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domenica 23 marzo 2025

Gullo e la strategia dell’odio: un mandato tra bugie, divisioni e delirio di onnipotenza. il comunicato dei 5 consiglieri d'opposizione

COMUNICATO
Gullo e la strategia dell’odio: un mandato tra bugie, divisioni e delirio di onnipotenza.

Il sindaco Gullo conferma ancora una volta il suo delirio di onnipotenza. Ormai sembra inarrestabile, convinto di essere al di sopra di tutto e di tutti. Ci aspettavamo che il suo comizio di ieri sera, in piena legislatura e circondato dal solito “cerchio magico”, fosse l’occasione per presentare soluzioni concrete per i prossimi due anni, un piano per amministrare dignitosamente questo paese. E invece, abbiamo assistito all’ennesimo monologo di un uomo sempre più scollegato dalla realtà, ormai trasformatosi in un imbroglione seriale. Il paese funziona e gli uffici pure, ma non lo sa nessuno. Anzi, lo sanno solo Gullo e il suo entourage.

Purtroppo, per smentire le bugie raccontate non basterebbe questo comunicato. Ci ripromettiamo quindi di tornarci sopra quanto prima, anche se molte delle fandonie diffuse sono già state ampiamente smentite dai sottoscritti in precedenti comunicati: piani finanziari, bilanci previsionali, casa di comunità (non una parola spesa per l’ospedale), debiti fuori bilancio, ecc.

Ma al di là di tutto, una cosa è certa: Gullo sarà ricordato come l’unico sindaco nella storia di Lipari capace di organizzare comizi in pieno mandato non per parlare dell’attuazione del suo programma, ma principalmente per attaccare gli avversari e alimentare divisioni sempre più profonde nel paese. Divisioni basate sull’odio, su cui lui stesso marcia spudoratamente, trasformando Lipari in una moderna battaglia fratricida, dove il conflitto e la tensione sociale sono all’ordine del giorno. L’odio regna sovrano in ogni vicolo, e il comizio di ieri non lascia dubbi su chi sia il regista di questa deriva.

Un sindaco che riesce solo a definire criminali—per non dire altro—i Liparoti che non sono con lui o che non lo condividono, la dice lunga e offre un’idea chiara dello squallore raggiunto dalla prima istituzione del paese.

D’altronde, il pesce puzza sempre dalla testa. E il sindaco Gullo passerà alla storia come il sindaco dell’odio.

P.S. Ha anche provato a ergersi a difensore dei santi, ma forse dovrebbe dare un’occhiata ai suoi stessi sostenitori: gli stessi che hanno realizzato l’immagine satirica di San Sebastiano con il volto di un consigliere comunale e gli errori citati da lui stesso.


I consiglieri comunali
Gaetano Orto, Cristina Dante, Adolfo Sabatini, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria

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