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mercoledì 26 marzo 2025
Santo del giorno: Sant' Emanuele.
Il Profeta, a cui si richiama San Matteo, è il Profeta Isaia, il quale con queste parole luminose annunzia la venuta dei tempi nuovi e di colui che saprà « rigettare il male e scegliere il bene».
Ma che cosa vuol dire Emanuele? Lo ha chiarito lo stesso San Matteo: vuol dire « Dio è con noi ». E perciò l'attributo tipico, completo e consolante del Messia, cioè del vero inviato da Dio per la salvezza del suo popolo.
Veramente, in ebraico tale termine suona Immanuel. I Settanta, nella loro versione della Bibbia, l'hanno trasformato in parola greca, modificandone leggermente il suono, traducendo cioè Emmanuel. E come Emanuele è diventato per i cristiani nome proprio, come altri attributi di Gesù. «Emmanuele » è infatti il titolo glorioso di Gesù soprattutto nella sua Resurrezione, nell'avvenimento che suggella e prova come « Dio sia con lui », e anche « con noi », con il popolo cioè dei redenti da quella Redenzione e dei credenti in quella Resurrezione.
Perciò, più o meno consapevolmente, i genitori che impongono ad un figlio il nome di Emanuele, o ad una figlia quello di Emanuela, più che richiamarsi alla devozione di un Santo particolare, onorano Gesù con uno dei suoi più belli attributi, come accade anche per i nomi di Salvatore e di Crocifisso.
Nonostante ciò, esiste anche un Sant'Emanuele, che la Chiesa festeggia oggi insieme con Sabino, Quadrato e Teodosio, in un gruppo di quaranta Martiri d'epoca incerta. La loro storia è presto detta. Pare che fossero originari dell'Oriente, e in tempi di persecuzione, il primo di essi, Quadrato, che era Vescovo, venne allontanato dalla sua diocesi e diffidato di proseguire la sua opera. Egli seguitò però a predicare, a battezzare, ad assistere i fedeli, fino a che non venne catturato e condannato a morte.
Dietro il suo esempio, altri 39 cristiani, uomini e donne, giovani e vecchi, ricchi e poveri, si presentarono al governatore della provincia dichiarando la loro fede. Furono tormentati nella speranza di vederli apostatare, e poiché nessuno cedette, tutti furono messi a morte.
Anche negli antichi menologi greci, Emanuele viene talvolta chiamato Manuele o Manuel, diminutivo che è restato molto diffuso, specialmente in Spagna: tanto da apparire, ormai, come un nome tipicamente spagnolo.
MARTIROLOGIO ROMANO. In Anatolia, nell’odierna Turchia, santi Emanuele, Sabino, Codrato e Teodosio, martiri.
martedì 25 marzo 2025
Infrastrutture, Aricò: «Per i Comuni proroga di sei mesi per impegnare le risorse del Fondo per la progettazione»
«Con questo provvedimento - ha detto l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò - i Comuni siciliani avranno tempo fino al 30 settembre per impegnare le somme, in modo da completare le procedure di affidamento in itinere e produrre ulteriori progetti che possono sbloccare altre risorse per interventi di qualità nei territori, come già fatto finora».
Il Fondo di progettazione, pari a 40 milioni di euro, è stato distribuito tra i 391 Comuni siciliani secondo criteri specifici: il 40% in parti uguali e il 60% in proporzione alla popolazione residente, con un tetto massimo di 200 mila euro per Comune. Un contributo aggiuntivo di 300 mila euro è stato concesso ai Comuni in dissesto finanziario sciolti per mafia nell'ultimo triennio.
L'intervento mira a potenziare la capacità progettuale degli enti locali, consentendo loro di accedere con maggiore facilità ai fondi nazionali ed europei destinati alla realizzazione di opere pubbliche e infrastrutture strategiche per il territorio siciliano.
Consegnata la Daniela Morace. La sesta unità ibrida veloce di Liberty Lines arriva a Trapani, pronta per l’impiego in linea sulle rotte siciliane.
L’imbarcazione è la sesta unità della serie di 9 navi ibride veloci in consegna entro la prima metà del 2026, capaci di navigare in modalità totalmente elettrica ad una velocità di 10 nodi per circa 30 minuti in prossimità della costa e successivamente ricaricare le batterie durante la navigazione in mare aperto quando grazie alla alimentazione proveniente dai motori termici, raggiunge velocità superiori ai 30 nodi.
Rispetto ad unità analoghe, la Daniela Morace è capace di ottenere significative riduzioni delle emissioni ambientali, nell’ordine al -30% di anidride carbonica, - 81% di fumi (visible smoke), - 62% di polveri (soot), - 83% di gas inquinanti nel ciclo combinato.
Dopo una sosta di pochi giorni, necessaria alle prove delle dotazioni di sicurezza ed all’ottenimento delle ultime certificazioni, la nave inizierà il suo impegno operativo tra le isole siciliane esponendo bandiera italiana come le gemelle HSC Vittorio Morace ed HSC Cristina M.
Eoliani che non ci sono più : (Riproposizione 48° Video - Deceduti a Gennaio - Febbraio 2020)
Tanti auguri!
Filicudi: Cavi fibra telefonica danneggiati in mare (con video)
Eolie: prosegue l’attività dei carabinieri volta a contrastare l’abusivismo edilizio
Legione Carabinieri Sicilia
Comando Provinciale di Messina
comunicato stampa del 25
marzo 2025
Compagnia Carabinieri di
Milazzo
Isole Eolie: prosegue
l’attività dei Carabinieri volta a contrastare l’Abusivismo
Edilizio e Preservare il patrimonio paesaggistico dell’arcipelago.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri delle Stazioni di Santa Marina
Salina, Vulcano e del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Milazzo,
con il supporto dei tecnici dello S. Pre.
Sal, Servizio dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, demandato alla
prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro, nonché da consulenti
tecnici nominati dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G., sulla
scorta di quanto già svolto nelle precedenti settimane, hanno proseguito
l’attività e portato avanti una serie di sopralluoghi nei pressi di vari siti
presenti nelle Isole Eolie, sottoposti a lavori di costruzione e
ristrutturazione.
I controlli, predisposti di iniziativa, rientrano in un programma
d’azione a lungo termine, attuato in sinergia con quanto promosso dal
Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Barcellona P.G., dott. Giuseppe Verzera, volto al
contrasto all’abusivismo edilizio ed al deturpamento paesaggistico delle isole.
L’attività ispettiva diretta dal Procuratore della Repubblica di
Barcellona in persona, continuerà, senza sosta, al fine di garantire
l’applicazione delle necessarie misure per la tutela dei lavoratori, nonché per
la tutela naturalistica dell’arcipelago, anche in vista dell’approssimarsi
della stagione estiva durante la quale sono decine di migliaia i turisti che
scelgono di visitare le bellezze paesaggistiche eoliane.
Oggi, 8 aprile: Annunciazione del Signore
Anticamente la festa odierna era designata anche col nome di « Concezione di Cristo », « Annunciazione del Signore ». Ciò dimostra che era celebrata più come festa del Signore che della 'Madonna; solo col passare del tempo prese man mano spiccato carattere mariano. Oggi è considerata quasi esclusivamente come festa della SS. Vergine.
« Questo giorno, scrive il Guéranger, è grande negli annali dell'umanità; è grande agli occhi medesimi di Dio, perché celebra l'anniversario del più grande avvenimento che siasi compiuto nel tempo. Quest'oggi il Verbo divino, per mezzo del quale il Padre ha creato tutte le cose, s'è fatto carne nel seno d'una Vergine ed ha abitato in mezzo a noi ».
Questo mistero era già stato preannunciato fin dal Paradiso terrestre, indi più esplicitamente ripetuto e specificato dai Profeti. Isaia, quale segno della Redenzione, all'empio Acaz dice: « Ecco una Vergine concepirà e partorirà un figlio ed Emmanuele sarà il suo Nome ». Più innanzi dice ancora: « Dalla radice di Jesse germinerà una verga e un fiore spunterà da essa ».
Venuta poi la pienezza dei tempi, il tempo accettevole e propizio della Redenzione, mentre la purissima Vergine nazaretana innalza le sue più ferventi preci per accelerare la venuta del Messia, le appare uno dei più fulgidi Arcangeli del Paradiso, Gabriele, e con sommo rispetto e devozione la saluta: « Ave, piena di grazia, il 'Signore è teco, benedetta tu fra le donne ». Udendo queste cose Maria si turba e pensa che specie di saluto sia questo. L'Angelo per rassicurarla le dice: « Non temere, Maria, poiché hai trovato grazia presso Dio; ecco concepirai nel seno e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo e il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà fine ». E Maria, che già ha consacrato la sua verginità a Dio, non comprendendo ciò, dice all'Angelo: « Come avverrà questo se io non conosco uomo? ». Rispondendo l'Angelo le dice: « Lo Spirito Santo verrà in te e la virtù dell'Altissimo ti adombrerà. E per questo quello che nascerà da te sarà santo e sarà chiamato figlio dell'Altissimo... poiché nulla è impossibile a Dio ». E Maria dice: « Ecco la serva del Signore, sia fatto di me secondo la tua parola ». E l'Angelo si parte da lei.
In quel momento il Figlio di Dio scese in lei, prese carne e pur rimanendo vero Dio, cominciò ad essere anche vero uomo, per poi un giorno patire e morire, a fine di salvarci riaprendoci il Paradiso e meritandoci le grazie per bene operare.
Commissario per liquidare i costi dell'acqua dissalata. Gullo: "𝐆li sfascia paese hanno ottenuto il loro primo risultato"
𝐔𝐍 𝐂𝐎𝐌𝐌𝐈𝐒𝐒𝐀𝐑𝐈𝐎 𝐀𝐃 𝐀𝐂𝐓𝐀 𝐏𝐄𝐑 𝐋𝐈𝐐𝐔𝐈𝐃𝐀𝐑𝐄 𝐋’𝐀𝐂𝐐𝐔𝐀 𝐀𝐋𝐋𝐀 𝐒𝐎𝐂𝐈𝐄𝐓𝐀’ 𝐂𝐇𝐄 𝐆𝐄𝐒𝐓𝐈𝐒𝐂𝐄 𝐈 𝐃𝐈𝐒𝐒𝐀𝐋𝐀𝐓𝐎𝐑𝐈.
𝐄’ 𝐈𝐋 𝐂𝐀𝐒𝐎 𝐃𝐈 𝐃𝐈𝐑𝐋𝐎: 𝐓𝐀𝐍𝐓𝐎 𝐓𝐔𝐎𝐍𝐎’ 𝐂𝐇𝐄 𝐏𝐈𝐎𝐕𝐕𝐄.
𝐆𝐋𝐈 𝐒𝐅𝐀𝐒𝐂𝐈𝐀 𝐏𝐀𝐄𝐒𝐄 𝐂𝐇𝐄 𝐒𝐈 𝐅𝐀𝐍𝐍𝐎 𝐒𝐎𝐒𝐓𝐈𝐓𝐔𝐈𝐑𝐄 𝐃𝐀𝐋 𝐂𝐎𝐌𝐌𝐈𝐒𝐒𝐀𝐑𝐈𝐎 𝐇𝐀𝐍𝐍𝐎 𝐎𝐓𝐓𝐄𝐍𝐔𝐓𝐎 𝐈𝐋 𝐋𝐎𝐑𝐎 𝐏𝐑𝐈𝐌𝐎 𝐓𝐑𝐈𝐒𝐓𝐄 𝐑𝐈𝐒𝐔𝐋𝐓𝐀𝐓𝐎.
𝐁𝐄𝐍𝐕𝐄𝐍𝐔𝐓𝐎 𝐂𝐎𝐌𝐌𝐈𝐒𝐒𝐀𝐑𝐈𝐎, 𝐅𝐀𝐂𝐂𝐈𝐀 𝐐𝐔𝐄𝐋𝐋𝐎 𝐂𝐇𝐄 𝐀𝐕𝐑𝐄𝐁𝐁𝐄𝐑𝐎 𝐃𝐎𝐕𝐔𝐓𝐎 𝐅𝐀𝐑𝐄 𝐆𝐋𝐈 𝐔𝐅𝐅𝐈𝐂𝐈 𝐒𝐄 𝐍𝐎𝐍 𝐂𝐈 𝐅𝐎𝐒𝐒𝐄 𝐒𝐓𝐀𝐓𝐎 𝐋’𝐎𝐒𝐓𝐑𝐔𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈𝐒𝐌𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐌𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎𝐑𝐀𝐍𝐙𝐀 𝐃𝐄𝐈 𝐂𝐎𝐍𝐒𝐈𝐆𝐋𝐈𝐄𝐑𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐔𝐍𝐀𝐋𝐈.
Ecco i fatti: il Comune gestisce il Servizio Idrico Integrato e lo farà fino a quando l’A.T.I. – Autorità Territoriale Idrica – della Provincia di Messina non assumerà la gestione di detto Servizio, come previsto dalla legge.
L’ATI avrebbe dovuto già da tempo assumersi il servizio, ma per motivi che non si riesce a comprendere, ancora non ha compiuto i passi necessari per farlo.
Quindi, nelle more del passaggio all’ATI, il Comune gestisce il servizio e bisogna liquidarne i costi che, assieme ai ricavi, devono essere contenuti nell’apposito Piano Economico Finanziario-
Per quanto concerne il costo residuo 2023 (fatturato nel 2024), pari a € 81.185,68, lo stesso trova copertura nell’avanzo vincolato di quell’esercizio; mentre, per quanto riguarda il 2024 la bocciatura del relativo PEF e, conseguentemente, del bilancio non ha consentito la liquidazione di quanto dovuto per la produzione dell’acqua tramite dissalatore.
Il Comune ha sempre rappresentato alla Regione, dopo aver liquidato le fatture del primo trimestre 2024, l’impossibilità di poter liquidare alla Società interessata alla gestione dei Dissalatori le somme dovute per i successivi trimestri.
Intanto, bisogna ringraziare la Società che, nonostante le difficoltà finanziarie rappresentate e su interessamento dell’Amministrazione Comunale, ha aspettato fino a fine anno per chiedere la nomina del Commissario.
Tutti sanno delle bocciature da parte della maggioranza dei Consiglieri Comunali, e queste sono le conseguenze, ma la pubblica Amministrazione ha le sue regole e quando avvengono certi fatti attua i necessari provvedimenti.
Ci troviamo, pertanto, ad affrontare un classico caso di un debito causato dalla mancanza dell’approvazione del bilancio, più che di un classico “debito fuori bilancio” a cui alcuni “Bocciatori”, ancora presenti nel consiglio comunale, erano ampiamente abituati.
lunedì 24 marzo 2025
Il 13 aprile a Lipari congresso comunale del Circolo di Fratelli d’Italia - Franco Servello - Isole Eolie.
Domenica 13 aprile, alle ore 10:30, presso l' hotel Mea di Lipari congresso comunale del Circolo di Fratelli d’Italia - Franco Servello - Isole Eolie.
Saranno presenti parlamentari nazionali e regionali, amministratori locali e dirigenti di Fratelli d'Italia.
Sarà un importante occasione di confronto e dibattito sulla politica nazionale e locale durante il quale verrà eletto il coordinatore del circolo di Fratelli d'Italia.
Comune Lipari non paga l'acqua dissalata, nominato commissario. L'Ansa del nostro direttore Sarpi
Debito di 741mila euro con la società che gestisce il servizio
LIPARI, Marzo 24 ANSA - Il Comune di Lipari è debitore nei confronti della Rti Sopes - Di Vincenzo srl, gestore dell’impianto di dissalazione situato nel rione Canneto, di proprietà regionale, di oltre 741mila euro relativi al mancato pagamento dell'acqua dissalata prodotta e distribuita nella rete comunale per il periodo dal quarto trimestre 2023 al terzo trimestre 2024 e alla copertura finanziaria delle somme necessarie per il quarto trimestre 2024. A causa del mancato pagamento la Regione ha nominato il commissario ad acta Giuseppe Carapezza.
Comune di Lipari: Regione nomina Commissario ad acta per pagamento somme dovute al gestore del dissalatore per il 4° trimestre 2023 e 2°-3° trimestre 2024, nonché per la copertura finanziaria delle spese per la fornitura di acqua dissalata nel 4° trimestre 2024.
Il dott. Giuseppe Carapezza è stato nominato Commissario ad Acta presso il Comune di Lipari con il compito, previa ricognizione degli atti, di adottare in via sostitutiva ogni provvedimento utile per addivenire al totale versamento delle somme dovute per l’erogazione di acqua dissalata dal Comune di Lipari al gestore dell’impianto di dissalazione dell’isola di Lipari, R.T.I. Sopes S.r.l. - Di Vincenzo S.r.l., quantificate in € 592.887,20, oltre IVA, per il periodo dal 4° trimestre 2023 al 3° trimestre 2024, necessari alla copertura dei costi per l’erogazione di acqua dissalata nonché alla copertura finanziaria delle somme necessarie per il 4° trimestre 2024 per un importo pari ad euro 148.789,04 oltre IVA al 10%.
"Pescando" nel nostro archivio calcistico
Nella foto: in primo piano i compianti Enzo Favata e Venerando Greco. Si intravedono, inoltre, Mario Giuffrè, Elio Sciacchitano e Pino Li Donni
Coscione: "Dall'agone all'agonia, il declino della politica"
Agone o agonia?
Si dice che la dialettica e il confronto, specialmente in quell'arte ormai scomparsa, ma è esistita veramente?, che è la politica, sia uno dei sali della democrazia. Si sa, tuttavia, che se il cibo è esageratamente salato diventa immangiabile. Rivolgo questo mio pensiero a tutti coloro che, in questo Comune, svolgono, hanno svolto o svolgeranno, attività politica attiva, anche a quelli che si sono eclissati attendendo tempi migliori. L'arte oratoria del non essere ricattabili, avere nemici e dire che i cattivi sono gli altri, penso che ormai sia giunta alla sua apoteosi con i maestri che abbiamo nell'emiciclo parlamentare, da qualunque parte lo si guardi. Ma qui siamo a Lipari e, dovrebbe, essere un'altra cosa. Qui gli echi della guerra, per ora dialettica, dovrebbero essere lontani. Ci troviamo, invece, ad ascoltare solo questo. Lamenti, invettive e offese verso la parte opposta. Anche i politici locali, hanno imparato l'arte del parlare male dell'altro invece che portare avanti le proprie tesi e i propri programmi. Questo denota, da chiunque provenga, povertà dialettica e argomentativa. Alle prossime elezioni potrete sempre andare il sabato sera nelle case dei cittadini a fare promesse per un voto in più ma l'astensionismo sarà comunque dilagante e la disaffezione aumenterà verso un modus operandi che il cittadino vede sempre più lontano dalla propria vita quotidiana. Vorrei ricordare che in questo paese ci sono persone pensanti, critiche e che, quando votano, ragionano e mettono croci secondo coscienza e non secondo amicizia e comparaggi vari. Ho visto famiglie spaccate e amicizie di anni distrutte per una onestà intellettuale e mi hanno fatto molto male. E' divenuto inaccettabile che io possa essere tuo amico, tuo fratello, tuo parente ma che non ti voti. Io sarei fiero di avere vicino una persona così, un amico che "pensa".
Carissimi e indispensabili politici, di ogni colore, il mondo e questo Comune, hanno urgente necessità di pace, a cominciare da quella verbale. Qualcuno sostiene che quello che avviene è il normale agone politico, io sono certo che questa, se non cambia, è l'agonia della politica. Fate in modo che questa Fenice ridotta in cenere possa rinascere nuova da essa.
Buon lavoro.
Francesco Coscione
Tanti auguri!
E' uscito "In bilico" il nuovo singolo degli ALCOOL ETILICO
Il 23 marzo è uscito l'ultimo singolo degli Alcool Etilico.
Questa volta il tema trattato è la manipolazione mentale che tutti i giorni siamo costretti a subire dai vari media che inevitabilmente incontriamo nella nostra vita quotidiana: navigando in rete, nelle varie piattaforme social o semplicemente guardando la tv dove le pubblicità non fanno altro che bombardare le nostre menti.
Nella, quasi, totalità dei casi spegnere un monitor e leggere un libro può liberarci dalla schiavitù del "pensiero pilotato".
A volte basta chiudere gli occhi per vedere tutto più chiaramente...
Santo del giorno: Santa Caterina di Svezia.
Mortole il padre, raggiunse la madre a Roma, seguendola nei suoi pellegrinaggi e nell'arduo apostolato fra i miseri e gli infermi. In questo frattempo Dio chiamò al premio il pio suo sposo Edgardo.
Essendo ancora giovane ed avvenente, e rifiutando seconde nozze, innumerevoli furono le insidie e le lusinghe tentate da uomini brutali per recidere il giglio immacolato della sua verginità. Sempre trionfò con l'aiuto di Dio, cui di continuo era unita colla preghiera, aiuto manifestatosi alle volte anche miracolosamente. Passava quattro ore al giorno in preghiera intensa e in contemplazione. Ereditò le virtù e lo spirito di carità e di apostolato di sua madre, colla quale rimase per 25 anni: ne accolse l'ultimo respiro e ne portò le sante reliquie in Svezia. Tornata in patria, si ritirò in un monastero, ove fu superiora. Più tardi si recò nuovamente a Roma, per la canonizzazione della madre. Vi rimase cinque anni, spendendo il tempo che le rimaneva dalle occupazioni più importanti al servizio degli infermi e derelitti. Il Signore volle per suo mezzo compiere innumerevoli miracoli. Tornò infine in patria, nel suo monastero, ove morì il 24 marzo 1381.
PRATICA. Impariamo da questa Santa la custodia degli occhi.
PREGHIERA. O Dio, che nella beata Caterina ci desti sì mirabile esempio di purezza illibata, concedici, te ne preghiamo, per sua intercessione, che noi, puri di mente e di cuore, consacriamo tutte le nostre forze al tuo santo servizio.
domenica 23 marzo 2025
Calcio: "Sentenze" in 1° e 3° categoria: Lipari IC ai play out per la salvezza. Malfa ai play off per la promozione
Solo un pari casalingo per 1 a 1 per il Lipari IC oggi opposto alla Stefano Catania. La formazione eoliana chiude al terz'ultimo posto in classifica e disputerà il 6 aprile, tra le mura amiche, la gara di play out contro la Nuova Azzurra Fenice.
In terza categoria vittoria per 3 a 0 a tavolino del Malfa contro l'Arcigrazia. La formazione dell'isola di Salina è terza in classifica ed ha già acquisito il diritto di giocare i play off per la promozione in seconda categoria.
Eoliani che non ci sono più - Riproposizione 47° video: Deceduti nel 2019
Nel video realizzato con le foto in nostro possesso : 1) Antonino Barbuto; 2) Antonino La Greca; 3) Bartolo Famularo; 4) Catena Mandarano ved. Barretta; 5) Eduardo Paino; 6) Emilio Castorino; 7) Francesco Alessi; 8)Francesco Sardella; 9) Giovanna Li Donni in Iacono; 10) Giovanni Favata; 11) Giuseppa Riganò in D'Auria; 12) Giuseppe (Pino) Favorito: 13) Giuseppe (Pino) Subba; 14) Grazia Falanga (Talina) ved. Cannistrà; 15) Mafalda (Immacolata) Denaro; 16) Maria Anna Iacono ved. Scafidi: 17) Nella Maccarrone in Natoli; 18) Nunziata lo Surdo, ved. Russo; 19) Salvatore (Sam) Ragusa; 20) Saro De Pasquale: 21) Angela Russo ved. Broccio; 22) Angelo e Lilla Natoli; 23) Antonino Casamento; 24) Bartolo Rijtano: 25) Attilio Battagliera; 26) Caterina Biviano ved. Biviano Cuono; 27) Cecilia Beninati; 28) Concetta Profilio in Raffaele; 29) Edmondo Mollica; 30) Emanuele Carnevale; 31) Felice Russo; 32)Giovannino Portelli; 33) Immacolata Mirabito in Ruggiero; 34) Maria Grazia Amendola ved. Maggiore; 35) Maria Libro; 36) Maria Rita Puddu ved. Crivelli; 37) Ninì Mezzapica; 38) Salvatore Taranto; 39) Silvio Di Franco; 40) Turiddu Ragusa; 41) Aimée Carmoz; 42) Aldo Russo; 43) Andrea Lo Surdo; 44) Bartolo Casamento; 45) Concetta Cortese ved. Beninati; 46) Francesca Zaia ved. Biviano; 47) Francesco Iacono; 48) Giacomo Biviano; 49) Giovanni Bonica; 50) Giuseppa Cortese in Mandarano; 51) Giuseppina Lo Galbo, ved. Zaia; 52) Grazia Criscì ved. Serio; 53) Grazia Costanzo; 54) Lucia Cesario in Biviano; 55) Maria Bartola Paino; 56) Nino Porto; 57) Rosina Paino in Saltalamacchia; 58) Rutilio Zagami; 59) Bartolo Biviano; 60) Francesca Merrina ved. Marturano; 61) Francesca Lucà; 62) Gianni Re; 63) Giorgio Di Grado; 64) Giovanna (Genì) Finocchiaro ved. Portelli; 65) Giuseppa Costanzo ved. Greco; 66) Giuseppina Currò in Parisi; 67) Grazia Biviano in Metzeger; 68) Grazia Greco in Greco; 69) Maria Catena Falanga in Alessi; 70) Maria Grazia Sirio; 71) Mimmo Garito; 72) Nino Randazzo; 73) Nino Sampieri; 74) Piermaria Luigi Rossi; 75) Rosetta Natoli; 76) Vincenzo Lo Piccolo; 77) Angelo Biviano; 78) Angelo Di Pietro; 79) Bartolo Cappelli; 80) Grazia Ficarra ved. Pavone; 81) Nancy Rando ved. Ziino; 82) Silvana Biviano; 83) Angelo Peluso; 84) Antonino Liberatore; 85) Enzo Currò; 86) Francesca Falanga ved. Mandarano; 87) Gaetano Cassarà; 88) Giovanni Barile; 89) Giuseppe Aloi; 90) Giuseppa China ved. Ficarra; 91)Giuseppe D'arrigo; 92) Guglielmo Scorsone; 93) Nicola Asterite; 94) Santina Cappadona ved. Villani; 95) Vincenza Russo ved. Alessi
Incidente mortale nei pressi di Barcellona P.G., 45enne di Messina perde la vita nello schianto tra due moto
Fabio, dipendente della Caronte & Tourist al molo di Tremestieri, era a detta di tutti "una persona solare e alla mano"
Lipari, ancora vergognosi furti nei cimiteri
Si susseguono i vergognosi furti nei cimiteri di Lipari: dai fiori alle piante, dalle lampadine ai portafiori, così come di oggettistica che viene lasciata sulla tomba dei propri cari defunti.
L'ultimo furto, in ordine di tempo, ce lo segnalano da Canneto. Da una tomba sono stati portati via i contenitori in alluminio che si trovavano all'interno dei vasi, necessari per deporvi l'acqua nella quale immergere i fiori.
Gullo e la strategia dell’odio: un mandato tra bugie, divisioni e delirio di onnipotenza. il comunicato dei 5 consiglieri d'opposizione
Gullo e la strategia dell’odio: un mandato tra bugie, divisioni e delirio di onnipotenza.
Il sindaco Gullo conferma ancora una volta il suo delirio di onnipotenza. Ormai sembra inarrestabile, convinto di essere al di sopra di tutto e di tutti. Ci aspettavamo che il suo comizio di ieri sera, in piena legislatura e circondato dal solito “cerchio magico”, fosse l’occasione per presentare soluzioni concrete per i prossimi due anni, un piano per amministrare dignitosamente questo paese. E invece, abbiamo assistito all’ennesimo monologo di un uomo sempre più scollegato dalla realtà, ormai trasformatosi in un imbroglione seriale. Il paese funziona e gli uffici pure, ma non lo sa nessuno. Anzi, lo sanno solo Gullo e il suo entourage.
Purtroppo, per smentire le bugie raccontate non basterebbe questo comunicato. Ci ripromettiamo quindi di tornarci sopra quanto prima, anche se molte delle fandonie diffuse sono già state ampiamente smentite dai sottoscritti in precedenti comunicati: piani finanziari, bilanci previsionali, casa di comunità (non una parola spesa per l’ospedale), debiti fuori bilancio, ecc.
Ma al di là di tutto, una cosa è certa: Gullo sarà ricordato come l’unico sindaco nella storia di Lipari capace di organizzare comizi in pieno mandato non per parlare dell’attuazione del suo programma, ma principalmente per attaccare gli avversari e alimentare divisioni sempre più profonde nel paese. Divisioni basate sull’odio, su cui lui stesso marcia spudoratamente, trasformando Lipari in una moderna battaglia fratricida, dove il conflitto e la tensione sociale sono all’ordine del giorno. L’odio regna sovrano in ogni vicolo, e il comizio di ieri non lascia dubbi su chi sia il regista di questa deriva.
Un sindaco che riesce solo a definire criminali—per non dire altro—i Liparoti che non sono con lui o che non lo condividono, la dice lunga e offre un’idea chiara dello squallore raggiunto dalla prima istituzione del paese.
D’altronde, il pesce puzza sempre dalla testa. E il sindaco Gullo passerà alla storia come il sindaco dell’odio.
P.S. Ha anche provato a ergersi a difensore dei santi, ma forse dovrebbe dare un’occhiata ai suoi stessi sostenitori: gli stessi che hanno realizzato l’immagine satirica di San Sebastiano con il volto di un consigliere comunale e gli errori citati da lui stesso.
I consiglieri comunali
Gaetano Orto, Cristina Dante, Adolfo Sabatini, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria
Tanti auguri!
Controlli straordinari antidroga a Lipari e Salina, carabinieri arrestano un pusher e denunciano altri tre individui
Legione Carabinieri “Sicilia”
Comando Provinciale di
Messina
Comunicato Stampa del 23
marzo 2025
Compagnia
Carabinieri Milazzo
Controlli
straordinari antidroga a Lipari e Salina, i Carabinieri arrestano un pusher e
denunciano altri tre individui
La
droga era nascosta nelle prese della corrente elettrica.
Nel fine settimana, a Lipari e Salina,
i Carabinieri della Compagnia di Milazzo, con il supporto dei cani antidroga
dei Nuclei Carabinieri Cinofili di Nicolosi e Villagrazia di Palermo, hanno eseguito
un’ampia attività di controllo, finalizzata ad arginare il traffico di sostanze
stupefacenti, attuata con diverse verifiche e perquisizioni che hanno portato
all’arresto in flagranza di un 32enne, al deferimento del fratello 35enne
convivente, nonché alla denuncia – in stato di libertà – di un 23enne e un
27enne, tutti presunti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nell’abitazione dei due fratelli, i
militari dell’Arma hanno trovato e sequestrato 4 involucri contenenti oltre 50
grammi di hashish, abilmente
occultati all’interno delle prese della corrente elettrica del vano cucina, che
sono state scovate grazie al fiuto del cane antidroga. Sono stati altresì
trovate e sequestrate altre due dosi della medesima sostanza stupefacente
rinvenute nella camera da letto, unitamente a un bilancino di precisione
intriso di residuo di droga.
Inoltre, nel corso delle perquisizioni
effettuate presso le abitazioni del 23enne e del 27enne, i Carabinieri hanno
trovato e sequestrato diversi grammi di droga di tipo hashish e marijuana, nonché vario materiale verosimilmente
utilizzato per il confezionamento dello stupefacente, motivo che ha portato al
deferimento dei due individui.
Infine, un
giovane è stato segnalato alla Prefettura di Messina quale assuntore di droghe,
in quanto trovato in possesso di modica quantità di stupefacente per uso
personale.
La droga
trovata nel corso delle attività è stata sequestrata e consegnata ai
Carabinieri del RIS di Messina per le relative analisi di laboratorio.
Attraverso
la programmazione di specifici servizi antidroga, coordinati, in sinergia, con la
Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Procuratore Capo Giuseppe Verzera,
particolarmente attenta a perseguire tali reati, i Carabinieri della Compagnia
di Milazzo, continueranno ad operare su
tutto il territorio di competenza, sia con attività orientate a dissuadere i
malintenzionati dalla commissione di reati connessi allo smercio dello
stupefacente, sia mediante incontri nelle scuole di ogni ordine e grado,
funzionali a condividere i rischi connessi all’uso di sostanze psicotrope,
nell’alveo delle iniziative di diffusione della cultura della legalità promosse
dall’Arma dei Carabinieri.
Gullo non tende la mano...tutt'altro
Il primo cittadino ha alternato l’esplicazione di quanto fatto in questi quasi tre anni di amministrazione alle accuse dirette a quanti in consiglio comunale “frappongono ostacoli che si ritorcono contro i cittadini, nel tentativo di far tornare il paese al passato”. Stoccate sono state riservate anche ai referenti politici a livello regionale dei cinque consiglieri eletti nelle fila dell’opposizione.
Quindi, come era d’altronde prevedibile, nessuna apertura…anzi tutt’altro, nei confronti dell’opposizione, diventata maggioranza numerica in consiglio comunale dopo la fuoriuscita di tre consiglieri da Rinascita eoliana, il movimento che supporta il primo cittadino di Lipari.
Fermamente intenzionato ad andare avanti per la sua strada, nonostante i numeri lo vedano soccombente in consiglio, Gullo ha caldamente raccomandato ai presenti, un centinaio circa, e ai tanti connessi sui social “Se alle prossime elezioni non vorrete votarmi fate pure ma non dovrete votare neanche loro”.
Oggi, 23 marzo: San Turibio
Benedetto XIV lo paragonò a san Carlo Borromeo e lo definì «instancabile messaggero d'amore». Eppure Turibio, nacque in Spagna nel 1538, e nel 1579 era ancora un laico. Filippo II, tuttavia, sapeva che nel nuovo mondo gli Indios erano spesso sfruttati fino a morte e volle un cambiamento. Inizialmente Turibio resistette ma poi accettò e venne nominato arcivescovo di Lima.
Coscienziosamente, prima di partire, studiò accuratamente i problemi da affrontare. La realtà che gli si presentò nel 1581 era drammatica: la popolazione autoctona era ridotta in condizioni di impoverimento materiale, culturale e umano, mentre i discendenti dei primi conquistatori erano gelosi dei loro privilegi.
Turibio, tuttavia, aveva il temperamento del grande riformatore. Anzitutto nutriva grande amore e rispetto per gli indios. Per questo studiò la loro lingua, il quéchua, e impose ai sacerdoti in cura d'anime di studiarla. Convocò, poi, un concilio generale per l'America Latina a Lima, due concili provinciali e dodici sinodi diocesani. Queste riunioni gli servivano per riformare l'amministrazione e i costumi, favorire e coordinare lo scambio di esperienze missionarie e pastorali. L'arcivescovo poi fu quasi sempre in visita nella sua vastissima diocesi.
Fondò il seminario di Lima, fece pubblicare un catechismo in lingua quéchua e raccomandò ai parroci di preoccuparsi perché le case degli indios avessero tavole per mangiare e letti per dormire. Turibio scrisse anche un "Libro de las visitas" che rivelava una mente pianificatrice di ampie vedute. Perfino le note più brevi testimoniano l'ardente amore del padre per i figli.
Sfinito dai viaggi e dagli altri impegni del governo pastorale Turibio morì nel 1606.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Lima, nel Perù, san Turibio Vescovo, per la cui virtù si propagò in América la fede e la disciplina ecclesiastica.
sabato 22 marzo 2025
Violenza sessuale a Canneto: 55enne condannato a pagare oltre 162 mila euro di risarcimento
Un napoletano di 55 anni è stato condannato a risarcire oltre 162 mila euro di danni nei confronti di una donna rumena per i danni patrimoniali, biologici, morali ed esistenziali da questa riportati a seguito di una violenza sessuale subita, il 22 giugno del 2016, all’interno del camping Baia Unci di Canneto a Lipari.
La sentenza è stata emessa dal collegio civile del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, giudice relatore dottor Mirko Intravaia e chiude una lunga vicenda giudiziaria che, precedentemente, aveva riconosciuto colpevole l’uomo, in sede penale, del reato di cui all’articolo 609 bis del codice penale (violenza sessuale) con condanna a tre anni e tre mesi di reclusione e al risarcimento dei danni da liquidarsi in sede civile: sentenza emessa nel 2018 dal tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto e confermata in Corte d’Appello a Messina.
L’uomo, che era domiciliato a Lipari per motivi di lavoro, durante quella notte estiva, così come denunciato dalla donna e appurato dagli inquirenti, si introdusse all’interno della roulotte dove alloggiava la donna rumena nel tentativo di avere un rapporto sessuale, strappandole il vestito e pronunciando frasi esplicite. La donna riuscì a divincolarsi, ma cadde a terra e venne nuovamente aggredita dall’uomo che la afferrò per i capelli, la palpeggiò nelle parti intime e la insultò. L’intervento di alcune persone, richiamate dalle urla della ragazza, evitarono il peggio.
Il risarcimento dei danni patrimoniali, biologici, morali ed esistenziali è stato richiesto, per conto della rumena, dal suo avvocato difensore Giuseppe Cincotta che, a supporto della domanda, ha prodotto una perizia di parte che diagnosticava un disturbo post traumatico da stress con sintomatologia di media entità. Attraverso la testimonianza del compagno della donna (un liparese) e le risultanze della consulenza di parte, a firma della dottoressa Moira Casella, vennero evidenziate le gravi ripercussioni dell’aggressione sulla vita della cittadina rumena. A fronte della richiesta avanzata il tribunale di Barcellona ha disposto una consulenza tecnica d’ufficio medico-legale che ha diagnosticato un disturbo post traumatico da stress cronico con una marcata componente ansioso-depressiva, quantificando il danno biologico nel 28%. e accertando un nesso causale tra la psicopatologia riscontrata e l’aggressione subita.
Nella liquidazione del danno non patrimoniale sono state applicate le tabelle del tribunale di Milano, che già considerano sia il danno biologico che quello morale. La somma riconosciuta è stata di 151.862 euro, oltre ad ulteriore aumento, a titolo di personalizzazione del 10%, pari a 10.460 euro in considerazione della maggiore intensità delle sofferenze psicofisiche patite dalle vittime di reati dolosi come la violenza sessuale.
L’uomo, quindi, è stato condannato a risarcire la somma complessiva di 162.322 per danno non patrimoniale, oltre agli interessi legali e alle spese legali.
Tanti auguri!
Buon compleanno a Nicola Alessandro Fazio, Elvira D'Ambra, Katy Natoli, Massimo Castrogiovanni, Giacomo Intersimone, Maria Saltalamacchia, Lucia Bellantone, Katia Telese
Eoliani che non ci sono più : Riproposizione 46° Video - Deceduti a Settembre - Ottobre 2019
Oggi è il 22 marzo: Santa Lea di Roma
Questa lettera rappresenta l'unico documento, ma di qual forza e suggestività, sulla vita della santa: « Dal coro degli Angeli ella è stata scortata nel seno di Abramo e, come Lazzaro, già povero, vede ora il ricco Console, già vestito di porpora, e che adesso, non adorno della palma ma avvolto nell'oscurità, domanda a Lea che gli faccia cadere una goccia dal suo dito mignolo». S. Girolamo amava i parallelismi e in questo caso il confronto gli venne facile: Vezio Agorio passa dagli splendori terreni alle tenebre dell'oblio, mentre Lea « la cui vita era considerata né più né meno che un fenomeno di pazzia, ecco che è del séguito di Cristo », nella gloria, per essere stata al suo séguito nella totale rinuncia al mondo.
Lea si era consacrata «tutta al Signore, - dice ancora S. Girolamo - diventando nel monastero madre superiora delle vergini, mutando le vesti delicate di un tempo nel ruvido sacco che logorò le sue membra, passando inoltre in preghiera intere notti, maestra di perfezione alle altre più con l'esempio che con le parole. Fu di una umiltà così profonda e così sincera che, dopo essere stata una grande dama, con molta servitù ai suoi ordini, si considerò poi come una serva. Spregevole la sua veste, grossolano il cibo, trascurava l'acconciatura del suo corpo; mentre poi adempiva a ogni dovere, rifuggiva dal fare anche la minima ostentazione delle opere buone per non riceverne la ricompensa in questa vita ». Questo « fenomeno di pazzia » o meglio questa scelta scomoda, che le fece preferire « il segreto ambito ristretto di una cella » agli agi della lussuosa dimora, che avrebbe potuto godere come futura «prima donna» di Roma, ha collocato questa matrona romana sul piedistallo di una gloria che non teme l'usura del tempo, la santità.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma santa Lea Vedova, delle cui virtù e del cui transito a Dio scrive san Girolamo.