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Oggi, sento che quanto accaduto sta facendo discutere del disagio giovanile e delle sue conseguenze: ma dove?
Lungi da me l’intenzione di indicare colpevoli o responsabili in un momento come questo, anche perché non saprei chi escludere (genitori, nonni, istituzioni, scuola, chiesa….).
Vivendo giornalmente a contatto con i giovani noto che sempre più i ragazzi si sentono soli e la solitudine è forse il male del secolo, perché se da un lato hanno tutto quello che serve per la comunicazione (telefonini, internet...) dall'altro si sentono spesso abbandonati a se stessi e vittime di questa pazza corsa verso non si sa chi o che cosa: vuoi la bellezza estetica, vuoi la carriera, vuoi i meriti da conquistarsi….. insomma una società che corre vertiginosamente senza sapere perchè e verso quale destino sta andando.
Sempre più gli adolescenti vivono in un mondo pieno di televisione, amicizie virtuali, mondi fantasiosi, luoghi freddi in cui è la mente ad esercitarsi anziché il cuore.
Il male di vivere che dilaga ormai in tutte le famiglie, in tutti i gruppi, in tutta la società deve essere vinto dalla consapevolezza che la vita è una, e come tale va vissuta appieno, ma soprattutto va rispettata in quanto dono prezioso.
La famiglia, l’intera società, oggi è più che mai distratta e si affanna a rincorrere ciò che appaga i bisogni più prossimi richiesti dalla nuova società, bisogni spesso effimeri e lontani da alcuni valori.Principalmente ritengo però che fino a quando nessuno di noi genitori o nonni si siederà davanti a questi giovani, con la voglia di ascoltarli, e non giudicare, con la voglia di stargli vicino davvero, il disagio e i cattivi pensieri non potranno fare altro che ingigantirsi.
Non dimentichiamo subito, non chiudiamo gli occhi, o far finta di non vedere.
C'è inquietudine nel mondo giovanile e tanto disagio, che richiedono ascolto e risposte adeguate.
Purtroppo, però, ad oggi, niente e nessuno (ripeto: Istituzione, Scuola, Chiesa), ha ritenuto di fermarsi un momento, discutere e fare riflettere su quanto accaduto.
Invece noto con grande soddisfazione che c'è tanta voglia dei nostri giovani di partecipazione e di sogni, non illudiamoli.
Lipari, 06/11/2010Saverio Merlino
Nella foto: A.S. 1997/1998 - LA CLASSE QUINTA DI PIETRO- Maestra: Angela La Rosa - Pietro è al centro con il sorriso sulle labbra