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sabato 26 settembre 2009

Federmar-Cisal. Lunedì sciopero di 24 ore dei marittimi Siremar. Garantiti i servizi essenziali

COMUNICATO
La FEDERMAR – Federazione Marittimi aderente CISAL – ha dichiarato per il giorno 28 settembre 2009 24 ore di sciopero per i dipendenti della SIREMAR S.p.A., Società esercente servizi marittimi regionali di collegamento con le isole minori. Il personale imbarcato si asterrà dal lavoro dalle ore 00.00 alle ore 24.00 del 28/09/2009.
Saranno interessati i collegamenti con le isole Eolie, le Egadi, la linea Palermo – Ustica, la linea Milazzo – Napoli, la linea Porto Empedocle – Linosa e la linea Porto Empedocle – Lampedusa. Saranno, in ogni caso, assicurati i servizi essenziali previsti dalla legge 146/90 e dagli accordi in essere.
Questa O.S., proclamato lo stato di agitazione, ha dovuto prendere atto che la Siremar non ha voluto esaminare le problematiche illustrate, sempre da questa O.S., in materia di regolarizzazione ed adeguamenti degli status contrattuali del personale navigante, anche in presenza dei diritti acquisiti, e di riconoscimento di qualifiche e mansioni per il personale amministrativo. Vedi, per esempio: la regolarizzazione del personale avente diritto ai passaggi in Ruolo Organico, in Continuità di Rapporto di Lavoro e di conseguenza la riformulazione del turno particolare, il che significa maggiore garanzia per le famiglie di coloro che hanno svolto il loro lavoro con serietà; il caso alloggi per il personale che per motivi di servizio deve pernottare fuori sede; da anni, pure se la Siremar rappresenta, comunque, una solida e forte situazione economica, costringe detto personale a trascorrere la notte in locali vetusti, con ambienti poco salubri, che presentano servizi in numero tale da non garantire la necessaria e civile riservatezza personale. La realtà ambientale in cui versa la Siremar non è proprio una gradevole rappresentazione di civiltà, un gruppo di lavoratori è impegnato a risollevarla da questa condizione riscontrando non poche difficoltà, mentre, come è ormai a conoscenza di tutti, incombe la privatizzazione del Gruppo Tirrenia di cui fanno parte le collegate regionali Siremar, Caremar, Toremar, Saremar. Notizie e dichiarazioni, anche di fonte governativa, si accavallano nel prospettare l’imminente avvio delle procedure per la suddetta privatizzazione.
La Federmar – Cisal ha sempre espresso viva preoccupazione per i posti di lavoro, in quanto il proposito del Governo di trasferire le società minori del Gruppo Tirrenia alle rispettive Regioni con l’obbligo, dettato da precise disposizioni dell’Unione Europea, di affidare i servizi di collegamento con le isole minori, oggi gestiti dalla Siremar, tramite procedure di aggiudicazione aperte e non discriminatorie, in assenza di un programma quale garanzia sociale, potrebbe divenire motivo di disoccupazione. Gare aperte significa la partecipazione di chiunque abbia i titoli richiesti, quindi per questa organizzazione sindacale non è dato per scontato che un domani saranno le attuali società Siremar, Caremar, Saremar, Toremar a svolgere i collegamenti richiesti e quindi si aprirebbero inevitabilmente gravi problemi occupazionali, tenuto pure conto che le eventuali aziende subentranti non avrebbero alcun obbligo di assumere navi ed equipaggi dalle aziende uscenti. Per questi motivi la Federmar – Cisal ha sempre giudicato indifferibile l’apertura di un confronto con il Governo per entrare nel merito delle garanzie e degli strumenti di carattere sociale da attivare a difesa dei livelli occupazionali e dei lavoratori nell’ambito di tale operazione