(Angelo Ferlazzo) Così come nella più rigida e secolare tradizione che ha contraddistinto nei secoli le popolazioni eoliane, oggi si è consumato in compostezza, attenzione e comprensione, l'ultimo atto della vicenda che ha visto Pietro, un ragazzo come tanti, lasciare e salutare i suoi compagni ed i familiari, che si sono stretti intorno alla suo feretro, in un ultimo viaggio quello verso il cimitero che ne custodirà per sempre le spoglie.
Il silenzio credo sia il tema odierno per quanti di noi " genitori " e società civile dobbiamo combattere per non perdere i nostri figli.
Loro hanno bisogno di noi e noi di loro, passata la commozione, passata la tristezza per una vita spezzata, è il futuro l'obiettivo, impariamo dagli sbagli tutti ma proprio tutti, l'isolamento sociale, le opportunità per stare insieme, il dialogo fanno parte, oggi, del passato, un passato troppo remoto.
Li conosciamo? li comprendiamo? li aiutiamo? li ascoltiamo? .....li osserviamo?
Da oggi interroghiamoci cominciamo a dare delle risposte, tutti ma proprio tutti.
Per un ragazzo, per un figlio, per un futuro uomo