Una lettera è stata inviata dagli ex Pumex al direttore di Tirreno-sat. Per conoscenza è stata inviata anche alla nostra redazione. La pubblichiamo:
Gentile Direttore di Tirreno-sat,
mi chiamo Pietro Sturniolo e sono uno degli ex lavoratori della pomice di Lipari che, come Lei ben sa, hanno perso il lavoro per permettere a Lipari ed alle Eolie di diventare sito Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
Ricordo benissimo gli innumerevoli, quasi quotidiani, servizi della televisione da Lei diretta, riguardanti la nostra sicura successiva sistemazione lavorativa che l'On Santi Formica, allora assessore regionale al lavoro, da Lei più volte intervistato, assicurava ci sarebbe stata per i lavoratori delle cave una volta che fossero stati licenziati dall'azienda nella quale lavoravano.
Puntualmente, il 30 novembre 2007, i lavoratori sono stati licenziati, ma altrettanto puntualmente niente é successo per ridare loro una nuova dignitosa e duratura sistemazione lavorativa, pari a quella che loro possedevano, per permettere, come dicevo prima, a Lipari ed alle isole Eolie di diventare sito Unesco.
Ricordo come Lei innumerevoli volte dichiarò che avrebbe seguito fino in fondo il processo di ricollocazione e stabilizzazione dei lavoratori licenziati e che la sua televisione avrebbe taciuto soltanto quando ciò fosse stato realizzato.
Mi scusi Direttore, ma debbo dirle che noi ex lavoratori, oltre che dalla Regione Sicilia e dal Comune di Lipari ci sentiamo traditi anche da Lei e da Tirreno-sat dato che praticamente quasi più nulla avete fatto per perorare la causa degli ex lavoratori della pomice di Lipari, contribuendo a fare calare sulla nostra probematica un silenzio molto dannoso e pericoloso.
Gradiremmo io ed i miei colleghi, che siamo stati defraudati del principale diritto sancito dalla Costituzione Italiana, e che é il diritto al lavoro, che Lei riprendesse, con la stessa intensità tenuta per gridare che per il bene di Lipari si dovevano chiudere le cave di pomice, a gridare che c'é ancora da ridare una dignità lavorativa a quei tanti lavoratori che dal lavoro nelle cave traevano il sostentamento per loro e per le loro famiglie e che gli Enti interessati, Comune di Lipari e Regione Sicilia, mantengano quindi gli impegni a suo tempo presi per evitare che a pagare debbano essere solamente gli ex lavoratori della pomice, smettendo di gridare solamente quando ciò si sia verificato.
Allego alla presente un promemoria che riepiloga l'evolversi della nostra problematica.
Certo di un Suo pronto riscontro, speranzoso, ringraziando La saluto.
Pietro Sturniolo
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martedì 29 settembre 2009
Rutelli: «Eolie a rischio Unesco» (Dalla gazzetta del sud di oggi)
(Lipari- Salvatore Sarpi) Eolie fuori dall'Unesco in caso di prolungata inottemperanza alla piena reintegrazione lavorativa degli ex lavoratori della Pumex. Che l'arcipelago corra questo rischio lo ha evidenziato il senatore Francesco Rutelli in una interrogazione indirizzata ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per i rapporti con le Regioni e del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Nella parte finale dell'interrogazione l'esponente del PD, che ha ripercorso tutto il calvario degli ex lavoratori della pomice che va dalla dismissione delle cave all'impiego in lavori socialmente utili per conto del comune di Lipari, ha sottolineato come «la piena reintegrazione dei lavoratori ex pomice in attività professionalmente qualificanti rimane tuttora una condizione necessaria per la piena vigenza della tutela dell'Unesco sull'arcipelago delle Eolie. una prolungata non ottemperanza rischia di attivare, a norma di statuto, una procedura di istruttoria interna per la cancellazione del sito dalla World Heritage List». Rutelli, al quale si era rivolto con un'accorata e dettagliata mail l'ex lavoratore Pumex Pietro Sturniolo, ha anche evidenziato che «la necessità di riqualificare il personale interessato è stata più volte ribadita».
Brevi da Lipari
Consiglio comunale a Lipari- E' convocato per stamani il consiglio comunale di Lipari con all'ordine del giorno: "Salvaguardia degli equilibri di bilancio". Il civico consesso dovrebbe, quasi certamente, slittare a domani
Una strada da intitolare a Leonida Bongiorno. L'interrogazione di Sabatini- "Durante la presentazione del libro di Marcello Sorgi intitolato Edda Ciano e il Comunista, Lei si è pubblicamente impegnato ad individuare una strada da intitolare al nostro concittadino Leonida Bongiorno.
Nel confermarle che condivido l'iniziativa, con la presente la INTERROGO per sapere se è già stata individuata la strada ed in che tempi ritiene questo possa avvenire.-
Con l'auspicio che quanto da lei dichiarato possa avere al più presto definizione, le porgo cordiali saluti.-"
Adolfo Sabatini (consigliere comunale di Nuovo Giorno)
Una strada da intitolare a Leonida Bongiorno. L'interrogazione di Sabatini- "Durante la presentazione del libro di Marcello Sorgi intitolato Edda Ciano e il Comunista, Lei si è pubblicamente impegnato ad individuare una strada da intitolare al nostro concittadino Leonida Bongiorno.
Nel confermarle che condivido l'iniziativa, con la presente la INTERROGO per sapere se è già stata individuata la strada ed in che tempi ritiene questo possa avvenire.-
Con l'auspicio che quanto da lei dichiarato possa avere al più presto definizione, le porgo cordiali saluti.-"
Adolfo Sabatini (consigliere comunale di Nuovo Giorno)
Portualità: Gli interventi urgenti da approntare. La nota del presidente della Federalberghi Eolie a sindaco e Circomare
(Christian Del Bono) Non volendo, in questa occasione, entrare nel merito delle operazioni di messa in sicurezza necessarie a rendere più efficiente il sistema portuale delle Isole Eolie, desideriamo richiamare la Vostra attenzione su alcuni interventi urgenti e di modesto impegno finanziario che consentirebbero ad aliscafi e catamarani di non dover cancellare dai propri itinerari alcuni dei servizi programmati, in presenza di mare apparentemente poco mosso. È il caso dei collegamenti ad alcuni scali delle Eolie, dove per mancanza di una regolare manutenzione, in presenza di risacca, l’attracco diventa pressoché impossibile se non a rischio di compromettere la sicurezza dei passeggeri e dei mezzi stessi. In particolare, all’attracco dell’isola di Vulcano, da 15 giorni, occorre ripristinare un respingente in quanto ne è saltata una saldatura. Da due anni è necessario dragare il lato nord dell’attracco di Stromboli. Nelle stesse condizioni versano il versante sud di quello di Panarea e quelli di Alicudi e Filicudi. A completamento di questi interventi basilari basterebbe, infine, sostituire alcuni respingenti ormai maciullati. Considerato l’enorme disagio che tali mancanze stanno causando a visitatori e residenti e visto che tali segnalazioni sembra siano già state regolarmente effettuate dalle compagnie di navigazione, si richiede ai destinatari della presente di voler intervenire con sollecitudine per porre in essere gli interventi che riterranno più opportuni.
lunedì 28 settembre 2009
Un pò di umiltà nell'amministrare non farebbe male (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) “Ho già precisato e l’ho fatto durante la riunione del 18, con ciò non ho difficoltà alcuna a portarlo a conoscenza di tutti, che l’intento meramente populista della Casta era miseramente fallito, in quanto io stessa in poco meno di un mese ero riuscita ad ottenere molto più di quanto essi stessi immaginavano, ma questo naturalmente si omette come si omette di citare la prima, la seconda e la terza e forse la quarta riunione che seguono quella del 16/6 e tutto ciò che da quelle riunioni e dal mio lavoro ne è derivato!”.
E’ un passaggio della nota on line con cui l’Assessore Sparacino ha creduto di rispondere al Presidente dell’Associazione Casta di Acquacalda. E’ da un po’ di tempo che esponenti e dirigenti di questa Amministrazione comunale pensano di reagire alle segnalazioni ed alle proteste dei cittadini, aggredendo. Aggredendo si intende verbalmente, ma comunque sempre di aggressione si tratta se è vero, come è stato detto, che spesso le parole sono pietre.
Non ci eravamo ancora ripresi dalla nota “riluttante” del Comandante dei vigili ai cittadini dall’”esasperato senso civico” che ora arriva questa comunicazione. Questa oltre a essere un altro momento della battaglia –come è stato giustamente detto–“per far tacere il cittadino”, ha qualcosa di più. In tanti anni di vita pubblica non avevo mai visto in poche righe una autoesaltazione così convinta e perentoria. Nessun pudore, nessun dubbio: Casta non ha riconosciuto il grande operato dell’assessore che in poco meno di un mese è riuscita ad ottenere quello che loro nemmeno immaginavano. Io, io, io ripetuto almeno dieci volte in sole quattro righe. Ma quali sono queste cose portentose ottenute? Quali, di grazia, se la falesia pericolante è ancora lì ed il progetto fatto sulla disponibilità di pochi spiccioli non è stato ancora varato? Quali, di grazia, se i lavori della protezione a mare di San Gaetano sono ancora fermi e l’inverno avanza a grandi passi? Quali, di grazia, se il pontile è sempre lì rotto e sul suo destino ci risulta che non sia mai stata interpellatà nemmeno la proprietà che dovrebbe essere ancora l’Italpomice?
Certo l’amministrazione ha bisogno di tempi lunghi perché dipende da tanti comportamenti e spesso i cittadini non comprendono e sembra loro che si perda tempo. Ma la forza(e il dovere) di un’amministrazione sta nel lavorare con i cittadini, nel rimanere in costante dialogo con loro, nel proporre e stare ad ascoltare non nel metterli in riga e bacchettarli come tanti scolaretti irrequieti. E poi oggi non si bacchettano più nemmeno gli scolaretti, figuriamoci i cittadini.
Un po’ di umiltà nell’amministrare non farebbe male.
E’ un passaggio della nota on line con cui l’Assessore Sparacino ha creduto di rispondere al Presidente dell’Associazione Casta di Acquacalda. E’ da un po’ di tempo che esponenti e dirigenti di questa Amministrazione comunale pensano di reagire alle segnalazioni ed alle proteste dei cittadini, aggredendo. Aggredendo si intende verbalmente, ma comunque sempre di aggressione si tratta se è vero, come è stato detto, che spesso le parole sono pietre.
Non ci eravamo ancora ripresi dalla nota “riluttante” del Comandante dei vigili ai cittadini dall’”esasperato senso civico” che ora arriva questa comunicazione. Questa oltre a essere un altro momento della battaglia –come è stato giustamente detto–“per far tacere il cittadino”, ha qualcosa di più. In tanti anni di vita pubblica non avevo mai visto in poche righe una autoesaltazione così convinta e perentoria. Nessun pudore, nessun dubbio: Casta non ha riconosciuto il grande operato dell’assessore che in poco meno di un mese è riuscita ad ottenere quello che loro nemmeno immaginavano. Io, io, io ripetuto almeno dieci volte in sole quattro righe. Ma quali sono queste cose portentose ottenute? Quali, di grazia, se la falesia pericolante è ancora lì ed il progetto fatto sulla disponibilità di pochi spiccioli non è stato ancora varato? Quali, di grazia, se i lavori della protezione a mare di San Gaetano sono ancora fermi e l’inverno avanza a grandi passi? Quali, di grazia, se il pontile è sempre lì rotto e sul suo destino ci risulta che non sia mai stata interpellatà nemmeno la proprietà che dovrebbe essere ancora l’Italpomice?
Certo l’amministrazione ha bisogno di tempi lunghi perché dipende da tanti comportamenti e spesso i cittadini non comprendono e sembra loro che si perda tempo. Ma la forza(e il dovere) di un’amministrazione sta nel lavorare con i cittadini, nel rimanere in costante dialogo con loro, nel proporre e stare ad ascoltare non nel metterli in riga e bacchettarli come tanti scolaretti irrequieti. E poi oggi non si bacchettano più nemmeno gli scolaretti, figuriamoci i cittadini.
Un po’ di umiltà nell’amministrare non farebbe male.
Auguri a.....
Preg.mo Direttore
mi permetto di inviare la presente per far porgere tramite il vs. sito auguri alla mia cara amica Veronica Costanzo al marito Sebastiano Puglisi ed al figliolo Giacomo per la nascita avvenuta oggi alle ore 10.00 presso l'ospedale di Lipari del figlioletto Giuseppe.
Loredana Saltalamacchia
mi permetto di inviare la presente per far porgere tramite il vs. sito auguri alla mia cara amica Veronica Costanzo al marito Sebastiano Puglisi ed al figliolo Giacomo per la nascita avvenuta oggi alle ore 10.00 presso l'ospedale di Lipari del figlioletto Giuseppe.
Loredana Saltalamacchia
Eolie fuori dall'Unesco se non saranno stabilizzati gli ex Pumex. Lo afferma Rutelli in Senato
Tutto prende il via con questa mail che Pietro Sturniolo, ex dipendente Pumex. ha inviato lunedì 21 settembre al senatore Francesco Rutelli.
"Gent.mo sen. Francesco Rutelli,
sono Pietro Sturniolo, ho 55 anni e sono un ex lavoratore delle cave di pomice di Lipari. Cave che come Lei sa benissimo sono state fatte chiudere per permettere a Lipari ed alle isole Eolie di entrare a far parte della lista dei siti Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
La stessa Unesco aveva raccomandato agli Enti interessati (Stato italiano, Regione Sicilia e comune di Lipari) di provvedere alla sistemazione dei lavoratori che, a causa della cessazione dell'attività di estrazione della pomice, avrebbero perso il lavoro.
Così però non è avvenuto, per cui le Eolie sono sì diventate Patrimonio dell'Umanità, ma decine di lavoratori sono stati abbandonati al loro destino di disoccupati, senza più avere la possibilità di poter contare su un reddito certo per loro e le loro famiglie.
Mi rivolgo quindi a Lei, gentile sen. Rutelli, che oltre ad essere assiduo e radicato frequentatore delle nostre isole, ha avuto una parte importantissima nell'appoggiare l'inserimento delle Eolie nella lista dei siti Unesco, per farle un accorato appello perchè faccia un intervento deciso presso le autorità competenti affinchè venga restituita a me ed agli altri lavoratori interessati quella dignità lavorativa che possedavamo e che ci è stata tolta in nome di un bene collettivo, assolutamente da raggiungere, quale è stato considerato l'inserimento dell'arcipelago eoliano nella lista Unesco.
Mi chiedo però se sia giusto che, per ottenere ciò, debbano pagare solo gli ex lavoratori della pomice e le loro famiglie.
Allego alla presente un promemoria abbastanza dettagliato, dell'evolversi della problematica che così drammaticamente ci sta interessando.
Speranzoso, cordialmente La saluto.
Pietro Sturniolo
A seguito di questa mail il senatore Rutelli nella seduta del Senato n. 256 del 23 settembre scorso ha presentato questa interrogazione, nella quale, proprio nella parte finale viene evidenziato il rischio per le Eolie di andare fuori dall'Unesco in caso di mancata reintegrazione dei lavoratori ex pomice in attività professionalmente qualificanti.
IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERROGAZIONE DEL SEN. FRANCESCO RUTELLI
Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per i rapporti con le Regioni e del lavoro, della salute e delle politiche sociali -
Premesso che:
l'Italia è oggi il Paese al mondo con il maggior numero di siti tutelati dall'Unesco. Con il recente inserimento nella World Heritage List della catena delle Dolomiti essi salgono a 44, contro i 40 della Spagna;
prima dell'iscrizione delle Dolomiti, le isole Eolie erano l'unico sito naturale tutelato dall'Unesco. Un riconoscimento che ha aperto la strada all'estensione anche alle bellezze naturali dello status di appartenenza all'umanità;
l'iscrizione dell'arcipelago delle Eolie risale all'anno 2000. Sin da quel momento, l'Unesco si era espressa in maniera inequivocabile in merito al destino delle cave di pietra pomice di Lipari, prevedendone la graduale dismissione come necessaria condizione per il mantenimento dell'arcipelago nella Heritage List;
a fronte di una tale condizione, nel 2006 l'allora Governo Prodi avviava una trattativa con le amministrazioni locali, la municipalità di Lipari e gli assessorati competenti della Regione Siciliana, con l'obiettivo di poter ottemperare alla richiesta dell'organizzazione internazionale e nel tentativo di tutelare, al contempo, il futuro professionale di circa quaranta lavoratori delle cave di pomice e delle rispettive famiglie. Una misura che sembrò da subito necessaria per salvaguardare i livelli occupazionali già precari nell'isola, caratterizzati peraltro da uno scarso reimpiego, vista la stagionalità tipica della primaria occupazione, rappresentata dal turismo e dal suo indotto. Le cave sono state ufficialmente chiuse nel novembre 2007;
la necessità di riqualificare il personale interessato è stata più volte ribadita anche attraverso precise deliberazioni della Giunta regionale siciliana, su precisa sollecitazione del Governo;
in molteplici passaggi, a partire proprio dal novembre 2007, tali lavoratori sono stati assunti con collaborazioni occasionali, a tempo determinato e in qualità di lavoratori socialmente utili (LSU), in carico a numerose amministrazioni regionali e comunali;
ad oggi, i lavoratori delle ex cave di pomice vengono utilizzati come LSU presso il Comune di Lipari, percepiscono l'indennità di mobilità dell'INPS e non hanno alcuna certezza occupazionale; ciò, oltre a mortificare una tradizione di maestranza e di professionalità, mette seriamente a rischio la capacità di sussistenza di numerose famiglie;
la piena reintegrazione dei lavoratori in attività professionalmente qualificanti rimane tuttora una condizione necessaria per la piena vigenza della tutela dell'Unesco sull'arcipelago delle Eolie; una prolungata non ottemperanza rischia di attivare, a norma di statuto, una procedura di istruttoria interna per la cancellazione del sito dalla World Heritage List,
si chiede di sapere:
con quali azioni di competenza i Ministri in indirizzo intendano sollecitare la Regione Siciliana e l'amministrazione comunale di Lipari affinché si possa giungere, con la massima urgenza, alla definizione di una piena riqualificazione professionale per gli ex lavoratori delle cave di pomice;
se non si ritenga necessario, d'intesa con il Ministro per i beni e le attività culturali ed il Ministro per il turismo, provvedere alla riqualificazione dei siti delle ex cave di pomice, anche nel quadro di iniziative di potenziamento dell'offerta turistica e di valorizzazione del patrimonio paesaggistico dell'isola e dell'arcipelago eoliano.
"Gent.mo sen. Francesco Rutelli,
sono Pietro Sturniolo, ho 55 anni e sono un ex lavoratore delle cave di pomice di Lipari. Cave che come Lei sa benissimo sono state fatte chiudere per permettere a Lipari ed alle isole Eolie di entrare a far parte della lista dei siti Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
La stessa Unesco aveva raccomandato agli Enti interessati (Stato italiano, Regione Sicilia e comune di Lipari) di provvedere alla sistemazione dei lavoratori che, a causa della cessazione dell'attività di estrazione della pomice, avrebbero perso il lavoro.
Così però non è avvenuto, per cui le Eolie sono sì diventate Patrimonio dell'Umanità, ma decine di lavoratori sono stati abbandonati al loro destino di disoccupati, senza più avere la possibilità di poter contare su un reddito certo per loro e le loro famiglie.
Mi rivolgo quindi a Lei, gentile sen. Rutelli, che oltre ad essere assiduo e radicato frequentatore delle nostre isole, ha avuto una parte importantissima nell'appoggiare l'inserimento delle Eolie nella lista dei siti Unesco, per farle un accorato appello perchè faccia un intervento deciso presso le autorità competenti affinchè venga restituita a me ed agli altri lavoratori interessati quella dignità lavorativa che possedavamo e che ci è stata tolta in nome di un bene collettivo, assolutamente da raggiungere, quale è stato considerato l'inserimento dell'arcipelago eoliano nella lista Unesco.
Mi chiedo però se sia giusto che, per ottenere ciò, debbano pagare solo gli ex lavoratori della pomice e le loro famiglie.
Allego alla presente un promemoria abbastanza dettagliato, dell'evolversi della problematica che così drammaticamente ci sta interessando.
Speranzoso, cordialmente La saluto.
Pietro Sturniolo
A seguito di questa mail il senatore Rutelli nella seduta del Senato n. 256 del 23 settembre scorso ha presentato questa interrogazione, nella quale, proprio nella parte finale viene evidenziato il rischio per le Eolie di andare fuori dall'Unesco in caso di mancata reintegrazione dei lavoratori ex pomice in attività professionalmente qualificanti.
IL TESTO INTEGRALE DELL'INTERROGAZIONE DEL SEN. FRANCESCO RUTELLI
Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per i rapporti con le Regioni e del lavoro, della salute e delle politiche sociali -
Premesso che:
l'Italia è oggi il Paese al mondo con il maggior numero di siti tutelati dall'Unesco. Con il recente inserimento nella World Heritage List della catena delle Dolomiti essi salgono a 44, contro i 40 della Spagna;
prima dell'iscrizione delle Dolomiti, le isole Eolie erano l'unico sito naturale tutelato dall'Unesco. Un riconoscimento che ha aperto la strada all'estensione anche alle bellezze naturali dello status di appartenenza all'umanità;
l'iscrizione dell'arcipelago delle Eolie risale all'anno 2000. Sin da quel momento, l'Unesco si era espressa in maniera inequivocabile in merito al destino delle cave di pietra pomice di Lipari, prevedendone la graduale dismissione come necessaria condizione per il mantenimento dell'arcipelago nella Heritage List;
a fronte di una tale condizione, nel 2006 l'allora Governo Prodi avviava una trattativa con le amministrazioni locali, la municipalità di Lipari e gli assessorati competenti della Regione Siciliana, con l'obiettivo di poter ottemperare alla richiesta dell'organizzazione internazionale e nel tentativo di tutelare, al contempo, il futuro professionale di circa quaranta lavoratori delle cave di pomice e delle rispettive famiglie. Una misura che sembrò da subito necessaria per salvaguardare i livelli occupazionali già precari nell'isola, caratterizzati peraltro da uno scarso reimpiego, vista la stagionalità tipica della primaria occupazione, rappresentata dal turismo e dal suo indotto. Le cave sono state ufficialmente chiuse nel novembre 2007;
la necessità di riqualificare il personale interessato è stata più volte ribadita anche attraverso precise deliberazioni della Giunta regionale siciliana, su precisa sollecitazione del Governo;
in molteplici passaggi, a partire proprio dal novembre 2007, tali lavoratori sono stati assunti con collaborazioni occasionali, a tempo determinato e in qualità di lavoratori socialmente utili (LSU), in carico a numerose amministrazioni regionali e comunali;
ad oggi, i lavoratori delle ex cave di pomice vengono utilizzati come LSU presso il Comune di Lipari, percepiscono l'indennità di mobilità dell'INPS e non hanno alcuna certezza occupazionale; ciò, oltre a mortificare una tradizione di maestranza e di professionalità, mette seriamente a rischio la capacità di sussistenza di numerose famiglie;
la piena reintegrazione dei lavoratori in attività professionalmente qualificanti rimane tuttora una condizione necessaria per la piena vigenza della tutela dell'Unesco sull'arcipelago delle Eolie; una prolungata non ottemperanza rischia di attivare, a norma di statuto, una procedura di istruttoria interna per la cancellazione del sito dalla World Heritage List,
si chiede di sapere:
con quali azioni di competenza i Ministri in indirizzo intendano sollecitare la Regione Siciliana e l'amministrazione comunale di Lipari affinché si possa giungere, con la massima urgenza, alla definizione di una piena riqualificazione professionale per gli ex lavoratori delle cave di pomice;
se non si ritenga necessario, d'intesa con il Ministro per i beni e le attività culturali ed il Ministro per il turismo, provvedere alla riqualificazione dei siti delle ex cave di pomice, anche nel quadro di iniziative di potenziamento dell'offerta turistica e di valorizzazione del patrimonio paesaggistico dell'isola e dell'arcipelago eoliano.
Lipari: Assemblea ex Pumex, in discussione le novità dell'ultima ora
Assemblea stamattina degli ex dipendenti Pumex per discutere e decidere le iniziative da intraprendere alla luce delle novità emerse nelle ultime ore. Novità sulle quali vi ragguaglieremo a breve attraverso una ampia documentazione. All'assemblea, tenutasi nella sala convegni del Palacongressi, hanno partecipato una ventina di lavoratori. Vi proponiamo un breve video realizzato durante la riunione:
Francesco Ziino. Il sacrista di Lipari
(da idea radio portale news)(di Mariangela Pastore) E’ il più giovane sacrista della provincia di Messina,Francesco Ziino 26 anni, nell’era dell’eterogeneità dei lavori legati alla tecnologia, ha scelto uno dei mestieri più antichi. Ha iniziato la sua carriera a 7 anni come chierichetto ed una volta conseguito il diploma di ragioniere è stato assunto dalla Curia Messinese come Sacrista del culto della Cattedrale e di altre 8 chiese del centro storico di Lipari, succedendo dopo circa 70 anni alla famiglia Pastore. Donna Angelina è stata la sua maestra, grazie a lei ha imparato ad organizzare le grandi celebrazioni eucaristiche,a “vestire” S.Bartolo ed a preparare i sepolcri. Un mestiere antico quanto pesante e di grande responsabilità.
Non si tratta solo di aprire e chiudere i luoghi di culto ma anche organizzare la pulizia di grandi ambienti, e poi lucidare l’argento ,sistemare gli addobbi , lavare e stirare le tovaglie copri altare e i paramenti eucaristici ed inoltre vigilare su i tesori delle chiese e sull’immenso patrimonio che queste custodiscono.Ore ed ore di lavoro, alle volte prettamente femminile, che sono spesso rinuncia a divertimenti,io amo il mio lavoro -dice Francesco- ed ho accettato i sacrifici che ne comporta. Per don Gaetano Sardella la sua presenza è indispensabile, il suo impegno e la sua devozione sono insostituibili .Grazie a lui sono stati rispolverati vecchi paramenti e vecchie usanze come il camice rosso da cerimoniere che, viene indossato durante le processioni di S.Bartolo e poi i cuori votivi del Santo patrono che lucidati dono stati sistemati nei velieri diventando un importante arredo per la “varetta”. Nonostante la sua giovane età Francesco è un libro aperto non si può non interrogarlo e non sapere particolari notizie sulla storia delle chiese e sulla vita ecclesiale dell’isola e le tradizioni popolari nonché detti ed avvenimenti che fanno la storia dell’isola. Francesco è ormai diventato un personaggio, la sua simpatia poi attira i turisti che visitano i luoghi sacri ma chiunque si reca in chiesa per qualsiasi richiesta o informazione chiede di lui. Come mai hai scelto di fare questo lavoro?
Lipari non offre molto e poi io in chiesa ci sono cresciuto, non è un lavoro facile ma mi da soddisfazioni nonostante alcune volte è veramente pesante correre da un capo all’altro del paese .
Riesci a trovare tempo per te stesso?
Non sempre, qualche volta vado a cena fuori con gli amici ed in estate mi concedo una passeggiata ma non riesco ad andare a mare.
Non si tratta solo di aprire e chiudere i luoghi di culto ma anche organizzare la pulizia di grandi ambienti, e poi lucidare l’argento ,sistemare gli addobbi , lavare e stirare le tovaglie copri altare e i paramenti eucaristici ed inoltre vigilare su i tesori delle chiese e sull’immenso patrimonio che queste custodiscono.Ore ed ore di lavoro, alle volte prettamente femminile, che sono spesso rinuncia a divertimenti,io amo il mio lavoro -dice Francesco- ed ho accettato i sacrifici che ne comporta. Per don Gaetano Sardella la sua presenza è indispensabile, il suo impegno e la sua devozione sono insostituibili .Grazie a lui sono stati rispolverati vecchi paramenti e vecchie usanze come il camice rosso da cerimoniere che, viene indossato durante le processioni di S.Bartolo e poi i cuori votivi del Santo patrono che lucidati dono stati sistemati nei velieri diventando un importante arredo per la “varetta”. Nonostante la sua giovane età Francesco è un libro aperto non si può non interrogarlo e non sapere particolari notizie sulla storia delle chiese e sulla vita ecclesiale dell’isola e le tradizioni popolari nonché detti ed avvenimenti che fanno la storia dell’isola. Francesco è ormai diventato un personaggio, la sua simpatia poi attira i turisti che visitano i luoghi sacri ma chiunque si reca in chiesa per qualsiasi richiesta o informazione chiede di lui. Come mai hai scelto di fare questo lavoro?
Lipari non offre molto e poi io in chiesa ci sono cresciuto, non è un lavoro facile ma mi da soddisfazioni nonostante alcune volte è veramente pesante correre da un capo all’altro del paese .
Riesci a trovare tempo per te stesso?
Non sempre, qualche volta vado a cena fuori con gli amici ed in estate mi concedo una passeggiata ma non riesco ad andare a mare.
E' arrivata Sabrina ! Fiocco rosa in casa Currò
Merenda navigazione. Stop ai viaggi d'emergenza. Decisione maturata dopo la richiesta di "gratuità" nell'ultimo viaggio sulla Lipari- Milazzo
Riceviamo da Massimo Merenda, amministratore unico della "MERENDA NAVIGAZIONE" e pubblichiamo:
Egregio direttore,
desidero fare alcune puntualizzazioni circa il viaggio da Lipari per Milazzo e ritorno effettuato con la ns. imbarcazione Lipari Island in data 24 c.m..
Fin dalla sera precedente siamo stati tempestati da telefonate di albergatori e singoli eoliani che chiedevano la ns. disponibilità ad effettuare il giorno successivo un viaggio alla volta di Milazzo nell'eventualità che i mezzi di linea non effettuassero regolarmente i collegamenti.
Il giorno 24, come previsto, le società SIREMAR e USTICA LINES hanno sospeso i collegamenti da e per Milazzo a causa delle avverse condizioni meteo-marine; ciò ha fatto si che tutti coloro i quali avevano necessità di raggiungere la terraferma per impegni improrogabili continuassero incessantemente a telefonare per chiedere la ns. disponibilità ad effettuare il viaggio da Lipari a Milazzo.
Intorno alle ore 13.30, avendo verificato direttamente le condizioni del mare e ritenendo fattibile la traversata si è deciso di fissare la partenza alle ore 14.15 dal molo di Sottomonastero.
Nel frattempo anche da Vulcano sono giunte richieste da parte di cittadini che dovevano raggiungere Milazzo. Contemporaneamente, alcuni eoliani che si trovavano a Milazzo e altre persone che dovevano raggiungere Lipari per partecipare ad un matrimonio ci hanno contattato telefonicamente per chiedere conferma della ns. partenza e si sono "prenotati"per il viaggio di ritorno. Abbiamo informato i passeggeri che il costo del biglietto Lipari - Milazzo era di E. 50.00, quello Milazzo - Lipari di E. 40.00 (si consideri il costo del carburante e 4 persone di equipaggio). Siamo quindi partiti per Vulcano e Milazzo alle ore 14.15 effettuando una traversata regolare. Giunti a Milazzo accolti da applausi e ringraziamenti, abbiamo sbarcato i passeggeri e iniziato le operazioni di imbarco. Mentre i passeggeri salivano a bordo, il catamarano della società USTICA LINES, avendo deciso di effettuare la corsa per Lipari all'improvviso, si è diretto al pontile per l'imbarco. Improvvisamente molti di coloro, eoliani e non, che ci avevano tempestato di telefonate per chiederci di riportarli a casa, si sono avviati di corsa verso l'agenzia USTICA LINES. Finito l'imbarco dei pochi passeggeri rimasti, siamo partiti per Lipari seguiti a pochi minuti di distanza dal catamarano USTICA LINES. Giunti a Lipari abbiamo ricevuto ringraziamenti da parte di un gruppo di turisti formato da 34 ragazzi e 2 professori e lamentele da parte di alcuni isolani che hanno ritenuto esagerato il costo del biglietto. Per completezza di informazione è opportuno che si sappia che il sottoscritto e l'equipaggio hanno passato la notte a bordo della Motonave in Località "Valle Muria"insieme alle M/N: "Ariston", "Lipari M" e "Green Lipari" poichè non è stato possibile ormeggiare nel porto di Pignataro visto il gran numero di imbarcazioni che vi si erano rifugiati. L'amara conclusione della vicenda ci induce a prendere una drastica decisione: per il futuro non saremo più disponibili ad effettuare collegamenti verso Milazzo e/o la terraferma per colpa dei residenti "Liparoti"che per la seconda volta pretendevano di essere trasferiti a Lipari o a Milazzo "Gratis"o pagando soltanto € 6.00 , ad eccezione dei gruppi che usufruiscono dei ns. servizi.
Distinti saluti.
MERENDA NAVIGAZIONE
Amministratore Unico
Egregio direttore,
desidero fare alcune puntualizzazioni circa il viaggio da Lipari per Milazzo e ritorno effettuato con la ns. imbarcazione Lipari Island in data 24 c.m..
Fin dalla sera precedente siamo stati tempestati da telefonate di albergatori e singoli eoliani che chiedevano la ns. disponibilità ad effettuare il giorno successivo un viaggio alla volta di Milazzo nell'eventualità che i mezzi di linea non effettuassero regolarmente i collegamenti.
Il giorno 24, come previsto, le società SIREMAR e USTICA LINES hanno sospeso i collegamenti da e per Milazzo a causa delle avverse condizioni meteo-marine; ciò ha fatto si che tutti coloro i quali avevano necessità di raggiungere la terraferma per impegni improrogabili continuassero incessantemente a telefonare per chiedere la ns. disponibilità ad effettuare il viaggio da Lipari a Milazzo.
Intorno alle ore 13.30, avendo verificato direttamente le condizioni del mare e ritenendo fattibile la traversata si è deciso di fissare la partenza alle ore 14.15 dal molo di Sottomonastero.
Nel frattempo anche da Vulcano sono giunte richieste da parte di cittadini che dovevano raggiungere Milazzo. Contemporaneamente, alcuni eoliani che si trovavano a Milazzo e altre persone che dovevano raggiungere Lipari per partecipare ad un matrimonio ci hanno contattato telefonicamente per chiedere conferma della ns. partenza e si sono "prenotati"per il viaggio di ritorno. Abbiamo informato i passeggeri che il costo del biglietto Lipari - Milazzo era di E. 50.00, quello Milazzo - Lipari di E. 40.00 (si consideri il costo del carburante e 4 persone di equipaggio). Siamo quindi partiti per Vulcano e Milazzo alle ore 14.15 effettuando una traversata regolare. Giunti a Milazzo accolti da applausi e ringraziamenti, abbiamo sbarcato i passeggeri e iniziato le operazioni di imbarco. Mentre i passeggeri salivano a bordo, il catamarano della società USTICA LINES, avendo deciso di effettuare la corsa per Lipari all'improvviso, si è diretto al pontile per l'imbarco. Improvvisamente molti di coloro, eoliani e non, che ci avevano tempestato di telefonate per chiederci di riportarli a casa, si sono avviati di corsa verso l'agenzia USTICA LINES. Finito l'imbarco dei pochi passeggeri rimasti, siamo partiti per Lipari seguiti a pochi minuti di distanza dal catamarano USTICA LINES. Giunti a Lipari abbiamo ricevuto ringraziamenti da parte di un gruppo di turisti formato da 34 ragazzi e 2 professori e lamentele da parte di alcuni isolani che hanno ritenuto esagerato il costo del biglietto. Per completezza di informazione è opportuno che si sappia che il sottoscritto e l'equipaggio hanno passato la notte a bordo della Motonave in Località "Valle Muria"insieme alle M/N: "Ariston", "Lipari M" e "Green Lipari" poichè non è stato possibile ormeggiare nel porto di Pignataro visto il gran numero di imbarcazioni che vi si erano rifugiati. L'amara conclusione della vicenda ci induce a prendere una drastica decisione: per il futuro non saremo più disponibili ad effettuare collegamenti verso Milazzo e/o la terraferma per colpa dei residenti "Liparoti"che per la seconda volta pretendevano di essere trasferiti a Lipari o a Milazzo "Gratis"o pagando soltanto € 6.00 , ad eccezione dei gruppi che usufruiscono dei ns. servizi.
Distinti saluti.
MERENDA NAVIGAZIONE
Amministratore Unico
"Auguri Acquacalda" di Anna Miracula
(Anna Miracula) Come diceva in un passaggio del suo articolo il Sig. Mottola, Presidente del Comitato CASTA di Acquacalda?
“ Per non essere tacciati di mero qualunquismo, becero disfattismo, inopportuno nichilismo, mancanza di senso civico e quant’altro, ci permettiamo formulare alcune proposte e di sottoporle all’esame di chi vorrà, benevolmente, leggere…”(e seguono giustamente le proposte).
Sig. Mottola, mi dispiace ma anche Lei non è stato graziato.. anche Lei è stato colpito e affondato in questa battaglia navale ideata per far tacere il cittadino.......
Seguo le vicende di Acquacalda da tempo e so per certo quanto avete a cuore il vostro paese, come io ho a cuore il mio,come ognuno di noi ha rispetto di dove vive ,ed è del tutto normale, guai se non fosse così, siamo il patrimonio dell’Umanità ma l’umanità qui è sparita, lasciando il posto all’arroganza ,servita ormai su un piatto d’argento, ogni qualvolta si prova a fare un passo sbagliato (sbagliato per alcuni, s’intende).
Volevo dirLe …Continui così, tutti voi del Comitato continuate così, penso che ormai avrete raggiunto un alto livello di saturazione tale per questa situazione in cui versate da quasi un anno (parlando in questo caso ovviamente solo della questione strada e pontile)da non poterne più, ma continuate a lottare, di sicuro avete l’appoggio di tutta la popolazione di Lipari, anche se silenziosa e pacata ,ma vi è vicina davvero.
Sono convinta che l’incomprensione alla Vostra tragica situazione è dovuta al fatto che ,chi dovrebbe aiutarvi ,non lo fa perché non è direttamente inserito nei problemi del posto,perché non è stato costretto per più di sei mesi a prendersi addosso tutte le piogge invernali, il vento ,il freddo, i marosi violenti che non ti fanno dormire la notte, decidere se fare il giro dell’isola tutti i giorni con i bambini da accompagnare a scuola oppure fargli fare la scarpinata fino a raggiungere il bus nella strada superiore con il rischio di ammalarsi o di cadere.
Perché chi imputa, chi infligge opinioni, sicuramente non ha provato tutto questo, dorme tranquillo, i figli a scuola ce li accompagna tranquillamente senza somigliare a Indiana Jones ed è sicuro che la sua casa l’indomani non la troverà appesa sul costone roccioso.
Il vostro unico errore sapete qual è, a mio parere? Non aver organizzato una sorta di Isola dei Famosi, scritturando e inserendo la parte politica, facendogli provare ,almeno per i sei mesi ,anzi no, facciamo un anno, il brivido di stare in un posto isolato, con un pontile semicadente, una spiaggia inutilizzabile, le strutture ricettive in difficoltà o addirittura costrette a chiudere per quel periodo, niente ufficio postale,niente banca e bancomat, tutto cioè allo stato primitivo , per come loro pensano che dobbiate vivere.
Chissà, alla fine di questo reality,magari sarebbero uscite fuori delle star, oppure delle persone con più rispetto e comprensione per i diritti umani.
Auguri Acquacalda
“ Per non essere tacciati di mero qualunquismo, becero disfattismo, inopportuno nichilismo, mancanza di senso civico e quant’altro, ci permettiamo formulare alcune proposte e di sottoporle all’esame di chi vorrà, benevolmente, leggere…”(e seguono giustamente le proposte).
Sig. Mottola, mi dispiace ma anche Lei non è stato graziato.. anche Lei è stato colpito e affondato in questa battaglia navale ideata per far tacere il cittadino.......
Seguo le vicende di Acquacalda da tempo e so per certo quanto avete a cuore il vostro paese, come io ho a cuore il mio,come ognuno di noi ha rispetto di dove vive ,ed è del tutto normale, guai se non fosse così, siamo il patrimonio dell’Umanità ma l’umanità qui è sparita, lasciando il posto all’arroganza ,servita ormai su un piatto d’argento, ogni qualvolta si prova a fare un passo sbagliato (sbagliato per alcuni, s’intende).
Volevo dirLe …Continui così, tutti voi del Comitato continuate così, penso che ormai avrete raggiunto un alto livello di saturazione tale per questa situazione in cui versate da quasi un anno (parlando in questo caso ovviamente solo della questione strada e pontile)da non poterne più, ma continuate a lottare, di sicuro avete l’appoggio di tutta la popolazione di Lipari, anche se silenziosa e pacata ,ma vi è vicina davvero.
Sono convinta che l’incomprensione alla Vostra tragica situazione è dovuta al fatto che ,chi dovrebbe aiutarvi ,non lo fa perché non è direttamente inserito nei problemi del posto,perché non è stato costretto per più di sei mesi a prendersi addosso tutte le piogge invernali, il vento ,il freddo, i marosi violenti che non ti fanno dormire la notte, decidere se fare il giro dell’isola tutti i giorni con i bambini da accompagnare a scuola oppure fargli fare la scarpinata fino a raggiungere il bus nella strada superiore con il rischio di ammalarsi o di cadere.
Perché chi imputa, chi infligge opinioni, sicuramente non ha provato tutto questo, dorme tranquillo, i figli a scuola ce li accompagna tranquillamente senza somigliare a Indiana Jones ed è sicuro che la sua casa l’indomani non la troverà appesa sul costone roccioso.
Il vostro unico errore sapete qual è, a mio parere? Non aver organizzato una sorta di Isola dei Famosi, scritturando e inserendo la parte politica, facendogli provare ,almeno per i sei mesi ,anzi no, facciamo un anno, il brivido di stare in un posto isolato, con un pontile semicadente, una spiaggia inutilizzabile, le strutture ricettive in difficoltà o addirittura costrette a chiudere per quel periodo, niente ufficio postale,niente banca e bancomat, tutto cioè allo stato primitivo , per come loro pensano che dobbiate vivere.
Chissà, alla fine di questo reality,magari sarebbero uscite fuori delle star, oppure delle persone con più rispetto e comprensione per i diritti umani.
Auguri Acquacalda
Calcio: La matricola Ludica Lipari è corsara. L'Alcara si arrende al poker (Dalla Gazzetta del Sud)
La matricola Ludica Lipari è corsara L'Alcara si arrende al poker ospite
Alcara 1 Ludica Lipari 4
Marcatori: 16' Tripi, 21' Cavallaro, 26', 35', 46' pt Licari.
Alcara: Brunello, Dottore, G. Cipitì (76' Cardillo), C.Manzo, Gentile (46' B. Cipitì), N. Sidoti, Cavallaro, Napoli, S. Sidoti, Consiglio, Oriti Monterosso (64' Manasseri).
L. Lipari: Billè, Marino (86' La Greca), Mazzeo (81' Formica), Currò, Caruso(77' Li Donni), Fiorenza, Caprara, Giunta, Tripi, Sturniolo, Licari. Arbitro: Grasso di Palermo.
Alcara Li Fusi. Sul rettangolo di Alcara si abbatte l'uragano-Licari, autore di una sontuosa tripletta e la matricola Ludica Lipari celebra nel migliore dei modi, con una scintillante e rotonda vittoria, il ritorno in Prima Categoria davanti ad una formazione di casa composta tutta da ragazzi locali, che ha patito le assenze dell'infortunato Amos Manzo e dello storico capitano Maenza che ha lasciato il calcio per lavoro a Venezia.
Assenze non da poco per il nuovo tecnico Nino Manzo che ha dovuto fronteggiare queste avversità davanti alla grintosa ed ostica compagine ospite che, con tocchi di prima e gioco in velocità, ha finito per dominare.
Al 16' il risultato si sblocca con Tripi che passa in mezzo a due difensori, si presenta solo davanti a Brunello ed insacca con facilità. Pronta reazione dell'Alcara che al 21' trova il gol del pari: Cavallaro mette dalla destra un pallonetto forse pensando al cross, la sfera si arcua e, con una strana deviazione, finisce in rete con Billè incredulo.
Il colpo non ferisce gli eoliani che ripartono a testa bassa e chiudono la contesa nel primo tempo con super-Licari che, al 26', insacca di testa su traversone di Sturniolo, mentre al 35' e al 46' taglia in due la difesa alcarese su altrettante ripartenze e sigilla il risultato con una doppietta spettacolare.
Praticamente inesistente la ripresa con ritmi blandi: il Lipari che non infierisce e l'Alcara con il morale a terra. Da segnalare solo al 75' un rigore per gli ospiti che Currò* calciava alle stelle(g.l.).
*NB. Contrariamente a quanto riportato sulla Gazzetta del sud il calcio di rigore non è stato fallito da Currò ma da Sturniolo
Alcara 1 Ludica Lipari 4
Marcatori: 16' Tripi, 21' Cavallaro, 26', 35', 46' pt Licari.
Alcara: Brunello, Dottore, G. Cipitì (76' Cardillo), C.Manzo, Gentile (46' B. Cipitì), N. Sidoti, Cavallaro, Napoli, S. Sidoti, Consiglio, Oriti Monterosso (64' Manasseri).
L. Lipari: Billè, Marino (86' La Greca), Mazzeo (81' Formica), Currò, Caruso(77' Li Donni), Fiorenza, Caprara, Giunta, Tripi, Sturniolo, Licari. Arbitro: Grasso di Palermo.
Alcara Li Fusi. Sul rettangolo di Alcara si abbatte l'uragano-Licari, autore di una sontuosa tripletta e la matricola Ludica Lipari celebra nel migliore dei modi, con una scintillante e rotonda vittoria, il ritorno in Prima Categoria davanti ad una formazione di casa composta tutta da ragazzi locali, che ha patito le assenze dell'infortunato Amos Manzo e dello storico capitano Maenza che ha lasciato il calcio per lavoro a Venezia.
Assenze non da poco per il nuovo tecnico Nino Manzo che ha dovuto fronteggiare queste avversità davanti alla grintosa ed ostica compagine ospite che, con tocchi di prima e gioco in velocità, ha finito per dominare.
Al 16' il risultato si sblocca con Tripi che passa in mezzo a due difensori, si presenta solo davanti a Brunello ed insacca con facilità. Pronta reazione dell'Alcara che al 21' trova il gol del pari: Cavallaro mette dalla destra un pallonetto forse pensando al cross, la sfera si arcua e, con una strana deviazione, finisce in rete con Billè incredulo.
Il colpo non ferisce gli eoliani che ripartono a testa bassa e chiudono la contesa nel primo tempo con super-Licari che, al 26', insacca di testa su traversone di Sturniolo, mentre al 35' e al 46' taglia in due la difesa alcarese su altrettante ripartenze e sigilla il risultato con una doppietta spettacolare.
Praticamente inesistente la ripresa con ritmi blandi: il Lipari che non infierisce e l'Alcara con il morale a terra. Da segnalare solo al 75' un rigore per gli ospiti che Currò* calciava alle stelle(g.l.).
*NB. Contrariamente a quanto riportato sulla Gazzetta del sud il calcio di rigore non è stato fallito da Currò ma da Sturniolo
Notizie dalle Eolie e dintorni
Oggi sciopero marittimi Siremar aderenti a Federmar-Cisal- Oggi, lunedi' 28, i marittimi della Siremar aderenti a Federmar-Cisal, imbarcati sugli aliscafi e sui traghetti che assicurano i collegamenti da e per le isole minori siciliane, si fermeranno per 24 ore. Lo sciopero e' stato annunciato da Gesualdo Accardi in una nota. Saranno interessati i collegamenti con le isole Eolie, le Egadi, la linea Palermo - Ustica, la linea Milazzo - Napoli, la linea Porto Empedocle - Linosa e la linea Porto Empedocle - Lampedusa. Saranno, in ogni caso, assicurati i servizi essenziali previsti dalla legge 146/90 e dagli accordi in essere. "Questa organizzazione sindacale - ha sostenuto Accardi - proclamato lo stato di agitazione, ha dovuto prendere atto che la Siremar non ha voluto esaminare le problematiche illustrate, in materia di regolarizzazione ed adeguamenti degli status contrattuali del personale navigante, anche in presenza dei diritti acquisiti, e di riconoscimento di qualifiche e mansioni per il personale amministrativo".
Pavone (UGLscuola) "Martedi all'ARS affronterò con determinazione la questione dei precari" - " Nella riunione di martedi 29 settembre all'ARS- ha dichiarato il liparese Bartolo Pavone dell'UGLscuola- bisogna evitare provvedimenti che possano avere ricadute pesanti nella scuola eiciliana".E' indispensabile-continua-che i partecipanti in una logica costruttiva,aiutiamo il Governo Siciliano a preparare un documento unitario riguardante proposte di modifica alla legge 133/09".
Pavone,inoltre,affrontera' con molta determinazione la questione dei precari, sull'importanza del ruolo che svolgono all'interno della singole istituzioni sottolineando, che"il loro contributo in questi anni e' stato molto proficuo e deve essere riconosciuto nelle sedi opportune,in quanto,il loro impegno ha dato e continua a dare tanto alla scuola assicurando continuita' al servizio e garantendo prestazioni professionali di alto livello,nonostante la mancanza di stabilita' del lavoro".
Martedi'
la riunione avra' inizio alle ore 17.00,con la partecipazione di 2 Funzionari del Dipartimento del Miur,in preparazione a quella che si terra' a breve a Roma in presenza del Ministro Gelmini.
Pavone (UGLscuola) "Martedi all'ARS affronterò con determinazione la questione dei precari" - " Nella riunione di martedi 29 settembre all'ARS- ha dichiarato il liparese Bartolo Pavone dell'UGLscuola- bisogna evitare provvedimenti che possano avere ricadute pesanti nella scuola eiciliana".E' indispensabile-continua-che i partecipanti in una logica costruttiva,aiutiamo il Governo Siciliano a preparare un documento unitario riguardante proposte di modifica alla legge 133/09".
Pavone,inoltre,affrontera' con molta determinazione la questione dei precari, sull'importanza del ruolo che svolgono all'interno della singole istituzioni sottolineando, che"il loro contributo in questi anni e' stato molto proficuo e deve essere riconosciuto nelle sedi opportune,in quanto,il loro impegno ha dato e continua a dare tanto alla scuola assicurando continuita' al servizio e garantendo prestazioni professionali di alto livello,nonostante la mancanza di stabilita' del lavoro".
Martedi'
la riunione avra' inizio alle ore 17.00,con la partecipazione di 2 Funzionari del Dipartimento del Miur,in preparazione a quella che si terra' a breve a Roma in presenza del Ministro Gelmini.
domenica 27 settembre 2009
Vedi Lipari e....speri di poterci arrivare..prima o poi
Abbiamo titolato "Vedi Lipari e....speri di poterci arrivare..prima o poi" ma avremmo potuto trovarne cento altri per raccontare la disavventura, e non di poco conto, occorsa nel pomeriggio per un centinaio di eoliani e qualche turista imbarcatisi a Milazzo per raggiungere Lipari.
Due i mezzi, involontariamente coinvolti, in quella che, se non avesse causato gravi disagi ai viaggiatori e messo il dito(non ne sentivamo il bisogno) sulla inefficiente portualità liparese, si potrebbe definire "tragi-commedia"
Il primo mezzo un catamarano, partito da Milazzo, una volta raggiunta Lipari non ha potuto approdare nel pontile a giorno(a causa della seppur blanda sciroccata) ma non ha potuto neanche approdare a Punta Scaliddi dove era ormeggiato il traghetto, impossibilitato a mollare gli ormeggi per non rischiare.
Risultato? L'unico possibile! Suo malgrado il comandante del mezzo ha dovuto invertire la rotta riportando i malcapitati a Milazzo.
E' andata un "pò meglio", subito dopo, ai passeggeri imbarcatisi su un aliscafo di linea per raggiungere (manco a dirlo) Lipari. Pontile a giorno sempre inagibile, scalo di Punta Scaliddi sempre occupato dal traghetto (impossibilitato ad uscire). La soluzione? Passeggeri destinati a Lipari in "crociera premio" verso Salina nella speranza di poter al ritorno approdare a Punta Scaliddi. Cosa puntualmente avvenuta, visto che, al ritorno dell'aliscafo da Salina, il traghetto aveva mollato gli ormeggi per dirigersi a Milazzo.
Per la cronaca bisogna aggiungere che i passeggeri, riportati a Milazzo, sono stati rimborsati e in serata hanno potuto finalmente raggiungere Lipari.
Ogni ulteriore commento appare superfluo. Solo un quesito. Dopo quanto accaduto oggi e con questa portualità ha ancora senso parlare di destagionalizzazione?
Due i mezzi, involontariamente coinvolti, in quella che, se non avesse causato gravi disagi ai viaggiatori e messo il dito(non ne sentivamo il bisogno) sulla inefficiente portualità liparese, si potrebbe definire "tragi-commedia"
Il primo mezzo un catamarano, partito da Milazzo, una volta raggiunta Lipari non ha potuto approdare nel pontile a giorno(a causa della seppur blanda sciroccata) ma non ha potuto neanche approdare a Punta Scaliddi dove era ormeggiato il traghetto, impossibilitato a mollare gli ormeggi per non rischiare.
Risultato? L'unico possibile! Suo malgrado il comandante del mezzo ha dovuto invertire la rotta riportando i malcapitati a Milazzo.
E' andata un "pò meglio", subito dopo, ai passeggeri imbarcatisi su un aliscafo di linea per raggiungere (manco a dirlo) Lipari. Pontile a giorno sempre inagibile, scalo di Punta Scaliddi sempre occupato dal traghetto (impossibilitato ad uscire). La soluzione? Passeggeri destinati a Lipari in "crociera premio" verso Salina nella speranza di poter al ritorno approdare a Punta Scaliddi. Cosa puntualmente avvenuta, visto che, al ritorno dell'aliscafo da Salina, il traghetto aveva mollato gli ormeggi per dirigersi a Milazzo.
Per la cronaca bisogna aggiungere che i passeggeri, riportati a Milazzo, sono stati rimborsati e in serata hanno potuto finalmente raggiungere Lipari.
Ogni ulteriore commento appare superfluo. Solo un quesito. Dopo quanto accaduto oggi e con questa portualità ha ancora senso parlare di destagionalizzazione?
Calcio. Ludica Lipari esordio con il botto
Sonante vittoria per 4 a 1 per la Ludica Lipari all'esordio nel camopionato di prima categoria sul campo di Alcara Li Fusi. Le reti tutte nel primo tempo sono state messo a segno da Tripi e Andrea Licari(3). Dopo la rete di Tripi i padroni di casa avevano acciuffato il pareggio. Nel secondo tempo la Ludica sfiora più volta il quinto gol.
Il prossimo appuntamento è per domenica prossima al Monteleone contro il Rocca di Caprileone
Il prossimo appuntamento è per domenica prossima al Monteleone contro il Rocca di Caprileone
"Lettere firmate". Nuovo intervento di Roberto Piemonte
Caro Direttore,
Le chiedo ancora spazio sempre in merito alle cosiddette "lettere firmate".
L'intervento della signora (presumo tale), "anonima per chi legge", fra le cose dice:
- per natura caratteriale e per la delicata professione che svolge preferisce non apparire:
evidentemente teme di apparire, perché? i timorosi forse preferiscono trincerarsi dietro l'anonimato per non consentire ai lettori di conoscere l'eventuale interlocutore;
Sorvolando sull'affermazione che le idee verrebbero prese in considerazione in relazione all'appartenenza politica, in quanto priva di alcun fondamento, la stessa "anonima" (per chi legge) è pronta a discutere, ad organizzare dibattiti aperti ai quali sarebbe onorata di partecipare: viene spontaneo chiedersi sotto che forma intende partecipare? sempre con "lettere firmate" ?
Sarebbe certamente un confronto interessante soprattutto se fatto
fra "anonimi" (sempre per chi legge).
Come vede cara Signora, in un certo senso un dibattito forse lo abbiamo già iniziato e l'argomento mi pare sia quello di stabilire se è il caso o meno di apparire e conseguentemente esporsi alla pubblica opinione ed al pubblico confronto in relazione alle idee, alle tematiche ed ai fatti che vengono proposti.
Non abbia timore, si ricordi che le idee camminano sulle gambe degli uomini e delle donne e gli uomini e le donne camminano solo se hanno delle idee da seguire, indipendentemente dalle estrazioni culturali e dalle appartenenze politiche e sociali.
Nel ringraziare il Direttore, cordialmente La saluto.
Roberto Piemonte
Le chiedo ancora spazio sempre in merito alle cosiddette "lettere firmate".
L'intervento della signora (presumo tale), "anonima per chi legge", fra le cose dice:
- per natura caratteriale e per la delicata professione che svolge preferisce non apparire:
evidentemente teme di apparire, perché? i timorosi forse preferiscono trincerarsi dietro l'anonimato per non consentire ai lettori di conoscere l'eventuale interlocutore;
Sorvolando sull'affermazione che le idee verrebbero prese in considerazione in relazione all'appartenenza politica, in quanto priva di alcun fondamento, la stessa "anonima" (per chi legge) è pronta a discutere, ad organizzare dibattiti aperti ai quali sarebbe onorata di partecipare: viene spontaneo chiedersi sotto che forma intende partecipare? sempre con "lettere firmate" ?
Sarebbe certamente un confronto interessante soprattutto se fatto
fra "anonimi" (sempre per chi legge).
Come vede cara Signora, in un certo senso un dibattito forse lo abbiamo già iniziato e l'argomento mi pare sia quello di stabilire se è il caso o meno di apparire e conseguentemente esporsi alla pubblica opinione ed al pubblico confronto in relazione alle idee, alle tematiche ed ai fatti che vengono proposti.
Non abbia timore, si ricordi che le idee camminano sulle gambe degli uomini e delle donne e gli uomini e le donne camminano solo se hanno delle idee da seguire, indipendentemente dalle estrazioni culturali e dalle appartenenze politiche e sociali.
Nel ringraziare il Direttore, cordialmente La saluto.
Roberto Piemonte
Salina: Inaugurato dopo dieci anni di lavoro il museo dell'emigrazione
(Michele Merenda- Gazzetta del sud) Nell'ambito della terza edizione del SalinaDocFest, festival internazionale del film-documentario aperto all’interazione con diversi aspetti della cultura eoliana, nella giornata di ieri è stata inaugurata nel comune di Malfa la sede ufficiale del Museo eoliano dell’Emigrazione.
Quello di Salina è il primo in Sicilia ed è il prototipo dei sette musei che sono nati successivamente. Fa quindi parte della medesima rete museale e si è dimostrato subito un gioiello di cui andare fieri.
Ospiti d’onore i fratelli Taviani e Giovanna (figlia di Vittorio Taviani), autrice del festival.
«Oggi – ha dichiarato Marcello Sajia, direttore del museo di Salina –,dopo dieci anni di lavoro, abbiamo raggiunto il nostro punto di arrivo per la creazione del Museo eoliano dell’Emigrazione. Un’avventura iniziata nel 1999 con la C.i.r.c.e.(Centro internazionale di ricerca per la storia e cultura eoliani) che ha attraversato passaggi intermedi, come la mostra a S. Marina o come la lunga esposizione a Palazzo Marchetti (Malfa) di parte del materiale a disposizione. Però direi che un allestimento come quello attuale non era stato ancora attuato. Siamo riusciti a realizzare un miracolo; il museo ha una valenza notevole –ha spiegato il direttore–, perché rappresenta in maniera emozionale l’epopea dell’emigrazione eoliana. Abbiamo affrontato il modello di sviluppo, le cause dell’emigrazione ed infine abbiamo descritto la storia delle comunità derivate. Si tratta solo del primo
passo, perché abbiamo rappresentato solo quelle americane. Tra circa due anni realizzeremo l’area dedicata alle comunità australiane, grazie ad un materiale ancora più consistente. Desidero ringraziare mia figlia Laura che ha realizzato tutto il disegno grafico – ha concluso Sajia –, l’assessore Clara Rametta e tutti quelli che ci hanno aiutato ad allestire questo straordinario edificio».
« È impossibile descrivere l’emozione, la gioia e la commozione di questo momento – ha affermato Marcello D’Amico, rappresentante degli eoliani d’Australia –, perché finalmente viene realizzato un sogno che dura da tanti anni. Dopo questo primo passo, aspettiamo in un prossimo futuro il materiale australiano. Penso a tutti quelli che mi hanno preceduto in oltre 150 anni di emigrazione; questa giornata è dedicata proprio a loro e ai loro sacrifici. Solo chi ci è passato può capire cosa realmente si vive in quei momenti. Penso soprattutto ai pionieri dell’800. Il museo non è fatto solo di cose, ma soprattutto di esseri umani».
«Una giornata molto bella per tutta la nostra comunità – ha poi aggiunto Salvatore Longhitano Salvatore Longhitano,sindaco di Malfa –, perché abbiamo concretizzato un
desiderio fortemente voluto. Dovremmo sempre poter consegnare ai nostri figli e nipoti quella che è la loro storia. Ci auspichiamo che quanto realizzato possa essere di insegnamento per le nuove generazioni sul fenomeno degli emigranti».
Quello di Salina è il primo in Sicilia ed è il prototipo dei sette musei che sono nati successivamente. Fa quindi parte della medesima rete museale e si è dimostrato subito un gioiello di cui andare fieri.
Ospiti d’onore i fratelli Taviani e Giovanna (figlia di Vittorio Taviani), autrice del festival.
«Oggi – ha dichiarato Marcello Sajia, direttore del museo di Salina –,dopo dieci anni di lavoro, abbiamo raggiunto il nostro punto di arrivo per la creazione del Museo eoliano dell’Emigrazione. Un’avventura iniziata nel 1999 con la C.i.r.c.e.(Centro internazionale di ricerca per la storia e cultura eoliani) che ha attraversato passaggi intermedi, come la mostra a S. Marina o come la lunga esposizione a Palazzo Marchetti (Malfa) di parte del materiale a disposizione. Però direi che un allestimento come quello attuale non era stato ancora attuato. Siamo riusciti a realizzare un miracolo; il museo ha una valenza notevole –ha spiegato il direttore–, perché rappresenta in maniera emozionale l’epopea dell’emigrazione eoliana. Abbiamo affrontato il modello di sviluppo, le cause dell’emigrazione ed infine abbiamo descritto la storia delle comunità derivate. Si tratta solo del primo
passo, perché abbiamo rappresentato solo quelle americane. Tra circa due anni realizzeremo l’area dedicata alle comunità australiane, grazie ad un materiale ancora più consistente. Desidero ringraziare mia figlia Laura che ha realizzato tutto il disegno grafico – ha concluso Sajia –, l’assessore Clara Rametta e tutti quelli che ci hanno aiutato ad allestire questo straordinario edificio».
« È impossibile descrivere l’emozione, la gioia e la commozione di questo momento – ha affermato Marcello D’Amico, rappresentante degli eoliani d’Australia –, perché finalmente viene realizzato un sogno che dura da tanti anni. Dopo questo primo passo, aspettiamo in un prossimo futuro il materiale australiano. Penso a tutti quelli che mi hanno preceduto in oltre 150 anni di emigrazione; questa giornata è dedicata proprio a loro e ai loro sacrifici. Solo chi ci è passato può capire cosa realmente si vive in quei momenti. Penso soprattutto ai pionieri dell’800. Il museo non è fatto solo di cose, ma soprattutto di esseri umani».
«Una giornata molto bella per tutta la nostra comunità – ha poi aggiunto Salvatore Longhitano Salvatore Longhitano,sindaco di Malfa –, perché abbiamo concretizzato un
desiderio fortemente voluto. Dovremmo sempre poter consegnare ai nostri figli e nipoti quella che è la loro storia. Ci auspichiamo che quanto realizzato possa essere di insegnamento per le nuove generazioni sul fenomeno degli emigranti».
"Ricominciamo da dove abbiamo finito?". Lettera aperta di capitan Currò ai ragazzi della Ludica Lipari
Abbiamo ricevuto e pubblichiamo una lettera aperta che capitan Fabio Currò ha indirizzato ai ragazzi della Ludica Lipari prima dell'inizio di questa nuova avventura che parte oggi con la trasferta di Alcara Li Fusi. Il Testo:
Questa e’la prima volta da quando gioco a calcio che scrivo una lattera per i miei compagni e lo faccio con orgoglio e con l’entusiasmo di un ragazzino alla sua prima partita,sperando che chi leggera’queste righe provera’cio’che sto provando io adesso.
Perche’lo faccio? Non lo so di preciso.
Sara’perche’sento che questo potrebbe essere il mio ultimo campionato da calciatore(sono ormai vecchietto….)... sara’ perche’da qualche anno sono il vostro capitano e come tale spetta a me il compito di dare qualcosa in piu’……o forse semplicemente sara’la voglia di esprimere a voi ragazzi e ai nostri due mister la mia gratitudine per avermi ridato quell’entusiasmo che temevo di aver perduto.
Penso al nostro primo giorno di preparazione,un mese fa: al caldo infernale di quei pomeriggi,alle nostre ripetute in pista….. penso alle imprecazioni(bonarie….) rivolte a Fulvio e Franco, al fiatone che ci piegava in due(a me anche in tre…!)dopo ogni interminabile corsa attorno al campo… alle piaghe nei piedi e all’i-pod nelle orecchie. Ma penso anche ai sacrifici che ognuno di noi ha fatto per esserci,per partecipare e condividere momenti che reputo indimenticabili. Momenti in cui ognuno di noi ha dato il massimo di se’ e lo ha fatto solo per il gusto di farlo,per la passione che ci lega a questo sport che tanto amiamo,il calcio. Senza altri scopi,senza chiedere nulla in cambio se non un sorriso o una pacca sulla spalla.
Oggi comincia per noi una nuova avventura,dopo l’esaltante promozione dello scorso anno e vorrei tanto che tutti,io in testa,ci vestissimo di umilta’ e andassimo incontro ad ogni avversario col massimo rispetto ma, al contempo, gonfi d’orgoglio e consapevoli delle nostre immense capacita’.
Camminiamo a testa alta e guardiamo chi ci sta davanti dritto negli occhi,perche’non abbiamo niente da invidiare a nessuno e solo noi sappiamo cosa vuol dire giocare a calcio a Lipari, dove mancano contributi e strutture per i giovani(non le critiche,quelle ci sono sempre in abbondanza….)ma non manca la voglia e il desiderio di primeggiare.
Perche’e’facile vincere nella ricchezza e negli agi,ben altra cosa e’farlo la’dove nessuno ti regala niente.Personalmente sento dentro sensazioni positive,conosco il valore di ognuno di noi e so che in campo(e fuori….)daremo tutto,come abbiamo sempre fatto.
I nostri due mister,Fulvio e Franco,che mi permetto di chiamare per nome perche’sono amici prima che allenatori,si sono fatti in 4 per portarci ad una condizione accettabile(grazie….).
Attorno a loro altre persone,il presidente Peppe Cirino in primis, hanno fatto in modo che tutto fosse pronto e in regola… Adesso tocca a noi!E ricordate sempre che in campo non scendono 11 giocatori, ne’18 ne’24,ma una citta’intera…
E allora,FORZA RAGAZZI,il nostro nuovo sogno e’appena cominciato!
Con affetto
Fabio
Questa e’la prima volta da quando gioco a calcio che scrivo una lattera per i miei compagni e lo faccio con orgoglio e con l’entusiasmo di un ragazzino alla sua prima partita,sperando che chi leggera’queste righe provera’cio’che sto provando io adesso.
Perche’lo faccio? Non lo so di preciso.
Sara’perche’sento che questo potrebbe essere il mio ultimo campionato da calciatore(sono ormai vecchietto….)... sara’ perche’da qualche anno sono il vostro capitano e come tale spetta a me il compito di dare qualcosa in piu’……o forse semplicemente sara’la voglia di esprimere a voi ragazzi e ai nostri due mister la mia gratitudine per avermi ridato quell’entusiasmo che temevo di aver perduto.
Penso al nostro primo giorno di preparazione,un mese fa: al caldo infernale di quei pomeriggi,alle nostre ripetute in pista….. penso alle imprecazioni(bonarie….) rivolte a Fulvio e Franco, al fiatone che ci piegava in due(a me anche in tre…!)dopo ogni interminabile corsa attorno al campo… alle piaghe nei piedi e all’i-pod nelle orecchie. Ma penso anche ai sacrifici che ognuno di noi ha fatto per esserci,per partecipare e condividere momenti che reputo indimenticabili. Momenti in cui ognuno di noi ha dato il massimo di se’ e lo ha fatto solo per il gusto di farlo,per la passione che ci lega a questo sport che tanto amiamo,il calcio. Senza altri scopi,senza chiedere nulla in cambio se non un sorriso o una pacca sulla spalla.
Oggi comincia per noi una nuova avventura,dopo l’esaltante promozione dello scorso anno e vorrei tanto che tutti,io in testa,ci vestissimo di umilta’ e andassimo incontro ad ogni avversario col massimo rispetto ma, al contempo, gonfi d’orgoglio e consapevoli delle nostre immense capacita’.
Camminiamo a testa alta e guardiamo chi ci sta davanti dritto negli occhi,perche’non abbiamo niente da invidiare a nessuno e solo noi sappiamo cosa vuol dire giocare a calcio a Lipari, dove mancano contributi e strutture per i giovani(non le critiche,quelle ci sono sempre in abbondanza….)ma non manca la voglia e il desiderio di primeggiare.
Perche’e’facile vincere nella ricchezza e negli agi,ben altra cosa e’farlo la’dove nessuno ti regala niente.Personalmente sento dentro sensazioni positive,conosco il valore di ognuno di noi e so che in campo(e fuori….)daremo tutto,come abbiamo sempre fatto.
I nostri due mister,Fulvio e Franco,che mi permetto di chiamare per nome perche’sono amici prima che allenatori,si sono fatti in 4 per portarci ad una condizione accettabile(grazie….).
Attorno a loro altre persone,il presidente Peppe Cirino in primis, hanno fatto in modo che tutto fosse pronto e in regola… Adesso tocca a noi!E ricordate sempre che in campo non scendono 11 giocatori, ne’18 ne’24,ma una citta’intera…
E allora,FORZA RAGAZZI,il nostro nuovo sogno e’appena cominciato!
Con affetto
Fabio
sabato 26 settembre 2009
Federmar-Cisal. Lunedì sciopero di 24 ore dei marittimi Siremar. Garantiti i servizi essenziali
COMUNICATO
La FEDERMAR – Federazione Marittimi aderente CISAL – ha dichiarato per il giorno 28 settembre 2009 24 ore di sciopero per i dipendenti della SIREMAR S.p.A., Società esercente servizi marittimi regionali di collegamento con le isole minori. Il personale imbarcato si asterrà dal lavoro dalle ore 00.00 alle ore 24.00 del 28/09/2009.
Saranno interessati i collegamenti con le isole Eolie, le Egadi, la linea Palermo – Ustica, la linea Milazzo – Napoli, la linea Porto Empedocle – Linosa e la linea Porto Empedocle – Lampedusa. Saranno, in ogni caso, assicurati i servizi essenziali previsti dalla legge 146/90 e dagli accordi in essere.
Questa O.S., proclamato lo stato di agitazione, ha dovuto prendere atto che la Siremar non ha voluto esaminare le problematiche illustrate, sempre da questa O.S., in materia di regolarizzazione ed adeguamenti degli status contrattuali del personale navigante, anche in presenza dei diritti acquisiti, e di riconoscimento di qualifiche e mansioni per il personale amministrativo. Vedi, per esempio: la regolarizzazione del personale avente diritto ai passaggi in Ruolo Organico, in Continuità di Rapporto di Lavoro e di conseguenza la riformulazione del turno particolare, il che significa maggiore garanzia per le famiglie di coloro che hanno svolto il loro lavoro con serietà; il caso alloggi per il personale che per motivi di servizio deve pernottare fuori sede; da anni, pure se la Siremar rappresenta, comunque, una solida e forte situazione economica, costringe detto personale a trascorrere la notte in locali vetusti, con ambienti poco salubri, che presentano servizi in numero tale da non garantire la necessaria e civile riservatezza personale. La realtà ambientale in cui versa la Siremar non è proprio una gradevole rappresentazione di civiltà, un gruppo di lavoratori è impegnato a risollevarla da questa condizione riscontrando non poche difficoltà, mentre, come è ormai a conoscenza di tutti, incombe la privatizzazione del Gruppo Tirrenia di cui fanno parte le collegate regionali Siremar, Caremar, Toremar, Saremar. Notizie e dichiarazioni, anche di fonte governativa, si accavallano nel prospettare l’imminente avvio delle procedure per la suddetta privatizzazione.
La Federmar – Cisal ha sempre espresso viva preoccupazione per i posti di lavoro, in quanto il proposito del Governo di trasferire le società minori del Gruppo Tirrenia alle rispettive Regioni con l’obbligo, dettato da precise disposizioni dell’Unione Europea, di affidare i servizi di collegamento con le isole minori, oggi gestiti dalla Siremar, tramite procedure di aggiudicazione aperte e non discriminatorie, in assenza di un programma quale garanzia sociale, potrebbe divenire motivo di disoccupazione. Gare aperte significa la partecipazione di chiunque abbia i titoli richiesti, quindi per questa organizzazione sindacale non è dato per scontato che un domani saranno le attuali società Siremar, Caremar, Saremar, Toremar a svolgere i collegamenti richiesti e quindi si aprirebbero inevitabilmente gravi problemi occupazionali, tenuto pure conto che le eventuali aziende subentranti non avrebbero alcun obbligo di assumere navi ed equipaggi dalle aziende uscenti. Per questi motivi la Federmar – Cisal ha sempre giudicato indifferibile l’apertura di un confronto con il Governo per entrare nel merito delle garanzie e degli strumenti di carattere sociale da attivare a difesa dei livelli occupazionali e dei lavoratori nell’ambito di tale operazione
La FEDERMAR – Federazione Marittimi aderente CISAL – ha dichiarato per il giorno 28 settembre 2009 24 ore di sciopero per i dipendenti della SIREMAR S.p.A., Società esercente servizi marittimi regionali di collegamento con le isole minori. Il personale imbarcato si asterrà dal lavoro dalle ore 00.00 alle ore 24.00 del 28/09/2009.
Saranno interessati i collegamenti con le isole Eolie, le Egadi, la linea Palermo – Ustica, la linea Milazzo – Napoli, la linea Porto Empedocle – Linosa e la linea Porto Empedocle – Lampedusa. Saranno, in ogni caso, assicurati i servizi essenziali previsti dalla legge 146/90 e dagli accordi in essere.
Questa O.S., proclamato lo stato di agitazione, ha dovuto prendere atto che la Siremar non ha voluto esaminare le problematiche illustrate, sempre da questa O.S., in materia di regolarizzazione ed adeguamenti degli status contrattuali del personale navigante, anche in presenza dei diritti acquisiti, e di riconoscimento di qualifiche e mansioni per il personale amministrativo. Vedi, per esempio: la regolarizzazione del personale avente diritto ai passaggi in Ruolo Organico, in Continuità di Rapporto di Lavoro e di conseguenza la riformulazione del turno particolare, il che significa maggiore garanzia per le famiglie di coloro che hanno svolto il loro lavoro con serietà; il caso alloggi per il personale che per motivi di servizio deve pernottare fuori sede; da anni, pure se la Siremar rappresenta, comunque, una solida e forte situazione economica, costringe detto personale a trascorrere la notte in locali vetusti, con ambienti poco salubri, che presentano servizi in numero tale da non garantire la necessaria e civile riservatezza personale. La realtà ambientale in cui versa la Siremar non è proprio una gradevole rappresentazione di civiltà, un gruppo di lavoratori è impegnato a risollevarla da questa condizione riscontrando non poche difficoltà, mentre, come è ormai a conoscenza di tutti, incombe la privatizzazione del Gruppo Tirrenia di cui fanno parte le collegate regionali Siremar, Caremar, Toremar, Saremar. Notizie e dichiarazioni, anche di fonte governativa, si accavallano nel prospettare l’imminente avvio delle procedure per la suddetta privatizzazione.
La Federmar – Cisal ha sempre espresso viva preoccupazione per i posti di lavoro, in quanto il proposito del Governo di trasferire le società minori del Gruppo Tirrenia alle rispettive Regioni con l’obbligo, dettato da precise disposizioni dell’Unione Europea, di affidare i servizi di collegamento con le isole minori, oggi gestiti dalla Siremar, tramite procedure di aggiudicazione aperte e non discriminatorie, in assenza di un programma quale garanzia sociale, potrebbe divenire motivo di disoccupazione. Gare aperte significa la partecipazione di chiunque abbia i titoli richiesti, quindi per questa organizzazione sindacale non è dato per scontato che un domani saranno le attuali società Siremar, Caremar, Saremar, Toremar a svolgere i collegamenti richiesti e quindi si aprirebbero inevitabilmente gravi problemi occupazionali, tenuto pure conto che le eventuali aziende subentranti non avrebbero alcun obbligo di assumere navi ed equipaggi dalle aziende uscenti. Per questi motivi la Federmar – Cisal ha sempre giudicato indifferibile l’apertura di un confronto con il Governo per entrare nel merito delle garanzie e degli strumenti di carattere sociale da attivare a difesa dei livelli occupazionali e dei lavoratori nell’ambito di tale operazione
Il convegno Eures a Lipari. Il punto di vista di Christian Del Bono (Federalberghi)
(Christian Del Bono) Il Convegno organizzato dal Dipartimento Lavoro -Servizio Eures (European Employment Services - Servizi europei per l'impiego) dell'Assessorato Lavoro della Regione Siciliana, dal Ministero del Lavoro e dalla Federalberghi Isole Eolie, con il supporto del GAL Leader II Eolie, dal titolo "Eures e la mobilità dei lavoratori provenienti dai paesi appartenenti alla U.E. - una risorsa per l'imprenditoria eoliana", tenutosi quest'oggi all'Hotel Gattopardo, ha permesso agli imprenditori e alle istituzioni presenti di meglio comprendere quali siano le opportunità in materia di selezione, formazione ed impiego del personale comunitario.
Il Servizio Eures, le cui finalità sono state egregiamente illustrate dal coordinatore nazionale, Dott. Costantino, e da quello regionale, Dott. Badami, potrà sicuramente contribuire a migliorare il "matching" tra domanda e offerta. Da una parte, il servizio consentirà alle nostre imprese di fruire gratuitamente di un servizio professionale di ricerca e di selezione, mirato alle precipue esigenze di ogni singola azienda, con un raggio di azione che spazia sull'intero territorio comunitario. Dall'altra, sarà possibile offrire ai giovani eoliani l'opportunità di usufruire delle potenzialità in uscita del servizio, permettendo loro di proporsi, attraverso una rete internazionalmente riconosciuta, ai vari paesi membri del'Unione, in base alle proprie competenze, aspirazioni e conoscenze linguistiche.
Sono state, inoltre, accolte con grande interesse le dichiarazioni del Dott.Bologna, Dirigente Generale dell'Assessorato al Lavoro della Regione Sicilia, con riferimento alla disponibilità a fornire un'informazione mirata alle necessità del territorio sugli strumenti correnti in materia di flessibilità del lavoro. Laddove gli strumenti devono consentire di trovare la soluzione di impiego ottimale di risorse umane che, nella stragrande maggioranza dei casi, si trovano alle prese con impieghi di natura stagionale o temporanea.
Di assoluta rilevanza l'apertura del Segretario Generale del Ministero al Lavoro, Dott. Verbaro, all'eventuale ipotesi di creare proprio alle Eolie un'area pilota per attuazione del progetto "Lavoro e Sviluppo 4". Questo fornirebbe alle attività produttive strumenti finanziari di primaria utilità per il miglioramento dell'occupazione e la formazione del personale.
Federalberghi Isole Eolie registra, infine, con soddisfazione la piena disponibilità sia da parte della dirigenza del Ministero sia da parte di quella dell'Assessorato Regionale Lavoro, nel voler avviare un processo bottom-up attraverso il quale recepire, appunto dal basso, le istanze degli attori locali del territorio.
Il Servizio Eures, le cui finalità sono state egregiamente illustrate dal coordinatore nazionale, Dott. Costantino, e da quello regionale, Dott. Badami, potrà sicuramente contribuire a migliorare il "matching" tra domanda e offerta. Da una parte, il servizio consentirà alle nostre imprese di fruire gratuitamente di un servizio professionale di ricerca e di selezione, mirato alle precipue esigenze di ogni singola azienda, con un raggio di azione che spazia sull'intero territorio comunitario. Dall'altra, sarà possibile offrire ai giovani eoliani l'opportunità di usufruire delle potenzialità in uscita del servizio, permettendo loro di proporsi, attraverso una rete internazionalmente riconosciuta, ai vari paesi membri del'Unione, in base alle proprie competenze, aspirazioni e conoscenze linguistiche.
Sono state, inoltre, accolte con grande interesse le dichiarazioni del Dott.Bologna, Dirigente Generale dell'Assessorato al Lavoro della Regione Sicilia, con riferimento alla disponibilità a fornire un'informazione mirata alle necessità del territorio sugli strumenti correnti in materia di flessibilità del lavoro. Laddove gli strumenti devono consentire di trovare la soluzione di impiego ottimale di risorse umane che, nella stragrande maggioranza dei casi, si trovano alle prese con impieghi di natura stagionale o temporanea.
Di assoluta rilevanza l'apertura del Segretario Generale del Ministero al Lavoro, Dott. Verbaro, all'eventuale ipotesi di creare proprio alle Eolie un'area pilota per attuazione del progetto "Lavoro e Sviluppo 4". Questo fornirebbe alle attività produttive strumenti finanziari di primaria utilità per il miglioramento dell'occupazione e la formazione del personale.
Federalberghi Isole Eolie registra, infine, con soddisfazione la piena disponibilità sia da parte della dirigenza del Ministero sia da parte di quella dell'Assessorato Regionale Lavoro, nel voler avviare un processo bottom-up attraverso il quale recepire, appunto dal basso, le istanze degli attori locali del territorio.
CINEMA: I VINCITORI DEL SALINADOCFEST 2009
Si assegnano i premi della griffe del SalinaDocFest per i migliori film a Malfa, a Salina. Il "Premio Salinadocfest - Tasca D'Almerita", riservato al Miglior Documentario "Il mio paese: gli invisibili", se lo aggiudica il film ''Padre nostro'' di Carlo Lo Giudice ''Per l'intenso trattamento cinematografico della relazione padre-figlio, ritratta nella sua intimita' piu' estrema, pur conservando il massimo rispetto per i personaggi. Film di alta intensita' emozionale, capace di trasmettere allo spettatore, grazie a un'elaborazione di grande bellezza estetica, sensazioni e sentimenti umani raramente investigati nel documentario attuale ''. Questa la motivazione della giuria costituita da Irene Bignardi, Antonio Delgado, Agostino Ferrente, Pietro Montani, Iacopo Quadri.
Due le menzioni speciali della giuria: ''En enero, quiza's'' di Diogo Costa Amarante e ''Earthquake '68 - Gente di Gibellina'' di Emanuele Svezia. Il "Premio Docume'" e' invece assegnato al film ''Noi che siamo ancora vive'' di Daniele Cini; il "Premio Ip Pubblico Salina" (Premio del pubblico di Salina) al film ''Noi che siamo ancora'' vive di Daniele Cini (Italia, 2008); il "Premio Documentiamoci" attribuito dal pubblico di Salina al miglior documentario della sezione ''Finestra Sul Presente'' va al film ''Below Sea Level'' di Gianfranco Rosi
Due le menzioni speciali della giuria: ''En enero, quiza's'' di Diogo Costa Amarante e ''Earthquake '68 - Gente di Gibellina'' di Emanuele Svezia. Il "Premio Docume'" e' invece assegnato al film ''Noi che siamo ancora vive'' di Daniele Cini; il "Premio Ip Pubblico Salina" (Premio del pubblico di Salina) al film ''Noi che siamo ancora'' vive di Daniele Cini (Italia, 2008); il "Premio Documentiamoci" attribuito dal pubblico di Salina al miglior documentario della sezione ''Finestra Sul Presente'' va al film ''Below Sea Level'' di Gianfranco Rosi
Calcio: Al via domani il campionato di 1° categoria. La Ludica Lipari esordisce ad Alcara Li Fusi
(Giuseppe Cirino) Domani alle ore 14:30 partirà il campionato di 1^ Categoria della Lega Nazionale Dilettanti Comitato Regionale Sicilia. Ad aprire i giochi, con un’ora d’anticipo, sarà la Ludica Lipari, impegnata in trasferta contro l’Alcara Li Fusi ( l’anticipo di un’ora rispetto al calendario previsto, è stato concesso dalla LND per consentire agli eoliani di rientrare in giornata a Lipari, cosa che altrimenti sarebbe impossibile vista la notevole distanza da percorrere.
I ragazzi di Caruso e Licastro, ieri, hanno effettuato l’allenamento di rifinitura in vista dell’importate impegno di domenica.
Questa nuova "avventura", comunque, ha avuto inizio il 27 Agosto con l’avvio della preparazione che, con grande sorpresa da parte di tutti, ha visto presenti al Franchino Monteleone la media di 25 ragazzi che con assiduità hanno svolto i 4 allenamenti settimanali previsti.
Si spera che l’impegno ed il sacrificio vengano ora premiati con un risultato positivo già in trasferta. I tecnici hanno dichiarato che, “serve ancora un buon lavoro di scarico prima che la rodata macchina della Ludica possa esprimere il suo miglior gioco”.
In questo momento a preoccupare non è la forma fisica ma, piuttosto, le precarie condizioni dello stadio Franchino Monteleone che non si presenta ancora al meglio. La sfida per la prima partita in casa del 04/10/2009 con il Rocca di Caprileone è quello di rendere il campo di calcio idoneo allo svolgimento della gara, e per questo dirigenza e giocatori saranno impegnati nella prossima settimana in sforzi supplementari, con la collaborazione delle altre società sportive che usufruiscono della struttura. Intanto il rettangolo di gioco viene ancora utilizzato come elisuperficie da parte di società private.
Comunicazione: il sorteggio indetto dalla Ludica Lipari, si svolgerà Domenica 04/10/2009 presso lo stadio Franchino Monteleone, nell’intervallo della partita di campionato.
I ragazzi di Caruso e Licastro, ieri, hanno effettuato l’allenamento di rifinitura in vista dell’importate impegno di domenica.
Questa nuova "avventura", comunque, ha avuto inizio il 27 Agosto con l’avvio della preparazione che, con grande sorpresa da parte di tutti, ha visto presenti al Franchino Monteleone la media di 25 ragazzi che con assiduità hanno svolto i 4 allenamenti settimanali previsti.
Si spera che l’impegno ed il sacrificio vengano ora premiati con un risultato positivo già in trasferta. I tecnici hanno dichiarato che, “serve ancora un buon lavoro di scarico prima che la rodata macchina della Ludica possa esprimere il suo miglior gioco”.
In questo momento a preoccupare non è la forma fisica ma, piuttosto, le precarie condizioni dello stadio Franchino Monteleone che non si presenta ancora al meglio. La sfida per la prima partita in casa del 04/10/2009 con il Rocca di Caprileone è quello di rendere il campo di calcio idoneo allo svolgimento della gara, e per questo dirigenza e giocatori saranno impegnati nella prossima settimana in sforzi supplementari, con la collaborazione delle altre società sportive che usufruiscono della struttura. Intanto il rettangolo di gioco viene ancora utilizzato come elisuperficie da parte di società private.
Comunicazione: il sorteggio indetto dalla Ludica Lipari, si svolgerà Domenica 04/10/2009 presso lo stadio Franchino Monteleone, nell’intervallo della partita di campionato.
Lettere al direttore. Ancora sulla "lettera firmata"
Mi spiace di avere suscitato polemiche per l'email* non firmata, ma sia per mio carattere, che per la delicatezza della mia professione preferisco non apparire.
Terrei a precisare però che l'espimere delle opinioni, se valide, dovrebbe suscitare discussioni costruttive indipendentemente da chi le abbia prodotte.
Mi viene un dubbio: le idee vengono prese in considerazione per quel producono o per l'appartenenza ad un gruppo sociale o ancor peggio ad uno schieramento politico?
Se fossero valide quest'ultime ipotesi, mi sentirei "onorata" a non aver esplicitato la mia appartenenza.
Se le considerazioni espresse ieri sono degne di nota, discutiamone e magari organizziamo dei dibattiti aperti ai quali, sarei onorata di partecipare.
Ringrazio voi direttori dei notiziari online per avermi dato questa opportunità.
Lettera firmata
*L'email a cui si fa riferimento è a quella da noi pubblicata ieri con il titolo Lettere al direttore "Vedo una gran confusione di idee e di proposte.. "
Terrei a precisare però che l'espimere delle opinioni, se valide, dovrebbe suscitare discussioni costruttive indipendentemente da chi le abbia prodotte.
Mi viene un dubbio: le idee vengono prese in considerazione per quel producono o per l'appartenenza ad un gruppo sociale o ancor peggio ad uno schieramento politico?
Se fossero valide quest'ultime ipotesi, mi sentirei "onorata" a non aver esplicitato la mia appartenenza.
Se le considerazioni espresse ieri sono degne di nota, discutiamone e magari organizziamo dei dibattiti aperti ai quali, sarei onorata di partecipare.
Ringrazio voi direttori dei notiziari online per avermi dato questa opportunità.
Lettera firmata
*L'email a cui si fa riferimento è a quella da noi pubblicata ieri con il titolo Lettere al direttore "Vedo una gran confusione di idee e di proposte.. "
A proposito di discariche...incontrollate e ...insanzionate
Abbiamo affrontato proprio stamani la questione delle discariche e del deposito di materiale vario lungo tutta l'isola. Lo abbiamo fatto prendendo spunto da un articolo della Gazzetta del Sud che evidenziava l'intenzione di applicare a Messina la "tolleranza zero" per questo fenomeno. Lo abbiamo fatto chiedendoci cosa si è fatto e cosa si vuole fare a Lipari.
Di certo sino ad oggi poco o nulla. Lo dimostra questa bella discarica (se preferite deposito) di ogni genere di porcherie all'interno di Porto Pignataro a Lipari, a pochi metri dall'ascensore di una attività ricettiva. La foto per la cronaca è delle dieci di stamane.
E' davvero così difficile capire..e sanzionare.. i responsabili?
Chiediamo scusa se ci sbagliamo! Probabilmente (il dubbio ci è sorto scrivendo) non siamo a conoscenza che la "discarica" è stata già avvistata dagli organismi competenti(come sembra avvenga ogni qualvolta una problematica viene attenzionata dai blog o dai cittadini). Magari si sarà già anche individuato il colpevole!
Di certo sino ad oggi poco o nulla. Lo dimostra questa bella discarica (se preferite deposito) di ogni genere di porcherie all'interno di Porto Pignataro a Lipari, a pochi metri dall'ascensore di una attività ricettiva. La foto per la cronaca è delle dieci di stamane.
E' davvero così difficile capire..e sanzionare.. i responsabili?
Chiediamo scusa se ci sbagliamo! Probabilmente (il dubbio ci è sorto scrivendo) non siamo a conoscenza che la "discarica" è stata già avvistata dagli organismi competenti(come sembra avvenga ogni qualvolta una problematica viene attenzionata dai blog o dai cittadini). Magari si sarà già anche individuato il colpevole!
A Messina tolleranza zero per gli "untori" e a Lipari cosa si pensa di fare?
Tolleranza zero contro gli "untori". L'aveva preannunziata nei giorni scorsi il presidente di MessinAmbiente, riferendo delle prime denunce all'autorità giudiziaria relative a casi di cittadini colti in flagrante mentre smaltivano illegalmente rifiuti di ogni genere e dimensione. Ma ora il sindaco Buzzanca e l'avvocato Nino Dalmazio dichiarano "guerra" su tutto il territorio comunale: «È un malcostume che a Messina è diffuso più che in altre città, è uno sfregio all'immagine ed è anche un "buco nero" nei conti pubblici, perché per risanare i tratti deturpati spendiamo in media ogni anno più di un milione di euro».
Dall'alba del 2009 fino a ieri mattina sono state bonificate 1182 discariche abusive. Un numero enorme, a rispecchiare un fenomeno che non conosce zone di serie A o di serie B. Tre giorni fa – confermano gli uomini della polizia municipale e di MessinAmbiente – perfino a piazza Cairoli qualcuno aveva depositato suppellettili e materassi. In quel caso si è intervenuto subito, ma è la conferma che davvero si è oltrepassato il segno. E il Comune ha deciso allora di seguire altre strade rispetto anche al recente passato: stavolta niente più lamentazioni e accuse generiche, ma la meticolosa ricerca delle responsabilità. Sono state denunciate finora numerose ditte e diffidati parecchi esercizi commerciali del centro, si è ventilato il reato di inquinamento ambientale (e non solo di smaltimento illegale dei rifiuti), è stato chiesto anche il risarcimento dei danni.
Sembra una delle fatiche di Ercole. Vi sono aree dove le discariche a cielo si sono riformate anche a un'ora di distanza dal passaggio dei mezzi Nu. Vi sono casi eclatanti come quello del litorale di Maregrosso, dove nei giorni scorsi è stata posta sotto sequestro un'ampia porzione di spiaggia "sequestrata" da un privato e adibita a deposito di elettrodomestici in disuso. Era uno "spettacolo" ben conosciuto, evidenziato nelle immagini e nelle riprese televisive durante i sopralluoghi effettuati via mare dalla guardia costiera e dalla polizia municipale. Finalmente si è intervenuti.
Che si sia in presenza di una vera e propria emergenza ambientale, è fuor di dubbio. Ed è ancora più grave se si pensa che sono pochissimi, almeno in percentuale, i cittadini che fanno ricorso al servizio di smaltimento dei rifiuti ingombranti.
Il sindaco Buzzanca si appella ai messinesi: «Senza il contributo dei cittadini, la nostra è solo una lotta contro i mulini a vento. Possiamo prenderci in carico tutte le colpe del mondo, ma dovrà farlo anche chi non vuol bene a questa città. Staneremo giorno per giorno i responsabili e li obbligheremo a pagare i danni arrecati all'ambiente e all'immagine di Messina». Tolleranza zero, appunto. (Gazzetta del Sud)
NDD- Se Messina piange Lipari non ride di certo. Discariche piccole, medie e maxi e di ogni tipologia sorgono dappertutto. Elettrodomestici,mobili, materassi, sono sempre più abbandonati vicini ai cassonetti; gli stessi "prodotti" più olii esausti ed inerti vengono abbandonati ovunque a formare vergognose discariche.
Logico chiedersi cosa si fa e cosa farà l'amministrazione, forse anche l'ATO, per bloccare lo scempio e l'inquinamento ambientale.
Non si può continuare a giustificare il tutto con l'esiguità delle forze a disposizione nell'ambito della polizia municipale. E se è vero che i vigili sono pochi e non possono fare tutto, è anche vero che esistono altre strade. Ad esempio la videosorveglianza nei punti strategici, le guardie ecologiche, ecc.
Sono questi solo due esempi, sarà la pubblica amministrazione a trovare le soluzioni migliori se davvero si vuole ancora porre fine a questa vergogna e salvare l'ambiente... inevitabilmente anche con l'applicazione di multe salate (per come vanno le cose il finanziamento per la sorveglianza è garantito) e delle previste denunce all'autorità giudiziaria.
C'è realmente questa volontà? Ci auguriamo di si, altrimenti il nostro è solo tempo perso!
Dall'alba del 2009 fino a ieri mattina sono state bonificate 1182 discariche abusive. Un numero enorme, a rispecchiare un fenomeno che non conosce zone di serie A o di serie B. Tre giorni fa – confermano gli uomini della polizia municipale e di MessinAmbiente – perfino a piazza Cairoli qualcuno aveva depositato suppellettili e materassi. In quel caso si è intervenuto subito, ma è la conferma che davvero si è oltrepassato il segno. E il Comune ha deciso allora di seguire altre strade rispetto anche al recente passato: stavolta niente più lamentazioni e accuse generiche, ma la meticolosa ricerca delle responsabilità. Sono state denunciate finora numerose ditte e diffidati parecchi esercizi commerciali del centro, si è ventilato il reato di inquinamento ambientale (e non solo di smaltimento illegale dei rifiuti), è stato chiesto anche il risarcimento dei danni.
Sembra una delle fatiche di Ercole. Vi sono aree dove le discariche a cielo si sono riformate anche a un'ora di distanza dal passaggio dei mezzi Nu. Vi sono casi eclatanti come quello del litorale di Maregrosso, dove nei giorni scorsi è stata posta sotto sequestro un'ampia porzione di spiaggia "sequestrata" da un privato e adibita a deposito di elettrodomestici in disuso. Era uno "spettacolo" ben conosciuto, evidenziato nelle immagini e nelle riprese televisive durante i sopralluoghi effettuati via mare dalla guardia costiera e dalla polizia municipale. Finalmente si è intervenuti.
Che si sia in presenza di una vera e propria emergenza ambientale, è fuor di dubbio. Ed è ancora più grave se si pensa che sono pochissimi, almeno in percentuale, i cittadini che fanno ricorso al servizio di smaltimento dei rifiuti ingombranti.
Il sindaco Buzzanca si appella ai messinesi: «Senza il contributo dei cittadini, la nostra è solo una lotta contro i mulini a vento. Possiamo prenderci in carico tutte le colpe del mondo, ma dovrà farlo anche chi non vuol bene a questa città. Staneremo giorno per giorno i responsabili e li obbligheremo a pagare i danni arrecati all'ambiente e all'immagine di Messina». Tolleranza zero, appunto. (Gazzetta del Sud)
NDD- Se Messina piange Lipari non ride di certo. Discariche piccole, medie e maxi e di ogni tipologia sorgono dappertutto. Elettrodomestici,mobili, materassi, sono sempre più abbandonati vicini ai cassonetti; gli stessi "prodotti" più olii esausti ed inerti vengono abbandonati ovunque a formare vergognose discariche.
Logico chiedersi cosa si fa e cosa farà l'amministrazione, forse anche l'ATO, per bloccare lo scempio e l'inquinamento ambientale.
Non si può continuare a giustificare il tutto con l'esiguità delle forze a disposizione nell'ambito della polizia municipale. E se è vero che i vigili sono pochi e non possono fare tutto, è anche vero che esistono altre strade. Ad esempio la videosorveglianza nei punti strategici, le guardie ecologiche, ecc.
Sono questi solo due esempi, sarà la pubblica amministrazione a trovare le soluzioni migliori se davvero si vuole ancora porre fine a questa vergogna e salvare l'ambiente... inevitabilmente anche con l'applicazione di multe salate (per come vanno le cose il finanziamento per la sorveglianza è garantito) e delle previste denunce all'autorità giudiziaria.
C'è realmente questa volontà? Ci auguriamo di si, altrimenti il nostro è solo tempo perso!
L'on. Romano era eleggibile: seggio salvo alla Regione. Ribaltata sentenza di primo grado
L'on. Fortunato Romano, messinese e attuale assessore comunale alla Protezione civile, eletto nella lista dell'Mpa all'Assemblea regionale nelle consultazioni di un anno e mezzo fa, vicino al parlamentare nazionale Carmelo Lo Monte, resta deputato a Sala d'Ercole. La Prima sezione civile della Corte d'appello palermitana ha accolto le tesi prospettate dai legali del parlamentare peloritano e di un elettore, ribaltando la sentenza di primo grado che nei mesi scorsi aveva dato ragione a Santino Catalano, primo dei non eletti che aveva sollevato una questione di ineleggibilità. A tutelare la posizione dell'on. Romano (circa 9000 preferenze personali) sono stati gli avvocati Velardio, Miracola, Caldarera e Raimondi. «Sono sempre stato fiducioso nella giustizia», ha commentato ieri l'on. Romano. «Non era possibile che i tanti anni dedicati all'associazionismo e al sociale potessero essere motivo di esclusione da una carica elettiva così importante conquistata grazie al consenso di migliaia di messinesi».
venerdì 25 settembre 2009
"Le lettere firmate". L'opinione di Roberto Piemonte
Caro Direttore,
ho letto l'intervento dell'amico Adolfo Sabatini, in merito alle cosiddette "lettere firmate", che condivido in pieno.
Ogni volta che leggiamo una "lettera firmata" credo venga quasi istintivo chiedersi: firmata, firmata da chi?
Fermo restando le motivazioni che possano indurre chi scrive e chiede da far pubblicare i propri scritti a trincerarsi dietro un incomprensibile anonimato che, certamente, non gli rende onore, appaiono troppo superficiali le giustificazioni addotte dai notiziari circa la pubblicazione di questi scritti in quanto non lo trovo eticamente corretto nei confronti di chi legge e nei confronti di chi, eventualmente, potrebbe replicare e/o argomentare sulle varie questioni oggetto delle "lettere firmate" che, forse, rischiano anche di diventare di moda e se così fosse mi chiedo e Vi chiedo quali benefici Vi potranno essere per la stessa informazione tenendo conto del ruolo importante che oggi i media, in tutte le loro forme, rivestono.-
Con la stima di sempre
Roberto Piemonte
ho letto l'intervento dell'amico Adolfo Sabatini, in merito alle cosiddette "lettere firmate", che condivido in pieno.
Ogni volta che leggiamo una "lettera firmata" credo venga quasi istintivo chiedersi: firmata, firmata da chi?
Fermo restando le motivazioni che possano indurre chi scrive e chiede da far pubblicare i propri scritti a trincerarsi dietro un incomprensibile anonimato che, certamente, non gli rende onore, appaiono troppo superficiali le giustificazioni addotte dai notiziari circa la pubblicazione di questi scritti in quanto non lo trovo eticamente corretto nei confronti di chi legge e nei confronti di chi, eventualmente, potrebbe replicare e/o argomentare sulle varie questioni oggetto delle "lettere firmate" che, forse, rischiano anche di diventare di moda e se così fosse mi chiedo e Vi chiedo quali benefici Vi potranno essere per la stessa informazione tenendo conto del ruolo importante che oggi i media, in tutte le loro forme, rivestono.-
Con la stima di sempre
Roberto Piemonte
Acquacalda: Situazione generale sempre più tragica. Il CASTA scrive anche all'on. Prestigiacomo e a Bertolaso
"Situazione criticità frazione di Acquacalda-Lipari" è l'oggetto della lettera che il C.A.S.T.A. (Comitato Apartitico Salvaguardia Territorio Acquacalda) ha inviato, a firma del suo presidente Enzo Mottola, al Ministero Territorio e Ambiente (c.a. On. Stefania Prestigiacomo), alla Protezione civile (dott. Guido Bertolaso), alla Protezione civile regionale, al Presidente della Provincia regionale, al Prefetto di Messina, alla Direzione marittima di Catania,al Circomare Lipari e al sindaco di Lipari. IL TESTO:
Ancora una volta ci corre l’obbligo di richiamare l’attenzione di tutte le Autorità competenti sulla reale situazione di pericolo in cui versa tutta la zona alta di Acquacalda, frazione di Lipari.
Come è a tutti noto la falesia che va da Grotte delle mosche a Porticello, è interessata da un fenomeno di “erosione progressiva” così come venne definito dall’ing. Cocina della Protezione Civile di Palermo, nella drammatica riunione del giorno 8 novembre 2008 nella sede comunale di Lipari.
Altrettanto note sono le cause di tale disastro ambientale e ci sembra superfluo elencarle ulteriormente.
Purtroppo il segno inequivocabile di quanto seria sia la situazione è dato dalla voragine verificatasi l’8 novembre 2008, tuttora in progressivo aumento, come testimoniato dalle immagini fotografiche.
Va ben sottolineato che buona parte della zona è abitata non da sporadici turisti bensì da intere famiglie che qui vivono quotidianamente.
L’unico intervento sin qui attuato dall’Amministrazione Provinciale è stata la realizzazione della “bretellina” che ha permesso, dopo quattro lunghissimi mesi, di riunificate i due tronconi della borgata.
Nel novembre 2008, il Ministero dell’Ambiente stanziava 900 mila euro per “interventi a tutela dell’ambiente e del suolo”, specificatamente per Acquacalda.
Ad oggi, l’Amministrazione Comunale ha ancora in fase di studio l’intervento da attuare.
È appena il caso di evidenziare che il finanziamento sopraccitato, al netto degli oneri amministrativi ammontanti al circa il 40%, metterà a disposizione 500/600 mila euro! È ben evidente che per il risanamento e la messa in sicurezza dell’intera zona c’è bisogno di ben altre cifre!
Tutta questa premessa sarebbe stata del tutto superflua poiché, a chi ha competenza in materia, sono tutti fatti ben noti, peraltro puntualmente segnalati, sin dalla nascita del nostro Comitato, nella corposa corrispondenza che, ci duole constatare, raramente è stata presa nella giusta considerazione.
Ci deve scappare necessariamente il morto?
Per dare credibilità alla voce di chi qui vive c’è bisogno necessariamente dell’appoggio del potente o del politico di turno?
Per non essere tacciati di mero qualunquismo, becero disfattismo, inopportuno nichilismo, mancanza di senso civico e quant’altro, ci permettiamo formulare alcune proposte e di sottoporle all’esame di chi vorrà, benevolmente, leggere.
1. Nomina una commissione paritetica ristretta, formata da tecnici degli Enti competenti (Protezione Civile, Amministrazioni regionali, provinciali e comunali, Demanio Marittimo) che, in tempi veramente brevi, siano in grado di esaminare, valutare e rendere pubblico l’esatto stato della zona in questione, indicare i necessari interventi per il totale risanamento ambientale, elaborare un preciso programma attuativo dei lavori da eseguire e soprattutto chiarire inequivocabilmente a chi tali lavori competono, al fine di evitarci ulteriori disdicevoli giochini a scarica barile.
2. Nell’incontro con il Sindaco del 16.06.09, avente come oggetto primario la rimozione del pontile di ferro dell’Italpomice, ci permettemmo di suggerire di adoperare gli otto piloni di testata del pontile stesso (già ampiamente collaudati) come base di appoggio di un molo, debitamente progettato, che costituirebbe un valido baluardo contro i marosi, proteggendo particolarmente la fascia costiera maggiormente danneggiata dall’erosione marina. (tant’è che fu redatto un preventivo di spesa, per la rimozione parziale del relitto per circa 35mila euro successivamente sostituito da un ulteriore preventivo per ben 143mila euro).
Quali possono essere i motivi ostativi per un siffatto intervento?
In una logica di corretta programmazione non sarebbe opportuno valutare tale soluzione al fine anche di notevoli risparmi di spesa?
Ci sembra che i tempi siano più che maturi per affrontare in maniera definitiva un problema che interessa direttamente la sopravvivenza di una intera frazione, ma anche indirettamente tutta l’isola di Lipari, patrimonio dell’umanità, poiché, per triste esperienza vissuta, l’interruzione della S.P. 180 non ha consentito i collegamenti nell’intera isola e se un ulteriore impedimento dovesse verificarsi, a ridosso della stagione turistica, costituirebbe un ennesimo gravissimo colpo alla già dissestata economia locale.
Il Comitato, a nome di tutti i suoi iscritti e nell’interesse di quanti amano Acquacalda, chiede a gran voce di prendere nella più alta considerazione e con serietà d’intenti questo appello, rivolto a tutte le Autorità e gli Enti competenti e responsabili della tutela e del benessere dei cittadini, dell’ambiente e del territorio.
Auspicando che ciò avvenga, porgiamo i nostri più distinti saluti.
Il Presidente
Enzo Mottola
Ancora una volta ci corre l’obbligo di richiamare l’attenzione di tutte le Autorità competenti sulla reale situazione di pericolo in cui versa tutta la zona alta di Acquacalda, frazione di Lipari.
Come è a tutti noto la falesia che va da Grotte delle mosche a Porticello, è interessata da un fenomeno di “erosione progressiva” così come venne definito dall’ing. Cocina della Protezione Civile di Palermo, nella drammatica riunione del giorno 8 novembre 2008 nella sede comunale di Lipari.
Altrettanto note sono le cause di tale disastro ambientale e ci sembra superfluo elencarle ulteriormente.
Purtroppo il segno inequivocabile di quanto seria sia la situazione è dato dalla voragine verificatasi l’8 novembre 2008, tuttora in progressivo aumento, come testimoniato dalle immagini fotografiche.
Va ben sottolineato che buona parte della zona è abitata non da sporadici turisti bensì da intere famiglie che qui vivono quotidianamente.
L’unico intervento sin qui attuato dall’Amministrazione Provinciale è stata la realizzazione della “bretellina” che ha permesso, dopo quattro lunghissimi mesi, di riunificate i due tronconi della borgata.
Nel novembre 2008, il Ministero dell’Ambiente stanziava 900 mila euro per “interventi a tutela dell’ambiente e del suolo”, specificatamente per Acquacalda.
Ad oggi, l’Amministrazione Comunale ha ancora in fase di studio l’intervento da attuare.
È appena il caso di evidenziare che il finanziamento sopraccitato, al netto degli oneri amministrativi ammontanti al circa il 40%, metterà a disposizione 500/600 mila euro! È ben evidente che per il risanamento e la messa in sicurezza dell’intera zona c’è bisogno di ben altre cifre!
Tutta questa premessa sarebbe stata del tutto superflua poiché, a chi ha competenza in materia, sono tutti fatti ben noti, peraltro puntualmente segnalati, sin dalla nascita del nostro Comitato, nella corposa corrispondenza che, ci duole constatare, raramente è stata presa nella giusta considerazione.
Ci deve scappare necessariamente il morto?
Per dare credibilità alla voce di chi qui vive c’è bisogno necessariamente dell’appoggio del potente o del politico di turno?
Per non essere tacciati di mero qualunquismo, becero disfattismo, inopportuno nichilismo, mancanza di senso civico e quant’altro, ci permettiamo formulare alcune proposte e di sottoporle all’esame di chi vorrà, benevolmente, leggere.
1. Nomina una commissione paritetica ristretta, formata da tecnici degli Enti competenti (Protezione Civile, Amministrazioni regionali, provinciali e comunali, Demanio Marittimo) che, in tempi veramente brevi, siano in grado di esaminare, valutare e rendere pubblico l’esatto stato della zona in questione, indicare i necessari interventi per il totale risanamento ambientale, elaborare un preciso programma attuativo dei lavori da eseguire e soprattutto chiarire inequivocabilmente a chi tali lavori competono, al fine di evitarci ulteriori disdicevoli giochini a scarica barile.
2. Nell’incontro con il Sindaco del 16.06.09, avente come oggetto primario la rimozione del pontile di ferro dell’Italpomice, ci permettemmo di suggerire di adoperare gli otto piloni di testata del pontile stesso (già ampiamente collaudati) come base di appoggio di un molo, debitamente progettato, che costituirebbe un valido baluardo contro i marosi, proteggendo particolarmente la fascia costiera maggiormente danneggiata dall’erosione marina. (tant’è che fu redatto un preventivo di spesa, per la rimozione parziale del relitto per circa 35mila euro successivamente sostituito da un ulteriore preventivo per ben 143mila euro).
Quali possono essere i motivi ostativi per un siffatto intervento?
In una logica di corretta programmazione non sarebbe opportuno valutare tale soluzione al fine anche di notevoli risparmi di spesa?
Ci sembra che i tempi siano più che maturi per affrontare in maniera definitiva un problema che interessa direttamente la sopravvivenza di una intera frazione, ma anche indirettamente tutta l’isola di Lipari, patrimonio dell’umanità, poiché, per triste esperienza vissuta, l’interruzione della S.P. 180 non ha consentito i collegamenti nell’intera isola e se un ulteriore impedimento dovesse verificarsi, a ridosso della stagione turistica, costituirebbe un ennesimo gravissimo colpo alla già dissestata economia locale.
Il Comitato, a nome di tutti i suoi iscritti e nell’interesse di quanti amano Acquacalda, chiede a gran voce di prendere nella più alta considerazione e con serietà d’intenti questo appello, rivolto a tutte le Autorità e gli Enti competenti e responsabili della tutela e del benessere dei cittadini, dell’ambiente e del territorio.
Auspicando che ciò avvenga, porgiamo i nostri più distinti saluti.
Il Presidente
Enzo Mottola
"L'esasperato senso civico" di Michele Giacomantonio
(Michele Giacomantonio) Che cos’è l’esasperato senso civico? Ce lo siamo chiesto questa mattina leggendo la nota di cosiddetto “chiarimento” che il Comandante della polizia municipale dott. Domenico Russo ha inviato “con una certa ritrosia”, come lui scrive, ai mezzi di informazione locale. L’esasperato senso civico, per quello che abbiamo capito, è di coloro che denunziano sui blog atti vandalici, violazioni delle norme di difesa e salvaguardia dell’ambiente, inquinamento e quant’altro. Infatti, sembra essere la filosofia del capo dei vigili, quando c’è una violazione essa è già stata notata e magari anche perseguita e la denuncia sui blog o è inutile o dannosa perché può intralciare l’espletamento delle indagini. Quindi cittadini dotati di un esasperato senso civico o che il senso civico avete di recente riscoperto, se proprio volete denunciare, dovete farlo direttamente alle autorità preposte sempre ammesso che riusciate a trovarle e che qualcuno vi ascolti.
Ebbene noi siamo cittadini dall’esasperato senso civico che tutte le sere diamo voce alle lamentele che raccogliamo non solo sui blog ma per le strade. Parliamo di vicoli intasati dalle motorette posteggiate, di strade con lavori in corso sospesi che non si sanno quando riprenderanno, di discariche che sbocciano un po’ da tutte le parti, di fogne che scoppiano e tombini che si intasano, dell’unico semaforo che c’è a Lipari e che molte volte non funziona e non viene mai sostituito, di una estate con un chiasso infernale e con la immondizia che trasbordava dovunque, solo per parlare delle cose minute e che non hanno mai avuta una risposta. Per non parlare poi dei problemi più gravi. Di come è finita la progettazione del ciclo dell’acqua e del depuratore di Lipari, del perché si è accettato ad Acquacalda la nuova revisione dei costi che riduceva l’opera di oltre il 50%, di come è finita la discarica di carcasse di auto a Quattropani e di chi ha ragione fra la Provincia ed il Comune, come è finito il primo concorso per vigili trimestrali ecc. ecc. Di tutte queste ed altre domande non abbiamo avuto una risposta, nemmeno con ritrosia.
Come abbiamo già detto un’altra volta la trasparenza a Lipari non è una virtù e l’ideale di cittadino che l’Amministrazione predilige - e la nota del Comandante dei vigili sembra confermare - è quello che si fa i fatti suoi, che non vede, non sente e non parla, che accetta tutto con rassegnazione. Purtroppo per chi governa anche a Lipari – dopo una troppa lunga fase di torpore – qualcosa sembra risvegliarsi soprattutto in molti giovani che prima di proporsi per governare “disposti a ballare anche col diavolo” si misurano sui problemi, si indignano per gli abusi ed i soprusi, si interrogano sulle cause del disagio giovanile, si industriano per cercare soluzione ai loro problemi di lavoro. Può essere che questi giovani esasperino chi sogna una realtà sottomessa e rassegnata. Ma non c’è che fare. E’ il prezzo da pagare se vuoi amministare la cosa pubblica.
Ebbene noi siamo cittadini dall’esasperato senso civico che tutte le sere diamo voce alle lamentele che raccogliamo non solo sui blog ma per le strade. Parliamo di vicoli intasati dalle motorette posteggiate, di strade con lavori in corso sospesi che non si sanno quando riprenderanno, di discariche che sbocciano un po’ da tutte le parti, di fogne che scoppiano e tombini che si intasano, dell’unico semaforo che c’è a Lipari e che molte volte non funziona e non viene mai sostituito, di una estate con un chiasso infernale e con la immondizia che trasbordava dovunque, solo per parlare delle cose minute e che non hanno mai avuta una risposta. Per non parlare poi dei problemi più gravi. Di come è finita la progettazione del ciclo dell’acqua e del depuratore di Lipari, del perché si è accettato ad Acquacalda la nuova revisione dei costi che riduceva l’opera di oltre il 50%, di come è finita la discarica di carcasse di auto a Quattropani e di chi ha ragione fra la Provincia ed il Comune, come è finito il primo concorso per vigili trimestrali ecc. ecc. Di tutte queste ed altre domande non abbiamo avuto una risposta, nemmeno con ritrosia.
Come abbiamo già detto un’altra volta la trasparenza a Lipari non è una virtù e l’ideale di cittadino che l’Amministrazione predilige - e la nota del Comandante dei vigili sembra confermare - è quello che si fa i fatti suoi, che non vede, non sente e non parla, che accetta tutto con rassegnazione. Purtroppo per chi governa anche a Lipari – dopo una troppa lunga fase di torpore – qualcosa sembra risvegliarsi soprattutto in molti giovani che prima di proporsi per governare “disposti a ballare anche col diavolo” si misurano sui problemi, si indignano per gli abusi ed i soprusi, si interrogano sulle cause del disagio giovanile, si industriano per cercare soluzione ai loro problemi di lavoro. Può essere che questi giovani esasperino chi sogna una realtà sottomessa e rassegnata. Ma non c’è che fare. E’ il prezzo da pagare se vuoi amministare la cosa pubblica.
Utilizzare fondi Fse per i precari della scuola
L'Assemblea regionale siciliana ha approvato l'ordine del giorno presentato dal gruppo parlamentare dell'Udc con il quale si chiede al governo regionale di utilizzare le risorse del Fondo sociale europeo per progetti formativi in cui impiegare i docenti precari della scuola pubblica.
''E' necessario - spiegano Rudy Maira e Fausto Fagone, rispettivamente capogruppo Udc e presidente della commissione Cultura e Pubblica istruzione dell'Ars - che una quota significativa del fondo sociale europeo sia utilizzata in Sicilia a favore di progetti formativi riservati alla docenza prelevata dal precariato. Le risorse comunitarie - aggiungono Maira e Fagone - sono infatti finalizzate alla formazione ed alla educazione permanente''.
''Il governo siciliano - chiedono tutti i deputati dell'Udc firmatari dell'ordine del giorno - deve formalizzare un accordo di programma con il ministero dell'Istruzione per aggiungere risorse statali con l'obiettivo di impegnare almeno 2500 docenti, riconoscendo loro il formale punteggio previsto da un pari impegno all'interno della scuola ordinaria''.
''E' necessario - spiegano Rudy Maira e Fausto Fagone, rispettivamente capogruppo Udc e presidente della commissione Cultura e Pubblica istruzione dell'Ars - che una quota significativa del fondo sociale europeo sia utilizzata in Sicilia a favore di progetti formativi riservati alla docenza prelevata dal precariato. Le risorse comunitarie - aggiungono Maira e Fagone - sono infatti finalizzate alla formazione ed alla educazione permanente''.
''Il governo siciliano - chiedono tutti i deputati dell'Udc firmatari dell'ordine del giorno - deve formalizzare un accordo di programma con il ministero dell'Istruzione per aggiungere risorse statali con l'obiettivo di impegnare almeno 2500 docenti, riconoscendo loro il formale punteggio previsto da un pari impegno all'interno della scuola ordinaria''.
La "lettera firmata". Ci scrive Adolfo Sabatini
Rilevo che spesso a margine di alcune note pubblicate viene da Voi scritta la dicitura “lettera firmata”.-
Ritengo questo non esaustivo per quanto riguarda la trasparenza sugli atti e poco edificante sapere che c’è qualcuno che manifesta una propria idea ma chiede/preferisce/non ha il coraggio? di far pubblicare il proprio nome.
Vi chiedo quindi di conoscere, come previsto dalle norme vigenti, l’identità di chi ha inviato le note che regolarmente avete pubblicato.-
Vi ringrazio per l’attenzione.
Adolfo Sabatini
Gent.mo,
non tutti i lettori/lettrici desiderano essere cittati nelle mail che ci inviamo intervenendo su tematiche che interessano la società.
Come tu ben sai (ne abbiamo parlato una volta), e come ben sanno i lettori di Eolienews, questa redazione non pubblica lettere anonime e/o a firma apocrifa. A tutti coloro che ci scrivono (anche quando vogliono mantenere il pubblico anonimato) chiediamo (pena la non pubblicazione)un nome certo e un recapito telefonico attraverso il quale potere accertare quella che abbiamo definito "l'esistenza in vita". Ciò per non dare spazio ad "untori" e "mistificatori".
E' chiaro che nessuna richiesta, in tal senso, la avanziamo nei confronti di coloro che, come Lei, scrivono abitualmente a questa redazione e dei quali conosciamo quanto meno l'indirizzo mail.
Cordialità
Salvatore Sarpi
Questo per non dare
Ritengo questo non esaustivo per quanto riguarda la trasparenza sugli atti e poco edificante sapere che c’è qualcuno che manifesta una propria idea ma chiede/preferisce/non ha il coraggio? di far pubblicare il proprio nome.
Vi chiedo quindi di conoscere, come previsto dalle norme vigenti, l’identità di chi ha inviato le note che regolarmente avete pubblicato.-
Vi ringrazio per l’attenzione.
Adolfo Sabatini
Gent.mo,
non tutti i lettori/lettrici desiderano essere cittati nelle mail che ci inviamo intervenendo su tematiche che interessano la società.
Come tu ben sai (ne abbiamo parlato una volta), e come ben sanno i lettori di Eolienews, questa redazione non pubblica lettere anonime e/o a firma apocrifa. A tutti coloro che ci scrivono (anche quando vogliono mantenere il pubblico anonimato) chiediamo (pena la non pubblicazione)un nome certo e un recapito telefonico attraverso il quale potere accertare quella che abbiamo definito "l'esistenza in vita". Ciò per non dare spazio ad "untori" e "mistificatori".
E' chiaro che nessuna richiesta, in tal senso, la avanziamo nei confronti di coloro che, come Lei, scrivono abitualmente a questa redazione e dei quali conosciamo quanto meno l'indirizzo mail.
Cordialità
Salvatore Sarpi
Questo per non dare
Lami: "I copertoni non ci sono più". In attesa dell'ordinanza sindacale intervento dell'ATO. Puntualizzazione sul senso civico (di Saverio Merlino)
(Saverio Merlino) I 60 copertoni scaricati da ignobili ignoti nel vallone Castagna di Lami il 28 Agosto 2009 (28 giorni orsono) sono stati portati via.
Ci risulta che tale operazione è stata eseguita su disposizione dell´Amministratore Delegato dell´ATO rag. Mimmo Fonti e che gli stessi sono stati depositati all´interno dell´area di competenza dall´ATO stessa nell´attesa di ricevere l´ordinanza del Sindaco di Lipari per lo smaltimento in adeguata discarica.
Ci risulta, altresì, che sono a buon punto, anzi praticamente concluse, anche le indagini che il sindaco di Lipari, avvalendosi da alcuni uomini della polizia municipale, sta portando avanti per individuare il responsabile dell´incivile gesto.
Ci si augura che ciò accada davvero convinti che, individuando i responsabili e denunciandoli, anche pubblicamente, all´opinione pubblica, possa servire per scoraggiare chi del nostro territorio vuol continuare a fare una discarica senza soluzione di continuità.
Vorrei assicurare chi avesse qualche dubbio che il senso civico dei soci e di tutto gli abitanti della Borgata Lami non è nato ieri, non è stato scoperto di recente, non è per niente esasperato e stiano tutti tranquilli che, anche se si è risolto(ancora in parte e lo seguiremo tutti i giorni) il problema dei copertoni non ci sentiamo assolutamente "appagati". Continueremo ad impegnarci a salvaguardare il meraviglioso territorio della Borgata Lami che, per anni ed anni, ha sopportato, quasi in silenzio, come fosse un dovere verso l´intera comunità eoliana, una discarica.
Così come ho dichiarato tante volte, in piccola parte mi sento responsabile di quanto è successo alla mia Borgata. Responsabile per non aver messo al primo posto, come hanno fatto gli altri, gli interessi personali.
Per troppo "senso civico", per responsabilità del ruolo che allora ricoprivo, per vero spirito di servizio e fiducia (purtroppo non ricambiata) verso altri, ho ritenuto invece che non era giusto rivendicare l´appartenenza a quella o a questa parte del territorio comunale ma al primo posto andavano messi gli interessi della collettività che in quel preciso momento (mese di Luglio) erano molto compromessi.
Quella ferita, purtroppo, ancora oggi è aperta e chi ha le cure per chiuderla completamente non interviene adeguatamente.
Mi guardo giro, osservo quello che c´è e succede sul nostro territorio, e mi viene spontaneo dire: "Con quale coraggio oggi qualcuno " invita tutti i cittadini il cui senso civico è stato di recente riscoperto" a fare il proprio dovere e a segnalare i reati a cui si assiste".
Gli abitanti di Lami non ci stanno anche perché aspettano solo riconoscenza da parte di tutti.
Lipari, 25/09/2009
IL PRESIDENTE
Saverio Merlino
Ci risulta che tale operazione è stata eseguita su disposizione dell´Amministratore Delegato dell´ATO rag. Mimmo Fonti e che gli stessi sono stati depositati all´interno dell´area di competenza dall´ATO stessa nell´attesa di ricevere l´ordinanza del Sindaco di Lipari per lo smaltimento in adeguata discarica.
Ci risulta, altresì, che sono a buon punto, anzi praticamente concluse, anche le indagini che il sindaco di Lipari, avvalendosi da alcuni uomini della polizia municipale, sta portando avanti per individuare il responsabile dell´incivile gesto.
Ci si augura che ciò accada davvero convinti che, individuando i responsabili e denunciandoli, anche pubblicamente, all´opinione pubblica, possa servire per scoraggiare chi del nostro territorio vuol continuare a fare una discarica senza soluzione di continuità.
Vorrei assicurare chi avesse qualche dubbio che il senso civico dei soci e di tutto gli abitanti della Borgata Lami non è nato ieri, non è stato scoperto di recente, non è per niente esasperato e stiano tutti tranquilli che, anche se si è risolto(ancora in parte e lo seguiremo tutti i giorni) il problema dei copertoni non ci sentiamo assolutamente "appagati". Continueremo ad impegnarci a salvaguardare il meraviglioso territorio della Borgata Lami che, per anni ed anni, ha sopportato, quasi in silenzio, come fosse un dovere verso l´intera comunità eoliana, una discarica.
Così come ho dichiarato tante volte, in piccola parte mi sento responsabile di quanto è successo alla mia Borgata. Responsabile per non aver messo al primo posto, come hanno fatto gli altri, gli interessi personali.
Per troppo "senso civico", per responsabilità del ruolo che allora ricoprivo, per vero spirito di servizio e fiducia (purtroppo non ricambiata) verso altri, ho ritenuto invece che non era giusto rivendicare l´appartenenza a quella o a questa parte del territorio comunale ma al primo posto andavano messi gli interessi della collettività che in quel preciso momento (mese di Luglio) erano molto compromessi.
Quella ferita, purtroppo, ancora oggi è aperta e chi ha le cure per chiuderla completamente non interviene adeguatamente.
Mi guardo giro, osservo quello che c´è e succede sul nostro territorio, e mi viene spontaneo dire: "Con quale coraggio oggi qualcuno " invita tutti i cittadini il cui senso civico è stato di recente riscoperto" a fare il proprio dovere e a segnalare i reati a cui si assiste".
Gli abitanti di Lami non ci stanno anche perché aspettano solo riconoscenza da parte di tutti.
Lipari, 25/09/2009
IL PRESIDENTE
Saverio Merlino
Lipari. Agevolazioni Tariffarie per il servizio idrico
Pubblichiamo sperando di fare cosa gradita ai nostri lettori un avviso apparso sul sito del comune di Lipari
AVVISO AGLI UTENTI DEL SERVIZIO IDRICO
IN ATTUAZIONE ALLA DELIBERA CONSILIARE N. 66 DEL 27.05.2009, AI FINI DELL’APPLICAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI TARIFFARIE PREVISTE PER LA FATTURAZIONE DEI CONSUMI IDRICI DELL’2009, GLI UTENTI INTERESSATI SONO INVITATI A PRESENTARE LA DOMANDA DI AGEVOLAZIONE DISPONIBILE PRESSO L’UFFICIO IDRICO ENTRO IL 30 SETTEMBRE 2009.
LA MODULISTICA E’ DISPONIBILE ANCHE SUL SITO INTERNET DEL COMUNE www.comunelipari.it
Hanno diritto alle agevolazioni:
1. i nuclei familiari e soggetti utenti del servizio con indicatore ISEE inferiore o uguale ad € 7.583 (riduzione del 30%)
2. gli utenti che versano in particolare condizioni mediche e portatori di handicap con indicatore ISEE non superiore ad € 10.500 (riduzione del 30%)
3. le utenze famigliari composte da ultra sessantacinquenni o nei quali sono presenti soggetti con invalidità superiore al 66% e che hanno un indicatore ISEE fino ad € 7.583 (riduzione del 20%)
4. le utenze famigliari con indicatore ISEE compreso tra € 7.583 e 11.696 composto da 4 o piu’ componenti.(riduzione del 30%)
L’Assessore ai Servizi Idrici
Giulio China
AVVISO AGLI UTENTI DEL SERVIZIO IDRICO
IN ATTUAZIONE ALLA DELIBERA CONSILIARE N. 66 DEL 27.05.2009, AI FINI DELL’APPLICAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI TARIFFARIE PREVISTE PER LA FATTURAZIONE DEI CONSUMI IDRICI DELL’2009, GLI UTENTI INTERESSATI SONO INVITATI A PRESENTARE LA DOMANDA DI AGEVOLAZIONE DISPONIBILE PRESSO L’UFFICIO IDRICO ENTRO IL 30 SETTEMBRE 2009.
LA MODULISTICA E’ DISPONIBILE ANCHE SUL SITO INTERNET DEL COMUNE www.comunelipari.it
Hanno diritto alle agevolazioni:
1. i nuclei familiari e soggetti utenti del servizio con indicatore ISEE inferiore o uguale ad € 7.583 (riduzione del 30%)
2. gli utenti che versano in particolare condizioni mediche e portatori di handicap con indicatore ISEE non superiore ad € 10.500 (riduzione del 30%)
3. le utenze famigliari composte da ultra sessantacinquenni o nei quali sono presenti soggetti con invalidità superiore al 66% e che hanno un indicatore ISEE fino ad € 7.583 (riduzione del 20%)
4. le utenze famigliari con indicatore ISEE compreso tra € 7.583 e 11.696 composto da 4 o piu’ componenti.(riduzione del 30%)
L’Assessore ai Servizi Idrici
Giulio China
Lettera al direttore. L'invito a segnalare...con quale risultato?
Riceviamo e pubblichiamo:
Prima di scrivere ho letto e riletto più volte la lettera del dottor Domenico Russo con la quale si "invitano" i cittadini a segnalare "i reati a cui si assiste direttamente alle autorità preposte e ciò al fine di consentire l’espletamento delle indagini che altrimenti potrebbero essere anche inficiate dalla pubblicizzazione delle notizie".
Dottore Russo ha mai provato a guardare la cosa dall'altra parte? Cioè dal punto di vista dei cittadini che segnalano, protestano, denunciano e ottengono solo "promesse d'intervento" e zero fatti concreti?
Lei invita a segnalare. Ma, per fare un piccolo esempio, visto che mi ha coinvolto direttamente, cosa è stato fatto per bloccare il "caos musicale" nel centro storico di Lipari durante l'estate? Nulla, assolutamente nulla! Eppure i blog (sempre loro) hanno sottolineato l'esistenza di una ordinanza limitativa, mai apllicata!
Lei invita a segnalare. Ma cosa è stato fatto per accertare chi sono gli inquinatori di Lami? Cosa è stato fatto per risalire ai propietari di elettrodomestici di uso commerciale che compaiono di tanto in tanto accanto ai cassonetti. Eppure non dovrebbe essere difficile!
Capirà quindi che rivolgersi ai blog (grazie a Dio esistono) è solo l'effetto del disinteresse riscontrato presso le istituzioni nell'affrontare le varie problematiche; è un modo per mettervi davanti alla cruda realtà e spingervi ad operare(a Canneto dentro ho la convinzione che si è operato poichè la signora Anna e i blog "sputtanarono" quella violenza sul territorio); è un modo per fare capire che questo paese è ancora vivo e vegeto nonostante le continue "iniezioni di sfiducia"; che ci sono giovani e meno giovani che hanno voglia di dire la loro...purtroppo attraverso i blog...poichè altri non ascoltano o fanno finta di ascoltare!
Lettera firmata
Prima di scrivere ho letto e riletto più volte la lettera del dottor Domenico Russo con la quale si "invitano" i cittadini a segnalare "i reati a cui si assiste direttamente alle autorità preposte e ciò al fine di consentire l’espletamento delle indagini che altrimenti potrebbero essere anche inficiate dalla pubblicizzazione delle notizie".
Dottore Russo ha mai provato a guardare la cosa dall'altra parte? Cioè dal punto di vista dei cittadini che segnalano, protestano, denunciano e ottengono solo "promesse d'intervento" e zero fatti concreti?
Lei invita a segnalare. Ma, per fare un piccolo esempio, visto che mi ha coinvolto direttamente, cosa è stato fatto per bloccare il "caos musicale" nel centro storico di Lipari durante l'estate? Nulla, assolutamente nulla! Eppure i blog (sempre loro) hanno sottolineato l'esistenza di una ordinanza limitativa, mai apllicata!
Lei invita a segnalare. Ma cosa è stato fatto per accertare chi sono gli inquinatori di Lami? Cosa è stato fatto per risalire ai propietari di elettrodomestici di uso commerciale che compaiono di tanto in tanto accanto ai cassonetti. Eppure non dovrebbe essere difficile!
Capirà quindi che rivolgersi ai blog (grazie a Dio esistono) è solo l'effetto del disinteresse riscontrato presso le istituzioni nell'affrontare le varie problematiche; è un modo per mettervi davanti alla cruda realtà e spingervi ad operare(a Canneto dentro ho la convinzione che si è operato poichè la signora Anna e i blog "sputtanarono" quella violenza sul territorio); è un modo per fare capire che questo paese è ancora vivo e vegeto nonostante le continue "iniezioni di sfiducia"; che ci sono giovani e meno giovani che hanno voglia di dire la loro...purtroppo attraverso i blog...poichè altri non ascoltano o fanno finta di ascoltare!
Lettera firmata
Lettera al direttore. "Vedo una gran confusione di idee e di proposte.. occorre diversa offerta formativa e preparazione culturale"
Riceviamo e pubblichiamo:
Sono un operatore sociale e seguo spesso i blog locali; devo dire che nelle ultime settimane vedo una grande confusione di idee e di proposte per il nostro arcipelago sia tra i “vecchi” che tra i giovani ( tra quest’ultimi qualcuno anche indolente ) tendente, per la maggior parte, a sfruttare anziché preservare e custodire questo patrimonio dell’umanità…, frase molto abusata, forse senza capirne il vero significato. Mi ha molto colpito l’analisi fatta alcune settimane addietro dal Dott. Saltalamacchia, sulla situazione socio-culturale- ambientale del territorio molto veritiera e corrispondente a ciò che anche noi operatori abbiamo sempre evidenziato.
Ma vi siete accorti di come sono le nostre famiglie ed i nostri giovani? Abbiamo tutte le caratteristiche negative della società moderna pur vivendo in un contesto piccolo e per certi versi protettivo. I nostri giovani lavorano soltanto 4-5 mesi l’anno con qualifiche inferiori e gli altri 7 mesi sono in “depressione” e non vogliono lavorare anche perché per il 90% trattasi in nero. Le azioni politiche attuate sono soltanto per l’incremento del turismo. Ma la nostra vita e quella dei nostri figli?
Sono stati previsti dei progetti sociali per affrontare le problematiche giovanili, ma, nonostante le risorse finanziarie siano ferme da molti mesi, non vengono attivati perché i vari politici di turno “non vogliono trovare i locali disponibili”.
Si parla solo di incrementare il turismo come l’unico toccasana per il nostro benessere.
Penso che noi cittadini non ci rendiamo conto che le nostre, sono isole e come tali, hanno dei limiti, positivi e negativi, come d’altronde accade per Ustica, Capri, Ponza, etc. ( a proposito, qualsiasi paragone per lo sviluppo deve essere fatto con tali realtà e non con la Sardegna, un pochino più grande!) Se io vivo o scelgo di fare vacanza alle Eolie devo sapere che posso avere dei problemi di trasporto con il mare in tempesta, altro discorso se invece non posso viaggiare perché con il mare forza 3 l’approdo non è sicuro o, ancora peggio, le corse sono poche ed i mezzi spesso in avaria perché obsoleti. Abbiamo bisogno di collegamenti quotidiani tra le isole, con Milazzo e Messina.
Sembra che la cosa importante sia progettare aeroporto, megaporto, strade e quant’altro per distruggere il territorio e richiamare il turismo. Mi chiedo: se non abbiamo acqua, fogne, depuratori, adeguato smaltimento dei rifiuti, come facciamo a sostenere l’arrivo dei turisti? Le barche da diporto dove smaltiscono i liquami ed i rifiuti? Forse a mare come avviene da sempre? Infatti dopo le ore 13.00 molto spesso i litorali sono talmente sporchi da non poterci fare il bagno. Forse per questo che il sindaco chiede l’emergenza turismo?
Credo che il turismo che possiamo permetterci, data la limitatezza del territorio, debba essere un turismo di qualità: “ poco ma buono”, che desidera nuotare in acque pulite e non vedere immondizia o sentire rumori di ogni genere. Turismo di qualità e sostenibile, a mio parere, significa valorizzare e preservare le bellezze naturali esistenti ed incrementare altre attività collegate alla vocazione turistica che vogliamo darci: per esempio incrementare l’agricoltura ed iniziare a produrre in loco i prodotti che i ristoratori potranno offrire ai loro ospiti ( degli imprenditori del Nord stanno investendo in viticolture e noi locali stiamo a guardare); incrementare le attività inerenti la trasformazione dei prodotti ittici ed alimentari; incrementare l’artigianato locale, tutte attività che permettono ai nostri giovani di lavorare 12 mesi l’anno e di poter avere progetti per il futuro anziché precarietà e superficialità. INSOMMA BASTA ALBERGHI E CEMENTO. Ma tutto questo, come diceva il Dott. Saltalamacchia, deve innanzitutto cominciare da una diversa offerta formativa e dalla preparazione culturale.
LETTERA FIRMATA
Sono un operatore sociale e seguo spesso i blog locali; devo dire che nelle ultime settimane vedo una grande confusione di idee e di proposte per il nostro arcipelago sia tra i “vecchi” che tra i giovani ( tra quest’ultimi qualcuno anche indolente ) tendente, per la maggior parte, a sfruttare anziché preservare e custodire questo patrimonio dell’umanità…, frase molto abusata, forse senza capirne il vero significato. Mi ha molto colpito l’analisi fatta alcune settimane addietro dal Dott. Saltalamacchia, sulla situazione socio-culturale- ambientale del territorio molto veritiera e corrispondente a ciò che anche noi operatori abbiamo sempre evidenziato.
Ma vi siete accorti di come sono le nostre famiglie ed i nostri giovani? Abbiamo tutte le caratteristiche negative della società moderna pur vivendo in un contesto piccolo e per certi versi protettivo. I nostri giovani lavorano soltanto 4-5 mesi l’anno con qualifiche inferiori e gli altri 7 mesi sono in “depressione” e non vogliono lavorare anche perché per il 90% trattasi in nero. Le azioni politiche attuate sono soltanto per l’incremento del turismo. Ma la nostra vita e quella dei nostri figli?
Sono stati previsti dei progetti sociali per affrontare le problematiche giovanili, ma, nonostante le risorse finanziarie siano ferme da molti mesi, non vengono attivati perché i vari politici di turno “non vogliono trovare i locali disponibili”.
Si parla solo di incrementare il turismo come l’unico toccasana per il nostro benessere.
Penso che noi cittadini non ci rendiamo conto che le nostre, sono isole e come tali, hanno dei limiti, positivi e negativi, come d’altronde accade per Ustica, Capri, Ponza, etc. ( a proposito, qualsiasi paragone per lo sviluppo deve essere fatto con tali realtà e non con la Sardegna, un pochino più grande!) Se io vivo o scelgo di fare vacanza alle Eolie devo sapere che posso avere dei problemi di trasporto con il mare in tempesta, altro discorso se invece non posso viaggiare perché con il mare forza 3 l’approdo non è sicuro o, ancora peggio, le corse sono poche ed i mezzi spesso in avaria perché obsoleti. Abbiamo bisogno di collegamenti quotidiani tra le isole, con Milazzo e Messina.
Sembra che la cosa importante sia progettare aeroporto, megaporto, strade e quant’altro per distruggere il territorio e richiamare il turismo. Mi chiedo: se non abbiamo acqua, fogne, depuratori, adeguato smaltimento dei rifiuti, come facciamo a sostenere l’arrivo dei turisti? Le barche da diporto dove smaltiscono i liquami ed i rifiuti? Forse a mare come avviene da sempre? Infatti dopo le ore 13.00 molto spesso i litorali sono talmente sporchi da non poterci fare il bagno. Forse per questo che il sindaco chiede l’emergenza turismo?
Credo che il turismo che possiamo permetterci, data la limitatezza del territorio, debba essere un turismo di qualità: “ poco ma buono”, che desidera nuotare in acque pulite e non vedere immondizia o sentire rumori di ogni genere. Turismo di qualità e sostenibile, a mio parere, significa valorizzare e preservare le bellezze naturali esistenti ed incrementare altre attività collegate alla vocazione turistica che vogliamo darci: per esempio incrementare l’agricoltura ed iniziare a produrre in loco i prodotti che i ristoratori potranno offrire ai loro ospiti ( degli imprenditori del Nord stanno investendo in viticolture e noi locali stiamo a guardare); incrementare le attività inerenti la trasformazione dei prodotti ittici ed alimentari; incrementare l’artigianato locale, tutte attività che permettono ai nostri giovani di lavorare 12 mesi l’anno e di poter avere progetti per il futuro anziché precarietà e superficialità. INSOMMA BASTA ALBERGHI E CEMENTO. Ma tutto questo, come diceva il Dott. Saltalamacchia, deve innanzitutto cominciare da una diversa offerta formativa e dalla preparazione culturale.
LETTERA FIRMATA
Chi non vuole i collegamenti con gli elicotteri? Il dubbio del dottor La Greca
"Chi non vuole i collegamenti con gli elicotteri?" è il tema di una nota ricevuta dal dottor Pino La Greca che pubblichiamo:
Mi sono posto questa domanda, ieri sera, subito dopo aver sentito un amico da qualche minuto atterrato a Lipari da un elicottero. Il mio amico era riuscito a raggiungere Lipari da Milazzo nel tardo pomeriggio con un breve volo di circa 12 minuti.
Mi racconta che durante il volo il comandante esprime la volontà di voler realizzare, a proprie spese, una pista commerciale per i collegamenti con elicotteri a Lipari, ma....lamenta di non aver trovato alcuna collaborazione da parte dell´amministrazione per l´individuazione del terreno idoneo per l´uso.
Strano. Molto strano. È da diversi anni che si sente parlare di collegamenti con elicotteri, in alcune dichiarazioni sembrava quasi questione di pochi giorni dall´avvio di questo importantissimo servizio che ci consentirebbe di raggiungere la Sicilia e gli aeroporti più vicini, Reggio Calabria, Catania, Palermo, Lamezia Terme nello spazio di 60 minuti al massimo.
Faccio una rapida ricerca nel mio archivio è trovo una lettera firmata da me e da Saverio Merlino il 21 settembre 2006, indirizzata al sindaco di Lipari ed all´allora vicesindaco, con all´oggetto "collegamenti con elicotteri".
Nella nota scrivevamo: "Signori, a seguito dell´incontro tenutosi a Lipari nei giorni scorsi su iniziativa dell´associazione "Ama le Eolie" e dalla lettura di un comunicato affisso per le vie cittadine dall´Ing. Vincenzo Cincotta, riteniamo utile fare alcune precisazioni in merito alle potenzialità del collegamento con elicotteri fra le Eolie e i principali aeroporti della Sicilia e della Calabria.
La nostra posizione in merito ai collegamenti con elicotteri è nota da anni, già nel 2004 nell´ambito di un convegno sui collegamenti abbiamo presentato una serie di proposte per dei collegamenti integrativi rispetto a quelli marittimi utilizzando gli elicotteri e, nel caso di disponibilità di compagnie aree,anche con idrovolanti. Rispetto a quanto affermato da qualche personaggio interessato ci risulta che da diversi anni nelle Eolie, in maniera più o meno organizzata, esistono compagnie che operano collegamenti con elicotteri, precisamente: La società Air Panarea s.r.l., la Icarus s.r.l. , la Dedalus.
Tali collegamenti, pertanto, non sono "un salto nel buio", ma una realtà che va sostenuta ed incentivata, non tanto sotto l´aspetto economico, ma con la realizzazione di piccole piste per atterraggio a basso impatto ambientale. La possibilità di non dover distruggere il nostro territorio è un fattore che non va assolutamente sottovalutato, il patrimonio naturale è il nostro principale motore di attrazione del turismo, la nostra carta d´identità, il nostro essere " Patrimonio dell´Umanità", non si può proporre di distruggerlo con un facile populismo, rischiando di snaturarlo completamente perdendo la risorsa principale del nostro arcipelago, il turismo. Per quanto affermato dai responsabili della Elifox i loro collegamenti si rivolgono sia agli eoliani sia ai turisti, con regolari voli di linea, in coincidenza con i principali voli in arrivo e partenza da Catania, non parliamo quindi di voli charter, rivolti esclusivamente a gruppi turistici, (come proposto da altri operatori) ma a servizi aggiuntivi per la nostra popolazione.
In tale ottica va chiesto alle società che operano nel nostro territorio di fare una capillare opera di informazione in merito ai collegamenti ed alla sicurezza del volo rappresentato dalla grande affidabilità del veicolo utilizzato per i collegamenti.
La valutazione dei costi va fatta rispetto a quelli che attualmente gli eoliani ed i turisti sostengono per raggiungere gli aeroporto di Catania, Reggio Calabria o Palermo, equiparando i tempi di percorrenza. Ad una semplice valutazione il trasporto con elicotteri è assolutamente concorrenziale.
Vogliamo infine puntualizzare alcuni punti sulla localizzazione.
Il 30 giugno 2006, Vi abbiamo espresso all´amministrazione la nostra posizione favorevole ai collegamenti attraverso elicotteri con gli aeroporti più vicini alle nostre isole, manifestando, tuttavia, alcune perplessità sulla scelta del campo di calcio di Quattropani individuato come sede della futura pista di atterraggio degli elicotteri. (....).
Concludevamo dicendo che"Riteniamo che un´opera così importante come una pista commerciale per elicotteri, in grado di collegarci con i principali aeroporti siciliani e calabresi, sia per il periodo estivo sia per il periodo di bassa stagione, vada accompagnata da una ottimale scelta del sito che consenta di operare in piena sicurezza sia per i passeggeri sia per le abitazioni limitrofe alla pista. Ancora una volta riteniamo che l´Amministrazione debba impegnarsi per la individuazione di un sito più idoneo e vicino al centro urbano e diamo sin d´ora la nostra disponibilità per un sereno confronto in tal senso."
Sono passati tre anni. In tre anni l´amministrazione "del fare" non è riuscita a fare nulla, niente. Nessuna reale azione per individuare un sito idoneo e dare concreta attuazione ad una serie di collegamenti con elicotteri in grado di fornire servizi veri, reali, agli eoliani.
L´assenza, il silenzio, appare ancor più assordante, alla luce di recenti notizie di stampa che parlano di un incontro il 16 settembre scorso, tra il presidente dell´ENAC, Vito Riggio e l´assessore ai Trasporti della Regione Siciliana, Nino Strano. In particolare i due hanno concordato sulla necessità di realizzare una rete di eliporti che contribuirebbe notevolmente allo sviluppo economico e turistico dell´intera Sicilia. Il presidente Riggio ha confermato che l´Ente è pronto ad elaborare un protocollo aggiuntivo che preveda l´inserimento della rete di eliporti e tutta la propria esperienza tecnica, in raccordo con gli altri enti e società coinvolte, per la definizione del sito e delle caratteristiche necessarie per la realizzazione del progetto.
Concludo nella certezza che occorra sostenere ed incentivare i collegamenti con gli elicotteri attraverso la individuazione di uno o più siti per l´atterraggio degli apparecchi ma, molto probabilmente, dovremo attendere la prossima amministrazione, frutto di un cambiamento radicale rispetto al momento politico attuale,per avere un qualche risultato; quando le priorità della nostra comunità saranno le priorità dell´amministrazione e non viceversa.
Giuseppe La Greca
Mi sono posto questa domanda, ieri sera, subito dopo aver sentito un amico da qualche minuto atterrato a Lipari da un elicottero. Il mio amico era riuscito a raggiungere Lipari da Milazzo nel tardo pomeriggio con un breve volo di circa 12 minuti.
Mi racconta che durante il volo il comandante esprime la volontà di voler realizzare, a proprie spese, una pista commerciale per i collegamenti con elicotteri a Lipari, ma....lamenta di non aver trovato alcuna collaborazione da parte dell´amministrazione per l´individuazione del terreno idoneo per l´uso.
Strano. Molto strano. È da diversi anni che si sente parlare di collegamenti con elicotteri, in alcune dichiarazioni sembrava quasi questione di pochi giorni dall´avvio di questo importantissimo servizio che ci consentirebbe di raggiungere la Sicilia e gli aeroporti più vicini, Reggio Calabria, Catania, Palermo, Lamezia Terme nello spazio di 60 minuti al massimo.
Faccio una rapida ricerca nel mio archivio è trovo una lettera firmata da me e da Saverio Merlino il 21 settembre 2006, indirizzata al sindaco di Lipari ed all´allora vicesindaco, con all´oggetto "collegamenti con elicotteri".
Nella nota scrivevamo: "Signori, a seguito dell´incontro tenutosi a Lipari nei giorni scorsi su iniziativa dell´associazione "Ama le Eolie" e dalla lettura di un comunicato affisso per le vie cittadine dall´Ing. Vincenzo Cincotta, riteniamo utile fare alcune precisazioni in merito alle potenzialità del collegamento con elicotteri fra le Eolie e i principali aeroporti della Sicilia e della Calabria.
La nostra posizione in merito ai collegamenti con elicotteri è nota da anni, già nel 2004 nell´ambito di un convegno sui collegamenti abbiamo presentato una serie di proposte per dei collegamenti integrativi rispetto a quelli marittimi utilizzando gli elicotteri e, nel caso di disponibilità di compagnie aree,anche con idrovolanti. Rispetto a quanto affermato da qualche personaggio interessato ci risulta che da diversi anni nelle Eolie, in maniera più o meno organizzata, esistono compagnie che operano collegamenti con elicotteri, precisamente: La società Air Panarea s.r.l., la Icarus s.r.l. , la Dedalus.
Tali collegamenti, pertanto, non sono "un salto nel buio", ma una realtà che va sostenuta ed incentivata, non tanto sotto l´aspetto economico, ma con la realizzazione di piccole piste per atterraggio a basso impatto ambientale. La possibilità di non dover distruggere il nostro territorio è un fattore che non va assolutamente sottovalutato, il patrimonio naturale è il nostro principale motore di attrazione del turismo, la nostra carta d´identità, il nostro essere " Patrimonio dell´Umanità", non si può proporre di distruggerlo con un facile populismo, rischiando di snaturarlo completamente perdendo la risorsa principale del nostro arcipelago, il turismo. Per quanto affermato dai responsabili della Elifox i loro collegamenti si rivolgono sia agli eoliani sia ai turisti, con regolari voli di linea, in coincidenza con i principali voli in arrivo e partenza da Catania, non parliamo quindi di voli charter, rivolti esclusivamente a gruppi turistici, (come proposto da altri operatori) ma a servizi aggiuntivi per la nostra popolazione.
In tale ottica va chiesto alle società che operano nel nostro territorio di fare una capillare opera di informazione in merito ai collegamenti ed alla sicurezza del volo rappresentato dalla grande affidabilità del veicolo utilizzato per i collegamenti.
La valutazione dei costi va fatta rispetto a quelli che attualmente gli eoliani ed i turisti sostengono per raggiungere gli aeroporto di Catania, Reggio Calabria o Palermo, equiparando i tempi di percorrenza. Ad una semplice valutazione il trasporto con elicotteri è assolutamente concorrenziale.
Vogliamo infine puntualizzare alcuni punti sulla localizzazione.
Il 30 giugno 2006, Vi abbiamo espresso all´amministrazione la nostra posizione favorevole ai collegamenti attraverso elicotteri con gli aeroporti più vicini alle nostre isole, manifestando, tuttavia, alcune perplessità sulla scelta del campo di calcio di Quattropani individuato come sede della futura pista di atterraggio degli elicotteri. (....).
Concludevamo dicendo che"Riteniamo che un´opera così importante come una pista commerciale per elicotteri, in grado di collegarci con i principali aeroporti siciliani e calabresi, sia per il periodo estivo sia per il periodo di bassa stagione, vada accompagnata da una ottimale scelta del sito che consenta di operare in piena sicurezza sia per i passeggeri sia per le abitazioni limitrofe alla pista. Ancora una volta riteniamo che l´Amministrazione debba impegnarsi per la individuazione di un sito più idoneo e vicino al centro urbano e diamo sin d´ora la nostra disponibilità per un sereno confronto in tal senso."
Sono passati tre anni. In tre anni l´amministrazione "del fare" non è riuscita a fare nulla, niente. Nessuna reale azione per individuare un sito idoneo e dare concreta attuazione ad una serie di collegamenti con elicotteri in grado di fornire servizi veri, reali, agli eoliani.
L´assenza, il silenzio, appare ancor più assordante, alla luce di recenti notizie di stampa che parlano di un incontro il 16 settembre scorso, tra il presidente dell´ENAC, Vito Riggio e l´assessore ai Trasporti della Regione Siciliana, Nino Strano. In particolare i due hanno concordato sulla necessità di realizzare una rete di eliporti che contribuirebbe notevolmente allo sviluppo economico e turistico dell´intera Sicilia. Il presidente Riggio ha confermato che l´Ente è pronto ad elaborare un protocollo aggiuntivo che preveda l´inserimento della rete di eliporti e tutta la propria esperienza tecnica, in raccordo con gli altri enti e società coinvolte, per la definizione del sito e delle caratteristiche necessarie per la realizzazione del progetto.
Concludo nella certezza che occorra sostenere ed incentivare i collegamenti con gli elicotteri attraverso la individuazione di uno o più siti per l´atterraggio degli apparecchi ma, molto probabilmente, dovremo attendere la prossima amministrazione, frutto di un cambiamento radicale rispetto al momento politico attuale,per avere un qualche risultato; quando le priorità della nostra comunità saranno le priorità dell´amministrazione e non viceversa.
Giuseppe La Greca
Trasporti marittimi dal 2010. Il ministero risponde alla Federalberghi Eolie
Il direttore generale del ministero delle infrastrutture e dei trasporti Enrico Maria Puja ha risposto alla nota della Federalberghi delle Eolie per quanto concernente i collegamenti marittimi dal 2010. IL TESTO:
In ordine a quanto lamentato per il collegamenti del 2010, si fa presente che nell'ambito della procedura di privatizzazione della Tirrenia che prevede la conclusione entro il 31.12.2009, le amministrazioni centrali dello Stato stanno condividendo tale percorso sia con gli organi della Comunità Europea che con le regioni territoriali competenti, al fine di rendere concertata e condivisa l'operazione di privatizzazione e stipulare accordi di programma con le stesse regioni per disciplinare gli oneri di servizio pubblico a partire dal 2010. Attualmente è in corso la fase conclusiva dell'attività preparatoria a tale stipula. La definizione delle prenotazioni sarà successivamente disposta e comunque saranno assicurati nel rispetto del principio delle competenze territoriale, i servizi di collegamento marittimo.
In ordine a quanto lamentato per il collegamenti del 2010, si fa presente che nell'ambito della procedura di privatizzazione della Tirrenia che prevede la conclusione entro il 31.12.2009, le amministrazioni centrali dello Stato stanno condividendo tale percorso sia con gli organi della Comunità Europea che con le regioni territoriali competenti, al fine di rendere concertata e condivisa l'operazione di privatizzazione e stipulare accordi di programma con le stesse regioni per disciplinare gli oneri di servizio pubblico a partire dal 2010. Attualmente è in corso la fase conclusiva dell'attività preparatoria a tale stipula. La definizione delle prenotazioni sarà successivamente disposta e comunque saranno assicurati nel rispetto del principio delle competenze territoriale, i servizi di collegamento marittimo.
Judo Lipari: Ripresa l'attività agonistica in vista degli ormai imminenti primi incontri
Ad inizio settembre è ripresa l’attività per gli atleti agonisti dell'Associazione sportiva Sporting club Judo Lipari in vista del ricco calendario di gare che entrerà nel clou già in ottobre.
Saranno gli Esordienti A ed i Cadetti ad aprire la stagione agonistica il 3 ottobre con il Gran Premio Esordienti A e Coppa Italia Cadetti
Anche i tecnici della società, Bisazza, Ferlazzo e Di Grado sono stati impegnati con il corso aggiornamento che annualmente riunisce tutti gli insegnanti tecnici della Sicilia per l’incontro di verifica.
L'associazione ricorda che i corsi di attività motoria si apriranno giorno 30 settembre dalle ore 17:30 alle ore 18:30
Il judo per i preagonisti mercoledì 30 settembre dalle ore 18:30 alle 19:30.
Si ricorda, inoltre, che le iscrizioni all’associazione sportiva Sporting Club Judo Lipari sono aperte già dal primo settembre. Gli interessati possono recarsi per informazioni o iscrizione presso il palazzetto dello sport di Lipari N. Biviano nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 19:30 alle 20:30.
Si fa presente che le iscrizioni sono a numero chiuso.
Saranno gli Esordienti A ed i Cadetti ad aprire la stagione agonistica il 3 ottobre con il Gran Premio Esordienti A e Coppa Italia Cadetti
Anche i tecnici della società, Bisazza, Ferlazzo e Di Grado sono stati impegnati con il corso aggiornamento che annualmente riunisce tutti gli insegnanti tecnici della Sicilia per l’incontro di verifica.
L'associazione ricorda che i corsi di attività motoria si apriranno giorno 30 settembre dalle ore 17:30 alle ore 18:30
Il judo per i preagonisti mercoledì 30 settembre dalle ore 18:30 alle 19:30.
Si ricorda, inoltre, che le iscrizioni all’associazione sportiva Sporting Club Judo Lipari sono aperte già dal primo settembre. Gli interessati possono recarsi per informazioni o iscrizione presso il palazzetto dello sport di Lipari N. Biviano nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 19:30 alle 20:30.
Si fa presente che le iscrizioni sono a numero chiuso.
Enac d'accordo sui due aeroporti minori da realizzare ad Agrigento e Messina
Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha incontrato ieri il presidente della Regione Raffaele Lombardo con il quale è stato concordato di aggiornare il protocollo d'intesa in materia di sviluppo aeroportuale firmato l'8 aprile 2009 tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Siciliana, l'Enac e le società di gestione, per inserire, come richiesto dalla Regione, una rete di eliporti e alcune altre infrastrutture di volo. Riggio ne aveva già parlato la scorsa settimana con l'assessore regionale ai Trasporti, Nino Strano. In particolare, per le Province di Agrigento e di Messina la Regione ha chiesto di poter realizzare, con fondi propri o di privati, due aeroporti minori in grado di consentire un'operatività di terzo livello, ovvero con aeromobili di tipo regionale oltre che di aviazione generale. Le strutture dovranno, comunque, potersi coordinare con la rete degli aeroporti nazionali che verrà delineata dal ministero attraverso il Piano nazionale degli aeroporti, per il quale l'Enac sta predisponendo uno studio. Dopo la stipula dell'aggiornamento dell'accordo, che dovrebbe avvenire il più presto possibile anche per verificare le fonti di finanziamento rimaste scoperte nell'accordo dell'8 aprile 2009, il ministro delle Infrastrutture, con un'apposita conferenza dei servizi, dovrà provvedere alla localizzazione dei siti aeroportuali, valutando i relativi vincoli e acquisendo i sedimi individuati.
L'Enac conferma la propria disponibilità ad attuare il piano sulla base dei progetti che verranno presentati dagli enti territoriali o da privati per giungere all'approvazione dei progetti stessi e alla realizzazione delle infrastrutture. Riggio si è anche incontrato con il ministro della Giustizia Angelino Alfano che ha fortemente sollecitato, assieme al sindaco e al presidente della Provincia di Agrigento, l'avvio delle procedure. «Una volta sgombrato il campo dalla precedente localizzazione e dimensione dell'infrastruttura aeroportuale di Agrigento ritenuta del tutto inaccettabile dalle strutture tecniche dell'Ente - ha detto Riggio - finalmente ci si avvia su una strada di concretezza che, dopo la decisione che si auspica verrà presa dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli e dal presidente della Regione Siciliana, consentirà all'Enac di mettere a disposizione della Sicilia, come sempre fatto, le proprie strutture amministrative e tecniche per l'auspicabile sviluppo della comunità siciliana, segnatamente di quelle aree che per ragioni di carenze infrastrutturali soffrono tuttora di un grave isolamento».
L'Enac conferma la propria disponibilità ad attuare il piano sulla base dei progetti che verranno presentati dagli enti territoriali o da privati per giungere all'approvazione dei progetti stessi e alla realizzazione delle infrastrutture. Riggio si è anche incontrato con il ministro della Giustizia Angelino Alfano che ha fortemente sollecitato, assieme al sindaco e al presidente della Provincia di Agrigento, l'avvio delle procedure. «Una volta sgombrato il campo dalla precedente localizzazione e dimensione dell'infrastruttura aeroportuale di Agrigento ritenuta del tutto inaccettabile dalle strutture tecniche dell'Ente - ha detto Riggio - finalmente ci si avvia su una strada di concretezza che, dopo la decisione che si auspica verrà presa dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli e dal presidente della Regione Siciliana, consentirà all'Enac di mettere a disposizione della Sicilia, come sempre fatto, le proprie strutture amministrative e tecniche per l'auspicabile sviluppo della comunità siciliana, segnatamente di quelle aree che per ragioni di carenze infrastrutturali soffrono tuttora di un grave isolamento».
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