Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha incontrato ieri il presidente della Regione Raffaele Lombardo con il quale è stato concordato di aggiornare il protocollo d'intesa in materia di sviluppo aeroportuale firmato l'8 aprile 2009 tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Siciliana, l'Enac e le società di gestione, per inserire, come richiesto dalla Regione, una rete di eliporti e alcune altre infrastrutture di volo. Riggio ne aveva già parlato la scorsa settimana con l'assessore regionale ai Trasporti, Nino Strano. In particolare, per le Province di Agrigento e di Messina la Regione ha chiesto di poter realizzare, con fondi propri o di privati, due aeroporti minori in grado di consentire un'operatività di terzo livello, ovvero con aeromobili di tipo regionale oltre che di aviazione generale. Le strutture dovranno, comunque, potersi coordinare con la rete degli aeroporti nazionali che verrà delineata dal ministero attraverso il Piano nazionale degli aeroporti, per il quale l'Enac sta predisponendo uno studio. Dopo la stipula dell'aggiornamento dell'accordo, che dovrebbe avvenire il più presto possibile anche per verificare le fonti di finanziamento rimaste scoperte nell'accordo dell'8 aprile 2009, il ministro delle Infrastrutture, con un'apposita conferenza dei servizi, dovrà provvedere alla localizzazione dei siti aeroportuali, valutando i relativi vincoli e acquisendo i sedimi individuati.
L'Enac conferma la propria disponibilità ad attuare il piano sulla base dei progetti che verranno presentati dagli enti territoriali o da privati per giungere all'approvazione dei progetti stessi e alla realizzazione delle infrastrutture. Riggio si è anche incontrato con il ministro della Giustizia Angelino Alfano che ha fortemente sollecitato, assieme al sindaco e al presidente della Provincia di Agrigento, l'avvio delle procedure. «Una volta sgombrato il campo dalla precedente localizzazione e dimensione dell'infrastruttura aeroportuale di Agrigento ritenuta del tutto inaccettabile dalle strutture tecniche dell'Ente - ha detto Riggio - finalmente ci si avvia su una strada di concretezza che, dopo la decisione che si auspica verrà presa dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli e dal presidente della Regione Siciliana, consentirà all'Enac di mettere a disposizione della Sicilia, come sempre fatto, le proprie strutture amministrative e tecniche per l'auspicabile sviluppo della comunità siciliana, segnatamente di quelle aree che per ragioni di carenze infrastrutturali soffrono tuttora di un grave isolamento».