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giovedì 29 agosto 2024
Ricordando...Anna Sari in lo Schiavo
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento
Federalberghi Eolie contraria alla proposta del sindaco di Milazzo di trasferire i costi di gestione dei terminal sui visitatori diretti alle Eolie
In seguito, sono emerse diverse dichiarazioni da parte del Sindaco di Milazzo, della COMET (attuale gestore in scadenza), e dello stesso Commissario Straordinario. Secondo quanto riportato dalla stampa, il Sindaco di Milazzo, Pippo Midili, ha recentemente discusso con gli assessori regionali Elvira Amata (Turismo), Alessandro Aricò (Infrastrutture) ed Edy Tamajo (Attività Produttive) delle problematiche del porto di Milazzo. Il Sindaco ha manifestato le sue preoccupazioni, affermando che, a suo avviso, le procedure avviate dal Commissario “non consentiranno a nessuno di poter gestire le strutture in quanto non prevedono la copertura di costi per servizi offerti al passeggero.” Per affrontare questa situazione, il Sindaco ha proposto di “incassare un onere dai vacanzieri per garantire i servizi.”
A seguito di queste dichiarazioni, Federalberghi Isole Eolie ha inviato una nuova nota, esprimendo il proprio sostegno affinché i termini della gara siano definiti in modo da rendere economicamente sostenibile la gestione dei terminal marittimi, un tema che l'associazione ha sollevato per prima. Tuttavia, il presidente Christian Del Bono ha manifestato il netto dissenso di Federalberghi rispetto all’idea di trasferire i costi aggiuntivi sui turisti, che già affrontano prezzi elevati per raggiungere le Isole Eolie
“Chiediamo di essere ascoltati su questo tema,” ha dichiarato Del Bono, “così come dovrebbero essere coinvolti anche i quattro sindaci eoliani.”
Eolienews sospende pubblicazioni in coincidenza con i funerali del caro Giovanni Portelli
Ricercatori e lucertole sullo scoglio Faraglione a Salina. Salvati dalla Guardia costiera
I due biologi, una donna di 31 e un uomo di 24, sono impegnati in un progetto di ripopolamento di specie autoctone di lucertole delle Isole Eolie e si erano recati con delle canoe sullo scoglio Faraglione per le loro ricerche.
L’improvviso peggioramento delle condizioni meteo marine ha reso impossibile il loro rientro con i mezzi da disposizione.
Circomare Lipari, che ha coordinato il soccorso, ha fatto intervenire l’elicottero che ha recuperato i due biologi, successivamente trasportati all’ospedale di Lipari per verificare le loro condizioni di salute, e una ventina di lucertole.
Questo progetto è stato avviato nel 2022, grazie al sostegno delle Ong Initiative Pim e Smilo, delle Fondazioni Mava, Prince Albert II de Monaco e Blue Marine e delle aziende Inef e Nutrinovel, ed è a
basso budget, basato, prevalentemente, sul volontariato, e non prevede interventi invasivi come traslocazioni o eradicazioni.
Il cordoglio delle componenti della Basilica Cattedrale di Lipari per il decesso di Domenico Castrogiovanni
La famiglia Sarpi ed Eolienews partecipano al dolore della moglie sig.ra Nuccia, dei figli Daniela, Giuseppe e Maurizio e dei familiari tutti
Buon compleanno a..
Ricordando... Vittorio Lo Schiavo
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S.Bartolo: (4° parte) La reliquia del sacro pollice
Della presenza in Lipari del Sacro Pollice di S. Bartolomeo non si ha alcuna informazione che sia anteriore al sec. XVII. Possiamo semplicemente supporre che, quando nell'833 il corpo dell'Apostolo venne trafugato dai Beneventani, il Pollice fu l'unico frammento che rimase nell'Isola.Chi lo detenne? Dove fu riposto al tempo della dominazione araba? Ebbe culto pubblico? Sono interrogativi ai quali non siamo in grado di rispondere.Una storia, o tradizione che dir si voglia, relativa al Sacro Pollice affiora da qualche decennio dopo il sacco del 1544, e ciò grazie al manoscritto del liparese Don Benedetto Gualtieri, arcidiacono della nostra Cattedrale. Il manoscritto, redatto in latino e oggi smarrito, fu consultato da Pietro Campis nel 1694 e da lui venne riportata la notizia che al momento ci interessa:
" Ariadeno soprannominato il Barbarossa aveva distrutto la città di Lipari col fuoco. Le sacre reliquie, insieme col pollice di S. Bartolomeo, (che, riposte in una cassettina, si custodivano nella Chiesa Cattedrale) furono portate a Costantinopoli: Ora avvenne che uno spagnolo, che aveva riguadagnato la libertà a Costantinopoli, fece acquisto di quelle reliquie per cinquecento monete d'oro e le portò con sé a Napoli: Ma qui, mentre colpito da un grave male se ne stava nell'ospedale spagnolo di San Giacomo e si sentiva prossimo alla morte, consegnò la cassettina con le reliquie al cappellano perché a sua volta questi la facesse recapitare ai Liparesi dietro un compenso di cinquecento monete d'oro da assegnarsi a beneficio dell'ospedale. Per caso si trovava a passare da Napoli don Martino d'Acugna [1585-1593] che da poco era stato consacrato vescovo di Lipari e che a Lipari stava dirigendosi. Il vescovo, informato del fatto, sborsò la somma richiesta, prese le sacre reliquie, le portò a Lipari e qui le restituì alla Chiesa Cattedrale nel 1585 ".
La reliquia è chiusa in una teca d'argento raffigurante un braccio benedicente e se ne fa ostensione ai piedi della statua del Santo in tutte le festività celebrate in suo onore.
Oggi, 29 agosto: Martirio di San Giovanni Battista
Un giorno che Giovanni, come d'uso, battezzava ed istruiva i peccatori, anche Gesù di Nazareth venne alle rive del Giordano. Il Battista, alla vista di Gesù, interiormente illuminato, riconobbe in lui il Messia aspettato, onde non voleva battezzarlo, stimandosi indegno anche di sciogliergli i legacci dei calzari. Tuttavia Gesù insistette e Giovanni dovette accondiscendere. In quel tempo Erode Antipa, figlio di Erode il Grande, conviveva con Erodiade, moglie di suo fratello. Giovanni, all'udire tale mostruosità, riprese il re di quella colpa, dicendogli francamente che non gli era lecito vivere con la moglie di suo fratello. Erode, sdegnato e istigato da Erodiade, lo fece rinchiudere in una tetra prigione del castello di Macheronte. Non contenta Erodiade di vederlo in prigione, voleva anche farlo morire. Erode però si opponeva, temendo una sommossa, perché Giovanni era venerato dal popolo come un profeta.
Qualche tempo dopo, tuttavia, Erodiade ebbe l'occasione tanto desiderata e propizia per soddisfare il suo odio contro il Precursore di Cristo. Mentre Erode celebrava il suo compleanno e teneva un banchetto a tutta la corte, Salome, figliola di Erodiade e nipote di Erode, si presentò nella sala del convito e si pose a danzare. Ciò piacque a tutti, tanto che Erode le promise di concederle qualunque cosa avesse domandato, fosse anche la metà del regno. Salome a queste parole, non sapendo cosa domandare, corse da sua madre e questa le ordinò di chiedere la testa di Giovanni. Salome ritornò in fretta dal re e lo pregò di farle portare subito in un bacile la testa del santo Precursore. Erode, benché sorpreso ed afflitto da questa domanda, ordinò di accontentarla. La fanciulla come ebbe tra le mani quel sacrosanto capo, lo portò a sua madre, la quale, a tal vista, esultò di gioia e si dice che per vendicarsi della libertà con cui il Santo aveva disapprovato i suoi disordini, trafisse con un ago quella sacra lingua.
PRATICA. La castità trasforma gli uomini in angeli: e chi è casto, è un angelo in carne (S. Ambrogio).
PREGHIERA. Nella veneranda festività del tuo santo Precursore e martire Giovanni Battista, deh! Signore, facci sentire gli effetti della tua misericordia.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria della passione di san Giovanni Battista, che il re Erode Antipa tenne in carcere nella fortezza di Macheronte nell'odierna Giordania e nel giorno del suo compleanno, su richiesta della figlia di Erodiade, ordinò di decapitare. Per questo, Precursore del Signore, come lampada che arde e risplende, rese sia in vita sia in morte testimonianza alla verità.
mercoledì 28 agosto 2024
Bagnamare: Crolla parapetto, per fortuna senza causare danni. Va a fare coppia con un altro tratto divelto da ben 8 mesi
Oggi pomeriggio, intorno alle 18 e 30, proprio davanti la caserma dei VVF di Lipari, lungo la Provinciale, è crollato un tratto del muretto delimitatorio, senza causare danni a persone o beni.
Probabilmente il peso di una pianta cresciuta spontaneamente tra le pietre ha contribuito a far crollare il parapetto.
I VV.F, intervenuti tempestivamente, hanno messo in sicurezza la zona e inviato le comunicazioni di rito agli enti competenti.
Sul posto è anche giunta una pattuglia della polizia municipale per disciplinare il traffico, mentre un operaio dell'ente, procedeva a delimitare la zona interessata con le transenne.
E' chiaro che, essendo quella una strada ad intenso traffico veicolare, ancorchè pedonale, la Città metropolitana, proprietaria dell'arteria, dovrà attivarsi, possibilmente senza tempi biblici, per ripristinare le condizioni di sicurezza.
Sul posto è stata apposta la segnaletica, in vista delle ore notturne, ma invitiamo gli automobilisti a prestare la massima attenzione.
Ricordando...Anna Saltalamacchia
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Giulia Ristuccia sangue eoliano nelle vene alla finale nazionale di Miss Universe Italy
Miss Universe, nato nel 1952, è uno dei concorsi di bellezza più prestigiosi e inclusivi al mondo, giunto alla sua 73esima edizione.
Buon Compleanno a...
S. Bartolo: (3° parte) "Il vascelluzzo" di Giuseppe Iacolino
Così esordisce lo storico Pietro Campis nel narrare di quel singolare evento del vascello francese che portava grano a Messina e che, sballottato dalla tempesta, approdò a Lipari il 12 di febbraio 1672, deponendo in terra, senza pretesa di pagamento, il suo carico. Le cose, in verità, andarono assai diversamente. Fu, quello, un autentico atto di pirateria che i Liparesi, abilissimi nel settore, compirono costretti dalla fame. E, giacchè il pane, da qualunque parte provenga, è pur sempre da considerarsi grazia di Dio, essi, anche al fine di acquietare la propria coscienza, occultarono la dinamica del fatto col casto velo della sacralità, e gridarono al miracolo. E' da credere che fu questo episodio che fece nascere nei fedeli l'idea di avere un Vascelluzzo d'argento tutto per sè a somiglianza di quello di cui andavano fieri i Messinesi e che ricordava un più remoto analogo "miracolo" di insperato approvvigionamento alimentare. Ma la cosa finì lì.Duecentocinquantaquattro anni dopo, toccò all'arcivescovo mons. Angelo Paino la sorte di cogliere l'occasione giusta per risvegliare quell'idea da gran tempo sopita. Dal Patriarca e dal Capitolo della Cattedrale di Venezia mons. Paino aveva ottenuto un (frammento di pelle) di S. Bartolomeo. Voleva farne dono ai concittadini eoliani. Inclusa nel Vascelluzzo dei Messinesi e accompagnata dallo stesso presule, la reliquia fu portata a Lipari su una torpediniera della Regia Marina che diede fondo nella baia di Portiniente la mattina del 22 agosto del 1926.Incontenibile il tripudio della folla in attesa. Nel suo primo discorso mons. Paino ebbe a dire: "dovete avere anche voi il vostro Vascelluzzo... stasera il Vascelluzzo di Messina girerà in processione per le vostre vie e voi lo caricherete d'oro per il vostro Vascelluzzo". Mons. Paino diede il primo esempio di generosità deponendo un suo anello pastorale. Il vescovo mons. Bernardino Salv. Re (1928-1963) alimentò il pio proposito e ai suoi appelli generosamente risposero gli Eoliani residenti e quelli emigrati d'America e d'Australia. Così il 23 agosto del 1930, alle ore 19.30, il vescovo Re in Cattedrale benedisse l'artistica navicella. Opera di eccellente fattura, uscita dall'oreficeria palermitana Perricone-Marano, il Vascelluzzo, contiene kg. 2 di oro e 30 di argento. Nel mezzo della tolda e sul casseretto troneggiano la preziosa teca contenente il "frammento di pelle" e la statuetta di S.Bartolomeo tutta d'oro massiccio (kg. 1,100). Il Vascelluzzo precede il simulacro d'argento di S. Bartolomeo nelle quattro processioni annuali. Nel Vascelluzzo di Lipari va ravvisata la chiara testimonianza della cultura degli avi tutta compenetrata dalla fede e che perciò stesso non riusciva a distinguere la netta demarcazione fra il sacro trascendente e il quotidiano di quaggiù, ammettendo, anzi, una mutua contaminazione tra le due sfere sino ad interpretare le causali coincidenze terrene - anche le meno edificanti - come compiacente manifestazione del soprannaturale. Eccessi di certo non tollerabili per l'ortodossia. Ma, "cionondimeno, una religione agirà sempre in tal modo fino a quando sarà veramente viva". Appartiene agli uomini, infatti, anche se sono i teologi i soli deputati a gestirla.
Oggi è il 28 agosto: Sant'Agostino
Lettera di Sant'Agostino all'uomo per amare una donna in pienezza e per sempre
Incendio di Stromboli: La Procura chiede il rinvio a giudizio per sei indagati
Tra gli indagati figurano Matteo Levi 63 anni, Roberto Ricci 68 anni, Elio Terribili 63 anni, tutti romani e Luca Palmentieri, 40 anni di Napoli, tutti professionisti noti nel settore degli effetti speciali e della produzione cinematografica. Le società coinvolte sono la "11 Marzo Films srl" e la "Best Sfx srls", entrambe con sede a Roma, note per la loro esperienza nel campo degli effetti speciali per il cinema.
martedì 27 agosto 2024
Balneari, proroga per le autorizzazioni brevi. Savarino: «Lo slittamento compensa i ritardi nell’iter di avvio delle attività»
«Il provvedimento - dice l’assessore - serve per garantire il diritto dei concessionari a svolgere le loro attività per tutti i novanta giorni previsti dalla legge. In molti casi, infatti, l’iter burocratico ha comportato un allungamento dei tempi di rilascio dei permessi, causando un ritardo nell’avvio delle attività non ascrivibile agli imprenditori. In questo modo tuteliamo un interesse legittimo, evitiamo di appesantire gli uffici con l’esame delle proroghe e non penalizziamo nessun imprenditore».
L’autorizzazione breve, nelle more del recepimento della direttiva Bolkestein, può essere concessa per periodi limitati e porzioni di aree demaniali di non oltre mille metri quadrati per l’avvio di attività commerciali, sportive o ricreative, anche attraverso la realizzazione di strutture smontabili.
Ci lascia l'amico Giovanni Portelli
💔E' deceduto nel pomeriggio, dopo una lunga sofferenza, Giovanni Portelli: ex dipendente della Pumex, sindacalista, sempre in prima linea per la difesa dei lavoratori, consigliere comunale, un amico.
Le famiglie Sarpi e Favaloro partecipano commossi al dolore dei suoi cari e lo ricordano quale amico e persona perbene.
Ciao Giovanni, ti sia lieve la terra!💔
Ricordando...Vittorio Pavone
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Liberty Lines comunica: A settembre anticipata alle 17 la Messina - Eolie
Da questo link è possibile visualizzare l’orario aggiornato: https://www.libertylines.it/avvisi/rimodulazione-orari/
Buon Compleanno a...
... Paola Lorizio, Daniela Costanzo, Cristina Poltero, Barbara Biviano, Flamiania Zaia, Gloria Ciminato, Michele Puglisi
Oggi, 27 agosto: Santa Monica
Fatta giovanetta, i suoi genitori la sposarono ad un legionario romano di nome Patrizio, galantuomo, ma pagano di religione. Non si smarrì la Santa, anzi, suo primo pensiero, unendosi al compagno della sua vita, fu di guadagnarlo a Gesù Cristo mediante una vita sottomessa, fatta di rispetto e di amore.
Ed ecco che Monica ebbe la consolazione di vedere il marito, un anno prima della sua morte, abbracciare la fede cattolica, rinunziando ai suoi vizi e passando nella pratica delle virtù il rimanente della vita.
Intanto ella era divenuta madre di tre figli: Agostino, Novigio e una figlia, di cui ignoriamo il nome.
Le cure che la santa madre profuse per la buona educazione dei figli furono certamente grandi; pur tuttavia, Agostino, attirato più dagli amici che lo invitavano al male che dalle raccomandazioni materne, deviò, ponendo così a durissima prova la virtù della sua povera mamma. Ella infatti vedendo il figlio adescato dall'errore e dal vizio, non faceva che elevare al cielo fervorose preghiere, unite a calde lacrime, per impetrarne la conversione. Le sue abbondanti lacrime e fervorose preghiere ottennero la conversione del figlio.
Nel 375 Agostino si trasferì a Cartagine per insegnarvi eloquenza. Nel 383 si imbarcò nottetempo per Roma dove, dopo aver superato una lunga malattia, cominciò ad insegnare eloquenza e retorica. Finché ottenne un posto, tramite il prefetto di Roma Simmaco, a Milano.
A Milano, venne raggiunto dalla mamma, la quale, non considerando le fatiche del viaggio ma solo il bene del figlio, era partita, sola, alla ricerca di lui. Quivi finalmente sarebbero stati appagati i suoi desideri ed esaudite le sue suppliche. Infatti unitasi nel suo apostolato col grande arcivescovo S. Ambrogio che la incoraggiava dicendole: « Non puó andar perduto un figlio di tante lacrime », riuscì con la grazia di Dio a trarre alla fede cattolica Agostino alla fine del 386, che l'anno seguente, ricevette il Battesimo per mano di Ambrogio nella Pasqua del 387 e cominciò una vita santa e feconda di apostolato.
Ringraziato Iddio per tanto favore, Monica e Agostino decisero di prendere la via del ritorno; ma la pia madre, che ormai aveva compiuta la sua missione su questa terra, ad Ostia si ammalò gravemente ed in pochi giorni, felice per la conversione del figlio ottenuta, rese la bell'anima a Dio. Era il 27 agosto dello stesso anno 387.
PRATICA. Imparino i genitori a vigilare sull'educazione cristiana dei figli e a prodigare ad essi le loro maggiori cure.
PREGHIERA. Dio, consolatore degli afflitti e salvezza di quelli che sperano in te, che misericordioso riguardasti alle pie lacrime della beata Monica per la conversione del figliuolo suo Agostino, donaci per l'intervento d'ambedue di deplorare i nostri peccati e di ottenere il favore della tua grazia.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di santa Monica, che, data ancora giovinetta in matrimonio a Patrizio, generò dei figli, tra i quali Agostino, per la cui conversione molte lacrime versò e molte preghiere rivolse a Dio, e, anelando profondamente al cielo, lasciò questa vita a Ostia nel Lazio, mentre era sulla via del ritorno in Africa.
lunedì 26 agosto 2024
Venerdì nella chiesa di San Bartolo al monte il settimo per Elio. Il messaggio del fratello Gianluca

Prometto che vi ringrazierò tutti uno per uno... Datemi solo qualche giorno di tempo...
Siete stati Calore al mio, al nostro Cuore ..
Vi abbraccio tutti...
Gianlu e famiglia...
CONTROLLO CARABINIERI NELLE EOLIE: 8 PERSONE DENUNCIATE E 11 ASSUNTORI DI DROGHE SEGNALATI.
Nell’ultimo
fine settimana, in occasione della festività patronale di San Bartolomeo, i
Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno intensificato i controlli su tutto
l’arcipelago eoliano, meta della c.d. movida
estiva. Sono stati pertanto attuati
servizi di pattugliamento con la predisposizione di posti di controllo, anche
nelle ore notturne, finalizzati alla prevenzione, al contrasto dell’illegalità
diffusa, nonché alla vigilanza delle acque dell’arcipelago eoliano.
Durante le verifiche alla
circolazione stradale, i Carabinieri hanno controllato oltre 380 persone e più
di 280 autovetture, elevando 34 contravvenzioni al Codice della Strada, tra cui la mancata
copertura assicurativa, il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza, nonché l’uso del cellulare alla guida, la
circolazione con patente scaduta o sospesa o mai conseguita, omesse revisioni
dei veicoli a motore ed altre violazioni che mettono in serio pericolo la
sicurezza degli automobilisti e dei pedoni.
Nell’ambito dei controlli, i Carabinieri hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 1 persona per guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti, 1 per rifiuto dell’accertamento dell’uso di sostanze stupefacenti, altre 3 per guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze alcoliche, e 1 persona per violazione degli obblighi derivanti dalla Sorveglianza Speciale di P.S., inoltre altre quattro persone sono state sanzionate amministrativamente per ubriachezza, poiché sorprese ad importunare turisti e residenti sulla pubblica via;
Durante il servizio di vigilanza
per la sicurezza delle acque dell’arcipelago eoliano, i Carabinieri della motovedetta
“Stefanizzi” di Lipari hanno sanzionato amministrativamente 3 conducenti di
altrettanti natanti a noleggio per aver trasportato un numero di passeggeri
eccessivo rispetto a quello previsto.
Mentre, in relazione all’attività antidroga, 2 persone sono
state denunciate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti,
e altre 11, invece, sono state segnalate alla
Prefettura di Messina, quali assuntrici di droghe, poiché trovate in possesso
di modiche quantità di cocaina, hashish e
marijuana detenute per uso personale. Tutta la droga sequestrata è stata inviata
ai Carabinieri del R.I.S. di Messina per le analisi di laboratorio.
Inoltre sono
stati effettuati mirati servizi, finalizzati a verificare il rispetto delle
diverse ordinanze sindacali che, nel periodo estivo, al fine di consentire a
turisti e residenti di trascorrere le vacanze in sicurezza e tranquillità,
disciplinano gli orari di chiusura dei locali, le emissioni sonore da parte
dei locali autorizzati alla diffusione di musica e la capienza massima
degli stessi locali. In tale contesto, per il mancato rispetto di tali norme, sono
state contestate 4 sanzioni amministrative ad altrettanti titolari di attività
commerciali.
L’intensificazione dei servizi di controllo dei Carabinieri
della Compagnia di Milazzo, in concomitanza con il maggior esodo di turisti che
annualmente, in particolare nel periodo estivo, affolla l’area mamertina e
l’arcipelago eoliano, con maggiore presenza di persone nelle zone della c.d.
movida e nei locali notturni, proseguirà per tutta l’estate. I servizi saranno svolti
con pattugliamenti e posti di controllo, anche nel corso della notte, con
l’ausilio di militari assegnati in rinforzo e con la collaborazione di altri
reparti dell’Arma, al fine di contrastare i reati in genere e a tutela dei
cittadini.