendi; questo è un fatto noto, anche nel suo ambiente, forse lei sarà stato uno dei pochi a non sapere.
Tutti i mass media, che lei sicuramente consulterà, hanno riportato il disagio che hanno vissuto diverse città per fatti analoghi, dove le maestranze hanno incrociato le braccia in attesa della regolarità dei pagamenti degli stipendi, veda Palermo o la stessa Milazzo, ecc.
Passiamo a questo benedetto secondo turno, le consiglierei di informarsi presso il comando dei vv.uu. di Lipari, che spesso hanno collaborato per liberare dalle macchine i contenitori, per conoscere quanti turni di raccolta sono stati effettuati per la festività di S.Cristoforo, le anticipo, due di mattina e due di pomeriggio, quindi almeno quattro al giorno; ma posso credere che lei non se ne sia accorto??
Il pagamento in effetti deve essere effettuato dopo gg. 60 della presentazione della fattura, quindi gennaio va pagato alla fine di marzo, febbraio ad aprile, marzo a maggio, aprile a giugno e cosi via; ma pagare parzialmente gennaio, febbraio e marzo e poi basta le sembra in linea con gli accordi contrattuali?? Tenga conto che a Luglio il contratto di lavoro prevede anche il pagamento della quattordicesima.
Riguardo il termine per la liquidazione delle fatture (gg. 45 piuttosto che gg. 60) è un mero errore che comunque formalmente è stato regolarizzato tra le parti, ma le assicuro che ogni pagamento non è avvenuto prima dei gg. 60, la ditta aspira almeno a questo; colgo l’occasione per tranquillizzare un altro consigliere che mi ha posto la stessa problematica.
La ulteriore sequenza di domande che lei mi pone potrebbero essere liquidate con delle affermazioni, ma sarebbe troppo riduttivo, inoltre pare anche a me tedioso e irriguardoso nei confronti dei lettori del blog (strumento molto utile e importante per la ns. comunità) pertanto la invito a utilizzare la sua carica di consigliere e per le vie formali me li riproponga ed avrà tutte le risposte che desidera anche se non dovute.
Caro consigliere cittadino le mie non sono risposte stizzite, sono critiche legittime ad un consigliere che pone un problema cercando di smarcarsi come cittadino, mortificando il ruolo pubblico che certamente, ribadisco, non si estrinseca con note indirette con connotati di spettacolarizzazione, assurgendosi a paladino e moralizzatore. Ciò è insopportabile per chi ogni giorno affronta immani fatiche a condurre una società che non ha mezzi diretti economici, ne mezzi di controllo, in quanto demandati per legge alla autorità di P.G., e dipende esclusivamente dagli umori di un contesto amministrativo che ogni tanto si scorda che il servizio pubblico e innanzitutto di sua competenza come la responsabilità oggettiva igienico sanitaria.
Se non ci fosse stata candidata mia figlia, come le ho detto nel passato lei avrebbe avuto il mio voto, non mi faccia ricredere. Lei sa fare il consigliere e l’onestà intellettuale paga sempre, se lo faccia dire da chi (suo malgrado) ha qualche anno in più.
Cordiali saluti
Mimmo Fonti
Mi deve scusare, non ricordo il corso dei suoi studi, ma sicuramente avrà avuto a che fare con la filosofia, infatti la riflessione filosofica è un contenitore che permane uguale a se stesso nella forma, ma il cui senso complessivo muta per il contenuto sempre diverso della speculazione stessa.
In altre parole, caro consigliere cittadino, lei ha ritenuto di tradurre le mie affermazioni che tutto dicevano eccetto quello che lei ha voluto interpretare. Esse dicevano che quando non rispetti gli accordi non puoi pretendere che la controparte li rispetti, ma certamente non ho detto che non sono rispettati. Infatti il problema non lo pone la ditta ma lo pongono le maestranze demotivate dalla difficoltà e della non regolarità dei pagamenti degli stipendi; questo è un fatto noto, anche nel suo ambiente, forse lei sarà stato uno dei pochi a non sapere.
Tutti i mass media, che lei sicuramente consulterà, hanno riportato il disagio che hanno vissuto diverse città per fatti analoghi, dove le maestranze hanno incrociato le braccia in attesa della regolarità dei pagamenti degli stipendi, veda Palermo o la stessa Milazzo, ecc.
Passiamo a questo benedetto secondo turno, le consiglierei di informarsi presso il comando dei vv.uu. di Lipari, che spesso hanno collaborato per liberare dalle macchine i contenitori, per conoscere quanti turni di raccolta sono stati effettuati per la festività di S.Cristoforo, le anticipo, due di mattina e due di pomeriggio, quindi almeno quattro al giorno; ma posso credere che lei non se ne sia accorto??
Il pagamento in effetti deve essere effettuato dopo gg. 60 della presentazione della fattura, quindi gennaio va pagato alla fine di marzo, febbraio ad aprile, marzo a maggio, aprile a giugno e cosi via; ma pagare parzialmente gennaio, febbraio e marzo e poi basta le sembra in linea con gli accordi contrattuali?? Tenga conto che a Luglio il contratto di lavoro prevede anche il pagamento della quattordicesima.
Riguardo il termine per la liquidazione delle fatture (gg. 45 piuttosto che gg. 60) è un mero errore che comunque formalmente è stato regolarizzato tra le parti, ma le assicuro che ogni pagamento non è avvenuto prima dei gg. 60, la ditta aspira almeno a questo; colgo l’occasione per tranquillizzare un altro consigliere che mi ha posto la stessa problematica.
La ulteriore sequenza di domande che lei mi pone potrebbero essere liquidate con delle affermazioni, ma sarebbe troppo riduttivo, inoltre pare anche a me tedioso e irriguardoso nei confronti dei lettori del blog (strumento molto utile e importante per la ns. comunità) pertanto la invito a utilizzare la sua carica di consigliere e per le vie formali me li riproponga ed avrà tutte le risposte che desidera anche se non dovute.
Caro consigliere cittadino le mie non sono risposte stizzite, sono critiche legittime ad un consigliere che pone un problema cercando di smarcarsi come cittadino, mortificando il ruolo pubblico che certamente, ribadisco, non si estrinseca con note indirette con connotati di spettacolarizzazione, assurgendosi a paladino e moralizzatore. Ciò è insopportabile per chi ogni giorno affronta immani fatiche a condurre una società che non ha mezzi diretti economici, ne mezzi di controllo, in quanto demandati per legge alla autorità di P.G., e dipende esclusivamente dagli umori di un contesto amministrativo che ogni tanto si scorda che il servizio pubblico e innanzitutto di sua competenza come la responsabilità oggettiva igienico sanitaria.
Se non ci fosse stata candidata mia figlia, come le ho detto nel passato lei avrebbe avuto il mio voto, non mi faccia ricredere. Lei sa fare il consigliere e l’onestà intellettuale paga sempre, se lo faccia dire da chi (suo malgrado) ha qualche anno in più.
Cordiali saluti
Mimmo Fonti
"Nel regno di Efesto". Presentazione a Santa Marina Salina del libro del dott. La Greca
Sarà presentato stasera alle 22,00 nella piazza di Santa Marina Salina il libro "Nel regno di Efesto" del dott. Pino La Greca.
LA SCHEDA DEL "REGNO DI EFESTO- Le Eolie nei racconti di viaggio del ’700 e ’800"
Seguire le orme dei viaggiatori, da Hamilton a De Tocqueville, Villepeux, Reclus, D’Albertis, Maupassant, significa ripercorrere le tappe della storia delle Eolie utilizzando le loro relazioni, vivendo il loro desiderio di conoscere le nostre isole, accompagnarli nel loro bisogno di avventura alla ricerca di nuovi confini.
Questo libro contiene una raccolta ragionata e commentata degli estratti dedicati alle isole Eolie dai diari dei viaggiatori che le hanno visitate nel ’700 e nell’800, che costituiscono anche oggi una lettura interessante e una testimonianza storica preziosa sia per i visitatori moderni sia per chi vuol saperne di più del passato di questo meraviglioso arcipelago siciliano.
Questo l’elenco completo dei viaggiatori: William Douglas Hamilton; Francesco Ferrara; Rosario Gregorio; William Henry Smyth, negli Annali Universali di Viaggi, Alexis de Tocqueville; Friedrich Hoffmann nel Giornale di Scienze Lettere e Arti per la Sicilia; Jeanne Villepreux Power ; Girolamo Di Marzo – Ferro; Antonio Prestandrea e Pietro Calcara; Elisée Reclus; Enrico Alberto D’Albertis; Guy de Maupassant; Roger Lambelin.
LA SCHEDA DEL "REGNO DI EFESTO- Le Eolie nei racconti di viaggio del ’700 e ’800"
Seguire le orme dei viaggiatori, da Hamilton a De Tocqueville, Villepeux, Reclus, D’Albertis, Maupassant, significa ripercorrere le tappe della storia delle Eolie utilizzando le loro relazioni, vivendo il loro desiderio di conoscere le nostre isole, accompagnarli nel loro bisogno di avventura alla ricerca di nuovi confini.
Questo libro contiene una raccolta ragionata e commentata degli estratti dedicati alle isole Eolie dai diari dei viaggiatori che le hanno visitate nel ’700 e nell’800, che costituiscono anche oggi una lettura interessante e una testimonianza storica preziosa sia per i visitatori moderni sia per chi vuol saperne di più del passato di questo meraviglioso arcipelago siciliano.
Questo l’elenco completo dei viaggiatori: William Douglas Hamilton; Francesco Ferrara; Rosario Gregorio; William Henry Smyth, negli Annali Universali di Viaggi, Alexis de Tocqueville; Friedrich Hoffmann nel Giornale di Scienze Lettere e Arti per la Sicilia; Jeanne Villepreux Power ; Girolamo Di Marzo – Ferro; Antonio Prestandrea e Pietro Calcara; Elisée Reclus; Enrico Alberto D’Albertis; Guy de Maupassant; Roger Lambelin.
Avevamo visto giusto
Avevamo visto giusto non sono scatoli quelli posti sul marciapiede ad Unci da ben 4 giorni ma ...cassonetti innovativi.
Dopo quattro giorni di permanenza lo stanno comprendendo anche i passanti che cominciano a prenderne dimestichezza nell'uso.
Ieri hanno deposto una bottiglia ed una busta di carta, oggi una bella borsa di plastica piena non sappiamo di cosa e qualche altra bottiglia.
Visto i ritmi di raccolta, ed essendo il "cassonetto innovativo" fuori dalle normali aree ci sorge il dubbio se sarà mai svuotato.. forse a dargli "visibilità" ci penserà qualche cane!
Megna all'ad dell'ATO Fonti: Non critichi la forma, ma si preoccupi della sostanza dei problemi e faccia di tutto, avendone gli strumenti...
Riceviamo dal consigliere Francesco Megna e pubblichiamo: Egregio rag. Fonti,
avevo pensato di non replicare alla sua ultima dissertazione, ma poi rileggendone i contenuti, quasi accademici e per lo più diffamatori nei miei confronti, ho deciso di chiarire le numerose inesattezze, dette con l’animosità di chi forse ha il carbone bagnato e la cosiddetta coda di paglia.
Comunque le anticipo sin d’ora che, per non tediare ulteriormente i lettori dei notiziari locali, che una compiuta idea sull’intera vicenda se la sono certamente fatta, non replicherò più alle Sue note sull’argomento.
Premetto intanto che confermo totalmente il contenuto della mia nota precedente e noto con rammarico, anche se me lo aspettavo, che Lei preferisce lanciare accuse gratuite non circostanziate allo scrivente, ma si defila dal rispondere ai rilievi che le vengono mossi…insomma sguscia abilmente via dal problema come un’anguilla, che da un lato la prendi, dall’altro ti scappa!!!
Nel suo ultimo intervento Lei contesta la linea politica del Consigliere Megna, perché “iniziata nella maggioranza e finita nell’equivoco”. Ma da quale pulpito viene la predica, caro rag. Fonti! Non le nascondo che è riuscito a farmi ridere di gusto!!! Proprio Lei, eletto Consigliere Comunale con il Sindaco dott. Giacomantonio nelle file del centrosinistra, pronto a silurarlo alcuni anni dopo e votargli la sfiducia, per poi transumare sulla sponda opposta, con il Sindaco Bruno. Complimenti rag. Fonti per la sua trasparente linea politica, da sempre al fianco dei vincitori!!!
Ma andiamo al contenuto della sua nota: Lei sostiene che il doppio turno si fa da almeno due mesi, anche di domenica, a Canneto come a Lipari. Non voglio pensare che Lei, Rag. Fonti, stia mentendo consapevolmente, si informi piuttosto se a Canneto si è mai effettuato il doppio turno di raccolta, nelle giornate domenicali, almeno fino alla scorsa domenica! Posso assicurarle che ciò non è avvenuto! Ricordo infatti, mio malgrado, l’imbarazzo e l’indignazione delle autorità civili al seguito della processione del Santo Patrono di Canneto, San Cristoforo, l’ultima Domenica di Luglio, a causa dei cassonetti traboccanti che facevano da indecoroso corredo al sacro corteo! Che vergogna!!!
Ma torniamo al servizio RSU: alcune Sue dichiarazioni appaiono gravissime e meritano un’ampia riflessione.
Lei afferma che l’aver improntato la Vostra azione sulla reciproca collaborazione e comprensione con la ditta, ha evitato l’interruzione del servizio e costretto l’impresa ad anticipare 4 mesi di spettanze, incidendo così sul potere contrattuale dell’ATO!!!
Chiarisca intanto rag. Fonti, se la ditta ha mai formalmente minacciato la società d’ambito di interrompere il servizio, che per legge deve comunque essere garantito in quanto servizio essenziale ed indispensabile, a fronte dei ritardati pagamenti e tenuto conto del servizio reso!!!
E poi la invito a rileggere quanto da Lei affermato! Riesce a rendersi realmente conto della gravità delle sue dichiarazioni??
In sostanza Lei sta affermando che attraverso la reciproca collaborazione e comprensione tra l’ATO e la ditta, a fronte dei disagi causati all’impresa a causa dei ritardati pagamenti, l’ATO ha compromesso il proprio potere contrattuale, quindi di fatto consente e tollera che la ditta effettui minori servizi di quelli contrattualmente previsti nel capitolato!
Se così fosse, ciò sarebbe aberrante, nonché ritengo penalmente rilevante: se ne rende conto rag. Fonti???
La invito a rettificare ed a precisare bene il significato reale di tali improvvide affermazioni!!!
E poi, come Lei sa bene, la ditta ha accettato di sottoscrivere il contratto, pur sapendo che non vi era alla data della sottoscrizione, la copertura finanziaria e che pertanto i fondi previsti non erano disponibili!
Inoltre, il capitolato d’appalto prevedeva all’art. 30 che i pagamenti fossero ripartiti in rate bimestrali posticipate, al netto delle eventuali penalità comminate, saldate con pagamento a 60 giorni dalla data di presentazione fattura. Pertanto già nel capitolato le ditte partecipanti, sapevano che il pagamento sarebbe potuto avvenire anche a distanza di 120 giorni (4 mesi) dall’effettuazione del servizio. A tal proposito, non ho compreso, per quali ragioni, in sede di stipula del contratto, l’ATO ha garantito alla ditta un termine più breve per la liquidazione delle fatture (45 giorni anziché 60), in difformità da quanto previsto nel capitolato!
Ma comunque ed in ogni caso, Lei me lo insegna, qualunque impresa seria, per far fronte ai ritardati pagamenti della pubblica amministrazione, può ricorrere alle anticipazioni bancarie, avendo la certezza del credito da esigere!
Non può certamente essere il ritardato pagamento delle fatture, ampiamente previsto e disciplinato nel capitolato, la causa della perdita da parte dell’ATO del proprio potere contrattuale! Ciò sarebbe gravissimo!!!
Mi chiedo e Le chiedo pertanto, se l’ATO ha mai effettuato formali contestazioni per i numerosi servizi non resi?
Sono state mai applicate le penali e le sanzioni, previste dal contratto di servizio? Avete verificato se il personale attualmente impiegato è conforme per numero a quello previsto nel bando?
È stata verificata, prima di liquidare le somme che Lei stesso definisce acconti, la congruità del sunto generale dei servizi espletati, presentati all’ATO con cadenza mensile, di cui all’art. 5 del contratto, con la reale effettuazione dei servizi e con quanto previsto nella progettazione tecnica?
È stata garantita la parità di trattamento tra le diverse aree geografiche di utenza, anche quando le stesse non siano agevolmente raggiungibili, così come previsto dall’art. 4 del contratto?
E quando il Comune liquiderà all’ATO gli importi richiesti, Le domando se, a fronte dei servizi contrattualmente non resi, l’ATO intenderà comunque corrispondere l’intera somma prevista dal contratto sottoscritto?
Veda rag. Fonti, questi sono i quesiti ai quali DEVE, e ripeto DEVE, dare risposte precise e puntuali!
Non perda il Suo prezioso tempo, che tra l’altro è pagato con i soldi dei cittadini contribuenti, nel produrre repliche stizzite con accuse personali, né ad impartire sterili ed improduttive lezioni sul ruolo del consigliere comunale e del cittadino!
Non critichi la forma, ma si preoccupi della sostanza dei problemi e faccia di tutto, avendone gli strumenti, per risolverli nell’interesse esclusivo del Comune che rappresenta!
Cordiali saluti
avevo pensato di non replicare alla sua ultima dissertazione, ma poi rileggendone i contenuti, quasi accademici e per lo più diffamatori nei miei confronti, ho deciso di chiarire le numerose inesattezze, dette con l’animosità di chi forse ha il carbone bagnato e la cosiddetta coda di paglia.
Comunque le anticipo sin d’ora che, per non tediare ulteriormente i lettori dei notiziari locali, che una compiuta idea sull’intera vicenda se la sono certamente fatta, non replicherò più alle Sue note sull’argomento.
Premetto intanto che confermo totalmente il contenuto della mia nota precedente e noto con rammarico, anche se me lo aspettavo, che Lei preferisce lanciare accuse gratuite non circostanziate allo scrivente, ma si defila dal rispondere ai rilievi che le vengono mossi…insomma sguscia abilmente via dal problema come un’anguilla, che da un lato la prendi, dall’altro ti scappa!!!
Nel suo ultimo intervento Lei contesta la linea politica del Consigliere Megna, perché “iniziata nella maggioranza e finita nell’equivoco”. Ma da quale pulpito viene la predica, caro rag. Fonti! Non le nascondo che è riuscito a farmi ridere di gusto!!! Proprio Lei, eletto Consigliere Comunale con il Sindaco dott. Giacomantonio nelle file del centrosinistra, pronto a silurarlo alcuni anni dopo e votargli la sfiducia, per poi transumare sulla sponda opposta, con il Sindaco Bruno. Complimenti rag. Fonti per la sua trasparente linea politica, da sempre al fianco dei vincitori!!!
Ma andiamo al contenuto della sua nota: Lei sostiene che il doppio turno si fa da almeno due mesi, anche di domenica, a Canneto come a Lipari. Non voglio pensare che Lei, Rag. Fonti, stia mentendo consapevolmente, si informi piuttosto se a Canneto si è mai effettuato il doppio turno di raccolta, nelle giornate domenicali, almeno fino alla scorsa domenica! Posso assicurarle che ciò non è avvenuto! Ricordo infatti, mio malgrado, l’imbarazzo e l’indignazione delle autorità civili al seguito della processione del Santo Patrono di Canneto, San Cristoforo, l’ultima Domenica di Luglio, a causa dei cassonetti traboccanti che facevano da indecoroso corredo al sacro corteo! Che vergogna!!!
Ma torniamo al servizio RSU: alcune Sue dichiarazioni appaiono gravissime e meritano un’ampia riflessione.
Lei afferma che l’aver improntato la Vostra azione sulla reciproca collaborazione e comprensione con la ditta, ha evitato l’interruzione del servizio e costretto l’impresa ad anticipare 4 mesi di spettanze, incidendo così sul potere contrattuale dell’ATO!!!
Chiarisca intanto rag. Fonti, se la ditta ha mai formalmente minacciato la società d’ambito di interrompere il servizio, che per legge deve comunque essere garantito in quanto servizio essenziale ed indispensabile, a fronte dei ritardati pagamenti e tenuto conto del servizio reso!!!
E poi la invito a rileggere quanto da Lei affermato! Riesce a rendersi realmente conto della gravità delle sue dichiarazioni??
In sostanza Lei sta affermando che attraverso la reciproca collaborazione e comprensione tra l’ATO e la ditta, a fronte dei disagi causati all’impresa a causa dei ritardati pagamenti, l’ATO ha compromesso il proprio potere contrattuale, quindi di fatto consente e tollera che la ditta effettui minori servizi di quelli contrattualmente previsti nel capitolato!
Se così fosse, ciò sarebbe aberrante, nonché ritengo penalmente rilevante: se ne rende conto rag. Fonti???
La invito a rettificare ed a precisare bene il significato reale di tali improvvide affermazioni!!!
E poi, come Lei sa bene, la ditta ha accettato di sottoscrivere il contratto, pur sapendo che non vi era alla data della sottoscrizione, la copertura finanziaria e che pertanto i fondi previsti non erano disponibili!
Inoltre, il capitolato d’appalto prevedeva all’art. 30 che i pagamenti fossero ripartiti in rate bimestrali posticipate, al netto delle eventuali penalità comminate, saldate con pagamento a 60 giorni dalla data di presentazione fattura. Pertanto già nel capitolato le ditte partecipanti, sapevano che il pagamento sarebbe potuto avvenire anche a distanza di 120 giorni (4 mesi) dall’effettuazione del servizio. A tal proposito, non ho compreso, per quali ragioni, in sede di stipula del contratto, l’ATO ha garantito alla ditta un termine più breve per la liquidazione delle fatture (45 giorni anziché 60), in difformità da quanto previsto nel capitolato!
Ma comunque ed in ogni caso, Lei me lo insegna, qualunque impresa seria, per far fronte ai ritardati pagamenti della pubblica amministrazione, può ricorrere alle anticipazioni bancarie, avendo la certezza del credito da esigere!
Non può certamente essere il ritardato pagamento delle fatture, ampiamente previsto e disciplinato nel capitolato, la causa della perdita da parte dell’ATO del proprio potere contrattuale! Ciò sarebbe gravissimo!!!
Mi chiedo e Le chiedo pertanto, se l’ATO ha mai effettuato formali contestazioni per i numerosi servizi non resi?
Sono state mai applicate le penali e le sanzioni, previste dal contratto di servizio? Avete verificato se il personale attualmente impiegato è conforme per numero a quello previsto nel bando?
È stata verificata, prima di liquidare le somme che Lei stesso definisce acconti, la congruità del sunto generale dei servizi espletati, presentati all’ATO con cadenza mensile, di cui all’art. 5 del contratto, con la reale effettuazione dei servizi e con quanto previsto nella progettazione tecnica?
È stata garantita la parità di trattamento tra le diverse aree geografiche di utenza, anche quando le stesse non siano agevolmente raggiungibili, così come previsto dall’art. 4 del contratto?
E quando il Comune liquiderà all’ATO gli importi richiesti, Le domando se, a fronte dei servizi contrattualmente non resi, l’ATO intenderà comunque corrispondere l’intera somma prevista dal contratto sottoscritto?
Veda rag. Fonti, questi sono i quesiti ai quali DEVE, e ripeto DEVE, dare risposte precise e puntuali!
Non perda il Suo prezioso tempo, che tra l’altro è pagato con i soldi dei cittadini contribuenti, nel produrre repliche stizzite con accuse personali, né ad impartire sterili ed improduttive lezioni sul ruolo del consigliere comunale e del cittadino!
Non critichi la forma, ma si preoccupi della sostanza dei problemi e faccia di tutto, avendone gli strumenti, per risolverli nell’interesse esclusivo del Comune che rappresenta!
Cordiali saluti
Francesco Megna
Lipari: Due tentativi di incendio
Per ben due volte durante la notte scorsa i piromani hanno tentato di appiccare le fiamme in due aree diverse dell'isola di Lipari. Le aree interessate sono quelle di Serra e Caolino, nella frazione di Quattropani. In entrambi i casi sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di via Bagnamare.
Lipari: Riapre dopo mezzo secolo la Chiesa dell'Immacolata al Castello. Mostra su San Bartolo ed omaggio a Sinopoli
Domenica 16 agosto alle 10 e 30 riapertura al pubblico, dopo circa mezzo secolo, della prestigiosa Chiesa dell'Immacolata al Castello.
Per l'occasione verrà allestita una mostra di dipinti di San Bartolomeo del Ribera provenienti da tutta Europa.
La mostra è frutto di un'azione sinergica tra le comunità di Benevento e Lipari, legate dal culto del Santo Patrono Bartolomeo.
L'evento consentirà inoltre alla cittadinanza di rendere omaggio al Maestro Giuseppe Sinopoli, cittadino onorario, alla presenza della Signora Cappellini Sinopoli e dei figli Giovanni e Marco.
L'omaggio del Coro Polifonico " La Sorgente" di Lipari, le musiche eseguite da Benito Merlino, Marco Sinopoli e Toto Giannelli, la lettura di Lidia Ravera dei " Racconti dell'Isola" scritti da Sinopoli,vogliono dimostrare, ieri come oggi, l'immensa riconoscenza degli Eoliani al Maestro Veneziano... di Lipari.
Per l'occasione verrà allestita una mostra di dipinti di San Bartolomeo del Ribera provenienti da tutta Europa.
La mostra è frutto di un'azione sinergica tra le comunità di Benevento e Lipari, legate dal culto del Santo Patrono Bartolomeo.
L'evento consentirà inoltre alla cittadinanza di rendere omaggio al Maestro Giuseppe Sinopoli, cittadino onorario, alla presenza della Signora Cappellini Sinopoli e dei figli Giovanni e Marco.
L'omaggio del Coro Polifonico " La Sorgente" di Lipari, le musiche eseguite da Benito Merlino, Marco Sinopoli e Toto Giannelli, la lettura di Lidia Ravera dei " Racconti dell'Isola" scritti da Sinopoli,vogliono dimostrare, ieri come oggi, l'immensa riconoscenza degli Eoliani al Maestro Veneziano... di Lipari.
Lipari: Ordigno bellico in mare. Intensa attività della Guardia Costiera
Un ordigno bellico è stato scoperto nel mare di Lipari tra tra Punta Perciato e Punta Jacopo (coordinate geografiche Latitudine 38° 26', 894 N - Longitudine 014° 56', 547 E). L'ordigno si trova a circa un metro dalla costa e a circa un metro di profondità. In conseguenza di ciò, con ordinanza 24/09 del 10 agosto, il comandante Luca Politi, ha interdetto qualsiasi attività marittima sino a 100 metri di raggio dal punto in questione, in attesa dell’intervento dei sommozzatori-artificieri della Marina militare di Augusta previsto per giovedì 13 agosto.
Quella appena iniziata si è rivelata da subito per gli uomini della Guardia costiera una settimana di intenso lavoro, impegnati, come sono, in più fronti a garanzia della sicurezza e della salvaguardia della vita umana in mare.
Controlli giornalieri a Stromboli e Panarea hanno consentito di riscontrare ed elevare numerose sanzioni amministrative in materia di circolazione in ambito portuale, diporto nautico e trasporto passeggeri. Attraverso il numero blu 1530, ieri, inoltre, sono stati richiesti e si sono resi necessari interventi per una piccola collisione tra imbarcazioni, fortunatamente senza feriti, in notturna a Panarea per una sospetta embolia di una villeggiante .
Stromboli. Alla presentazione del libro di Giacomantonio, messaggio del Capo dello Stato
Ieri sera, sulla terrazza dell’Hotel Villaggio Stromboli, nel meraviglioso scenario di una sera di mezza estate con alle spalle il cono del cratere e di fronte il mare con lo Strombolicchio, è avvenuta la presentazione del libro “Florenzia ha svegliato l’aurora” di Michele Giacomantonio. Madre Florenzia, al secolo Giovanna Profilio, aveva aperto nell’isola una “Casa dei bambini” voluta dall’Associazione per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia e gestita dal suo Istituto il 26 giugno del 1938. Non fu un’esperienza facile perché il vulcano già da qualche anno aveva mostrato una iperattività tellurica che nel 1930 aveva provocato sei morti e numerosi feriti. Le suore operarono nelle parrocchie di San Vincenzo e San Bartolomeo insegnando catechismo, dirigendo le giovani di Azione Cattolica e occupandosi di tutte le iniziative parrocchiali. La missione rimase aperta per ben dodici anni fino all’agosto del 1950 quando Florenzia, visto che i fenomeni vulcanici erano divenuti via via più intensi, che le suore erano sottoposte ad uno stress continuo e gran parte della popolazione abbandonava l’isola ed emigrava in Australia, ne decise il ritiro. Hanno presentato ed illustrato il “saggio biografico” di Giacomantonio la prof. Elvira Casaceli che ha voluto ricordare come Florenzia Profilio sia stato il personaggio più eminente che le Eolie abbiano avuto nell’epoca moderna; la Superiora Generale dell’Istituto Madre Maria Floriana Giuffré che ha ribadito come l’impegno delle suore, ad oltre cento anni dalla fondazione dell’Istituto, prosegua con immutato impegno ed entusiasmo in Italia nelle missioni del Brasile e del Perù; Mons. Giovanni Marra, arcivescovo emerito di Messina – Lipari – S. Lucia del Mela che ha indicato i diversi filoni di lettura che il libro offre e si è soffermato in particolare su quello della spiritualità di Madre Florenzia che prende le mosse dall’insegnamento di Francesco d’Assisi e dalla “piccola via “ di Teresa di Lisieux. Infine Giacomantonio dopo aver letto alcuni brani del libro in particolare riferiti all’incontro di Suor Florenzia con il Vescovo di Lipari Mons. Raiti e padre il guardiano dei frati minori di Milazzo ed all’esperienza delle suore a Stromboli, ha sottolineato come Florenzia sia la testimone più autentica della gente eoliana che combatte contro le difficoltà e le supera partendo dalla contrada contadina di Pirrera, dall’esperienza della povertà dopo la morte del padre e passando attraverso l’emigrazione a New York, il ritorno a Lipari, le difficoltà per la realizzazione dell’Istituto, le vicende della prima guerra mondiale vissute di riflesso e quelle della seconda affrontate in prima linea fra bombardamenti, sfollamenti, mercato nero, truppe in fuga e l’arrivo degli alleati, fino al viaggio nella Roma dell’immediato dopoguerra e infine la decisione di mandare le suore in missine in Brasile. Per questo mentre la Chiesa valuta se esistono le condizioni per farla prima beata e poi santa, per la gente delle Eolie – ha concluso Giacomantonio – Florenzia è già santa perché è un modello eccezionale di una fede eroica nel proprio progetto vissuto come disegno della Provvidenza. All’incontro non ha voluto far mancare un indirizzo di saluto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, in questi giorni in vacanza nell’isola di Stromboli. Al Presidente nei giorni scorsi la Superiora Generale si era rivolta invitandolo all’iniziativa. Ieri sera, nel corso della manifestazione, la prima autorità dello Stato ha voluto farle pervenire il seguente biglietto autografo: “ Gentilissima Suor Maria, la ringrazio vivamente per la bella lettera, il libro e l’invito. Ho conosciuto anni fa il dottor Giacomantonio nella sua qualità di Sindaco e sono certo di poter trovare nel suo saggio – insieme con la ricostruzione della straordinaria figura di Madre Florenzia Profilio – una “attenta analisi storica”, come lei dice, della realtà innanzitutto delle Isole Eolie nel periodo storico considerato. Mi spiace che in questo mio breve soggiorno a Stromboli mi riesce impossibile intervenire a incontri e dibattiti pubblici. Con un cordiale augurio di successo per l’iniziativa e per il libro, e nello spirito di una sincera condivisione dei sentimenti e dei valori che ella ha voluto rappresentarmi, le invio i miei più amichevoli saluti personali”.
Stromboli: Scarcerato l'uomo che nella chiesa della vulcanica isola aveva rubato un'ostia e aveva un "messaggio divino" per Napolitano
Follie estive. Ispirato da una improvvisa apparizione avvenuta durante una delirante serata trascorsa in discoteca, aveva fatto irruzione nella chiesa di Stromboli attraverso un terrazzo contiguo, rubando un'ostia e poi vagando per le strade dell'isola bussando ad ogni casa cercando l'abitazione del presidente Napolitano per compiere «una missione divina».
Comparso ieri dinanzi al giudice monocratico Roberto Gurini, Giovanni Pannia, 41 anni di Vibo Valentia, dopo un weekend trascorso in carcere è stato immediatamente rimesso in libertà. Il giudice infatti non ha convalidato l'arresto perché – dalle testimonianze raccolte dai carabinieri della vulcanica isola eoliana– è emerso che l'uomo si era introdotto sul terrazzo della casa della farmacista del luogo allo scopo di entrare in chiesa attraverso una finestra ed aveva rovistato all'interno di alcuni armadi del terrazzo perché cercava un arnese per forzare la finestra della chiesa.
Una volto introdotto in chiesa attraverso un pericoloso percorso sul cornicione della navata e dell'abside Pannia è riuscito a raggiungere l'altare dove danneggiava alcune suppellettili sacre ed il tabernacolo dal quale prelevava un'ostia.
Con la stessa ostia, uscito dalla chiesa l'uomo ha iniziato a farneticare bussando ad ogni porta e chiedendo del presidente della Repubblica perché – ripeteva con ossessione – aveva un messaggio divino da riferire. L'arrivo tempestivo dei carabinieri aveva messo fine allo show notturno.
Il giudice ieri, dopo che non ha convalidato l'arresto, ha rimesso in libertà l'uomo – così come aveva richiesto il difensore, l'avvocato Paolo Pino – restituendo gli atti alla Procura.
A Giovanni Pannia che risiede a Vibo Valentia è stato comunque imposto – per evitare che si renda protagonista di altre storie simili – l'obbligo di firma per due volte alla settimana nel registro di pubblica sicurezza dei carabinieri di Vibo Valentia. Pannia, che era giunto sull'isola da circa una settimana per trascorrere un periodo di ferie, per quest'anno potrà dire addio anticipatamente alle vacanze (l.o.)
Comparso ieri dinanzi al giudice monocratico Roberto Gurini, Giovanni Pannia, 41 anni di Vibo Valentia, dopo un weekend trascorso in carcere è stato immediatamente rimesso in libertà. Il giudice infatti non ha convalidato l'arresto perché – dalle testimonianze raccolte dai carabinieri della vulcanica isola eoliana– è emerso che l'uomo si era introdotto sul terrazzo della casa della farmacista del luogo allo scopo di entrare in chiesa attraverso una finestra ed aveva rovistato all'interno di alcuni armadi del terrazzo perché cercava un arnese per forzare la finestra della chiesa.
Una volto introdotto in chiesa attraverso un pericoloso percorso sul cornicione della navata e dell'abside Pannia è riuscito a raggiungere l'altare dove danneggiava alcune suppellettili sacre ed il tabernacolo dal quale prelevava un'ostia.
Con la stessa ostia, uscito dalla chiesa l'uomo ha iniziato a farneticare bussando ad ogni porta e chiedendo del presidente della Repubblica perché – ripeteva con ossessione – aveva un messaggio divino da riferire. L'arrivo tempestivo dei carabinieri aveva messo fine allo show notturno.
Il giudice ieri, dopo che non ha convalidato l'arresto, ha rimesso in libertà l'uomo – così come aveva richiesto il difensore, l'avvocato Paolo Pino – restituendo gli atti alla Procura.
A Giovanni Pannia che risiede a Vibo Valentia è stato comunque imposto – per evitare che si renda protagonista di altre storie simili – l'obbligo di firma per due volte alla settimana nel registro di pubblica sicurezza dei carabinieri di Vibo Valentia. Pannia, che era giunto sull'isola da circa una settimana per trascorrere un periodo di ferie, per quest'anno potrà dire addio anticipatamente alle vacanze (l.o.)
Legambiente Lipari propone le isole ecologiche
Una nota è stata inviata da Piero Roux di Legambiente Lipari al signor Mimmo Fonti (Amministratore delegato ATO Eolie) e per conoscenza al Dott. Mariano Bruno (Sindaco del Comune di Lipari). Oggetto: Proposta di istallazione isole ecologiche
Gent.mo Signor Fonti,
- visto i ripetuti atti di vandalismo a danno di cassonetti date alle fiamme;
- visti gli innumerevoli solleciti da parte di amministratori, cittadini e vacanzieri circa l’impatto negativo di
cassonetti debordanti;
- considerato che l’immagine che attualmente offriamo ai villeggianti circa la dislocazione inopportuna di
cassonetti posizionati: su un frequentatissimo molo di sbarco di vacanzieri (Marina Corta, pontile lato
nord); su l’area di parcheggio di Via Franza a due passi da una nota struttura alberghiera; sulla via
Bernardino Re (di fronte alle terme romane) ecc, non è delle più edificanti;
- constatato che per ignorati motivi i cassonetti restano- spesso- pieni ed in bella mostra fino a tarda
mattinata;
- necessitando questo Comune di una severa politica atta a promuoverne una positiva immagine, oltre che
per lo status di Patrimonio dell’Umanità, soprattutto per l’economia turistica oggi unica vocazione
dell’Arcipelago;
chiedo
che la S.S.Ill.ma, in concorso con l’amministrazione Comunale, valutasse la possibilità di realizzare, in tutte le isole di competenza, degli Eco-Park come meglio descritto in calce.
Il sistema d’interramento dei cassonetti consente di nascondere i contenitori sotto il livello stradale in modo da ridurre l’impatto ambientale dovuto alla mancanza di cura dei cassonetti stessi o alla loro manomissione, è possibile collocare nelle aree urbane cassonetti interrati per la raccolta dei rifiuti, utilizzabili anche per le raccolte differenziate, poiché in una fossa sola sono collocabili più cassonetti interrati.
Il sistema EcoPark è nato e si è sviluppato soprattutto per la salvaguardia delle esigenze di decoro urbano ed igiene pubblica, migliorando le condizioni di pulizia dello spazio accanto ai contenitori di rifiuti.
Il sistema EcoPark porta un’innovazione soprattutto nella gestione dello spazio nel quale vengono posizionati i cassonetti, il sistema è anche un ottimo metodo contro gli atti vandalici e la manomissione dei cassonetti, poiché sono accessibili ai soli operatori autorizzati.
http://www.ecopark.it/
Approfitto della presente per segnalare la “cattiva abitudine” -cosi come mi è capitato vedere -di lavare i cassonetti in loco ( sulle stesse aree urbane ove sono collocate) facendo scorrere per le vie il percolato residuo.
Sicuro della Sua personale attenzione a quanto proposto e segnalato, porgo cordiali saluti.
Legambiente Lipari
Piero Roux
Gent.mo Signor Fonti,
- visto i ripetuti atti di vandalismo a danno di cassonetti date alle fiamme;
- visti gli innumerevoli solleciti da parte di amministratori, cittadini e vacanzieri circa l’impatto negativo di
cassonetti debordanti;
- considerato che l’immagine che attualmente offriamo ai villeggianti circa la dislocazione inopportuna di
cassonetti posizionati: su un frequentatissimo molo di sbarco di vacanzieri (Marina Corta, pontile lato
nord); su l’area di parcheggio di Via Franza a due passi da una nota struttura alberghiera; sulla via
Bernardino Re (di fronte alle terme romane) ecc, non è delle più edificanti;
- constatato che per ignorati motivi i cassonetti restano- spesso- pieni ed in bella mostra fino a tarda
mattinata;
- necessitando questo Comune di una severa politica atta a promuoverne una positiva immagine, oltre che
per lo status di Patrimonio dell’Umanità, soprattutto per l’economia turistica oggi unica vocazione
dell’Arcipelago;
chiedo
che la S.S.Ill.ma, in concorso con l’amministrazione Comunale, valutasse la possibilità di realizzare, in tutte le isole di competenza, degli Eco-Park come meglio descritto in calce.
Il sistema d’interramento dei cassonetti consente di nascondere i contenitori sotto il livello stradale in modo da ridurre l’impatto ambientale dovuto alla mancanza di cura dei cassonetti stessi o alla loro manomissione, è possibile collocare nelle aree urbane cassonetti interrati per la raccolta dei rifiuti, utilizzabili anche per le raccolte differenziate, poiché in una fossa sola sono collocabili più cassonetti interrati.
Il sistema EcoPark è nato e si è sviluppato soprattutto per la salvaguardia delle esigenze di decoro urbano ed igiene pubblica, migliorando le condizioni di pulizia dello spazio accanto ai contenitori di rifiuti.
Il sistema EcoPark porta un’innovazione soprattutto nella gestione dello spazio nel quale vengono posizionati i cassonetti, il sistema è anche un ottimo metodo contro gli atti vandalici e la manomissione dei cassonetti, poiché sono accessibili ai soli operatori autorizzati.
http://www.ecopark.it/
Approfitto della presente per segnalare la “cattiva abitudine” -cosi come mi è capitato vedere -di lavare i cassonetti in loco ( sulle stesse aree urbane ove sono collocate) facendo scorrere per le vie il percolato residuo.
Sicuro della Sua personale attenzione a quanto proposto e segnalato, porgo cordiali saluti.
Legambiente Lipari
Piero Roux
Panarea: È tornata in libertà l'algerina arrestata per furto
La donna di nazionalità francese di 41 anni, Sarah Catillo Arab Epouse, nata in Algeria, che venerdì notte si era consegnata volontariamente ai carabinieri dopo aver commesso il furto di una borsetta all'interno di una discoteca, è stata scarcerata ieri. Il giudice monocratico del Tribunale di Barcellona, Roberto Gurini, dopo aver convalidato l'arresto ha rimesso in libertà la donna, come avevano chiesto i difensori Pina Rita Bruno e Paolo Pino, che ieri è uscita dal carcere di Gazzi dove era rimasta in cella, senza presenziare alla direttissima perché colta da malore e in stato confusionale. La donna che aveva subito il furto, sapute le disavventure della francese, ha ritirato la querela. Caduta l'aggravante contestata dalla pubblica accusa, il giudice ha rinviato il processo al 16 dicembre.
La donna ha raccontato ai carabinieri di un ripetuto tentativo di violenza subito sullo yacht sul quale si era imbarcata per lavorare come cuoca. A Panarea ha tentato, ma invano, di cercare lavoro per pagarsi soggiorno e viaggio di ritorno. Venerdì sera si è introdotta nella discoteca dove ha trovato una borsa lasciata incustodita e della quale se ne è appropriata uscendo fuori e consegnandosi ai militari dell'Arma che l'hanno arrestata e poi raccolto la denuncia. Ai carabinieri ha anche detto di essere stata derubata dell'IPhone che aveva con sé. I carabinieri sono sulle tracce dell'armatore che l'aveva assunta e per il quale è stata presentata denuncia di tentata violenza sessuale. (l.o.)
La donna ha raccontato ai carabinieri di un ripetuto tentativo di violenza subito sullo yacht sul quale si era imbarcata per lavorare come cuoca. A Panarea ha tentato, ma invano, di cercare lavoro per pagarsi soggiorno e viaggio di ritorno. Venerdì sera si è introdotta nella discoteca dove ha trovato una borsa lasciata incustodita e della quale se ne è appropriata uscendo fuori e consegnandosi ai militari dell'Arma che l'hanno arrestata e poi raccolto la denuncia. Ai carabinieri ha anche detto di essere stata derubata dell'IPhone che aveva con sé. I carabinieri sono sulle tracce dell'armatore che l'aveva assunta e per il quale è stata presentata denuncia di tentata violenza sessuale. (l.o.)
Brevi da Salina
A Salina la più bella è Giulia Carulli- Entrano nel vivo le selezioni della settantesima edizione di Miss Italia in corso di svolgimento a Messina e in tutta la sua provincia. Il sogno delle aspiranti miss è quello di raggiungere la finale di Salsomaggiore, in programma nel mese di settembre.
Nella provincia di Messina sono già stati assegnati quattro titoli che danno diritto alle vincitrici di partecipare alla finalissima di Miss Sicilia in programma il 20 agosto nella città dello Stretto.
A Salina a trionfare con Miss Rapanui è stata la diciottenne messinese Giulia Carulli, alta 1 metro e 73, occhi castani, bel portamento in passerella dove ha vinto e convinto su un lotto di partecipanti di assoluto valore. La vincitrice ha dimostrato di avere charme, in pratica i numeri giusti per potere andare avanti nel concorso.
Nella provincia di Messina sono già stati assegnati quattro titoli che danno diritto alle vincitrici di partecipare alla finalissima di Miss Sicilia in programma il 20 agosto nella città dello Stretto.
A Salina a trionfare con Miss Rapanui è stata la diciottenne messinese Giulia Carulli, alta 1 metro e 73, occhi castani, bel portamento in passerella dove ha vinto e convinto su un lotto di partecipanti di assoluto valore. La vincitrice ha dimostrato di avere charme, in pratica i numeri giusti per potere andare avanti nel concorso.
Un libro sulle mattonelle di Salina- Oggi, 11 agosto alle 19,00, al centro culturale di Rinella (Leni) sarà presentato il libro "Mattonelle delle antiche case di Salina". Dalle collezioni di Felice Lopes e altri a cura di Elvira Valentina Resta. Presenterà il Prof. Carlo Catanzaro. Interverranno Riccardo Gullo (Sindaco di Leni )ed Elvira Valentina Resta
lunedì 10 agosto 2009
Dall'ATO.... posta per Megna e Sabatini
Abbiamo ricevuto due note dell'amministratore delegato dell'ATO eoliana rag. Mimmo Fonti sono indirizzate, rispettivamente, ai consiglieri Megna e Fonti. Le pubblichiamo:
Risposta a Megna
Egr. consigliere cittadino Megna rispondo brevemente alla sua vaneggiante ed elucubrante nota per porre l’accento su due punti essenziali:
il ruolo del consigliere comunale;
il ruolo del cittadino attento e propositivo;
Primo punto
Il ruolo del consigliere comunale è innanzitutto quello di indirizzo e controllo, come lei sostiene, ma ovviamente non si estrinseca nella mera segnalazione di un disservizio attraverso un blog o un portale, piuttosto attraverso una linea politica che mi risulta (mio malgrado) iniziata nella maggioranza per finire poi nell’equivoco. Non mi sognerei mai di inibire in qualsiasi modo la libertà di opinione e di critica (tra l’altro non potrei) ma, se mi consenta, l’accetto solo se è costruttiva, invece la sua mi sembra sterile ed asservita, tant’è che gli è pure sfuggito che il doppio turno a Canneto, come a Lipari ed in gran parte del territorio comunale isole comprese, si fa tutti i giorni, anche di domenica, da oltre due mesi. Forse Lei si ricorda e si confonde con il servizio svolto da altra ditta, lo scorso anno.
Chi si sognerebbe mai di non accettare le critiche, specie se notificate nelle forme d’uso e istituzionali, chi vuole confutare la realtà e l’evidenza dei fatti quando effettivamente i cassonetti sono stracolmi alle ore 19,30 del giorno “x” come lei ha evidenziato e documentato?? Se non sono stato chiaro, ribadisco che ho criticato la forma e la cattiva abitudine di trasformare tutto in politica populista.
Egregio consigliere Megna, lei sa perfettamente che ad oggi abbiamo dato alla ditta, che tanto deve fare e dare, acconti per il mese di gennaio, febbraio e marzo e non abbiamo pagato ne il mese di aprile, ne quello di maggio, ne quello di giugno, ne quello di luglio!!
Credo che solo grazie alla nostra determinazione di coordinare la gestione, improntandola sulla reciproca collaborazione e comprensione siamo riusciti a non far fermare il servizio, “costringendo” la ditta ad anticipare quattro mesi, ciò ovviamente incide sul nostro potere contrattuale. Ma la responsabilità non è anche sua??
Lei consigliere sa perfettamente che l’approvazione del bilancio comunale è avvenuta solo la scorsa settimana, ritiene di aver svolto bene il suo ruolo??
Le mie segnalazione riguardo le difficoltà a gestire il servizio sono innumerevoli, fatte alle istituzioni competenti ed anche alla presidenza del consiglio comunale, non conosco nessuna sua iniziativa in merito.
Secondo Punto
Il ruolo del cittadino attento e propositivo è da stimolo a qualsiasi amministrazione pubblica che abbia a cuore i problemi dei propri amministrati, quindi programma e si muove con determinazione, coscienza e diligenza nella direzione migliore possibile. Spero che questo stia facendo la nostra Amministrazione che lei ha l’onere di controllare ed indirizzare.
E’ semplicemente inutile diventare faziosi e pedanti, bisogna essere costruttivi, far emergere la educazione civica che sembra assopita in troppa gente, per il bene comune e per il senso di correttezza e dignità.
Dare il buon esempio e criticare per migliorare, questo dovrebbe essere il motto del cittadino.
Decida lei, senza disagio, quale ruolo le calza meglio, ha la facoltà di sceglierselo visto che è cittadino e pure consigliere.
Mimmo Fonti
il ruolo del consigliere comunale;
il ruolo del cittadino attento e propositivo;
Primo punto
Il ruolo del consigliere comunale è innanzitutto quello di indirizzo e controllo, come lei sostiene, ma ovviamente non si estrinseca nella mera segnalazione di un disservizio attraverso un blog o un portale, piuttosto attraverso una linea politica che mi risulta (mio malgrado) iniziata nella maggioranza per finire poi nell’equivoco. Non mi sognerei mai di inibire in qualsiasi modo la libertà di opinione e di critica (tra l’altro non potrei) ma, se mi consenta, l’accetto solo se è costruttiva, invece la sua mi sembra sterile ed asservita, tant’è che gli è pure sfuggito che il doppio turno a Canneto, come a Lipari ed in gran parte del territorio comunale isole comprese, si fa tutti i giorni, anche di domenica, da oltre due mesi. Forse Lei si ricorda e si confonde con il servizio svolto da altra ditta, lo scorso anno.
Chi si sognerebbe mai di non accettare le critiche, specie se notificate nelle forme d’uso e istituzionali, chi vuole confutare la realtà e l’evidenza dei fatti quando effettivamente i cassonetti sono stracolmi alle ore 19,30 del giorno “x” come lei ha evidenziato e documentato?? Se non sono stato chiaro, ribadisco che ho criticato la forma e la cattiva abitudine di trasformare tutto in politica populista.
Egregio consigliere Megna, lei sa perfettamente che ad oggi abbiamo dato alla ditta, che tanto deve fare e dare, acconti per il mese di gennaio, febbraio e marzo e non abbiamo pagato ne il mese di aprile, ne quello di maggio, ne quello di giugno, ne quello di luglio!!
Credo che solo grazie alla nostra determinazione di coordinare la gestione, improntandola sulla reciproca collaborazione e comprensione siamo riusciti a non far fermare il servizio, “costringendo” la ditta ad anticipare quattro mesi, ciò ovviamente incide sul nostro potere contrattuale. Ma la responsabilità non è anche sua??
Lei consigliere sa perfettamente che l’approvazione del bilancio comunale è avvenuta solo la scorsa settimana, ritiene di aver svolto bene il suo ruolo??
Le mie segnalazione riguardo le difficoltà a gestire il servizio sono innumerevoli, fatte alle istituzioni competenti ed anche alla presidenza del consiglio comunale, non conosco nessuna sua iniziativa in merito.
Secondo Punto
Il ruolo del cittadino attento e propositivo è da stimolo a qualsiasi amministrazione pubblica che abbia a cuore i problemi dei propri amministrati, quindi programma e si muove con determinazione, coscienza e diligenza nella direzione migliore possibile. Spero che questo stia facendo la nostra Amministrazione che lei ha l’onere di controllare ed indirizzare.
E’ semplicemente inutile diventare faziosi e pedanti, bisogna essere costruttivi, far emergere la educazione civica che sembra assopita in troppa gente, per il bene comune e per il senso di correttezza e dignità.
Dare il buon esempio e criticare per migliorare, questo dovrebbe essere il motto del cittadino.
Decida lei, senza disagio, quale ruolo le calza meglio, ha la facoltà di sceglierselo visto che è cittadino e pure consigliere.
Mimmo Fonti
Risposta a Sabatini
Assist nel football americano sta ad indicare i tackles generalmene fatti da due giocatori della stessa squadra contro l'avversario. ...
Mi sta bene.
Le illazioni sono solo perdita di tempo.
Mimmo Fonti
Mi sta bene.
Le illazioni sono solo perdita di tempo.
Mimmo Fonti
"I soldi con la carta bollata, nuova aria per l'ambiente (?), la lievitazione dei costi. L'amministratore della Eoliemultiservizi replica all'ATO
COMUNICATO SPAMPA
Con riferimento alla nota dell’Amministratore Delegato dell’A.T.O. Me 5 Eolie per l’Ambiente S.r.l. in merito al servizio di raccolta dei rifiuti nel nostro Comune, il sottoscritto Tindaro Fonti Amministratore Delegato della scrivente Società precisa quanto segue.
La fattura n. 1/D del 16 marzo 2009 è stata emessa dalla nostra Società ne confronti dell’A.T.O. ME 5 a fronte di servizi realmente resi e nel rispetto, fra gli altri, di una “miriade” di motivazioni, nonché dell’accordo sottoscritto in data 3/3/2008 dalle imprese affidatarie dei servizi e il Signor Sindaco, il Presidente e l’Amministratore dell’A.T.O. ME 5, il Dirigente del IV settore.
Non avendo proceduto l’A.T.O. ME 5 al pagamento nonostante i ripetuti solleciti, questa Società ha proposto ricorso per Decreto Ingiuntivo nei confronti della Società debitrice dinnanzi al Tribunale Civile di Barcellona P.G. Sez. Staccata di Lipari.
Il Tribunale Civile di Barcellona P.G. Sez. Staccata di Lipari, in data 7/7/2009, letto il ricorso e gli atti allegati, ritenuto che il credito è certo, liquido ed esigibile, visti gli art. 633 e seguenti e 642 del c.p.c. ha ingiunto all’A.T.O. ME 5 in persona del suo legale rappresentante pro tempore di pagare immediatamente la somma di € 257.934.00 alla Eolie Multiservizi S.r.l., avvertendo la parte debitrice che nel termine di 40 giorni dalla notifica dell’atto potrà proporre opposizione.
Da ciò si evince chiaramente che il Signor Giudice del Tribunale, pur avendone facoltà, non ha ritenuto di dover rigettare il ricorso ma, visti gli atti, di accoglierlo.
Tutto ciò per l’Amministratore Delegato dell’A.T.O. significa “tentare di fare soldi con pezzi di carta bollata”, affermazione questa che respingiamo al mittente senza nessun commento in quanto la stessa si commenta da sola.
In merito al servizio di raccolta dei rifiuti, senza voler polemizzare con nessuno, si evidenzia come se pur nella precarietà dell’affidamento, la nostra società dal mese di giugno al mese di settembre, fra gli altri, garantiva con regolarità nelle prime ore pomeridiane il servizio di doppio turno di raccolta, mentre oggi, da notizie da noi assunte, sembrerebbe che nell’isola di Vulcano il doppio turno di raccolta fino a qualche giorno fa non sia nemmeno cominciato.
Meglio avrebbe fatto l’Amministratore dell’A.T.O. anziché disquisire su un provvedimento del Giudice, a spiegare alla gente come mai un servizio che oggi costa circa € 500.000,00 in più rispetto allo scorso anno è qualitativamente inferiore.
Infine, ci sia consentito un breve cenno sulle modalità di conferimento dei rifiuti e del relativo controllo.
Ricordo a me stesso, ma soprattutto agli Amministratori dell’A.T.O., che lo scorso anno sono stati spesi circa € 60.000,00 per una campagna di sensibilizzazione denominata “nuova aria per l’ambiente”, se i risultati sono questi, bisogna riconoscere di avere fallito. E a pensare che lo scorso anno l’Amministratore dell’A.T.O. affermava che le imprese locali non avevano a cuore l’interesse del paese, quelle attuali invece si.
L’AMMINISTRATORE DELGATO
Tindaro Fonti
Con riferimento alla nota dell’Amministratore Delegato dell’A.T.O. Me 5 Eolie per l’Ambiente S.r.l. in merito al servizio di raccolta dei rifiuti nel nostro Comune, il sottoscritto Tindaro Fonti Amministratore Delegato della scrivente Società precisa quanto segue.
La fattura n. 1/D del 16 marzo 2009 è stata emessa dalla nostra Società ne confronti dell’A.T.O. ME 5 a fronte di servizi realmente resi e nel rispetto, fra gli altri, di una “miriade” di motivazioni, nonché dell’accordo sottoscritto in data 3/3/2008 dalle imprese affidatarie dei servizi e il Signor Sindaco, il Presidente e l’Amministratore dell’A.T.O. ME 5, il Dirigente del IV settore.
Non avendo proceduto l’A.T.O. ME 5 al pagamento nonostante i ripetuti solleciti, questa Società ha proposto ricorso per Decreto Ingiuntivo nei confronti della Società debitrice dinnanzi al Tribunale Civile di Barcellona P.G. Sez. Staccata di Lipari.
Il Tribunale Civile di Barcellona P.G. Sez. Staccata di Lipari, in data 7/7/2009, letto il ricorso e gli atti allegati, ritenuto che il credito è certo, liquido ed esigibile, visti gli art. 633 e seguenti e 642 del c.p.c. ha ingiunto all’A.T.O. ME 5 in persona del suo legale rappresentante pro tempore di pagare immediatamente la somma di € 257.934.00 alla Eolie Multiservizi S.r.l., avvertendo la parte debitrice che nel termine di 40 giorni dalla notifica dell’atto potrà proporre opposizione.
Da ciò si evince chiaramente che il Signor Giudice del Tribunale, pur avendone facoltà, non ha ritenuto di dover rigettare il ricorso ma, visti gli atti, di accoglierlo.
Tutto ciò per l’Amministratore Delegato dell’A.T.O. significa “tentare di fare soldi con pezzi di carta bollata”, affermazione questa che respingiamo al mittente senza nessun commento in quanto la stessa si commenta da sola.
In merito al servizio di raccolta dei rifiuti, senza voler polemizzare con nessuno, si evidenzia come se pur nella precarietà dell’affidamento, la nostra società dal mese di giugno al mese di settembre, fra gli altri, garantiva con regolarità nelle prime ore pomeridiane il servizio di doppio turno di raccolta, mentre oggi, da notizie da noi assunte, sembrerebbe che nell’isola di Vulcano il doppio turno di raccolta fino a qualche giorno fa non sia nemmeno cominciato.
Meglio avrebbe fatto l’Amministratore dell’A.T.O. anziché disquisire su un provvedimento del Giudice, a spiegare alla gente come mai un servizio che oggi costa circa € 500.000,00 in più rispetto allo scorso anno è qualitativamente inferiore.
Infine, ci sia consentito un breve cenno sulle modalità di conferimento dei rifiuti e del relativo controllo.
Ricordo a me stesso, ma soprattutto agli Amministratori dell’A.T.O., che lo scorso anno sono stati spesi circa € 60.000,00 per una campagna di sensibilizzazione denominata “nuova aria per l’ambiente”, se i risultati sono questi, bisogna riconoscere di avere fallito. E a pensare che lo scorso anno l’Amministratore dell’A.T.O. affermava che le imprese locali non avevano a cuore l’interesse del paese, quelle attuali invece si.
L’AMMINISTRATORE DELGATO
Tindaro Fonti
Canneto-Unci. Svelato il mistero degli scatoli. Sono nuovi originali contenitori per i rifiuti
Certo "sparare sulla Croce Rossa"(leggasi servizio di raccolta rifiuti) non si può. Ma una considerazione lasciatecela fare.
Da tre giorni, come da noi documentato due scatoli, depositati da incivili, residenti o meno, "giacciono" sul marciapiede in prossimità dell'ingresso del lungomare di Canneto (zona Unci).
Non trattandosi di una lavatrice, o altro elettrodomestico abbandonato (sicuramente di più difficile raccolta e smaltimento) ci siamo chiesti più come mai chi espleta la raccolta rifiuti, quella del cartone nella fattispecie, transitando verso Canneto o verso Lipari (saranno passati in questi giorni) non si sia degnato di raccoglierlo.
Ma stasera, vedendo un passante lasciare all'interno di uno di questi cartoni una bottiglia di plastica ed altro, forse abbiamo capito! Non sono cartoni ma nuovi originali raccoglitori per i rifiuti. Speriamo vengano svuotati prima che trabocchino.
Al di là dell'ironia, quegli scatoli rappresentano un fatto, un episodio sicuramente banale (rispetto ad altri ben più gravi che attanagliano quest'isola) ma sono anche la chiara dimostrazione della pressapochezza e di poco attentenzione.
"Ben altri miasmi e fetori subiscono cittadini e villeggianti". Non si fa attendere la replica di Megna all'ad dell'ATO Mimmo Fonti
Riceviamo dal consigliere Francesco Megna e pubblichiamo:
Egr. direttore
Non le nascondo un certo disagio a leggere l’accorato sfogo dell’Amministratore dell’ATO, rag. Mimmo Fonti che, a dirla con le sue stesse parole, “in questa calda estate” si trova costretto ad “affrontare i miasmi che fuoriescono dalle considerazioni di cittadini/consiglieri”.
Farebbe certamente meglio il Rag. Fonti, a preoccuparsi di ben altri miasmi e fetori che subiscono cittadini e villeggianti in prossimità dei cassonetti, spesso traboccanti di rifiuti di ogni genere e che le inequivocabili e sconcertanti immagini pubblicate nei giorni scorsi dai media locali, fortunatamente non possono cogliere appieno, ma soltanto far lontanamente immaginare!!!
Detto questo, registro con stupore, alcune affermazioni del Rag. Fonti, soprattutto quando lamenta il mancato impegno dei Consiglieri Comunali!
Ma quando mai il Rag. Fonti, in qualità di Amministratore e Direttore tecnico dell’ATO, ha formalmente coinvolto il Consiglio Comunale, le cd. “vie istituzionali”, per segnalare problemi, iniziative, interventi??
È vero altresì il contrario….numerose le segnalazioni formali di disservizi da parte dei Consiglieri Comunali, ed alcune anche da parte dell’Amministrazione Comunale, con l’unico risultato di ottenere a riscontro, repliche stizzite e nulla più, senza alcun riferimento, né risoluzione della problematica evidenziata! Così è troppo comodo!!!!
Concordo con il rag. Fonti circa l’inciviltà imperante di molto nostri concittadini: ciò non agevola il compito dell’ATO! Tuttavia se è vero, da un lato, che i cittadini conferiscono i rifiuti in qualunque momento del giorno e della notte è altrettanto vero che non esistono cassonetti nei quali siano indicati in forma scritta ed a chiare lettere, quali sono gli orari di conferimento previsti dalle vigenti ordinanze e/o quali sono le eventuali sanzioni per i trasgressori! È vero che la legge non ammette ignoranza, ma un minimo di trasparenza ed informazione, avrebbero soltanto potuto giovare!
E comunque, almeno per Lipari e Canneto, già da diversi anni, la raccolta pomeridiana dei rifiuti (in aggiunta al turno mattutino), limitava la presenza di fenomeni sconvenienti, come quelli che si sono creati nei giorni scorsi, nel cuore della stagione estiva.
Per quanto riguarda le note del cittadino/imprenditore turistico ai Consiglieri di Canneto, evidentemente il Rag. Fonti non è attento o non conosce le innumerevoli missive ed interrogazioni, avanzate dai Consiglieri all’Amministrazione Comunale, ma come avrà avuto modo egli stesso di appurare, troppo spesso l’interlocutore non ha il tempo (e la voglia) per rispondere!!! Del resto il Consigliere Comunale svolge un ruolo di indirizzo e di controllo, ma non è l’organo decisionale e di governo!!!
Avrebbe fatto meglio il rag. Fonti ad inviare le Sue rimostranze al Sindaco ed agli Assessori Competenti, che fanno parte della stessa maggioranza di governo che, anni orsono, lo ha nominato amministratore delegato nell’ATO eoliana.
Tuttavia mi domando, cos’ha fatto tanto arrabbiare il Rag. Fonti, da necessitare uno sfogo così passionale su tutti i notiziari locali?
Perché prendersela con il cittadino/consigliere Megna che ha soltanto mostrato le foto della principale località balneare eoliana, Canneto per l’appunto, letteralmente invasa dai rifiuti, una sera come tante, nel cuore della stagione estiva?
La segnalazione chiudeva con il pacato appello rivolto agli amministratori locali ed ai vertici dell’ATO, di prevedere almeno da questa domenica in poi, un potenziamento del servizio ed almeno il doppio turno di raccolta anche a Canneto e nelle frazioni di Lipari.
Cosa c’era di tanto grave in questo semplice auspicio? Questa è forse “spettacolarizzazione” dei problemi?
O forse mi domando, se per caso non siano stati mal digeriti i recenti interventi del Consigliere Megna che nell’ultimo Consiglio Comunale ha pubblicamente denunciato che il Comune di Lipari ha pagato ad una ditta locale, 500 Euro per ogni gatto morto trovato per strada, quando tale servizio doveva essere effettuato senza costi aggiuntivi dalla ditta affidataria del servizio R.S.U.? E che dire della denuncia riguardante la pulizia dei pozzetti stradali e delle caditoie, per le quali il Comune di Lipari aveva creato un nuovo capitolo di Bilancio e stanziato 5.000 Euro, mentre anche tale servizio rientrava tra gli obblighi contrattuali dell’azienda? E potremmo parlare anche del lavaggio delle strade e degli spazi pubblici pavimentati! In questi giorni si sta tentando di affidare questo servizio ad una ditta locale, con ulteriori oneri a carico del Comune, mentre dagli atti di gara si evince chiaramente che la ditta affidataria del servizio RSU, si è contrattualmente impegnata ad effettuare “il lavaggio della pavimentazione con cadenza mensile, da aprile a Settembre”.
Non voglio pensare che siano realmente questi i motivi di tanta animosità, ma se così fosse ciò sarebbe davvero sconcertante!
Tuttavia mi domando se si sono realmente espletati questi servizi e tutti gli altri previsti nel capitolato d’appalto, per i quali oggi la collettività paga un costo superiore della Tassa sui RSU? Si è avuto il tanto decantato ed auspicato miglioramento dei servizi?
L’ATO ha comunque il dovere e gli strumenti per controllare se quanto avviene è conforme ai contratti stipulati e se quello reso è il migliore servizio possibile a fronte delle risorse disponibili! Prenda spunto anche dalle segnalazioni, se ciò può giovare a migliorare l’efficienza e la qualità del servizio resi.
Tuttavia, se l’invito a non spettacolarizzare i problemi è un modo garbato per indurmi a tacere, posso assicurare fin d'ora che tale invito è rigettato al mittente!
Continuerò a scrivere e, se necessario, “a far la voce grossa”, sperando che chi si è assunto l’onere e la responsabilità di dare risposte concrete, non esiti a farlo, nell’interesse della comunità eoliana, senza trincerarsi dietro “assordanti” silenzi o rancorosi proclami!
Cordiali saluti
Non le nascondo un certo disagio a leggere l’accorato sfogo dell’Amministratore dell’ATO, rag. Mimmo Fonti che, a dirla con le sue stesse parole, “in questa calda estate” si trova costretto ad “affrontare i miasmi che fuoriescono dalle considerazioni di cittadini/consiglieri”.
Farebbe certamente meglio il Rag. Fonti, a preoccuparsi di ben altri miasmi e fetori che subiscono cittadini e villeggianti in prossimità dei cassonetti, spesso traboccanti di rifiuti di ogni genere e che le inequivocabili e sconcertanti immagini pubblicate nei giorni scorsi dai media locali, fortunatamente non possono cogliere appieno, ma soltanto far lontanamente immaginare!!!
Detto questo, registro con stupore, alcune affermazioni del Rag. Fonti, soprattutto quando lamenta il mancato impegno dei Consiglieri Comunali!
Ma quando mai il Rag. Fonti, in qualità di Amministratore e Direttore tecnico dell’ATO, ha formalmente coinvolto il Consiglio Comunale, le cd. “vie istituzionali”, per segnalare problemi, iniziative, interventi??
È vero altresì il contrario….numerose le segnalazioni formali di disservizi da parte dei Consiglieri Comunali, ed alcune anche da parte dell’Amministrazione Comunale, con l’unico risultato di ottenere a riscontro, repliche stizzite e nulla più, senza alcun riferimento, né risoluzione della problematica evidenziata! Così è troppo comodo!!!!
Concordo con il rag. Fonti circa l’inciviltà imperante di molto nostri concittadini: ciò non agevola il compito dell’ATO! Tuttavia se è vero, da un lato, che i cittadini conferiscono i rifiuti in qualunque momento del giorno e della notte è altrettanto vero che non esistono cassonetti nei quali siano indicati in forma scritta ed a chiare lettere, quali sono gli orari di conferimento previsti dalle vigenti ordinanze e/o quali sono le eventuali sanzioni per i trasgressori! È vero che la legge non ammette ignoranza, ma un minimo di trasparenza ed informazione, avrebbero soltanto potuto giovare!
E comunque, almeno per Lipari e Canneto, già da diversi anni, la raccolta pomeridiana dei rifiuti (in aggiunta al turno mattutino), limitava la presenza di fenomeni sconvenienti, come quelli che si sono creati nei giorni scorsi, nel cuore della stagione estiva.
Per quanto riguarda le note del cittadino/imprenditore turistico ai Consiglieri di Canneto, evidentemente il Rag. Fonti non è attento o non conosce le innumerevoli missive ed interrogazioni, avanzate dai Consiglieri all’Amministrazione Comunale, ma come avrà avuto modo egli stesso di appurare, troppo spesso l’interlocutore non ha il tempo (e la voglia) per rispondere!!! Del resto il Consigliere Comunale svolge un ruolo di indirizzo e di controllo, ma non è l’organo decisionale e di governo!!!
Avrebbe fatto meglio il rag. Fonti ad inviare le Sue rimostranze al Sindaco ed agli Assessori Competenti, che fanno parte della stessa maggioranza di governo che, anni orsono, lo ha nominato amministratore delegato nell’ATO eoliana.
Tuttavia mi domando, cos’ha fatto tanto arrabbiare il Rag. Fonti, da necessitare uno sfogo così passionale su tutti i notiziari locali?
Perché prendersela con il cittadino/consigliere Megna che ha soltanto mostrato le foto della principale località balneare eoliana, Canneto per l’appunto, letteralmente invasa dai rifiuti, una sera come tante, nel cuore della stagione estiva?
La segnalazione chiudeva con il pacato appello rivolto agli amministratori locali ed ai vertici dell’ATO, di prevedere almeno da questa domenica in poi, un potenziamento del servizio ed almeno il doppio turno di raccolta anche a Canneto e nelle frazioni di Lipari.
Cosa c’era di tanto grave in questo semplice auspicio? Questa è forse “spettacolarizzazione” dei problemi?
O forse mi domando, se per caso non siano stati mal digeriti i recenti interventi del Consigliere Megna che nell’ultimo Consiglio Comunale ha pubblicamente denunciato che il Comune di Lipari ha pagato ad una ditta locale, 500 Euro per ogni gatto morto trovato per strada, quando tale servizio doveva essere effettuato senza costi aggiuntivi dalla ditta affidataria del servizio R.S.U.? E che dire della denuncia riguardante la pulizia dei pozzetti stradali e delle caditoie, per le quali il Comune di Lipari aveva creato un nuovo capitolo di Bilancio e stanziato 5.000 Euro, mentre anche tale servizio rientrava tra gli obblighi contrattuali dell’azienda? E potremmo parlare anche del lavaggio delle strade e degli spazi pubblici pavimentati! In questi giorni si sta tentando di affidare questo servizio ad una ditta locale, con ulteriori oneri a carico del Comune, mentre dagli atti di gara si evince chiaramente che la ditta affidataria del servizio RSU, si è contrattualmente impegnata ad effettuare “il lavaggio della pavimentazione con cadenza mensile, da aprile a Settembre”.
Non voglio pensare che siano realmente questi i motivi di tanta animosità, ma se così fosse ciò sarebbe davvero sconcertante!
Tuttavia mi domando se si sono realmente espletati questi servizi e tutti gli altri previsti nel capitolato d’appalto, per i quali oggi la collettività paga un costo superiore della Tassa sui RSU? Si è avuto il tanto decantato ed auspicato miglioramento dei servizi?
L’ATO ha comunque il dovere e gli strumenti per controllare se quanto avviene è conforme ai contratti stipulati e se quello reso è il migliore servizio possibile a fronte delle risorse disponibili! Prenda spunto anche dalle segnalazioni, se ciò può giovare a migliorare l’efficienza e la qualità del servizio resi.
Tuttavia, se l’invito a non spettacolarizzare i problemi è un modo garbato per indurmi a tacere, posso assicurare fin d'ora che tale invito è rigettato al mittente!
Continuerò a scrivere e, se necessario, “a far la voce grossa”, sperando che chi si è assunto l’onere e la responsabilità di dare risposte concrete, non esiti a farlo, nell’interesse della comunità eoliana, senza trincerarsi dietro “assordanti” silenzi o rancorosi proclami!
Cordiali saluti
Francesco Megna
Le nostre "cartoline della vergogna" e l'intervento di un ex dipendente della Eoliemultiservizio
Riceviamo e pubblichiamo.
Carissimo Direttore,
Le scrivo in merito alle "cartoline della vergogna" che in questi giorni hanno focalizzato situazioni indecenti nelle strade del centro di Lipari, a Canneto, a Porto Pignataro e nello svincolo di Pianoconte che porta alle TERME di San Calogero.
Infatti, non tutti sanno che, l ´A.T.I. Multiecoplast srl - Onorafo Antonino e Pizzo Pippo, all´atto dell´affidamento del servizio nel nostro territorio (e con un po´ di somme in più rispetto alle precedenti imprese), aveva la possibilità di assumermi con passaggio diretto ed immediato (essendo io un ex dipendente della società eoliemultiservizi srl), come impiegato direttivo con mansioni di direttore tecnico, ma non l´ha fatto!!!! e mi sa che... osservando le tristi "cartoline della vergogna"... con la mia professionalità qualificata, una mano d´aiuto a migliorare l´attuale servizio la potevo dare sicuramente!!!!
Quindi dico un "GRAZIE particolare" a chi non mi ha dato la possibilità di questo lavoro, che poteva portare benefici al servizio di raccolta e smaltimento RSU nel territorio di tutte le isole Eolie, a migliorare l´immagine delle isole ai tanti turisti e a dare lavoro ad un giovane eoliano laureato.
E poi si parla di dare un futuro professionale per i nostri giovani!!!!
Distinti saluti
Arch. Giuseppe Natoli
Carissimo Direttore,
Le scrivo in merito alle "cartoline della vergogna" che in questi giorni hanno focalizzato situazioni indecenti nelle strade del centro di Lipari, a Canneto, a Porto Pignataro e nello svincolo di Pianoconte che porta alle TERME di San Calogero.
Infatti, non tutti sanno che, l ´A.T.I. Multiecoplast srl - Onorafo Antonino e Pizzo Pippo, all´atto dell´affidamento del servizio nel nostro territorio (e con un po´ di somme in più rispetto alle precedenti imprese), aveva la possibilità di assumermi con passaggio diretto ed immediato (essendo io un ex dipendente della società eoliemultiservizi srl), come impiegato direttivo con mansioni di direttore tecnico, ma non l´ha fatto!!!! e mi sa che... osservando le tristi "cartoline della vergogna"... con la mia professionalità qualificata, una mano d´aiuto a migliorare l´attuale servizio la potevo dare sicuramente!!!!
Quindi dico un "GRAZIE particolare" a chi non mi ha dato la possibilità di questo lavoro, che poteva portare benefici al servizio di raccolta e smaltimento RSU nel territorio di tutte le isole Eolie, a migliorare l´immagine delle isole ai tanti turisti e a dare lavoro ad un giovane eoliano laureato.
E poi si parla di dare un futuro professionale per i nostri giovani!!!!
Distinti saluti
Arch. Giuseppe Natoli
Brevi
Ancora fiamme a S.Angelo - Una leggera brezza ha favorito sul Monte Sant'Angelo di Lipari, interessaro dall'incendio di stamane, il risvilupparsi delle fiamme. Presumibilmente sono scaturire da qualche tronco non completamente spento. Sul posto sono al lavoro le squadre anticendio
La notte delle stelle a Quattropani - Stasera, nella piazza di Chiesa Vecchia in Quattropani, l’associazione “Castellaro”, la Parrocchia Purità di Maria SS. in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani
PRESENTANO: LA NOTTE DELLE STELLE A QUATTROPANI
Programma:
Ore 21: Presentazione del libro “Edda e il Comunista” di M. Sorgi, con proiezione di un filmato prodotto da G. Minoli e backstage fotografico inedito realizzato da N. Allegrino commentato dall’ autore.
Interverranno: Marcello Sorgi - Edoardo Bongiorno - Bob Leonardi – Maria Lombardo
A seguire verrà offerta dalla comunità di Quattropani una degustazione di prodotti tipici del luogo.
Allieterà la serata il gruppo musicale COMPAGNIA POP.LIPARENSE
La notte delle stelle a Quattropani - Stasera, nella piazza di Chiesa Vecchia in Quattropani, l’associazione “Castellaro”, la Parrocchia Purità di Maria SS. in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani
PRESENTANO: LA NOTTE DELLE STELLE A QUATTROPANI
Programma:
Ore 21: Presentazione del libro “Edda e il Comunista” di M. Sorgi, con proiezione di un filmato prodotto da G. Minoli e backstage fotografico inedito realizzato da N. Allegrino commentato dall’ autore.
Interverranno: Marcello Sorgi - Edoardo Bongiorno - Bob Leonardi – Maria Lombardo
A seguire verrà offerta dalla comunità di Quattropani una degustazione di prodotti tipici del luogo.
Allieterà la serata il gruppo musicale COMPAGNIA POP.LIPARENSE
Il sindaco di Lipari "rettifica" la data del colloquio e della prova pratica per le 5 unità da destinare alla polizia municipale
Pubblicato all'albo pretorio e sul sito web del comune questo avviso di rettifica del funzionario delegato per l'emergenza vulcanica Mariano Bruno:
Richiamato l’avviso per la selezione pubblica, per mesi 3, e comunque, non oltre il 31.12.2009, di n. 5 unità da destinare al Corpo di P.M., pubblicato all’albo pretorio del comune di Lipari il 06/08/2009, al fine di garantire i sette giorni previsti per la presentazione delle candidature, si comunica che il colloquio e la prova pratica saranno svolti per i candidati, che hanno fatto richiesta, i quali tutti saranno ammessi con riserva, con inizio alle ore 9,00 del 14/08/2009 anziché il giorno 13/08/2009. Il presente avviso sarà pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Lipari e sul sito Web del Comune di Lipari
Richiamato l’avviso per la selezione pubblica, per mesi 3, e comunque, non oltre il 31.12.2009, di n. 5 unità da destinare al Corpo di P.M., pubblicato all’albo pretorio del comune di Lipari il 06/08/2009, al fine di garantire i sette giorni previsti per la presentazione delle candidature, si comunica che il colloquio e la prova pratica saranno svolti per i candidati, che hanno fatto richiesta, i quali tutti saranno ammessi con riserva, con inizio alle ore 9,00 del 14/08/2009 anziché il giorno 13/08/2009. Il presente avviso sarà pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Lipari e sul sito Web del Comune di Lipari
In questa calda estate ...le considerazioni di Mimmo Fonti
Riceviamo dal rag. Mimmo Fonti, amministratore delegato Ato Me 5 "Eolie per l'ambiente":
In questa calda estate, oltre che affrontare le problematiche reali che sono sotto gli occhi di tutti, mi tocca anche affrontare i miasmi che fuoriescono dalle considerazioni di cittadini/consiglieri e da chi si diverte a pensare di fare soldi con pezzi di carta.
Chiedo che mi venga consentite lo sfogo, è inevitabile, perché non trovo nessun supporto nei cittadini consiglieri che si accorgono dei problemi molto dopo che, per le vie istituzionali, sono stati ripetutamente segnalati.
Premetto che non voglio fare una difesa d’ufficio ad un servizio che ha molte lacune, ne lamentami dei pochi mezzi che la società che amministro ha a disposizione per porne rimedio.
E’ da mesi (anzi da anni) che chiedo che vengano organizzati controlli sui conferimenti, ma tutto tace, ne i cittadini consiglieri si sono fatti parte diligente per contribuire alla soluzione del problema, è un problema amministrativo quindi loro dovere!!.
Abbiamo a che fare con moltissimi cittadini che restano insensibili al problema della corretta differenziata, al corretto conferimento, che depositano spazzatura, materassi, lavatrici, scaldabagni, mobili e qualsiasi altra cosa che non serve, in qualunque momento del giorno e della notte; il problema va fronteggiato con il prelievo continuo (con i costi consequenziali per impiego di mezzi e uomini) o correggendo le cattive abitudine dei cittadini??
Molti cittadini sono indignati del mal conferimento e della insensibilità che si appalesa da si fatto comportamento, il nostro telefono squilla continuamente per le segnalazioni e anche per esprimere apprezzamenti almeno per la buona volontà, a dimostrazione di fatto, che tutti noi stiamo mettendo in campo.
Anch’io da cittadino, legittimato dal fatto di non avere un ruolo amministrativo, ho fatto due pubbliche note per segnalare alla classe politica (consiglieri in testa) diverse problematiche che ancor oggi attanagliano la ns. isola, facendo riferimento principalmente alla frazione di Canneto ho segnalato la viabilità nel caos (oggi più che mai) la piazzetta di calandra trasformata in area a servizio dell’ard discount, marciapiedi compreso (oggi più che mai) ecc.. la problematica dei cani randagi che dicono da uomini/donne indegnamente avvelenati tanto quanto indegni lo sono chi li continua a tenere per strada (oggi più che mai), ma nessun consigliere o cittadino (che io sappia) ha preso l’iniziativa per porre il problema in seno alle sedi competenti.
A cosa serve la spettacolarizzazione dei problemi ?? Forse qualcuno crede che è un sistema o il miglior sistema per risolverli?? Io, modestamente, penso che non serve a nulla salvo alle velleità politiche (o politicanti) di chi ritiene di perseguirle in un contesto che chi fa la voce grossa crede di portarsela a ragione. Ritengo giusto che il lavoro venga lasciato al giornalista che ha l’onere di mettere a disposizione di tutti ogni notizia che serve a far crescere e far discutere democraticamente la gente.
Vedo apparire nei vari portali la notizia che la Multiservizi ha ingiunto all’Ato Me 5 Eolie per l’ambiente la richiesta del pagamento di € 257/mila, immagino che il Giudice non poteva fare altrimenti, stante che è stata emessa inopinatamente una fattura che darebbe titolo all’atto esecutivo.
Ciò non significa che la Eolie per l’Ambiente deve questi quattrini alla richiedente, anzi posso affermare che non li deve per una miriade di motivi che verranno notificati entro i prossimi 40 giorni al giudice.
Resta solo il rammarico di constatare che la classe imprenditoriale del settore non cresce ma cerca solo di speculare, di tentare di fare soldi con pezzi di carta bollata.
Distinti saluti
Mimmo Fonti – Amministratore Ato Me 5
Chiedo che mi venga consentite lo sfogo, è inevitabile, perché non trovo nessun supporto nei cittadini consiglieri che si accorgono dei problemi molto dopo che, per le vie istituzionali, sono stati ripetutamente segnalati.
Premetto che non voglio fare una difesa d’ufficio ad un servizio che ha molte lacune, ne lamentami dei pochi mezzi che la società che amministro ha a disposizione per porne rimedio.
E’ da mesi (anzi da anni) che chiedo che vengano organizzati controlli sui conferimenti, ma tutto tace, ne i cittadini consiglieri si sono fatti parte diligente per contribuire alla soluzione del problema, è un problema amministrativo quindi loro dovere!!.
Abbiamo a che fare con moltissimi cittadini che restano insensibili al problema della corretta differenziata, al corretto conferimento, che depositano spazzatura, materassi, lavatrici, scaldabagni, mobili e qualsiasi altra cosa che non serve, in qualunque momento del giorno e della notte; il problema va fronteggiato con il prelievo continuo (con i costi consequenziali per impiego di mezzi e uomini) o correggendo le cattive abitudine dei cittadini??
Molti cittadini sono indignati del mal conferimento e della insensibilità che si appalesa da si fatto comportamento, il nostro telefono squilla continuamente per le segnalazioni e anche per esprimere apprezzamenti almeno per la buona volontà, a dimostrazione di fatto, che tutti noi stiamo mettendo in campo.
Anch’io da cittadino, legittimato dal fatto di non avere un ruolo amministrativo, ho fatto due pubbliche note per segnalare alla classe politica (consiglieri in testa) diverse problematiche che ancor oggi attanagliano la ns. isola, facendo riferimento principalmente alla frazione di Canneto ho segnalato la viabilità nel caos (oggi più che mai) la piazzetta di calandra trasformata in area a servizio dell’ard discount, marciapiedi compreso (oggi più che mai) ecc.. la problematica dei cani randagi che dicono da uomini/donne indegnamente avvelenati tanto quanto indegni lo sono chi li continua a tenere per strada (oggi più che mai), ma nessun consigliere o cittadino (che io sappia) ha preso l’iniziativa per porre il problema in seno alle sedi competenti.
A cosa serve la spettacolarizzazione dei problemi ?? Forse qualcuno crede che è un sistema o il miglior sistema per risolverli?? Io, modestamente, penso che non serve a nulla salvo alle velleità politiche (o politicanti) di chi ritiene di perseguirle in un contesto che chi fa la voce grossa crede di portarsela a ragione. Ritengo giusto che il lavoro venga lasciato al giornalista che ha l’onere di mettere a disposizione di tutti ogni notizia che serve a far crescere e far discutere democraticamente la gente.
Vedo apparire nei vari portali la notizia che la Multiservizi ha ingiunto all’Ato Me 5 Eolie per l’ambiente la richiesta del pagamento di € 257/mila, immagino che il Giudice non poteva fare altrimenti, stante che è stata emessa inopinatamente una fattura che darebbe titolo all’atto esecutivo.
Ciò non significa che la Eolie per l’Ambiente deve questi quattrini alla richiedente, anzi posso affermare che non li deve per una miriade di motivi che verranno notificati entro i prossimi 40 giorni al giudice.
Resta solo il rammarico di constatare che la classe imprenditoriale del settore non cresce ma cerca solo di speculare, di tentare di fare soldi con pezzi di carta bollata.
Distinti saluti
Mimmo Fonti – Amministratore Ato Me 5
Lipari: Le "cartoline....della vergogna". Benvenuti a San Calogero
Dopo le "cartoline della vergogna" che ieri hanno focalizzato situazioni indecenti a Canneto e a Porto Pignataro e che, idealmente, abbiamo spedito ai nostri amministratori e ai cittadini "incivili", oggi la "cartolina " parte da Pianoconte... per la precisione dallo svincolo che porta a San Calogero. Il "timbro" porta la data di oggi: ore 9,30
"Il sogno di mezza estate" del signor Bianchi...Nando
Riceviamo e pubblichiamo:
I have a dream……..chi ha detto che i sogni non possano realizzarsi?
Il mio è vedere il sindaco di Lipari, che ha ancora due anni di mandato per la carica che ricopre, comunicare a tutti gli eoliani che ha deciso di iscrivere il suo nome nella storia di Lipari, come colui che ha ripristinato la legalità nel nostro territorio.
Non avendo più necessità di rieleggibilità, in quanto ha portato a termine i mandati a Sua disposizione, sarebbe libero da tutti quei vincoli che sino ad oggi hanno condizionato l’uguaglianza di coloro che hanno sempre creduto nella libertà democratica del paese.
La vita da a tutti la possibilità di poter cambiare con un solo gesto la nostra immagine.
Io, anche se non ha molto importanza nel contesto generale, diventerei il primo estimatore.
Non è più tempo di “ scherzare “ il punto dove siamo arrivati non c’è lo permette più.
Distinti saluti.
Nando Bianchi
I have a dream……..chi ha detto che i sogni non possano realizzarsi?
Il mio è vedere il sindaco di Lipari, che ha ancora due anni di mandato per la carica che ricopre, comunicare a tutti gli eoliani che ha deciso di iscrivere il suo nome nella storia di Lipari, come colui che ha ripristinato la legalità nel nostro territorio.
Non avendo più necessità di rieleggibilità, in quanto ha portato a termine i mandati a Sua disposizione, sarebbe libero da tutti quei vincoli che sino ad oggi hanno condizionato l’uguaglianza di coloro che hanno sempre creduto nella libertà democratica del paese.
La vita da a tutti la possibilità di poter cambiare con un solo gesto la nostra immagine.
Io, anche se non ha molto importanza nel contesto generale, diventerei il primo estimatore.
Non è più tempo di “ scherzare “ il punto dove siamo arrivati non c’è lo permette più.
Distinti saluti.
Nando Bianchi
Lipari: Poderoso incendio nelle zone alte
Un incendio, sviluppatosi stamattina intorno alle quattro, sta interessando la parte alta dell'isola di Lipari. Le fiamme, sviluppatesi in località Cugna e di natura dolosa pressochè certa, hanno attaccato Monte S.Angelo e lambito le località limitrofe. Apprensione per residenti e turisti, che hanno temuto che le fiamme potessero attaccare le loro abitazioni, e nelle ultime ore anche per i vari ponti radio posizionati sulla parte alta della montagna. Sul posto hanno lavorato, e stanno ancora lavorando, la squadra antincendio della forestale sotto il diretto coordinamento di Carmelo Maieli e i vigili del fuoco. A dare man forte alle squadre a terra stanno intervenendo due canadair e un elicottero della Forestale che stanno bombardando con acqua salmastra il fronte del fuoco. Diversi gli ettari di vegetazione andati in fumo. Dopo quello di Giugno, che sfiorò paurosamente le abitazioni di Canneto, si tratta dell'incendio più vasto della stagione nelle Eolie.
Lipari: "Stralci storici del secolo XX". Presentazione domani al Centro Studi del volume di Mons. Adornato
COMUNICATO STAMPA di Rosita Rijtano*
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “Stralci storici del secolo XX”
Martedì 11 agosto 2009 alle ore 19, presso i giardini del Centro Studi di Lipari, sarà presentato il volume “Stralci storici del secolo XX. I protagonisti della diocesi di Lipari” di Mons. Alfredo Adornato. Un memoriale mirabilmente illustrato, volto a rappresentare un tributo a Vescovi, sacerdoti ed uomini che, negli ultimi cento anni, hanno servito con dedizione la Diocesi di Lipari.
Protagonisti, per aver testimoniato e diffuso un messaggio dal forte contenuto etico in un secolo, quale il XX, profondamente segnato da trasformazioni sociali, culturali, ed economiche. Ciascuno di loro, inserito in un preciso contesto storico ben evidenziato nel libro, ha aperto una breccia nel muro di silenzio eretto dall’ateismo pratico, ridando, così, voce alla parola di Dio ed a quella umana. Protagonisti i dieci Papi, i dieci Vescovi residenziali, i cinque Vescovi ausiliari, ed, in particolare, i centocinquanta sacerdoti che con amore e coraggio hanno offerto il loro ministero, sacrificando la propria vita in isole remote, dove spesso l’incomprensione e la tristezza sono state pane quotidiano.
La presentazione sarà realizzata nell’ambito dei “pomeriggi culturali eoliani” promossi dal Centro Studi di Lipari. A fare da cornice i quadri della mostra “contemporanea in contemporanea” di Loredana Salzano.
Con l’autore interverranno: Angelo Ferro, ex docente di politica economica internazionale presso l’Università di Verona e Socio Onorario del Centro Studi di Lipari; Davide D’Amico, docente di chirurgia generale presso l’Università degli studi di Padova; il senatore Giuseppe Maggiore; e S.E. Mons. Calogero La Piana, Vescovo Emerito di Messina, Lipari, e S. Lucia del Mela.
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
Per essere informati sulle attività del Centro Studi si può visitare il nuovo sito web http://www.centrostudieolie.it/ e/o iscriversi alla newsletter gratuita.
* Addetto stampa “pomeriggi culturali eoliani” del Centro Studi di Lipari
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “Stralci storici del secolo XX”
Martedì 11 agosto 2009 alle ore 19, presso i giardini del Centro Studi di Lipari, sarà presentato il volume “Stralci storici del secolo XX. I protagonisti della diocesi di Lipari” di Mons. Alfredo Adornato. Un memoriale mirabilmente illustrato, volto a rappresentare un tributo a Vescovi, sacerdoti ed uomini che, negli ultimi cento anni, hanno servito con dedizione la Diocesi di Lipari.
Protagonisti, per aver testimoniato e diffuso un messaggio dal forte contenuto etico in un secolo, quale il XX, profondamente segnato da trasformazioni sociali, culturali, ed economiche. Ciascuno di loro, inserito in un preciso contesto storico ben evidenziato nel libro, ha aperto una breccia nel muro di silenzio eretto dall’ateismo pratico, ridando, così, voce alla parola di Dio ed a quella umana. Protagonisti i dieci Papi, i dieci Vescovi residenziali, i cinque Vescovi ausiliari, ed, in particolare, i centocinquanta sacerdoti che con amore e coraggio hanno offerto il loro ministero, sacrificando la propria vita in isole remote, dove spesso l’incomprensione e la tristezza sono state pane quotidiano.
La presentazione sarà realizzata nell’ambito dei “pomeriggi culturali eoliani” promossi dal Centro Studi di Lipari. A fare da cornice i quadri della mostra “contemporanea in contemporanea” di Loredana Salzano.
Con l’autore interverranno: Angelo Ferro, ex docente di politica economica internazionale presso l’Università di Verona e Socio Onorario del Centro Studi di Lipari; Davide D’Amico, docente di chirurgia generale presso l’Università degli studi di Padova; il senatore Giuseppe Maggiore; e S.E. Mons. Calogero La Piana, Vescovo Emerito di Messina, Lipari, e S. Lucia del Mela.
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
Per essere informati sulle attività del Centro Studi si può visitare il nuovo sito web http://www.centrostudieolie.it/ e/o iscriversi alla newsletter gratuita.
* Addetto stampa “pomeriggi culturali eoliani” del Centro Studi di Lipari
Panarea. Pina Cincotta " Ai giovani bisogna far capire quanto sia importante il dono della vita"
Dopo il caso della ragazza entrata in coma etilico a Panarea durante un boat party dobbiamo registrare un significativo intervento dell'operatrice turistica Pina Cincotta Mandarano la quale sul sito "Amapanarea" scrive: Ai giovani occorre far capire quanto sia importante il dono della vita. L’ultimo episodio, quello della diciottenne veneta ricoverata in coma etilico dopo aver preso parte ad un rave marino su barche ai faraglioni dell'isola, ne è l’esempio lampante. Per fortuna tutto si è risolto per il meglio e dobbiamo ringraziare i nostri medici, le forze dell’ordine e tutti quanti si sono adoperati per salvarle la vita.
Come ho detto in un’intervista alla stampa- continua Pina Cincotta- questi giovani si rovinano. Si alzano alle 14 o alle 15, non mangiano, si danno appuntamento sui moli e partono con le barche cariche di bevande alcoliche per Basiluzzo, Lisca Bianca o vanno semplicemente a 200 metri dalla costa rocciosa e lì cominciano a ubriacarsi ballando. E' una fortuna che ancora non siano avvenuti incidenti tragici. La cosa assurda è che mi sembra che questi ragazzi non abbiano limite. Da sempre Panarea è l'isola degli eccessi, dei Vip e del divertimento ma in questi ultimi anni le cose sono cambiate perché i giovani sono cambiati. Sono diciottenni, anche minorenni, che bevono fino a non poterne più. Bisogna fare una profonda riflessione su questo argomento. I giovani sono il futuro dell’umanità e occorre dar loro la giusta dimensione di ogni cosa. Devono poter apprezzare la vita nella sua essenza e non lasciarsi trascinare da illusioni e dalle sensazioni malefiche che danno droga e alcool. Aiutiamoli!"
domenica 9 agosto 2009
Lipari - Porto Pignataro: Che indecedenza. Ma il doppio turno della raccolta rifiuti si farà a Natale?
Riceviamo da un nostro affezzionato lettore una nota accompagnata da due foto abbastanza esplicative di ...."Sporco", pardon, porto Pignataro a Lipari. E siccome le cose ci piace seguirle sino in fondo, dopo aver ricevuto le foto del nostro lettore, in tarda serata abbiamo deciso di fare una capatina a Pignataro. Ecco la situazione alle 22.00 circa:
Il testo e le foto:
Porto sempre con me la mia fotocamera... ci sono un sacco di spunti interessanti!!!
Sono sceso un paio di volte a Pignataro nei giorni scorsi ed avevo notato un cassonetto perennemente traboccante... oggi ho deciso di fotografarlo!!!
Guarda come accogliamo i diportisti a Lipari... dovrebbe essere il turismo d'elite... e non immagini che gran puzza!!!!!!!!
Sono sceso un paio di volte a Pignataro nei giorni scorsi ed avevo notato un cassonetto perennemente traboccante... oggi ho deciso di fotografarlo!!!
Guarda come accogliamo i diportisti a Lipari... dovrebbe essere il turismo d'elite... e non immagini che gran puzza!!!!!!!!
Ho fatto uno scatto alle 13 ed uno alle 19... si vede benissimo il cartone del corvo glicine in basso, che non è stato toccato... evidentemente non sono passati a raccogliere i rifiuti nel pomeriggio.
Ma mi chiedo se il doppio turno non lo fanno ad Agosto...quando mai lo faranno !!!!!!!
Ma mi chiedo se il doppio turno non lo fanno ad Agosto...quando mai lo faranno !!!!!!!
ORE 13,00:
ORE 19,00:
Breve nota....non polemica...per Saverio Merlino (di Piero Roux)
Caro Saverio,
Nessuna polemica nei tuoi confronti e del partito che rappresenti, formato in larga misura da amici ed ex “compagni” di idee e di lotta contro il nichilimento della politica locale.
E’ vero, “Piero sa….” della passione che anima il PD locale e di quante lotte ed atti abbia messo in moto per ostacolare un operazione aberrante quale il “megaporto” e non rischia di ammalarsi di “priapismo politico” in quanto lo è già per tutto quanto riguarda la nuova portualità e qualsiasi azione tesa al depauperamento del territorio eoliano .
E’ vero che la lettera aperta di Sinistra e Libertà agli amici del PD guarda in “casa” di altri, ma lo fa perché si affronta una questione di importanza fondamentale, che riguarda indistintamente tutti, proprio perché si tratta di una battaglia – giusta – che è un patrimonio politico collettivo e che deve continuare ad essere il nostro elemento di distinzione rispetto a chi vuole svendere il territorio a megaprogetti di privati in nome di uno sviluppo utopico e aleatorio.
Le circostanze dell’intervista, da te descritte, non mi sembrano però un elemento attenuante del “possibilismo” dell’On. Rutelli: perché egli fornirebbe un pronto diniego all’utilità di un’aeroporto, mentre dubita di fronte al megaporto? Non sembrerebbe così avulso, dunque, dalle questioni locali. Questioni che usualmente non figurano in cima all’agenda di un deputato nazionale, ma che talvolta, come nel caso in questione, hanno ricevuto una grande attenzione da parte dei mass-media italiani (ti ricordo numerosi articoli su quotidiani e periodici nazionali, alcuni servizi televisivi) e sono state persino oggetto di interrogazioni parlamentari e mi disturba enormemente - da eoliano- il fatto che un parlamentare amico (PD), sconosca, ignori o sottovaluti un problema che riguardi le Eolie.
Concorderai che appaia quanto meno singolare la “prudenza” che caratterizza le affermazioni di Rutelli. Da politico intelligente quale sei, sai bene che ogni segnale di minima apertura su questo fronte può generare una certa preoccupazione, soprattutto quando la fonte è autorevole, e soprattutto tra chi, come noi, non gode il privilegio di venire convocato a Filicudi per parlare dei tanti problemi delle Eolie
Riguardo al resto, nessuna polemica. Sai bene che anche gli iscritti e i simpatizzanti di Sinistra e Libertà condividono la necessità di un porto, pubblico e realmente a misura degli eoliani, che è ben altra cosa dal famigerato megaporto di Condotte d’Acqua, e che anche per questa ragione ci troviamo fianco a fianco in una dura, ma inevitabile, battaglia politica.
Detto questo, rinnovo l’invito di farti carico di trasmettere ai tuoi rappresentanti nazionali , atti e documenti ,nonché il parere della segreteria liparese che rappresenti ,sullo specifico argomento, affinche gli stessi, sposandone la causa, possano in ogni luogo e situazione non trovarsi impreparati e “sparare a salve”.
Auguri di buon lavoro e cari saluti.
Piero Roux
segretario del circolo di Sinistra e Libertà
Nessuna polemica nei tuoi confronti e del partito che rappresenti, formato in larga misura da amici ed ex “compagni” di idee e di lotta contro il nichilimento della politica locale.
E’ vero, “Piero sa….” della passione che anima il PD locale e di quante lotte ed atti abbia messo in moto per ostacolare un operazione aberrante quale il “megaporto” e non rischia di ammalarsi di “priapismo politico” in quanto lo è già per tutto quanto riguarda la nuova portualità e qualsiasi azione tesa al depauperamento del territorio eoliano .
E’ vero che la lettera aperta di Sinistra e Libertà agli amici del PD guarda in “casa” di altri, ma lo fa perché si affronta una questione di importanza fondamentale, che riguarda indistintamente tutti, proprio perché si tratta di una battaglia – giusta – che è un patrimonio politico collettivo e che deve continuare ad essere il nostro elemento di distinzione rispetto a chi vuole svendere il territorio a megaprogetti di privati in nome di uno sviluppo utopico e aleatorio.
Le circostanze dell’intervista, da te descritte, non mi sembrano però un elemento attenuante del “possibilismo” dell’On. Rutelli: perché egli fornirebbe un pronto diniego all’utilità di un’aeroporto, mentre dubita di fronte al megaporto? Non sembrerebbe così avulso, dunque, dalle questioni locali. Questioni che usualmente non figurano in cima all’agenda di un deputato nazionale, ma che talvolta, come nel caso in questione, hanno ricevuto una grande attenzione da parte dei mass-media italiani (ti ricordo numerosi articoli su quotidiani e periodici nazionali, alcuni servizi televisivi) e sono state persino oggetto di interrogazioni parlamentari e mi disturba enormemente - da eoliano- il fatto che un parlamentare amico (PD), sconosca, ignori o sottovaluti un problema che riguardi le Eolie.
Concorderai che appaia quanto meno singolare la “prudenza” che caratterizza le affermazioni di Rutelli. Da politico intelligente quale sei, sai bene che ogni segnale di minima apertura su questo fronte può generare una certa preoccupazione, soprattutto quando la fonte è autorevole, e soprattutto tra chi, come noi, non gode il privilegio di venire convocato a Filicudi per parlare dei tanti problemi delle Eolie
Riguardo al resto, nessuna polemica. Sai bene che anche gli iscritti e i simpatizzanti di Sinistra e Libertà condividono la necessità di un porto, pubblico e realmente a misura degli eoliani, che è ben altra cosa dal famigerato megaporto di Condotte d’Acqua, e che anche per questa ragione ci troviamo fianco a fianco in una dura, ma inevitabile, battaglia politica.
Detto questo, rinnovo l’invito di farti carico di trasmettere ai tuoi rappresentanti nazionali , atti e documenti ,nonché il parere della segreteria liparese che rappresenti ,sullo specifico argomento, affinche gli stessi, sposandone la causa, possano in ogni luogo e situazione non trovarsi impreparati e “sparare a salve”.
Auguri di buon lavoro e cari saluti.
Piero Roux
segretario del circolo di Sinistra e Libertà
PANAREA: «Il ristorante è pieno». E Abramovich resta fuori un’altra volta
(da corriere della sera.it) Per nulla turbata del mancato incontro con uno degli uomini più ricchi al mondo, ieri non ha rinunciato al solito lento risveglio, alla gita in barca per poi presentarsi nel suo locale poco prima delle 20. Da 17 anni Angela Mascolo («Napoletana d’origine ma attualmente giramondo») ha mollato la città per vivere fino in fondo i ritmi e la serenità di Panarea. E basta parlarle pochi minuti per rendersi conto che non è affatto strano il suo «no, mi dispiace siamo pieni» sbattuto in faccia al magnate russo Roman Abramovich che voleva prendere un aperitivo sulla terrazza del sushi bar «Bridge» (tra i clienti affezionati Giorgio Armani, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, Alba Parietti) da dove si gode anche un’impareggiabile cartolina delle Eolie con lo sfondo di Lisca Bianca e il vulcano Stromboli.
Il Sushi Bar di Panarea
«E che dovevo fare? — si chiede Angela Mascolo accennando un sorriso —. Buttar fuori gli altri clienti per far posto a lui? Ha telefonato troppo tardi e il locale era tutto occupato. Pazienza, se vuole tornare provi a prenotare per tempo». Insomma, per una donna che ha fatto di Panarea una scelta di vita anche mister Abramovich è un cliente come gli altri. Giovedì scorso ha telefonato per prenotare un tavolo per otto persone, ma si è sentito rispondere che non c’era più posto. Nonostante il cognome che porta, i miliardi e il suo megayacht «Pelorus» che da alcuni giorni naviga tra le isole Eolie. «Oddio — tiene a precisare la signora Mascolo, questa volta con un sorriso aperto — io di amici ne ho tanti. Se, per esempio, avessero telefonato Carlo Rossella o Diego Della Valle in qualche modo una soluzione l’avrei trovata, perché loro sono amici miei. Ma il signor Abramovich non lo conosco e i soldi non fanno certo un’amicizia».
Dopo il gran rifiuto, al «Bridge» tutto scorre liscio come ogni sera. Il cuoco giapponese Susumu Abiko ha appena finito di sistemare con pignoleria snervante il sushi per il lungo aperitivo che è quasi una cena.
La titolare Angela Mascolo, il direttore Roberto Improta e il cuoco giapponese Susumu AbikoSi comincia alle 20.30 per finire alle 22.30. Solo a quell’ora inizia la cena vera e propria che va avanti fino a notte fonda. «Questi sono i tempi di Panarea », spiega il direttore del locale Roberto Improta che poi è il responsabile materiale del «no» sbattuto in faccia ad Abramovich. Nel senso che è stato lui a prendere la telefonata. «Hanno chiamato intorno alle 15 dicendo che Abramovich voleva un tavolo per l’aperitivo, ma ho risposto che era già tutto pieno». E dall’altro capo del telefono non l’hanno presa affatto bene: «Stavo spiegando che si poteva fare per un’altra serata, ma hanno risposto 'No, va bene così'. E poi hanno riattaccato ».
Non è la prima volta che un locale italiano risponde picche al patron della squadra di calcio inglese del Chelsea. Era già successo esattamente l’agosto dello scorso anno all’esclusivo «Bistrot», ristorante sul lungomare di Forte dei Marmi. E anche un anno fa il magnate non l’aveva presa bene, minacciando di non rimettere più piede in Versilia. Quest’anno, invece della cena gli è stato rifiutato l’aperitivo, a base di sushi, tempura e champagne. Anche se, nonostante l’ingresso discreto e mimetizzato, il «Bridge» ha la capienza per ospitare fino a novanta persone. Insomma, facendo uno sforzo un angolino per Abramovich si poteva anche trovare. E qui Angela Mascolo se la gode proprio: «Ma poi chi me lo dice che era proprio lui? Se vuole veramente venire da noi, ormeggi il suo yacht nel porto qui di fronte al locale, in modo che sia ben in vista e io lo possa vedere». E non pensi di aggirare l’ostacolo acquistando questo esclusivo locale. «Per il semplice fatto — assicura la Mascolo — che il Bridge mi diverte un mondo e non è in vendita».
Alfio Sciacca
Il Sushi Bar di Panarea
«E che dovevo fare? — si chiede Angela Mascolo accennando un sorriso —. Buttar fuori gli altri clienti per far posto a lui? Ha telefonato troppo tardi e il locale era tutto occupato. Pazienza, se vuole tornare provi a prenotare per tempo». Insomma, per una donna che ha fatto di Panarea una scelta di vita anche mister Abramovich è un cliente come gli altri. Giovedì scorso ha telefonato per prenotare un tavolo per otto persone, ma si è sentito rispondere che non c’era più posto. Nonostante il cognome che porta, i miliardi e il suo megayacht «Pelorus» che da alcuni giorni naviga tra le isole Eolie. «Oddio — tiene a precisare la signora Mascolo, questa volta con un sorriso aperto — io di amici ne ho tanti. Se, per esempio, avessero telefonato Carlo Rossella o Diego Della Valle in qualche modo una soluzione l’avrei trovata, perché loro sono amici miei. Ma il signor Abramovich non lo conosco e i soldi non fanno certo un’amicizia».
Dopo il gran rifiuto, al «Bridge» tutto scorre liscio come ogni sera. Il cuoco giapponese Susumu Abiko ha appena finito di sistemare con pignoleria snervante il sushi per il lungo aperitivo che è quasi una cena.
La titolare Angela Mascolo, il direttore Roberto Improta e il cuoco giapponese Susumu AbikoSi comincia alle 20.30 per finire alle 22.30. Solo a quell’ora inizia la cena vera e propria che va avanti fino a notte fonda. «Questi sono i tempi di Panarea », spiega il direttore del locale Roberto Improta che poi è il responsabile materiale del «no» sbattuto in faccia ad Abramovich. Nel senso che è stato lui a prendere la telefonata. «Hanno chiamato intorno alle 15 dicendo che Abramovich voleva un tavolo per l’aperitivo, ma ho risposto che era già tutto pieno». E dall’altro capo del telefono non l’hanno presa affatto bene: «Stavo spiegando che si poteva fare per un’altra serata, ma hanno risposto 'No, va bene così'. E poi hanno riattaccato ».
Non è la prima volta che un locale italiano risponde picche al patron della squadra di calcio inglese del Chelsea. Era già successo esattamente l’agosto dello scorso anno all’esclusivo «Bistrot», ristorante sul lungomare di Forte dei Marmi. E anche un anno fa il magnate non l’aveva presa bene, minacciando di non rimettere più piede in Versilia. Quest’anno, invece della cena gli è stato rifiutato l’aperitivo, a base di sushi, tempura e champagne. Anche se, nonostante l’ingresso discreto e mimetizzato, il «Bridge» ha la capienza per ospitare fino a novanta persone. Insomma, facendo uno sforzo un angolino per Abramovich si poteva anche trovare. E qui Angela Mascolo se la gode proprio: «Ma poi chi me lo dice che era proprio lui? Se vuole veramente venire da noi, ormeggi il suo yacht nel porto qui di fronte al locale, in modo che sia ben in vista e io lo possa vedere». E non pensi di aggirare l’ostacolo acquistando questo esclusivo locale. «Per il semplice fatto — assicura la Mascolo — che il Bridge mi diverte un mondo e non è in vendita».
Alfio Sciacca
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