Per il giovane è stato trovato un posto letto al Policlinico di Messina dove sta per essere trasferito con l'elicottero del 118, giunto adesso a Lipari
In merito alla vicenda del paziente con frattura di tibia e perone che si trovava al pronto soccorso di Lipari, nelle Eolie, l’assessorato regionale della Salute precisa che, effettuate tutte le verifiche del caso e avendo appurato l’indisponibilità del Papardo di Messina e dell’ospedale di Sant’Agata di Militello, è stato disposto immediatamente il trasferimento al Policlinico del capoluogo dello Stretto.
«Il trasporto del paziente è in corso proprio in queste ore - dice l’assessore Daniela Faraoni -. Su impulso del presidente della Regione Renato Schifani, ci siamo occupati immediatamente del caso per trovare una soluzione di garanzia e per fornire la migliore assistenza possibile. E, nonostante il periodo piuttosto impegnativo che viviamo durante la stagione estiva, con i privati accreditati che lavorano a regime ridotto, il servizio sanitario regionale pubblico si è dimostrato reattivo. Lavoriamo comunque in prospettiva affinché le attività di soccorso possano essere completate nel minor tempo possibile anche quando riguardano le isole minori che vivono sicuramente un disagio ulteriore».
La nota del Codacons
Un paziente con gravi fratture a tibia e perone è rimasto oltre 11 ore nel pronto soccorso di Lipari, senza poter essere sottoposto a intervento chirurgico perché in tutta la Sicilia non era disponibile un solo posto letto nei reparti di ortopedia.Il Codacons denuncia come questo episodio non sia un caso isolato, ma la conferma di una sanità regionale allo sfascio, incapace di garantire cure tempestive persino nelle emergenze. In Sicilia il diritto costituzionale alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione, è ormai sistematicamente negato ai cittadini.
Quando un paziente non può essere operato per mancanza di posti letto in un’intera Regione, significa che il sistema sanitario è al collasso. Non si tratta più di disfunzioni o ritardi, ma di una vera emergenza sociale che mette quotidianamente a rischio la vita delle persone.
Per questo il Codacons chiede al Governo nazionale il commissariamento immediato della sanità siciliana, unico strumento in grado di restituire dignità e sicurezza ai cittadini. Se le istituzioni continueranno a restare immobili, l’associazione si rivolgerà alla magistratura e alla Corte dei Conti affinché vengano accertate le responsabilità politiche e gestionali di questa vergognosa situazione.
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