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mercoledì 27 agosto 2025

Lieve incidente a Lipari al Gabriele Morace. Nessun danno ai passeggeri che sono stati riprotetti

 Lieve incidente stamane al catamarano Gabriele Morace, durante le operazioni di ormeggio nel porto di Sottomonastero. Il natante, proveniente da Milazzo - Vulcano con 338 passeggeri a bordo, ha urtato contro il pontile. L'urto ha causato un piccolo squarcio nella parte superiore dello scafo, all'altezza del nome. Nessun danno, invece, tra i passeggeri e i marittimi. 

La società ha diffuso questa nota:


Liberty Lines, scusandosi in primis con i suoi passeggeri per quanto accaduto stamani al porto di Lipari, e ringraziandoli per la collaborazione e la comprensione, comunica che questa mattina, alle 10:50, durante le operazioni di ormeggio nel porto, il catamarano Gabriele M, (proveniente da Milazzo e Vulcano con 338 passeggeri a bordo), ha urtato la banchina, provocando un danno all’opera morta dello scafo. Tutti i passeggeri a bordo, sono rimasti illesi e sono stati progressivamente riprotetti sui mezzi che transitavano da Lipari a Vulcano nelle corse successive alle 10:50. Gli ultimi sono partiti per Milazzo alle 13:30. Il Gabriele M, ultimate le formalità e gli adempimenti concordati con l’Autoritá Marittima, che si ringrazia per aver fatto sì che i passeggeri rimanessero a bordo con temperature adeguate nell’attesa di essere riprotetti, si trasferirá a Milazzo per essere sottoposto agli interventi necessari.

Buon compleanno a...

...Barbara Biviano, Gloria Ciminato, Paola Lorizio, Daniela Costanzo, Cristina Poltero, Flaminia Zaia



San Bartolomeo 2025 a Lipari nelle foto del collaboratore Bartolo Ruggiero. Secondo gruppo di 5 foto





Giovanni Portelli (1° Anniversario)

 


Ciao Giovanni, un bacio nel vento

Oggi, 27 agosto: Santa Monica

S. Monica, sempre grandemente venerata dalla Chiesa e posta a modello delle madri cristiane, nacque a Tagaste, in Africa nel 331, da famiglia cristiana, nella quale fin dall'infanzia imparò a conoscere e ad amare Iddio. Ebbe anch'essa, come tutti i fanciulli, certi difetti propri dell'età giovanile, come la golosità, che si manifestava in lei con una spiccata tendenza verso il vino, ma ammonita in tempo dai parenti e aiutata dalla grazia ben presto si corresse.

Fatta giovanetta, i suoi genitori la sposarono ad un legionario romano di nome Patrizio, galantuomo, ma pagano di religione. Non si smarrì la Santa, anzi, suo primo pensiero, unendosi al compagno della sua vita, fu di guadagnarlo a Gesù Cristo mediante una vita sottomessa, fatta di rispetto e di amore.

Per questo ella mantenne sempre una condotta irreprensibile, soffrendo pazientemente senza permettersi mai alcun rimprovero. Tanti sacrifici nascosti agli occhi degli uomini, ma manifesti a Dio, Padre di tutti gli uomini, non potevano non essere esauditi e ripagati.

Ed ecco che Monica ebbe la consolazione di vedere il marito, un anno prima della sua morte, abbracciare la fede cattolica, rinunziando ai suoi vizi e passando nella pratica delle virtù il rimanente della vita.

Intanto ella era divenuta madre di tre figli: Agostino, Novigio e una figlia, di cui ignoriamo il nome.

Le cure che la santa madre profuse per la buona educazione dei figli furono certamente grandi; pur tuttavia, Agostino, attirato più dagli amici che lo invitavano al male che dalle raccomandazioni materne, deviò, ponendo così a durissima prova la virtù della sua povera mamma. Ella infatti vedendo il figlio adescato dall'errore e dal vizio, non faceva che elevare al cielo fervorose preghiere, unite a calde lacrime, per impetrarne la conversione. Le sue abbondanti lacrime e fervorose preghiere ottennero la conversione del figlio.

Nel 375 Agostino si trasferì a Cartagine per insegnarvi eloquenza. Nel 383 si imbarcò nottetempo per Roma dove, dopo aver superato una lunga malattia, cominciò ad insegnare eloquenza e retorica. Finché ottenne un posto, tramite il prefetto di Roma Simmaco, a Milano.

A Milano, venne raggiunto dalla mamma, la quale, non considerando le fatiche del viaggio ma solo il bene del figlio, era partita, sola, alla ricerca di lui. Quivi finalmente sarebbero stati appagati i suoi desideri ed esaudite le sue suppliche. Infatti unitasi nel suo apostolato col grande arcivescovo S. Ambrogio che la incoraggiava dicendole: « Non puó andar perduto un figlio di tante lacrime », riuscì con la grazia di Dio a trarre alla fede cattolica Agostino alla fine del 386, che l'anno seguente, ricevette il Battesimo per mano di Ambrogio nella Pasqua del 387 e cominciò una vita santa e feconda di apostolato.

Ringraziato Iddio per tanto favore, Monica e Agostino decisero di prendere la via del ritorno; ma la pia madre, che ormai aveva compiuta la sua missione su questa terra, ad Ostia si ammalò gravemente ed in pochi giorni, felice per la conversione del figlio ottenuta, rese la bell'anima a Dio. Era il 27 agosto dello stesso anno 387.

PRATICA. Imparino i genitori a vigilare sull'educazione cristiana dei figli e a prodigare ad essi le loro maggiori cure.

PREGHIERA. Dio, consolatore degli afflitti e salvezza di quelli che sperano in te, che misericordioso riguardasti alle pie lacrime della beata Monica per la conversione del figliuolo suo Agostino, donaci per l'intervento d'ambedue di deplorare i nostri peccati e di ottenere il favore della tua grazia.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di santa Monica, che, data ancora giovinetta in matrimonio a Patrizio, generò dei figli, tra i quali Agostino, per la cui conversione molte lacrime versò e molte preghiere rivolse a Dio, e, anelando profondamente al cielo, lasciò questa vita a Ostia nel Lazio, mentre era sulla via del ritorno in Africa.

Buongiorno...così!


 

martedì 26 agosto 2025

Lipari, festa di San Bartolo: la fede in una cornice di emozioni suggestive. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 26 agosto 2025


 

Lipari, netturbino con due fratture attende il ricovero per quasi 14 ore. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 26 agosto 2025


 

Messa a Reggio Calabria in ricordo di Sandra Manfrè: Il ricordo dei colleghi della Questura reggina

QUESTO IL POST PUBBLICATO SU FB DALLA QUESTURA DI REGGIO CALABRIA

Oggi alle 11.30 nella chiesa di Sant’Agostino abbiamo celebrato la Messa in ricordo della nostra collega e amica Sandra Manfrè, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato. 
A Reggio Calabria ha ricoperto ruoli importanti, dalle Volanti alla Squadra Mobile, sempre con la stessa passione e determinazione. Sandra metteva entusiasmo, professionalità e dedizione in tutto quello che faceva, con un forte senso dello Stato e tanto amore per la nostra divisa. 
Il modo migliore per ricordarla è continuare ogni giorno il nostro lavoro con lo stesso impegno e lo stesso spirito di servizio che lei ci ha trasmesso. 
La Questura di Reggio Calabria si unisce ai suoi familiari nella preghiera e nel ricordo.

Scrivevamo così oggi...lo scorso anno


 

𝐂𝐀𝐏𝐑𝐄 𝐈𝐍𝐒𝐄𝐋𝐕𝐀𝐓𝐈𝐂𝐇𝐈𝐓𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐄 𝐄𝐎𝐋𝐈𝐄 𝐈𝐋 𝐒𝐈𝐍𝐃𝐀𝐂𝐎 𝐇𝐀 𝐂𝐇𝐈𝐄𝐒𝐓𝐎 𝐀𝐍𝐂𝐇𝐄 𝐋’𝐈𝐍𝐓𝐄𝐑𝐕𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐏𝐑𝐄𝐅𝐄𝐓𝐓𝐔𝐑𝐀

 

COMUNICATO: Si è svolta stamattina, in parte in presenza e in parte in videoconferenza, la riunione tecnica operativa e urgente, chiesta dal Sindaco Riccardo Gullo e presieduta da Sua Eccellenza la Perfetta di Messina dott.ssa Cosima Di Stani, con il coinvolgimento di tutti gli Enti preposti alla gestione del problema.

Dopo la riunione a livello regionale dello scorso 9 agosto, chiesta sempre dal Sindaco Gullo -  che aveva visto la partecipazione dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, il Dipartimento dello Sviluppo Rurale (ente gestore della Riserva in cui le capre vivono), il Dipartimento Ambiente, l’Assessorato Regionale territorio e Ambiente e il Corpo Forestale della Regione siciliana - oggi la Prefetta di Messina, su sollecitazione del Sindaco, ha coinvolto i Responsabili Provinciali dello Sviluppo Rurale, del Corpo Forestale, i vertici del Servizio Veterinario dell’Asp di Messina, i Comandanti delle Stazioni dei Carabinieri delle isole Interessate (Alicudi, Stromboli e Filicudi), ecc.

Lo scopo era, chiaramente, quello di programmare una soluzione efficace nel più breve tempo possibile, per salvaguardare i territori delle isole e i loro abitanti, martoriati dalla presenza ormai fuori misura delle capre sfuggite al controllo dell’uomo da più di 30 anni. Una soluzione capace di contemplare, insieme alla salvaguardia dell’ambiente e dei suoi abitanti, anche la salvaguardia degli animali, consapevoli che l’abbattimento, con tutte le sue conseguenze in termini di gestione operativa, va evitato.

Sua Eccellenza ha sollecitato tutti gli Enti coinvolti a investire maggiori risorse e, insieme al Sindaco, ha sottolineato la necessità di intervenire mettendo insieme l’esperienza maturata dai tentativi di questi 3 anni e le nuove proposte operative che il Sindaco ed altri hanno esposto. Programmi di catture e smistamento dei capi agli allevatori che ne hanno fatto richiesta, supportate dalle tante offerte di collaborazione pervenute in questi mesi da esperti della materia.

Sanità nelle isole minori sempre più in emergenza. UGL dopo il caso dell'operatore ecologico chiede interventi immediati

“Quello che è accaduto nelle ultime ore a Lipari è l’ennesima dimostrazione delle gravi criticità della sanità nelle isole minori. Un operaio, vittima di un grave infortunio con frattura di tibia e perone, ha dovuto attendere ben 14 ore prima di trovare un posto letto negli ospedali di Messina. Una situazione inaccettabile, che mette a rischio la salute e la vita dei cittadini” – dichiarano il Segretario provinciale UGL Salute Messina, Fabrizio Denaro, e il Segretario provinciale UGL UTL Messina, Tonino Sciotto.

“Siamo di fronte all’ennesimo caso dopo quello, non meno grave, del giornalista a Stromboli, costretto a un trasporto di fortuna per mancanza di mezzi idonei. Già in altre occasione UGL Salute era intervenuta per rappresentare le gravi criticità nelle Isole Eolie, ed è evidente che il sistema sanitario in quest’area della provincia di Messina è in forte sofferenza e che le strutture attualmente presenti non sono in grado di rispondere alle esigenze di emergenza-urgenza” – proseguono i Segretari.

Secondo UGL, la vicenda dimostra in maniera lampante la necessità di una riorganizzazione complessiva: “Se oggi un paziente deve aspettare ore interminabili per un posto letto, significa che il sistema è al collasso. L’intervento diretto del Presidente della Regione e dell’Assessore della Salute per trovare una soluzione è un segnale chiaro della gravità del problema e della mancanza di una rete sanitaria efficiente e preventiva”.

“Chiediamo con forza – concludono Denaro e Sciotto – che la nuova rete ospedaliera della Sicilia dedichi la giusta attenzione ai presidi delle piccole realtà, delle isole minori e delle aree montane. Non possiamo accettare che i cittadini di Lipari, Stromboli e delle altre isole continuino a essere pazienti di serie B. La sanità deve essere un diritto per tutti, non una lotteria geografica”.

Fabrizio Denaro Antonino Sciotto

E' deceduto Osvaldo Adamo. Messa il 31 agosto a Canneto nel giorno del trigesimo


 

Buon compleanno a...

... Rosalinda Saltalamacchia, Alessandro lopes, Anna Vaccarino, Alexiana Costanzo Joly, Maria Sciacchitano, Giulia Ventrice, Giacomo Bartolo Beninati, Riccardo Lo Surdo, Mario Corongiu, Alessandro Barretta



San Bartolomeo 2025 a Lipari nelle foto del collaboratore Bartolo Ruggiero. Primo gruppo di 5 foto






Oggi, 26 agosto: Sant'Alessandro di Bergamo

Ai primi giorni d'autunno, l'esercito di Massimiano Cesare si trovava nelle valli svizzere, non lontano dalla conca del lago Lemano. Più che una guerra guerreggiata, lo aspettava una insidiosa guerriglia contro i fieri montanari del paese, sempre ribelli e costantemente inquieti.

Le Alpi, tutt'intorno, erano già incappucciate di neve. Faceva freddo. I soldati della legione risognavano la calda sabbia della loro terra natale. Era infatti una legione di soldati egiziani, detta Legione Tebana perché reclutata nella Tebaide, attorno alla città di Tebe.
Ad Agaunia, il primicerius Maurizio ordinò l'alt ai suoi legionari. Fece disporre il campo, in attesa di ordini da Octodurum. Da Octodurum, Massimiano Cesare ordinò che, in attesa di attaccar battaglia, si celebrasse un sacrificio propiziatorio agli dei.

I soldati cristiani della Legione Tebana si rifiutarono di eseguire l'ordine sacrilego. Massimiano minacciò rappresaglie, ma nessuno cedette. Giunse allora un reparto di littori per le misure disciplinari. Un soldato su ogni dieci della Legione Tebana cadde sotto il gladio. Ma i superstiti non si lasciarono intimorire, e si fecero vicendevolmente animo, spronati dal primicerius Maurizio. A Massimiano, mandarono a dire che la loro fedeltà agli insegnamenti del Signore era la più sicura garanzia della lealtà anche verso l'Imperatore. Seguì una seconda decimazione; poi una terza, finché tutti i legionari della cristiana legione furono giustiziati, ad Agaunia, in quell'autunno della fine del III secolo.

Anche il Sant'Alessandro festeggiato oggi, vien detto soldato della Legione Tebana, come molti altri Santi venerati nell'Italia settentrionale, perché aver appartenuto alla legione dei Martiri, per un cristiano e un soldato, appariva come il maggior titolo di nobiltà d'animo e di eroismo.

Egli sarebbe stato uno di quei pochi legionari i quali, trovandosi momentaneamente distaccati in altre località, sfuggirono all'eccidio di Agaunia, per subire poi il martirio in altri luoghi dove fiori la loro devozione.

Sant'Alessandro, per esempio, è l'amatissimo Patrono della città di Bergamo: perciò la leggenda lo fa morire a Bergamo, dopo essere sfuggito due volte al carcere e avere infranto gli idoli davanti al suo comandante e persecutore, Massimiano Cesare.

A lui, primo Martire e Patrono di Bergamo, è dedicata la Cattedrale della città, che sembra proteggere con la sua mole gli altri due bellissimi monumenti di Bergamo antica: la Chiesa di Santa Maria Maggiore, e la Cappella Colleoni, nel suggestivo e silenzioso scenario della Città Alta.
Ad Agaunia, il primicerius Maurizio ordinò l'alt ai suoi legionari. Fece disporre il campo, in attesa di ordini da Octodurum. Da Octodurum, Massimiano Cesare ordinò che, in attesa di attaccar battaglia, si celebrasse un sacrificio propiziatorio agli dei.

I soldati cristiani della Legione Tebana si rifiutarono di eseguire l'ordine sacrilego. Massimiano minacciò rappresaglie, ma nessuno cedette. Giunse allora un reparto di littori per le misure disciplinari. Un soldato su ogni dieci della Legione Tebana cadde sotto il gladio. Ma i superstiti non si lasciarono intimorire, e si fecero vicendevolmente animo, spronati dal primicerius Maurizio. A Massimiano, mandarono a dire che la loro fedeltà agli insegnamenti del Signore era la più sicura garanzia della lealtà anche verso l'Imperatore. Seguì una seconda decimazione; poi una terza, finché tutti i legionari della cristiana legione furono giustiziati, ad Agaunia, in quell'autunno della fine del III secolo.

Anche il Sant'Alessandro festeggiato oggi, vien detto soldato della Legione Tebana, come molti altri Santi venerati nell'Italia settentrionale, perché aver appartenuto alla legione dei Martiri, per un cristiano e un soldato, appariva come il maggior titolo di nobiltà d'animo e di eroismo.

Egli sarebbe stato uno di quei pochi legionari i quali, trovandosi momentaneamente distaccati in altre località, sfuggirono all'eccidio di Agaunia, per subire poi il martirio in altri luoghi dove fiori la loro devozione.

Sant'Alessandro, per esempio, è l'amatissimo Patrono della città di Bergamo: perciò la leggenda lo fa morire a Bergamo, dopo essere sfuggito due volte al carcere e avere infranto gli idoli davanti al suo comandante e persecutore, Massimiano Cesare.

A lui, primo Martire e Patrono di Bergamo, è dedicata la Cattedrale della città, che sembra proteggere con la sua mole gli altri due bellissimi monumenti di Bergamo antica: la Chiesa di Santa Maria Maggiore, e la Cappella Colleoni, nel suggestivo e silenzioso scenario della Città Alta.

Buongiorno...così!


 

Operato nella notte a Messina l"operatore ecologico. Questa la prima pagina della Gazzetta del sud di oggi


 

lunedì 25 agosto 2025

San Bartolomeo 2025: quattro serate indimenticabili tra fede, identità e futuro

 

COMUNICATO - Si è conclusa un’edizione straordinaria dei festeggiamenti in onore di San Bartolomeo, Patrono delle Isole Eolie. Quattro serate che hanno trasformato Lipari in un palcoscenico di emozioni, intrecciando musica, spiritualità, cultura e partecipazione. Non è stata solo una festa: è stata una dichiarazione di identità, un abbraccio collettivo che ha unito residenti e visitatori in un’esperienza unica.

Un risultato possibile grazie alla determinazione dell’Amministrazione Comunale di Lipari, che ha creduto fortemente in questo progetto, e al lavoro instancabile dell’associazione Punto Fermo Eventi. Ma soprattutto grazie alla rete di persone – artisti, tecnici, volontari, sponsor, operatori, forze dell’ordine e cittadini – che, con passione e dedizione, hanno dato vita a ogni momento. A tutti loro, il nostro più sincero GRAZIE.

Ogni serata è stata più di uno spettacolo: è stata un’occasione per rafforzare legami, costruire fiducia e riaffermare ciò che ci tiene uniti. Perché le Eolie vivono di turismo, ma prima di tutto vivono di comunità. E questa festa ha lanciato un messaggio chiaro: il futuro si costruisce insieme, con rispetto, visione e spirito condiviso.

In questo percorso, non possiamo non ricordare Mimmo Milanese. La sua presenza è stata un esempio silenzioso ma potente di cosa significhi servire la comunità con devozione autentica, al di là di qualsiasi ruolo o appartenenza. Lo ha fatto per amore, per fede, per Lipari. Il suo gesto ci insegna che la vera forza nasce dal cuore e dai valori che ci guidano. A lui va il nostro pensiero più sincero.

Attraverso le iniziative proposte, abbiamo voluto celebrare questi stessi valori: il lavoro, la famiglia, la creatività, la memoria, la vocazione. Lo abbiamo fatto raccontando storie, premiando chi ogni giorno li rende concreti, mettendo in dialogo radici e futuro.

San Bartolomeo 2025 è stato tutto questo: non solo una festa, ma una visione condivisa. Un tributo alla nostra comunità, alla sua energia, alla sua bellezza. Un passo avanti verso un domani che vogliamo costruire insieme.

Grazie Lipari. Grazie Eolie. Grazie Mimmo. Grazie a chi ha partecipato, a chi ha creduto, a chi ha reso possibile questa straordinaria esperienza.

Viva San Bartolomeo. Viva la nostra comunità. Viva il futuro che nasce dai valori.

Con una comunicazione successiva, saranno ringraziati tutti coloro che, a vario titolo, hanno consentito la realizzazione di tutto questo.

Incubo capre a Ginostra. il più anziano del borgo scrive a Mattarella. l'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 25 agosto 2025


 

Dopo un calvario di 14 ore il giovane operatore ecologico sarà trasferito al Policlinico

Finisce dopo circa 14 ore il "calvario" di F.B. il giovane operatore ecologico di Lipari rimasto bloccato al pronto soccorso isolano, per mancanza di posti letto negli ospedali siciliani, dopo un incidente che gli ha procurato una frattura a tibia e perone.

Per il giovane è stato trovato un posto letto al Policlinico di Messina dove sta per essere trasferito con l'elicottero del 118, giunto adesso a Lipari

LA NOTA DELL'ASSESSORE REGIONALE ALLA SALUTE

In merito alla vicenda del paziente con frattura di tibia e perone che si trovava al pronto soccorso di Lipari, nelle Eolie, l’assessorato regionale della Salute precisa che, effettuate tutte le verifiche del caso e avendo appurato l’indisponibilità del Papardo di Messina e dell’ospedale di Sant’Agata di Militello, è stato disposto immediatamente il trasferimento al Policlinico del capoluogo dello Stretto.

«Il trasporto del paziente è in corso proprio in queste ore - dice l’assessore Daniela Faraoni -. Su impulso del presidente della Regione Renato Schifani, ci siamo occupati immediatamente del caso per trovare una soluzione di garanzia e per fornire la migliore assistenza possibile. E, nonostante il periodo piuttosto impegnativo che viviamo durante la stagione estiva, con i privati accreditati che lavorano a regime ridotto, il servizio sanitario regionale pubblico si è dimostrato reattivo. Lavoriamo comunque in prospettiva affinché le attività di soccorso possano essere completate nel minor tempo possibile anche quando riguardano le isole minori che vivono sicuramente un disagio ulteriore».

La nota del Codacons

Un paziente con gravi fratture a tibia e perone è rimasto oltre 11 ore nel pronto soccorso di Lipari, senza poter essere sottoposto a intervento chirurgico perché in tutta la Sicilia non era disponibile un solo posto letto nei reparti di ortopedia.

Il Codacons denuncia come questo episodio non sia un caso isolato, ma la conferma di una sanità regionale allo sfascio, incapace di garantire cure tempestive persino nelle emergenze. In Sicilia il diritto costituzionale alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione, è ormai sistematicamente negato ai cittadini.

Quando un paziente non può essere operato per mancanza di posti letto in un’intera Regione, significa che il sistema sanitario è al collasso. Non si tratta più di disfunzioni o ritardi, ma di una vera emergenza sociale che mette quotidianamente a rischio la vita delle persone.

Per questo il Codacons chiede al Governo nazionale il commissariamento immediato della sanità siciliana, unico strumento in grado di restituire dignità e sicurezza ai cittadini. Se le istituzioni continueranno a restare immobili, l’associazione si rivolgerà alla magistratura e alla Corte dei Conti affinché vengano accertate le responsabilità politiche e gestionali di questa vergognosa situazione.

Rilievi tecnici nell'area del mortale incidente del dottor Ischia

Saranno effettuati domani pomeriggio a Lipari, nell'ambito del procedimento penale aperto presso la Procura della Repubblica di Barcellona, dei rilievi tecnici nell'area dove il 28 giugno si verificò l'incidente che poi portò alla morte il compianto dottor Orazio Ischia. 
Per consentire i rilievi in sicurezza e a tutela della pubblica incolumità il comandante della Polizia municipale di Lipari, dottor Francesco Cataliotti ha emesso questa ordinanza https://servizi.comune.lipari.me.it/mc/mc_p_dettaglio.php?id_pubbl=48005


Lipari, ortopedia e gessi una volta alla settimana. Calderone: “Occorre piano organico e lungimirante”

«La persistente assenza di un reparto di ortopedia presso l’ospedale di Lipari continua a rappresentare una vera e propria emergenza per l’intero arcipelago delle Isole Eolie.

Nonostante le reiterate segnalazioni e le pressanti richieste di intervento da parte della cittadinanza, coloro che necessitano di cure ortopediche – siano essi residenti o turisti – sono ancora oggi costretti a recarsi presso la struttura ospedaliera di Milazzo, affrontando disagi notevoli. In questo contesto, l’attivazione di un ambulatorio dedicato alla gestione degli impianti in gesso presso il presidio di Lipari, limitata a trattamenti di lieve entità e operativa un solo giorno alla settimana, rappresenta un’iniziativa apprezzabile ma non risolutiva. Tale misura, infatti, seppur volta a ridurre il ricorso a trasferimenti per le problematiche meno complesse, appare inadeguata a colmare una carenza ormai strutturale.

Il servizio proposto, nella sua attuale configurazione, risulta palesemente insufficiente rispetto alle esigenze concrete di un territorio geograficamente fragile e logisticamente svantaggiato, dove gli spostamenti per motivi sanitari risultano spesso lunghi, dolorosi e fortemente condizionati dalle avverse condizioni meteo-marine.

Per il presidio ospedaliero di Lipari, oggetto di un costante processo di ridimensionamento, si rende pertanto imprescindibile l’elaborazione e l’attuazione di un piano organico e lungimirante, fondato su risorse professionali stabili e su un’organizzazione sanitaria efficiente, che possa restituire dignità, sicurezza e continuità assistenziale all’intera comunità eoliana, nonché ai numerosi visitatori dell’arcipelago.

Alla luce di quanto esposto, si auspica un intervento tempestivo, incisivo e risolutivo da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, finalizzato al pieno ripristino delle condizioni funzionali del nosocomio eoliano».

Lo afferma l’Onorevole Tommaso Calderone, presidente della Commissione Bicamerale per il contrasto dei disagi derivanti dall’Insularità.

Non c'è posto per operarlo, resta bloccato al pronto soccorso. L'Ansa di Salvatore Sarpi

Attende da 11 ore a Lipari dopo incidente, reparti Sicilia pieni

LIPARI, Agosto 25 ANSA - Da oltre 11 ore un operatore ecologico rimasto ferito in un incidente stradale è nel pronto soccorso dell'ospedale di Lipari in attesa che si riesca a trovare un posto in ortopedia in altro ospedale siciliano. Il paziente ha riportato la frattura di tibia e perone, ma nel nosocomio dell'isola dell'arcipelago delle Eolie non è possibile sottoporlo a intervento chirurgico. Per questo gli operatori sanitari di Lipari hanno cercato la disponibilità di un posto letto letto nei reparti di Ortopedia di altri ospedali in Sicilia, ma al momento non risulta alcuna disponibilità e il paziente resta in attesa al pronto soccorso. (ANSA)

E' deceduta Maria Caristi in Saltalamacchia

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

Liparese fratturato a tibia e perone...dopo oltre 11 ore ancora in attesa di trasferimento

Si può restare in attesa al Pronto soccorso per oltre 11 ore (ma il tempo potrebbe allungarsi ancora) per essere trasferiti in altra struttura per essere sottoposto ad un intervento a seguito di frattura di tibia e perone? 

Sembra incredibile ma sta accadendo proprio a Lipari dove per un giovane operatore ecologico, dopo un incidente subito stamattina alle 5 e 45, non si riesce a trovare posto in nessun ospedale, reparto ortopedia. 

Ci sarebbe, da quanto apprendiamo, una possibilità di trasferirlo a Ragusa ma si è in attesa del via libera di quell'ospedale in quanto il medico che dovrebbe operarlo è impegnato in altro intervento. 

Fuori dalla "grazia di Dio" ovviamente i familiari del giovane.

Ma si può davvero continuare su questa strada nell'ambito sanitario eoliano? 

Il 27 agosto per i "Pomeriggi culturali" del Centro studi presentazione del libro "A Londra non serve l'ombrello"


 

Esplosione nel furgone della ditta incaricata dei giochi pirotecnici. Anche stavolta San Bartolo ci ha "messo la mano"













In coda ai festeggiamenti per San Bartolomeo un fatto di cronaca che poteva avere gravi conseguenze. 

Durante la rimozione del materiale pirotecnico, a conclusione dei giochi d’artificio, una minima parte di questo, evidentemente ancora attivo, è esploso dentro il furgone della ditta incaricata. 


Per fortuna nessuno degli operatori era all’interno del mezzo, che risulterà visibilmente danneggiato dall’esplosione, perché impegnati al recupero di altro materiale lungo il molo di Marina Corta dal quale sono partiti i fuochi.

Anche questa volta S. Bartolo ci ha "messo la mano"

Buon compleanno a...

...Tommasa Basile, Dana Petrut

Accadde oggi...lo scorso anno


 

Ricordando Gaetano Giambò e Valentino "barefoot" Trovato



Santo del giorno: Santa Patrizia di Costantinopoli

 Santa Patrizia nacque nel 340 d.C. a Costantinopoli, come nipote dell'imperatore Costantino. Cresciuta nella corte imperiale e cristianamente educata dalla sua nutrice, la Beata Aglaia, fin da giovanissima si consacrò a Dio con un voto di verginità. Per mantenere fede a questo voto, fuggì dalla casa paterna e si recò a Roma, dove il Papa Liberio le conferì il velo, consacrandola sposa di Cristo.

Dopo la morte del padre, Santa Patrizia tornò a Costantinopoli, dove rinunciò alla corona imperiale e distribuì tutti i suoi beni ai poveri. Desiderosa di visitare i luoghi santi legati alla vita di Gesù, intraprese un pellegrinaggio, ma durante il viaggio una violenta tempesta la costrinse ad approdare miracolosamente a Napoli. Qui si stabilì nel Castel dell'Ovo, dove, dopo pochi mesi, una breve malattia la condusse alla morte, donandole la pace eterna tra i santi.

Secondo una rivelazione celeste fatta alla Beata Aglaia, il corpo di Santa Patrizia fu posto su un carro trainato da tori indomiti. Questi, senza alcuna guida, percorsero le vie di Napoli fino a fermarsi davanti al monastero dei Padri Basiliani, dedicato ai Santi Nicandro e Marciano, luogo che la santa aveva scelto in vita, dicendo: «Qui riposerà il mio corpo».

Il suo corpo fu tumulato lì, insieme alle sue discepole, le Religiose, che in seguito vennero chiamate Patriziane o di Santa Patrizia. Nel 1864, con la soppressione del monastero, le Patriziane si trasferirono nel convento di San Gregorio Armeno, portando con loro il sacro corpo della loro fondatrice. Oggi, il corpo di Santa Patrizia è conservato in un'urna preziosa di oro e argento, ornata di gemme, ed è venerato da numerosi devoti che assistono spesso a un miracolo straordinario: il suo sangue, prodigiosamente uscito da una gengiva cento anni dopo la sua morte, fluisce nuovamente, manifestando l'onnipotenza di Dio.

Dal 1625, Santa Patrizia è una dei 51 compatroni di Napoli. La sua festa si celebra il 25 agosto, e il martedì è il giorno a lei devozionalmente dedicato.

Buongiorno...così!


 

domenica 24 agosto 2025

Dal 26 al 30 agosto torna Eolie in classico


 

Telemedicina e assistenza diretta alla popolazione. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 24 agosto 2025


 

Ritrovate chiavi a Lipari

Riceviamo da Donifan Lazzaro e pubblichiamo: 
Intorno alle 2:20 abbiamo trovato un mazzo di chiavi in strada, fra l'Angolo del Pesce e la Pizzeria Vulcanica.
Chi le ha smarrite può contattare il il numero 328-3345873.

Gran finale per San Bartolomeo 2025: emozioni, musica e magia sotto le stelle

Lipari- scrive Punto Fermo eventi- si prepara a vivere l’ultima, attesissima serata dei festeggiamenti in onore di San Bartolomeo, Patrono delle Isole Eolie. Dopo giorni di musica, tradizione, riconoscimenti e partecipazione straordinaria, questa sera si chiude un capitolo indimenticabile, scritto con entusiasmo, bellezza e orgoglio eoliano.

La serata si apre con un momento speciale: la premiazione di Olga Iossa, patron di EolieParfum, imprenditrice visionaria che ha creduto nel potere evocativo del profumo, trasformando l’identità eoliana in emozione da vivere.
Lipari celebra il coraggio di chi ha reso un sogno realtà, portando nel mondo l’essenza delle nostre isole, racchiusa in fragranze che parlano di mare, vento, memoria e passione.
A seguire, l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria dei contributi, un appuntamento atteso e partecipato, che coinvolge la comunità in un gesto di condivisione e sostegno.

Poi spazio alla musica con il concerto di Lorenzo Fragola, artista amato dal pubblico italiano, pronto a regalare emozioni e vibrazioni con la sua voce e i suoi brani che parlano di sogni, amore e libertà.
E a mezzanotte… il cielo di Lipari si accenderà con il meraviglioso spettacolo pirotecnico, un’esplosione di luce e colore che saluterà il Santo Patrono e abbraccerà idealmente tutte le Eolie.

Ma non finisce qui: dopo i fuochi, si balla sotto le stelle con il DJ Set di De Salvi e Jap, fino alle 1:30, per chiudere insieme, con il sorriso e il cuore pieno, questo straordinario viaggio collettivo.
Queste serate hanno regalato fantastiche emozioni e meravigliose sensazioni. Hanno unito generazioni, celebrato talenti, riconosciuto eccellenze e rafforzato il senso profondo di appartenenza.
San Bartolomeo 2025 è stato molto più di una festa: è stato un inno alla bellezza delle Eolie, alla forza della comunità e alla magia che nasce quando ci si muove insieme.

E prima che la notte ci travolga con la sua festa alle ore 19,00 si terrà la Santa messa solenne seguita dalla processione di tutte le Eolie momento spirituale e comunitario che unisce fede tradizione e identità. Un rito che ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e quanto è prezioso camminare insieme.
Viva San Bartolomeo. Viva Lipari. Viva le Eolie unite”.

San Bartolomeo 2025: cinque foto dalla Cattedrale






LA PAROLA: Commento al Vangelo di domenica 24 AGOSTO 2025

Auguri di...

...Buon compleanno a Sergio Del Bono, Bartola Sgroi, Angela Coluccio, Giovanni Butera, Damiano Paino.
...Buon onomastico a Bartolo, Bartola