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mercoledì 13 agosto 2025

A Milazzo navetta turistica per l’AMP raggiunge anche Parco Corolla

 Da oggi raggiungere l’Area Marina Protetta Capo Milazzo per milazzesi e turisti, sarà più facile. Nella Città del Capo arriva un nuovo servizio: la navetta turistica. Un pulmino elettrico, messo a disposizione proprio dall’AMP, che offre la possibilità di visitare il Capo, molti punti di interesse della città ma anche raggiungere il Parco Corolla.

Il servizio, per diciotto passeggeri, con la possibilità di trasportare anche diversamente abili, garantirà otto corse giornaliere, quattro di mattina e quattro di pomeriggio e ha tra le fermate non solo il Parco Corolla ma anche la stazione e il terminal aliscafi. 

Un percorso che facilita gli spostamenti in città con comodità, praticità e sostenibilità. Permette, infatti, di visitare aree difficili da raggiungere a piedi e distanti tra loro. Ottimizzando tempi e costi.

L’ITINERARIO IN ANDATA. Parco Corolla, Stazione Ferroviaria, Terminal Aliscafi, Museo delle Arti Marinare a Vaccarella, Cirucco – Cala Liparoti, Tre Pietracce e Piazza Sant'Antonio. 

L’ITINERARIO AL RITORNO Piazza Sant'Antonio, Tre Pietracce, Cirucco – Cala Liparoti, Museo delle Arti Marinare a Vaccarella, Via Umberto I, Piazza Caio Duilio – sede Amp – Terminal Aliscafi, Stazione Ferroviaria e Parco Corolla.

Per ulteriori informazioni visita il sito www.ampticket.it

È deceduto Franco Corrieri

 Le onoranze funebri sono a cura della ditta 

ALFA&OMEGA di Lipari

Alla famiglia le nostre condoglianze


Buon compleanno a...

...Odilia Squadrito, Daniele Bonfante, Antonella Sciacchitano, Claudio Biviano Natoli, Pippo Santamaria, Giovanni D'Ambra, Annalisa Piazza, Domenico Iacono, Luisa Foti, Angelino Cesario, Angela Maria Raffiti, Agostino Restuccia, Francesca Casamento, Anna Vecchioni, Carmelo Acquaro, Giovanni Orto 



Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Oggi, 13 agosto: Santi Ponziano e Ippolito

Ippolito celebra la festa assieme a un altro santo martire, Ponziano, alle cui vicende la sua vita fu drammaticamente legata. Ponziano sedeva sul soglio di Pietro, essendo succeduto a Urbano nel 230, mentre la comunità cristiana godeva di un periodo di relativa tranquillità; era imperatore Alessandro Severo.

La chiesa viveva con gioia la ritrovata pace, quando un coltissimo prete, Ippolito appunto, moralista rigidissimo e sospettoso, cominciò ad accusare papa Ponziano di troppa indulgenza, di troppa tolleranza. E un giorno alle accuse fece succedere un'aperta ribellione, diventando il primo antipapa della storia del cristianesimo. Antipapa in buona fede, perché la sua ribellione era ispirata da zelo eccessivo. Però la divisione pesava nel cuore della cristianità. Ma ci pensò il nuovo imperatore, Massimino, a dirimere la questione. Per lui papa e antipapa erano ambedue nemici dell'impero, ed esiliò entrambi nelle miniere di Sardegna.


Ponziano, più mite e umile di Ippolito, per non lasciar la chiesa senza guida, rinunziò subito al pontificato in favore del greco Antero. Il suo gesto fu presto seguito dallo stesso Ippolito che, capito l'errore, sciolse la sua chiesa invitando i fedeli a riunirsi alla vera comunità cristiana.

Di lì a poco tempo, Ponziano e Ippolito finalmente pacificati, subivano la medesima sorte, morendo in seguito alle sofferenze patite nelle miniere di sale. La chiesa li venera ambedue come martiri.

MARTIROLOGIO ROMANO. Santi martiri Ponziano, papa, e Ippolito, sacerdote, che furono deportati insieme in Sardegna, dove entrambi scontarono una comune condanna e furono cinti, come pare, da un’unica corona. I loro corpi, infine, furono sepolti a Roma, il primo nel cimitero di Callisto, il secondo nel cimitero sulla via Tiburtina.

Gioielli del mare: La Palinuro a Lipari


 

Buongiorno...così!


 

martedì 12 agosto 2025

I ringraziamenti delle famiglie Manfrè e Falcone


 

Il messaggio dell'Arcivescovo in occasione dei festeggiamenti per San Bartolomeo

 


La presenza di capre selvatiche e i disagi per la popolazione. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 12 agosto 2025


 

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Ferragosto in festa. Notte di musica a Marina Corta


 

Domani per i Pomeriggi culturali eoliani del Centro Studi presentazione del libro "Il mondo sulla spalle" di Giulio Napolitano

CENTRO STUDI RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI

COMUNICATO STAMPA

Incontro con Giulio Napolitano: Presentazione del libro "Il mondo sulle spalle"

Domani, 13 Agosto, alle ore 19:00, presso i Giardini del Centro Studi Eoliano, avrà luogo un incontro imperdibile con Giulio Napolitano, che presenterà il suo libro "Il mondo sulle spalle".

Il libro racconta un'intima e inedita riflessione sulla figura del padre, Giorgio Napolitano, ex Presidente della Repubblica con doppio mandato, e sulla vita familiare che ha accompagnato la sua carriera politica. Un tono familiare che si intreccia sullo sfondo italiano, tra case d’infanzia e le stanze di Montecitorio e del Quirinale, attraverso le parole di chi prova “l’ inevitabile fatica del mestiere di figlio”. Il racconto di Giulio, oltre a ripercorrere eventi storici cruciali che hanno segnato l'Italia negli ultimi decenni, offre uno spunto di riflessione sulla vita di "figlio di un uomo pubblico", mostrando l'impegno, le sfide e le soddisfazioni di crescere al fianco di una figura tanto influente quanto impegnata. Un memoir che alterna il formale e l'informale, il pubblico e il privato, con una profondità che rende il racconto unico e toccante.

A dialogare con l’autore sarà il direttore della Gazzetta del Sud, Nino Rizzo Nervo.

Un'importante occasione per l’isola di Lipari per vivere un momento di riflessione sulla storia politica e familiare dell’Italia recente. E per conoscere, attraverso gli occhi di un figlio, la storia di un padre che ha tanto amato le Isole Eolie, in modo particolare l’isola di Stromboli dove era solito trascorrere le vacanze estive. E dove era amato dalle persone locali: si ricorda con tanto affetto quando fu eletto al Quirinale e per l’occasione, il parroco di allora, Don Antonino, fece suonare le campane a festa della chiesa di San Vincenzo, a Stromboli. E si ricorda con immenso affetto, l’umiltà del Presidente quando a Stromboli arrivava con una comune nave di linea, per trascorrere le vacanze in serenità, insieme alla moglie Clio.

Il Centro Studi Eoliano ha avuto la fortuna di conoscere Giorgio Napolitano: correva l’anno 1982 e il presidente ricevette una delegazione presso la Camera dei Deputati.

L’evento di domani sera che vedrà la presenza del figlio, Giulio, è anche un modo per ricordare questa lunga e affettuosa connessione tra Giorgio Napolitano e le Isole Eolie, un legame che ha radici profonde nella sua vita privata e nel suo impegno pubblico. Un evento che si annuncia ricco di emozioni, aneddoti e spunti di riflessione, con una testimonianza diretta e coinvolgente della famiglia Napolitano.

Lipari, 12 agosto 2025

 

Buon compleanno a...

...Antonino Nuccio Giorgianni, Maruska Di Franco, Tiberio Luciani, Giovanni Sarpi, Francesca Battaglino, Maria Sole Zanghi, Mauro Marzo, Lidia Benenati, Greta Martello, Daniela Mandarano, Angela Foti, Cristina Favaloro   

E' deceduta Maria La Fortuna ved. Mandarano

Le onoranze funebri sono a cura della ditta 
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

Oggi, 12 agosto: Santa Giovanna Francesca de Chantal

La nobile Giovanna di Chantal, figlia di Benigno Fremiot, presidente al Parlamento di Borgogna, nacque il 23 gennaio 1572 a Dijon.

Il presidente Fremiot, rimasto vedovo quando i figli erano ancora in tenera età, si prese cura personalmente della loro educazione: li allevò con tenerezza paterna nei principi di una soda pietà. Giovanna fu quella che corrispose meglio di tutti alle sue cure.
Giunta all'età di 20 anni, si sposò col barone di Chantal, un ufficiale di 27 anni che si trovava al servizio di Enrico IV.
Sua prima cura fu quella di vegliare sui servi, di far loro praticare i doveri della religione cristiana e di obbligarli a partecipare alla preghiera che tutte le sere si faceva in comune. Nei giorni di festa li mandava alla S. Messa in parrocchia, mentre nei giorni feriali dovevano assistere alla Messa nella cappella gentilizia.

Iddio però bramava di regnare solo nel cuore di Giovanna e per questo la provò col più duro dei sacrifici.

Un giorno il barone di Chantal venne invitato da un amico ad una partita di caccia ed egli, come al solito, vi aderì. Ma nel rincorrere la selvaggina che si era internata nella macchia, il barone, senza avvedersene, si era portato al tiro dell'amico: questi che al rumore della canizza si teneva pronto, come vide muovere gli sterpi di fronte scaricò il suo archibugio che colpì mortalmente il povero barone.

La nostra Santa rimase così vedova all'età di 28 anni. Ella aveva avuto sei figli, di cui quattro viventi. Sopportò il suo dolore per quanto fosse acuto, con rassegnazione e con fortezza. Amava di ripetere queste parole: Voi avete spezzato, o Signore, i miei vincoli: io posso ora presentarvi una vittima di lode. D'allora in poi desiderò maggiormente di essere unicamente del Signore, di vivere sola e di non avere più nulla di comune col mondo. La realizzazione di questa aspirazione però le era impedita dal dovere di assistere ed educare i suoi quattro figli, e d'altra parte le mancava un direttore il quale potesse condurla nelle vie in cui Dio la voleva. Ma un giorno, durante l'orazione, il Signore glielo fece vedere: incontratasi poi con San Francesco di Sales, riconobbe in lui l'uomo della visione e gli aprì la sua anima. Questo gran Santo la guidò per le vie mirabili della Provvidenza, ed aiutandola a compiere i suoi doveri di madre, la costituì pietra fondamentale dell'Istituto che egli stava per fondare.

Prima di partire per il chiostro, avendo ella chiesto la benedizione paterna, il presidente Fremiot, trafitto dal dolore e bagnato di lagrime, gridò:
O Mio Dio, non mi è dato di oppormi all'esecuzione dei vostri disegni, quantunque ciò mi debba costare la vita; io vi offro, o Signore, questa cara figliuola; degnatevi di riceverla e farne la mia consolazione.

Sotto la sua guida, l'Ordine della Visitazione fece grandi progressi, diventando un'aiuola di elette virtù. S. Giovanna era così accesa di amor di Dio, che soleva esclamare: Amore, amore, io non voglio parlare che di amore. Morì il 13 dicembre 1641.

PRATICA. Grande onore e grande gloria è servire Dio, disprezzando tutto quello che non ci conduce a lui. (Imitazione di Cristo).

PREGHIERA. O Dio onnipotente e misericordioso, che alla beata Giovanna Francesca, accesa del tuo amore, donasti un'ammirabile forza di spirito per seguire nei diversi stati della vita la via della perfezione e che per lei volesti arricchire la tua Chiesa di una nuova famiglia, concedi per i suoi meriti e preghiere che noi vinciamo con l'aiuto della grazia celeste tutte le difficoltà del nostro cammino.


MARTIROLOGIO ROMANO. Santa Giovanna Francesca Frémiot de Chantal, religiosa: dal suo matrimonio cristiano ebbe sei figli, che educò alla pietà; rimasta vedova, percorse alacremente sotto la guida di san Francesco di Sales la via della perfezione, dedicandosi alle opere di carità soprattutto verso i poveri e i malati; diede inizio all’Ordine della Visitazione di Santa Maria, che diresse pure con saggezza. Il suo transito avvenuto a Moulins sulle rive dell’Allier vicino a Nevers in Francia ricorre il 13 dicembre.

Buongiorno...così!


 

lunedì 11 agosto 2025

Lorenzo Fragola in piazza a Marina Corta per i festeggiamenti in onore di San Bartolomeo (organizzazione Punto Fermo Eventi)

Inoltre:
Per il 22 agosto sono stati annunciati Gaetano Mondello & Friends (Ore 22), Leo Gassmann (ore 23);
Per il 21 agosto Shade (ore 23)

Chi getta rifiuti dalle auto rischia multe (carissime) e anche l'arresto . Lo prevede la modifica al Codice della strada

Giro di vite contro il lancio di rifiuti dai veicoli in marcia o in sosta. Con l'entrata in vigore da sabato scorso al 9 agosto 2025 decreto-legge n. 116, che modifica il codice della Strada infatti alle forze dell'ordine servirà più fermare l'automobilista sul fatto: basterà un fotogramma nitido della targa, acquisito da telecamere comunali, autostradali o private, per far scattare la sanzione. Con la multa che arriva direttamente a casa. E le sanzioni sono salatissime, con multe fino a 18mila euro, la sospensione della patente e, nei casi più gravi, l'arresto.


Fino ad oggi, per contestare l’abbandono di rifiuti da un veicolo, era necessaria la contestazione immediata: una pattuglia doveva vedere l’infrazione, fermare il veicolo e identificare il conducente. Combinazione di circostanze che rendevano la sanzione un evento rarissimo. Ora, invece, la legge consente alle forze dell’ordine di acquisire e utilizzare le immagini provenienti da qualsiasi impianto di videosorveglianza, pubblico o privato.


Il decreto distingue tra rifiuti non pericolosi e pericolosi. Per mozziconi di sigaretta o fazzoletti la sanzione può arrivare a 1.188 euro. Per lattine, bottiglie o sacchetti, oltre alla multa da 1.500 a 18.000 euro, è prevista la segnalazione alla Procura. Se il lancio avviene in aree sensibili, come fiumi o zone protette, o comporta un pericolo concreto per persone e ambiente, scatta l'arresto - anche differito entro 48 ore - con pene da sei mesi a cinque anni e mezzo, fino a sette anni nei casi più gravi.

Buon compleanno ...

... Simone Coluzzi, Rita Gugliotta, Serena Paino, Salvo Albano, Denise Corrieri, Anna Fazio, Tiziana Orto, Giovanni Pace, Alessia Lazzaro, Vanessa D'Ambra, Anna Siracusa, Mirela Sz Mihaela


Deroghe allo sbarco con auto nel Comune di Lipari: Fino al 31 agosto i semi residenti possono esporre ricevuta pagamento Tari 2025


 

Eoliani e amici delle Eolie che non ci sono più: 75° puntata, deceduti da gennaio a giugno del 2023 (minuti 08:40)

  Nel video le foto degli eoliani (di coloro che abbiamo le foto) e di alcuni amici delle Eolie, deceduti nel primo semestre dell'anno 2023: Antonino Li Donni, Antonio Mandarano, Antonio Stramandino, Assunta Barbuto, Assunta Paino ved. Biviano, Bartolomeo Taranto, Bruno Costa, Don Gino Profilio, Filippo Picone, Francesco Merlino, Franco Aliberti, Giacomo Foti detto Beniamino, Giuseppa Magistri ved. Portelli, Giuseppe Falconieri, Lee - Ann Tomasello, Maria Concetta Cannistrà, Maria Manfrè ved. La Greca, Maria Teresa Galletta, Pasquale Monte, Peppino Raffaele, Rosa La Greca ved. Crivelli, Rosa Quadara, Rosina Lo Schiavo in Giuffrè, Rosina Zaia ved. Cincotta, Santa La Greca ved. Lazzaro, Tindara Scaffidi in Inguì, Totò Baiamonte, Umberto Giuffrè, Antonino Costa detto Nino, Bartolo Belletti, Caterina Monte ved. Puglisi, Concettina Favaloro ved. Cipicchia, Dino Costa, Fernando Tomarchio, Francesco Pittari (Ciccio), Giovanni Iacono, Giovanni Lo Piccolo, Giovanni Mollica, Giovanni Profilio, Giuliana Caruso ved. Saccà, Giuseppe Tripi, Guy Giuffrè, Marisa Faranda in Materazzi, Nicoletta Colosi, Nino Manfrè, Pina Cesario in Cincotta, Pino Ziino, Roberta Cacace, Rosa Martinucci, Sabino Losinno, Sergio Costa, Valentina Denaro, Maria Grazia Rizzo in Martinucci; Andrea Magazzù; Agnese Tiralongo in Mollica; Antonia Lo Ricco in Portelli; Antonino (Tonino) Criscillo; Enrico Costa; Gaspare Vadalà detto Bartolino; Katia Aiello; Laura Iacono ved. Pintus; Luigi Blandino; Maria Estella Favaloro ved. Costa; Nunziata Mandile (Titina) ved. Biviano; Onofrio Cappadona; Roberto Coluccio; Ruwan Manoch Kumar; Sergio Giani; Valentino Raffaele 

Eolie e la riserva Laguna di Capo Peloro al centro di una ricerca europea per la salvaguardia del Mediterraneo

Due siti naturalistici siciliani al centro della ricerca europea per la salvaguardia del Mediterraneo: la riserva Laguna di Capo Peloro e le Isole Eolie sono state selezionate come aree pilota del progetto internazionale Miramar (Monitoring cumulative Impact to guide Mitigation and RestorAtion in the MediterrAnean Region) grazie al lavoro svolto dall'assessorato regionale del Territorio e dell'ambiente in qualità di partner associato dell'iniziativa.

L'attività di studio, coordinata dalla Stazione zoologica Anton Dohrn e finanziata dal programma Interreg Euro-Med con un budget complessivo di 2,5 milioni di euro, si concluderà a dicembre 2027 e riunisce 16 enti provenienti da sei Paesi del Mediterraneo.

«La selezione di Capo Peloro e delle Isole Eolie come aree pilota del progetto – dice l'assessore Giusi Savarino – rappresenta un riconoscimento straordinario del valore scientifico e naturalistico dei nostri territori. Queste due eccellenze del patrimonio naturale della Sicilia diventano oggi laboratori di ricerca per l'intera regione mediterranea. La partecipazione dell'assessorato a questa importante iniziatica scientifica ci consente di valorizzare le nostre riserve naturali attraverso ricerca d'avanguardia e di contribuire allo sviluppo di strategie innovative per la tutela degli ecosistemi marini. I risultati delle attività avranno ricadute positive non solo per la Sicilia, ma per l'intero bacino mediterraneo, confermando il ruolo di leadership della nostra regione nella ricerca ambientale».

La scelta delle due aree siciliane non è casuale. La riserva naturale Laguna di Capo Peloro e le Isole Eolie rappresentano ecosistemi unici e rappresentativi della biodiversità mediterranea, offrendo condizioni ideali per lo studio degli impatti cumulativi sugli ambienti marini e costieri. Nelle prossime settimane, i ricercatori avvieranno le prime attività scientifiche mirate allo studio degli stress multipli che interessano diverse specie di invertebrati, alghe e fauna ittica presenti nel lago di Faro. Parallelamente, verrà implementato un sistema di monitoraggio ambientale continuo attraverso il posizionamento di centraline per l'acquisizione di dati ambientali in tempo reale.


Miramar rappresenta un'iniziativa d'avanguardia nella protezione e nel ripristino degli ecosistemi marini e costieri della regione mediterranea. Il progetto si propone di affrontare le sfide ambientali più urgenti attraverso un approccio scientifico integrato e innovativo: monitorare gli impatti cumulativi su praterie di posidonia, zone umide costiere e habitat di specie a rischio di estinzione; sviluppare e testare soluzioni innovative basate sulla natura per il ripristino degli ecosistemi; trasformare la scienza in azione attraverso "Living labs" e processi di co-creazione con le comunità locali.

A Santa Marina Salina


 

Oggi a Pianoconte, alle 19 e 30, la Messa in suffragio di Sandra Manfrè



Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Oggi, 11 agosto: Santa Chiara

Nacque Chiara nell'anno 1194 da nobili e ricchi genitori in Assisi, e fin da giovanetta dimostrò una grande pietà e devozione. In quegli anni la fama del suo concittadino Francesco cominciava ad allargarsi, e Chiara, decisa di consacrarsi al suo Signore, si presentò a lui per comunicargli il suo ardente desiderio di ritirarsi dal mondo. Francesco riconobbe in questa piissima giovane la chiamata di Dio e perciò la confermò nel suo proposito di consacrare a Gesù Cristo la sua verginità.

Venuto il giorno stabilito, Chiara fuggì dalla casa paterna e si portò alla chiesa di S. Damiano ove Francesco, assistito dai suoi monaci, le tagliò i capelli e la rivestì del ruvido saio di penitenza di cui egli era già ricoperto.

I suoi parenti, oltremodo irritati per questa sua risoluzione, tentarono in vari modi, anche colla violenza, di sottrarla al sacro ritiro, ma Chiara, colla grazia del Signore, superò ogni ostacolo.

Poco dopo si unirono a lei numerose vergini, e perfino sua sorella Agnese: tutte si esercitavano nell'orazione e nelle mortificazioni quotidiane della vita comune, di cui Chiara dava un sì chiaro esempio. Dormiva sulla nuda terra, qualche volta tormentandosi ancora nelle brevi ore di riposo con sarmenti o con duro legno che usava per guanciale. Portava sempre ai fianchi un aspro cilicio, digiunava tre volte alla settimana a pane ed acqua.


Devotissima del SS. Sacramento, passava lunghe ore innanzi all'altare, assorta in profonda meditazione. E Gesù la ricompensò di questo suo affetto anche col dono dei miracoli. Infatti avendo una volta i Saraceni tentato di invadere il suo monastero, Chiara, animata da fiducia nel Signore, quantunque inferma, prese tra le mani l'ostensorio e fattasi portare alla finestra minacciata del monastero tracciò sugli infedeli un gran segno di croce dicendo: « Ecco, o mio Signore, vuoi tu forse consegnare nelle mani dei pagani le inermi tue serve, che ho allevato per il tuo amore? Proteggi, ti prego, Signore, queste tue serve, che io ora, da me sola, non posso salvare ». Subito una voce, come di bimbo, risuonò alle sue orecchie dal Tabernacolo: "Io vi custodirò sempre!". La vergine, con il volto bagnato di lacrime, rassicurò le sorelle: "Vi do garanzia, figlie, che nulla soffrirete di male; soltanto abbiate fede in Cristo!". Una luce vivissima investì gli assalitori accecandoli, mentre una forza arcana rovesciava le scale e precipitava a terra i predoni.

S. Chiara era pure devota della passione di Gesù Cristo, che meditava versando copiosissime lacrime. Da questa devozione attinse tanto amore alla santa povertà che ricusò perfino le proposte fattele dal Papa Gregorio IX di una povertà più mitigata, ed ottenne per sè e per le sue suore quello che chiamò « il privilegio della povertà ».

Negli ultimi anni di sua vita, Chiara fu molestata da continue infermità e patimenti corporali, ma colla sua preghiera fervente ottenne dal Celeste Sposo una pazienza invitta, e fra i suoi dolori si dimostrò sempre contenta e serena.


Prima di morire fece testamento: non per lasciare beni temporali, ma bensì per lasciare alle figliuole del suo cuore la santa povertà come loro divisa, come loro difesa e come loro gloria, e a 60 anni di età, piena di meriti, nell'anno 1253 rese la sua bell'anima a Dio.

PRATICA. Mettiamo tutta la nostra confidenza in Gesù Eucaristico e saremo liberati da ogni male, specie dal peccato.

PREGHIERA. Esaudiscici, o Dio nostro Salvatore, affinchè, come ci allietiamo della festa della tua beata vergine Chiara, così veniamo ammaestrati nella devozione.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di santa Chiara, vergine, che, primo virgulto delle Povere Signore dell’Ordine dei Minori, seguì san Francesco, conducendo ad Assisi in Umbria una vita aspra, ma ricca di opere di carità e di pietà; insigne amante della povertà, da essa mai, neppure nell’estrema indigenza e infermità, permise di essere separata.


ICONOGRAFIA


Santa Chiara di Assisi
titolo Santa Chiara di Assisi
autore Giovanni Battista Moroni anno 1548


Santa Chiara viene raffigurata solitamente, con il saio nero e marrone dell’ordine delle Clarisse, scalza o con dei sandali. La tonaca è raccolta in vita da un cordone, con tre nodi, simbolo dei tre voti di povertà, umiltà e penitenza. Indossa un velo nero o bianco in riferimento alla sua verginità. In mano regge un giglio, simbolo di purezza, oppure un ramoscello di olivo o di palma; spesso mostra l'ostensorio o il pane, altre volte un libro, simbolo della Regola, oppure una lanterna, a indicare il nome Chiara, luminosa.

Nel dipinto di Moroni Santa Chiara è appoggiata ad un’alta balaustra e regge un prezioso ostensorio che allude all'episodio della fuga dei Saraceni che avevano assediato Assisi, mentre con l'altra mano tiene il giglio.


Santa Chiara
titolo Santa Chiara
autore Piero Casentini anno Contemporaneo


Santa Chiara
titolo Santa Chiara
autore Giotto anno 1317


Santa Chiara
titolo Santa Chiara
autore Ambito veronese anno secolo XIX


Diverse sono anche le raffigurazioni di Santa Chiara nel momento in cui allontana i saraceni con l'ostensorio suo strumento prediletto.


S. Chiara scaccia i saraceni
titolo S. Chiara scaccia i saraceni
autore Domenico Fiasella anno 1667


Santa Chiara scaccia i saraceni
titolo Santa Chiara scaccia i saraceni
autore Francesco Giordano anno 1727


Anche col serafico padre Francesco sono molte le riproduzioni dove spesso li vedono in contemplazione dinanzi il crocifisso o assieme alla Vergine.

SS. Francesco e Chiara dinanzi al Crocifisso
titolo SS. Francesco e Chiara dinanzi al Crocifisso
autore Ambito Italia Centrale anno 1630-80


Madonna che porge il Bambino a S. Chiara
titolo Madonna che porge il Bambino a S. Chiara
autore Felice Torelli anno XVII sec.

Buongiorno...così!


 

domenica 10 agosto 2025

Scriveva così...oggi...lo scorso anno la Gazzetta del sud


 

Ue, Sicilia supera obiettivo di spesa per Fse 2014-20.

La Regione Siciliana ha centrato gli obiettivi di spesa anche del Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014–2020, lo strumento principale dell’Ue per sostenere l’occupazione, aiutare i cittadini a trovare un impiego e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti. Su una dotazione complessiva di risorse comunitarie di 615 milioni, assegnata alla Sicilia e affidata al dipartimento regionale della Formazione professionale in qualità di Autorità di gestione, la spesa certificata al 31 luglio di quest'anno, alla chiusura del programma, ammonta a 651 milioni di euro con un overbooking di 36 milioni.

Un risultato che si aggiunge a quello raggiunto pure dal Po Fesr, gestito dal dipartimento della Programmazione, che al 31 luglio ha certificato 3,8 miliardi di spesa con un overbooking di 170 milioni.

I fondi comunitari Fse hanno consentito di finanziare oltre 15 mila interventi e intercettare oltre 200 mila destinatari nei diversi percorsi di inclusione sociale, politiche del lavoro, istruzione scolastica e universitaria e formazione, messi in campo dai dipartimenti regionali del Lavoro, della Famiglia, dell’Istruzione e della Formazione professionale dei rispettivi assessorati, insieme agli organismi intermedi Indire e Anpal.

«Il risultato ottenuto certifica la capacità di saper spendere bene e in tempi certi le risorse europee, superando perfino la dotazione iniziale – dichiara il presidente Renato Schifani –. È la dimostrazione concreta che una Regione efficiente è possibile e che la buona amministrazione produce effetti positivi per l’intera comunità. Continueremo su questa strada, con l’obiettivo di valorizzare ogni opportunità offerta dai fondi comunitari a beneficio di cittadini, imprese e territori».

Ricordando Pierpaolo Cincotta nel 1° anniversario della scomparsa


 

Buon compleanno a...

... Luigi Giorgianni, Lorenzo Bartolo Fonti, Astrid Pellizari, Felice Leonardi, Antonella Campisi

LA PAROLA: Commento al Vangelo di domenica 10 AGOSTO 2025